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sol invictus

War movies e dintorni

Post in rilievo

Invece mi metto quasi a flammare...

 

La grande guerra.... L'ho sempre trovato una porcata... praticamente prende per il chulo tutto il tempo il soldato italiano, con un finale para.chulo, più che riscattarsi mi sembra un tentativo di non far incazzare troppo lo spettatore...  

 

 

Consiglio invece la battaglia di long tan, in inglese "danger close"

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1 ora fa, Ein ha scritto:

Invece mi metto quasi a flammare...

 

La grande guerra.... L'ho sempre trovato una porcata... praticamente prende per il chulo tutto il tempo il soldato italiano, con un finale para.chulo, più che riscattarsi mi sembra un tentativo di non far incazzare troppo lo spettatore...  

 

 

Consiglio invece la battaglia di long tan, in inglese "danger close"

Nessun flame, ci mancherebbe.

La Grande guerra aveva suscitato polemiche anche alla sua uscita in quanto molto di rottura rispetto agli stilemi classici della guerra eroica e vittoriosa tramandata fin dal 1919 ed in questo senso si riallaccia un po' ad Addio alle armi ed in qualche modo preannuncia il Tutti a casa: che neanche in quelli ne usciamo benissimo.

 

C'è da dire che la cifra stilistica (e di riflesso  ideologica) di Monicelli e Comencini non è certo quella squillantemente  patriottica ed a tratti retorica né di Mel Gibson in We were soldiers, né di John Wayne in Berretti verdi e neanche più semplicemente quella del tutto antiretorica del common hero americano tipica di Eastwood in American Sniper (ma non solo), ma è dissacrante, antieroica e certamente schierata ideologicamente: quindi dal loro punto di vista coerente e comprensibile.

Tuttavia, al di là delle sovrastrutture ideologiche dei due Maestri, trovo che quel misto di codardia, di opportunismo,  di fancazzismo, di piccolo cialtronismo ma pure di atti nobili e dignitosi,

che pervade Oreste e Giovanni, ma anche l'Alberto Innocenzi, sia uno spaccato dell'italiano medio, piuttosto azzeccato e proprio per questo molto, molto umano.

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4 minuti fa, sol invictus ha scritto:

Nessun flame, ci mancherebbe.

La Grande guerra aveva suscitato polemiche anche alla sua uscita in quanto molto di rottura rispetto agli stilemi classici della guerra eroica e vittoriosa tramandata fin dal 1919 ed in questo senso si riallaccia un po' ad Addio alle armi ed in qualche modo preannuncia il Tutti a casa: che neanche in quelli ne usciamo benissimo.

 

C'è da dire che la cifra stilistica (e di riflesso  ideologica) di Monicelli e Comencini non è certo quella squillantemente  patriottica ed a tratti retorica né di Mel Gibson in We were soldiers, né di John Wayne in Berretti verdi e neanche più semplicemente quella del tutto antiretorica del common hero americano tipica di Eastwood in American Sniper (ma non solo), ma è dissacrante, antieroica e certamente schierata ideologicamente: quindi dal loro punto di vista coerente e comprensibile.

Tuttavia, al di là delle sovrastrutture ideologiche dei due Maestri, trovo che quel misto di codardia, di opportunismo,  di fancazzismo, di piccolo cialtronismo ma pure di atti nobili e dignitosi,

che pervade Oreste e Giovanni, ma anche l'Alberto Innocenzi, sia uno spaccato dell'italiano medio, piuttosto azzeccato e proprio per questo molto, molto umano.

Fosse così, saremmo un popolo misero misero. Per quanto cialtroni, non siamo a quel livello

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1 minuto fa, sol invictus ha scritto:

Thks .ok

Non è nulla di che, ma vi sono degli spunti tattici interessanti. Chi apprezza l'arte militare come me non può che notarli e rimanere piacevolmente colpito

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Mi sono venuti in mente anche Hyena Road, Lone Survivors e 12 soldiers.....  Film ambientati in afghanistan e (in teoria) basati su storie vere

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10 ore fa, Ein ha scritto:

Mi sono venuti in mente anche Hyena Road, Lone Survivors e 12 soldiers.....  Film ambientati in afghanistan e (in teoria) basati su storie vere

Gli altri due non li conosco ma Lone survivor è fatto veramente bene.

