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Dale_Cooper

Serie C: Juventus U23-Pontedera 1-2. Quarta sconfitta di fila per i bianconeri

Post in rilievo

2 ore fa, mastro1986 ha scritto:

La Juventus ha forse al massimo da due anni una rosa completa anche nelle riserve, altrimenti abbiamo avuto sempre una linea ben marcata tra titolari e seconde linee (per quello che ne so io, che la seguo più o meno attentamente dal primo Lippi).

 

Tuttavia, non riesco ad immaginare che al posto dei vari gregari pagati storicamente BENE il settore giovanile non riesca a cacciar fuori gente che all'occorenza possa fare 7/8 partite (o spezzoni) in caso di necessità.

Guarda la Nazionale, abbiamo sempre pregando che  i vari Buffon, Pirlo, De Rossi, Chiellini e Bonucci non smettessero mai e gli altri vanno in giro con frotte di millenials (o poco meno) già ben scafati nei campionati europei.

 

Qualcosa non torna. Se Rugani, Caldara, Berardi e  Bernardeschi da noi sono considerati giovani promettenti, è chiaro che ci siamo persi qualcosa.

Non tornerà a te: a me torna tutto. Non so se te l'hanno detto, ma sappi che siamo il paese più vecchio del mondo dopo il Giappone. Quasi tutti gli altri paesi europei a ovest della ex cortina di ferro se la cavano perché hanno un'immigrazione molto più antica della nostra. 

Ti dice niente il fatto che mezza nazionale svizzera è formata da figli di kosovari e bosniaci profughi di guerra dalla ex Jugoslavia? giusto per fare un esempio.

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2 ore fa, mastro1986 ha scritto:

Qualcosa non torna. Se Rugani, Caldara, Berardi e  Bernardeschi da noi sono considerati giovani promettenti, è chiaro che ci siamo persi qualcosa.

Chi li considera "giovani promettenti"?

Leggete troppo i giornali e date troppa retta alle definizioni.

Vi sfugge poi la novità del lato economico della gestione giocatori, che oggi per mille motivi pesa più del lato tecnico.

Il mondo va avanti.

Se poi a qualcuno è "sfuggito" che siamo passati gradatamente da Baggio a Grifo in nazionale, c'è poco da stupirsi se non si da fiducia ai Berardi e ai Rugani, sarebbe da ingenui.

3 minuti fa, Ste71 ha scritto:

Ti dice niente il fatto che mezza nazionale svizzera è formata da figli di kosovari e bosniaci profughi di guerra dalla ex Jugoslavia? giusto per fare un esempio.

Vogliamo parlare della nazionale campione del mondo?

Che poi, italiani di talento ce ne sono. Ma da parecchio ci sono sempre più Cassano e meno del Piero.

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2 ore fa, Ste71 ha scritto:

Non tornerà a te: a me torna tutto. Non so se te l'hanno detto, ma sappi che siamo il paese più vecchio del mondo dopo il Giappone. Quasi tutti gli altri paesi europei a ovest della ex cortina di ferro se la cavano perché hanno un'immigrazione molto più antica della nostra. 
 

Ti dice niente il fatto che mezza nazionale svizzera è formata da figli di kosovari e bosniaci profughi di guerra dalla ex Jugoslavia? giusto per fare un esempio.

Non capisco il legame fra immigrazione e giovani bravi da nazionale oppure quello fra eta' media del paese elevata e ragazzi che non mantengono le promesse.

Io guarderei piu' che altro all'educazione e alle strutture sportive.

 

 

2 ore fa, Tetti Fré ha scritto:

Vogliamo parlare della nazionale campione del mondo?

Che poi, italiani di talento ce ne sono. Ma da parecchio ci sono sempre più Cassano e meno del Piero.

Se per nazionale campione del mondo intendi quella francese mi risulta siano tutti francesi.

Se invece intendi la nazionale italiana del 2006, in quel caso invece c'era Camoranesi naturalizzato, un po' come Jorgino ora.

 

Concordo completamente sul fatto che purtroppo di ragazzi capaci di tenere la testa sulle spalle e i piedi per terra come DelPiero ce ne sono pochi.

