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Mark92

Allenamento tecnica individuale

Post in rilievo

Buongiorno a tutti, inizio con lo scusarmi in anticipo con i mod perchè in effetti è una discussione che non c'entra nulla ne con la Serie A ne con i campionati esteri per cui spostatela dove meglio credete e scusatemi ma non sapevo dove altro inserirla. Fondamentalmente vi volevo raccontare come sto passando questa quarantena e, in base a quetsa mia esperienza, porvi delle domande su come lavorano i professionisti.

 

ho trovato, da 4-5 giorni, il passatempo per la quarantena .... 

esercizi di tecnica individuale al muro

una figata pazzesca... ve lo straconsiglio, vi giuro che vi passano 2 ore che nemmeno ve ne accorgete.... scendete nel cortile del condominio vostro, oppure sui marciapiedi (tanto le macchine non passano),o in terrazza, insomma dove vi pare tanto è una cosa da fare da soli, si riesce facilmente a rispettare le norme.

 

Ora alla luce di questa mia esperienza di 4-5 giorni provati ad allenare la tecnica individuale .... avrei delle domande per gli allenatori ,ma non solo.

Premetto che tutta questa mia fascinazione e folgorazione per questi tipi di esercizi deriva dal fatto che non ho mai fatto calcio da bambino.... quindi partendo da 0, noto molto di piu' i miglioramenti

 

Ora pero' , vi dico questo: io vengo dal basket, il mio sport è il basket (parlo di sport praticato, quanto a sport seguiti invece , basket e calcio sono sempre stati la mia passione) , ho sempre e solo fatto basket .... dagli 11 ai 16 ... niente di che eh perchè poi non ho proseguito, pero' ho fatto quantomeno campionati seri, sempre campionati FIP, non uisp o altre minors. Verso i 18 ho smesso causa studio e, a 20, pur di fare qualche sport che si potesse conciliare con lo studio ( quindi fatto 1 massimo 2 volte a settimana e senza allenamenti)  ho iniziato a giocare a calcetto con gli amici. Anche perchè è molto piu' semplice giocare a calcetto che organizzare una partita di basket.... Vi chiederete: come mai questo preambolo sul mio passato sportivo ?

Beh, vi diro', venendo dal basket, ho sempre pensato che la tecnica individuale avesse un'età nella quale si potesse affinare, superata quell'età, quello eri e quello restavi, se eri uno zampognaro, grossomodo, restavi uno zampognaro, potevi migliorare altri aspetti, magari la comprensione del gioco, la lettura delle situazioni offensive o difensive, la comprensione di macro concetti generici .....ma il rilascio palla no !!! la postura no !!! il palleggio no !!! la meccanica di tiro no !!! ..... nei miei anni di basket, in estate, ho visto molti improbabili "Kevin Durant" dell'ultim'ora improvvisarsi giocatori di basket, chi frequenta i campetti sa a cosa mi riferisco,ce ne sono varie tipologie 

quelli che magari sono proprio alla loro prima partita di basket, che non sanno nemmeno palleggiare , che palleggiano facendo doppia o che si sbattono la palla sui piedi ......fino a quelli magari piu' presentabili ma grezzi, sporchi, brutti da vedere, che magari segnano pure eh, ma segnano al campetto, senza intensità, senza regole senza nulla.

Insomma, magari ho visto personaggi improponibili, di tutte le età, riuscire a diventare giocatori di basket da campetto coi quali, quantomeno, riesci a fare una partita, che quantomeno iniziavano a capire le regole, coi quali almeno ci passi una giornata al campetto riuscendo a inserirli in squadra..... ma la tecnica era quella. Non la impari sicuramente al campetto, ma sono sicuro che non la imparerebbero nemmeno se questi decidessero di iscriversi a basket a 30-40 anni.

 

Bene, vendendo da queste convinzioni maturate nella mia esperienza del basket, forse ho sviluppato una sorta di bias cognitivo, ho sempre completamente trascurato la cura della tecnica mia individuale a calcetto ..... lasciate stare che state parlando con , ormai, un 28enne ciccione di 110kg (e con la quarantena la situazione sta peggiorando) ,che gioco con un branco de disperati neo papà ormai completamente stempiati ,peggio de paletta, e co' i rotoli de panza tipo zoidberg de futurama (anche se devo dire che molti hanno davvero una gran classe non fosse per il fisico) . Lasciate stare che, quando ho approcciato al calcetto,  avevo iniziato l'università e mi approcciavo al calcio/calcetto come un gioco, un passatempo, quindi comunque, non me ne fregava nulla di essere scarso e di perdere, mi interessava e mi interessa solo fare una sgambata tra amici...... Ma al netto di queste cose, non ho ugualmente mai curato la mia tecnica individuale, quasi proprio per principio, perchè comunque avevo già 20 anni, era tardi, preferivo divertirmi e quello che facevo facevo, ho (non so per quale motivo) un gran tiro (tiro delle mine di destro allucinanti e anche abbastanza precise) , stranamente buone doti atletiche (sono molto esplosivo nonostante il peso) e stop .... stop non nel senso di "controllo palla", stop nel nel senso di stop !!! fine !!!! . Ho pensato, "sono questo, gioco con questo bagaglio tecnico e ciao."

 

Raga per me questa quarantena è stata una buona scusa per lavorare sulla tecnica individuale e aprirmi un mondo !!! ci passo dalle 2 alle 3 ore da 4 giorni..... oh io vi giuro che nel giro di 4-5 giorni sono migliorato incredibilmente.Non solo col destro !!!! ma inizio ad usare il sinistro, sono piu' coordinato, poggio bene il piede. Ma , piu' in generale, ho proprio un altro rapporto col pallone. Cioè inizio ad avere un rapporto attivo col pallone, cioè nel senso ..... da gran pippà qual'ero e sono tutt'ora, non essiteva proprio il concetto di primo controllo, cioè approcciavao al pallone come un bodyguard che approccia ad una pallottola sparata e indirizzata verso il capo, quasi come se fossi quello con la mazza (non so come si chiama) nel baseball che cerca di beccare la pallina lanciata dal lanciatore ..... cioè cerchi di colpirla e basta !!!! non è che pensi pure a indirizzarla chissà dove. Cerco il contatto fine !!! 

