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Kobayashi

Aluko saluta la Juventus: contro la Fiorentina la sua ultima partita

Post in rilievo

2 minutes ago, Tetti Fré said:

Innanzitutto non era una borsa, era uno zaino. Nessuno ti tocca la borsa personale.

Si, è normale. Senza fare nomi, quando vado al supermercato o in un negozio di articoli per pulizie lascio il carrello personale o la borsa e uso il loro, di carrello. Altre grosse realtà hanno gli armadietti all'ingresso per depositare la borsa e chiudere con la chiave.

Nei negozi più piccoli sono io il primo a chiedere se posso entrare con la borsa e non sempre mi dicono si, lo fanno se mi conoscono. Lo chiedo perchè so che il taccheggio è un problema grosso, è rubare ed è piuttosto diffuso, lo so per esperienza. Quindi si, non so dove vivi ma è normale.

Secondo tema, i cani all'aeroporto che si aggirano tra i viaggiatori ci sono SEMPRE e ti perquisiscono solo se i cani ti puntano. Se non ti puntano sei pulito. Le norme antiterrorismo ci sono ovunque, vai in un aeroporto USofA o turco e vedrai quanto ti guardano.

Togliere le scarpe a te non mette a disagio? A me si, ma non faccio storie, se vuoi volare è così e c'è pure una ragione valida del perchè lo fanno. Non è discriminazione.

Sul resto stai vaneggiando, qui non si sta parlando in generale di razzismo che esiste, nessuno ha detto il contrario. Parlare di razzismo IN GENERALE è fare caciara.

Qui si sta dicendo che la Aluko è stata superficiale e ha raccontato cose ridicole.

 

 

Se parli della borsa PC è diverso, è piatta e non ideale per il taccheggio. Mi pare molto strano che tu metta il tuo PC in uno zainetto sportivo che lo espone a ballonzolamenti e danni.

Nel twit che ho letto io, raccontava che era stata intercettata mentre prendeva dallo scaffale, non alla cassa.

Io la serie non l'ho neppure vista e neppure intendo vederla. Quello che so è che se fosse stata Escobar l'avrebbero perlomeno ammanettata e quindi già il paragone è esagerato. L'hanno perquisita, quindi? Passiamo tutti dal metal detector all'aeroporto e spesso mettono le mani addosso subito dopo, così come allo stadio.

Non ho istagram e non ho visto nessuna intervista, ma quello che ho letto l'ha scritto lei, non un giornalista ed è sbagliato.

Quelle non sono discriminazioni perchè capitano anche ai bianchi, perchè pure i bianchi taccheggiano. Disciminazione sarebbe stato non farla entrare.

tranquillo tranquillo,continua a dormire non e' successo niente tuttaopposto cosi', si e' immaginato tutto la Aluko  del resto come si dice la colpa mica nostra che siamo razzisti sono loro che sono neri

5 minutes ago, Tetti Fré said:

Capita anche nei tribunali sta cosa.

Se uno non sa fare il proprio mestiere non vuol dire che la regola non ci sia.

Però hai detto bene, non sono all'ordine del secondo, ma esistono.

Pure tra i vigili, se becchi quello che non vuole discutere te la cavi, se becchi quello pignolo te ne fai per duecento euro di multa e non solo in Italia, anzi! Negli USofA ti ARRESTANO se vai in bici sul marciapiede. Quello ti metterebbe a disagio? 😄

spero per te che tu abbia meno di 15 anni perche' altrimenti la roba che scrivi sarebbe veramente triste

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1 minuto fa, Solouncapitano_ ha scritto:

tranquillo tranquillo,continua a dormire non e' successo niente tuttaopposto cosi', si e' immaginato tutto la Aluko  del resto come si dice la colpa mica nostra che siamo razzisti sono loro che sono neri

Che razza di argomenti sono questi?

La Aluko non si è immaginato nulla, sono semplicemente stupidaggini.

Razzismo è insultare sul tram (e l'ho visto fare), sputare o picchiare, non chiedere di lasciare lo zaino all'ingresso.

Ripeto, il razzismo esiste, tu ti impunti su questo per giustificare le baggianate di una calciatrice, sei fuori strada.

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29 minuti fa, Tetti Fré ha scritto:

Se parli della borsa PC è diverso, è piatta e non ideale per il taccheggio. Mi pare molto strano che tu metta il tuo PC in uno zainetto sportivo che lo espone a ballonzolamenti e danni.

Esistono gli zaini con degli scomparti appositi per i pc per evitargli danni, uso uno di quelli perché più comodo da pattare in giro rispetto alla classica borsa. 

Comunque io non penso siano stupidaggini perché nessuno può sapere come si sente un altro in una determinata circostanza e se lei si è sentita a disagio (e per me ne ha ben donde) è bene rispettare il suo stato d’animo senza condannarlo e appunto farne un motivo di riflessione verso un problema reale. Quello era il suo intento che nessuno ha capito... 