E mi sembra che sia sempre piu difficile farlo. Fra i milioni di euro che guadagnano, i social e passerine televisive che gli si attaccano addosso, oramai sembra che saper giocare a palla sia secondario.

Ai tempi in cui DelPiero imparava ad essere un porfessionista c'era Costacurta in coppia glamour con la Colombari e basta. Poi, dalla coppia Vieri-Canalis in poi il binomio calciatore-valletta e' diventato normale. E a godere sono i calciatori (ma non il calcio), e la tv.

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18 minuti fa, moggipresidente1 ha scritto:

Non capisco il legame fra immigrazione e giovani bravi da nazionale oppure quello fra eta' media del paese elevata e ragazzi che non mantengono le promesse.

Io guarderei piu' che altro all'educazione e alle strutture sportive.

 

Se per nazionale campione del mondo intendi quella francese mi risulta siano tutti francesi.

Se invece intendi la nazionale italiana del 2006, in quel caso invece c'era Camoranesi naturalizzato, un po' come Jorgino ora.

 

Concordo completamente sul fatto che purtroppo di ragazzi capaci di tenere la testa sulle spalle e i piedi per terra come DelPiero ce ne sono pochi.

E mi sembra che sia sempre piu difficile farlo. Fra i milioni di euro che guadagnano, i social e passerine televisive che gli si attaccano addosso, oramai sembra che saper giocare a palla sia secondario.

Ai tempi in cui DelPiero imparava ad essere un porfessionista c'era Costacurta in coppia glamour con la Colombari e basta. Poi, dalla coppia Vieri-Canalis in poi il binomio calciatore-valletta e' diventato normale. E a godere sono i calciatori (ma non il calcio), e la tv.

Si, intendevo QUELLE francesi, tutt'eddue.

Gli elementi li hai scritti, ma stranamente non li hai messi insieme, basta farlo.

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3 ore fa, Ste71 ha scritto:

siamo il paese più vecchio del mondo dopo il Giappone

No dai, non credo abbia senso addurre una motivazione del genere.

La speranza di vita si è allungata di 5 anni nell'ultimo decennio, l'età media si è alzata più o meno della stessa quantità, ma i ragazzi che giocano a calcio non sono meno oggi di dieci anni fa. Solo non emergono più. Io darei colpa soprattutto al calo degli standard formativi nel calcio.

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6 minuti fa, Lito1979 ha scritto:

No dai, non credo abbia senso addurre una motivazione del genere.

La speranza di vita si è allungata di 5 anni nell'ultimo decennio, l'età media si è alzata più o meno della stessa quantità, ma i ragazzi che giocano a calcio non sono meno oggi di dieci anni fa. Solo non emergono più. Io darei colpa soprattutto al calo degli standard formativi nel calcio.

Certo.

Se escono peggiori statisti è colpa degli insegnanti, non degli studenti rimbambiti dalla play.

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37 minuti fa, Tetti Fré ha scritto:

Si, intendevo QUELLE francesi, tutt'eddue.

Gli elementi li hai scritti, ma stranamente non li hai messi insieme, basta farlo.

Quali elementi devo mettere insieme? Non essere così criptico. 

25 minuti fa, Tetti Fré ha scritto:

Certo.

Se escono peggiori statisti è colpa degli insegnanti, non degli studenti rimbambiti dalla play.

Calciatori vuoi dire? 

Oppure vuoi dire che la generazione di politici quarantenni cresciuta con la play station al posto dei libri universitari ha gestito male lo sport? 

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10 minuti fa, moggipresidente1 ha scritto:

Quali elementi devo mettere insieme? Non essere così criptico.

Si parlava di immigrazione e le due nazionali francesi sono sicuramente fatte da francesi, ma molti sono naturalizzati, tanti figli di immigrati di prima, seconda e terza generazione, per esempio, Zidane.

Quello si stava affermando.

Perchè l'immigrazione conta? Il discorso è lungo e ci vorrebbe un trattato di sociologia, Diciamo che il benessere, anche illusorio, rammollisce, siamo in clima da fine dell'impero romano dove la guerra la facevano i barbari affamati, mentre i romani si davano alle attività ludiche. Noi siamo figli dell'edonismo reaganiano e i nostri figli sono diversi da noi e dai nostri padri. Il risultato è Berardi.

