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Kobayashi

Coronavirus COVID-19 (topic unico)

LadyJay

È vietato parlare di politica e di religione.

Non postate fake news o cose che non hanno attinenza con l'argomento del topic.

Mettete video e articoli sotto quote. E mettete sempre la fonte di ogni notizia che riportate.

Evitate i battibecchi. Evitate di andare perennemente OT.

NOTA BENE: segnalate i post non consoni, non quotate e rispondete a tali post e, soprattutto, non pretendete che tali post vengano moderati nel giro di pochi secondi visto che lo staff non sta sul forum h24.

È VIETATO, come da regolamento generale, parlare della moderazione con post pubblici.

Messaggio di LadyJay

Post in rilievo

2 minuti fa, Masked Rider ha scritto:

Certo che se avessero chiuso anche 10 giorni prima secondo me adesso non staremmo messi così, male sì ma non malissimo.

Si, anche secondo me. da Alzano/Nembro a Bergamo sono 10 minuti di macchina, un sacco di gente lavora/lavorava a Bergamo e, da lì, è partito il contagio.

A inizio mese erano positivi anche questore e prefetto di Bergamo, figurati cosa c’era in giro..

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1 minuto fa, Raikon ha scritto:

Speriamo che una volta finito tutto chi di dovere si prenda la briga di analizzare per bene come è stata gestita la situazione, a livello preventivo ci siamo fatti fregare non se ne esce.

sono rimasto basito, per questo l'ho messo. il video è un po lungo, ma spiega bene. è un'indagine di "chi l'ha visto"

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30 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

dove vai in Grecia?

io son stato a Corfù lo scorso agosto, li i costi son mooolto inferiori nel caso vuoi ravvedere i prezzi .uhm

Leucade.

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1 minuto fa, Masked Rider ha scritto:

Certo che se avessero chiuso anche 10 giorni prima secondo me adesso non staremmo messi così, male sì ma non malissimo.

Tanto secondo me comunque la si giri cambia poco, penso che le tempistiche siano state studiate in un certo senso per garantire di stare aperti fino all'ultimo giorno utile e poi correre ai ripari.

Oltretutto ogni giorno escono nuovi studi che anticipano l'entrata del virus in Italia, si parla anche di uno stand di fiera come primo contatto risalente a gennaio (?) per cui il virus già girava, ovvio che poi gli ospedali abbiano fatto da vettori ulteriori e ambienti perfetti per la diffusione tra persone già debilitate.

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2 minuti fa, Raikon ha scritto:

Tanto secondo me comunque la si giri cambia poco, penso che le tempistiche siano state studiate in un certo senso per garantire di stare aperti fino all'ultimo giorno utile e poi correre ai ripari.

Oltretutto ogni giorno escono nuovi studi che anticipano l'entrata del virus in Italia, si parla anche di uno stand di fiera come primo contatto risalente a gennaio (?) per cui il virus già girava, ovvio che poi gli ospedali abbiano fatto da vettori ulteriori e ambienti perfetti per la diffusione tra persone già debilitate.

si ma nel video erano consapevoli fosse dentro l'ospedale e han fatto niente. è rimasto da positivo una settimana in reparto medicina con gente e medici che andavano e venivano....  un conto la polemica generale. un conto responsabilità oggettive. a codogno era già tutto chiuso. quindi.....

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2 minuti fa, sergio 1157 ha scritto:

sono rimasto basito, per questo l'ho messo. il video è un po lungo, ma spiega bene. è un'indagine di "chi l'ha visto"

Non voglio stare a giustificare e anzi penso che un domani chi ha sbagliato dovrà pagare però il format è sempre stato lo stesso in tutti i paesi del mondo, sottovalutare e fare finta di niente fino a un certo punto di rottura in cui si corre ai ripari.

Anche quando da noi già piovevano vittime c'erano paesi che facevano orecchie da mercante e magari erano pure confinanti.