 

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l ha fatta fuori dal vaso per far sensazionalismo

 

se n è accorta

 

ha cercato di rimediare in ritardo su Instagram

 

 

ma la cosa, almeno ai miei occhi, invece i migliorare la percezione della Aluko persona, l ha peggiorata

 

sulla Aluko calciatrice invece mi sono espresso più volte, sempre coerentemente in maniera critica e sostanzialmente negativa fin dall inizio

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mi accorgo ora che non avere postato la 'giusticazione/rimediazione' al pessimo articolo che ha fatto

 

quindi il mio post precedente si capisce meno

 

rimedio..,




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Aggiungo  qui  di  seguito  alcune  mie  considerazioni   a  quanto  avevo  già  precedentemente  esposto  in  un  mio  post  di  ieri  ,  visto  che  la  “questione  Aluko ”  purtroppo  si  è  ingrossata  un  po’   a  dismisura  ( almeno  per  come  la  vedo  io …)

In generale  io   penso  che   Eniola  Aluko   era  ed  è  tuttora  ( e  deve  continuare  ad  essere )  una  persona  totalmente  LIBERA  di  poter  esternare  i  suoi  pensieri  e  le  sue  sensazioni  a  riguardo  di  ogni   argomento ,   ivi  incluso  il  fatto   poter  esporre  e  giudicare  dal  suo  soggettivo  punto  di  vista   le  esperienze  personali  che  ha  vissuto  ( piacevoli  e/o   spiacevoli  che  essi  siano  state ) ,  e  così  credo  abbia  fatto  anche  nel  “fatidico “  articolo  pubblicato  sul   Guardian   in  questione   
Quello  che ,  a mio  personalissimo  modo  di  vedere ,   penso  potesse   un  tantino   evitare  è  quella  battuta  ( secondo  me  oggettivamente  esagerata  e  fuori luogo )  riguardante  un  improponibile  paragone  con   Escobar  ( che  reputo  tuttora  una  inspiegabile  caduta  di  stile ) ,  ma  ,  a  parte  questo  piccolo  dettaglio ,  quello  che  a  mio  modo  di  vedere  è  stato   l’ “”errore””  ( scritto  volutamente  tra  doppie  virgolette ) di  Eniola   è   primariamente   quello  di  non  aver  considerato  bene  (  o  meglio ,  di  avere  un  po’  sottovalutato )   quella  sorta  di  disgustosa  faziosità   e  quelle  ormai  croniche  pratiche  di  distorsione  e  manipolazione  della  realtà   che  gran  parte  della  stampa  e  di  coloro  che  si  occupano  dell’informazione  multimediale  in  italia  sono  soliti  esercitare  in  sede  di  estrapolazione   e  (ri)costruzione  delle  notizie   ,  specie  in  relazione  ad  eventi  e/o  situazioni  direttamente  o  indirettamente  collegate  ( o  collegabili  )  al  nome  e  all’ambiente  Juventus  .

Non  so  voi   ,  ma  io  sinceramente   stasera  ho  provato  un  senso  di  totale  e  deprimente  DISGUSTO  nel  vedere  riportate  quelle  due  righe  dell’articolo  di  Aluko  all’interno  di  un  servizio  del  TG1  delle  20  della  RAI  (  vi  rendete  conto ,  addirittura  sono  arrivate  fino  al  TG1  !! ) , ovviamente   mutilate  e  distorte  ad  arte  per  far  apparire  in  sostanza  che  la  suddetta  giocatrice  si  era  decisa  a  dare  l’addio  alla  Juve  soprattutto  perché  stufa  e  disgustata  dall’arretratezza  e  dal  razzismo  riscontrati  a  Torino !!    (  e  pure  i  notiziari  di  Sky  ,  più  o  meno   nello  stesso  orario ,  rimbalzavano  la  notizia  con  simili  toni  e  contenuti ) . 
Questo  trovo  sia  l’ormai  ennesimo  esempio  di  quanto  la  stampa  e  i  media  siano  davvero  totalmente  inaffidabili  , nonché  ipocritamente  e  disgustosamente  manipolatori   nei  confronti  dell’opinione  pubblica  ( non  che   questa  sia  una  gran  novità    ma  certo  che  abbassarsi  fino  a  questo  livello  io  lo  trovo  piuttosto  disarmante …) .
Proprio  in  base  a  questo  ho  apprezzato   il  successivo  chiarimento ( che  credo  abbia  sgombrato  nettamente  il  campo  da  dubbi  riguardo  ai  suoi  reali  intenti ) di  Eniola  stessa   ( che  naturalmente  penso  nessuno  tra  quelli  che  hanno  "partorito"  la  precedente  notizia  nei  vari  telegiornali  si  prenderà  la  briga  di pubblicare  domani ,  ovviamente ! ) ,   e  ancor  più  ho  apprezzato  quella  nota  successiva  ( sempre  affidata  a  instagram )  in  cui  lei  scrive   letteralmente  :   I know  very  well  journalists  like  to  take  one line ,  spin  it ,  and  make  it  a  negative  story .  The  reality  is  more  balanced .  Buonanotte  “ .  (  ovvero , tradotto :  “ So  benissimo  che  i  giornalisti  amano  prendere  una  frase ,  rigirarla  e  tirarne  fuori  una  storia  negativa .  La  realtà  è  molto  più  bilanciata/equilibrata/imparziale  “ )   Esatto , cara  Eniola  ,  dulcis  in  fundo   ora  probabilmente  anche  tu  hai  potuto  “tastare”  direttamente  con  mano  quanto  farabutti  e  infingardi  possano/sappiano  essere  i  giornalisti  italiani  ( o  almeno  gran  parte  di  essi ,  per  non  fare di  tutta  l’erba  un  fascio ) …  e  anche  questo  aspetto  , a  mio  parere  ,  rappresenta  un  GRAVE  PROBLEMA   ,  proprio  come  lo  è  il  razzismo  ( dietro  il  quale  molti  responsabili  dell’ “informazione”   spesso   si  trincerano  ipocritamente  per  perseguire  al  contrario  semplicemente  i  propri  interessi  di parte ! ) .