Ovviamente è una semplificazione.

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3 minuti fa, Tetti Fré ha scritto:

Si parlava di immigrazione e le due nazionali francesi sono sicuramente fatte da francesi, ma molti sono naturalizzati, tanti figli di immigrati di prima, seconda e terza generazione, per esempio, Zidane.

Quello si stava affermando.

Perchè l'immigrazione conta? Il discorso è lungo e ci vorrebbe un trattato di sociologia, Diciamo che il benessere, anche illusorio, rammollisce, siamo in clima da fine dell'impero romano dove la guerra la facevano i barbari affamati, mentre i romani si davano alle attività ludiche. Noi siamo figli dell'edonismo reaganiano e i nostri figli sono diversi da noi e dai nostri padri. Il risultato è Berardi.

Ovviamente è una semplificazione.

Aspetta, un conto sono i naturalizzati, un altro sono i francesi (o italiani) con origini le più varie, ma francesi da due o tre generazioni. E nella nazionale francese di naturalizzati non me ne ricordo (ma potrei sbagliare). 

C'è poi chi dice che se sono neri, bruni o abbronzati non sono europei, ma in tal caso non starei neppure a discutere. 

 

In quanto all'immigrazione, secondo te Pogba o Mbappe non sono figli della stessa società reganiana? Certo, essendo francesi lo sono meno degli italiani, ma principalmente credo che abbiano avuto a disposizione strutture sportive all'avanguardia e un sistema educativo e scolastico meno alla deriva di quello italiano. 

Per lo stesso motivo il Belgio è riuscito a creare quasi dal nulla una bella nazionale, e Hazard, Courtois, DeBruyne, Meunier non sono immigrati o figli di immigrati. 

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32 minuti fa, moggipresidente1 ha scritto:

Aspetta, un conto sono i naturalizzati, un altro sono i francesi (o italiani) con origini le più varie, ma francesi da due o tre generazioni. E nella nazionale francese di naturalizzati non me ne ricordo (ma potrei sbagliare). 

C'è poi chi dice che se sono neri, bruni o abbronzati non sono europei, ma in tal caso non starei neppure a discutere. 

 

In quanto all'immigrazione, secondo te Pogba o Mbappe non sono figli della stessa società reganiana? Certo, essendo francesi lo sono meno degli italiani, ma principalmente credo che abbiano avuto a disposizione strutture sportive all'avanguardia e un sistema educativo e scolastico meno alla deriva di quello italiano. 

Per lo stesso motivo il Belgio è riuscito a creare quasi dal nulla una bella nazionale, e Hazard, Courtois, DeBruyne, Meunier non sono immigrati o figli di immigrati. 

Beh, la cultura comunque, giustamente, non sarà la stessa di un francese puro anche se il nonno è nato in Francia ma il bisnonno no.

Le banlieue sono piene di francesi discendenti di immigrati, ma pure i francesi che vengono da li, come Ribery, sono sicuramente meno fighette.

Trezeguet è nato in Francia perchè il papà giocava li, ma ha sempre vissuto più in Argentina, visto che già quando aveva due anni tornò li col padre.

Vieria è nato a Dakar, Thuram in Guadalupa, Desailly ad Accra e sono alcuni esempi.

Comunque neppure Deschamps e Lizarazu, per dirne altri due, sono "francesi" in senso stretto perchè sono di famiglia basca e i baschi hanno identità culturale molto forte, ma non hanno patria.

Insomma, il passaporto non fa il cittadino.

 

Riguardo al Belgio, io direi che non abbiamo nulla da invidiare.

Hazard dai quattordici anni è stato formato in Francia, Meunier non è sto genio e comunque il Belgio è pessimo praticamente in tutti gli altri sport, cosa impossibile se ci fosse una vera cultura sportiva. Per me sono molto sopravvalutati.

Diciamo che la differenza la fa il fatto che i nostri ragazzi difficilmente vanno all'estero anche solo per un breve periodo e, quando ci vanno, falliscono sistematicamente.

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2 ore fa, moggipresidente1 ha scritto:

Aspetta, un conto sono i naturalizzati, un altro sono i francesi (o italiani) con origini le più varie, ma francesi da due o tre generazioni. E nella nazionale francese di naturalizzati non me ne ricordo (ma potrei sbagliare). 

