Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

FRANCESCO SPIRITO

Supercoppa Europea 1984: finalmente, sul web, una bella sintesi di quella finale

Post in rilievo

41 minuti fa, DEDONE ha scritto:

Bhe Zidane si è avvicinato come classe. Certo con Paltinì ci siamo presi belle soddisfazioni che purtroppo con l'altro francese sono mancate per poco!!!

Poi per molti di noi Platinì è il ricordo di un calcio, una Juve e un mondo completamente diverso da quello attuale.

La radio, il solo mercoledì in TV, il rivedere gol e azioni principali a 90 minuto, Domenica Sprint e Domenica sportiva.

Bellissima frase che molti di noi condividono in pieno! 

.ok 

oggi i social in generale sono uno sfogo delle proprie frustrazioni, una lotta continua tra diverse fazioni, se pensi quante diatribe aspre ci siano anche qui tra persone che dovrebbero essere tutte dalla stessa parte...

quindi ribadisco, attingere a questi bei ricordi è aria pura.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
18 minuti fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Quoto, e aggiungo che - paradossalmente in quanto usciti "solo" ai quarti di finale - l'edizione 1985/86 fu per me un'occasione sprecata tale e quale ad Atene 83;  eravamo freschi di Intercontinentale e primi in classifica in campionato; fummo eliminati in modo incredibile dal Barcellona ai quarti, pur essendo di tre spanne superiori; davanti c'era la strada spianata; infatti alla fine vince la coppa lo Steaua Bucarest ai rigori proprio contro il Barca. 

 

Se le cose fossero andate "normalmente", avremmo vinto almeno 3 coppe dei campioni nel ciclo Trap e almeno altre tre nel ciclo Lippi; non servivano miracoli eh...ma solo un'andamento regolare, era nell'ordine naturale delle cose. Invece, per demeriti e per sfortuna, ci troviamo con sole due coppe in bacheca in luogo di 6/7 come vorrebbe la nostra storia leggendaria e il nostro blasone. 

 

Vediamo di rimediare; io resto convinto che prima o poi passeremo all'incasso. 

Ciao

 

Quella partita di ritorno contro il Barca, quarti di finale stagione 85-86 di C. Campioni, credo sia stata la partita più sfortunata (già in partenza, per le assenze concomitanti di Serena e Briaschi, materializzatesi già all'andata con l'uscita dal campo di Briaschi dopo una ventina di minuta) di tutta la nostra storia europea… 

 

Rivederla fa male ancora adesso: anche se si può ammirare una fantastica prestazione di Laudrup, dal, cui genio partirono tutte le azioni goal più belle di quel match, compresa l'azione che mandò in goal Platini…

 

Normalmente, 99 su 100, per come andarono le cose, sarebbe finita in un trionfo, invece finì 1-1 (e nella ripresa ci negarono anche un clamoroso rigore per fallo del loro portiere su Cabrini…). 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Ciao

 

Veramente felice che anche un utente più giovane come te abbia risposto ed apprezzato… 

 

Se hai piacere di vedere come giocava quella Juve, nelle notti europee ed internazionali, ti inserisco le sintesi di qualche partita che, notoriamente, amo ricordare poiché emblematiche (ma le partite bellissime di quelle stagioni, tra campionato e coppe, sono di più: tutte di altissimo livello, qualcuna meno fortunata nell'esito finale ma solo per la sorte incredibilmente avversa….)  

 

I quarti di finale contro l'Aston Villa, Campione d'Europa in carica, stagione 82-83 (la Juventus aveva già vinto all'andata per 2-1, grazie ad una prestazione perfetta. Prima squadra di club italiana ad imporsi in Inghilterra in C. Campioni. Al ritorno, la performance raggiunse picchi di altissimo livello tecnico…)

 

 

 

Poi, semifinale di ritorno contro il Manchester United, Coppa delle Coppe 1983-84, all'andata 1-1, al ritorno vittoria all'ultimo respiro dopo una partita ricchissima di azioni spettacolari  e brividi

 

 

 

Poi, venendo alla stagione della Supercoppa Europea (e dell'Hysel), semifinale di andata contro il Bordeaux (detto oggi apparirebbe semplice: in quella stagione, il Bpordeaux schierava tutto il centrocampo della Francia Campione d'Europa, con Gresse, Tigana e Battiston, eccetto Platini… E quella Francia era una grande squadra, giunta anche in semifinale al Mondiale nel 1982 e poi nel 1986)

 

 

 

E, per finire questa carrellata, l'Intercontinentale 85-86, giudicata, ancora oggi, <<la più bella finale mondiale per club di sempre>>. 

 

Il secondo tempo proiettò quella finale nella leggenda: grazie alle prodezze di Borghi per gli argentini e Platini e Laudrup per noi: probabilmente, la coppia più tecnica ed elegante che abbia mai visto, non solo nella Juve per intenderci… Due geni che, quel giorno, contribuirono a vestire dei colori dell'iride le nostre maglie bianconere… 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Grazie , li guarderò con piacere 😀

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Ciao

 

Quella partita di ritorno contro il Barca, quarti di finale stagione 85-86 di C. Campioni, credo sia stata la partita più sfortunata (già in partenza, per le assenze concomitanti di Serena e Briaschi, materializzatesi già all'andata con l'uscita dal campo di Briaschi dopo una ventina di minuta) di tutta la nostra storia europea… 

 

Rivederla fa male ancora adesso: anche se si può ammirare una fantastica prestazione di Laudrup, dal, cui genio partirono tutte le azioni goal più belle di quel match, compresa l'azione che mandò in goal Platini…

 

Normalmente, 99 su 100, per come andarono le cose, sarebbe finita in un trionfo, invece finì 1-1 (e nella ripresa ci negarono anche un clamoroso rigore per fallo del loro portiere su Cabrini…). 

Già all'andata era da zero a zero e prendemmo un goal di mer.da dal loro terzino sinistro (Julio Alberto? Vado a memoria senza ausilio di wiki) verso la fine della partita; va detto che ci difendemmo troppo per la caratura dell'avversario, potevamo già chiudere la pratica all'andata. 

 

Al ritorno, come ricordi, successe di tutto; un primo tempo di dominio totale vanificato dagli incredibili errori di Pacione e da una sfiga senza pari; il goal di Archibald praticamente dalla linea di fondo alla prima volta che passavano la metà campo. Un secondo tempo in cui non riuscimmo a sfondare. In condizioni normali finiva 3-0 senza colpo ferire.

 

Quella partita fu il PARADIGMA del rapporto tra Juventus e Coppa dei Campioni. 

