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Rux

La peggiore e la migliore formazione bianconera di sempre

Post in rilievo

Il ‎29‎/‎11‎/‎2018 Alle 16:49, Michael Laudrup ha scritto:

Il Milan di Sacchi seppur molto forte andrebbe ridimensionato, mi fa rabbia sentire ancora oggi parlare di invincibili e di squadra più forte di ogni tempo quando le principali antagoniste cioè le squadre inglesi erano out 

Ciao, come va? 

 

L'appellativo "Gli Invincibili" non fu coniato per il Milan di Sacchi ma per il Milan di Capello (che, a differenza del primo che aveva un grande 11 e poi 5 giocatori normali in panchina come tutte le grandi squadre sino all'avvento proprio del Milan di Capello) 

 

che fu, praticamente, due squadre: ovvero un 11 più almeno altri 9 giocatori di altissimo livello, cioè diede il via al concetto di rosa molto allargata dove non c'era più la distinzione netta, come da sempre nei club, tra titolari e riserve. 

 

Quel Milan di Capello, infatti, vinse tre campionati consecutivi scrivendo un lungo record di imbattibilità tra la seconda parte della prima stagione, il secondo scudetto (o sconfitte) e gran parte del terzo tricolore: in mezzo, due finali Champions, di cui la prima persa (ma zero sconfitte prima della finale) ed una vinta (quella del celebre 4-0 al Barca di Cruyff, senza Laudrup). 

 

Quindi dire, come si usa oggi ogni tanto anche in tv, il Milan di Sacchi degli Invincibili è l'ennesima "fake" passata per santa verità calcistica… giusto per celebrare il mito di Sacchi oltre  ogni logica considerazione… 

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24 minuti fa, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Ciao, come va? 

 

L'appellativo "Gli Invincibili" non fu coniato per il Milan di Sacchi ma per il Milan di Capello (che, a differenza del primo che aveva un grande 11 e poi 5 giocatori normali in panchina come tutte le grandi squadre sino all'avvento proprio del Milan di Capello) 

 

che fu, praticamente, due squadre: ovvero un 11 più almeno altri 9 giocatori di altissimo livello, cioè diede il via al concetto di rosa molto allargata dove non c'era più la distinzione netta, come da sempre nei club, tra titolari e riserve. 

 

Quel Milan di Capello, infatti, vinse tre campionati consecutivi scrivendo un lungo record di imbattibilità tra la seconda parte della prima stagione, il secondo scudetto (o sconfitte) e gran parte del terzo tricolore: in mezzo, due finali Champions, di cui la prima persa (ma zero sconfitte prima della finale) ed una vinta (quella del celebre 4-0 al Barca di Cruyff, senza Laudrup). 

 

Quindi dire, come si usa oggi ogni tanto anche in tv, il Milan di Sacchi degli Invincibili è l'ennesima "fake" passata per santa verità calcistica… giusto per celebrare il mito di Sacchi oltre  ogni logica considerazione… 

Ciao, tutto bene grazie, spero lo stesso per te :)

I tuoi post sono quelli che più apprezzo perché fai rivivere momenti della storia della nostra Juve, a cui sono molto legato e che mi hanno regalato sensazioni indimenticabili sia nella vittoria che purtroppo nella sconfitta. 

Poi condividiamo la stessa passione calcistica per quel grande campione che fu Laudrup. 

È vero, hai ragione quell'appellattivo fu coniato per il Milan di Capello che in effetti fu decisamente più forte del Milan di Sacchi ma anche io sono stato "vittima" in questo caso della propaganda tv e pensavo erroneamente che il termine invincibili fosse riferito a quel Milan. 

Mi trovo concorde anche nel fatto che la figura di Sacchi sia stata esaltata oltre ogni misura e mi chiedo sempre cosa ne sarebbe stato del suo modo di giocare  senza le regole sul fuorigioco che erano in vigore all epoca e che poi sono state cambiate anni dopo. 

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vedo molti che citano squadre anni 70-80 con giocatori che ora sono leggende, però secondo me è molto difficile paragonare un calcio così vecchio rispetto a quello attuale, secondo me giocatori che negli anni 70-80 erano i migliori al mondo, non è detto che nel calcio attuale sarebbero cosi efficaci e viceversa ovviamente. Però credo nel corso degli anni il livello medio dei vari giocatori si sia alzato perchè comunque tra tecnologie sempre più all'avanguardia, infrastrutture, allenamenti specifici, e tanti professionisti che controllano la vita degli atleti nei minimi dettagli e aiutano i giocatori a esprimere il loro massimo potenziale.. ovviamente essendo nato nel 92 è solo una mia opinione, forse chi è più anziano di me può confermare o smentire..  comunque rispondendo alla domanda secondo me la Juve più forte è quella attuale

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2 minuti fa, Michael Laudrup ha scritto:

Ciao, tutto bene grazie, spero lo stesso per te :)

I tuoi post sono quelli che più apprezzo perché fai rivivere momenti della storia della nostra Juve, a cui sono molto legato e che mi hanno regalato sensazioni indimenticabili sia nella vittoria che purtroppo nella sconfitta. 

Poi condividiamo la stessa passione calcistica per quel grande campione che fu Laudrup. 