C'è poi chi dice che se sono neri, bruni o abbronzati non sono europei, ma in tal caso non starei neppure a discutere. 

 

In quanto all'immigrazione, secondo te Pogba o Mbappe non sono figli della stessa società reganiana? Certo, essendo francesi lo sono meno degli italiani, ma principalmente credo che abbiano avuto a disposizione strutture sportive all'avanguardia e un sistema educativo e scolastico meno alla deriva di quello italiano. 

Per lo stesso motivo il Belgio è riuscito a creare quasi dal nulla una bella nazionale, e Hazard, Courtois, DeBruyne, Meunier non sono immigrati o figli di immigrati. 

la 'naturalizzazione' in francia ha tutt altro significato

 

sono una nazione coloniale e il rapporto con le stesse è storicamente molto particolare, non si parla nemmeno di naturalizzazione li considerano semplicemente francesi quando nascono in francia

per gli italiani invece si parla di naturalizzazione per nipoti e pronipoti di gente emigrata all estero 70 anni fa

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1 minuto fa, delsa ha scritto:

la 'naturalizzazione' in francia ha tutt altro significato

 

sono una nazione coloniale e il rapporto con le stesse è storicamente molto particolare, non si parla nemmeno di naturalizzazione li considerano semplicemente francesi quando nascono in francia

per gli italiani invece si parla di naturalizzazione per nipoti e pronipoti di gente emigrata all estero 70 anni fa

Infatti in francia non sono naturalizzati, sono francesi e basta. 

 

I naturalizzati italiani spesso devono fare ricerche anagrafiche per cercare un bisnonno italiano. Cosa abbastanza frequente in Argentina. 

 

Comunque, io ribadisco il ruolo dell'educazione e del sistema scolastico. In francia, almeno fino a 15 anni fa a scuola si dice monsieur le professeur, in Belgio è tuttora così, in Italia i ragazzini e i relativi genitori bullizzano i professori. 

Non mi meraviglio che anche nello sport i ragazzi italiani (indipendentemente dal colore della pelle e dalla nazionalità dei nonni) siano meno permeabili agli insegnamenti e alle critiche e siano meno inclini al sacrificio e al rispetto delle regole. 

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9 ore fa, moggipresidente1 ha scritto:

Non capisco il legame fra immigrazione e giovani bravi da nazionale oppure quello fra eta' media del paese elevata e ragazzi che non mantengono le promesse.

Io guarderei piu' che altro all'educazione e alle strutture sportive.

 

Ah, la demografia, questa disciplina misteriosa...

 

9 ore fa, Lito1979 ha scritto:

No dai, non credo abbia senso addurre una motivazione del genere.

La speranza di vita si è allungata di 5 anni nell'ultimo decennio, l'età media si è alzata più o meno della stessa quantità, ma i ragazzi che giocano a calcio non sono meno oggi di dieci anni fa. Solo non emergono più. Io darei colpa soprattutto al calo degli standard formativi nel calcio.

Nel mio comune fino a una quindicina di anni fa c'erano 5 club con una squadra di pulcini. Oggi ne è rimasta 1 sola. 
Motivo? non ci sono abbastanza bambini (me lo diceva un mio amico che ha allenato una di queste squadre fino a quando non l'hanno chiusa).
xxx
Quando ero ragazzo io giocavamo tutti a calcio, mentre oggi i genitori miei coetanei che conosco preferiscono far fare ai figli altri sport (basket, volley, nuoto, atletica) perché il calcio è diventato lo sport della gentaglia che litiga con l'allenatore o insulta gli altri bambini perché non passano la palla al figlio.

Altro da aggiungere non ho. Per me la discussione può terminare pure qui.

p.s.: non hai capito che il problema è proprio che il numero dei ragazzi che oggi gioca a calcio è lo stesso di 10 anni fa: non ti rendi conto che il COLLASSO è avvenuto BEN prima di 10 anni fa. 
 

