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Area bianconera

La lezione di Andrea Agnelli a Oxford

Post in rilievo

Il 14/11/2019 Alle 15:31, NaneVecchina ha scritto:

Può darsi che tu abbia ragione, ma per me siamo in ogni caso alla fine della pertica...

non ti corrucciare piu di tanto, vedrai che se ci sono i soldi alla base di un sistema

si trovera' sempre il modo di andare avanti.

un po come l italia e in generale tutto il mondo, dovremmo essere gia in bancarotta da anni ma guarda caso siamo sempre li,

 l importante e' che la gente creda a quello che sente in tv ....c'e' la crisi, non sopravviveremo,

di questo passo falliremo, moriremo tutti, il paese e' sul baratro, etc etc......cosi' tutti buoni e muti

e quei pochi di sempre possono spartirsi la ricchezza senza troppe rotture decojoni e pretese

da parte del popolino che cosi e' gia contento di essere ancora vivo e non avanza certo anche pretese

di maggiore benessere

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Il 14/11/2019 Alle 16:18, blackwhiteduke ha scritto:

non potevo missare sto topic coi miei 2 cent :d

 

A mio avviso non é che il "giocattolo sta per rompersi", il giocattolo dopo una fase di crescita economica complessiva, con relativo maggior volume d´affari, ha fisiologicamente rallentato un pó questa crescita, e ad oggi si intravedono elementi che possono far pensare ad una futura lieve flessione in tal senso.

 

Un concetto che ho giá espresso in altri topic, ma vale la pena ripetere qui':

 

Pensate al calcio fino a fine anni 80 inizio 90, quando non esistevano neanche le pay tv, non esisteva il web e il commercio globale, quale giro d´affari poteva avere un singolo club e il movimento in generale ? Molto limitato.

 

Molto limitato perché oltre lo stadio praticamente non c´era nulla, il club vendeva biglietti stadio, oltre a quello aveva ricavi pubblicitari di misura minore dato che il veicolo pubblicitario attraverso il club ai tempi era di portata certamente molto limitata rispetto ad ora, e non a caso, prevalentemente gli sponsor erano aziende che operavano commercialmente nel paese, non multinazionali operanti globalmente come accade adesso.

 

La crescita avviene grazie al progresso tecnologico che permette di sfruttare nuovi strumenti mediatici, e dalla anche conseguente globalizzazione, allargamento delle possibilitá di commercio in senso globale, possibile grazie al progresso tecnologico stesso.

 

Oggi a distanza di circa 30 anni un club di calcio é di fatto, perlomeno nei casi piú rilevanti, un´azienda multinazionale dell´entertainment.

 

Le pay tv in primis han contribuito alla creazione dello stadio virtuale, non piú la partita venduta solo a chi andava direttamente allo stadio, ma venduta anche a chi fisicamente non ci andava ma la poteva vedere in tv, questo in prima battuta in ambito nazionale, successivamente in ambito globale, se 30 anni fa si poteva solamente vendere la partita a circa 60mila persone che acquistavano direttamente il diritto di vederla in prima persona, oggi la stessa partita la si puó vendere direttamente o indirettamente a svariate centinaia di milioni di persone, potenzialmente anche a miliardi ovviamente.

 

Questo fattore, unitamente al conseguente naturale sviluppo commerciale, dovuto anche ai nuovi strumenti, all´ e-commerce , e anche grazie allo sviluppo economico di un area geografica di assoluto rilievo come l´asia ha fatto si che si verificasse questa crescita nel giro d´affari e questa palese trasformazione dei club di calcio da societá sportive o poco piú ad aziende globali nel campo dell´entertainment.