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3 minuti fa, Raikon ha scritto:

Non voglio stare a giustificare e anzi penso che un domani chi ha sbagliato dovrà pagare però il format è sempre stato lo stesso in tutti i paesi del mondo, sottovalutare e fare finta di niente fino a un certo punto di rottura in cui si corre ai ripari.

Anche quando da noi già piovevano vittime c'erano paesi che facevano orecchie da mercante e magari erano pure confinanti.

ne sono consapevole. però di fronte a fatti e circostanze non riesco ad accettare la logica mondiale. c'è un comune, c'è un ospedale, c'è una direzione. deve rispondere.

se non si fa è perchè nella logica sempiterna nulla deve capitare. ma io sono un cittadino. non devo far compromessi e manco recitare il pater.... in diretta tv.

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8 minuti fa, Difensore della Barriera ha scritto:

Ma di Gianluca Spina cosa ne pensate?

Ho giusto dato un occhio al primo video che propone Google, fa parte del filone della controinformazione? 

1 minuto fa, sergio 1157 ha scritto:

ne sono consapevole. però di fronte a fatti e circostanze non riesco ad accettare la logica mondiale. c'è un comune, c'è un ospedale, c'è una direzione. deve rispondere.

se non si fa è perchè nella logica sempiterna nulla deve capitare. ma io sono un cittadino. non devo far compromessi e manco recitare il pater.... in diretta tv.

Col senno di poi è inaccettabile ma al momento penso si sia sottovalutato e che ci siano state moltissime pressioni, alla fine della storia l'economia comanda tutt'ora.

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15 minuti fa, Raikon ha scritto:

Non voglio stare a giustificare e anzi penso che un domani chi ha sbagliato dovrà pagare però il format è sempre stato lo stesso in tutti i paesi del mondo, sottovalutare e fare finta di niente fino a un certo punto di rottura in cui si corre ai ripari.

Anche quando da noi già piovevano vittime c'erano paesi che facevano orecchie da mercante e magari erano pure confinanti.

Chi aveva responsabilità ed ha sottovalutato o compiuto atti di negligenza va arrestato per omicidio colposo e strage....ovunque nel mondo.

Comunque pensiamo a noi che è meglio.

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2 ore fa, Troy McClure ha scritto:

Guardando le curve dal sito del sole24ore la curva francese è sotto la nostra. Per questo mi interrogavo. 

quelle curve si basano su numeri che, aimé, vogliono dire ben poco se non contestualizzati .ok

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5 minuti fa, OaOx ha scritto:

Chi aveva responsabilità ed ha sottovalutato o compiuto atti di negligenza va arrestato per omicidio colposo e strage....ovunque nel mondo.

Comunque pensiamo a noi che è meglio.

Io te la giro così poi magari è un mio delirio ma penso che si sia sempre scelto finora di puntare al diluire il contagio ma garantendo una base da cui (ri)partire ossia io faccio contagiare tot persone sapendo che comunque il virus non lo posso contenere, si trasmette più dell'influenza, rimane sulle superfici, si trasmette con gli asintomatici ecc. e una volta raggiunto il limite chiudo di modo che una volta che si termina la quarantena comunitaria io abbia già la mia piccola immunità di gregge e qualora ci sia un infetto il virus abbia meno possibilità di trasferirsi ad uno sano proprio per una questione di vettori.

 

Tutti i governi hanno sempre agito nello stesso modo finora e non penso non ci siano esperti che valutino i rischi o protocolli da seguire in tal senso e dicano che sia giusto chiudere a 10, 100 o 1000 casi, il fattore economico è relativo a questo punto perchè ad uno stato una settimana più o meno di chiusura cambia poco, è comunque un danno economico gigantesco a prescindere anche chiudere un solo giorno.

 

Ah ovviamente il discorso vale dando per scontato che sia possibile immunizzare una percentuale di popolazione perchè se il virus continua a mutare e non è così significa che pure la ricerca di un vaccino è inutile e siamo in un loop senza uscita.

