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*Th3 Joker*

L'Analisi tattica di VS, JUVENTUS-LAZIO: "Da un certo punto in avanti non c'è più modo di tornare indietro"

Post in rilievo

Siamo nell'anno domini 1915 quando Franz Kafka pubblica il suo Die Verwandlung, ovvero Le Metamorfosi, allegoria della difficoltà, a tratti incapacità, di adattarsi ad un'alterazione dello status quo che rende gravoso l'abituarsi a qualcosa di diverso. Metamorfosi, quella che non si è manifestata nella Juventus nel match rivincita contro la Lazio, a distanza di poco più di quindici giorni dalla debacle bianconera all'Olimpico. Stesso epilogo, stesso scarto, stesso risultato. E sì che la partita è stata comunque differente dalla trasferta in terra romana, soprattutto per un copione differente posto in essere dalla squadra bianconera. La sfida di campionato ci aveva raccontato di una Juve aggressiva, avida nell'ostacolare la prima impostazione laziale, diametralmente differente rispetto alla squadra compassata e che ha messo in scena ritmi blandi in quel di Riyadh. Ritmi blandi che hanno incanalato la partita verso binari estremamente favorevoli alla difesa posizionale della squadra allenata da Simone Inzaghi, abile a modellare la propria architrave tattica sulla base dei punti critici bianconeri già denudati in occasione della vittoria casalinga. La Juventus, schierata col tridente Cristiano-Dybala-Higuain, ha (come ormai consolidato) cercato di sviluppare la manovra per vie centrali, ricercando la pulizia di fraseggio garantito dall'asse Pjanic-Bentancur-Dybala, per cercare l'associatività del Pipa o la finalizzazione di Cristiano. Nessuna sorpresa per Inzaghi, che ancora una volta ha deciso di schierare i suoi operando una prepotente densità in zona centrale grazie a Correa che chiudeva luce su Pjanic e alle mezzali Alberto-Milinkovic che collassavano ai fianchi di Leiva.

 

2ZJxh.jpg

 

Più volte la Juve ha provato la percussione centrale, finendo però nell'imbuto biancoceleste, che ha fatto sì che la Lazio potesse riconquistare il pallone in seconda battuta se non in prima. I ritmi compassati di cui sopra hanno senz'altro favorito la difesa posizionale laziale, mai veramente colta di sorpresa né sovraccaricata su di un lato per sfruttarne le lacune sul lato opposto. Paradossalmente la manovra degli uomini guidati da Sarri ha avuto maggior respiro le poche volte che si è riusciti a trovare l'ampiezza con i terzini, spesso e volentieri anche loro calamitati verso l'interno del campo.

 

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Sandro e De Sciglio collassano verso il centro del campo, lasciando le corsie completamente vuote

 

 

 

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De Sciglio si spinge in avanti guadagnando lo spazio incustodito dalla Lazio

 

Concreta conseguenza di un giropalla che non riusciva a sfogarsi in avanti, i giocatori ad aver toccato più palloni sono Bonucci (90), Sandro (97), Pjanic (95), più De Sciglio (64 tocchi in 54', quindi in linea con gli altri nella proiezione dei 90 minuti).

Alla prima impostazione biancoceleste la Juventus si oppone alzando Pjanic su Leiva, Dybala su Acerbi e aprendo Cristiano-Higuain sui terzi difensori.

 

 

2ZJxn.jpg

 

 

Manovra di disturbo che, tuttavia, viene eseguita poco e male, dal momento che la passività dei tre davanti permette al portatore di palla di avere sempre soluzioni relativamente semplici, grazie anche agli esterni di centrocampo quasi mai realmente disturbati.

 

 

2ZJxm.jpg

Dybala e Higuain in ritardo sul primo pressing, Acerbi è libero di impostare scegliendo la soluzione migliore

 

Lo sviluppo dell'azione ha sempre portato la Lazio a prediligere le corsie laterali, sfruttando tutta l'ampiezza del campo grazie alle sovrapposizioni costanti di Lulic e Lazzari, assorbite a fatica (o non assorbite affatto) dalla Juve, orfana del contributo difensivo di due terzi dell'attacco e delle mezzali che non riescono a trovare i giusti tempi per scivolare in raddoppio sull'esterno.