È vero, hai ragione quell'appellattivo fu coniato per il Milan di Capello che in effetti fu decisamente più forte del Milan di Sacchi ma anche io sono stato "vittima" in questo caso della propaganda tv e pensavo erroneamente che il termine invincibili fosse riferito a quel Milan. 

Mi trovo concorde anche nel fatto che la figura di Sacchi sia stata esaltata oltre ogni misura e mi chiedo sempre cosa ne sarebbe stato del suo modo di giocare  senza le regole sul fuorigioco che erano in vigore all epoca e che poi sono state cambiate anni dopo. 

Ciao,

 

grazie per i complimenti. Di cuore.

 

Su Sacchi: la retorica su Sacchi non ha mai fine. Come se, nella sua carriera, avesse prodotto solo bel gioco e spettacolo: la Nazionale, ad Usa 94, fu salvata da un grande reparto difensivo e da un Baggio stellare (il momento, come gioco, migliore dell'Italia fu ascrivibile al primo tempo della semifinale contro la Bulgaria). 

 

Quindi, il bel gioco Sacchi lo mostrò con quel Milan (e, comunque, in una Serie a di straordinario livello, quel Milan vinse 1 solo scudetto: all'epoca, paradossalmente, per una italiana era più difficile vincere lo scudetto che in campo internazionale, perchè le nostre non solo avevano tre stranieri per squadra - cosa di per se che oggi farebbe sorridere - ma avevano gli stranieri migliori sottratti, dunque, alla concorrenza diretta:  senza contare il valore dei calciatori italiani).

 

Lo testimonia il fatto che mentre quel Milan vinse due Coppe Campioni(e due Intercontinentali, doveroso ricordarle ancora di più delle due Supercoppe Europee) su due finali, le altre italiane facevano ugualmente incetta di finali e trofei: in un biennio, su sei finali (per dodici posti), le finaliste italiane furono ben 7 e le vittorie 5 (88-89 Milan, Samp in Coppa Coppe, Napoli in Coppa Uefa, 89-90, Milan, Samp in Coppa Coppe, Juve e Fiorentina finaliste di Uefa), a dimostrazione che quel biennio fu un totale dominio del calcio italiano, nono solo di quel pur, fortissimo, Milan.   

 

Ma poi, quando Sacchi tornò al Milan… be tutti o quasi sanno come finì la sfida contro Lippi (allenatore che, guarda caso, lui non cita mai tra gli esponenti del bel gioco: chissà perchè lo dimentica… forse per il suo innato egocentrismo?)

 

Anzi ed ancora prima? Quando, con Galliani, ritirò il Milan dal campo del Marsiglia nei quarti di finale(quando ormai aveva perso, quindi provò a vincerla a tavolino… )?

 

L'avesse fatto la Juve… 

Questo video di Sacchi imitato da Crozza (eh, eh, eh, eh…)  spiega bene questo lato del suo carattere…  (qui dicono semifinale contro il Marsiglia, ma furono i quarti…) 

 

 

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9 minuti fa, Siomo92 ha scritto:

secondo me giocatori che negli anni 70-80 erano i migliori al mondo, non è detto che nel calcio attuale sarebbero cosi efficaci e viceversa ovviamente.

se oggi come oggi, prendi il miglior terzino sinistro al mondo, e lo metti in marcatura su un Causio.... quest'ultimo, al terzino, lo manda negli spogliatoi con il mal di testa.sefz

La classe è classe e la velocità è la velocità. Non variano con le generazioni. .nono 

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10 minuti fa, Siomo92 ha scritto:

vedo molti che citano squadre anni 70-80 con giocatori che ora sono leggende, però secondo me è molto difficile paragonare un calcio così vecchio rispetto a quello attuale, secondo me giocatori che negli anni 70-80 erano i migliori al mondo, non è detto che nel calcio attuale sarebbero cosi efficaci e viceversa ovviamente. Però credo nel corso degli anni il livello medio dei vari giocatori si sia alzato perchè comunque tra tecnologie sempre più all'avanguardia, infrastrutture, allenamenti specifici, e tanti professionisti che controllano la vita degli atleti nei minimi dettagli e aiutano i giocatori a esprimere il loro massimo potenziale.. ovviamente essendo nato nel 92 è solo una mia opinione, forse chi è più anziano di me può confermare o smentire..  comunque rispondendo alla domanda secondo me la Juve più forte è quella attuale

Dissento, il miglioramento tecnologico e l'allenamento più intenso e sempre più professionale ha migliorato le performance dei calciatori ma c'è stata una grave perdita, di contraltare, di qualità tecniche, i ragazzi vengono cresciuti a tattiche, diagonali e corsa, la tecnica e' secondaria.

che significa? Che i campioni del passato con grande tecnica erano molti di più, ma tantissimi di loro avevano fisici normali rispetto ad oggi che sono tutti enormi e fisicamente vicini alla perfezione per fare calcio, però la tecnica mediamente si è impoverita

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Il ‎05‎/‎12‎/‎2018 Alle 23:22, Siomo92 ha scritto:

vedo molti che citano squadre anni 70-80 con giocatori che ora sono leggende, però secondo me è molto difficile paragonare un calcio così vecchio rispetto a quello attuale, secondo me giocatori che negli anni 70-80 erano i migliori al mondo, non è detto che nel calcio attuale sarebbero cosi efficaci e viceversa ovviamente. Però credo nel corso degli anni il livello medio dei vari giocatori si sia alzato perchè comunque tra tecnologie sempre più all'avanguardia, infrastrutture, allenamenti specifici, e tanti professionisti che controllano la vita degli atleti nei minimi dettagli e aiutano i giocatori a esprimere il loro massimo potenziale.. ovviamente essendo nato nel 92 è solo una mia opinione, forse chi è più anziano di me può confermare o smentire..  comunque rispondendo alla domanda secondo me la Juve più forte è quella attuale

Ciao

 

Certo, i paragoni tra epoche sono sempre difficili...

