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barcollomanonmollo

La Juve di Capello era sopravvalutata?

La Juve di Capello era sopravvalutata?   

  1. 1. Era sopravvalutata?

    • Si
      100
    • No
      214


Post in rilievo

43 minuti fa, robros ha scritto:

Squadra devastante, guidata dall'allenatore sbagliato per vincere in Europa. Capello al Milan sfruttò il solco che aveva tracciato Sacchi, mettendoci il suo pragmatismo. Alla Juve diede pragmatismo e stop. E senza qualità (di gioco) in Europa difficilmente vinci.

la cosa triste è che 15 anni dopo ancora non l'abbiamo capito. 

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10 ore fa, Argento ha scritto:

Da rifondare mi sembra eccessivo.. sarebbe stato sufficiente cambiare un paio di giocatori ogni anno per mantenere un alto livello..

 

Sono d'accordo sul fatto che Vieira abbia reso molto al di sotto delle aspettative ed in parte anche Emerson..

 

L'insuccesso in Europa nasce secondo me da un gioco abbastanza osceno dato dall'allenatore (non ricordo grandi partite, propositive..) e da un turnover inesistente.. 

 

 

Prima o poi anche quella sarebbe stata da rifondare ma di certo in quel biennio Capello ha avuto tra le mani una Formula 1.

Che nelle sue mani era come un ciclista da corsa a tappe ma non da classiche.

1- Capello pensava principalmente a vincere il campionato (infatti si partiva forte) e credo che la società gli chiedeva principalmente quello

2- Capello ha impostato una squadra solida, quadrata, con poca improvvisazione e poca fantasia, dove lo schema era "non prendere gole e palla ad Ibrahimovic"

Un carroarmato senz'anima e senza scintilla.

 

Il gioco più noioso e ripetitivo che si è mai visto a Torino, proprio quello che non ci vuole per vincere la Champions.

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17 minuti fa, Sentenza ( il Cattivo) ha scritto:

ah ecco, perchè avevo letto i messaggi nella prima pagina ed erano quasi tutti " rosa scarsa, sopravalutata" 

e pensavo " ma sono scemo io che la penso diversamente ma com'è che tutti la vedevano cosi scarsa quella rosa boh" 

 

ti giuro sono rimasto molto sorpreso mentre leggevo

sono sul forum dal 2006/2007 e non ti nego che il ricambio generazionale è stato devastante...

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Squadra tutta muscoli, seppur calciatori di alto livello come Nedved, Viera Emerson ma in europa detttavano legge i Ronaldinho, messi, Gerrard eto pirlo ecc. In Europa si vince con la qualità 

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3 ore fa, juventinix ha scritto:

Dai ragazzi, non scherziamo. Era una squadra forte che chiaramente avrebbe necessitato di ricambi di anno in anno come li necessita la rosa attuale.

Gerrard a detta di moggi sarebbe stato un ricambio, ibra lo sarebbe stato di delpiero. Stava nascendo un top team

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13 minuti fa, AndreaSZ ha scritto:

Prima o poi anche quella sarebbe stata da rifondare ma di certo in quel biennio Capello ha avuto tra le mani una Formula 1.

Che nelle sue mani era come un ciclista da corsa a tappe ma non da classiche.

1- Capello pensava principalmente a vincere il campionato (infatti si partiva forte) e credo che la società gli chiedeva principalmente quello

2- Capello ha impostato una squadra solida, quadrata, con poca improvvisazione e poca fantasia, dove lo schema era "non prendere gole e palla ad Ibrahimovic"

Un carroarmato senz'anima e senza scintilla.

 

Il gioco più noioso e ripetitivo che si è mai visto a Torino, proprio quello che non ci vuole per vincere la Champions.

Veramente non era così...

Semmai quello era lo schema di Mancini all'inter...palla a Ibra e s'abbracciamo si diceva.

 

Quella Juventus era una squadra quadrata, si reggeva sulla diga a centrocampo Emerson - Vieira, che badate bene, non erano solo muscoli...anzi!

Erano due grandissimi interpreti dell'ormai perduto ruolo di centrocampista centrale puro. Emerson un puma, un metronomo di centrocampo che impostava azioni, dettava i tempi alla squadra... Vieira, un fenomeno del centrocampo, iniziava l'azione, propositivo, chiedeva sempre l'uno-due con la palla rigorosamente in avanti. 