Ora, la cosa assurda, per me , è notare quanto si migliori velocemente !!!! francamente non me lo sarei mai aspettato. Oh, poi mi rendo conto che sicuramente, anche solo in partitella con gli amici, sarà diversa la faccenda, ci sarà comunque maggiore pressione, ci sarà un avversario,  ma vi assicuro che in questi giorni ho fatto dei progressi mostruosi.

Sinceramente non avrei mai pensato che, a 28 anni, si potesse migliorare cosi' tanto.

 

alla luce di cio', ho delle domande che vorrei fare agli allenatori, se ce ne sono, ma ovviamente anche agli altri 

 

Secondo voi, i giocatori prefessionisti, dalla C alla A, curano questo apetto ? 

Secondo voi si migliora a quei livelli, a quell'età ? 

Secondo voi, per un giocatore professionista, ha senso questo tipo di lavoro ? 

 

Badate bene ..... so perfettamente che il livello tra i professionisti è altissimo !!!! Andare allo stadium è una figata proprio per questo !!!! Lo stadium è stata la prima esperienza personale di stadio all'inglese, la cosa piu' bella che mi ha dato lo stadium, e per cui, secondo me, non si pagherà mai abbastanza, è : farti capire il livello !!!! ma non il livello di dybala o di ronaldo o di costa !!! Il livello anche di Maccarone, Caputo, Farias ecc.... LI LO VEDI DAL VIVO !!!! li capisco ,quel pallone, quanto è stato passato forte e quanto è stato smorzato, non si sa come, in scioltezza. Hai sentito perfettamente il rumore fatto dal pallone che è stato passato, vedi perfettamnte con che velocità viaggia, senti il suono del pallone stoppato, e LI !!! LI SI !!!! che capisci che significa stoppare quel pallone, li capisci quanta energia devi smorsare in un fazzoletto !!!! Li capisci perchè,  ripeto, lasciate stare Ronaldo, ma capite perchè maccarone gioca in A e tu sei un ciccione sfigato che, addirittura paga, per giocare improponibili partite di calcetto il lunedi' sera a - 3 gradi. Dalla tv sembra tutto semplice, ma dal vivo capisci di cosa si tratta davvero !!!! Perchè quel pallone è vicino, ti arriva vicino, capisci la forza con cui è stato passato !!!! capisci la difficoltà che faresti a stopparlo !!!! .....E,  sarà capitato a chiunque di voi, di aver giocato, magari 1-2 volte, anche solo con dillettanti, gente che ha fatto promozione o eccellenza o la serie D, e vi assicuro che quando capita che accettano di giocare partitelle tra sfigati, anche se giocano al 30%, ci rovinano la partita, cioè diventa proprio noioso giocarci sia in squadra che contro, diventa tutto squilibratissimo. Per cui mi rendo perfettamente conto il livello, tra i professionisti, sia elevatissimo !!!

Tuttavia mi resta il dubbio .... secondo voi è possibile, tra i professionisti, migliorare sotto questo aspetto ? Fanno questo tipo di lavoro ?

Se non fanno questo lavoro, non lo fanno perchè è impossibile migliorare a quei livelli ? o semplicemente pensano sia piu' conveniente farli lavorare su altro ?

 

scusate l'off topic

 

 

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non so rispondere alla domanda, magari chi lavora nel settore come @baggio18 ti può aiutare...ma ti posso assicurare che ho provato la tua stessa sensazione quando vidi la mia prima partita dal vivo (beh...in realtà era la terza, la mia prima fu Juve - Cagliari 4-2 ultima della 04/05 con annesso ritiro al calcio di Zola, ma al Delle Alpi non si vedeva una mazza .asd )

era Juve - Inter 2-1 09/10 (super gol della vittoria di Marchisio)...puoi immaginarti l'umidità in quella sera di Dicembre...beh...rimasi folgorato dalle cannonate che i giocatori si tiravano, a partire dal semplice primo passaggio che il portiere fa ai difensori...erano delle fucilate pazzesche che schizzavano sull'erba viscida...ma quelli la stoppavano con la stessa tranquillità con la quale io stranutisco....fantastico

e pensare che fortunatamente negli anni successivi abbiamo avuto la fortuna di passare da Molinaro a A.Sandro, da Sissoko a Bentancur, da Giovinco a D.Costa, da Amauri a C.Ronaldo e dall'Olimpico allo Stadium ❤️

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Quando inizi qualcosa di nuovo è facilissimo migliorare, si fanno passi da gigante in pochi giorni. Nel momento in cui arrivi ad un livello molto alto, i miglioramenti risultano essere più difficili, per cui o hai un talento naturale nel fare certe cose e quindi hai più margine di miglioramento di altri "normali" oppure cerchi di far migliorare un particolare aspetto tecnico attraverso delle varianti (o fai entrambe le cose).

Io in 3 giorni ho imparato (anni fa) ad usare il piede debole (il destro), sono migliorato molto velocemente, proprio come te.

Ronaldo credo si alleni sempre sui rigori anche se lui è perfetto, ovviamente non è che il giorno dopo sa tirare meglio, semplicemente si è tenuto allenato ed ha migliorato dello 0.000001% quell'abilità. 

Se mi alleno io ai rigori, divento decente dopo qualche giorno, perché il mio margine è molto più elevato. 

 

Questo vale in tutti gli sport: nel basket (dove tutti i grandi campioni si allenano "ancora" a fare tiri liberi semplicissimi e sono costretti a farli sempre), nel nuoto, nell'atletica  leggera, nel bodybuilding, nel powerlifting ecc...

 

 

ps: quando vedo giocare un dilettante, già mi rendo conto del divario che c'è tra una persona normale e lui. Quando poi si sale di categoria, non ne parliamo.