 

Ma i fuoriclasse sarebbero fuoriclasse sempre

 

Faccio l'esempio dei due a me più cari: Platinì e Laudrup… 

 

Laudrup era già una giovanissima stella nel 1983, quando a 19 anni fu comprato dalla Juve, dato in prestito alla Lazio, e lo sarebbe stata anche al Mondiale del 1998, dove giocò le sue partite, comunque ad alto livello, con la Danimarca giunta ai quarti e sconfitta solo per 3-.2 dal Brasile).

 

In sostanza, ribadisco: se sei un fuoriclasse, lo saresti sempre. In qualsiasi epoca…. 

 

Serie A 1983-84: Michael Laudrup, 19 anni, segna il suo primo goal all'esordio contro il Verona (Verona che, nella stagione successiva, si sarebbe laureato Campione d'Italia. Nota l'azione goal: sembra straordinariamente simile a quella di Dybala, dello scorso campionato, sempre contro il Verona, sempre verso la stessa porta)

 

 

Il triangolo di Tokio, un triangolo pazzesco tra due geni: goal fondamentale per la vittoria della Juve nella Coppa Intercontinentale 1985-86 (mancavano 8' e la Juve era sotto di 2-1. All'epoca le sudamericane erano fortissime: questa fu la prima vittoria di un'Europea dopo sette lunghi anno di dominio, nella finale mondiale, dei club del Sudamerica)

 

Per me, la coppia Platinì - Laudrup è nell'Olimpo di Sempre: solo loro avrebbero potuto confezionare un triangolo  così geniale e tecnicamente… impossibile o quasi….

 

 

 

Infine, uno dei tanti video di Michael Laudrup (uno dei goal realizzati in maglia gialla, che vedi tra quelli iniziali, si riferisce alla partita Atletico Bilbao - Juventus. scontro andata-ritorno, sedicesimi di finale, della Coppa Uefa 88-89. Qui non c'è molta Juve, ma ti da l'idea dell'immensa classe ed eleganza di questo giocatore: lo stesso Antonio Cabrini, cioè il miglior terzino sinistro italiano, con Maldini, di sempre, ha definito Laudrup il miglior giocatore con cui abbia mai giocato… ) 

 

Buona visione...

 

 

 

Sulla Juve più forte: io scelgo la più brava, quella 85-86, vincitrice dell'Intercontinentale perchè quella finale fu sensazionale, una delle partite più belle di tutti i tempi, un orgoglio pensare che la Juventus, pur sempre molto sfortunata o, spesso, non se stessa nelle finali, abbia regalato al calcio, con gli avversari che disputarono una partita pazzesca, una finalissima mondiale per club di così alto livello (ricordo che non io ma la stampa internazionale e gli addetti ai lavori, giudizio che trovi riportato anche su wikipedia, hanno definito quella finale Intercontinentale <<come la migliore, nel torneo, mai disputata>>.  

 

e quella Juve, ringiovanita, si laureò anche Campione d'Italia (e solo per una notte sfortunatissima, a Torino contro il Barca, non volò verso la seconda finale di Coppa Campioni consecutiva, che sarebbe stata la quarta finale europea in quattro anni).

 

Ma, come ha ricordato qualcuno, la Juve 82-83 fu pazzesca: sei Campioni del Mondo più Bettega, Platinì e Boniek. Notare: il Mondiale 82 è stato uno dei più qualitativi di sempre (forse tra i primi tre di tutti i tempi).

 

E poi c'è la Juve di Monti, Orsi ed altre leggende: nominare Monti ed Orsi vuol dire nominare un'intera epopea calcistica (basta scorrere il loro sensazionale palmares con le Nazionali italiana ed argentina…), e la spettacolare Juve di Lippi che vinse Champions, Intercontinentale e Supercoppa Europea… Anche se molti adorano la Juve 76-77 (Scudetto record e Coppa Uefa, quando la Uefa aveva uno peso specifico altissimo, squadra composta da soli italiani). 

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2 minuti fa, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

In sostanza: se sei un fuoriclasse, lo saresti sempre. In qualsiasi epoca…. 

concordo.

Nella Juve di quest'anno, prova ad inserirci:

1) Causio al posto di D.Costa e/o Cuadrado

2) Bettega al posto di Manzukic

3) Tardelli al posto di Matuidi

e.......e......Platini al posto di Pjanic.....e VERAMENTE sarebbe qualcosa di Semplicemente SPETTACOLARE!! Non basterebbero tutti gli aggettivi al mondo per definirla.... .nono

 

Sczcesny

Cancelo Bonucci Chiellini A.Costa

Emre Can Platini Tardelli

Causio Bettega Ronaldo

.@@

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Il 29/11/2018 Alle 22:39, italiauno61 ha scritto:

Mi sarebbe piaciuto vedere Deshamp in serie A. Sono convinto che non avremmo perso tre stagioni...ma forse occorreva eliminare qualche incapace nella stanza dei bottoni.