Detto  questo  ,  vorrei  esporre  un’altra  considerazione  che  mi  porto  dentro  da  parecchio  ,  pur  sapendo  che  probabilmente   potrei  anche  venire  frainteso  da  qualcuno  ( mi  auguro  di no ! ) ..
Non  voglio  affrontare  delicati  discorsi  sul  fenomeno  razzismo  in  senso  troppo  vasto  e  generalizzato ,  anche  perché  non  credo  che  sia  questo  il  luogo  più  adatto  a  farlo  ( a  scanso  di  equivoci ,  premetto  che  non   nego  affatto  che  questo  problema  sussista  nella  nostra  società   e  che  sono convinto  che  si  debba  assolutamente  cercare  di  debellarlo  in  ogni   modo ,  ci  mancherebbe  altro ! ) , ma  vorrei  limitarmi  a  trattarne  in  ambito  esclusivamente  e  strettamente  calcistico …
Ecco ,  se  ci  si riferisce  ESCLUSIVAMENTE  all’ambito  calcistico  nazionale  ,  io  vorrei  dire  che  quello  del  presunto  razzismo  dilagante  lo  giudico  un  problema   falso  e  assai  poco  rilevante  nella  sua  effettiva  consistenza    Prima  di  “scandalizzarvi”  eventualmente  per  quello  che avere  appena  letto  vi  invito  invece  a  riflettere  su  questa  cosa  :   io  penso  che  il  VERO ,  DIFFUSISSIMO  e   GRAVE  problema   che  affligge  le  tifoserie  del  calcio  italiano  non  sia  in  effetti   il  razzismo  BENSI’  l’ormai  cronica   assuefazione  alle  pratiche  dell’insulto  , dell’astiosa   intolleranza  e  dell’odio  verso  gli  avversari  ( specialmente  se  indossano  una  maglia  a  colori  bianconeri  ,  questo  mi  pare  di  poterlo  dire  in  maniera  oggettiva  )  ..  QUESTA   a  mio  parere  è  la  cosa  più  grave  e  più  diffusa  (  poi  per  carità  all’interno  di  questo  vasto  gruppo  di  persone   possono  anche  tranquillamente  esistere  , o  coesistere ,  anche dei   veri  idioti  razzisti   che  rincarano  la  dosi  di  insulto  e  le  dimostrazioni  di  odio  con  esternazioni   anche  di  stampo  razzista ) ,  tuttavia    , stante  il  fatto  che  ormai  in pratica  all’interno  di  tutte  le  squadre  sono  tesserati  un  certo  numero  di  giocatori  di  colore  ,  se   effettivamente   tra  i  tifosi  , e/o  quelli   che  gravitano  attorno al  calcio  italiano ,  esistessero  davvero  cosi  tanti  VERI  razzisti   allora  dovremmo  assistere  tutte  le  domeniche   ad  insulti  e  dimostrazioni  di  odio  ANCHE  verso  i  giocatori  di  colore  della  propria  squadra   e  non  soltanto  verso  quelli  delle  squadre  avversarie  (  giacchè  il  VERO  RAZZISTA  ,  odiando  le  persone  di  pelle  diversa  ,  non  può  modificare  le  sue  avversioni  soltanto  in  base  alla  maglia  che  essi  indossano  ,  altrimenti   che  razza  di  razzisti  sarebbero  costoro??? …ehm ,  perdonate  il  gioco  di parole hihi …ih..ih.. ). 
Di  fatti di  questo  genere  in  realtà  mi  pare  che  se  ne  siano  verificati  ben  pochi  nella  storia  del  calcio  italiota   (  se  ricordo  bene  una  volta  successe alcuni  anni  fa   a  Verona  con  dei  manichini  neri  impiccati  in  curva  per  protestare  contro  l’acquisto  di  un  giocatore  di  colore  da  parte  della  dirigenza ..)  , quindi   mi  pare  di  poter  affermare  che  in  realtà   non  ci  siano  così  tanti  VERI  razzisti  tra  i  tifosi  di  calcio ,  ma  piuttosto  esistano  e  proliferino  sempre  di  più  un  gran  numero  di  ignoranti  , spesso  “subliminalmente “ manipolati  ed  aizzati  all’insulto  e  all’odio   anche  da  parte  di  quella  larga  fetta  di giornalisti  e  addetti  ai  lavori   a  cui  probabilmente   conviene   mantenere  la  situazione  in  questo  modo  per  i  propri  opportunistici  interessi    e  che  si  sforzano  continuamente  di  mascherare  questo  sgradevole  fenomeno  di  ignoranza  ed  intolleranza  ( radicata  e  generalizzata )  dietro  la  fittizia  “cortina  fumogena”  del  presunto  razzismo  dilagante   (  che  dopotutto   fa  fine  e  non  impegna  ,  che  fa  figo  ed  è  di  moda )  ….  io  purtroppo   la   penso  così  ….