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Il 23/3/2020 Alle 12:17, .ste13. ha scritto:

non so rispondere alla domanda, magari chi lavora nel settore come @baggio18 ti può aiutare...ma ti posso assicurare che ho provato la tua stessa sensazione quando vidi la mia prima partita dal vivo (beh...in realtà era la terza, la mia prima fu Juve - Cagliari 4-2 ultima della 04/05 con annesso ritiro al calcio di Zola, ma al Delle Alpi non si vedeva una mazza .asd )

era Juve - Inter 2-1 09/10 (super gol della vittoria di Marchisio)...puoi immaginarti l'umidità in quella sera di Dicembre...beh...rimasi folgorato dalle cannonate che i giocatori si tiravano, a partire dal semplice primo passaggio che il portiere fa ai difensori...erano delle fucilate pazzesche che schizzavano sull'erba viscida...ma quelli la stoppavano con la stessa tranquillità con la quale io stranutisco....fantastico

e pensare che fortunatamente negli anni successivi abbiamo avuto la fortuna di passare da Molinaro a A.Sandro, da Sissoko a Bentancur, da Giovinco a D.Costa, da Amauri a C.Ronaldo e dall'Olimpico allo Stadium ❤️

Guarda il delle alpi non l'ho mai visto, pero' ho visto spesso, essendo di roma, l'olimpico di roma, credo sia simile se non peggio

ma infatti non vado piu' in nessuno stadio che non sia all'inglese..... ho visto san siro ma sono sempre stato al 3 anello e, stando troppo verticale, non mi faccio bene l'idea, anche se san siro, ogni volta mi da delle emozioni pazzesche, specie da fuori, per me lo stadio piu' bello al mondo

 

ma lo stadium è tutt'altra cosa, me la ricordo ancora la prima partita allo stadium , io dico sempre che per me è stata la prima partita di calcio ..... uno juventus sassuolo 1-0, il 2 anno di allegri, l'anno della rimonta gol alla dybala di dybala.....tutto sommato nemmeno un gran che come partita, ma ho proprio capito che non avevo mai visto il calcio in vita mia .... ho sentito in modo nitido il rumore del pallone calciato, le urla dei portieri, il pallone che rimbalzava sull'erba, le urla degli allenatori...per me c'è un pre e un post stadium. Un modo completamente diverso di vivere il calcio.

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Il 23/3/2020 Alle 12:49, juventudes ha scritto:

Quando inizi qualcosa di nuovo è facilissimo migliorare, si fanno passi da gigante in pochi giorni. Nel momento in cui arrivi ad un livello molto alto, i miglioramenti risultano essere più difficili, per cui o hai un talento naturale nel fare certe cose e quindi hai più margine di miglioramento di altri "normali" oppure cerchi di far migliorare un particolare aspetto tecnico attraverso delle varianti (o fai entrambe le cose).

Io in 3 giorni ho imparato (anni fa) ad usare il piede debole (il destro), sono migliorato molto velocemente, proprio come te.

Ronaldo credo si alleni sempre sui rigori anche se lui è perfetto, ovviamente non è che il giorno dopo sa tirare meglio, semplicemente si è tenuto allenato ed ha migliorato dello 0.000001% quell'abilità. 

Se mi alleno io ai rigori, divento decente dopo qualche giorno, perché il mio margine è molto più elevato. 

 

Questo vale in tutti gli sport: nel basket (dove tutti i grandi campioni si allenano "ancora" a fare tiri liberi semplicissimi e sono costretti a farli sempre), nel nuoto, nell'atletica  leggera, nel bodybuilding, nel powerlifting ecc...

 

 

ps: quando vedo giocare un dilettante, già mi rendo conto del divario che c'è tra una persona normale e lui. Quando poi si sale di categoria, non ne parliamo.

si è quello che in parte mi domandavo pure io ...... 

 

cioè è facile migliorare tanto, ma è difficile migliorare quel poco che serve ad alti livelli 

 

cioè per fare un esempio:

se io corro i 100 metri in 20 secondi, posso impiegare davvero poco per arrivare a correrli in molto meno tempo e migliorare anche di 5 secondi, che è un miglioramento mostruoso

da 15 a 12, che sono solo 3 secondi, faccio già incredibilmente piu' fatica

da 12 a 10 mi ci devo allenare tutta la vita e non è nemmeno detto che ce la faccia e se ce la faccio vado a fare le olimpiadi 

 

 

 

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Complimenti, mi hai fatto ricordare quando da piccolo passavo ore e ore a palleggiare con il muro cercando di migliorare in vista delle partitelle (quasi giornaliere) con gli amici...

 

E non era una noia, ma puro divertimento..

 

Oggi raramente si vedono ragazzini palleggiare o giocare per strada.. e forse questo è uno dei motivi per cui i calciatori italiani dal punto di vista tecnico hanno avuto un'involuzione importante rispetto a qualche annetto fa.. anche solo numericamente

 

Nelle biografie di grandi campioni che mi è capitato di leggere.. tutti hanno sottolineato l'importanza delle ore passate in strada da piccoli nelle partitelle infinite con gli amici o a provare qualche trucchetto nuovo con il pallone.. in pratica ore e ore di allattamento giornaliero..

 

 

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Che strano però, alle superiori al quarto anno arrivò un compagno nuovo. Questo si era trasferito perché giocava in serie C e lo avevano girato in prestito ad una squadra nei dilettanti, aveva 17 anni. Nell'ora di educazione fisica si faceva ogni tanto la partitella di calcetto, si facevano le squadre e la regola era chi segnava restava e chi subiva usciva in maniera da far giocare un po' tutti. Il primo giorno ce lo siamo litigati come se non ci fosse un domani ... ma ragazzi! Quanto cavolo era scarso! Non si contavano i palloni che mandava in orbita! Una marea di palloni fuori dal cancello!

Comunque ho avuto modo e fortuna di giocare con qualche semiprofessionista, c'era uno ad esempio che faceva impressione nello stacco aereo, però per quanto riguarda la tecnica ho visto fare cose molto più impressionanti a gente di strada. Non scorderò mai il tizio che veniva a scuola vestito da Fonzy, giacca di pelle, Ray Ban, mocassini neri, sigaretta sempre accesa (mentre giocava), ma cavolo se riuscivi a togliergli la palla, un fenomeno senza testa! Certe cose le puoi allenare quanto vuoi, ma si devono anche avere dentro.

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13 ore fa, Mark92 ha scritto:

si è quello che in parte mi domandavo pure io ...... 

 

cioè è facile migliorare tanto, ma è difficile migliorare quel poco che serve ad alti livelli 

 

cioè per fare un esempio:

se io corro i 100 metri in 20 secondi, posso impiegare davvero poco per arrivare a correrli in molto meno tempo e migliorare anche di 5 secondi, che è un miglioramento mostruoso

da 15 a 12, che sono solo 3 secondi, faccio già incredibilmente piu' fatica

da 12 a 10 mi ci devo allenare tutta la vita e non è nemmeno detto che ce la faccia e se ce la faccio vado a fare le olimpiadi 

 

 

 

Esatto, il fatto è abbastanza semplice se vogliamo: più diventi avanzato più hai raggiunto il tuo potenziale genetico (idealmente, perché poi nel mezzo a rovinare il "vero" potenziale ci sono fattori imprevedibili come infortuni/poca voglia di allenarsi/eventi che non ti fanno allenare ecc...) quindi più diventa difficile migliorare.