Sugli esterni c'era l'ala tecnica Camoranesi e Nedved, qualità, classe, potenza, velocità e sacrificio. 

In attacco tanta grazia, anche troppa...da far panchinare uno come Del Piero che all'epoca diceva ancora la sua fisicamente. 

 

Ma di cosa stiamo parlando?

 

Quella squadra aveva per allenatore un Dolmen, l'anticalcio, l'uomo che purtroppo materializzava in campo quello che era diventata la nostra dirigenza in quegl'anni.

E che trovò l'uomo ideale per i loro piani...squadre cortissime, quadrate, super fisiche (pretendeva tutti giocatori muscolari sopra l' 1.80). 

 

Allenatore e dirigenza che si crogiolavano nel loro essere "antipatici"...

Capello che durante la stagione convoca una conferenza stampa e dichiara che da quel momento in poi la sua squadra non avrebbe più buttato il pallone in fallo laterale a meno che non fosse l'arbitro a fermare il gioco... insomma la cura maniacale di dettagli a cui si poteva benissimo fare a meno...

 

Bastava ascoltare alcune intercettazioni di Calciopoli in quegli anni per capire quanto fosse importante vincere in campionato, l'odio tra le dirigente di Juve, Milan e inter era ai massimi storici, tutti chiamavano Bergamo e Pairetto, tutti sapevano di quelle telefonate, tutti cercavano di portare l'acqua al proprio mulino, tutti che facevano buon viso e cattivo gioco.

 

C'era un unico problema, Berlusconi era ancora Berlusconi, Moratti era Moratti ...mentre gli Agnelli erano morti.

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...era una squadra davvero  molto forte con una ciofeca di alxenatore che non riusciva a superare gli ottavi di CL contro squadre mediocri  ... i blancos dopo aver vinto la liga vollero il suo esonero per il gioco che esprimeva catenacciando anche con il Real ! Da juventino dico che è stato un grande txaditore, il fatto che fuggi in quella maniera mexchina quando scoppiò calciopoli non lo dimenticherò MAI...dice molto sull'uomo che è...lo ricorderò sempre con spregio. 

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22 minuti fa, Luxor ha scritto:

Veramente non era così...

Semmai quello era lo schema di Mancini all'inter...palla a Ibra e s'abbracciamo si diceva.

 

Quella Juventus era una squadra quadrata, si reggeva sulla diga a centrocampo Emerson - Vieira, che badate bene, non erano solo muscoli...anzi!

Erano due grandissimi interpreti dell'ormai perduto ruolo di centrocampista centrale puro. Emerson un puma, un metronomo di centrocampo che impostava azioni, dettava i tempi alla squadra... Vieira, un fenomeno del centrocampo, iniziava l'azione, propositivo, chiedeva sempre l'uno-due con la palla rigorosamente in avanti. 

Sugli esterni c'era l'ala tecnica Camoranesi e Nedved, qualità, classe, potenza, velocità e sacrificio. 

In attacco tanta grazia, anche troppa...da far panchinare uno come Del Piero che all'epoca diceva ancora la sua fisicamente. 

 

Ma di cosa stiamo parlando?

 

Quella squadra aveva per allenatore un Dolmen, l'anticalcio, l'uomo che purtroppo materializzava in campo quello che era diventata la nostra dirigenza in quegl'anni.

E che trovò l'uomo ideale per i loro piani...squadre cortissime, quadrate, super fisiche (pretendeva tutti giocatori muscolari sopra l' 1.80). 

 

Allenatore e dirigenza che si crogiolavano nel loro essere "antipatici"...

Capello che durante la stagione convoca una conferenza stampa e dichiara che da quel momento in poi la sua squadra non avrebbe più buttato il pallone in fallo laterale a meno che non fosse l'arbitro a fermare il gioco... insomma la cura maniacale di dettagli a cui si poteva benissimo fare a meno...

 

Bastava ascoltare alcune intercettazioni di Calciopoli in quegli anni per capire quanto fosse importante vincere in campionato, l'odio tra le dirigente di Juve, Milan e inter era ai massimi storici, tutti chiamavano Bergamo e Pairetto, tutti sapevano di quelle telefonate, tutti cercavano di portare l'acqua al proprio mulino, tutti che facevano buon viso e cattivo gioco.