 

Questo peraltro ha fatto si che alcuni concetti a cui siam legati da tempo sian diventati meno rilevanti. Il famoso "vincere é l´unica cosa che conta" sta diventando superato, in un calcio, quello del passato, in cui i "clienti" eran solo i tifosi e prevalentemente eran "locali" , la mission del club era logico fosse solo ed esclusivamente quella. Oggi il fatto di essere parte di uno spettacolo globale ha modificato qualcosa, oggi conta anche la qualitá dello spettacolo offerto, perché oggi buona parte dei "tuoi clienti" almeno potenzialmente, é composta da appassionati di calcio di tutto il mondo il cui interesse, non essendo tifosi, al limite posson essere definiti "simpatizzanti" in taluni casi, é un interesse finalizzato al passare un paio d´ore vedendo qualcosa di appagante, di divertente, non di annoiarsi.

 

E´ per questo motivo che i (non pochi) tifosi, legati ad una concezione del calcio strettamente legata al risultato e spesso molto attaccati a tecnici "tradizionalisti" dovrebbero rendersi conto di questi cambiamenti. I tecnici che invitano ad andare al circo o al cinema se ci si vuole divertire, forse non si rendon neanche conto che probabilmente da soli stan limitando le loro possibilitá di lavoro future, perlomeno in ambiti importanti.

 

Ormai é abbastanza comune a tutti i club di primo livello la ricerca dell´allenatore, non che garantisca a priori lo spettacolo, ma che perlomeno abbia anche quello oltre al risultato come "mission" da svolgere, ed un tecnico che al contrario non si cura affatto della qualitá dello spettacolo da offrire potrebbe essere giudicato sempre piú inidoneo ai tempi e soprattutto alle esigenze attuali.

 

D´altronde un esempio negli ultimi dieci anni puó essere quello del barcellona, squadra si ricca di campioni che fan "cassetta", xavi,iniesta,messi..oddio non credo ci sia bisogno di elencarli no ?, ma anche se non soprattuto squadra con un´impronta di gioco chiaramente votata allo spettacolo, e al soddisfacimento dell´esigenza di divertimento del telespettatore medio.

 

Pensate in questi ultimi dieci anni, che so, pensate all´appassionato tedesco o inglese, o olandese o russo, pensate a lui in questi dieci anni in ogni sabato o domenica sera che, vuoi perché in inverno é meglio starsene a casa, vuoi perché il calcio gli piace e lo preferisce ad esempio ad un film. Nel momento in cui, non avendo partite serale in quei giorni del suo campionato, che avrebbero potuto interessarlo, volendo scegliere una partita estera, ma fra un barcellona che magari giocava pure contro una provinciale, e una qualsivoglia partita del campionato francese o italiano in contemporanea, ma cosa mai (in prevalenza) avrá scelto ? Probabilmente in misura decisamente maggiore lo spettacolo "promesso" dalla partita del barca stesso.

 

Alla fine tutto cio' si traduce per chi offre quel genere di spettacolo in crescita economica, perché cresce l´ascolto internazionale delle proprie partite, cresce il valore dei diritti televisivi, cresce il valore della pubblicitá da poter vendere, quindi é (o almeno dovrebbe essere chiaro) che ormai la strada in cui si é andati é palesemente quella, oggi la capacitá di essere validi come "entertainment" é praticamente pari per importanza a quella di essere competitivi sul campo.

 

La competitivitá si raggiunge in primis con la qualitá dei giocatori, la qualitá dei giocatori costa qualcosa in piú ovviamente, e quindi occorre essere anche una realtá superiore alla media in termini di spettacolo offerto, il cerchio si chiude cosi´.

 

La crescita pero´ non é infinita, oggi il calcio ha raggiunto forse l´apice di questa crescita dovuta a progresso tecnologico e globalizzazione, al momento non si vedono nuove possibilitá di crescita nel breve termine, questo tuttavia non significa che non possan esserci in futuro dato che l´evoluzione é continua, si dovrá aspettare un nuovo step come accaduto giá in passato.