 

Per quanto riguarda Laudrup, è uno dei più grandi rimpianti che ho da Juventino; giocatore dal talento ILLIMITATO che ci siamo goduti troppo poco; l'uomo giusto, al posto giusto, ma nel momento sbagliato. Nella Juve decadente post Platini e campioni del mondo lui non era in grado di mettersi la squadra sulle spalle e di trascinarla; un po' per il suo carattere particolare (Michel, corrosivo e stimolante, disse: Laudrup è il più forte giocatore del mondo. In allenamento), molto perché oggettivamente quella Juve non era più competitiva. 

 

Ma io un mix di visione di gioco, tocco, cambio di passo, dribbling, conduzione palla al piede in velocità, fantasia, predisposizione all'assist come in Laudrup non l'ho più visto in NESSUNO, nemmeno nei grandissimi. Ripeto: talento puro COLOSSALE. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
4 ore fa, DEDONE ha scritto:

La radio, il solo mercoledì in TV, il rivedere gol e azioni principali a 90 minuto, Domenica Sprint e Domenica sportiva.

Rispondo a questo messaggio per scrivere un po' di aneddoti.

Il mercoledì non venivano trasmesse in diretta le partite di coppa, ma in differita, e magari solo un tempo o un'ampia sintesi, durante quella trasmissione che era chiamata Mercoledì Sport che era in seconda serata.

Ricordo che in un turno contro l'Ajax, mi pare un quarto di coppa campioni, l'andata terminò 1 a 1 con gol di Causio, il ritorno fu giocato a Torino e tutti ad aspettare Mercoledì Sport per vedere la sintesi. Invece quando iniziò la trasmissione dissero che i tempi regolamentari erano finiti 1 a 1 e stavano iniziando i supplementari e così li trasmisero in diretta. Passammo il turno ai rigori.

 

Non vorrei sbagliarmi ma anche la finale di Coppa Uefa del 1977 non fu trasmessa in diretta. Certamente non lo fu l'andata a Torino.

Di questa partita io e mio fratello, eravamo piccoli, ci registrammo la radiocronaca e nei giorni successivi tornavamo ad ascoltarci la parte relativa al gol, l'unico di quella partita, siglato da Tardelli. Avendolo ascoltato molte volte lo ricordo a memoria ancora oggi. "Cross di....... e Tardelli colpisce un po' di testa e un po' di spalla e ne esce fuori un pallonetto che supera anche l'esperto Iribar".

 

Vorrei scrivere anche il motivo per cui fu acquistato Beniamino Vignola nel 1983/84 dall'Avellino. Spesso su Platini gli allenatori avversari mettevano un'asfissiante marcatura ad uomo e non lo facevano praticamente svolgere il suo compito di regista. Vignola, che era un ottimo regista, quando ciò accadeva, lo sostituiva più che egregiamente. In pratica si giocava col doppio regista. Così risolvemmo molte partite.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, Ronnie O'Sullivan ha scritto:

Già all'andata era da zero a zero e prendemmo un goal di mer.da dal loro terzino sinistro (Julio Alberto? Vado a memoria senza ausilio di wiki) verso la fine della partita; va detto che ci difendemmo troppo per la caratura dell'avversario, potevamo già chiudere la pratica all'andata. 

 

Al ritorno, come ricordi, successe di tutto; un primo tempo di dominio totale vanificato dagli incredibili errori di Pacione e da una sfiga senza pari; il goal di Archibald praticamente dalla linea di fondo alla prima volta che passavano la metà campo. Un secondo tempo in cui non riuscimmo a sfondare. In condizioni normali finiva 3-0 senza colpo ferire.

 

Quella partita fu il PARADIGMA del rapporto tra Juventus e Coppa dei Campioni. 

 

Per quanto riguarda Laudrup, è uno dei più grandi rimpianti che ho da Juventino; giocatore dal talento ILLIMITATO che ci siamo goduti troppo poco; l'uomo giusto, al posto giusto, ma nel momento sbagliato. Nella Juve decadente post Platini e campioni del mondo lui non era in grado di mettersi la squadra sulle spalle e di trascinarla; un po' per il suo carattere particolare (Michel, corrosivo e stimolante, disse: Laudrup è il più forte giocatore del mondo. In allenamento), molto perché oggettivamente quella Juve non era più competitiva. 

 

Ma io un mix di visione di gioco, tocco, cambio di passo, dribbling, conduzione palla al piede in velocità, fantasia, predisposizione all'assist come in Laudrup non l'ho più visto in NESSUNO, nemmeno nei grandissimi. Ripeto: talento puro COLOSSALE. 

 

4 ore fa, MitraMatri 92 ha scritto:

Grazie , li guarderò con piacere 😀

Ciao

 

Grazie mille… Allora attendo, con piacere, un tuo parere..


Ciao e buona serata

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Totik ha scritto:

Rispondo a questo messaggio per scrivere un po' di aneddoti.

Il mercoledì non venivano trasmesse in diretta le partite di coppa, ma in differita, e magari solo un tempo o un'ampia sintesi, durante quella trasmissione che era chiamata Mercoledì Sport che era in seconda serata.

Ricordo che in un turno contro l'Ajax, mi pare un quarto di coppa campioni, l'andata terminò 1 a 1 con gol di Causio, il ritorno fu giocato a Torino e tutti ad aspettare Mercoledì Sport per vedere la sintesi. Invece quando iniziò la trasmissione dissero che i tempi regolamentari erano finiti 1 a 1 e stavano iniziando i supplementari e così li trasmisero in diretta. Passammo il turno ai rigori.

 

Non vorrei sbagliarmi ma anche la finale di Coppa Uefa del 1977 non fu trasmessa in diretta. Certamente non lo fu l'andata a Torino.

Di questa partita io e mio fratello, eravamo piccoli, ci registrammo la radiocronaca e nei giorni successivi tornavamo ad ascoltarci la parte relativa al gol, l'unico di quella partita, siglato da Tardelli. Avendolo ascoltato molte volte lo ricordo a memoria ancora oggi. "Cross di....... e Tardelli colpisce un po' di testa e un po' di spalla e ne esce fuori un pallonetto che supera anche l'esperto Iribar".

 

Vorrei scrivere anche il motivo per cui fu acquistato Beniamino Vignola nel 1983/84 dall'Avellino. Spesso su Platini gli allenatori avversari mettevano un'asfissiante marcatura ad uomo e non lo facevano praticamente svolgere il suo compito di regista. Vignola, che era un ottimo regista, quando ciò accadeva, lo sostituiva più che egregiamente. In pratica si giocava col doppio regista. Così risolvemmo molte partite.

Ciao

 

Grazie mille per tutti questi aneddoti e ricordi...

 

Vignola aveva colpi fantastici, quando si accendeva. Il fatto, poi, che la Juve '83-84 giocasse, dal 7 all'11, con Vignola, Tardelli, Rossi, Platinì e Boniek… Be, come altre formazioni del Trap di quel periodo, era un 4-2-3-1 anticipato, dove in quel 3 c'era l'uno per antonomasia.. 

