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Brohi13

Coronavirus COVID-19

Post in rilievo

2 minuti fa, Ciccio900 ha scritto:

Quelle sono linee guide per tutte le Regione, cosa intendi per strategia univoca?

ad esempio invitare a fare i tamponi a tutte le persone che lunedì torneranno a lavoro. o distribuire centinaia di milioni di test sierologici. 

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2 minuti fa, effe1986 ha scritto:

il fatto sai qual è? che se non esiste una strategia che sia una che si prefissi non dico di risolvere il problema del coronavirus ma almeno di contenerlo, limitarlo e gestirlo qualsiasi cosa va bene per criticare. 

 

lunedì prossimo la mia compagna va a lavoro e il primo giorno sarà speso solo per fare i tamponi a tutti i dipendenti dell'istituto dove lavora. Poi solo a risultati avvenuti si potrà tornare a tutti gli effetti a lavorare. 

La stessa cosa la mia azienda con i test sierologici. 

 

Trovo assurdo, scandaloso, e criminale che a questo fatto ci debbano pensare le singole aziende e non lo stato che ha come unica strategia "Se ami l'italia stai a distanza" quella di affidarsi totalmente ed esclusivamente al singolo... 

anche da me l'azienda fa i test prima di cominciare a lavorare. con una presenza fissa medica. un'equipe medica ha visitato reparti, definito i sistemi di circolazione, consigliato orari turni e possibilità di distanziamento.

boh, non so. ma a me pareva giusto... semmai lo stato si occupa di quelle miriadi di aziende che da sole non possono farlo.

se una azienda lo può fare per quale motivo sarebbe assurdo?

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3 minuti fa, effe1986 ha scritto:

il fatto sai qual è? che se non esiste una strategia che sia una che si prefissi non dico di risolvere il problema del coronavirus ma almeno di contenerlo, limitarlo e gestirlo qualsiasi cosa va bene per criticare. 

 

lunedì prossimo la mia compagna va a lavoro e il primo giorno sarà speso solo per fare i tamponi a tutti i dipendenti dell'istituto dove lavora. Poi solo a risultati avvenuti si potrà tornare a tutti gli effetti a lavorare. 

La stessa cosa la mia azienda con i test sierologici. 

 

Trovo assurdo, scandaloso, e criminale che a questo fatto ci debbano pensare le singole aziende e non lo stato che ha come unica strategia "Se ami l'italia stai a distanza" quella di affidarsi totalmente ed esclusivamente al singolo... 

app e test a tappeto, da sola l'app non basta. 

per me lunedì ogni persona prima di rimettere piede in ufficio dovrebbe ricevere il tampone, o almeno un test sierologico. 

 

Anche questo è vero. Questo tipo di emergenza avrebbe richiesto un maggior/miglior livello organizzativo. Come giustamente sottolinei alla fine, app e test sierologici sarebbero stati determinanti. Il secondo comunque pare sia in arrivo, vediamo come gestiranno la cosa.

Tra l'altro in una delle pagine dietro un utente ha postato il riepilogo delle manovre dei singoli Stati. Quello francese, andrebbe visto nel merito, ma ad occhio mi sembra convincente.

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6 minuti fa, effe1986 ha scritto:

il fatto sai qual è? che se non esiste una strategia che sia una che si prefissi non dico di risolvere il problema del coronavirus ma almeno di contenerlo, limitarlo e gestirlo qualsiasi cosa va bene per criticare. 

 

lunedì prossimo la mia compagna va a lavoro e il primo giorno sarà speso solo per fare i tamponi a tutti i dipendenti dell'istituto dove lavora. Poi solo a risultati avvenuti si potrà tornare a tutti gli effetti a lavorare. 

La stessa cosa la mia azienda con i test sierologici. 

 

Trovo assurdo, scandaloso, e criminale che a questo fatto ci debbano pensare le singole aziende e non lo stato che ha come unica strategia "Se ami l'italia stai a distanza" quella di affidarsi totalmente ed esclusivamente al singolo... 

app e test a tappeto, da sola l'app non basta. 

per me lunedì ogni persona prima di rimettere piede in ufficio dovrebbe ricevere il tampone, o almeno un test sierologico. ma era una cosa troppo intelligente da fare, meglio pensare che 5 persone che condividono lo stesso ufficio per 9h con la mascherina siano al sicuro da ogni contagio.