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Totalmente d'accordo con quello che scrive Paolo. 

A proposito di Aluko, poi, ripeto: è stata superficiale. Soprattutto se poi dice: "so benissimo che i giornalisti amano estrapolare eccetera". Allora, se lo sai, che bisogno c'era di scrivere quelle righe, di tuo pugno, sulle colonne del Guardian, due giorni prima del tuo lasciare la Juve, cosa che già aveva sorpreso?

Superficialità e/o paraculaggine per giustificare una scelta poco da professionista, visto che te ne vai ora perché hai pensato solo ai tuoi interessi e non hai avuto voglia di aspettare qualche mese, la fine del campionato? 

 

Il suo saluto alla Juve si chiudeva con "annunci seguiranno presto". 

Vedremo il primo (o giù di lì) con chi ha già firmato. 

 

Superficiale e un po' paracula.

Questa riflessione poteva farla nel prossimo libro. Non sarebbe finita ora anche sul telegiornale per antonomasia.

 

Eh, ma no, lei si è sentita trattata troppo male, noi la discriminazione non possiamo capirla, quella che lei deve affrontare tutti i giorni. E di cui tutti i giorni ci ha parlato sul Guardian e su Instagram. 

 

L'episodio della borsa l'aveva già raccontato, solo uno e solo quello. E anche qui ripeto: se quando la commessa ha saputo che era una calciatrice della Juve le ha chiesto scusa, non era razzismo. Era stupida diffidenza verso qualcuno che - non è colpa di Aluko ma nemmeno della commessa - suscita un ingiustificato "sospetto". Ma lo stesso succede verso zingari e napoletani, o rumeni, e così via. Sono le cronache a suscitare queste paure, non il razzismo. Tant'è che poi succede come a Parma che il giovane di colore che trova e restituisce un Rolex viene abbracciato, baciato, salutato da tutti e trova pure un lavoro, mentre magari fino a poco prima lo schivavano tutti. Di colore era e di colore rimane. Se si può ancora dire di colore, senza offendere i benpensanti. 

La colpa è di chi non ha saputo o voluto favorire l'integrazione. La colpa è di chi costringe la gente, i negozianti, tutti, ad avere diffidenza e paura. 

 

Ci sono catene di supermercati dove ti chiudono le buste che hai, o invitano a lasciare la borsa, a tutti. Forse i negozi più piccoli fanno "discriminazioni", per paura di perdere clienti, magari, ma lo fanno per diffidenza, non per razzismo. Non credo sia solo un problema di Torino, ma di tutta Italia. E vi invito a prestare più attenzione dentro i negozi, magari vi accorgete di finti commessi che vi tengono d'occhio. Certo, uno di colore è più abituato a sentirsi "osservato", visto che gli capita quasi sempre. Ma è ignoranza e paura. 

Ma fatevi un giro a piedi in un paesino, bianchi come siete. Guardate come vi guardano dai bar, le signore che sbirciano dalle finestre, magari dopo un po' vi passa accanto una macchina dei vigili urbani che qualcuno avrà avvertito. Non è colpa dei comuni cittadini se, oggi come oggi, si ha paura dello "straniero".

Ma l'Italia non è razzista, tutt'altro.

E dell'Italia Torino è stata pure la prima capitale. Quindi non una cittadina qualunque. 

 

 

 

 

 

 

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8 ore fa, Tetti Fré ha scritto:

....

Mi spiegheresti che comportamenti ingiustificabili ha subito la Aluko?

Non è stata trattata come la supervip che crede di essere: lei, quella che è venuta con la sua salvifica presenza ad elevare il livello del movimento sportivo femminile italiano, è stata sottoposta come ogni persona normale ai controlli all'aeroporto, ha dovuto lasciare lo zainetto, ecc ecc.

Hai sintetizzato molto bene: voleva il trattamento speciale, alla "lei non sa chi sono io", e perdipiù dopo essersi scagliata con una commessa che faceva il proprio lavoro per uno stipendio infimo rispetto al suo si proclama pure orgogliosa di averle dato una lezione forte della propria presunta superiorità morale.
Perchè lei, come tutti gli SJW, è la detentrice della verità: basti guardare come ha condannato moralmente Amazon, rea di non cancellare ogni recensione negativa al suo libro. Come si vede qualche post sopra al mio, nel secondo suo intervento su instagram parte con quel bel "No one should question". Lei ha ragione, chi la critica ha torto. Proprio un bel sintomo di apertura mentale, decisamente in linea col suo pensiero in cui tutti hanno diritto ad uguali dignità e trattamenti.

 

Che poi intendiamoci eh, amazon sarebbe da condannare moralmente per un sacco di motivi quali ad esempiop come tratta i propri dipendenti, ma ovviamente no... finchè ti fa arricchire va tutto bene, il crimine lo compie quando non censura recensioni a comando!