Con quei tre nella stanza dei bottoni, neppure Mandrake in panca avrebbe potuto farci nulla!

Non doveva esser affidata a quelli lì l'intera opera di ricostruzione post catastrofe atomica di farsopoli, solo così non avremmo buttato quei 3 anni precedenti la gestione Agnelli.

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8 minuti fa, LiamBrady10 ha scritto:

concordo.

Nella Juve di quest'anno, prova ad inserirci:

1) Causio al posto di D.Costa e/o Cuadrado

2) Bettega al posto di Manzukic

3) Tardelli al posto di Matuidi

e.......e......Platini al posto di Pjanic.....e VERAMENTE sarebbe qualcosa di Semplicemente SPETTACOLARE!! Non basterebbero tutti gli aggettivi al mondo per definirla.... .nono

 

Sczcesny

Cancelo Bonucci Chiellini A.Costa

Emre Can Platini Tardelli

Causio Bettega Ronaldo

.@@

Ciao

 

Non basterebbero tutti gli aggettivi del mondo… 

Concordo in pieno… Squadrone da sogno, da mille ed una notte… 

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14 minuti fa, LiamBrady10 ha scritto:

concordo.

Nella Juve di quest'anno, prova ad inserirci:

1) Causio al posto di D.Costa e/o Cuadrado

2) Bettega al posto di Manzukic

3) Tardelli al posto di Matuidi

e.......e......Platini al posto di Pjanic.....e VERAMENTE sarebbe qualcosa di Semplicemente SPETTACOLARE!! Non basterebbero tutti gli aggettivi al mondo per definirla.... .nono

 

Sczcesny

Cancelo Bonucci Chiellini A.Costa

Emre Can Platini Tardelli

Causio Bettega Ronaldo

.@@

Forse metterei anche il Grandissimo Scirea al posto di Bonucci

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22 minuti fa, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Ciao

 

Certo, i paragoni tra epoche sono sempre difficili...

 

Ma i fuoriclasse sarebbero fuoriclasse sempre

 

Faccio l'esempio dei due a me più cari: Platinì e Laudrup… 

 

Laudrup era già una giovanissima stella nel 1983, quando a 19 anni fu comprato dalla Juve, dato in prestito alla Lazio, e lo sarebbe stata anche al Mondiale del 1998, dove giocò le sue partite, comunque ad alto livello, con la Danimarca giunta ai quarti e sconfitta solo per 3-.2 dal Brasile).

 

In sostanza, ribadisco: se sei un fuoriclasse, lo saresti sempre. In qualsiasi epoca…. 

 

Serie A 1983-84: Michael Laudrup, 19 anni, segna il suo primo goal all'esordio contro il Verona (Verona che, nella stagione successiva, si sarebbe laureato Campione d'Italia. Nota l'azione goal: sembra straordinariamente simile a quella di Dybala, dello scorso campionato, sempre contro il Verona, sempre verso la stessa porta)

 

 

Il triangolo di Tokio, un triangolo pazzesco tra due geni: goal fondamentale per la vittoria della Juve nella Coppa Intercontinentale 1985-86 (mancavano 8' e la Juve era sotto di 2-1. All'epoca le sudamericane erano fortissime: questa fu la prima vittoria di un'Europea dopo sette lunghi anno di dominio, nella finale mondiale, dei club del Sudamerica)

 

Per me, la coppia Platinì - Laudrup è nell'Olimpo di Sempre: solo loro avrebbero potuto confezionare un triangolo  così geniale e tecnicamente… impossibile o quasi….

 

 

 

Infine, uno dei tanti video di Michael Laudrup (uno dei goal realizzati in maglia gialla, che vedi tra quelli iniziali, si riferisce alla partita Atletico Bilbao - Juventus. scontro andata-ritorno, sedicesimi di finale, della Coppa Uefa 88-89. Qui non c'è molta Juve, ma ti da l'idea dell'immensa classe ed eleganza di questo giocatore: lo stesso Antonio Cabrini, cioè il miglior terzino sinistro italiano, con Maldini, di sempre, ha definito Laudrup il miglior giocatore con cui abbia mai giocato… ) 

 

Buona visione...

 

 

 

Sulla Juve più forte: io scelgo la più brava, quella 85-86, vincitrice dell'Intercontinentale perchè quella finale fu sensazionale, una delle partite più belle di tutti i tempi, un orgoglio pensare che la Juventus, pur sempre molto sfortunata o non se stessa nelle finali, abbia regalato al calcio, con gli avversari che disputarono una partita pazzesca, una finalissima mondiale per club di così alto livello (ricordo che non io ma la stampa internazionale e gli addetti ai lavori, giudizio che trovi riportato anche su wikipedia, hanno definito quella finale Intercontinentale <<come la migliore, nel torneo, mai disputata>>.  

 

e quella Juve, ringiovanita, si laureò anche Campione d'Italia (e solo per una notte sfortunatissima, a Torino contro il Barca, non volò verso la seconda finale di Coppa Campioni consecutiva, che sarebbe stata la quarta finale europea in quattro anni).