Vanno separati i malati dai sani... altrimenti non ne usciremo mai... 

Il discorso è che sti test non hanno validità. Una mia amica infermiera ex positiva da covid ha fatto il sierologico e le risultavano 0 IGG e 0 IGB, per il test lei era tecnicamente pronta a riprenderlo.

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1 minuto fa, sergio 1157 ha scritto:

anche da me l'azienda fa i test prima di cominciare a lavorare. con una presenza fissa medica. un'equipe medica ha visitato reparti, definito i sistemi di circolazione, consigliato orari turni e possibilità di distanziamento.

boh, non so. ma a me pareva giusto... semmai lo stato si occupa di quelle miriadi di aziende che da sole non possono farlo.

se una azienda lo può fare per quale motivo sarebbe assurdo?

è assurdo che ci debbano pensare le singole aziende.

poi ben venga che lo facciano quante più aziende possibili. Forse non mi sono spiegato.

 

Ma possiamo metterci nelle mani dei datori di lavoro e degli imprenditori? Quanti saranno lungimiranti come il mio o come il tuo? 

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3 minuti fa, onekiddu ha scritto:

"E gli anziani come fanno con l'app ?" (cit.) .ghgh

Inviato dal mio FRD-L09 utilizzando Tapatalk
 

penso che gli anziani sia il problema minore. la mobilità riguarda sopratutto chi lavora e\o interagisce nei locali pubblici.

comunque l'app da sola non può bastare. è un grosso aiuto.

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7 minuti fa, Gamarra ha scritto:

 

Tanto alla fine se il governo non avesse preso posizione, non sarebbe andata bene uguale. In molti hanno già dimenticato che certuni, farmacie comprese, avevano iniziato a marciarci vendendo le chirurgiche a 10 euro cadauna.

Poi, che la decisione dei 50 cent abbia provocato nell'immediato scompensi nell'indotto era inevitabile. Però trovo assurdo lamentarsi anche su questo, magari da gente che non ha nulla a che fare col mondo delle piccole e medie imprese. 

Il fatto che questa decisione SACROSANTA, tra l'altro accompagnata ad un rimborso per differenza alle farmacie che hanno acquistato a prezzi superiori, venga criticata, fa capire che qualsiasi cosa si faccia, si andrà a cercare il marcio. Vendendole a 50 centesimi hai un ricavo almeno doppio a quello che ti costano. 

 

Saranno nelle prossime settimane sul mercato italiano 660 milioni di mascherine chirurgiche ad un prezzo medio di 38 centesimi di euro al pezzo. A produrle cinque aziende italiane - Fab, Marobe, Mediberg, Parmon e Veneta distribuzione - che hanno già siglato i contratti con il commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri. - http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/mascherine-arcuri-firma-ctratto-con-5-aziende-italiane-per-produrre-660-milioni-a-38-centesimi-42f16c6b-d4af-491e-9a53-a70c62808a16.html

Insomma, chi vuole speculare si sta lamentando, chi vuole fare le cose fatte bene le fa.

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Adesso, TheTraveller ha scritto:

Il discorso è che sti test non hanno validità. Una mia amica infermiera ex positiva da covid ha fatto il sierologico e le risultavano 0 IGG e 0 IGB, per il test lei era tecnicamente pronta a riprenderlo.

di test ce ne sono diversi, e hanno una % di affidabilità che va dall'80 al 98%.

è ovvio che non avrai la certezza nemmeno se scegli il più affidabile, però meglio avere una % dell'80% di individuare un malato che affidarsi al caso e al "che dio ce la mandi buona"

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5 minuti fa, Audemars ha scritto:

Io mi lamento e sono integrato nel mondo delle pmi da 30 anni. Magari il grassettato vale per coloro che in questo momento dovrebbero tenere su la baracca. 

 

Capisco. Tuttavia continuo a pensare che lucrare su uno strumento attualmente fondamentale per la salute collettiva sia fuori luogo. Sulle penalizzazioni di tutto ciò che gli ruota intorno ci auguriamo tutti che i decisori pongano attenzione.