 

Altro film molto tattico e molto ottimo  è  13 hours: the secret soldiers of Benghazi. Tensione costante per tutta la durata del film: d'altra parte la regia è di Michael Bay quindi garanzia di effervescenza e adrenalina a 360°.  A parte ciò sceneggiatura piuttosto solida su fatti realmente accaduti.

 

Btw hai per caso idea se nella miniserie inglese Bravo Two Zero vi siano almeno i sottotitoli in inglese? Perché su Amazon non si capisce e vorrei guardarlo senza farlo diventare un lavoro....asd

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15 ore fa, Maxxo74 ha scritto:

Mi pare di aver cercato di vederlo diverse volte su Sky ma che per qualche strana ragione sia sempre stato trasmesso in tedesco senza sottotitoli (cioè quando parlano gli alleati è doppiato in italiano... quando parlano i tedeschi invece è in lingua originale e senza sottotitoli cosi che non capisco nulla)! .uff

 

Allora: nella versione che ho io i dialoghi in tedesco rimangono in originale ma hanno i sottotitoli in italiano. Quindi Sky potrebbe anche farlo un piccolo sforzo per mandarli in video....boh Oltretutto non si tratta esattamente di due minuti di parlato e via...

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2 ore fa, sol invictus ha scritto:

Allora: nella versione che ho io i dialoghi in tedesco rimangono in originale ma hanno i sottotitoli in italiano. Quindi Sky potrebbe anche farlo un piccolo sforzo per mandarli in video....boh Oltretutto non si tratta esattamente di due minuti di parlato e via...

Si non sai che nervoso perchè il film è bello... però dopo un po' non riesco davvero a seguirlo perchè metà film in tedesco è davvero troppo senza sottotitoli. 

La cosa strana è che c'erano i sottotitoli per i dialoghi in italiano ma non per quelli in tedesco..fuma

2 ore fa, sol invictus ha scritto:

Allora: nella versione che ho io i dialoghi in tedesco rimangono in originale ma hanno i sottotitoli in italiano. Quindi Sky potrebbe anche farlo un piccolo sforzo per mandarli in video....boh Oltretutto non si tratta esattamente di due minuti di parlato e via...

Si non sai che nervoso perchè il film è bello... però dopo un po' non riesco davvero a seguirlo perchè metà film in tedesco è davvero troppo senza sottotitoli. 

La cosa strana è che c'erano i sottotitoli per i dialoghi in italiano ma non per quelli in tedesco..fuma

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2 ore fa, sol invictus ha scritto:

Gli altri due non li conosco ma Lone survivor è fatto veramente bene.

 

Altro film molto tattico e molto ottimo  è  13 hours: the secret soldiers of Benghazi. Tensione costante per tutta la durata del film: d'altra parte la regia è di Michael Bay quindi garanzia di effervescenza e adrenalina a 360°.  A parte ciò sceneggiatura piuttosto solida su fatti realmente accaduti.

 

Btw hai per caso idea se nella miniserie inglese Bravo Two Zero vi siano almeno i sottotitoli in inglese? Perché su Amazon non si capisce e vorrei guardarlo senza farlo diventare un lavoro....asd

Vero, 13 hours è carino.

 

 

La serie non la conosco, ma sono abbastanza sicuro di aver visto il film con Sean Bean. Però non mi ricordo il titolo

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35 minuti fa, Maxxo74 ha scritto:

Si non sai che nervoso perchè il film è bello... però dopo un po' non riesco davvero a seguirlo perchè metà film in tedesco è davvero troppo senza sottotitoli. 

La cosa strana è che c'erano i sottotitoli per i dialoghi in italiano ma non per quelli in tedesco..fuma

Si non sai che nervoso perchè il film è bello... però dopo un po' non riesco davvero a seguirlo perchè metà film in tedesco è davvero troppo senza sottotitoli. 

La cosa strana è che c'erano i sottotitoli per i dialoghi in italiano ma non per quelli in tedesco..fuma

A questo punto recuperalo su Amazon.it e ditomedizza Sky :d

È disponibile a 8,99 nella versione a due dischi.

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49 minuti fa, Ein ha scritto:

Vero, 13 hours è carino.

 

 

La serie non la conosco, ma sono abbastanza sicuro di aver visto il film con Sean Bean. Però non mi ricordo il titolo

Si è la stessa. Scopro adesso che pare circoli una versione sul tubo con sottotitoli in italiano.

Download is coming... uhuh

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3 ore fa, sol invictus ha scritto:

A questo punto recuperalo su Amazon.it e ditomedizza Sky :d

È disponibile a 8,99 nella versione a due dischi.