 

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Guadagnato il dominio delle corsie esterne, il leit motiv della formazione biancoceleste è stata la ricerca del lato debole, legittimata dall'inserimento di Milinkovic che occupava lo spazio alle spalle di Sandro andando a creare un importante mismatch col difensore brasiliano, situazione da cui arriverà peraltro il gol del momentaneo vantaggio laziale.

 

 

2ZJxv.jpg

 

 

2ZJxu.jpg

 

 

La doppia sfida con la Lazio ha evidenziato con arroganza quelle che sono le criticità e le contraddizioni della squadra bianconera, ancora alla ricerca della giusta configurazione che si sposi al meglio con le attitudini degli uomini in campo. A Maurizio Sarri l'arduo compito di risolvere questa situazione kafkiana.

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Te hai voglia a tatticare. Ormai le tattiche lasciano il tempo che trovano. Se uno è forte lo è, tattica o meno. Però una domanda la pongo: secondo voi quale è stata la tattica della Juventus in questa partita? Possiamo chiamarla "confusion?"....così, tanto per darci un tono....

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Mi sembra logico: senza palleggiatori in verticale, senza fantasia, senza centrocampisti con capacità balistiche, mi eviri le fasce - l'unico aspetto da salvare della Juventus dello scorso anno (d'altronde gli uomini sono gli stessi, ci si poteva rendersi pericolosi solo lì, altrimenti avremmo visto lo schifo attuale).

 

Soprassiedo sulla fase difensiva: robaccia vecchia di 30 anni vista l'ultima volta con Delneri

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21 minuti fa, Il Demone ha scritto:

Te hai voglia a tatticare. Ormai le tattiche lasciano il tempo che trovano. Se uno è forte lo è, tattica o meno. Però una domanda la pongo: secondo voi quale è stata la tattica della Juventus in questa partita? Possiamo chiamarla "confusion?"....così, tanto per darci un tono....

 

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Siamo nell'anno domini 1915 quando Franz Kafka pubblica il suo Die Verwandlung, ovvero Le Metamorfosi, allegoria della difficoltà, a tratti incapacità, di adattarsi ad un'alterazione dello status quo che rende gravoso l'abituarsi a qualcosa di diverso. Metamorfosi, quella che non si è manifestata nella Juventus nel match rivincita contro la Lazio, a distanza di poco più di quindici giorni dalla debacle bianconera all'Olimpico. Stesso epilogo, stesso scarto, stesso risultato. E sì che la partita è stata comunque differente dalla trasferta in terra romana, soprattutto per un copione differente posto in essere dalla squadra bianconera. La sfida di campionato ci aveva raccontato di una Juve aggressiva, avida nell'ostacolare la prima impostazione laziale, diametralmente differente rispetto alla squadra compassata e che ha messo in scena ritmi blandi in quel di Riyadh. Ritmi blandi che hanno incanalato la partita verso binari estremamente favorevoli alla difesa posizionale della squadra allenata da Simone Inzaghi, abile a modellare la propria architrave tattica sulla base dei punti critici bianconeri già denudati in occasione della vittoria casalinga. La Juventus, schierata col tridente Cristiano-Dybala-Higuain, ha (come ormai consolidato) cercato di sviluppare la manovra per vie centrali, ricercando la pulizia di fraseggio garantito dall'asse Pjanic-Bentancur-Dybala, per cercare l'associatività del Pipa o la finalizzazione di Cristiano. Nessuna sorpresa per Inzaghi, che ancora una volta ha deciso di schierare i suoi operando una prepotente densità in zona centrale grazie a Correa che chiudeva luce su Pjanic e alle mezzali Alberto-Milinkovic che collassavano ai fianchi di Leiva.
 