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31 minuti fa, delsa ha scritto:

la 'naturalizzazione' in francia ha tutt altro significato

 

sono una nazione coloniale e il rapporto con le stesse è storicamente molto particolare, non si parla nemmeno di naturalizzazione li considerano semplicemente francesi quando nascono in francia

per gli italiani invece si parla di naturalizzazione per nipoti e pronipoti di gente emigrata all estero 70 anni fa

Infatti ho citato gente nata all'estero.

Poi, che le ex potenze coloniali ci marcino quando gli fa comodo, come il Portogallo col Brasile, il Belgio col Congo e la UK con molti paesi del Commonwealth va da se.

19 minuti fa, moggipresidente1 ha scritto:

Infatti in francia non sono naturalizzati, sono francesi e basta. 

 

I naturalizzati italiani spesso devono fare ricerche anagrafiche per cercare un bisnonno italiano. Cosa abbastanza frequente in Argentina. 

 

Comunque, io ribadisco il ruolo dell'educazione e del sistema scolastico. In francia, almeno fino a 15 anni fa a scuola si dice monsieur le professeur, in Belgio è tuttora così, in Italia i ragazzini e i relativi genitori bullizzano i professori. 

Non mi meraviglio che anche nello sport i ragazzi italiani (indipendentemente dal colore della pelle e dalla nazionalità dei nonni) siano meno permeabili agli insegnamenti e alle critiche e siano meno inclini al sacrificio e al rispetto delle regole. 

Per i naturalizzati vedi sopra e ripeto, perchè non mi sembra sia chiaro, il passaporto è un pezzo di carta.

Per quel che riguarda il sistema educativo, ripeto, non abbiamo nulla da invidiare, nella media. All'estero è uguale e, guardacaso, il bullismo è al suo apice nella democrazia più grande del mondo. Vorrei vedere se avresti il coraggio di entrare in una scuola di Hope, quartiere di Washington.

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5 ore fa, Ste71 ha scritto:

Ah, la demografia, questa disciplina misteriosa...

 

Nel mio comune fino a una quindicina di anni fa c'erano 5 club con una squadra di pulcini. Oggi ne è rimasta 1 sola. 
Motivo? non ci sono abbastanza bambini (me lo diceva un mio amico che ha allenato una di queste squadre fino a quando non l'hanno chiusa).
XXX
Quando ero ragazzo io giocavamo tutti a calcio, mentre oggi i genitori miei coetanei che conosco preferiscono far fare ai figli altri sport (basket, volley, nuoto, atletica) perché il calcio è diventato lo sport della gentaglia che litiga con l'allenatore o insulta gli altri bambini perché non passano la palla al figlio.

Altro da aggiungere non ho. Per me la discussione può terminare pure qui.

p.s.: non hai capito che il problema è proprio che il numero dei ragazzi che oggi gioca a calcio è lo stesso di 10 anni fa: non ti rendi conto che il COLLASSO è avvenuto BEN prima di 10 anni fa. 
 

Quindi se gli immigrati non fanno sport, in che modo influirebbero sulla carriera di Rugani e Bernardeschi? 

XXX

Se i figli dei nostri coetanei non giocano a calcio ma a volley (vero), il problema è l'invecchiamento? 

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2 ore fa, Tetti Fré ha scritto:

Infatti ho citato gente nata all'estero.

Poi, che le ex potenze coloniali ci marcino quando gli fa comodo, come il Portogallo col Brasile, il Belgio col Congo e la UK con molti paesi del Commonwealth va da se.

Per i naturalizzati vedi sopra e ripeto, perchè non mi sembra sia chiaro, il passaporto è un pezzo di carta.

Per quel che riguarda il sistema educativo, ripeto, non abbiamo nulla da invidiare, nella media. All'estero è uguale e, guardacaso, il bullismo è al suo apice nella democrazia più grande del mondo. Vorrei vedere se avresti il coraggio di entrare in una scuola di Hope, quartiere di Washington.

Autoproclamata più grande democrazia al mondo. 

Poi la storia giudicherà. 

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1 minuto fa, moggipresidente1 ha scritto:

Autoproclamata più grande democrazia al mondo. 

Poi la storia giudicherà. 

Sicuramente siamo più democratici noi. Non so fino a quando, ma anche qui non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. Non ci fosse la corruzione, anche il giornalismo e il calcio funzionerebbero meglio!