.uhm ci farò un pensierino... 

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Stalingrad del 1993.

 

Avendo letto Lebanon e Kippur (visto solo il primo a tratti), mi viene in mente Valzer con Bashir.

 

Altri: La caduta, L'impero del sole (non tanto di guerra ma lo accosterei al Pianista e altri), Vittime di guerra.

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1 ora fa, Cipio ha scritto:

Stalingrad del 1993.

 

Avendo letto Lebanon e Kippur (visto solo il primo a tratti), mi viene in mente Valzer con Bashir.

 

Altri: La caduta, L'impero del sole (non tanto di guerra ma lo accosterei al Pianista e altri), Vittime di guerra.

Bravo ottimi suggerimenti. .ok

 

La caduta me l'ero completamente dimenticata. Bruno Ganz è qualcosa di straordinario e l'intero film ti trascina letteralmente dentro il clima di follia di quegli ultimi giorni. La scena della ragazzina della HJ con le trecce bionde sotto l'elmetto che si fa sparare dal suo compagno della HJ davanti al pezzo da 88 pur di non cadere in mano ai russi è un pugno nello stomaco ma rende l'idea di quello che doveva essere.

 

Stalingrad (quello tedesco) mi manca ma me ne hanno parlato bene.  Mi sono perso anche l'Impero del sole: provvederò :d

 

Vittime di guerra. Film piuttosto duro, ma sottovalutato: personalmente lo preferisco rispetto a Platoon che trovo un po' troppo pompato e che ha dalla sua il grande combattimento finale.

 

Valzer con Bashir. me ne hanno parlato in termini entusiastici. Non amo particolarmente i film d'animazione ma credo che farò una eccezione

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6 ore fa, sol invictus ha scritto:

Bravo ottimi suggerimenti. .ok

 

La caduta me l'ero completamente dimenticata. Bruno Ganz è qualcosa di straordinario e l'intero film ti trascina letteralmente dentro il clima di follia di quegli ultimi giorni. La scena della ragazzina della HJ con le trecce bionde sotto l'elmetto che si fa sparare dal suo compagno della HJ davanti al pezzo da 88 pur di non cadere in mano ai russi è un pugno nello stomaco ma rende l'idea di quello che doveva essere.

 

Stalingrad (quello tedesco) mi manca ma me ne hanno parlato bene.  Mi sono perso anche l'Impero del sole: provvederò :d

 

Vittime di guerra. Film piuttosto duro, ma sottovalutato: personalmente lo preferisco rispetto a Platoon che trovo un po' troppo pompato e che ha dalla sua il grande combattimento finale.

 

Valzer con Bashir. me ne hanno parlato in termini entusiastici. Non amo particolarmente i film d'animazione ma credo che farò una eccezione

Condivido su La Caduta. In genere i film tedeschi che narrano quegli eventi dall'altro lato della barricata li apprezzo in modo particolare. La battaglia di Berlino poi la trovo una delle più interessanti.


Stalingrad lo ritengo un gioiellino, non è un kolossal come Das Boot ma lascia il segno ed è girato molto bene specie nelle scene di guerra. Andrebbe visto in lingua originale con sottotitoli (come altri) per non intaccarne la preziosità e l'atmosfera "distante", ma temo sia introvabile così.


Condivido anche su Vittime di guerra, anche qui un film "da cassetta" rispetto colossal come Apocalypse Now o FMJ ma anche per la regia e il cast (bravissimo M.J. Fox al suo apice, prima della sua triste discesa) sa farsi rispettare. Paradossale la sua crudezza vista l'ambientazione di guerra, crudele di suo.


Ne L'impero del sole stupisce la prova matura di un piccolo Christian Bale. Ha poche scene di guerra a quel che ricordi, è più l'ambientazione, dell'estremo oriente sotto la dominazione nipponica, ma un po' sul genere del Pianista come detto segue le vicissitudini del protagonista verso la fine della guerra su quel fronte.


Valzer con Bashir è una piccola perla, ma anche qui forse come gli altri, animazione a parte, è più introspettivo e la guerra fa più da cornice.

 

C'era una serie tv che non ho visto ma ero curioso di farlo, a proposito di film tedeschi e seconda guerra mondiale: Generation War.

 

Di film di guerra italiani, ma forse è incluso nel "ciarpame", mi era venuto in mente Il partigiano Johnny.