2ZJxh.jpg&key=c3c2a2de7f3c73af8d8311f3b1d8af39ccf54d4b229460aee07c653d1026634f
 
Più volte la Juve ha provato la percussione centrale, finendo però nell'imbuto biancoceleste, che ha fatto sì che la Lazio potesse riconquistare il pallone in seconda battuta se non in prima. I ritmi compassati di cui sopra hanno senz'altro favorito la difesa posizionale laziale, mai veramente colta di sorpresa né sovraccaricata su di un lato per sfruttarne le lacune sul lato opposto. Paradossalmente la manovra degli uomini guidati da Sarri ha avuto maggior respiro le poche volte che si è riusciti a trovare l'ampiezza con i terzini, spesso e volentieri anche loro calamitati verso l'interno del campo.
 
2ZJxs.jpg&key=0f9c0bfb3feb53ddfd4ae98361150d077aa01d37cafab2c6435406bc94b9698f

Sandro e De Sciglio collassano verso il centro del campo, lasciando le corsie completamente vuote

 
 
 
2ZJxt.jpg&key=1b50dc3ede5f5da8b85a8cb830a1673bcd70ea3cc579e9ab32bea4250abe5347

De Sciglio si spinge in avanti guadagnando lo spazio incustodito dalla Lazio

 
Concreta conseguenza di un giropalla che non riusciva a sfogarsi in avanti, i giocatori ad aver toccato più palloni sono Bonucci (90), Sandro (97), Pjanic (95), più De Sciglio (64 tocchi in 54', quindi in linea con gli altri nella proiezione dei 90 minuti).
Alla prima impostazione biancoceleste la Juventus si oppone alzando Pjanic su Leiva, Dybala su Acerbi e aprendo Cristiano-Higuain sui terzi difensori.
 
 
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Manovra di disturbo che, tuttavia, viene eseguita poco e male, dal momento che la passività dei tre davanti permette al portatore di palla di avere sempre soluzioni relativamente semplici, grazie anche agli esterni di centrocampo quasi mai realmente disturbati.
 
 
2ZJxm.jpg&key=6c393dd2434c2fe34a2bdcca0c17e97d95b8e8d2b4df002869c79663550e3a7e

Dybala e Higuain in ritardo sul primo pressing, Acerbi è libero di impostare scegliendo la soluzione migliore

 
Lo sviluppo dell'azione ha sempre portato la Lazio a prediligere le corsie laterali, sfruttando tutta l'ampiezza del campo grazie alle sovrapposizioni costanti di Lulic e Lazzari, assorbite a fatica (o non assorbite affatto) dalla Juve, orfana del contributo difensivo di due terzi dell'attacco e delle mezzali che non riescono a trovare i giusti tempi per scivolare in raddoppio sull'esterno.
 
2ZJxk.jpg&key=a9e68a66b1c0281a6ce6e1363568eb02dd5090fe504a88194f4f82d8b2fe65ef
 
Guadagnato il dominio delle corsie esterne, il leit motiv della formazione biancoceleste è stata la ricerca del lato debole, legittimata dall'inserimento di Milinkovic che occupava lo spazio alle spalle di Sandro andando a creare un importante mismatch col difensore brasiliano, situazione da cui arriverà peraltro il gol del momentaneo vantaggio laziale.
 
 
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La doppia sfida con la Lazio ha evidenziato con arroganza quelle che sono le criticità e le contraddizioni della squadra bianconera, ancora alla ricerca della giusta configurazione che si sposi al meglio con le attitudini degli uomini in campo. A Maurizio Sarri l'arduo compito di risolvere questa situazione kafkiana.
Grande!
È sempre un piacere leggere le tue analisi. .ok

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4 minuti fa, ughito1970 ha scritto:

odio i ritmi blandi.......finiamo sempre scrafazzati sotto la nostra porta

"Scrafazzati" non l'avevo mai sentita ma mi piace... :d

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Partita che prima di tutto ha chiaramente evidenziato il perchè il tridente non è proponibile in certe partite.

 

2 minuti fa, garrison ha scritto:

Pure l'analisi tattica...manco le partite di CL c'hanno l'analisi tattica sul Forum!