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9 ore fa, Solouncapitano_ ha scritto:

A te sembra normale che le facciano posare la borsa? o che casualmente venga sempre sottoposta a controlli antidroga?

 

sì.

 

perchè capita anche a me.

 

mi fanno posare lo zaino al supermercato, una volta hanno preteso di controllarmi perchè siccome ero uscito da un supermercato senza aver comprato nulla pensavano che mi fossi imboscato qualcosa, alla stazione di Porta Susa sono stato controllato dalla polfer senza che avessi fatto nulla di strano, stavo semplicemente fermo ad aspettare.

 

così come all'imbarco dei traghetti di Porto Torres il 90% delle volte la Gdf mi ferma per controlli, così come all'aeroporto di Schipol siccome ai controlli mi ero dimenticato di togliere dallo zaino un innocuo aggeggio elettronico sono immediatamente stato affiancato da un energumeno in divisa ritrovandomi un  Mp5 a 30 cm dal rene .

 

cosa dovrei dedurre? che il mondo ce l'ha con me? che gli olandesi sono razzisti nei confronti degli italiani? che le forze dell'ordine mi prendono di mira perchè sono maschio, bianco, italiano, etero, trentenne o semplicemente che sono cose che capitano o possono capitare a chiunque?

 

basta trovare giustificazioni al paraculismo. la signora l'ha semplicemente fatta fuori dal vaso.

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8 ore fa, Giannij Stinson ha scritto:

Esistono gli zaini con degli scomparti appositi per i pc per evitargli danni, uso uno di quelli perché più comodo da pattare in giro rispetto alla classica borsa. 

Comunque io non penso siano stupidaggini perché nessuno può sapere come si sente un altro in una determinata circostanza e se lei si è sentita a disagio (e per me ne ha ben donde) è bene rispettare il suo stato d’animo senza condannarlo e appunto farne un motivo di riflessione verso un problema reale. Quello era il suo intento che nessuno ha capito...

Guarda, ti aggiungo una cosa che mi è venuta in mente dopo: un negozio di elettronica, quando arrivi con una borsa, te la fa mettere dentro una loro borsa che sigillano. Tu entri, fai il giro e quando esci te la dissigillano. Non è razzismo, lo fanno con tutti. Sei a disagio? Male, perchè loro hanno diritto di difendersi dal taccheggio. I negozi possono pure chiudere per questo motivo.

Tutti noi ci troviamo a disagio e l'esempio che ho già fatto diverse volte è quello delle scarpe ai controlli in aeroporto. Le cose più umilianti le ho subite in USofA e Turchia. Non è razzismo, lo fanno con tutti.

 

Infine, ieri il titolo della Stampa, in prima pagina era: La calciatrice se ne va: mi trattate come Pablo Escobar.

La Aluko è stata o stupida o più probabilmente superficiale e ha fatto sensazione per considerazioni marginali. Scrivere non è il suo mestiere, è evidente.

Ti ricordo che aveva già tacciato di razzismo la nazionale inglese.

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Corriere di Torino, di oggi

 

Ma a Torino in fondo non si sentiva a casa

 

Una città indietro vent’anni, razzista e discriminatrice, dove veniva scrutata come se fosse una ladra nei negozi o marcata dai cani antidroga come se fosse Pablo Escobar in aeroporto, senza un’offerta culturale in grado di soddisfare il suo bisogno di cittadina del mondo. Questa era sostanzialmente la città di Torino secondo Eniola Aluko, o quantomeno anche questa era la Torino di Aluko leggendo il suo ultimo editoriale per il Guardian, prima della parziale retromarcia di ieri su Instagram («Mi sento privilegiata di aver incontrato italiani di mentalità aperta. Non lascio la Juve per colpa del razzismo»). Ma la Torino di Aluko è stata per diciotto mesi una città che fino a questi ultimi giorni lei aveva vissuto e raccontato attraverso i propri profili social anche in maniera diversa, senza denunce o malesseri lamentati a compagne di squadra o alla Juventus. Una Torino che ha visto Aluko cambiare spesso casa: agli appartamenti in affitto ha sempre preferito AirB&B, ogni trequattro mesi un mini trasloco, restando sempre al Quadrilatero romano. Una delle zone più multietniche di Torino e allo stesso tempo una delle aree della movida, quella dell’aperitivo più che della notte in discoteca. Il prossimo trasloco porterà Aluko nuovamente a Londra, nella sua Inghilterra. Ma in questi diciotto mesi la si poteva incontrare spesso per le vie del centro, sotto i portici di via Roma o in piazza San Carlo, a fare shopping in quei negozi dove si sentiva non esattamente accolta. Più facile trovarla in un museo di giorno che la sera in qualche locale, chi l’ha conosciuta racconta di come non sia mai stata abitudinaria nemmeno nella scelta di bar o ristoranti: molto riservata, serviva un evento speciale per vederla insieme alle altre JWomen, specialmente dopo la partenza di Lianne Sanderson e Ashley Nick, tanti i pranzi in piazza Vittorio Veneto come le passeggiate con loro a Moncalieri. Cittadina del mondo più che di Torino, per motivi professionali e personali Aluko appena possibile tornava nella sua Londra o continuava a viaggiare, anche in Italia. La Juve è stata la sua squadra, forse la sua ultima squadra. Ma Torino non è mai diventata la sua città.