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6 ore fa, Bob Kelso ha scritto:

chiaramente parlo per quanto mi riguarda punto, poi ognuno fa come meglio crede

semplicemente mi fa schifo chi come Cassano dice "fate figli" ma vaiafareinculo (scusate il francesismo) gli dico, sti assolutismi mi stanno sul membro

per le mie possibilità no, è un invito criminale per come son messo e per come altri come me son messi

si in questo caso sono d accordo 

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6 ore fa, The Tasmanian Devil ha scritto:

Dai, un po’ di ottimismo 😄

 

Partendo dal fatto che mettere al mondo un bambino dovrebbe sempre essere un gesto d’amore in una coppia, definire “irresponsabile all’ennesima potenza” pensare di farlo perché per un mese non si lavora (che poi mica tutti, anche qui c’è chi lavora normalmente) mi sembra esagerato,  questo sì all’ennesima potenza...

 

Se in ogni mezza crisi dovrebbero fermasi le nascite, allora sì che ci estingueremmo, c’è gente, ancora viva ed in salute, nata sotto le bombe, mica in “quarantena” col supermarket pieno e un sacco di lussi che noi diamo per scontati, ma tanta gente in altre parti del mondo si sogna...

 

É troppo un discorso individuale decidere di fare un figlio che generalizzare non mi sembra davvero corretto.

Non è proprio così eh

Non è che finito il mese di quarantena, alé usciamo tutti freschi e riposati e si ricomincia come prima 

C'è un tessuto economico sfasciato, centinaia di migliaia di aziende chiuderanno, lo stato dovrà sostenere tutti, tra cassa integrazione e sussidi vari, lo stesso stato che non sta introitando niente perché prorogate imposte varie, economia ferma = IVA e imposte sul reddito azzerate o quasi, le accise sui carburanti,......spese sanitarie impennate...

Ci tireremo dietro questa cosa per anni, dal punto di vista economico 

E poi c'è il grosso punto interrogativo dell'europa. La Grecia l'hanno salvata, ma la trojka gli ha messo dei paletti tali che sono addirittura cresciute le morti infantili

Se invece non vogliamo la trojka e il mes,  ancora peggio

Per come la vedo io, con una torta grande mangiamo anche in 5, ma con un tortino mignon è meglio avere solo la tua di pancia da riempire . Questo in generale, non nella mia situazione specifica 

 

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8 hours ago, Troy McClure said:

Guardando le curve dal sito del sole24ore la curva francese è sotto la nostra. Per questo mi interrogavo. 

Aspetta qualche giorno e vedrai come si impennerà la loro dei contagiati...

8 hours ago, Ein said:

Bene, ma allora non andiamo a battere cassa in Europa. 

No, devi farlo visto che di fatto hai mani legate nelle politiche monetarie e molto anche in quelle economiche.

se l’Europa non allenta le misure sono acazzi x tutti

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27 minutes ago, BlueDevil said:

Sono stato dal medico di buon ora a chiedere un test anticorpale sars cov-2. Mi sono sentito dire che non esiste. Mah!

Sei un po’ masochista, di la verità...

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3 minutes ago, Pisogiallorosso said:

Sei un po’ masochista, di la verità...

Voglio solo sapere se ho contratto il virus oppure no. 

Dato che la maggior parte delle persone sono asintomatiche, potrebbe anche darsi. Nel qual caso sarei immune e potrei tornare al lavoro ad esempio.

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Questa delle passeggiate, secondo me, è un primo segnale di liberi tutti che ad oggi è controproducente. 

Stanno tutti ai blocchi di partenza come Fantozzi e i colleghi prima delle cinque 

 

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6 minuti fa, RogerWaters ha scritto:

Questa delle passeggiate, secondo me, è un primo segnale di liberi tutti che ad oggi è controproducente. 