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2 minuti fa, Leila88 ha scritto:

https://www.cronache24.it/altroinprovincia/umbria-lieve-aumento-di-positivi-7-solo-a-giove/ svelato l’arcano 7 positivi nella zona rossa....sono tutti concentrati li, nel resto dell’Umbria solo 2...abbiamo sfatato il mito che sia stata colpa delle grigliate fiuuuu

E' che così falsano i dati, 910 test sierologici fatti in un paesino di 2000 anime, venissero a farsi un giro in Lombardia e vedremmo i milioni .ghgh

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2 minuti fa, Raikon ha scritto:

E' che così falsano i dati, 910 test sierologici fatti in un paesino di 2000 anime, venissero a farsi un giro in Lombardia e vedremmo i milioni .ghgh

Esatto infatti 

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1 minuto fa, effe1986 ha scritto:

è assurdo che ci debbano pensare le singole aziende.

poi ben venga che lo facciano quante più aziende possibili. Forse non mi sono spiegato.

 

Ma possiamo metterci nelle mani dei datori di lavoro e degli imprenditori? Quanti saranno lungimiranti come il mio o come il tuo? 

si capisco.

ma le linee guida le detta l'equipe medica. e l'azienda deve applicare quelle.

ti dirò, me ne occupo... sto trovando molta collaborazione. e non è un'azienda piccola.

vero che forse è più facile organizzarsi ma ci sono una marea di problemi.

c'è il trasporto aziendale.. in un primo tempo l'azienda aveva detto.. ognuno si prenda l'auto,  poi rientrato... ( anche perchè uno faceva prima a stare a casa), mezzi pubblici con il turno alle 6 sono impossibili.

poi la mensa i turni.. il distanziamento tra le linee. l'uso della mascherina, dove, quando, come, non sempre è facile il distanziamento, ma neanche l'uso della mascherina a 40°.

insomma un casino. ma ci stanno riusciendo.

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2 minuti fa, sergio 1157 ha scritto:

si capisco.

ma le linee guida le detta l'equipe medica. e l'azienda deve applicare quelle.

ti dirò, me ne occupo... sto trovando molta collaborazione. e non è un'azienda piccola.

vero che forse è più facile organizzarsi ma ci sono una marea di problemi.

c'è il trasporto aziendale.. in un primo tempo l'azienda aveva detto.. ognuno si prenda l'auto,  poi rientrato... ( anche perchè uno faceva prima a stare a casa), mezzi pubblici con il turno alle 6 sono impossibili.

poi la mensa i turni.. il distanziamento tra le linee. l'uso della mascherina, dove, quando, come, non sempre è facile il distanziamento, ma neanche l'uso della mascherina a 40°.

insomma un casino. ma ci stanno riusciendo.

perfetto, magari ogni azienda si dotasse di un'equipe medica... purtroppo sono sicuro che no nsarà così, e quindi ci doveva pensare lo stato. Che invece sta bellamente ignorando il problema. 

Ben venga l'app, così se il mio collega è positivo a me mi avvisano. 

Ma non era meglio fare in modo che il mio collega positivo a lavoro non ci metteva piede? e l'app mi avvisava solo se ad esempio il mio barbiere è positivo? 

Il lavoro sarà un serbatoio di contagi e trovo scandaloso che lo stato non si sia posto il problema. 

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5 minuti fa, sergio 1157 ha scritto:

si capisco.

ma le linee guida le detta l'equipe medica. e l'azienda deve applicare quelle.

ti dirò, me ne occupo... sto trovando molta collaborazione. e non è un'azienda piccola.

vero che forse è più facile organizzarsi ma ci sono una marea di problemi.

c'è il trasporto aziendale.. in un primo tempo l'azienda aveva detto.. ognuno si prenda l'auto,  poi rientrato... ( anche perchè uno faceva prima a stare a casa), mezzi pubblici con il turno alle 6 sono impossibili.

poi la mensa i turni.. il distanziamento tra le linee. l'uso della mascherina, dove, quando, come, non sempre è facile il distanziamento, ma neanche l'uso della mascherina a 40°.

insomma un casino. ma ci stanno riusciendo.

nella mia azienda hanno raddoppiato i bus per i dipendenti

diversificato i turni per evitare assembramenti agli ingressi e negli spogliatoi (ad esempio in occasione del turno del mattino metà stabilimento fa 6-14 e l'altra metà 7-15)

abolito la mensa

impresa di pulizia 24 ore su 24

mascherine e gel disinfettante per tutti 

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Adesso, effe1986 ha scritto:

perfetto, magari ogni azienda si dotasse di un'equipe medica... purtroppo sono sicuro che no nsarà così, e quindi ci doveva pensare lo stato. Che invece sta bellamente ignorando il problema. 