 

Ma, come ha ricordato qualcuno, la Juve 82-83 fu pazzesca: sei Campioni del Mondo più Bettega, Platinì e Boniek. Notare: il Mondiale 82 è stato uno dei più qualitativi di sempre (forse tra i primi tre di tutti i tempi).

 

E poi c'è la Juve di Monti, Orsi ed altre leggende: nominare Monti ed Orsi vuol dire nominare un'intera epopea calcistica (basta scorrere il loro sensazionale palmares con le Nazionali italiana ed argentina…), e la spettacolare Juve di Lippi che vinse Champions, Intercontinentale e Supercoppa Europea… Anche se molti adorano la Juve 76-77 (Scudetto record e Coppa Uefa, quando la Uefa aveva uno peso specifico altissimo, squadra composta da soli italiani). 

però vedendo video del calcio anni 70-80 ho sempre l'impressione che fosse un calcio più lento e meditato del calcio attuale mentre le partite odierne mi danno l'impressione di essere più frenetiche, quindi mi chiedo se certe giocate spettacolari che si sono viste in passato a certi campioni riuscirebbero anche oggi con il tempo di gioco attuale, poi magari è solo una mia impressione 

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9 ore fa, Siomo92 ha scritto:

però vedendo video del calcio anni 70-80 ho sempre l'impressione che fosse un calcio più lento e meditato del calcio attuale mentre le partite odierne mi danno l'impressione di essere più frenetiche, quindi mi chiedo se certe giocate spettacolari che si sono viste in passato a certi campioni riuscirebbero anche oggi con il tempo di gioco attuale, poi magari è solo una mia impressione 

Sicuramente era un calcio meno frenetico (se si può usare questo termine), magari complessivamente più lento (o meglio: c'era più tempo per ragionare, anche se molte marcature erano a uomo, sicuramente sui calciatori più dotati). 

 

Ma i fuoriclasse, secondo me, se fossero trasportati, magicamente, nel calcio di oggi (al netto di un certo adattamento) rimarrebbero fuoriclasse… 


Michael Laudrup rappresenta la sintesi di questo pensiero (non perchè sia l'unico esempio): ma se guardi cosa riusciva a fare nel 1983 e nel 1985 (certo, i primi due video sono focalizzati sue due goal straordinari) quando aveva 19 e 21 anni...e  pensi che ha giocato ad altissimi livelli sino al 1998.... 

 

Consiglio, vivamente, la visione dei tre video/ (ma potrei aggiungertene ancora un paio): vedrai uno spettacolo senza fine… Cruyff disse: <<Il football di Laudrup è un gioco di magie…>>. 

 

Poi, ti invito anche a cercare e vedere la partita inaugurale di Euro '84, tra due nazionali all'epoca formidabili: la Francia, che poi vinse l'Europeo, e la Danimarca che schierava, in quelle stagioni, una serie di talenti formidabili uniti da un allenatore, Sepp Piontek, che praticava un calcio moderno ed offensivo (quella Danimarca arrivò in semifinale eliminata, in modo immeritato, solo ai rigori dalla Spagna).

 

Rimarrai stupito da gioco, moduli e pressing: una partita che pare anticipare il calcio moderno… Più scorrono i minuti e più diventa bella…. 

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4 ore fa, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Sicuramente era un calcio meno frenetico (se si può usare questo termine), magari complessivamente più lento (o meglio: c'era più tempo per ragionare, anche se molte marcature erano a uomo, sicuramente sui calciatori più dotati). 

 

Ma i fuoriclasse, secondo me, se fossero trasportati, magicamente, nel calcio di oggi (al netto di un certo adattamento) rimarrebbero fuoriclasse… 


Michael Laudrup rappresenta la sintesi di questo pensiero (non perchè sia l'unico esempio): ma se guardi cosa riusciva a fare nel 1983 e nel 1985 (certo, i primi due video sono focalizzati sue due goal straordinari) quando aveva 19 e 21 anni...e  pensi che ha giocato ad altissimi livelli sino al 1998.... 

 

Consiglio, vivamente, la visione dei tre video/ (ma potrei aggiungertene ancora un paio): vedrai uno spettacolo senza fine… Cruyff disse: <<Il football di Laudrup è un gioco di magie…>>. 

Laudrup tecnicamente era impagabile, ed in Spagna trovò una posizione in campo che gli permise di mostrare meglio le sue qualità.

Ma aveva un grosso problema, stigmatizzato già al'epoca da praticamente tutti gli addetti ai lavori: la tenuta agonistica.

Molto spesso bastava un'entrata un po' più dura per intimidirlo e farlo girare più al largo dalle zone calde del campo. 

Ricordo diversi articoli giornalistici che parlavano esplicitamente di questa tattica da adottare per limitarne le grandi capacità, ogni volta che una squadra italiana lo doveva affrontare in CL (tipo nel 1996 sefz ).

Dopotutto sappiamo benissimo come ebbe a definirlo lo stesso Platini, e ai tempi in pochi non si trovarono d'accordo con quella definizione.

Detto questo, quando era in giornata, era letteralmente ingiocabile, quello si, e per quanto ne so è sempre rimasto fondamentalmente integro fisicamente, per cui ha potuto calcare i prati per decenni.

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La migliore faccio fatica a ricordarla...la peggiore invece no.stagione 87/88

 

Tacconi-favero-cabrini-bonini-bruno-tricella-mauro-magrin-rush-de agostini-laudrup

 

con favero,cabrini,bonini al capolinea.