Stanno tutti ai blocchi di partenza come Fantozzi e i colleghi prima delle cinque 

 

qualche chiarimento lo pubblica repubblica

 

https://www.repubblica.it/cronaca/2020/03/31/news/coronavirus_nuova_circolare_viminale_si_camminata_genitore_figli-252804987/?ref=RHPPTP-BH-I252802692-C12-P5-S1.12-T1

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IFQ

 

Coronavirus, dalla chiusura “anomala” di Alzano all’errore sui presidi sanitari: cosa è successo negli ospedali di Bergamo

Da ciò che è successo nella struttura della bassa Valle Seriana alla caccia di mascherine adeguate. Nei giorni che hanno preceduto la scoperta del primo caso positivo nella Bergamasca, il 23 di febbraio, e in quelli successivi sono state prese scelte che hanno facilitato la diffusione del Covid-19 in tutta la provincia. Ecco cosa è successo

 

Quoto

di Alberto Marzocchi | 1 APRILE 2020

 

Riavvolgiamo il nastro di un mese e mezzo. All’ospedale Pesenti-Fenaroli di Alzano Lombardo, nel reparto di Medicina interna del terzo piano, è ricoverata una signora. Diagnosi: scompenso cardiaco. È lì dal 12 di febbraio, il decorso dovrebbe essere breve, eppure col passare dei giorni accusa febbre. Poi problemi respiratori. Nella notte tra il 21 e il 22 dello stesso mese, la situazione precipita. Suo figlio accorre e, per la prima volta, si trova circondato da medici e infermieri con le mascherine. Sua mamma morirà alle due di notte. Camera ardente, con centinaia di persone, e funerali in paese, a Villa di Serio, in forma privata. C’è anche il papà, con l’influenza da qualche giorno, che morirà a causa del coronavirus il 13 marzo, al Papa Giovanni XXIII.

Nel Bergamasco l’epidemia di Covid-19 è esplosa, letteralmente, a fine febbraio. A oggi risulta la provincia italiana col maggior numero di contagi (8.803) in rapporto alla popolazione, nonostante i tamponi vengano fatti solo a chi ha già una sintomatologia grave; col maggior numero di decessi (2.060), sebbene sia risaputo che i report ufficiali sono largamente sottostimati; e risulta, anche, la provincia col personale sanitario più colpito. In pratica, è seconda solo a Wuhan, dove tutto è cominciato. Tra il primo decreto-legge del Consiglio dei ministri (23 febbraio) e la “chiusura” della Lombardia (8 marzo), a dispetto dei dati che crescevano senza freni, è sfumata la creazione di una zona rossa lungo l’asse Albino-Nembro-Alzano Lombardo, il focolaio bergamasco. La Regione Lombardia ha sempre sostenuto di averla chiesta al governo e che questi, però, non avesse mai risposto. La verità è che il presidente Attilio Fontana, insieme alla sua giunta, avrebbe avuto il potere di adottare misure più stringenti. Così hanno fatto, per esempio, la Campania e l’Abruzzo, con rispettivamente cinque e sei comuni; il Lazio, con il caso di Fondi; l’Emilia-Romagna, con Medicina (Bologna). Nemmeno il governo ha voluto istituire la zona rossa nel Bergamasco, preferendo estendere, a partire dall’11 marzo, la zona arancione in tutto il Paese. Detto ciò, non ci sono dubbi sul fatto che il virus circolasse nel Nord Italia già, almeno, dalla fine di gennaio. Eppure, riavvolgendo di nuovo la traccia del film, emergono scelte che ne hanno facilitato la diffusione. Scelte che, terminata l’emergenza, varrà la pena approfondire.