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
7 ore fa, DEDONE ha scritto:

La ricordo benissimo. Anche perchè all'epoca la Juve la potevi vedere solo nelle sfide europee.

Bhe che dire!! Un altro calcio. Pressing inesistente e tanti spazi.

Rivedendo le immagini noto però la posizione intelligente di Boniek. Veniava a centrocampo in fase di non possesso e partiva arretrato. Se la palla andava a Platinì invece era lì con la linea dei difensori. Non riesco a volergli male al "bello di notte"! Troppi bei ricordi. 

Briaschi che bel giocatore. Che passo! Tanta tecnica.

Complimenti all'autore del Topic!!

Ciao

 

Grazie mille per il bel complimento. Grazie. Di cuore. 

 

Su Briaschi: già, gran giocatore, peccato che, la stagione successiva, un infortunio ne abbia condizionato il proseguimento di carriera (comunque, il passaggio Scudetto a Laudrup, nella partita contro il Milan, fu suo…)

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
10 minuti fa, Morglum ha scritto:

Juventus allegriana as usual. Squadra femmina da sempre

Platini sontuoso

lo stadio comunale @@ 

Ciao

 

Scusa, ma non condivido molto il fatto che fosse Allegriana..

 

Dal 7 all'11 aveva una seconda punta (Briaschi), un centrocampista universale (Tardelli), un centravanti (Paolo Rossi),  Le Roi e Boniek (altro attaccante).  Senza contare il terzino di spinta per antonomasia (Cabrini) ed uno Scirea che era Scirea (un libero quando difendeva, un centrocampista quando era a centrocampo, una punta quando avanzava).

 

Una Juve così a trazione anteriore… be la devo ancora rivedere sia con Allegri che con Conte (con Allegri parzialmente, quando mise il 4-2-3-1, che poi snaturò per avanzare Alves, mettendo Barzagli terzino, come a Cardiff…)  

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, Totik ha scritto:

Rispondo a questo messaggio per scrivere un po' di aneddoti.

Il mercoledì non venivano trasmesse in diretta le partite di coppa, ma in differita, e magari solo un tempo o un'ampia sintesi, durante quella trasmissione che era chiamata Mercoledì Sport che era in seconda serata.

Ricordo che in un turno contro l'Ajax, mi pare un quarto di coppa campioni, l'andata terminò 1 a 1 con gol di Causio, il ritorno fu giocato a Torino e tutti ad aspettare Mercoledì Sport per vedere la sintesi. Invece quando iniziò la trasmissione dissero che i tempi regolamentari erano finiti 1 a 1 e stavano iniziando i supplementari e così li trasmisero in diretta. Passammo il turno ai rigori.

 

Non vorrei sbagliarmi ma anche la finale di Coppa Uefa del 1977 non fu trasmessa in diretta. Certamente non lo fu l'andata a Torino.

Di questa partita io e mio fratello, eravamo piccoli, ci registrammo la radiocronaca e nei giorni successivi tornavamo ad ascoltarci la parte relativa al gol, l'unico di quella partita, siglato da Tardelli. Avendolo ascoltato molte volte lo ricordo a memoria ancora oggi. "Cross di....... e Tardelli colpisce un po' di testa e un po' di spalla e ne esce fuori un pallonetto che supera anche l'esperto Iribar".

Io ho ricordi precisi a partire dalla stagione 90-91 e in quel periodo invece ricordo che le partite europee delle italiane venivano quasi sempre trasmesse in diretta, sopratutto quelle della Juve e delle milanesi.

Mi è rimasta particolarmente in mente (perché prendemmo gol direttamente da calcio d'angolo !!)  una partita della Juve con una squadra cecoslovacca che fu trasmessa nel primo pomeriggio nella coppa Uefa 92-93, sembrava uno stadio della serie C italiana.

In quegli anni anche le finali di coppa tra squadre entrambe straniere venivano gia trasmesse in diretta anche se mi ricordo di un episodio che al giorno d'oggi sarebbe improponibile : la finale Champions del '91 andò in onda senza commento per uno sciopero dei giornalisti Rai e così quella partita che fu già noiosa di suo diventò impossibile da guardare .ghgh 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
33 minuti fa, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Ciao

 

Scusa, ma non condivido molto il fatto che fosse Allegriana..

 

Dal 7 all'11 aveva una seconda punta (Briaschi), un centrocampista universale (Tardelli), un centravanti (Paolo Rossi),  Le Roi e Boniek (altro attaccante).  Senza contare il terzino di spinta per antonomasia (Cabrini) ed uno Scirea che era Scirea (un libero quando difendeva, un centrocampista quando era a centrocampo, una punta quando avanzava).

 

Una Juve così a trazione anteriore… be la devo ancora rivedere sia con Allegri che con Conte (con Allegri parzialmente, quando mise il 4-2-3-1, che poi snaturò per avanzare Alves, mettendo Barzagli terzino, come a Cardiff…)  

Ciao 

i dettami del trap erano ben noti: primo,  non prenderle.

la difesa era bassissima e il portatore di palla era insidiato solo dal limite dell'area. Poi si scatenava il tridente sul campo aperto, grazie alle rocce dietro e a Dio Michel

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
14 minuti fa, Morglum ha scritto:

Ciao 

i dettami del trap erano ben noti: primo,  non prenderle.

la difesa era bassissima e il portatore di palla era insidiato solo dal limite dell'area. Poi si scatenava il tridente sul campo aperto, grazie alle rocce dietro e a Dio Michel

 

Allora, 

 

che il Trap avesse determinati dettami tattici è noto...

 

Ma schierare un tridente più Platinì (che era tutto, regista, trequartista, goleador) non è da tutti…

 

Non è da Conte e nemmeno da Allegri, che arretra Dybala a fargli fare il tuttocampista, e che sono allenatori, pur diversi, ma che se mettono un attaccante in più… attenti agli equilibri… 

 

Nel 1982-83, il 7 era Bettega…, nell'83-84 era Vignola (centrocampista offensivo) 

 

Anche la formazione 85-86 aveva Mauro (ala destra), Manfredonia (al posto di Tardelli: Manfredonia, pur non essendo Tardelli, era un gran centrocampista capace di inserirsi in zona goal), Serena (centravanti), Platini e Laudrup (forse la migliore coppia che abbia mai visto alla Juve).