 

La possibilitá che dopo questa crescita ci sia una leggera flessione é appunto dovuta al fatto che non son tutte rose e fiori, il progresso tecnologico ha reso il calcio da sport a sport-entertainment, mettendolo ora in competizione con altre forme di entertainment che possono spingere l´utente finale (chiaramente non il tifoso, ma ormai é chiaro che il tifoso rappresenta una fetta perfino minima rispetto al potenziale audience, giusto ?) a fare scelte diverse in luogo della visione di una partita, cosi´ come per il calcio non bisogna aspettare il film del lunedi´ su rai1 o andare al cinema per vedere un film, esistono poi alternative al classico film, come le serie, esistono perfino gli e-sport e la possibilitá di vederli attraverso il web in ogni momento.

 

Questo tipo di concorrenza puo certamente far calare attenzione e quindi ricavi sullo spettacolo calcio, tuttavia non credo ad un calo drammatico, perlomeno nel breve e anche medio termine, ma solo una flessione fisiologica dovuta ad un offerta piú diversificata per il "divertimento" quotidiano, tuttavia anche fosse cosi' sarebbe un errore rimanere inermi.

 

L´ idea di un nuovo format per le competizioni europee é certamente un primo passo, ma a mio avviso se si vuole mantenere viva l´attenzione e il seguito sullo spettacolo bisogna sempre tenere in conto quella che é la principale esigenza a questo punto, mantenere alto il livello spettacolare dell´evento che non é detto che lo sia solo per il blasone della competizione, per la formula della stessa, o per il blasone delle squadre coinvolte e dei protagonisti in campo.

 

Bisogna tener sempre presente una cosa, lo spettacolo calcistico, a meno che non ci sia il naturale coinvolgimento emotivo dettato dal tifo, é uno spettacolo che puó essere tremendamente noioso ed inappagante, bisogna lavorare in tal senso.

 

Oddio son partito per 2 cent son arrivato ad un dollaro e pure piú :d , spero di non aver annoiato nessuno dei coraggiosi che han letto tutto :d

 

Hai detto tutto, si può mettere in evidenza il post e chiudere il topic

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1 ora fa, LuisDelSol ha scritto:

non ti corrucciare piu di tanto, vedrai che se ci sono i soldi alla base di un sistema

si trovera' sempre il modo di andare avanti.

un po come l italia e in generale tutto il mondo, dovremmo essere gia in bancarotta da anni ma guarda caso siamo sempre li,

 l importante e' che la gente creda a quello che sente in tv ....c'e' la crisi, non sopravviveremo,

di questo passo falliremo, moriremo tutti, il paese e' sul baratro, etc etc......cosi' tutti buoni e muti

e quei pochi di sempre possono spartirsi la ricchezza senza troppe rotture decojoni e pretese

da parte del popolino che cosi e' gia contento di essere ancora vivo e non avanza certo anche pretese

di maggiore benessere

Suggestiva analisi socio politica della situazione..., in parte condivisibile..

Io, focalizzandomi sul “giocattolo calcio”, volevo solo semplicemente dire che si sta tirando sempre di più la corda, con costi sempre crescenti e ricavi per i quali si sta raschiando il fondo del barile..

E’ pur vero che viste le dimensioni assunte da questo fenomeno, e gli interessi diffusi che coinvolge, quasi si possa dire “too big too fail”, ossia troppo importante per fallire/saltare, tuttavia un po’ più di attenzione e di preoccupazione chi lo manovra dovrebbe averle...

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Il 13/11/2019 Alle 18:58, kafudda ha scritto:

Questi giornalisti che non sanno neanche l'anno di fondazione della Juventus andassero non a vedere le lezioni di Agnelli, ma quelle di Montero.

 

No vabbè.... IDOLO ASSOLUTO 😂😂😂😂😂😂😂😂

 

.allah

 

 

Ti giuro nn l'avevo mai vista 😂😂😂😂😂😂😂

Cmq è veramente un pazzo.... Guarda come sta ingessato all'inizio 😂😂😂😂😂😂😂😂😂pare che s'è pippato mezza Bolivia.... In piena botta con l'occhialetto da after in conferenza 

 

Poi quando si apre la zip pensi "eccaaalla mo esce il macete" 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

 

Maaamma mia che personaggio d'altri tempi 😂🤣🤣🤣🤣

Io voglio vederlo in qualche film comunque... Ha una faccia che fa troppo ridere, per me sarebbe un attore clamoroso. 