Nicola Balice

 

 

Cioè arrivi in una città per starci, in teoria, un paio di anni e non ti cerchi una casa e te ne sbatti di socializzare con l'ambiente sociale che frequenti quotidianamente... e poi il problema di integrazione sarebbe degli altri? dai su.

.the

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Comunque, dai: ormai è fatta. 

Ha peccato di superficialità, se ne è resa conto e ha cercato di rimediare, e magari ancora qualcosa dirà. 

Magari sullo stesso Guardian sputtanerà il nostro giornalismo marchettaro.

Glie l'ho consigliato su instagram .ghgh

Lei mi ha detto testualmente:

 

The controversy arises from the foolish Italian media. I am very happy I leave. 

 

Viva l'Itaglia dei giornalisti! 

 

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ha poco da sputtanare, la frittata l'ha fatta lei, che poi i giornalisti nostri le vadano dietro è un naturale di cui, ma di certo non è prerogativa dei media italiani, gli inglesi sono ben peggio.

 

visto il personaggio anche io sono very happy she leaves.

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1 ora fa, Tetti Fré ha scritto:

Sei a disagio? Male, perchè loro hanno diritto di difendersi dal taccheggio. I negozi possono pure chiudere per questo motivo.

Puoi comunque litigare con le commesse (che fanno solo il loro lavoro) chiudendo con un "non sa chi sono io" .ghgh 

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35 minuti fa, carasau68 ha scritto:

bisogna avere del coraggio nel difendere questa personcina qui .doh

Dai, è stata "leggera", superficiale, non si è resa conto che sarebbero state strumentalizzate alcune sue parole e si sarebbe parlato solo di razzismo. Le altre sono sue opinioni, possiamo condividerle o meno, farci un'ipotesi tutta nostra sulla sua persona, critica o meno. Ma che non volesse insultare Torino e sputare sul piatto dove ha mangiato ormai è chiaro. Ha raccontato, nel bene e nel male, una sua esperienza di vita. Sbagliando nei tempi e nei modi. 

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18 ore fa, Broke. ha scritto:

"Un giorno a Torino sono entrata in un minimarket sotto casa. Appena ho iniziato a fare la spesa, ho sentito una donna chiedermi se potevo lasciare il mio zaino all'ingresso. Lì per lì non avevo capito e ho continuato con la spesa: un pacco di pasta, un vasetto di pesto. Notando nel frattempo che nessun cliente aveva lasciato le borse all'ingresso (...). Allora sono andata dalla donna e le ho detto: “Vedo che non ci sono altre borse all'ingresso e ci sono altre persone nel negozio. Perché mi ha chiesto di lasciare il mio zaino qui?”. Lei ha risposto: “È la regola del negozio”. Ho replicato: “No, no, no, non è la regola. Lei pensava che io volessi rubare la pasta e il pesto”. 

Se è andata così come l'ha descritta allora, in questo contesto, ha ragione la Aluko. 

Se qualcuno mi chiede di lasciare la borsa all'ingresso e poi vedo altri clienti liberi di gironzolare con la borsa allora pure io mi incavolerei un pochino...figuriamoci lei che già si sente "perseguitata" di suo poiché nera. 

Però se tutto si riduce a pochi episodi allora mi pare esagerata questa critica nei confronti della città poiché anche tanti altri, perfino i bianchi, subiscono qualcosa del genere. 

Dunque...o è sfortunata e ha sempre incontrato persone razziste oppure sta esagerando amplificano pochi episodi come fossero di routine a Torino. 

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2 hours ago, Mark Caltagirone said:

sì.

 

perchè capita anche a me.

 

mi fanno posare lo zaino al supermercato, una volta hanno preteso di controllarmi perchè siccome ero uscito da un supermercato senza aver comprato nulla pensavano che mi fossi imboscato qualcosa, alla stazione di Porta Susa sono stato controllato dalla polfer senza che avessi fatto nulla di strano, stavo semplicemente fermo ad aspettare.

 

così come all'imbarco dei traghetti di Porto Torres il 90% delle volte la Gdf mi ferma per controlli, così come all'aeroporto di Schipol siccome ai controlli mi ero dimenticato di togliere dallo zaino un innocuo aggeggio elettronico sono immediatamente stato affiancato da un energumeno in divisa ritrovandomi un  Mp5 a 30 cm dal rene .

 

cosa dovrei dedurre? che il mondo ce l'ha con me? che gli olandesi sono razzisti nei confronti degli italiani? che le forze dell'ordine mi prendono di mira perchè sono maschio, bianco, italiano, etero, trentenne o semplicemente che sono cose che capitano o possono capitare a chiunque?

 

basta trovare giustificazioni al paraculismo. la signora l'ha semplicemente fatta fuori dal vaso.

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, stai bene così tuttapposto

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1 ora fa, Mark Caltagirone ha scritto:

ha poco da sputtanare, la frittata l'ha fatta lei, che poi i giornalisti nostri le vadano dietro è un naturale di cui, ma di certo non è prerogativa dei media italiani, gli inglesi sono ben peggio.