 

Allegri, formazioni così a trazione anteriore non le ha ancora schierate, salvo che, appunto, nel 4-2-3-1, con Cuadrado all'ala e solo fino ai quarti, peraltro splendidi (dunque, perché poi cambiare mettendo Barzagli fuori ruolo quando, come terzino, tra l'altro, avevi Lichstainer?) contro il Barca… 

 

Allegri (con tutto il rispetto: anche se non credo sia l'allenatore giusto per vincere la Champions, mi auguro che in questa stagione ci riesca ed abbia meno timore nei momenti chiave, perché quello, secondo me, è l suo vero punto debole a fronte di molti pregi)  è più come Valcareggi che se metto Mazzola, allora, non faccio giocare Rivera…

 

Ok che il calcio di oggi è diverso, ma il calcio del Trap era molto verticale, quello di Allegri è molto… orizzontale (ma oggi giocano un po' tutti cosi: un estenuante giro palla per trovare l'imbucata giusta…).  

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 7/2/2019 Alle 00:11, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Ciao Stefano

 

Di più non credo si possa dire… 

 

Mi ha sorpreso la coincidenza della partita, cioè della prima partita a cui hai assistito con tuo papà: incredibile, coincidenza incredibile, ma forse non è una coincidenza… Forse affinità elettiva, per il tuo amore verso il presidentissimo Boniperti e per questi post (non necessariamente solo i miei, beninteso) che ripercorrono la storia della Juve...

 

Fantastico, così come la commozione che hai provato risentendo determinati passaggi…  Peccato che, (quasi) nessuno, gli chieda mai della (sua) Juve di Tokio…. 

 

In quanto alla Juve dei danesi: si dice che fosse molto spettacolare. Ed aveva un allenatore inglese. Ecco, sarebbe stato bello chiedergli di questo allenatore che, a quanto ricordo (ma potrei sbagliarmi) andò via per un dissidio con qualche dirigente o qualcosa del genere… Eppure si dice che quella squadra fu molto, molto, spettacolare… Peccato che, con quell'allenatore, sia finita male… (ma forse tu ne sai qualcosa di più e potresti illuminarmi… )

 

 

....... Amico, a causa di un paio di giorni per me un po' " problematici " dovuti a sindrome influenzale e relativi effetti collaterali, 

mi ricollego al mio messaggio precedente ed alla tua richiesta di cui sopra e da me evidenziata in grassetto .

 

....... Fermo restando che , per ragioni anagrafiche, non posso avere un oggettivo e razionale riscontro personale della Juventus

a cavallo tra la fine degli anni 40 ed inizio anni 50 ( a tal proposito, come più volte ho scritto, il mio mentore bianconero in merito

fu mio Padre ) ..... l'allenatore Inglese a cui tu ti riferisci è il seguente .....  .ehm  

 

Jesse Carver
Jesse Carver - 1950 - Juventus FC.jpg
Carver nel 1950, portato in trionfo dai giocatori della Juventus dopo la vittoria dello scudetto

 

 

..... e riguardo al " dissidio " a cui tu fai accenno, ti riporto quanto narrato su 

" La Storia della Juventus " di Perrucca - Romeo - Colombero " - Volume I - 

anno 1986 ( i volumi sono 2 - entrambi in mio possesso ) ......  .ehm

 

...... Premessa

 

- 1949/50 - Conquistato lo Scudetto N° 8 ( unico neo : quel ... 1-7 .. del  

5 Febbraio 1950 .. al Comunale contro il Milan del trio " GRE-NO-LI ". 

La Juve segnò quasi subito con J.HANSEN ... poi ... incredibile ma vero,

fu buio pesto ! Parola venne espulso e la Vecchia Signora terminò il match in 10 !

E pensare che all'andata la Juve aveva vinto a Milano per 0 -1 con un

gol dell'ottimo argentino Marino ! Prima di quella clamorosa " debacle ", 

la nostra Juve, che stava disputando un grande campionato, aveva dato

qualche segnale di " acido lattico "  e/o " smarrita freschezza fisica/mentale ".

Aveva messo in fila  ...  un pareggio per 0-0 a Firenze ... una sconfitta interna 

per 1-2 contro la Lazio ... ed altro pareggio, sempre per 0-0, a Bari !

Sulla strada di ritorno dalla Puglia a Torino venne deciso di fermarsi per qualche

giorno a Rapallo : sotto la Mole il gelo e la neve la facevano da padroni , e si

ipotizzò che quella sosta, in un luogo in cui le condizioni climatiche erano di 

tutt'altro tenore, potesse essere propedeutica a " ricaricare le pile " dei nostri

giocatori ! In pratica così non fu in quanto, ahimè , si ottenne l'effetto contrario

sia da un punto di vista mentale ( leggi .... concentrazione ) ... che fisico .... in 

quanto quegli elevati " sbalzi termici " alterarono, e non poco, l'equilibrio dell'apparato

muscolo/scheletrico ! Per fortuna ritrovammo subito la " retta via " e nelle 15 giornate

a seguire mettemmo insieme 12 Vittorie - 2 Pareggi - 1 Sconfitta per 1-0  vs Roma !

La VECCHIA SIGNORA mise insieme 62 punti - il MILAN  57 ! )

 

- CAMPIONATO 1950/51 - La Juventus di Carver arrivò al 3° posto 

 

- CAMPIONATO 1951/52 - ( riporto quanto citato nel libro da me menzionato in precedenza ) 

 

........... Dopo questa nube estiva, ( per maggior comprensione aggiungo quanto segue :

nell'Estate del 1951 la Juve aveva disputato una tournée In Brasile che definire " turbolenta "

è un vero e proprio eufemismo ... con, addirittura un paio di nostri giocatori, Muccinelli 

e Viola che passarono una notte in prigione ..... ) una nube autunnale :

l'allenatore CARVER in un'intervista critica aspramente i dirigenti bianconeri, la loro mentalità

che fa di ogni sconfitta una tragedia, suggerisce di cambiare totalmente la squadra licenziando

i giocatori stranieri poco attaccati ai colori sociali. Ahi, potenza della stampa e delle parole 

poco soppesate! La Juve preferisce tagliar corto, e visto che si è creato un clima di tensione

tra tecnico, giocatori e società, prega Carver di andarsene !

 

...............Tornano a mettere insieme le fila i " fedelissimi "  Combi e Bertolini, sempre pronti a

dire " OBBEDISCO ", ma queste nubi sembrano difficili da diradare. Ed alla prima giornata di 

Campionato se ne ha la controprova : la SPAL di Ferrara, neopromossa dalla " B ", viene a 

pareggiare al Comunale, nella tana di quel lupo ( .. personalmente avrei scritto ... Zebra ... .ghgh )

che l'anno prima ha segnato 103 reti. 