Di cosa dovremmo parlare su un forum calcisitico? 🤔

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secondo me ci sono tre fasi quest'anno.

 

la prima:

la squadra gioca un po durante la partita con il nuovo sistema chiesto e poi torna al vecchio sistema, sul sicuro, per risolvere le partite

 

la seconda:

man man la squadra cercando di seguire il tecnico entra sempre di più nel nuovo sistema, e comincia a vincere lo stesso

 

la terza:

la squadra abbandona completamente il vecchio per passare al nuovo, il salto nel vuoto.

 

ecco adesso secondo abbiamo passato la fase due e siamo entrati nella fase tre.

solo che non siamo ancora padroni del nuovo, sbagliamo ma non tornando più indietro paghiamo dazio.

 

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Il primo gol della Lazio è una roba comica a parte la scivolata folle di De Sciglio abbiamo 7 giocatori in area contro quelli della Lazio che sono solo in 4 e riescono a far prendere il cross a Savic sul secondo palo libero che ha tutto il tempo di metterla giù e darla in mezzo dove ci sono smarcati sia Immobile che la liscia che Luis Alberto dietro di lui che controlla la palla e tira con il nostro più vicino a 3 metri, gente che rientra inutilmente x vagare nell'area di rigore senza un senso logico!

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Abbiamo fatto il gioco della Lazio. Baricentro alto e manovra sterile, senza gioco sulle fasce e senza tirare in porta. Ogni volta che la Lazio ripartiva, aveva praterie davanti ed avevo sempre l´impressione che la Lazio potesse segnare in qualsiasi momento e la Juve no.

 

Ogni tanto bisognerebbe variare di piú, cercando anche di affondare sulle fasce e cercando di tirare in porta da fuori invece di cercare sempre di passare centralmente. Poi un altro problema é che i nostri centrocampsti non si inseriscono quasi mai in avanti. Mancano tipi come Marchisio, Pogba e Vidal che erano bravissimi nell´inserimento offensivo. Pjanic gioca troppo arretrato. Bentancur é bravo a difendere, ma meno ad impostare e non tira quasi mai in porta. Matuidi corre per due, ma ha i piedi storti.

 

Io metterei Bentancur al posto di Pjanic ed avanzerei Pjanic per sfruttare meglio le sue doti offensive (ha un buon tiro ed é bravo negli assist). Il terzo a centrocampo per me dev´essere Rabiot che ha lo stesso dinamismo di Matuidi, ma con piedi migliori.

 

 

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8 minuti fa, garrison ha scritto:

Ci sono 10/12 topic aperti sulla partita di ieri...se vincevamo mi sa ce ne sarebbero un paio forse, come l'anno scorso (in cui erano più le lamentele per il brutto gioco mostrato che la gioia per la vittoria).

Mi sembra esagerato per una coppetta, tutto lì.

Poi per carità se uno il 23/12 si vuole scartavetrare sulle analisi tattiche, amen.

Buonasera Garrison, le analisi tattiche su questo forum si sono sempre fatte, siano essere per le partite di Champions siano esse per la quarta di campionato in casa col Brescia. Se oggi, 23/12 provi insofferenza per un'analisi tattica di una Supercoppa (che sia una "coppetta" lo stai dicendo tu, di sicuro è un trofeo) nessuno ti vietava di oltrepassare il topic

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Bell'analisi, che conferma quella che è la maggior difficoltà della squadra in questo inizio di stagione: l'inefficacia e la estemporaneità nell'attuare un efficace pressing di squadra. Così le squadre che hanno un buon palleggio, a maggior ragione quelle che occupano bene il campo in ampiezza come la Lazio, riescono sempre a trovare un uomo libero e ad arrivare nella nostra area con pochi passaggi, costringendo i nostri a rientri affannosi, considerando che teniamo il baricentro alto.
Come giustamente ribadito da Sarri non si può essere alti e aggressivi senza una pressione efficace.