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Demografia: nel 1965, quando sono nato io le nascite erano oltre 1 milione all'anno. Oggi le nascite sono di circa 400 mila nati italiani all'anno. E quelli che oggi hanno 20 anni circa sono  500 mila per anno. Anche in francia c'e' stato un calo ma molto meno che noi. In brasile i nati sono oggi 3 milioni  circa per anno.

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19 ore fa, Tetti Fré ha scritto:

Chi li considera "giovani promettenti"?

Leggete troppo i giornali e date troppa retta alle definizioni.

Vi sfugge poi la novità del lato economico della gestione giocatori, che oggi per mille motivi pesa più del lato tecnico.

Il mondo va avanti.

Se poi a qualcuno è "sfuggito" che siamo passati gradatamente da Baggio a Grifo in nazionale, c'è poco da stupirsi se non si da fiducia ai Berardi e ai Rugani, sarebbe da ingenui.

Vogliamo parlare della nazionale campione del mondo?

Che poi, italiani di talento ce ne sono. Ma da parecchio ci sono sempre più Cassano e meno del Piero.

Pensa, non leggo giornali da anni e ho disdetto le tv a pagamento nell'anno di CR7.
A me piace guardare il calcio giocato e i malesseri del movimento partono da molto lontano; probabilmente stai dicendo la stessa cosa mia vista dall'altra parte. Come mai ci siamo ridotti così?

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15 minuti fa, mastro1986 ha scritto:

Pensa, non leggo giornali da anni e ho disdetto le tv a pagamento nell'anno di CR7.
A me piace guardare il calcio giocato e i malesseri del movimento partono da molto lontano; probabilmente stai dicendo la stessa cosa mia vista dall'altra parte. Come mai ci siamo ridotti così?

Si vede che non ce l'avevo con te, o no? ;)

A parte per la storia dei "giovani promettenti" ultraventenni che è un cavallo di battaglia della informazione giornalistica.

Riguardo i motivi, o scriviamo un trattato di sociologia o qualche pillola c'è nei post precedenti.

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19 ore fa, Ste71 ha scritto:

Non tornerà a te: a me torna tutto. Non so se te l'hanno detto, ma sappi che siamo il paese più vecchio del mondo dopo il Giappone. Quasi tutti gli altri paesi europei a ovest della ex cortina di ferro se la cavano perché hanno un'immigrazione molto più antica della nostra. 

Ti dice niente il fatto che mezza nazionale svizzera è formata da figli di kosovari e bosniaci profughi di guerra dalla ex Jugoslavia? giusto per fare un esempio.

Siamo il paese più vecchio nelle scelte, non è mai il momento giusto, non si è mai troppo esperti per fare le cose, et cetera, con retorica pacchiana.
Il mio infatti è un lamento di dolore, tu hai colto una sfumatura interessante.

PS: si, ho la cittadinanza svizzera, so come funziona 😄

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2 minuti fa, Tetti Fré ha scritto:

Si vede che non ce l'avevo con te, o no? ;)

A parte per la storia dei "giovani promettenti" ultraventenni che è un cavallo di battaglia della informazione giornalistica.

Riguardo i motivi, o scriviamo un trattato di sociologia o qualche pillola c'è nei post precedenti.

Era ben chiaro, ovviamente.

Per fortuna il forum ha anche gente competente e interessata alle cose del mondo circostante. 😄
 

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5 minuti fa, mastro1986 ha scritto:

Era ben chiaro, ovviamente.

Per fortuna il forum ha anche gente competente e interessata alle cose del mondo circostante. 😄

Dove? 😄

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17 ore fa, Tetti Fré ha scritto:

Certo.

Se escono peggiori statisti è colpa degli insegnanti, non degli studenti rimbambiti dalla play.

Sì infatti, la play c'è solo in Italia. Mentre in Germania o in Spagna non esiste.

Se in una classe nessun impara niente è chiaro che la colpa sia da ricercare negli insegnanti, perché è statisticamente molto improbabile che tutti siano delle capre. 

Visto che qui si sta parlando di calcio, visto che di campioni non ne escono più in Italia probabilmente va rivisto qualcosa, io direi anche molto, nel sistema formativo dei giovani calciatori.

Che poi è quello che dice anche Allegri

 

 

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