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Ieri riponendo I lunghi giorni delle aquile mi è caduto l'occhio su due titoli piuttosto particolari che hanno alcuni aspetti in comune.

Il primo è In darkness, del 2011 della regista polacca Agneszka Holland, una claustrofobica co-produzione tedesco-polacca ambientata interamente nelle fogne di Leopoli divenute rifugio di un gruppo di ebrei sfuggiti ai rastrellamenti.

 

Il secondo è l'angosciante Il figlio di Saul del regista ungherese Laszlo Nemesc, ambientato nell'inferno dell'inferno, vale a dire tra i crematori e le camere a gas di Auschwitz dove il protagonista, membro di un Sonderkommando incaricato di bruciare i corpi, crede di riconoscere ad un certo punto il cadavere di suo figlio. Film bellissimo ma a tratti insostenibile, cupo, soffocante.

 

Ambedue le pellicole, oltre ad essere claustrofobiche ed opprimenti come ambientazione (praticamente non esiste luce naturale di superficie) hanno il merito di de-iconizzare la figura degli ebrei come vittime riportandola alla loro dimensione drammaticamente umana e terrena: liberandoli cioè da quella sovrastruttura quasi eterea e metafisica e quindi un po' astratta di vittime morali costruita loro addosso negli anni della Memoria e ricongiungendoli con la terrificante realtà di vittime carnali. Che poi era un po' il discorso della Arendt.

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22 ore fa, Cipio ha scritto:

Stalingrad del 1993.

Forse il migliore, su quell'episodio

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Il 9/5/2020 Alle 15:43, Ein ha scritto:

Forse il migliore, su quell'episodio

Sì , fatto benissimo ... visto decine di volte ( la prima al cinema). C'è anche quello russo omonimo , abbastanza recente, ma è una .ciofeca.

Bruno Ganz nella Caduta meritava l' Oscar

 

 

Aggiungerei - mi pare non li abbia citati ancora nessuno -

 

Il nemico alle porte

The Beast ( Belva di guerra)

The uprising ( la rivolta? ) sul ghetto di Varsavia

 

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19 minuti fa, SSS71 ha scritto:

Sì , fatto benissimo ... visto decine di volte ( la prima al cinema). C'è anche quello russo omonimo , abbastanza recente, ma è una .ciofeca.

Bruno Ganz nella Caduta meritava l' Oscar

 

 

Aggiungerei - mi pare non li abbia citati ancora nessuno -

 

Il nemico alle porte

The Beast ( Belva di guerra)

The uprising ( la rivolta? ) sul ghetto di Varsavia

 

Il nemico alle porte è un po' una macchietta. 

 

The beast é carino

 

Uprising non l'ho visto

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11 minuti fa, Ein ha scritto:

Il nemico alle porte è un po' una macchietta. 

 

 

L'unica cosa un po' stucchevole è la storia d'ammmore xò per me gran film ( ho appena visto su Prime la versione al femminile , con una cecchina donna, non male = Resistance) 

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Il 7/5/2020 Alle 09:25, sol invictus ha scritto:

Si non sarebbe male tirarne giù una.

Devo dire che il cinema italiano di guerra non mi pare abbia mai brillato, salvo alcune eccezioni. Alla rinfusa:

 

La grande guerra (capolavoro)

Uomini contro (grande film)

Tutti a casa (bello bello)

La Ciociara (visto un sola volta molti anni fa: dovrei rivederlo)

Torneranno i prati (non l'ho visto)

Roma città aperta (mi manca, ebbene si: ma non mi attira sinceramente)

Il generale Della Rovere (abbastanza piaciuto alla prima visione, ma devo rivederlo)

El Alamein (non da buttare tutto sommato)

I due nemici (bello, ma italiano solo per metà)

Mediterraneo (ammmore, pizza e mandolino... vabbè alla Capitano Corelli...)

 

Film notevole La battaglia della Neretva, ma di italiano ha poco.

 

Se proprio vogliamo ci sarebbero poi tre capolavori giganteschi, ma molto particolari che hanno la guerra solo come sfondo:

La caduta degli dei

Salò o le 120 giornate di Sodoma

Il portiere di notte

 

 

Tutto il resto mi pare ciarpame di serie B o anche meno. Magari dimentico qualcosa....boh

 

Dai, ce ne sono a bizzeffe di film bellissimi di produzione italiana; solo che in genere si concentrano sull'aspetto psicologico di quei momenti, più che all'azione vera e propria. Ma se cerchi tra i prodotti negli anni '70 ne trovi tanti.