 

 

................. Sui giornali del giorno dopo, insieme ai commenti ed alle perplessità, si legge però

una notizia che risulterà determinante per il futuro prossimo dei bianconeri :

" Il Dott. GIORGIO SAROSI, famoso ex nazionale ungherese, ed in seguito allenatore del Bari 

e della Lucchese, sarà il nuovo allenatore della JUVENTUS ! Egli subentrerà a entro la corrente

settimana a COMBI e BERTOLINI, che, data la situazione lasciata scoperta dal " caso CARVER ",

avevano accettato PER AMORE DEI COLORI SOCIALI DI CURARE LA SQUADRA 

( e questo lo aggiungo io : ALTRO CALCIO ... ALTRA GENTE ... ALTRO MONDO ! )

 

 

.................. La trattativa si è conclusa dopo una telefonata fra l'Avv. Gianni Agnelli ed il Dott. Sarosi,

che, attualmente, si trova negli Stati Uniti ! Il nuovo allenatore ha detto che farà il possibile per

partire oggi stesso in aereo !

 

 

................... E così, questa Juventus, accompagnata da tanti timori, questa Juventus che si è ben

guardata dal seguire i " consigli " di Carver, ed ha tenuto compatta la sua intelaiatura inserendovi

deliziosi talenti quali come Corradi e Vivolo, e grintosi lottatori come Ferrario , dalla domenica

successiva alza la testa , e come i " cavalli di razza " ( ribadisco : .... zebre ... .ghgh ) di razza punti

nell'orgoglio fa immediatamente il vuoto. Sette vittorie consecutive la lanciano in testa, ed alcune

sono sonanti come uno storico 7-1 all'Atalanta ! 

 

..................... MORALE DELLA FAVOLA : CAMPIONATO 1951/52 - SCUDETTO NUMERO 9 PER LA JUVENTUS !

 

 

 

Così venne ricordato anni dopo, su " HURRA' JUVENTUS " , JESSE CARVER

 

“HURRÀ JUVENTUS”

1949, altra svolta. C’è stato il lungo regno del Torino, ma anche la Juve è molto cresciuta ed adesso che le frontiere si riaprono è possibile trovare il meglio del meglio e ridiventare padroni della scena. Ai Parola, Boniperti, Muccinelli e Viola si aggiungono così il sudamericano oriundo Rinaldo Martino ed i danesi Præst e John Hansen. Son tornati i tempi d’oro: ma chi avrà l’onore e l’onere di guidare una simile armata? Cerca e ricerca, su consiglio di Stanley Rous, allora presidente della federazione inglese, la scelta cade su un signore britannico di passaporto e di modi, Jesse Carver, che porta quanto di più nuovo si possa immaginare: lavoro, tanto lavoro e marcature a zona, in aperto contrasto con le teorie della maggior parte dei tecnici nostrani.
Ci si allena al mattino ed al pomeriggio, si fa ginnastica come non si era mai fatta prima e sono programmate lezioni alla lavagna per imparare gli schemi. Inaudito. Non tutti i bianconeri lo seguono ciecamente, ma come al solito sono decisivi i risultati.
La squadra, zona o non zona, fa letteralmente a fette il campionato, gioca un calcio spettacolare dove si prende qualche goal di troppo ma ogni volta se ne segnano valanghe, in tutti i modi e praticamente con tutti gli uomini in organico, portiere escluso. Lo scudetto è vinto in carrozza, i tifosi sono nuovamente al settimo cielo.
Agli ordini di Carver c’è una delle Juve più belle di sempre. Non si ripete, l’anno successivo, anche perché deve fare a meno di Martino, tornato in Sudamerica. E perché Carver, forse, vuole strafare: vorrebbe cambiare non solo la Juve ma tutto il calcio italiano, gli piacerebbe allenare una squadra diversa, con giovani talenti al posto di campioni affermati ed inossidabili, ma nell’agosto 1951, dopo una stagione altalenante, viene sollevato dall’incarico.
La Juve andrà avanti per la sua strada e tornerà subito a vincere. Di Carver non sentiremo più parlare.
 
 
 
........ DOVEROSO E' ANCHE UNA RICORDO DEL DOTT.  GYORGY ( italianizzato in Giorgio ) SAROSI , che, oltre ad essere stato
un buon allenatore, è stato un OTTIMO GIOCATORE ....... tratto da " La Repubblica " del 20 Giugno 1993 ......   .ehm
 
 

ADDIO AI GOL DEL DOTTOR SAROSI

GENOVA - Era un avvocato nonchè un magistrato - lo chiamavano il Dottor Sarosi - scappato dall' Ungheria al momento dell' invasione dei carri armati sovietici. Nel ' 56 aveva 48 anni, era già stato una stella di successo del football internazionale e un punto di riferimento per il calcio ungherese: Giorgio Sarosi si rifugiò in Italia, dove già era stato un allenatore famoso nel dopoguerra: per morirvi ieri, ormai ottantunenne, a Genova. Un infarto arrivato nella notte, mentre era accanto alla moglie Marika: vivevano insieme in una casa di riposo. Da quando aveva cessato l' attività, si era stabilito a Genova. Era nato a Trieste nel 1912 da padre ungherese e da madre italiana, ma visse tutta la sua gioventù a Budapest. Dove, mentre studiava legge, entrò nel Ferencvaros per rimanervi tutta la sua vita da calciatore, sino a diventarne una stella prima e presidente onorario poi. Il suo ruolo naturale era quello di centromediano, con uno spiccatissimo senso del gol: doveva essere un bel campionato allora quello ungherese, se gli permise di segnare ben 613 reti in 607 gare giocate. Debuttò con la nazionale ungherese contro gli azzurri di Pozzo che non aveva ancora ventanni. Era il 13 dicembre del 31, a Torino: aveva la maglia numero 6. Fu la famosa vittoria in cui Cesarini segnò il gol della vittoria (3-2) proprio al 90. L' avremmo poi incontrato di nuovo altre volte: soprattutto nella finalissima dei mondiali del ' 38 allo Stade de Colombes di Parigi il 19 giugno: quando gli azzurri di Pozzo batterono (4-2) proprio la mirabile Ungheria d' allora. Sarosi segnò il secondo inutile gol degli ungheresi. Nel dopoguerra arrivò In Italia, dove si mise a fare l' allenatore. Passò attraverso il Padova, la Lucchese e il Bari prima di arrivare alla Juventus, con cui vinse il campionato ' 51-52. Sessanta punti conquistati contro i cinquantatre del Milan: vi giocavano Viola e Bertuccelli, Manente e Mari, Parola e Piccinini, Muccinelli e i due Hansen, Boniperti e Praest. Sarebbe poi passato al Genoa, alla Roma, al Bologna, al Brescia per chiudere la carriera al Lugano.

 

 

Occupa l'89ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer.  

 

 

170px-Gy%C3%B6rgy_S%C3%A1rosi_-_Juventus

 

Sárosi alla guida della Juventus nei primi anni 1950 

 

 

 

Ti Auguro una buona serata ! 