 

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Il ‎06‎/‎12‎/‎2018 Alle 07:31, piglosco ha scritto:

La migliore faccio fatica a ricordarla...la peggiore invece no.stagione 87/88

 

Tacconi-favero-cabrini-bonini-bruno-tricella-mauro-magrin-rush-de agostini-laudrup

 

con favero,cabrini,bonini al capolinea.

 

Ciao

 

Quella stagione la Juve ebbe molti problemi: Marchesi era un signore ma non certo un allenatore al top.

 

E poi, molti senatori erano giunti al capolinea: in più Laudrup ebbe costanti problemi fisici. Rush, poi, non si ambientò e fu un disastro. 

 

Ma, presi uno per uno, ed immaginati al top della loro carriera, questa squadra non è così malvagia anzi: Cabrini era un fuoriclasse, Tacconi, Favero e Bonini, con il club, hanno vinto tutto, Mauro un'ottima ala, Laudrup un fenomeno, De Agostini è stato un signor terzino, Trcella è stato il libero del Verona Campione d'Italia (non era Scirea ma nemmeno così scarso come lo si vuol far passare ora).

 

Rush tradì le attese, ma rimaneva comunque un top player dell'epoca (poi fece una stagione da 4, salvo solo tre-quattro prestazioni, tra cui il 3-1 di quella Juve su un Napoli molto forte)

 

Gli unici davvero non all'altezza direi Bruno (che però sapeva farsi valere) e Magrin… 

 

Solo che dopo un ciclo iniziato nel 1976 e finito nel 1986 (diciamo 87 dove la Juve arrivò, comunque,  a soli tre punti dal Napoli Campione (e fu eliminata soli ai rigori dal Real) diciamo che è fisiologico una stagione negativa...

 

Ma questa squadra è superiore (largamente se presi al top, comunque di sicuro anche come andamento stagionale) alle Juventus di Del Neri e Ferrara (tanto per rimanere in tema tra le Juventus che hanno giocato le stagioni peggiori). 

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4 ore fa, Robbyy ha scritto:

Laudrup tecnicamente era impagabile, ed in Spagna trovò una posizione in campo che gli permise di mostrare meglio le sue qualità.

Ma aveva un grosso problema, stigmatizzato già al'epoca da praticamente tutti gli addetti ai lavori: la tenuta agonistica.

Molto spesso bastava un'entrata un po' più dura per intimidirlo e farlo girare più al largo dalle zone calde del campo. 

Ricordo diversi articoli giornalistici che parlavano esplicitamente di questa tattica da adottare per limitarne le grandi capacità, ogni volta che una squadra italiana lo doveva affrontare in CL (tipo nel 1996 sefz ).

Dopotutto sappiamo benissimo come ebbe a definirlo lo stesso Platini, e ai tempi in pochi non si trovarono d'accordo con quella definizione.

Detto questo, quando era in giornata, era letteralmente ingiocabile, quello si, e per quanto ne so è sempre rimasto fondamentalmente integro fisicamente, per cui ha potuto calcare i prati per decenni.

Ciao 

 

Ottima analisi. Di Laudrup, contro le italiane, ricordo comunque grandi partite, soprattutto quelle giocate a Barcellona: ad esempio, la sfida di andata della Supercoppa Europea contro il Milan di Sacchi (stagione 89-90) dove fu, letteralmente, il migliore in campo (c'è la partita su you tube); la partita di andata della semifinale di Coppa delle Coppe contro la Juve di Baggio, Schillaci e Maifredi (al ritorno, invece, sottotono come un po' tutto il Barca, contro una Juve che disputò un grandissimo match ma che segnò solo un goal); a Madrid, con la maglia del Real, contro la Juve di Lippi, dove anche qua fece girare la testa a tutti i nostri difensori (al ritorno, invece, no, fu ben contenuto e la Juve impose la sua classe a quel Real) 

 

Detto questo, come hai scritto tu, in Spagna mostrò le sue migliori qualità: considerando che, con il Barca, fu nominato, per due volte, miglior giocatore della Liga, dimostrò anche continuità.

 

Aveva poca "garra": ok? Ma ricordiamoci che la frase di Platinì fu detta quando Laudrup aveva 22 anni, nella seconda stagione alla Juve con Marchesi (dove ebbe alcuni problemi fisici e di intesa tecnico-tattica con l'allenatore, cosa che fu vera anche la stagione successiva: cosa che invece si risolse con Zoff, che lo rilanciò alla grande, con una stagione 88-89 ricca ed in crescendo). E Laudrup, a 21 anni, giocava già nella migliore squadra al mondo: anzi, se la regola degli stranieri lo avesse permesso, sarebbe arrivato già dalla stagione 83-84 (invece fu dato in prestito alla Lazio), componendo un trio da fantascienza con Platinì e Boniek.  Tra l'altro, nel 1984, lui disputò un europeo di altissimo livello con una Danimarca formidabile. Aggiungo che lo stesso Platinì che disse quelle celebre frase, a 22 anni giocava nel Sant Etienne (o al massimo nel Nancy, con tutto il rispetto per il Nancy che, all'epoca, era la migliore squadra transalpina). 