 

visto il personaggio anche io sono very happy she leaves.

Che poi ci dice che siamo vent'anni indietro, ma anche la nazionale inglese non va bene.

Sputtana (a ragione) il nostro giornalismo, ma quello inglese è anche più morboso e strumentalizzante.

Un conto è segnalare problemi, un conto è fare la snob. A mai più.

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Il 28/11/2019 Alle 22:30, psycone ha scritto:

Può essere...intendiamoci Torino non è' Milano (ad esempio) e a sua volta Milano non è altre città/capitali d'Europa e non.

Per chi ha visto altro fuori dall'Italia ci sta che non si accontenti. La vita alla fine è una e una persona fa 2+2. Tanto sono considerate ancora non professioniste in Italia, c'è il razzismo e Torino rispetto a tante città Europee non è sicuramente chissà cosa. La somma delle cose mi pare tutto fuorché una scusa. Non vedo perché fare i conti con i gusti altrui. Anch'io non vivrei a Torino. Potendo scegliere l'unica città in cui vivrei è Milano. Altre città come Bologna, Torino, Firenze per viverci non le sceglierei mai. Torino giusto per vedere la Juve, ma per il resto se posso fare il mio lavoro in un'altra città (es. Milano) non ci penserei 2 volte.
Mettendomi poi nei panni di una ragazza giovane britannica, abituata alla mentalità e città/vita inglese, vissuta per anni e anni in varie città inglesi e soprattutto praticamente una vita a Londra, è normale che Torino sia considerato poco più che un borghetto. Mi ci fionderei io di corsa a Londra (o in un'altra città inglese). Figuriamoci una ragazza britannica, cresciuta e abituata a vivere in una realtà del genere e non certo Torino.

Bisogna un po' finirla di prendersela sul personale e vedere le cose un po' oggettivamente. Torino non è il centro del mondo solo perché c'è la Juve e ci vuole un po' di onestà intellettuale. Se la ragazza ha la possibilitàè di ritornare in inghilterra ci sta che lo preferisca alla vita torinese (soprattutto in questi anni, vedi situazioni di governo e clima sgradevole in Italia).

Quindi in teoria Manchester City, United, Liverpool, Juventus dovrebbero attrarre solo giocatori di *, mentre un Ronaldo rispetto a queste avrebbe dovuto preferire l'Herta Berlino, che bel ragionamento 

Il 28/11/2019 Alle 23:23, leonardoleo ha scritto:

forse se tu in aereoporto venissi fiutato dai cani antidroga perchè  nero

Quindi i cani antidroga sono addestrati a fiutare solo le persone di colore? Spiegatemela questa perché non l'ho capita...

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Tra l'altro ci si sta affannando ad elencare tutte le volte che ci fanno lasciare le borse facendolo passare per la prassi, quando lei nel suo racconto dice che è stata l'unica ad essere sottoposta a quel trattamento. Quindi di che stiamo parlando? .ghgh 

 

8 minuti fa, Gidan73 ha scritto:

Se è andata così come l'ha descritta allora, in questo contesto, ha ragione la Aluko. 

Se qualcuno mi chiede di lasciare la borsa all'ingresso e poi vedo altri clienti liberi di gironzolare con la borsa allora pure io mi incavolerei un pochino...figuriamoci lei che già si sente "perseguitata" di suo poiché nera. 

Amen 

 

2 ore fa, Mark Caltagirone ha scritto:

Cioè arrivi in una città per starci, in teoria, un paio di anni e non ti cerchi una casa e te ne sbatti di socializzare con l'ambiente sociale che frequenti quotidianamente... e poi il problema di integrazione sarebbe degli altri? dai su.

 

Trovo piuttosto inutile andare a sindacare su come una persona preferisce organizzare la sua vita come ha fatto Balice, in maniera superficiale tra l'altro perchè non è vero che non aveva rapporti con le altre. Galli, Boattin, Franco e Russo erano solite passere del tempo con lei, così come con Sanderson (con cui sono amiche da una vita) e Nick.

 

E ne approfitto per sottolineare che se avesse voluto parlare di razzismo a sproposito magari lo avrebbe fatto tirando in mezzo Girelli che la prende in giro per qualsiasi cosa o Caruso che le faceva dire gli scioglilingua per farla incartare. 

 

Ha raccontato semplicemente la sua esperienza in quel che sono state le sue esperienze positive e negative. Accanirsi su di lei per questo, mistificando il tutto è da persone meschine. 

 

2 ore fa, Tetti Fré ha scritto:

Ti ricordo che aveva già tacciato di razzismo la nazionale inglese.

Non aveva ragione neanche in quel caso? Dai su... .ghgh 

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Il 29/11/2019 Alle 11:01, Tetti Fré ha scritto:

Sono robe ridicole come quella dei musei, il nostro Egizio è più importante di quello di Londra, per dire, abbiamo l'unico museo della fantascienza d'Europa e collezioni da fare invidia a chiunque, come quella sulla Sindone e dobbiamo sentirci dire che non c'è abbastanza?

Esatto, evidentemente per lei i veri musei sono quella * pazzesca delle cere dove cedere George Clooney pronto a squagliarsi, questa si che è vera cultura! 

Che torni nel suo paese a .ciapet ai reali! 