 

.salveStefano

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
34 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

....... Amico, a causa di un paio di giorni per me un po' " problematici " dovuti a sindrome influenzale e relativi effetti collaterali, 

mi ricollego al mio messaggio precedente ed alla tua richiesta di cui sopra e da me evidenziata in grassetto .

 

....... Fermo restando che , per ragioni anagrafiche, non posso avere un oggettivo e razionale riscontro personale della Juventus

a cavallo tra la fine degli anni 40 ed inizio anni 50 ( a tal proposito, come più volte ho scritto, il mio mentore bianconero in merito

fu mio Padre ) ..... l'allenatore Inglese a cui tu ti riferisci è il seguente .....  .ehm  

 

Jesse Carver
Jesse Carver - 1950 - Juventus FC.jpg
Carver nel 1950, portato in trionfo dai giocatori della Juventus dopo la vittoria dello scudetto

 

 

..... e riguardo al " dissidio " a cui tu fai accenno, ti riporto quanto narrato su 

" La Storia della Juventus " di Perrucca - Romeo - Colombero " - Volume I - 

anno 1986 ( i volumi sono 2 - entrambi in mio possesso ) ......  .ehm

 

...... Premessa

 

- 1949/50 - Conquistato lo Scudetto N° 8 ( unico neo : quel ... 1-7 .. del  

5 Febbraio 1950 .. al Comunale contro il Milan del trio " GRE-NO-LI ". 

La Juve segnò quasi subito con J.HANSEN ... poi ... incredibile ma vero,

fu buio pesto ! Parola venne espulso e la Vecchia Signora terminò il match in 10 !

E pensare che all'andata la Juve aveva vinto a Milano per 0 -1 con un

gol dell'ottimo argentino Marino ! Prima di quella clamorosa " debacle ", 

la nostra Juve, che stava disputando un grande campionato, aveva dato

qualche segnale di " acido lattico "  e/o " smarrita freschezza fisica/mentale ".

Aveva messo in fila  ...  un pareggio per 0-0 a Firenze ... una sconfitta interna 

per 1-2 contro la Lazio ... ed altro pareggio, sempre per 0-0, a Bari !

Sulla strada di ritorno dalla Puglia a Torino venne deciso di fermarsi per qualche

giorno a Rapallo : sotto la Mole il gelo e la neve la facevano da padroni , e si

ipotizzò che quella sosta, in un luogo in cui le condizioni climatiche erano di 

tutt'altro tenore, potesse essere propedeutica a " ricaricare le pile " dei nostri

giocatori ! In pratica così non fu in quanto, ahimè , si ottenne l'effetto contrario

sia da un punto di vista mentale ( leggi .... concentrazione ) ... che fisico .... in 

quanto quegli elevati " sbalzi termici " alterarono, e non poco, l'equilibrio dell'apparato

muscolo/scheletrico ! Per fortuna ritrovammo subito la " retta via " e nelle 15 giornate

a seguire mettemmo insieme 12 Vittorie - 2 Pareggi - 1 Sconfitta per 1-0  vs Roma !

La VECCHIA SIGNORA mise insieme 62 punti - il MILAN  57 ! )

 

- CAMPIONATO 1950/51 - La Juventus di Carver arrivò al 3° posto 

 

- CAMPIONATO 1951/52 - ( riporto quanto citato nel libro da me meniozionato in precedenza ) 

 

........... Dopo questa nube estiva, ( per maggior comprensione aggiungo quanto segue :

nell'Estate del 1951 la Juve aveva disputato una tournée In Brasile che definire " turbolenta "

è un vero e proprio eufemismo ... con, addirittura un paio di nostri giocatori, Muccinelli 

e Viola che passarono una notte in prigione ..... ) una nube autunnale :

l'allenatore CARVER in un'intervista critica aspramente i dirigenti bianconeri, la loro mentalità

che fa di ogni sconfitta una tragedia, suggerisce di cambiare totalmente la squadra licenziando

i giocatori stranieri poco attaccati ai colori sociali. Ahi, potenza della stampa e delle parole 

poco soppesate! La Juve preferisce tagliar corto, e visto che si è creato un clima di tensione

tra tecnico, giocatori e società, prega Carver di andarsene !

 

...............Tornano a mettere insieme le fila i " fedelissimi "  Combi e Bertolini, sempre pronti a

dire " OBBEDISCO ", ma queste nubi sembrano difficili da diradare. Ed alla prima giornata di 

Campionato se ne ha la controprova : la SPAL di Ferrara, neopromossa dalla " B ", viene a 

pareggiare al Comunale, nella tana di quel lupo ( .. personalmente avrei scritto ... Zebra ... .ghgh )

che l'anno prima ha segnato 103 reti. 

 

 

................. Sui giornali del giorno dopo, insieme ai commenti ed alle perplessità, si legge però

una notizia che risulterà determinante per il futuro prossimo dei bianconeri :

" Il Dott. GIORGIO SAROSI, famoso ex nazionale ungherese, ed in seguito allenatore del Bari 

e della Lucchese, sarà il nuovo allenatore della JUVENTUS ! Egli subentrerà a entro la corrente

settimana a COMBI e BERTOLINI, che, data la situazione lasciata scoperta dal " caso CARVER ",

avevano accettato PER AMORE DEI COLORI SOCIALI DI CURARE LA SQUADRA 

( e questo lo aggiungo io : ALTRO CALCIO ... ALTRA GENTE ... ALTRO MONDO ! )

 

 

.................. La trattativa si è conclusa dopo una telefonata fra l'Avv. Gianni Agnelli ed il Dott. Sarosi,

che, attualmente, si trova negli Stati Uniti ! Il nuovo allenatore ha detto che farà il possibile per

partire oggi stesso in aereo !

 

 

................... E così, questa Juventus, accompagnata da tanti timori, questa Juventus che si è ben

guardata dal seguire i " consigli " di Carver, ed ha tenuto compatta la sua intelaiatura inserendovi

deliziosi talenti quali come Corradi e Vivolo, e grintosi lottatori come Ferrario , dalla domenica

successiva alza la testa , e come i " cavalli di razza " ( ribadisco : .... zebre ... .ghgh ) di razza punti

nell'orgoglio fa immediatamente il vuoto. Sette vittorie consecutive la lanciano in testa, ed alcune

sono sonanti come uno storico 7-1 all'Atalanta ! 

 

..................... MORALE DELLA FAVOLA : CAMPIONATO 1951/52 - SCUDETTO NUMERO 9 PER LA JUVENTUS !

