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Juve★★★

Rovesciata di Del Piero e colpo di testa di Trezeguet: 15 anni fa il gol decisivo a San Siro che ipotecò il 28° scudetto

Post in rilievo

Milan - Juve decisivo per lo Scudetto, giocata a San Siro esattamente quindici anni fa, l’8 maggio 2005.

16a di ritorno, si gioca alle 15.00 sotto un sole splendente, Milan e Juve sono appaiate a pari punti. In caso di vittoria di una delle lo scudetto sarà ipotecato.

La squadra di Ancelotti, in settimana, ha raggiunto la finale di Champions League, grazie al goal di Ambrosini al Philips Stadium di Eindhoven e, quindi, il morale dei rossoneri è alle stelle. 

La Juve di Capello, tuttavia, è forte e compatta e, rispetto agli avversari, non ha la fatica di coppa nelle gambe. Una sfida da seguire fin dall'immediata vigilia. Da Silvio Berlusconi che afferma «Non sarà decisiva», agli ottantamila di San Siro. Rulla il tamburo della Curva rossonera: «Ti seguirò ovunque tu sarai». Eccola la partita della verità: Milan e Juventus, uno di fronte all’altro, quasi come un duello in salsa western. 

Carlo Ancelotti ha lavorato sui muscoli e nella testa dei rossoneri. Archiviato il Psv, tutti si aspettano Ambrosini, invece c'è Seedorf. In attacco Tomasson è il complice di Shevchenko. Fabio Capello, in una settimana caratterizzata dal silenzio stampa, conferma la formazione che tutti si aspettavano, con Trezeguet a far compagnia a Del Piero. Manca solo Ibrahimovic, squalificato per tre giornate dalla prova tv in seguito al colpo dato a Cordoba durante Juve - Inter.

Arbitra il più bravo: Pierluigi Collina.

Il Milan parte bene, l’atteggiamento è quello giusto, ma la Juve, con il passare del tempo, prende campo e alza il baricentro, con il centrocampo che fa ottimo filtro e recupera tanti palloni e la difesa che chiude in gabbia Shevchenko. 

I bianconeri aumentano il ritmo. Al 28’, la Juve passa. Del Piero cerca il cross, il pallone viene ribattuto e Pinturicchio, senza pensarci due volte, con una pregevole rovesciata lo rimette al centro dove Trezeguet, anticipando Dida, lo spinge dentro. Juve in vantaggio su un Milan che pare piuttosto stanco.

Ancelotti corregge in corsa e dagli spogliatoi, per la ripresa, non compare Pirlo, fumoso e a corto di fiato. Tocca a Serginho velocizzare il gioco, cercando più spazi sulle fasce. La Juve dal canto suo non si affanna più di tanto, anzi pressa all’occorrenza, favorito da un Milan sbilanciato alla ricerca del gol. Ma non è il Milan del primo tempo. I rossoneri sono più convinti e carichi e la freschezza di Serginho incide al pari di quella di Filippo Inzaghi che rileva Tomasson. SuperPippo va vicinissimo al pareggio, ma Zambrotta salva sul più bello.

Il Milan, allora, prende coraggio e crea alcune occasioni, ma è la Juve che sfiora il goal, con Del Piero che di testa, da posizione ravvicinata, colpisce la traversa. 

La squadra di Ancelotti si riversa davanti, ma la rete del pareggio non arriva. Collina fischia tre volte e la Juve può festeggiare: è lei ora padrona del suo destino.

 

 

MILAN-JUVENTUS 0-1 

MILAN (4-3-1-2): Dida, Cafu, Nesta, Stam, Maldini, Gattuso, Pirlo (1' st Serginho), Seedorf (21' st Rui Costa), Kakà, Shevchenko, Tomasson (10' st Inzaghi ) . (17 Abbiati, 5 Costacurta , 23 Ambrosini, 11 Crespo). All.: Ancelotti. 

JUVENTUS (4-4-2): Buffon, Pessotto, Thuram, Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi (15' st Birindelli), Emerson, Appiah (35' st Blasi sv), Nedved, Del Piero, Trezeguet (31' st Zalayeta). (12 Chimenti, 4 Montero, 23 Kapo, 24 Olivera). All.: Capello. 

ARBITRO: Collina di Viareggio. 

RETI: nel pt 28' Trezeguet 

NOTE: Angoli: 4-0. Recupero: 0 e 5'. Ammoniti: Zambrotta, Nesta ed Emerson per gioco falloso e Blasi per comportamento non regolamentare.  Spettatori 79.232 

 

 

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La ricordo come se fosse ieri.

La giocata dell’anno di del piero con quella rovesciata pazzesca per la testa di trezeguet che quell’anno giocò poco causa infortuni.