Ben venga l'app, così se il mio collega è positivo a me mi avvisano. 

Ma non era meglio fare in modo che il mio collega positivo a lavoro non ci metteva piede? 

no. l'equipe medica fa riferimento all'inail. dà le linee guida poi passa a controllare che vengano eseguite.

se lo sono apre, se non lo sono sta ferma. l'azienda mette solo una presenza medica, per misurazione febbre in entrata e soccorso eventuale.

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Quoto

 

Il Governo ha agito in maniera confusa e contro alcuni principi base della Costituzione» attacca l’ex Presidente della Consulta, e poi ribadisce con ancor più forza «neppure la più terribile delle dittature ha limitato la libertà di andare e venire, di uscire di casa, per di più selettivamente limitata per categorie di persone o a titolo individuale indicate in atti amministrativi». Per Cassese infine Conte non ha rispettato né il Parlamento né il diritto di voto, aggiungendo così alla violata libertà personali e di culto un terzo grado di “responsabilità” dell’azione negli ultimi due mesi.

La libertà delle persone non può essere messa in discussione, questo è il punto fondamentale. Non si possono considerare gli italiani come bambini. Perché lo Stato decide il cugino si e l’amico no? Chi è lo Stato che può decidere questa cosa?»

Il primo decreto era fuori legge. Poi è stato corretto il tiro con il secondo decreto legge, che smentiva il primo, abrogandolo quasi interamente. Questa non è responsabilità della politica, ma di chi è incaricato degli affari giuridici e legislativi. C’è taluno che ha persino dubitato che abbiano fatto studi di giurisprudenza».

 A palazzo Chigi c’è un professore di diritto: avrebbe dovuto bocciare chi gli portava alla firma un provvedimento di quel tipo. Poi si è rimediato. Ma continua la serie di norme incomprensibili, scritte male, contraddittorie, piene di rinvii ad altre norme. Non c’è fretta che spieghi questo pessimo andamento, tutto imputabile agli uffici di palazzo Chigi incaricati dell’attività normativa», 
Aggiungo che per la legge del 1978 sul Servizio sanitario nazionale, competente a emanare più della metà di quegli atti era il ministro della Salute. Abbiamo quindi assistito, da un lato, alla centralizzazione di un potere, che era del ministro, nelle mani del premier. Dall’altro a una sottrazione di un potere che sarebbe stato più autorevole se esercitato con atti presidenziali. È forse eccessivo parlare di usurpazione dei poteri, ma ci si è avvicinati»

 

 

tempo.it

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Adesso, Atsu ha scritto:

nella mia azienda hanno raddoppiato i bus per i dipendenti

diversificato i turni per evitare assembramenti agli ingressi e negli spogliatoi (ad esempio in occasione del turno del mattino metà stabilimento fa 6-14 e l'altra metà 7-15)

abolito la mensa

si anche da me raddoppiato bus. era l'unica via... 

da me 6-14 e 6.30-14.30 fanno i 3 turni.

sulla mensa ci stanno ragionando.ma si va verso il mantenimento della mensa.

distributore acqua in mensa con comando a cellula.. per non dover toccare nulla.

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1 minuto fa, sergio 1157 ha scritto:

 

distributore acqua in mensa con comando a cellula.. per non dover toccare nulla.

questo lo abbiamo sempre avuto, per acqua e bibite varie.

ma si sono resi conto che era un casino contingentare gli ingressi e mantenere le distanze.

quindi panino da casa :) 

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1 minuto fa, Atsu ha scritto:

questo lo abbiamo sempre avuto, per acqua e bibite varie.

ma si sono resi conto che era un casino contingentare gli ingressi e mantenere le distanze.

quindi panino da casa :) 

si. se n'era discusso. e inizialmente si farà così.

poi però si è giudicata la mensa troppo importante perchè anche per il panino poi ci volevano zone per consumarlo. ed era stata individuata la mensa. a quel punto tanto valeva fare una buona organizzazione del pasto.

ovviamente a turni e distanziato. ma con distribuzione delle vettovaglie in plastica ben insacchettate, un luogo per i rifiuti, una prima distribuzione di mensa fredda, poi si va verso quella calda.