LA “MISTERIOSA” CHIUSURA DEL PESENTI-FENAROLI – Scendendo lungo i tornanti che collegano Selvino alla Valle Seriana, in direzione sud-ovest, sulla sponda destra del fiume Serio, si apre alla vista Alzano Lombardo. La sera del 23 febbraio, domenica, da lassù si distinguono perfettamente le luci blu montate sulle auto delle forze dell’ordine. L’ospedale è transennato, nessuno vi può accedere. Che cosa è successo di così rilevante, quel giorno, da giustificare la chiusura della struttura? Due pazienti sono risultati positivi al tampone. Nell’orario di visita, poco dopo le 13, c’è già un reparto chiuso. Quale? Proprio quello di Medicina interna, al terzo piano, dove si trovava la signora deceduta nella notte tra il 21 e il 22 febbraio. Tra i positivi c’è Ernesto Ravelli, il primo bergamasco morto ufficialmente per coronavirus, che era stato ricoverato (e poi sottoposto a intervento) lì. L’ospedale, chiuso dal pomeriggio, riapre a tarda sera. Con “nessun intervento di sanificazione” o con “uno scarso intervento di sanificazione“, come abbiamo avuto modo di ricostruire da diverse fonti del personale dell’Asst Bergamo Est, e senza un triage differenziato o percorsi alternativi di accesso al pronto soccorso. L’indomani, lunedì, le attività proseguono: prelievi, interventi in sala operatoria, visite in ambulatorio. “Nessuno ci ha detto di metterci in autoisolamento“, ci racconta l’uomo di Villa di Serio a cui è morta la mamma nella notte tra venerdì e sabato. “Non siamo stati contattati nemmeno per il tampone. Abbiamo ripreso le nostre vite, normalmente”. “Sindacati dei medici e operatori sanitari hanno chiesto chiarimenti, ma non hanno ricevuto risposte”, afferma Niccolò Carretta, consigliere regionale bergamasco del gruppo Lombardi Civici Europeisti, che oggi ha depositato una serie di interrogazioni rivolte a Giulio Gallera. “Per quale motivo la situazione, all’interno dell’ospedale, è stata sottovalutata?” domanda, “perché i medici militari sono arrivati solo dopo 20 giorni dall’esplosione dell’epidemia?”.

LA CACCIA ALLE MASCHERINE – “A Bergamo, così come a Brescia e Lodi, i dispositivi sanitari per proteggere il personale medico in quei giorni sono pochissimi“, ricostruisce Michele Usuelli, medico di Terapia intensiva neonatale e consigliere regionale di +Europa, “specialmente in quegli ospedali non abituati ad avere a che fare coi virus e privi del reparto di Infettivologia“. Il 25 di febbraio, quando l’emergenza sanitaria è già esplosa nel Lodigiano e nella Bergamasca (ed era nero su bianco dal primo del mese sulla Gazzetta ufficiale), i vertici di Regione Lombardia decidono di centralizzare l’acquisto dei Dpi tramite il braccio armato Aria spa. E a quel punto viene premuto un bel “reset” alle forniture già predisposte dalle singole aziende ospedaliere. “Da lì la palla è passata, almeno nella prima settimana, alla Protezione civile“, continua Usuelli, “con la conseguenza che reperire le mascherine è stato più complicato“.

IL GOVERNO DICE: “SEGUITE L’OMS” – Negli ospedali di Bergamo, intanto, il virus corre tra le corsie. Mentre dalle porte d’ingresso entrano ed escono persone asintomatiche, i reparti non vengono resi impermeabili. Gli stessi operatori sanitari continuano a lavorare anche se hanno influenza e tosse. Nonostante ciò, almeno in un primo momento, nei nosocomi dell’Asst Bergamo Est (il già citato Alzano Lombardo, Piario, Lovere e Seriate), grazie agli sforzi della direzione medici e infermieri del pronto soccorso dispongono delle mascherine Ffp2 e Ffp3. Dal 2 di marzo, tuttavia, le cose cambiano. Col decreto-legge n.9 il governo, all’articolo 34, stabilisce che “è consentito fare ricorso alle mascherine chirurgiche, quale dispositivo idoneo a proteggere gli operatori sanitari; sono utilizzabili anche mascherine prive del marchio CE previa valutazione da parte dell’Istituto superiore di sanità”. In pratica, da quel giorno, l’esecutivo dà il proprio assenso all’utilizzo di dispositivi, da parte del personale sanitario, che non fermano l’infezione. L’indicazione era stata data il 27 di febbraio dall’Organizzazione mondiale della sanità. Nel report intitolato Rational use of personal protective equipment for coronavirus disease 2019 (Covid-19), l’Oms sosteneva che per visitare pazienti sospetti o già risultati positivi fossero sufficienti le mascherine chirurgiche a quattro strati. La ratio dell’indicazione, sapendo che la protezione non fosse affatto garantita, era una e una sola: sapere che la produzione di Ffp2 e Ffp3, a livello mondiale, non avrebbe soddisfatto la domanda dei singoli Paesi alle prese con l’epidemia. Il risultato, come è stato spiegato a ilfattoquotidiano.it da più di un operatore sanitario, è che in molti ospedali il personale inizia a entrare in contatto coi pazienti indossando le mascherine chirurgiche. C’è di più: medici e infermieri dell’Asst Bergamo Est condividono gli spazi con colleghi positivi.