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Il 13/11/2019 Alle 16:23, Sugar75 ha scritto:

club fondato nel 1924 ??? 😱

Ha fatto un attimo di confusione.

Cmq io sapevo che nel 1923 inizia il sodalizio con gli Agnelli, con Edoardo Agnelli che ne diventa il presidente. Ma chiaramente il club è stato fondato nel 1897

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Il 14/11/2019 Alle 16:42, Jesus lives ha scritto:

(SuperLega. Pensare in grande).. Macché... è come se si imponesse all’Italia all’improvviso di parlare inglese..

Il Bel Paese non sarebbe più lo stesso, si perderebbero tutti i nostri dialetti i nostri modi di dire..

La serie A è bellissima, per decenni è stato il campionato più bello d’Europa..

Di giocare tutte le domeniche con crucchi, Liverpool e squadre Svedesi o turche, non me ne frega niente...

Poi il passo successivo sarebbe il “campionato universale” e vai di partite con squadre giapponesi, australiane, canadesi, e trasferte in Oceania..

Il nostro campionato è la storia, con sfide, con Milan, Inter, Napoli, Cagliari, Genoa..

 

Senza la Juve si ridurrebbe in cenere la serie A.. così con le rispettive squadre ogni campionato nazionale, Bundes, Premier, Liga etc, etc..

Mah, rispetto questa visione ma penso che si possa andare oltre nel 2020.

Non é perché sino ad oggi si é fatto così dovrà essere così sino alle fine dei secoli.

Altrimenti dovremmo per paragone avere ancora il Regno delle due Sicilie o il Muro di Berlino o cose così.

Se una cosa non funziona più (i campionati nazionali Premier a parte non funzionano più o funzionano male), si può cambiare senza pensare che sia "il male" perché per 60 anni si é fatto così.

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22 ore fa, garrison ha scritto:

Mah, rispetto questa visione ma penso che si possa andare oltre nel 2020.

Non é perché sino ad oggi si é fatto così dovrà essere così sino alle fine dei secoli.

Altrimenti dovremmo per paragone avere ancora il Regno delle due Sicilie o il Muro di Berlino o cose così.

Se una cosa non funziona più (i campionati nazionali Premier a parte non funzionano più o funzionano male), si può cambiare senza pensare che sia "il male" perché per 60 anni si é fatto così.

Ma chi te lo ha detto che i campionati nazionali funzionano male??

Tra pochi giorni ci sarà Atalanta Juventus,

non la guardi? Non ti interessa?


Se parli di storia, era meglio che l’Italia non entrasse in guerra negli anni 40,

ma lo ha fatto ed è stato un disastro.

Quindi non tutte le scelte che si possono fare sono giuste..

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comunque..a prescindere da eventuali nuovi format che potrebbero suscitare piú interesse nel pubblico...a volte son le piccole cose che posson aiutare molto...

partendo dal presupposto di cui giá scrivevo qualcosa in precedenza..ovvero il calcio ormai piu´ enterteinment che sport..con un pubblico globale che ormai é composto almeno potenzialmente piú da spettatori neutrali che  vogliono godersi uno spettacolo rispetto alla parte di spettatori/tifosi che vedrebbero la partita anche se questa fosse una tortura per gli occhi...si puó arrivare ad offrire qualcosa di meglio con piccole accortezze...senza arrivare alle blatter-follie del passato (porte piú larghe ecc)..