:d 

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13 ore fa, Argento ha scritto:

Complimenti, mi hai fatto ricordare quando da piccolo passavo ore e ore a palleggiare con il muro cercando di migliorare in vista delle partitelle (quasi giornaliere) con gli amici...

 

E non era una noia, ma puro divertimento..

 

Oggi raramente si vedono ragazzini palleggiare o giocare per strada.. e forse questo è uno dei motivi per cui i calciatori italiani dal punto di vista tecnico hanno avuto un'involuzione importante rispetto a qualche annetto fa.. anche solo numericamente

 

Nelle biografie di grandi campioni che mi è capitato di leggere.. tutti hanno sottolineato l'importanza delle ore passate in strada da piccoli nelle partitelle infinite con gli amici o a provare qualche trucchetto nuovo con il pallone.. in pratica ore e ore di allattamento giornaliero..

 

 

Questo è vero, anche se non bisogna ridurre il problema solo guardando questo fattore. Io ci metto l'incapacità di allenare i ragazzini, la mentalità dei genitori (soprattutto delle donne). Cioè per molti genitori il bambino deve già vincere tornei su tornei, tanto chissenefrega dello studio della tecnica, delle regole tattiche etc... l'importante è portare a casa il torneo del paese... 

Poi il ragazzo a 25 anni non sa controllare un pallone e non sa mettere un cross...  

 

Per non parlare poi delle metodologie di allenamento completamente a caso... E la frittata è fatta.

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Topic interessante. Riguardo i i tuoi dubbi, posso dirti che c'è plasticità cerebrale anche ad 80 anni (di meno, ma c'è), quindi apprendimento, inteso come capacità di acquisire e consolidare abilità. Non so dire come funzioni a livello professionistico, ma posso azzardare che negli sport di squadra difficilmente si va a correggere l'atleta individualmente (più facile nello sport singolo) in quanto le sedute sono sempre collettive, e se c'è correzione è grossolana in quanto questa richiederebbe un approccio analitico, proprio di analisi cinematica e attivazione posturale durante il gesto. Se vuoi approfondire, c'è un testo specifico, "Apprendimento motorio e prestazione" di Schmidt. Ultima cosa, anche io una volta ho giocato a calciotto con uno che avrà avuto una 30ina di anni più di me, ex Serie C...ho corso a vuoto tutta la partita.

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Scendi pezzi di carta, fogli a4,incollali al muro e usali come bersaglio. Tira di destro, sinitro, interno, esterno, prova a tirare a giro, prova da vicino,lontano etc

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noti miglioramenti perché sei partito praticamente da zero. Detto in termini assoluti.

Questo lavoro che fai tu si fa coi bambini...coi grandi ha poco senso, anzi già dopo una certa fascia di età (diciamo dai 10 anni in poi) si lavora più sulla tecnica applicata (in un contesto collettivo) che in quella individuale a sé stante. Questo perché fino a una certa fascia di età i bambini non possiedono la concezione di squadra e gruppo ma pensano a giocare con la palla individualmente.

 

I giocatori professionisti migliorano tecnicamente anche da "grandi" ma le basi della tecnica te la dà l'esperienza da piccolo. Si migliora più che altro in quale dettaglio (per esempio l'uso del piede debole) o comunque nella tecnica applicata in partita.

 

Se tu provi a fare una partita coi tuoi amici ti sentirai più 'bravo' ma riscontrerai comunque delle difficoltà nel gioco in sé per sé e nella tecnica applicata e nella comprensione del gioco, questo avviene solo giocando e allenandosi in gruppo.

 

La tecnica certamente si migliora sempre ma tu hai notato passi avanti perché sei partito dalle tue capacità iniziali che erano scarse ed hai notato subito miglioramenti. I dettagli invece si migliorano più difficilmente e con più tempo o addirittura mai. 

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Il 24/3/2020 Alle 23:36, Argento ha scritto:

Complimenti, mi hai fatto ricordare quando da piccolo passavo ore e ore a palleggiare con il muro cercando di migliorare in vista delle partitelle (quasi giornaliere) con gli amici...

 

E non era una noia, ma puro divertimento..

 

Oggi raramente si vedono ragazzini palleggiare o giocare per strada.. e forse questo è uno dei motivi per cui i calciatori italiani dal punto di vista tecnico hanno avuto un'involuzione importante rispetto a qualche annetto fa.. anche solo numericamente

 

Nelle biografie di grandi campioni che mi è capitato di leggere.. tutti hanno sottolineato l'importanza delle ore passate in strada da piccoli nelle partitelle infinite con gli amici o a provare qualche trucchetto nuovo con il pallone.. in pratica ore e ore di allattamento giornaliero..

 

 

eh lo so ..... è verissimo .....

 

ma io mi ricordo da bambino delle serate finite in .... in non so nemmeno come chiamarlo .... inizialmente si partiva da un mundialito 5vs 5 , poi pero' si trasformava in "prendi la palla e scappa dalla ressa di gente che cerca di strappartela" non c'era nemmeno piu' un obbiettivo , appena prendevi palla , sceglievi una direzione, e tentavi di percorrerla senza fartela rubare ..... c'erano tutti, bambini, giovani, adulti, anziani, italiani, rumeni, marocchini a volte anche forze dell'ordine che arrivavano perchè vedevano una ressa e pensavano che ci fossero disordini e tafferugli e poi finivano per giocare pure loro .... non capivi nemmeno dove iniziava la zona di gioco, passavi davanti ad uno e non capivi se partecipava o no nel dubbio scappavi ...... caz-o che infanzia !!!!