 

C'era un unico problema, Berlusconi era ancora Berlusconi, Moratti era Moratti ...mentre gli Agnelli erano morti.

Sinceramente nn capisco bene il tuopost. Perchè inizia con un "veramente non era così"

Poi dici che Mancini adottava lo schema palla ad Ibra, concordo, ma pure con Capello alla Juventus era così alla fine, difficile negarlo. Ibra inventava il 90% delle azioni pericolose.

Poi alla fine come me critichi Capello e non solo.....ma quello è un discorso che io non ho toccato.

Come me parli di squadra quadrata

 

Io aggiungo che in quegli anni stava proprio morendo l'amato 442, quello amato da Capello, ormai troppo prevedibile e poco fluido, mentre imperversava il 4231

442 che resta ancora il miglior modulo in fase difensiva ma quando si tratta di attaccare è troppo legato e troppo statico nelle posizioni dei giocatori

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10 minuti fa, AndreaSZ ha scritto:

Sinceramente nn capisco bene il tuopost. Perchè inizia con un "veramente non era così"

Poi dici che Mancini adottava lo schema palla ad Ibra, concordo, ma pure con Capello alla Juventus era così alla fine, difficile negarlo. Ibra inventava il 90% delle azioni pericolose.

Poi alla fine come me critichi Capello e non solo.....ma quello è un discorso che io non ho toccato.

Come me parli di squadra quadrata

 

Io aggiungo che in quegli anni stava proprio morendo l'amato 442, quello amato da Capello, ormai troppo prevedibile e poco fluido, mentre imperversava il 4231

442 che resta ancora il miglior modulo in fase difensiva ma quando si tratta di attaccare è troppo legato e troppo statico nelle posizioni dei giocatori

Nella seconda parte mi sono dilungato per fare un po’ di storia di quel periodo, non per te ma per chiunque non l’avesse vissuta o

perlomeno l’ha vista solo in tv o per sentito dire...

 

Quanto a Ibra e a quello che sostieni non era così, o almeno era un po’ diverso...

Quello era un Ibrahimović puro, un talento che stava per scoppiare. Un giovane che voleva spaccare il mondo ma allo stesso tempo divertire la folla con giochi di prestigio... aveva si la giocata che ti risolveva la partita ma spesso era controproducente (come ha scritto qualcuno rallentava le azioni e faceva perdere tempi di gioco). 
 

quindi no, non era palla a Ibrahimović che la risolve... era più che altro palla a Ibra e vediamo che succede. .ok 

Anche perché nel 2005-2006 segnò pochissimo (7 gol) ed iniziava ad avere problemi alla schiena...

 

La sensazione era più o meno la stessa del primissimo Pogba, un giovane che mano a mano si è affermato come campione. 
 

Quanto amavo quel giocatore... 

 

Quella squadra, quando erano tutti in forma ,sapeva anche giocare bene e divertire (Bruges - Juve...)  risolveva le partite in 15-20 minuti ma con le giocate di tutti, erano tutti dei campioni. 
 

Da metà campionato in poi però finivano i giochi... mentalità sparagnina 
 

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1 ora fa, Sentenza ( il Cattivo) ha scritto:

ah ecco, perchè avevo letto i messaggi nella prima pagina ed erano quasi tutti " rosa scarsa, sopravalutata" 

e pensavo " ma sono scemo io che la penso diversamente ma com'è che tutti la vedevano cosi scarsa quella rosa boh" 

 

ti giuro sono rimasto molto sorpreso mentre leggevo

Vabbè ma sono perlopiù bambini

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Beh direi che l'undici titolare, specialmente il secondo anno era oggettivamente di altissimo livello. Una formazione piena zeppa di campioni in tutti i ruoli. Forse discutibile la scelta di affiancare Vieira ad Emerson, quando si poteva optate per un centrocampista di costruzione.

Ma quella fu una scelta dell'allenatore che, storicamente al regista preferiva gente di sostanza in mezzo al campo, e i risultati (in Italia), gli hanno dato ragione molte volte. 