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5 minuti fa, Atsu ha scritto:

questo lo abbiamo sempre avuto, per acqua e bibite varie.

da noi solo acqua:(

anche se nei 3 tipi, frizzante, naturale e demineralizzata.

il resto lo si paga al distributore.

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11 ore fa, effe1986 ha scritto:

Comunque dopo aver risentito il discorso di ieri mi sento ancora più spaesato.

Non sappiamo come fare. 

Nessun progetto per la scuola, la sanità o l'assistenza. Niente contact tracing digitale, né altri metodi per individuare e interrompere rapidamente le catene di contagio. 

Nessun programma di testing coordinato tra le regioni, a campione o a tappeto o chissà. Niente covid-hospitals dove isolare i pazienti, e zero programmi di assistenza sanitaria e sociale sul territorio.

Nessun sostegno ai genitori che devono tornare al lavoro e ai bambini che non si saprà più dove parcheggiare. 

Non siamo in condizioni migliori di quelle che ci hanno fatto chiudere, ma non possiamo stare ancora chiusi. 

Abbiamo sprecato due mesi delle vite di tutti senza costruire un sistema di contrasto dell'epidemia che vada oltre la buona volontà dei singoli, la loro capacità di comprensione, il senso civico, l'accortezza. 

Non abbiamo un piano.  Ognuno pianificherà la sua personalissima fase 2. Nel mio caso sarà molto simile alla fase 1, altri non potranno risparmiarsi dei rischi e altri ancora la vivranno come una sorta di fase 14, * il virus io ti abbraccio lo stesso. 

Riapriamo qualcosa, senza distinzioni tra regioni in condizioni radicalmente diverse. Vediamo come si comporta la gente e aspettiamo gli eventi. Osserviamo i nuovi focolai, lasciamo che gli ospedali si saturino di nuovo, scarichiamo sui medici-eroi nuove croci, e poi facciamo un altro giro di lockdown, sprechiamo altro tempo e ripartiamo un'altra volta. 

Finché la scienza offesa ogni giorno nei talk show troverà una soluzione. O fino all'immunità di gregge, ammesso che sia possibile. Insomma sempre il progetto e Aspetta e spera, adesso almeno in compagnia della mamma e di una pizza fumante. Che anni bellissimi.

 

E sia chiaro che non sto chiedendo allo Stato di risolvere il problema, in due mesi per giunta. Questo non è possibile. Ma organizzare una risposta istituzionale basata su test, tracciamento e trattamento, assistenza sanitaria e sociale sul territorio, un piano per la scuola, il lavoro e i trasporti, una comunicazione chiara, trasparente e approfondita, la distribuzione dei dati individuali alla comunità scientifica quello sì, è possibile. Non la soluzione, un piano. E la responsabilità politica delle decisioni e degli errori. Per non far sentire noi cittadini perduti di fronte a una tempesta cui andiamo incontro su barche tanto diverse.

Che dire, concordo su tutto.
Fase 2 che allenta le maglie in una situazione, a livello di contagi giornalieri, uguale a quando è stata istituita la fase 1.
Si dovevano attuare delle misure per intervenire in una seconda ondata di contagi che inevitabilmente ci sarà.
Così facendo, invece, al rialzo dei numeri ci sarà solo panico generale (perché la gente non è stata preparata a questo) e tutti di nuovo in lockdown.

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42 minuti fa, effe1986 ha scritto:

ad esempio invitare a fare i tamponi a tutte le persone che lunedì torneranno a lavoro. o distribuire centinaia di milioni di test sierologici. 