Non vado quasi per nulla orgoglioso del mio paese, pero', se proprio devo dire qualcosa di cui farei veramente fatica a fare a meno, sono questi ricordi ..... questo modo di vivere la vita, di godersi alcuni momenti ..... eh io ho la sensazione che da altre parti si faccia fatica e non si abbia troppo la tendenza a condividere spontaneamente momenti simili. Sia chiaro, non che noi siamo i buoni e gli altri siano freddi cinici calcolatori senza anima ..... è semplicemente un modo di vivere differente, pero' sono ricordi che restano dentro ognuno di noi. Sono cose che ha vissuto chiunque, sono tra i ricordi piu' belli e spensierati che, su per giu', ognuno di noi ha, da quelli nati nel dopoguerra a quelli dell'età mia..... in effetti i bambini oggi si vedono molto meno ...... pero', che devi fare ? 

 

tornavo a casa con mio fratello piu' grande (lui giocava a calcio, e, ovviamente, si sporcava anche meno) che sembravo tornato dal vietnam ..... tagli, ferite, pantaloni strappati, ginocchia sbucciate, tutto zozzo sudato lercio alle 11 di sera .....Tornavo a casa mi vedeva mia madre e .... via con :sculacciate, ciabattate, manichi de scopa 😂😂😂😂😂 ....... maaamma mia che j'ho fatto passa a mi madre. A mio padre nn fregava nulla 🤣🤣🤣🤣, lui badava al sodo, per lui l'importante era che non avessi litigato con nessuno e che mi disinfettassi. Un giorno mamma, talmente stufa sgridarmi e di cucirmi le toppe su ogni fott-uto pantalone nuovo che comprava,  arrivo' alla decisione drastica di chiedere alla nonna (nonna paterna... non hai idea che sarta che era ..... cioè io non ci capisco nulla tutti mi dicono che era una delle migliori) di riadattare un paio di pantaloni di antiinfortunistica di mio padre, e che ormai non gli servivano e non gli stavano piu',  su di me. Li dimostrai a mia madre la mia forza, le feci capire che nulla mi avrebbe impedito di fare le scivolate, avrei accettato tranquillamente le sue sanzioni e la sua reazione iraconda ur di provare quel brivido .....e che quindi sarebbe stato meglio iniziare a trattare e scendre a patti. Stavo conquistando potere, gli equilubri geopolitici familiari andavano ridiscussi. Facemmo un accordo bilaterale grazie al quale istituimmo il famosissimo, e ancora esistente, "pantalone da gioco", in cambio, io mi impegnavo a non giocare assolutamente mai nel caso in cui non indossassi quei pantaloni. Tradotto, se andavo alla comunione di un amico mio con un pantalone buono, non potevo giocare o quantomeno, se lo facevo, non dovevo rovinare il pantalone elegante (dove per elegante si intende non rattoppato ad altezza ginocchia) ..... Il pantalone da gioco ancora esiste, è un pantalone praticamente militare (come tessuto) pesanissimo che pure se prendi il coltello di bear grills fai fatica a sfilacciarlo, con IN PIU', nel dubbio, delle toppe di rafforzamento all'altezza delle gonicchia. NON SOLO !!!! mia nonna paterna, sapendo che io facevo le scivolate, mise, all'altezza del ginocchio, oltre ad una toppa di rafforzamento che ti ho detto, anche una sorta di cuscinetto per stare piu'comodo sulle ginocchia 🤣🤣🤣. Ero invincibile con quello !!!! guarda penso di averci fatto dagli 7-8 agli 11 anni. All'inizio mi stava larghissimo, sembravano pantaloni a zampa di elefante, verso i 10-11 iniziarono a starmi corti tipo bermuda. Ero esteticamente un qualcosa di obrobrioso con quel pantalone ..... ma ci credi che me lo invidiavano tutti ? potevo fare quello che volevo ..... e comunque, non esisteva il problema, tanto ancora non pensavo alla f-ga 

 

che ricordi .... non so che dirti, si ..... forse è cambiato il mondo, o forse no, forse i bambini di oggi fanno le stesse cose che fcciam noi solo che non li vediamo .... non so che dirti. Io so solo che darei qualunque cosa per rivivere anche un solo giorno di quelli, anche 1 solo di quei pomeriggi e serate

 

 

23 ore fa, fedebianconero ha scritto:

Topic interessante. Riguardo i i tuoi dubbi, posso dirti che c'è plasticità cerebrale anche ad 80 anni (di meno, ma c'è), quindi apprendimento, inteso come capacità di acquisire e consolidare abilità. Non so dire come funzioni a livello professionistico, ma posso azzardare che negli sport di squadra difficilmente si va a correggere l'atleta individualmente (più facile nello sport singolo) in quanto le sedute sono sempre collettive, e se c'è correzione è grossolana in quanto questa richiederebbe un approccio analitico, proprio di analisi cinematica e attivazione posturale durante il gesto. Se vuoi approfondire, c'è un testo specifico, "Apprendimento motorio e prestazione" di Schmidt. Ultima cosa, anche io una volta ho giocato a calciotto con uno che avrà avuto una 30ina di anni più di me, ex Serie C...ho corso a vuoto tutta la partita.

grazie .... penso proprio che me l'andro' a leggere .... tanto che devo fa ?

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22 ore fa, baggio18 ha scritto:

noti miglioramenti perché sei partito praticamente da zero. Detto in termini assoluti.

Questo lavoro che fai tu si fa coi bambini...coi grandi ha poco senso, anzi già dopo una certa fascia di età (diciamo dai 10 anni in poi) si lavora più sulla tecnica applicata (in un contesto collettivo) che in quella individuale a sé stante. Questo perché fino a una certa fascia di età i bambini non possiedono la concezione di squadra e gruppo ma pensano a giocare con la palla individualmente.

 

I giocatori professionisti migliorano tecnicamente anche da "grandi" ma le basi della tecnica te la dà l'esperienza da piccolo. Si migliora più che altro in quale dettaglio (per esempio l'uso del piede debole) o comunque nella tecnica applicata in partita.

 

Se tu provi a fare una partita coi tuoi amici ti sentirai più 'bravo' ma riscontrerai comunque delle difficoltà nel gioco in sé per sé e nella tecnica applicata e nella comprensione del gioco, questo avviene solo giocando e allenandosi in gruppo.

 

La tecnica certamente si migliora sempre ma tu hai notato passi avanti perché sei partito dalle tue capacità iniziali che erano scarse ed hai notato subito miglioramenti. I dettagli invece si migliorano più difficilmente e con più tempo o addirittura mai. 

guarda non vedo l'ora che finisca la quarantena ...... voglio troppo provare a fare una partita per vedere come mi muovo 😂

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Bel topic, grazie all'autore.