 

 

 

Così venne ricordato anni dopo, su " HURRA' JUVENTUS " , JESSE CARVER

 

“HURRÀ JUVENTUS”

1949, altra svolta. C’è stato il lungo regno del Torino, ma anche la Juve è molto cresciuta ed adesso che le frontiere si riaprono è possibile trovare il meglio del meglio e ridiventare padroni della scena. Ai Parola, Boniperti, Muccinelli e Viola si aggiungono così il sudamericano oriundo Rinaldo Martino ed i danesi Præst e John Hansen. Son tornati i tempi d’oro: ma chi avrà l’onore e l’onere di guidare una simile armata? Cerca e ricerca, su consiglio di Stanley Rous, allora presidente della federazione inglese, la scelta cade su un signore britannico di passaporto e di modi, Jesse Carver, che porta quanto di più nuovo si possa immaginare: lavoro, tanto lavoro e marcature a zona, in aperto contrasto con le teorie della maggior parte dei tecnici nostrani.
Ci si allena al mattino ed al pomeriggio, si fa ginnastica come non si era mai fatta prima e sono programmate lezioni alla lavagna per imparare gli schemi. Inaudito. Non tutti i bianconeri lo seguono ciecamente, ma come al solito sono decisivi i risultati.
La squadra, zona o non zona, fa letteralmente a fette il campionato, gioca un calcio spettacolare dove si prende qualche goal di troppo ma ogni volta se ne segnano valanghe, in tutti i modi e praticamente con tutti gli uomini in organico, portiere escluso. Lo scudetto è vinto in carrozza, i tifosi sono nuovamente al settimo cielo.
Agli ordini di Carver c’è una delle Juve più belle di sempre. Non si ripete, l’anno successivo, anche perché deve fare a meno di Martino, tornato in Sudamerica. E perché Carver, forse, vuole strafare: vorrebbe cambiare non solo la Juve ma tutto il calcio italiano, gli piacerebbe allenare una squadra diversa, con giovani talenti al posto di campioni affermati ed inossidabili, ma nell’agosto 1951, dopo una stagione altalenante, viene sollevato dall’incarico.
La Juve andrà avanti per la sua strada e tornerà subito a vincere. Di Carver non sentiremo più parlare.
 
 
 
........ DOVEROSO E' ANCHE UNA RICORDO DEL DOTT.  GYORGY ( italianizzato in Giorgio ) SAROSI , che, oltre ad essere stato
un buon allenatore, è stato un OTTIMO GIOCATORE ....... tratto da " La Repubblica " del 20 Giugno 1993 ......   .ehm
 
 

ADDIO AI GOL DEL DOTTOR SAROSI

GENOVA - Era un avvocato nonchè un magistrato - lo chiamavano il Dottor Sarosi - scappato dall' Ungheria al momento dell' invasione dei carri armati sovietici. Nel ' 56 aveva 48 anni, era già stato una stella di successo del football internazionale e un punto di riferimento per il calcio ungherese: Giorgio Sarosi si rifugiò in Italia, dove già era stato un allenatore famoso nel dopoguerra: per morirvi ieri, ormai ottantunenne, a Genova. Un infarto arrivato nella notte, mentre era accanto alla moglie Marika: vivevano insieme in una casa di riposo. Da quando aveva cessato l' attività, si era stabilito a Genova. Era nato a Trieste nel 1912 da padre ungherese e da madre italiana, ma visse tutta la sua gioventù a Budapest. Dove, mentre studiava legge, entrò nel Ferencvaros per rimanervi tutta la sua vita da calciatore, sino a diventarne una stella prima e presidente onorario poi. Il suo ruolo naturale era quello di centromediano, con uno spiccatissimo senso del gol: doveva essere un bel campionato allora quello ungherese, se gli permise di segnare ben 613 reti in 607 gare giocate. Debuttò con la nazionale ungherese contro gli azzurri di Pozzo che non aveva ancora ventanni. Era il 13 dicembre del 31, a Torino: aveva la maglia numero 6. Fu la famosa vittoria in cui Cesarini segnò il gol della vittoria (3-2) proprio al 90. L' avremmo poi incontrato di nuovo altre volte: soprattutto nella finalissima dei mondiali del ' 38 allo Stade de Colombes di Parigi il 19 giugno: quando gli azzurri di Pozzo batterono (4-2) proprio la mirabile Ungheria d' allora. Sarosi segnò il secondo inutile gol degli ungheresi. Nel dopoguerra arrivò In Italia, dove si mise a fare l' allenatore. Passò attraverso il Padova, la Lucchese e il Bari prima di arrivare alla Juventus, con cui vinse il campionato ' 51-52. Sessanta punti conquistati contro i cinquantatre del Milan: vi giocavano Viola e Bertuccelli, Manente e Mari, Parola e Piccinini, Muccinelli e i due Hansen, Boniperti e Praest. Sarebbe poi passato al Genoa, alla Roma, al Bologna, al Brescia per chiudere la carriera al Lugano.

 

 

Occupa l'89ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer.  

 

 

170px-Gy%C3%B6rgy_S%C3%A1rosi_-_Juventus

 

Sárosi alla guida della Juventus nei primi anni 1950 

 

 

 

Ti Auguro una buona serata ! 

 

.salveStefano

 

 

Straordinario…. Questo contributo è, assolutamente, straordinario...

 

Chissà, forse le parole del tecnico inglese furono riportate in modo esagerato dalla stampa… Chissà: sicuramente era un grande allenatore.

 

Come non ricordavo di Sarosi, l'asso ungherese che, se non vado errato, giocò anche la finale del '38: profilo, data la loro fama internazionale, che forse piacerebbero oggi, per allenare la Juve del prossimo futuro… Anche se auguro tutto il bene alla squadra ed Allegri: la Champions sarà il banco definitivo della verità, compresa questa parte del campionato che sarà fondamentale per conservare il vantaggio acquisto sulla seconda… 

 

Stefano, felice fine settimana

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il ‎07‎/‎02‎/‎2019 Alle 22:31, paolo77 ha scritto:

Altri tempi,  uomini veri , calcio completamente diverso da quello di oggi. 

Ciao

 

Sicuramente è un calcio diverso: ma i fondamentali tecnici non tramontano mai… E poi era un calcio molto più verticale che orizzontale (sicuramente un pregio)

 

Inoltre, bisognerebbe, forse, prendere più spunto da certe formazioni a trazione anteriore (visti gli uomini in campo, in particolare quelli dal 7 all'11...). Perché la Juventus di quegli anni ha vinto tutte le coppe schierando molti uomini offensivi… (al di la della forza di tutti i reparti e dei singoli giocatori)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Straordinario…. Questo contributo è, assolutamente, straordinario...

 

Chissà, forse le parole del tecnico inglese furono riportate in modo esagerato dalla stampa… Chissà: sicuramente era un grande allenatore.