 

Morale: quella frase di Platinì va contestualizzata. Perchè, appunto, con il Trap e Zoff, Laudrup fu ottimo: nella prima fu assolutamente protagonista e, tra l'altro, a Torino contro il Barca giocò una partita sensazionale (nettamente il migliore in campo: qualificazione vanificata dalle assenze di Briaschi e Aldo Serena e dagli errori sottoporta di Pacione); quella con Zoff in costante crescendo, quando Zoff gli restituì, gradualmente, il ruolo di trequartista (nel finale di campionato, contro Napoli al San Paolo, e Roma in casa, voto della Gazzetta dello Sport: 8. E se a Napoli, in Uefa, gli avessero convalidato un goal sacrosanto, oggi la Juventus avrebbe una Coppa Uefa in più). 

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Il miglior 11 titolare di tutte le Juventus che ho visto credo sia quello del 2005/06

Buffon, Zebina, Thuram, Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi, Vieira, Emerson, Nedved, Trezeguet, Ibrahimovic.

 

il peggiore credo a pari quello dei due settimi posti 2009/10 di Ferrara e Zaccheroni e quello del 2010/11 di Del Neri.

 

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11 ore fa, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Ciao 

 

Ottima analisi. Di Laudrup, contro le italiane, ricordo comunque grandi partite, soprattutto quelle giocate a Barcellona: ad esempio, la sfida di andata della Supercoppa Europea contro il Milan di Sacchi (stagione 89-90) dove fu, letteralmente, il migliore in campo (c'è la partita su you tube); la partita di andata della semifinale di Coppa delle Coppe contro la Juve di Baggio, Schillaci e Maifredi (al ritorno, invece, sottotono come un po' tutto il Barca, contro una Juve che disputò un grandissimo match ma che segnò solo un goal); a Madrid, con la maglia del Real, contro la Juve di Lippi, dove anche qua fece girare la testa a tutti i nostri difensori (al ritorno, invece, no, fu ben contenuto e la Juve impose la sua classe a quel Real) 

 

Detto questo, come hai scritto tu, in Spagna mostrò le sue migliori qualità: considerando che, con il Barca, fu nominato, per due volte, miglior giocatore della Liga, dimostrò anche continuità.

 

Aveva poca "garra": ok? Ma ricordiamoci che la frase di Platinì fu detta quando Laudrup aveva 22 anni, nella seconda stagione alla Juve con Marchesi (dove ebbe alcuni problemi fisici e di intesa tecnico-tattica con l'allenatore, cosa che fu vera anche la stagione successiva: cosa che invece si risolse con Zoff, che lo rilanciò alla grande, con una stagione 88-89 ricca ed in crescendo). E Laudrup, a 21 anni, giocava già nella migliore squadra al mondo: anzi, se la regola degli stranieri lo avesse permesso, sarebbe arrivato già dalla stagione 83-84 (invece fu dato in prestito alla Lazio), componendo un trio da fantascienza con Platinì e Boniek.  Tra l'altro, nel 1984, lui disputò un europeo di altissimo livello con una Danimarca formidabile. Aggiungo che lo stesso Platinì che disse quelle celebre frase, a 22 anni giocava nel Sant Etienne (o al massimo nel Nancy, con tutto il rispetto per il Nancy che, all'epoca, era la migliore squadra transalpina). 

 

Morale: quella frase di Platinì va contestualizzata. Perchè, appunto, con il Trap e Zoff, Laudrup fu ottimo: nella prima fu assolutamente protagonista e, tra l'altro, a Torino contro il Barca giocò una partita sensazionale (nettamente il migliore in campo: qualificazione vanificata dalle assenze di Briaschi e Aldo Serena e dagli errori sottoporta di Pacione); quella con Zoff in costante crescendo, quando Zoff gli restituì, gradualmente, il ruolo di trequartista (nel finale di campionato, contro Napoli al San Paolo, e Roma in casa, voto della Gazzetta dello Sport: 8. E se a Napoli, in Uefa, gli avessero convalidato un goal sacrosanto, oggi la Juventus avrebbe una Coppa Uefa in più). 

Che bei ricordi :) Ricordo perfettamente la partita di ritorno con il Barcellona in Coppa delle Coppe, dove vincemmo 1 a 0 con gol di Baggio su punizione. In quell'occasione Baggio diede sfoggio di numeri funambolici a tutto campo e a ripetizione: scatti, dribbling, tunnel, era una meraviglia per gli occhi. Giocammo una grande partita soprattutto perché non avevamo altra scelta che giocare al massimo per vincere, o la va o la spacca. 

Comunque hai ragione, anche nel contestualizzare l'età del giocatore ai tempi dei giudizi da parte di Platini, ma c'è da dire che il carattere lo riconosci anche a quell'età.

Se avesse avuto la cattiveria agonistica non dico di un CR7, Nedved o Ibra (giusto per citare gli esempi più lampanti) ma anche solo di Romario, sarebbe entrato di diritto nell'olimpo del calcio mondiale di tutti i tempi. Invece così è rimasto un incompiuto il cui ricordo con l'andare degli anni si sbiadisce sempre più e non scompare solo grazie a persone che come te ogni tanto ne riportano a galla le giocate.

Per dire, ho sempre considerato la finale della Coppa Intercontinentale 1985 come l'emblema del Laudrup giocatore: per 120 minuti il migliore in campo (assieme a Borghi - che disputò tipo la migliore partita in carriera ;) ) e poi ai rigori l'unico a sbagliare....