Io vivo in Svizzera e faccio l'allenatore ormai da 20 anni, da quando ne avevo 27. Sono un giocatore di pallone "vero" da quando avevo 12 anni, prima solo con gli amici o nel giardino di casa. Tecnicamente ero bravino e me la cavavo anche con il piede debole. In più buon senso di posizione e una discreta visione di gioco. Ma ero lento...
A 19 anni, quando giocavo nella squadra italiana del paese (5. lega, che sarebbe l'ultima 😊),  avevo un'allenatore che aveva giocato nella serie A svizzera. Tecnicamente era un mostro. Mi ricordo una partitella nella quale avevo fatto un dribbling (riuscito) e lui fermò il gioco. Mi chiese che * facevo. Beh, li dissi io.. un dribbling, non si é visto? 
Non ho mai scordato ciò che mi ha risposto: "é stata pura fortuna che sei riuscito a dribblare l'avversario. Sei troppo lento per il dribbling, non provarci neanche. Tu ti devi esercitare sulle cose che sei già bravo: controllo, passaggio, visione. Devi allenarti a diventare veloce di pensiero, senza avere idee strane. Scorda il dribbling. Quando ti arriva il pallone, già prima di controllarlo, devi già sapere dove sono i tuoi compagni e gli avvesari. E i tuoi passaggi devono essere precisi, con entrambi i piedi. Il tutto con non più di 2-3 tocchi: dal momento del primo impatto con il pallone fino al passaggio."

Non ho fatto una gran carriera, ma sono diventato un discreto centrocampista. E quando c'era da tirare in porta, tiravo (destro o sinistro era quasi uguale). Poi più tardi quando giocavo nell'over 32 e nell'over 40 ho fatto il difensore centrale. E, come detto, anche l'allenatore. Ho allenato bambini, adolescenti e sopratutto adulti. E come hanno già scritto altri utenti, a una certa età é difficile imparare veramente bene qualcosa di nuovo. Però, con l'esercizio individuale, riesci comunque a migliorare le cose che già sai fare bene e le fondamentali. E da quando alleno cerco proprio di fare questo.
Poi ovviamente nel complesso cerchi sopratutto di migliorare proprio il gioco di squadra. Ma secondo me inizia sempre con il migliorare il singolo giocatore, fino al punto dove non é più possibile migliorare. L'imporante é che il giocatore in campo si senta sicuro in quello che fa.

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5 ore fa, Mark92 ha scritto:

guarda non vedo l'ora che finisca la quarantena ...... voglio troppo provare a fare una partita per vedere come mi muovo 😂

il 90% delle capacità calcistiche sono mentali. Tecnica o atletismo non sono nulla se non accompagnate da , chiamiamola così, intelligenza calcistica..ma racchiude tante cose in sé.

 

Se ti senti migliorato tecnicamente bene, ma questo è perché hai fatto pratica ripetendo il gesto tecnico, ma la tecnica applicata al contesto è un'altra cosa. E quella si allena solo in situazioni "simili" alla partita o comunque sovrapponibili a essa. La maggioranza degli allenatori propone esercitazioni situazionali che stimolano la comprensione del gioco e l'abitudine a leggere le situazioni soprattutto a livello di cognitivita, percezione , elaborazione delle informazioni e decisione da prendere..il gesto tecnico è l'ultima cosa che fai ed è il risultato finale.

 

I grandi giocatori secondo me non sono tanto quelli bravi a fare le cose ma a farle perché è la cosa migliore da fare.

 

I campioni anticipano il tempo di gioco....cioè prevedono come si sviluppa l'azione e si comportano di conseguenza.

 

Le tue capacità di giocare a calcio le migliorerai solo giocando...cioè dopo 10-20 partite magari contro gli stessi amici o giocando assieme agli stessi amici, perché imparerai a conoscere il gioco e a stare in campo non tanto coi piedi ma soprattutto con la testa.

 

 

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1 ora fa, baggio18 ha scritto:

il 90% delle capacità calcistiche sono mentali. Tecnica o atletismo non sono nulla se non accompagnate da , chiamiamola così, intelligenza calcistica..ma racchiude tante cose in sé.

 

Se ti senti migliorato tecnicamente bene, ma questo è perché hai fatto pratica ripetendo il gesto tecnico, ma la tecnica applicata al contesto è un'altra cosa. E quella si allena solo in situazioni "simili" alla partita o comunque sovrapponibili a essa. La maggioranza degli allenatori propone esercitazioni situazionali che stimolano la comprensione del gioco e l'abitudine a leggere le situazioni soprattutto a livello di cognitivita, percezione , elaborazione delle informazioni e decisione da prendere..il gesto tecnico è l'ultima cosa che fai ed è il risultato finale.

 

I grandi giocatori secondo me non sono tanto quelli bravi a fare le cose ma a farle perché è la cosa migliore da fare.

 

I campioni anticipano il tempo di gioco....cioè prevedono come si sviluppa l'azione e si comportano di conseguenza.

 

Le tue capacità di giocare a calcio le migliorerai solo giocando...cioè dopo 10-20 partite magari contro gli stessi amici o giocando assieme agli stessi amici, perché imparerai a conoscere il gioco e a stare in campo non tanto coi piedi ma soprattutto con la testa.

 

 

Bellissimo quello che hai scritto, soprattutto la parte in grassetto che cerco di far capire sempre a chi non se ne accorge.

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Il 27/3/2020 Alle 17:56, baggio18 ha scritto:

il 90% delle capacità calcistiche sono mentali. Tecnica o atletismo non sono nulla se non accompagnate da , chiamiamola così, intelligenza calcistica..ma racchiude tante cose in sé.

 

Se ti senti migliorato tecnicamente bene, ma questo è perché hai fatto pratica ripetendo il gesto tecnico, ma la tecnica applicata al contesto è un'altra cosa. E quella si allena solo in situazioni "simili" alla partita o comunque sovrapponibili a essa. La maggioranza degli allenatori propone esercitazioni situazionali che stimolano la comprensione del gioco e l'abitudine a leggere le situazioni soprattutto a livello di cognitivita, percezione , elaborazione delle informazioni e decisione da prendere..il gesto tecnico è l'ultima cosa che fai ed è il risultato finale.

 

I grandi giocatori secondo me non sono tanto quelli bravi a fare le cose ma a farle perché è la cosa migliore da fare.