 

Il mio genere è più '40-'60, molti te li hanno già citati, altri che posso consigliarti:

Germania anno zero (immediato dopoguerra, girato in una Berlino devastata. Di grande impatto visivo e finale sconcertante

Paisà (anche questo racconta del dopoguerra, ambientato in Italia: TRAILER)

Le quattro giornate di Napoli (di Nanni Loy, ambientato nella Napoli occupata del 1943)

Kapò (ragazza ebrea deportata in un campo di concentramento; non regge la vita infernale del luogo e accetta di diventare kapò, cioè sorvegliante delle altre prigioniere (accadeva realmente), trasformandosi poco a poco da vittima a carnefice: TRAILER)

Un giorno da leoni (Roma sotto l'occupazione nazista; ancora Loy: TRAILER)

Era notte a Roma (ancora Roma sotto l'occupazione nazista: TRAILER)

Il giardino dei Finzi-Contini (di De Sica, siamo in Emilia alle porte della II guerra: TRAILER)

E poi non posso non citare Novecento di Bertolucci, che anche se mooooolto di parte, rimane un film da vedere; grande prova di De Niro-Sutherland-Depardieu (e anche Laura Betti)

...

E mettiamoci anche Pasqualino Settebellezze (ci sta dai :d la scena in cui Pasqualino, detenuto nel lager nazista, che non riesce a stare nemmeno in piedi per la fatica e la fame, per salvarsi la vita viene costretto a prostituirsi alla comandante cicciona tettesca, ti rimarrà impressa per sempre .asd)

 

Tra le produzioni estere mi viene in mente:

Vogliamo vivere! (è una commedia, ma da vedere assolutamente: SCENA)

Cognome e nome: Lacombe Lucien (giovanissimo ragazzo francese che viene affascinato dai modi di fare della Gestapo, e ne diventa membro; film piuttosto crudo, con anche l'uccisione reale di alcuni animali dal parte del protagonista (ricordo una gallina decapitata con le mani))

Quelli della San Pablo (sinceramente non ricordo molto la trama, ambientato in Cina ma non ricordo il motivo della guerriglia 😅, ma mi piacque molto, bel finale)

 

 

Mi fermo qui per ora .faticaccia

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2 ore fa, (Y) ha scritto:

Dai, ce ne sono a bizzeffe di film bellissimi di produzione italiana; solo che in genere si concentrano sull'aspetto psicologico di quei momenti, più che all'azione vera e propria. Ma se cerchi tra i prodotti negli anni '70 ne trovi tanti.

 

Il mio genere è più '40-'60, molti te li hanno già citati, altri che posso consigliarti:

Germania anno zero (immediato dopoguerra, girato in una Berlino devastata. Di grande impatto visivo e finale sconcertante

Paisà (anche questo racconta del dopoguerra, ambientato in Italia: TRAILER)

Le quattro giornate di Napoli (di Nanni Loy, ambientato nella Napoli occupata del 1943)

Kapò (ragazza ebrea deportata in un campo di concentramento; non regge la vita infernale del luogo e accetta di diventare kapò, cioè sorvegliante delle altre prigioniere (accadeva realmente), trasformandosi poco a poco da vittima a carnefice: TRAILER)

Un giorno da leoni (Roma sotto l'occupazione nazista; ancora Loy: TRAILER)

Era notte a Roma (ancora Roma sotto l'occupazione nazista: TRAILER)

Il giardino dei Finzi-Contini (di De Sica, siamo in Emilia alle porte della II guerra: TRAILER)

E poi non posso non citare Novecento di Bertolucci, che anche se mooooolto di parte, rimane un film da vedere; grande prova di De Niro-Sutherland-Depardieu (e anche Laura Betti)

...