Obbligare a far i tamponi a tutti i lavoratori vuol dire ripartire nel 2022, forse. Nessun paese ha la disponibilità di fare milioni di tamponi in tempi ragionevoli, la meravigliosa Germania da inizio pandemia ne ha fatti 2 milioni (noi 1,8), solo dal 4 Maggio riprenderanno a lavorare 4,5 milioni di lavoratori, quindi capisci da te che è impossibile testarli tutti prima. Senza considerare che ottimo testarli ad inizio ripresa attività lavorativa, ciò non toglie che magari fra 1 settimana Tizio che lavora in ufficio insieme ad altre 50 persone se lo prenda senza che nessuno lo sappia, a meno che non si vogliano testare milioni di persone ogni settimana per capire come procede, ma sarebbe assolutamente infattibile. E poi, guardate che lo Stato non è che possa fare TUTTO, le singole aziende possono e devono organizzarsi pure da loro, ma cosa volete che lo Stato dia tamponi ad ogni piccola - media - grande azienda italiana e li costringa a farli? E' UTOPIA, non lo fa nessuno. Per quanto riguarda i test sierologici, tutti i virologi hanno detto che ad oggi non si sa quanto duri l'immunità data dal virus e che quindi non si può parlare di patente di immunità, cioè hai avuto il virus sei a posto per tot mesi e potrai fare quello che vuoi. Dal 4 Maggio partiranno i test sierologici per un campione di 150 mila persone, che diventeranno 4 milioni entro fino Maggio, hanno fatto gara ed assegnazione "Entro fine maggio la Abbott conta di distribuire in Italia 4 milioni di test". Lo comunica la Abbott, l'azienda farmaceutica statunitense vincitrice del bando indetto dal governo per la fornitura di test sierologici in Italia nell'ambito dell'emergenza coronavirus. "Il nuovo test ha dimostrato specificità e sensibilità superiori al 99 per cento 14 giorni o più dopo l'insorgenza dei sintomi", (https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2020/04/25/abbott-fornira-test-sierologici_0b612d71-350a-4680-b8b9-d544386b34a7.html).

Aggiungiamoci l'APP, che ad oggi nessun paese europeo ha, alcuni hanno delle macchiette tipo la Polonia che chiede di mandare selfie geolocalizzati, ma quando se ne è iniziato a parlarne in Italia è partita la cantilena della privacy, di Orwell, del grande fratello e cose di questo tipo.

E comunque io non condivido certo tutto di questo governo, ad esempio avrei fatto aperture regionali, ci sono diverse regioni con contagi ridicoli, avrebbero dovuto riaprirle. Come non sono d'accordo sulla data, che spero venga rivista, della riapertura al 1 Giugno per parrucchieri, estetiste bar e ristoranti, l'avrei anticipata al 18 Maggio insieme a tutti gli altri negozi al dettaglio.

Come non sono d'accordo con l'autocertificazione, almeno all'interno del comune, considerato che tra visite ai parenti e attività motoria ormai consentita pure lontano da casa, ognuno potrà utilizzare tale motivazione per fare tutto, quindi a sto punto potevano e avrebbero dovuto levarla.

Dopo di che, aggiungo, la sanità è di competenza regionale, devono essere pure capaci i singoli amministratori regionali a muoversi, non ci può appellare allo Stato quando le cose vanno male e poi chiedere autonomia nei periodi ordinari. Ci sono regioni tipo il Veneto che i tamponi li ha fatti PRIMA al personale sanitario, come tra l'altro indicato dal Ministero della Salute, e ha una gestione della medicina territoriale( fatta da loro come è giusto, visto che la competenza è loro, non può certo sostituirsi in un sistema che funziona così dal 2001, da un giorno all'altro lo Stato) tale che gli ha permesso di controllare il numero di contagi. Ripeto, un concetto forse ancora non chiaro, stanno venendo al pettine tutti i nodi dell'organizzazione statale massacrata da incapacità e collusione, inutile pensare di risolvere problemi incancreniti in 2 3 mesi, è utopia. 

 

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Intanto il presidente della provincia di BZ minaccia il governo

Il governatore Arno Kompatscher vuole stabilire l'allentamento delle misure restrittive in Alto Adige con un’apposita legge provinciale: se il governo si opporrà, stop all'appoggio da parte della Südtiroler Volkspartei che a Palazzo Madama conta su tre senatori" 

fonte Il fatto quotidiano 

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