 

I campioni anticipano il tempo di gioco....cioè prevedono come si sviluppa l'azione e si comportano di conseguenza.

 

Le tue capacità di giocare a calcio le migliorerai solo giocando...cioè dopo 10-20 partite magari contro gli stessi amici o giocando assieme agli stessi amici, perché imparerai a conoscere il gioco e a stare in campo non tanto coi piedi ma soprattutto con la testa.

 

 

Si si ma immagino...... quello che hai detto te l'ho visto un sacco di volte in qusti anni di partitelle 

pero' guarda ti diro',nel caso mio,  non sono stupido come giocatore. Cioè mi spiego. Faccio sempre cose abbastanza sensate, che poi è il motivo per cui mi chiamano a giocare oltre all'aspetto fisico. Cioè per dirti, tra quelli con cui gioco, ci sono molti giocatori molto piu' supidi di me, giocatori che mi danno veramente fastidio per la loro stupidità, anche molto forti tecnicamente e , proprio per questo, irritanti. Giocatori che io definisco perdenti. Non perchè perdano sempre , nemmeno perchè perdono piu' partite di quante ne vincano, ma perchè perdono troppe partite in relazione a quanto solo forti. Cioè con la tecnica che hanno loro non possno permettersi di sbagliare cosi tanto. Ecco io non sono quel giocatore, devo dire che sotto uesto aspetto mi riconosco delle ottime abilità, e sono straconvinto che questo è un aspetto dovuto al mio background di basket, perchè sono troppo intelligente in relazione a quando sono scarso. Il problema per me sono i limiti tecnici. 

 

Cioè diciamola cosi', io non sono male in specifiche condizioni, ossia:

1) in un campo VERAMENTE da calcetto, cioè non in quei campi adattati in cui ci si giocherebbe tranquillamente a calcio a 6 o a 7 .... perchè li mi salta tutto .... io ho ancora un cervello legato alle distanze del basket, se mi cambi le dimensioni ci metto un po a risettare le distanze.

2) se e solo se giochiamo con pallone a rimbalzo controllato .... se no veramente per me diventa un disastro col pallone a rimbalzo normale, già faccio schifo con quello a rimbalzo controllato.

3) se ho abbastanza spazio, cioè in attacco non devo avere nessuno, o comunque, massimo un altro compagno ma deve essere molto distante da me, perchè , ammesso e non concesso che io stoppi la palla, posso gestire 1 difensore, non potrei gestire l'altro difensore che verrebbe a portarmi il raddoppio, non ho proprio dribbing. Io a calcetto non sto mai di fronte al mio difensore, non dribblo mai.

 

Ti faccio un breve riassunto sulla mia scheda tecnica , se vogliamo chiamarla cosi', 😂 ... con caratteristiche fisico tecniche e tendenze di gioco

Io sono un pivot !!! fine !!! ero un pivot a basket e sono un pivot anche a calcetto. Sono 190 x 110kg ma ti assicuro che sono pure parecchio esplosivo veloce e rapido, fidati che non te l'aspetteresti mai. Cioè fisicamente, a parte il fatto che faccio schifo esteticamente, ho delle capacità fisiche che nessuno si aspetta da me, specie vedendomi 🤣. Il mio problema sono i piedi .... faccio veramente schifo alla mer-a 🤣

So fare una cosa sola .... le mie partite consistono in me che, quantomeno provo, a fare queste cose

sto spalle alla porta, cerco il contatto col difensore, prendo posiszione, mi faccio dare palla (e me la devono dare bene perchè sono scarsissimo), dopo di che, l'ideale , se ci sono le condizioni,  me la porto sul destro e da li guadagno quegli 1-2 metri che mi servono per tirare delle mine di destro allucinanti (e anche abbastanza precise devo dire) e segnare. Oppure la do a uno dei compagni che mi sale .... e devo dire che col destro non sono malaccio nemmeno nel passarla 

Ora pero': messa cosi' non si capisce perchè io non sia il cristian vieri dei tornei amatoriali. 

 

I problemi sono :

1) palla spalle alla porta la prendo se il difensore è mezzo fessacchiotto .... cioè il massimo della libidine per me, è trovare un difensore scemo che pensa di lottare con me per la posizione, li lo distruggo, lo massacro, non glie la faccio toccare mai. Il problema è quando becco difensori normodotati minimamente intelligenti che capiscono che devono fare tutt'altro, cioè devono scappare da me, non darmi l'appoggio, e andare in anticipo. Tant'è che quando sto spalle alla porta e il difensore fa cosi', cioè non mi da l'appoggio, sono io a cercarlo e a cercare il contatto con lui ..... 

Ora con difensori che cercano l'anticipo devo per forza andare incotro alla palla, e facendolo, non posso pensare di stopparla sempre col destro,io le vado incontro poi come mi capita mi capita, devo per forza usare anche il sinistro per stopparla se no, a volte mi capiterà bene sul destro, ma troppe altre volte poggero' male il destro e non la stoppero' ...... se non voglio farmi anticipare mi serve il sinistro.

2) Una volta stoppata devo per forza iniziare a poter usare anche il sinistro anche per girarmi su quel lato in modo credibile. Cioè quanto provo a portarla sul sinistro non ci crede nessuno, tutti mi coprono il destro lasciandomi tranquillamente il tiro perchè sanno che non tirero'mai e che cerchero' di rientrare sul destro .... a volte mi capita che se me la porto sul sinistro riesco a tirare di punta/ mezzo esterno, ma pure li, ci riesco se il difensore è stupido oppure scarso perchè per tirare di esterno mi devo spostare lateralmente, fare piu' strada e lasciare il pallone scoperto .... insomma, devi essere stupido per non capirlo.

3) inizierei anche a passarla di sinistro e a volte mi serve ..... per dire , ormai tutti quanti sanno che, se sto spalle alla porta, la passo solo all'esterno destro, al sinistro a volte la passo di tacco (sempre col destro) o con l'esternodestro, pero' sono soluzioni piu' difficili e infati sbaglio di piu' da quel lato

 

Tutto cio' solo per quanto riguarda l'aspetto legato al mio ruolo naturale, IN PIU', c'è il boss della squadra chiamiamolo cosi' 😂, che insiste nel giocare a 4 perchè effettivamente sei piu' imprevedibile come soluzioni, per carità , vero, ma un caso disperato come me già è un miracolo che giochi a calcetto figurarsi in qualunque altro ruolo che non sia pivot.... pero' almeno su quello ci stiamo ammutinando. Comunque al netto di quanto abbia senso farmi fare gli altri 3 ruoli, sicuramente in quel caso una maggiore confidenza con entrambi i piedi sarebbe fondamentale, cioè se sono pressato dagli attaccanti non posso usare solo il destro. Gia faccio fatica a fare il pivot solo col destro, figurarsi gli altri ruoli.