A mio avviso un limite grosso allo spettacolo é rappresentato da alcuni metri arbitrali...tempo fa mi é capitato in una notte insonne di vedere river-boca andata della semifinale di libertadores...tutt´altro che un gran spettacolo dal punto di vista tecnico..delle individualitá...ma due squadre che han interpretato la partita senza troppo attendismo..la volontá di ribaltare subito l´azione e cercare di far male all´avversario (inaspettato da parte mia vista la posta in palio e la rivalitá esistente) ha aiutato tanto...ma tanto ha aiutato anche un arbitro che ha fischiato "il giusto"... non spezzettando il gioco con tanti fischi superflui per contatti tutto sommato superficiali..ma intervenendo anche con decisione quando oggettivamente gli interventi erano duri e palesemente intenzionali...ne é venuta fuori una partita godibilissima da vedere...con poche pause... uno spettacolo che tutto sommato poteva coinvolgere pienamente lo spettatore neutrale..non suggerendogli di cambiare canale dopo 20 minuti di gioco continuamente spezzettato come capita spesso...

Un piccolo passo per rendere lo spettacolo, uno spettacolo piú gradevole per il pubblico puó essere quello di preparare in questo senso gli arbitri

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11 minuti fa, blackwhiteduke ha scritto:

comunque..a prescindere da eventuali nuovi format che potrebbero suscitare piú interesse nel pubblico...a volte son le piccole cose che posson aiutare molto...

partendo dal presupposto di cui giá scrivevo qualcosa in precedenza..ovvero il calcio ormai piu´ enterteinment che sport..con un pubblico globale che ormai é composto almeno potenzialmente piú da spettatori neutrali che  vogliono godersi uno spettacolo rispetto alla parte di spettatori/tifosi che vedrebbero la partita anche se questa fosse una tortura per gli occhi...si puó arrivare ad offrire qualcosa di meglio con piccole accortezze...senza arrivare alle blatter-follie del passato (porte piú larghe ecc)..

A mio avviso un limite grosso allo spettacolo é rappresentato da alcuni metri arbitrali...tempo fa mi é capitato in una notte insonne di vedere river-boca andata della semifinale di libertadores...tutt´altro che un gran spettacolo dal punto di vista tecnico..delle individualitá...ma due squadre che han interpretato la partita senza troppo attendismo..la volontá di ribaltare subito l´azione e cercare di far male all´avversario (inaspettato da parte mia vista la posta in palio e la rivalitá esistente) ha aiutato tanto...ma tanto ha aiutato anche un arbitro che ha fischiato "il giusto"... non spezzettando il gioco con tanti fischi superflui per contatti tutto sommato superficiali..ma intervenendo anche con decisione quando oggettivamente gli interventi erano duri e palesemente intenzionali...ne é venuta fuori una partita godibilissima da vedere...con poche pause... uno spettacolo che tutto sommato poteva coinvolgere pienamente lo spettatore neutrale..non suggerendogli di cambiare canale dopo 20 minuti di gioco continuamente spezzettato come capita spesso...

Un piccolo passo per rendere lo spettacolo, uno spettacolo piú gradevole per il pubblico puó essere quello di preparare in questo senso gli arbitri

A parte le cose giuste che hai detto..

Il calcio è così aggressivo, perché viene utilizzato come valvola di sfogo della società..

Allora non si accettano gli arbitraggi, e poi allora le moviole, i dibattiti, le polemiche, gli insulti, le aggressioni, gli omicidi, le divisioni etc. etc.

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1 minuto fa, Jesus lives ha scritto:

A parte le cose giuste che hai detto..

Il calcio è così aggressivo, perché viene utilizzato come valvola di sfogo della società..

non l´avevo mai fatta questo tipo di lettura...interessante...vuoi dire che una partita in cui c´é maggior partecipazione fisica..maggior agonismo..coinvolge di piú perché chi vede "lo spettacolo" ha bisogno anche di una sorta di valvola di sfogo per superare la quotidianitá ? 

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32 minuti fa, Jesus lives ha scritto:

Ma chi te lo ha detto che i campionati nazionali funzionano male??

Tra pochi giorni ci sarà Atalanta Juventus,

non la guardi? Non ti interessa?


Se parli di storia, era meglio che l’Italia non entrasse in guerra negli anni 40,

ma lo ha fatto ed è stato un disastro.

Quindi non tutte le scelte che si possono fare sono giuste..