E che sofferenza nel finale. 
Difronte avevamo poi il migliore milan di ancelotti come rosa anche se non vinse nulla quella stagione. 
 

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Partita giocata alle 15 in quanto, sino a qualche anno fa, le ultime quattro di A si giocavano tutte in contemporanea nel pomeriggio. Che ricordi...

A chi dice che rubammo il campionato: big match per lo scudetto in cui mancava Ibra per squalifica con la prova tv: 3 giornate per un gesto poi non così grave...e meno male che esisteva la cupola di Moggi..

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E traversa di Del Piero ad un passo da Dida nel 2T. In quella partita tirammo 3/4 volte in porta .ghgh 

 

La differenza delle rose comunque è imbarazzante: il Milan in ogni porzione di campo e in panchina ci era superiore, che squadre Dio santo

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Quel Milan fortissimo non vinse nulla per due anni di fila. Incredibile: incredibile nel senso che il calcio non è una scienza esatta e bisognerebbe recriminare e piagnucolare meno.

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1 minuto fa, davjuve ha scritto:

Quel Milan fortissimo non vinse nulla per due anni di fila. Incredibile: incredibile nel senso che il calcio non è una scienza esatta e bisognerebbe recriminare e piagnucolare meno.

Guardo la panchina e rimango a bocca aperta: Rui Costa, Crespo, Serginho, Inzaghi, Ambrosini... assurdo. 

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Ricordo che gli ultimi minuti di quella partita (vista con altri amici) li vissi in apnea totale, perchè in quella stagione quei maledetti non so quante partite riacciuffarono negli ultimi istanti.

 

La cosa più gustosa però fu vedere le interviste all'uscita dello stadio, con tutti i milanisti che erano straconvinti (ma va? Lo sono da quando sono nati...) di vincere facile, e fu bellissimo ascoltare i loro rosicamenti, "ma come si fa a perdere con questi?", "ti rendi conto che ha segnato Trezeguet?", e commenti spocchiosi simili.

Una goduria totale.

Sono come i cugini, nè più nè meno.

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Partita d'altri tempi per qualità e atmosfera clamorosa.

L'esultanza di Buffon nella mischia finale è un momento DA JUVE.

Sulla rovesciata di Alex non c'è più niente da dire, poesia pura.

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Sfida di altissimo livello tra due squadre molto forti.

Considerando che all'andata in casa fu gia un successo portare via un punto e tenendo conto che mancava Ibrahinovic squalificato, temevo molto quel confronto diretto ed invece tenemmo il campo benissimo e ci portammo a casa la vittoria grazie ad un azione bellissima!!

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siamo arrivati in apnea nel finale di stagione....

Ibra squalificato per una reazione avuta contro Mijalovic in un Juve Inter sfortunato...

Milan euforico che aveva conquistato la finale di CL...

c'erano i presupposti per poter dire addio allo scudetto.

 

Grande partita capelliana.

53 minuti fa, Broke. ha scritto:

Guardo la panchina e rimango a bocca aperta: Rui Costa, Crespo, Serginho, Inzaghi, Ambrosini... assurdo. 

noi Appiah titolare che era in ballottaggio con Blasi sefz

 

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1 ora fa, davjuve ha scritto:

Quel Milan fortissimo non vinse nulla per due anni di fila. Incredibile: incredibile nel senso che il calcio non è una scienza esatta e bisognerebbe recriminare e piagnucolare meno.

Non vinse nulla perché si suicidarono in finale di Champions. L’anno successivo, uscirono col Barcellona, in semifinale, giocandosela.

Squadra fortissima, inferiore a noi solo nel portiere. Anche il loro reparto offensivo, per me, era più forte .sisi 

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Grande e bellissima partita.... due squadroni in campo.... e vengono poi a dirmi che questo scudetto non è nostro...

 

Io lo sento come tutti gli altri, fu durissimo e meritatissimo!

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1 ora fa, Broke. ha scritto:

La differenza delle rose comunque è imbarazzante: il Milan in ogni porzione di campo e in panchina ci era superiore, che squadre Dio santo

Non esageriamo.

3/4 della nostra difesa non avevano nulla da invidiare alla loro: ci mancava solo il terzino dx perché Zebina fece flop, ma dalla stagione successiva ci giocò soprattutto Zambrotta, con inserimento di Chiellini a sx.

In attacco Del Piero-Trezeguet-Ibra non erano inferiori a Shevchenko-Crespo-Inzaghi. Tomasson era più forte di Zalayeta, che però da sub fece sempre bene, inoltre dall'anno successivo aggiungemmo Mutu mentre loro persero Crespo.

A centrocampo erano un più forti, anche dopo che aggiungemmo Vieira, e qui pesano tanto le reiterate scelte scorrette sul mercato, compresa quella dell'allenatore.

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