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19 minuti fa, Giannij Stinson ha scritto:

Tra l'altro ci si sta affannando ad elencare tutte le volte che ci fanno lasciare le borse facendolo passare per la prassi, quando lei nel suo racconto dice che è stata l'unica ad essere sottoposta a quel trattamento. Quindi di che stiamo parlando? .ghgh 

 

Trovo piuttosto inutile andare a sindacare su come una persona preferisce organizzare la sua vita come ha fatto Balice, in maniera superficiale tra l'altro perchè non è vero che non aveva rapporti con le altre. Galli, Boattin, Franco e Russo erano solite passere del tempo con lei, così come con Sanderson (con cui sono amiche da una vita) e Nick.

 

E ne approfitto per sottolineare che se avesse voluto parlare di razzismo a sproposito magari lo avrebbe fatto tirando in mezzo Girelli che la prende in giro per qualsiasi cosa o Caruso che le faceva dire gli scioglilingua per farla incartare. 

 

Ha raccontato semplicemente la sua esperienza in quel che sono state le sue esperienze positive e negative. Accanirsi su di lei per questo, mistificando il tutto è da persone meschine. 

 

Non aveva ragione neanche in quel caso? Dai su... .ghgh 

Io mi affanno proprio per darti prove di quel che dico, la Aluko ha fatto la spesa solo quella volta li?

Me lo vedo un minimarket pieno di gente con lo zaino. Io ho letto la sua prima precisazione e non parla di altra gente con lo zaino, parlava solo ed esclusivamente che l'hanno raggiunta mentre stava prendendo cose dallo scaffale e che si è sentita accusata di furto, stop.

Ti ripeto, non è vero che non sia comune questa richiesta, lo saprò o mi stai dando del bugiardo?

 

Il fatto che non parli male di nessuno in squadra, tifosi compresi, secondo me è invece indicativo che non voglia piantare grane sul lavoro.

 

Mi accusi anche di mistificazione e meschinità? No, fammi capire meglio perchè saresti da provvedimento. Cosa avrei mistificato, che non si lasciano gli zaini all'ingresso dei negozi? te lo stiamo dicendo in diversi che è così.

 

In quanto alla nazionale, anche qui stai mistificando tu. Mai detto che non avesse ragione, la cosa non mi riguarda più di tanto. Ho sottolineato perchè, a maggior ragione, pensasse alla situazione razzismo a casa propria, invece di dare a noi dei razzisti e arretrati: ora hai capito?

 

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4 minuti fa, Tetti Fré ha scritto:

In quanto alla nazionale, anche qui stai mistificando tu. Mai detto che non avesse ragione, la cosa non mi riguarda più di tanto. Ho sottolineato perchè, a maggior ragione, pensasse alla situazione razzismo a casa propria, invece di dare a noi dei razzisti e arretrati: ora hai capito?

 

Da come avevi scritto non si capiva questo. In quel caso comunque c'è stata un'indagine che ha coinvolto anche altre giocatrici. 

Questo però non esclude che possa essersi sentita a disagio altrove e non possa farlo presente. 

 

5 minuti fa, Tetti Fré ha scritto:

Ti ripeto, non è vero che non sia comune questa richiesta, lo saprò o mi stai dando del bugiardo?

Cosa avrei mistificato, che non si lasciano gli zaini all'ingresso dei negozi? te lo stiamo dicendo in diversi che è così.

Non dico che state inventando, ma non è una pratica così comune come volete far passare. Ripeto, a me non è mai successa una cosa del genere. Nè a Torino nè altrove.

Diverso il discorso dei controlli in aereo, che è giusto si facciano. Un po' meno che gli agenti ti facciano annusare dai cani anti droga senza un valido motivo. 

 

7 minuti fa, Tetti Fré ha scritto:

Il fatto che non parli male di nessuno in squadra, tifosi compresi, secondo me è invece indicativo che non voglia piantare grane sul lavoro.

 

Eppure qui ho letto che sta arrecando solo danni all'immagine della Juve .uhm 

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20 ore fa, Carlitos841 ha scritto:

Piú di qualche volta a Torino mi é capitato, durante gli anni universitari, di dover fare la spesa con lo zaino dopo le lezioni.

 

Una volta mi hanno fermato in 3 pensando che stessi rubando e mi hanno costretto ad aprire lo zaino, in cui ovviamente non c'era niente se non dispense universitarie.

 

Concordo infatti col fatto che sia un pregiudizio, qui in Olanda non mi é mai capitato, anzi, col fatto che tutti vanno in bici da queste parti, fare la spesa con lo zaino é la normalitá. Ma immagino si tratti soltanto di cultura differente, in cui ci si fida molto del prossimo.

 

 

In un noto supermarket di Milano hanno fatto posare lo zaino anche a me, ero in vestito e avevo lo zaino di una nota marca costosa.

E sono bianchissimo, dovrei gridare allo scandalo come la Aluko ?

Sono meridionale, chissà...

 

La verità è che la Aluko voleva un po' di pubblicità, parlando di cani razzisti, di non aver mai subito del razzismo ma "la guardavano con sospetto".

Che è tutta una questione soggettiva e spesso lontano dalla realtà.

 

 

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