E mettiamoci anche Pasqualino Settebellezze (ci sta dai :d la scena in cui Pasqualino, detenuto nel lager nazista, che non riesce a stare nemmeno in piedi per la fatica e la fame, per salvarsi la vita viene costretto a prostituirsi alla comandante cicciona tettesca, ti rimarrà impressa per sempre .asd)

 

Tra le produzioni estere mi viene in mente:

Vogliamo vivere! (è una commedia, ma da vedere assolutamente: SCENA)

Cognome e nome: Lacombe Lucien (giovanissimo ragazzo francese che viene affascinato dai modi di fare della Gestapo, e ne diventa membro; film piuttosto crudo, con anche l'uccisione reale di alcuni animali dal parte del protagonista (ricordo una gallina decapitata con le mani))

Quelli della San Pablo (sinceramente non ricordo molto la trama, ambientato in Cina ma non ricordo il motivo della guerriglia 😅, ma mi piacque molto, bel finale)

 

 

Mi fermo qui per ora .faticaccia

Guarda, il mio limite è che non digerisco il Neorealismo, quindi Rossellini non è un piatto della mia tavola:d. Capisco che vengano considerate opere d'arte, ma in qualche modo mi urtano. Colpa mia ovviamente.

Di Novecento ho apprezzato la prima parte: molto bello il grande affresco contadino d'inizio secolo. La seconda parte mi ha invece sfiancato, soprattutto la mezz'ora finale ultra apologetica.

Guarderei Kapò, che finora mi è sfuggito, per cercare di capire, alla luce delle conoscenze attuali, come è stato trattato il tema.

Di Pontecorvo ricorderei il celebrato  la Battaglia di Algeri, ma è veramente troppo, troppo, troppo schierato per i miei gusti.

A proposito di registi di parte citerei di nuovo Loach, con Terra e libertà che mi è piaciuto in quanto l'ho trovato intellettualmente onesto nella  contrapposizione ideologica ed anche armata tra i gruppetti anarchici e rivoluzionari ed i comunisti allineati a Mosca: un aspetto della guerra civile spagnola piuttosto misconosciuto

 

Dopo Pontecorvo e Loach, chiuderei con Oliver Stone in Salvador: che ho trovato valido ed a tratti documentaristico (che a me non dispiace). Del tutto inascoltabile la versione con gli inserti aggiuntivi (fortunatamente limitati) non presenti nella versione cinematografica, doppiati in maniera atroce da qualche cane reclutato in una osteria... .uah

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2 ore fa, sol invictus ha scritto:

Guarda, il mio limite è che non digerisco il Neorealismo, quindi Rossellini non è un piatto della mia tavola:d. Capisco che vengano considerate opere d'arte, ma in qualche modo mi urtano. Colpa mia ovviamente.

Di Novecento ho apprezzato la prima parte: molto bello il grande affresco contadino d'inizio secolo. La seconda parte mi ha invece sfiancato, soprattutto la mezz'ora finale ultra apologetica.

Guarderei Kapò, che finora mi è sfuggito, per cercare di capire, alla luce delle conoscenze attuali, come è stato trattato il tema.

Di Pontecorvo ricorderei il celebrato  la Battaglia di Algeri, ma è veramente troppo, troppo, troppo schierato per i miei gusti.

A proposito di registi di parte citerei di nuovo Loach, con Terra e libertà che mi è piaciuto in quanto l'ho trovato intellettualmente onesto nella  contrapposizione ideologica ed anche armata tra i gruppetti anarchici e rivoluzionari ed i comunisti allineati a Mosca: un aspetto della guerra civile spagnola piuttosto misconosciuto

 

Dopo Pontecorvo e Loach, chiuderei con Oliver Stone in Salvador: che ho trovato valido ed a tratti documentaristico (che a me non dispiace). Del tutto inascoltabile la versione con gli inserti aggiuntivi (fortunatamente limitati) non presenti nella versione cinematografica, doppiati in maniera atroce da qualche cane reclutato in una osteria... .uah

Alla scena finale di Novecento, con tutti a ballare sotto il bandierone rosso cucito stoffa dopo stoffa, mi sono cadute le braccia. Un finale patetico.

 

Sui film anni '80-'90-'nonneparliamodeisuccessivi ho troppe lacune; non mi prendono. Devo prima finire intere filmografie dei decenni precedenti.. :siciao:

 

Un altro film che ho nell'interminabile watchlist da anni, e non sono ancora riuscito a vedere, è "All'ovest niente di nuovo". Sempre letto e sentito parlare benissimo: un must watch. Anche "La battaglia di Algeri" era già in lista, assieme a quella di El Alamein di Ferroni. Troppi, troppi! hihi

 

Sui doppiaggi sfondi una porta aperta: sebbene i doppiatori di oggi godano di buona fama, qualsiasi confronto con le voci della CDC perde miserabilmente il confronto; trovare quello scollamento nello stesso film poi è da farsi saltare i timpani con lo scalpello. Per fortuna è un'operazione rara

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