 

Cioè è verissimo cio' che dici te ... pero' posso dirti una cosa? il discorso sulla tecnica applicata lo vedo molto vero piu' per gli altri ruoli che per il mio. Io gioco a calcetto,  e sopratutt gioco pivot.Non è nemmeno troppo un discorso di livello perchè a volte il livello non è nemmeno cosi' scrauso .... è un discorso di tempi secondo me.

Cioè questo discorso lo stracondivido e l'ho vissuto tutte quelle volte che non ho giocato pivot, cioè tutte quelle volte che mi trovavo lontano dalla porta, e che dovevo sviluppare l'azione. Ecco li effettivamente, con palla al piede, mi sento stupido !!!! cioè mi sento che non riesco a sviluppare il concetto di tecnica applicata, che hai perfettamente espresso tu. Li si !!!! E ho perfettamente capito cosa intendi !!!!

Pero' ti dico che  io , per quello che faccio come pivot, non ragiono, ma per certi versi, quasi non devo ragionare palla al piede. Cioè quando e se la palla arriva a me, l'azione da li a 1-2 massimo 3 secondi, COMUNQUE FINIRA'  !!! poi come finisce finisce .... ma finisce !!!! puo' capitarmi che magari sono posizionato male, non me la sento ne ti girarmi per tirare ne di passarla e mgari la rido' indietro.... ma 9/10 io o tiro o la passo per uno che andrà a tirare.

Cioè secondo me, almeno da come io vivo questo ruolo, io ragiono PRIMA di ricevere palla, nel senso di capire dove posizionarmi, intuire cosa hanno intenzione di fare gli altri 3,  capire che movimento fare, capire se e chi degli altri 3 compagni sta tagliando e sta salendo in attacco per poter cosi' allontanarmi da lui e non intasare lo spazio e magari capire dove farmi trovare in modo efficace. LI RAGIONO !!!! e devo dire che non mi sento nemmeno stupido in quello, ma una volta presa palla ho poco da ragionare, almeno io, non ragiono praticamente mai .... semplciemente faccio delle letture istantanee.

Volendo anche quello puo' essere considerato un ragionamento e magari lo è, pero' secondo me è piu' un qualcosa di istintivo e , ne sono convinto, è una cosa che mi deriva dal basket dove sei costretto a prendere decisioni immediate e quindi, per far si che queste siano sensate, devi imparare e leggere istantaneamente cio' che la difesa ti sta proponendo. Il segreto del basket è non è altro che "read and react" , la difesa ti propone una cosa e tu devi istantaneamente essere in grado di capire cosa ti stanno proponendo e quindi qual'è la migliore soluzione per la proposta della difesa. E nel calcetto, per altro, per un pivot, le proposte della difesa sono molto piu' semplici da leggere che nel basket.... sopratutto una volta ricevuta palla 

Per questo ti dico che il discorso della tecnica applicata è verissimo in assoluto, e lo stracondivido, specie il discorso sull'anticipare il tempo,  pero' lo vedo molto piu' applicabile a tutti gli altri ruoli, ma da pivot io devo fare solo 2-3 cose ma estremamente bene. Almeno qusto è come lo vivo io, poi magari per me è cosi' proprio perchè non ho sviluppato nel mio cervello questo concetto di tecnica applicata e quindi non vedo un interpretazione del ruolo diversa dall'unica che posso permettermi di avere, questo non te lo so dire in effetti  ...... comunque, fondamentalmente io arrivo alla fine, io arrivo a decisioni già prese, se la palla arriva a me le scelte sono già state fatte, restano le scelte individuali del difensore che mi marca, ma quello lo leggo al volo .... Per il resto, per come gioco io, si tratta solo di eseguire correttamente.

 

cioè secondo me se io inizio a imparare a stopparla di sinistro, ma sopratutto a tirare di sinistro decentemente e in modo credibile (non è nemmeno necessario che tiro le mine di punta che tiro col destro) ...... eh  devo dire che inizierei davvero a poter fare una serie infinita di cose in piu'. Oserei dire che, chiaramente ai livelli che mi competono, inizierei a diventare immarcabile, che non vuol dire fare gol in tutti i modi, immaracabile vuole dire che la difesa quantomeno non riuscirebbe a impedirmi tutte le souzioni possibili. Mentre adesso lo fa !!! perchè basta che mi impedisci di girarmi sul destro, e che copri i passaggi sul destro .... hai fatto 

 

comunque sarà una figata, vi voglio fare un reportage passo passo delle mie tragiche e improbabili partite a calcetto 😂

 

 

P.S. per i mod: si potrebbe creare una sezione per il calcio/calcetto proprio giocato ? cioè una sezione per chi gioca ovviamente a qualunque livello .....sarebbe interessantissimo

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calcetto e calcio sono due sport molto diversi...a calcetto conta molto la schematicita di gioco e la velocità...nel senso che puoi benissimo trascorrere un'intera partita a ripetere la stessa giocata.

Questo perché il calcetto è uno sport più immediato e con più densità..cioè c'è uno spazio ristretto con tanti giocatori dentro..i movimenti sono più corti e brevi ed è più facile o meglio più probabile che quello che provi ti riesce in partita.

Per non parlare poi del basket da cui tu provieni che è uno sport che si gioca con le mani ed è molto più preciso.

 

Nel calcio invece c'è più imprevedibilita' ed è uno sport nettamente più situazionale. Il calcetto è più facile da giocare rispetto al calcio. 

 

Metti un giocatore di calcetto al campo grande... difficilmente se la cava come se metti un giocatore di calcio a 11 a giocare a futsal. 

 

Comunque il tuo discorso è chiaro, se sei scarso tecnicamente è normale che devi puntare a migliorare la tecnica di base individuale. E se tu dici miglioro il piede debole così gioco meglio è chiaro che sia così ma vale per tutti.. anche Dybala se migliora col dx diventa un giocatore migliore.

 

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