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La peggior Juve che abbia mai visto è quella 87/88. Rush, Magrin, Tricella....

La migliore Juve quella del primo ciclo Lippi

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2 ore fa, Robbyy ha scritto:

Che bei ricordi :) Ricordo perfettamente la partita di ritorno con il Barcellona in Coppa delle Coppe, dove vincemmo 1 a 0 con gol di Baggio su punizione. In quell'occasione Baggio diede sfoggio di numeri funambolici a tutto campo e a ripetizione: scatti, dribbling, tunnel, era una meraviglia per gli occhi. Giocammo una grande partita soprattutto perché non avevamo altra scelta che giocare al massimo per vincere, o la va o la spacca. 

Comunque hai ragione, anche nel contestualizzare l'età del giocatore ai tempi dei giudizi da parte di Platini, ma c'è da dire che il carattere lo riconosci anche a quell'età.

Se avesse avuto la cattiveria agonistica non dico di un CR7, Nedved o Ibra (giusto per citare gli esempi più lampanti) ma anche solo di Romario, sarebbe entrato di diritto nell'olimpo del calcio mondiale di tutti i tempi. Invece così è rimasto un incompiuto il cui ricordo con l'andare degli anni si sbiadisce sempre più e non scompare solo grazie a persone che come te ogni tanto ne riportano a galla le giocate.

Per dire, ho sempre considerato la finale della Coppa Intercontinentale 1985 come l'emblema del Laudrup giocatore: per 120 minuti il migliore in campo (assieme a Borghi - che disputò tipo la migliore partita in carriera ;) ) e poi ai rigori l'unico a sbagliare....

Ciao

 

Ti ringrazio per la bella risposta e la tua analisi.

 

Però, non la condivido pienamente. In sintesi: nel 1999, Laudrup è stato eletto, in Spagna, come il miglior giocatore straniero che abbia mai giocato nella Liga nell'arco temporale che va dal 1975 al 1999 (e di campioni, in quei 25 anni, la Liga ne ha visti molti).  E' stato anche eletto  <<il miglior giocatore danese del xx° secolo>>. E la Danimarca qualche fuoriclasse lo ha avuto: tre proprio della Juve, i due Hansen e Praest, poi Simonsen (Pallone d'Oro), il mitico Elkiaer ed altri… 

 

Quindi: in Spagna hanno una considerazione di Laudrup molto diversa da quella che abbiamo, mediamente, in Italia. Loro non hanno difficoltà ad inserirlo nell'Olimpo.


Romario e Guardiola lo hanno definito <<il miglior giocatore con cui abbiano mai giocato>>. La stessa cosa ha detto Cabrini, non proprio uno qualsiasi, in una intervista recente. 

 

Bekenbauer lo ha definito <<il miglior giocatore degli anni '90>>.  In sostanza: se uno gioca nella Juve di Platinì (scelto a 19 anni, poi arriva a 21), nel Barca e nel Real indossando il 10 non è proprio uno qualsiasi: lui, con i club, ha vinto, da titolare, 7 campionati (1 con la Juve, 4 con il Barca, 1 con il Real, 1 con l'Aiax) e tra Juve e Barca tutte le più importanti coppe internazionali (e, colpevolmente, Cruyff lo escluse, per un litigio, dal famoso Milan - Barca 4-0. Capello disse: <<Il nostro più grande problema, prima della partita, era stato pensare a come limitare la creatività di Laudrup. Cruyff ci ha risolto il problema>>.

 

In sostanza: in Spagna, dove ha espresso compiutamente il suo talento, tutti lo ricordano come un fuoriclasse stratosferico, per loro è nell'Olimpo (tra l'altro, con la Nazionale danese ci sono alcune sue partite meravigliose, soprattutto tra il 1983 ed il 1986, ed anche un ottimo Mondiale 1998) 

 

L'altro giorno hanno fatto vedere, sulla Gazzetta, alcuni colpi dei grandi campioni: molti di questi li ha mostrati Laudrup con una eleganza fuori dal comune, eppure sono stati citati altri fuoriclasse (tipo argentini, brasiliani, francesi). Ergo: a volte credo che essere stato danese (anche se la Danimarca ha regalato immensi fuoriclasse), lo penalizzi nel ricordo: se fosse stato sudamericano oggi, almeno in Italia intendo, si parlerebbe di lui ben diversamente.

 

Anzi: sono profondamente convinto che la Juve lo cedette nel momento più sbagliato, ovvero quando Zoff (che fu un signore allenatore, lo restituì alla Juve ad altissimi livelli: non a caso, lo scelse il Barca e dimostrò li, sin da subito, il suo valore).

 

D'altronde, questo video (benché sia solo un video quindi con tutti i limiti) racconta molto: ed anche le dichiarazioni (emblematica quella di Cruyff: << Il football di Laudrup è un gioco di magie>>. Aggiungo che negli anni d'oro del Barca il Pallone d'Oro lo avrebbe meritato… 

 

 

 

 

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14 ore fa, Zizkov ha scritto:

La peggior Juve che abbia mai visto è quella 87/88. Rush, Magrin, Tricella....

Tricella era un Signor giocatore, due ottimi piedi, una spiccata visione di gioco e giocava sempre a testa alta. Ricordi male o la stai confondendo con qualcun altro. .sisi 

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