Dico che vanno "male" perché in Italia, Germania, Francia e Spagna vincono sempre le stesse tra un po' da un decennio e c'é troppo squilibrio, con molte partite scontate.

E' ovvio che non tutte le scelte son giuste, solo il senno di poi é una scienza esatta.

Ma anche rifiutarsi di cambiare per paura o mero conservatorismo dell'esistente non ha senso, "non scegliere" é sempre una scelta sballata.

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1 minuto fa, garrison ha scritto:

Dico che vanno "male" perché in Italia, Germania, Francia e Spagna vincono sempre le stesse tra un po' da un decennio e c'é troppo squilibrio, con molte partite scontate.

E' ovvio che non tutte le scelte son giuste, solo il senno di poi é una scienza esatta.

Ma anche rifiutarsi di cambiare per paura o mero conservatorismo dell'esistente non ha senso, "non scegliere" é sempre una scelta sballata.

Vincono sempre le stesse perchè (come nella società reale), alcune società Real, Barcellona, Bayern hanno degli introiti che le altre si sognano..

 

Ridistribuisci meglio i soldi in serie A ed avrai un campionato più competitivo..

 

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16 minuti fa, blackwhiteduke ha scritto:

non l´avevo mai fatta questo tipo di lettura...interessante...vuoi dire che una partita in cui c´é maggior partecipazione fisica..maggior agonismo..coinvolge di piú perché chi vede "lo spettacolo" ha bisogno anche di una sorta di valvola di sfogo per superare la quotidianitá ? 

Panem et Circenses
Fu Giovenale a coniare questo sistema, meccanismo di potere influentissimo sulle masse romane. "Panem et Circenses", letteralmente "pane e giochi" era la formula del benessere popolare e quindi politico: distribuzione di generi alimentari, bagni e terme pubbliche da un lato, gladiatori, belve esotiche, corse coi carri, competizioni sportive e rappresentazioni teatrali dall'altro lato. Un vero strumento in mano agli Imperatori per sedare i malumori popolari, che col tempo ebbero voce proprio in quei luoghi di spettacolo.

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15 minuti fa, Jesus lives ha scritto:

Vincono sempre le stesse perchè (come nella società reale), alcune società Real, Barcellona, Bayern hanno degli introiti che le altre si sognano..

 

Ridistribuisci meglio i soldi in serie A ed avrai un campionato più competitivo..

 

Non penso siano rimedi praticabili, il 90% dei tifosi si concentra su poche squadre, figurati cosa succede se gli togli le risorse.

Poi un conto é se lo fanno tutti, un altro se lo fa solo un campionato.

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6 minuti fa, Jesus lives ha scritto:

Panem et Circenses
Fu Giovenale a coniare questo sistema, meccanismo di potere influentissimo sulle masse romane. "Panem et Circenses", letteralmente "pane e giochi" era la formula del benessere popolare e quindi politico: distribuzione di generi alimentari, bagni e terme pubbliche da un lato, gladiatori, belve esotiche, corse coi carri, competizioni sportive e rappresentazioni teatrali dall'altro lato. Un vero strumento in mano agli Imperatori per sedare i malumori popolari, che col tempo ebbero voce proprio in quei luoghi di spettacolo.

ci credi ? la prima cosa che ho pensato quando ho letto il tuo post...son andato anche su wikipedia a trovare la definizione esatta..che mi pare proprio quella

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8 minuti fa, garrison ha scritto:

Non penso siano rimedi praticabili, il 90% dei tifosi si concentra su poche squadre, figurati cosa succede se gli togli le risorse.

Poi un conto é se lo fanno tutti, un altro se lo fa solo un campionato.

Non è vero!!

PSG, M City appena sono state comperate da investitori Arabi, in poco tempo sono diventate squadre fortissime.

La serie A è stata il maggior campionato Europeo quando c’erano grossi investitori alle spalle delle squadre italiane Berlusconi (Milan), Cragnotti (Lazio), Moratti (Inter), Sensi (Roma), Agnelli (Juve), Della Valle (Fiorentina).

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