 

Come non ricordavo di Sarosi, l'asso ungherese che, se non vado errato, giocò anche la finale del '38: profilo, data la loro fama internazionale, che forse piacerebbero oggi, per allenare la Juve del prossimo futuro… Anche se auguro tutto il bene alla squadra ed Allegri: la Champions sarà il banco definitivo della verità, compresa questa parte del campionato che sarà fondamentale per conservare il vantaggio acquisto sulla seconda… 

 

Stefano, felice fine settimana

Grazie, mi fa molto piacere che tu abbia gradito !  

 

Sì, confermo, Sarosi era in campo nella Finale deI MONDIALE  1938  .... ITALIA - UNGHERIA  4-2 .... e segnò un gol per i magiari ! 

 

Buon proseguimento !  .salveStefano

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 7/2/2019 Alle 14:46, AlenJu ha scritto:

.ok 

oggi i social in generale sono uno sfogo delle proprie frustrazioni, una lotta continua tra diverse fazioni, se pensi quante diatribe aspre ci siano anche qui tra persone che dovrebbero essere tutte dalla stessa parte...

quindi ribadisco, attingere a questi bei ricordi è aria pura.

..... per la serie ....  .ehm

 

quando il " CALCIO "  era veramente il  " GIUOCO " per antonomasia ...

 

quando il " FESTIVAL  di Sanremo " era veramente un " FESTIVAL " ... 

 

quando il " MARITO e la MOGLIE " erano veramente  " MARITO e MOGLIE "  ... e non ... " COMPAGNO e COMPAGNA " 

 

quando  la " FAMIGLIA "  era veramente " LA FAMIGLIA ",  e tutti i  componenti del medesimo " Nucleo Familiare ", 

ciascuno con le propri capacità e con i pregi/difetti/limiti legati sia all'età che all'esperienza maturata, senza nulla a pretendere,  

sempre rispettando il ruolo al quale dovevano adempiere,  portavano il loro prezioso contributo, sia in termini di benessere

che relazionali, a tutti i consanguinei. 

 

quando le " STAGIONI "  erano veramente " 4 STAGIONI " e non avevano i violenti " SBALZI DI UMORE E TEMPERATURA "

come accade con le attuali .. che .. per il loro modo d'agire e di proporsi,  potrebbero metaforicamente essere accostate alle

sempre più imprevedibili ed assai irrequiete .. violente .. ineducate reazioni  di buona parte del cosiddetto " GENERE UMANO " ! 

 

 

Buona Domenica !   .salveStefano

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il ‎05‎/‎02‎/‎2019 Alle 11:05, Michael DK ha scritto:

1. A me invece é dispiaciuto quando nel 1993 é stata tolta la regola che permetteva al portiere di prendere i retropassaggi con le mani. Io all´epoca ero un discreto portiere (solo discreto, per caritá), ma ero diventato portiere perché tra i pali ero bravo ma coi piedi ero un disastro. Ecco, io ho smesso di giocare nel 1993 proprio perché non potevo piú prendere con le mani i retropassaggi! Perché ripeto che ero uno scandalo coi piedi, ma bravo tra i pali. Ma nel 1993 ho faticato parecchio perché ero costretto a giocare coi piedi, cosa che non sapevo fare. "Carriera" (a livelli amatoriali) finita!!

 

Io ancora oggi rimango scettico. Perché sono spariti i portieri piú specializzati che c´erano nel passato. Portieri scarsi coi piedi ma che erano diventati grandi portieri perché si erano specializzati in quel ruolo, non sapendo giocare coi piedi. Tacconi, per esempio, era scarso coi piedi e non credo che sia un caso che sia andato via dalla Juve proprio quando gli é stato impedito di usare le mani sui retropassaggi. Peruzzi era molto piú bravo in questo senso e credo che anche per questo, nel 1992 Peruzzi ha scavalcato Tacconi nelle gerarchie. Un portiere come Tacconi, fortissimo tra i pali, difficilmente avrebbe fatto molta strada oggi…..perché coi piedi era molto limitato.

 

In effetti, oggi nel 2018 vedo portieri-giocatori dappertutto. Portieri bravissimi coi piedi, ma vedo pochi portieri fenomenali tra i pali. Tra i pali i portieri di oggi sono molto peggio rispetto a 30-40 anni fa. Di fenomeni veri ce ne sono pochissimi. Per esempio i giovani portieri italiani come Perin, Meret, Donnarumma sono sí bravi, ma sono anche molto lontani dai vari Peruzzi, Zoff, Buffon, Tacconi eccettera. Ho l´impressione che il fatto di preferire oggi portieri bravi coi piedi abbia allontanato i tipi piú specializzati dal ruolo. Giocatori fenomenali tra i pali, ma magari scarsi coi piedi. Oggi non fanno strada...

 

2. Senza dubbio.

 

3. Bodini era un buon portiere, sí, ma non un fenomeno. Ma era uno di quelli specializzati nel ruolo che oggi avrebbero fatto poca strada. In effetti tirava pessimo con entrambi i piedi! Bodini era assai religioso, ha scritto Laudrup una volta in un suo libro. Talmente religioso (fanatico), che i compagni lo prendevano in giro perché prima di ogni partita Bodini aveva dei rituali religiosi da dover praticare per allontanere gli spiriti negativi. Era superstizioso come pochi. Ma sí, sicuramente un buon portiere, anche se ripeto che per me oggi avrebbe fatto poca strada, visto che non sapeva giocare coi piedi.

Ciao

 

Molto interessante questa tua valutazione tecnica sulla capacità e le caratteristiche dei portieri, in funzione del cambio della regola…

 

Fortunatamente, alla Juve, un ruolo che non sbagliano mai è proprio quello del portiere…  Anche se la scuola italiana, in questo momento, persino nel ruolo del portiere non pare più produrre le eccellenze di un tempo… 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il ‎05‎/‎02‎/‎2019 Alle 22:10, Axl Rose76 ha scritto:

Più white che black vero? 

Almeno hai tanto da raccontare sulla gloriosa storia della "Vecchia Signora"

Io ero solo un bambino quando ho visto quella partita. Nonostante tutto è stata la mia prima Juve che ho veramente amato.

.ok

 

Ciao

 

La prima Juve che hai amato… Vale anche per me... Tra parentesi, hai visto le altre sintesi che ho postato nelle risposte a questo post? 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il ‎03‎/‎02‎/‎2019 Alle 14:27, Cabrini52 ha scritto:

perfettamente d'accordo, dall'82 al 85 il duello era Platini - Zico, ma Zico in Italia giocava nell'Udinese

Ah proposito di quel leggendario duello che si materializzò nel campionato 83-84... 

 

Lotta, a suon di goal magnifici, per il titolo di capocannoniere

 

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 11/2/2019 Alle 19:56, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Ciao

 

La prima Juve che hai amato… Vale anche per me... Tra parentesi, hai visto le altre sintesi che ho postato nelle risposte a questo post? 

Le ho viste tutte grazie!! 😀

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.