La panchina era molto meno attrezzata. 

Molti rincalzi come Olivera, Appiah, Giannichedda e Blasi furono meno di comparse, quando si sa bene che le grandissime squadre storicamente fanno molto riferimento alla panchina. 

Ma il principale problema di quelle due Juventus  fu una non buona preparazione atletica, praticamente la squadra partiva a razzo per poi rallentare nella fase clou. 

In entrambe le stagioni ci ritrovammo con le gomme a terra dopo il mese di marzo, e puntualmente arrivarono due eliminazioni ai quarti di Champions, giocati molto molto male, specie contro l'arsenal nel 2006 . 

Si vinsero gli scudetti (sofferti), grazie ai tanti punti accumulati nella prima parte di campionato.

In conclusione non direi che quella Juve fosse una squadra  sopravvalutata, basti vedere a quanti juventini presero parte alla finale del 2006.

Direi a malincuore che il buon Fabio e il suo staff non furono proprio dei geni nella gestione atletica. 

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8 ore fa, piovra ha scritto:

la finale mondiale 2006 e' stato il festival dei juventini scesi in campo

e mancavano solo  il pallone d'oro Nedved e Ibra

due palloni d'oro in campo 

ma quando si vedra' una cosa del genere

 

ci hanno (provato) a distruggerci perche' eravamo troppo forti

 

 

Verissimo una rosa all'apice e in mano a una dirigenza coi controhazzi .ma di cosa parliamo...

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7 ore fa, .ste13. ha scritto:

stai seriamente parlando di riserve? mi elenchi le riserve degli altri 9 giocatori per favore? .asd

 

io sono un fervente sostenitore del rasoio di Occam, se per due anni abbiamo fatto ridere e siamo usciti contro la prima squadra seria beccata ho il vago sentore che questa squadra tanto idolatrata non fosse poi così formidabile

Tra l’altro usciti male, che peggio non si poteva. In due partite in casa con Liverpool e Arsenal 0 tiri in porta. Capello ci avrà messo del suo, ma se fosse stata una squadra così devastante, avrebbe sicuramente fatto meglio.

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9 ore fa, juventudes ha scritto:

Che vuoi che siano 9 giocatori in finale mondiale 2006 della Juve... 

quindi? Cosa significherebbe? Puoi prendere i 9 giocatori più scarsi dell’ultima finale del mondiale e viene fuori una roba raccapricciante. 

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14 ore fa, Tarmako78 ha scritto:

Posso essere d’accordo sul fatto che fossimo forse un po sopravvalutati

ma secondo me era il Mister quello realmente inadatto più che i giocatori

Dopo l’eliminazione con il pool,cocente delusione,disse che i loro difensori erano alti e fisici

e quindi c’era poco da fare...🤦🏻‍♂️

Allenatore impresentabile in europa in quel momento,di contro perfetto per vincere campionati..

e infatti 2 su 2...

 

Il primo anno si

E il secondo? 🤔🤔

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Forte ma non fortissima,le 2 eliminazioni con Liverpool e Arsenal senza praticamente tirare in porta nelle gare in casa,non me le sono dimenticate.

Quindi direi ottima squadra ma non certo una delle Juve più forti della storia.

 

 

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Squadra piatta e senza fantasia, con tanti giocatori che hanno avuto il canto del cigno ai Mondiali 2006 per la loro carriera ad alti livelli (thuram,emerson, vieira,zambrotta) più qualche altro che è durato qualche anno in più tipo Nedved,Del Piero e Cannavaro...certo, c'è anche da dire che Ibra ancora non era il bomber spietato che poi è diventato, però anche le riserve erano abbastanza modeste (blasi,giannichedda, oliveira) e il titolare come terzino destro era Zebina non Dani Alves con Zambrotta spesso spostato a sinistra 

 

Ah, in 2 anni di fila  tra Liverpool e Arsenal ricordo 2 tiri in porta in 4 partite, quelle partite furono peggio di quelle contro il Bayern con Conte, ma lì almeno si era consapevoli di essere nettamente inferiori 

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16 ore fa, Loz ha scritto:

Zambrotta si fece altri 4 anni di alto livello

Facendosi umiliare da De Ceglie e diventando la riserva di Abate e Antonini al Milan 

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