IL VIRUS IN SALA OPERATORIA – “Da noi non succede affatto”, racconta una fonte qualificata dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, dove sono ricoverati quasi 500 pazienti Covid. “Si usano le Ffp3 per le procedure che generano aerosol, le Ffp2 per le visite”. Ciò che però ha messo a rischio l’intero sistema è stata l’attività operatoria. Fino a metà marzo, infatti, veniva garantita una percentuale cospicua degli interventi. Poi, a fronte di una situazione che non accennava a migliorare, la direzione ha deciso di ridurre al minimo il ricorso alla sala operatoria. “Andava chiuso tutto subito, a eccezione delle urgenze indifferibili. Già dall’1 marzo eravamo consapevoli che fosse esplosa una bomba”. Al contrario, l’attività della sala operatoria ha aumentato le probabilità di diffusione del contagio tra i parenti dei pazienti – che entravano in ospedale – i degenti e il personale. E a proposito di precauzioni “saltate” nel corso della gestione della crisi, è emblematico il caso della tenda di pre-triage montata all’esterno tra il 23 e il 24 di febbraio: è vuota. E non è mai entrata in funzione.

 

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Arcuri rassicura. Possiamo dunque stare tranquilli?

Non lo so, non direi.

Suggerisco la lettura dell'articolessa di Repubblica sulle famose mascherine (chirurgiche, ça va sans dire - sulle altre stendiamo un velo pietoso), che nonostante il presunto avvio della produzione di massa in Italia, non sono ancora disponibili.

 

Torno quindi a chiedere:

• per quale ragione i mezzi dell'esercito solo da 3 (tre) giorni sono stati mobilitati per la consegna delle DPI agli ospedali, cioè ad un mese dopo l'inizio della crisi?

 

Arcuri dice che non è compito né del governo né del commissario (lui) rifornire le farmacie e parafarmacie in Italia, quindi chiedo anche:

• pensiamo di continuare ad affrontare la più grave crisi sanitaria degli ultimi 100 anni con gli ordinari strumenti d'ante crisi oppure ci decidiamo ad adottate strumenti straordinari adatti alla situazione?

 

Coronavirus, Arcuri: "Mascherine presto saranno nelle farmacie"

"Siamo passati in una settimana da 330.000 a 2,4 milioni di mascherine al giorno. I dati non sono piu' un segreto: da oggi sono online". Lo afferma in un'intervista a Repubblica il commissario italiano all'emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri. "Il nostro lavoro sara' verificabile giorno dopo giorno - spiega - e il periodo piu' difficile e' alle spalle. Forniremo al piu' presto anche chi lavora nelle farmacie. Faccio pero' notare che non e' il governo ne' il Commissario che deve rifornire per la vendita le 19.448 farmacie e le 6.365 parafarmacie italiane.

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Suggerisco anche la lettura dell'articolo del Corsera sulla RSA di Mediglia: 62 morti su 150 ospiti.

Torno quindi a chiedere:

 

• intende o no la magistratura muovere il * ed avviare una indagine su ciò che sta succedendo nelle RSA di tutta Italia?

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