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12 minuti fa, garrison ha scritto:

Ci sono 10/12 topic aperti sulla partita di ieri...se vincevamo mi sa ce ne sarebbero un paio forse, come l'anno scorso (in cui erano più le lamentele per il brutto gioco mostrato che la gioia per la vittoria).

Mi sembra esagerato per una coppetta, tutto lì.

Poi per carità se uno il 23/12 si vuole scartavetrare sulle analisi tattiche, amen.

Se non interessati basta non leggere e non commentare eh. Lo so che per te, che le critiche le accetti solo a parole, questa analisi tattica dà particolarmente fastidio ma c'è magari chi è interessato. 

 

C'è da dire che mai come questa volta è evidente dove sono state le criticità maggiori e quindi dove abbiamo perso la partita.

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Sempre un piacere leggerti @*Th3 Joker*!

 

Secondo me la partita di ieri ha nuovamente evidenziato un difetto che molti qui dentro ripetono dal momento del varo del 4312: non abbiamo gli uomini per fare questo modulo, soprattutto nelle mezzali che non hanno le caratteristiche per sopperire al vero problema di questa squadra: lo svuotamento delle fasce.

Bentancur è diventato fondamentale perchè è l'unico ad avere strappo in avanti e corsa indietro.

 

Detto questo, la nostra stagione svolterá quando troveremo il modo (per modulo o per tattica) di occupare nuovamente le fasce. Che per inciso sono proprio il punto da cui puoi fare più male alla Lazio e che noi abbiamo per due partite ignorato.

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Ci sono tante di quelle robe e situazioni... che secondo me questa partita è da prendere come un caso/riferimento di studio, se vogliamo andare avanti.

Non occupiamo bene il campo, in alcuni casi è più grave degli altri... è molto facile saltare la linea di CC se questi non coprono bene i 90 m; si stringono come se fossero loro gli attaccanti.

Sembriamo ancora inesperti e un po' dilettanti a giocare così... ma in verità... non è che sembra, probabilmente lo siamo e basta.

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43 minuti fa, black&whitetiger ha scritto:

Il primo gol della Lazio è una roba comica a parte la scivolata folle di De Sciglio abbiamo 7 giocatori in area contro quelli della Lazio che sono solo in 4 e riescono a far prendere il cross a Savic sul secondo palo libero che ha tutto il tempo di metterla giù e darla in mezzo dove ci sono smarcati sia Immobile che la liscia che Luis Alberto dietro di lui che controlla la palla e tira con il nostro più vicino a 3 metri, gente che rientra inutilmente x vagare nell'area di rigore senza un senso logico!

Primo gol De sciglio scivola Sandro perde l'uomo e salta a vuoto.

 

Secondo gol Sandro non esce sul cross, palla che raggiunge  Lulic che Cuadrado si è perso dato  che gli stava a 5 m!!!

 

La tattica non c'entra. Questi errori sono da dilettanti!!! Concentrazione e fame ci vuole!!!

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L'immagine con De Sciglio e Alex Sandro centrali con le fasce DESERTE è l'emblematica immagine dell'assurdità di quello che sta facendo Sarri... Non esiste proprio... Non riesco a capacitarmi di come possa pensare che può andare bene...

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Quante parole. ...dire che a causa di avere 2 giorni in meno di riposo nelle gambe abbiamo giocato malino sembra brutto?E poi sta grande super mega Lazio a parte i gol e un tiro che straordinarie occasioni ha avuto?Inverti il gol di Luis Alberto e l'occasione finale di Bonucci e il risultato è diverso.

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concordo con l'analisi, la partita è stata persa tutte e due le volte sulle fasce, abbiamo subito sia con Cuadrado sia con De Sciglhio che co A. Sandro....credo che l'equivoco sia meramente "tattico" , a Sarri le soluzioni e i rimedi. 

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Bella analisi grazie.

Vedere sta moria sulle fasce con la squadra che sale alla grande e poi di colpo si spegne mi fa tristezza e mi preoccupa molto.

Tra l’altro ci sono rimasto proprio male, perdere 2 volte in 15 gg nella stessa maniera mi fa proprio incaxxare 

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