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Bob Kelso

Altro che boom di nascite da lokcdown: la denatalità spopolerà l'Italia

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Quoto

 

Ma quale baby boom da lockdown: il coronavirus ci ha portato solo ansie ed enigmi sul futuro. Con buona pace di chi, specialmente nei primi giorni di chiusura a marzo, immaginava un profluvio di culle, tanto da non sapere dove metterle fra qualche tempo, intorno al prossimo Natale o all’inizio del 2021. L’altro giorno uno stimato giornalista si domandava addirittura se i 15 bambini nati in 24 ore all’ospedale di Cremona dovessero essere inquadrati come frutto di “un baby-boom prodotto dal Covid” (non trattandosi di canguri, castori o leopardi, appare difficile).

Fra marzo e aprile diverse testate vaticinavano un’impennata delle nascite legata al periodo di forzosa convivenza fra partner. Tirando perfino improbabili legami con mezze bufale metropolitane, come quella sulle conseguenze del famoso blackout di New York nell’inverno del 1965, che secondo teorie mai verificate avrebbe cambiato i dati della natalità della Grande Mela. Alcuni – di immaginazione ancora più fervida – ipotizzavano addirittura, intorno al 2033, lo sbocciare di un’altra generazione: i quaranteen, i concepiti appunto durante il picco della pandemia e nati subito dopo.

Ovviamente ci saranno, quei teenager, ma non dovrebbero costituire, almeno in Italia, una generazione statisticamente più numerosa di quella dell’anno prima. Al contrario, ci dice oggi l’Istat, la pandemia non ha fatto altro che accelerare il declino demografico che il nostro paese sta penosamente vivendo da anni. Se per 100 persone decedute lo scorso sono arrivati soltanto 67 bambini, dieci anni fa erano 96 spiegava l’istituto lo scorso gennaio. E l’ultimo rapporto annuale non migliora affatto le prospettive: stando ad alcune simulazioni, paure e incertezze causate dalla pandemia causeranno l’anno prossimo un calo di almeno 10mila nuovi nati, passando dai 435mila previsti per il 2020 ai 426mila per l’anno seguente. Tutto questo però se riusciremo a ripartire decentemente e in fretta. Se dovessimo impantanarci in una crisi senza uscita andrebbe ancora peggio: alla fine del 2021 i nati sarebbero 396mila. E i saldi fra decessi e nascite promettono di essere ancora più dolorosi che in passato, anche in virtù della tragica eredità che l’epidemia ci lascerà in dote, fatta al momento da quasi 35mila decessi ufficiali.

Un’Italia già in crisi di nascite, insomma, altro che esplosione delle gravidanze da quarantena. La gente chiusa in casa pensa al futuro incerto, al lavoro che potrebbe sparire, mette sul tappeto servizi e garanzie che il proprio paese (non) offre per le famiglie e i bambini. Non trascorre la peggior crisi sociosanitaria della storia a donare alla patria una generazione di coronababy. Anche perché è quella stessa gente che alza la testa e vede la ministra Lucia Azzolina e lo speranzoso caos della illusoria ripresa scolastica a settembre, i ritardi nell’erogazione della cassa integrazione e degli altri strumenti di sostegno; un paese in cui lo scorso anno, in tempo di pace, 37mila mamme e 17mila padri hanno lasciato il lavoro per occuparsi dei figli.

Davvero pensavamo che un paese socialmente bloccato, dove la condizione familiare di partenza influenza ancora in gran parte le opportunità per il futuro, un paese anziano che lascia le incombenze della non autosufficienza sulle spalle delle famiglie in cambio, forse, di qualche centinaia di euro di accompagno, un’Italia che incasserà uno tsunami lavorativo di cui non abbiamo ancora chiare le dimensioni, potesse esorcizzare la pandemia con un boom di nascite? Siamo una società a permanente bassa fecondità, 1,29 figli per donna, nonostante quasi la metà delle coppie ne vorrebbe almeno due: per ricominciare a crescere dovremmo domandarci come mai quelle coppie spesso non se la sentano di provarci. All’enorme ostacolo economico costituito dal coronavirus, insomma, se ne aggiunge uno tipicamente italiano, per così dire endemico: quello di un paese ingiusto dove immaginare di essere genitori è più difficile che altrove.


 

Wired

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Se seguiamo la soluzione che propone da sempre la sinistra direi : "importiamo nuovi italiani dai"

 

Uno stato che voglia risolvere tale problema attuarebbe pensantissime politiche sociali e non.

Partire dal rendere statali gli asili nido e materne. Invece che chiedere rette da 300 a 500euro per figlio.

Pannolini pagati parzialmente dallo stato.

Un reddito da maternità/paternità per chi decide di stare a casa e crescere i figli

Costruire più asili e scuole materne visto che pare impossibile accedere a quelli pubblici (sempre per il solito discorso innominabile)

Assicurare una continuità lavorativa e non lasciare la maggiorparte delle persone a lavoretti saltuari (grazie alla sinistra/Renzi per aver tolto l'articolo 18)

Altrimenti i nostri politici possono continuare a essere felici e beccarsi i soldi e fregarsene del futuro di questo Paese.

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Il discorso è anche questo

chi vuole mettere al mondo un essere umano in un clima come quello attuale dove ti minacciano di lockdown e di ogni cosa? francamente è come mettere al mondo un infelice, fargli un torto

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59 minuti fa, ValerioBncnr ha scritto:

Se seguiamo la soluzione che propone da sempre la sinistra direi : "importiamo nuovi italiani dai"

 

Uno stato che voglia risolvere tale problema attuarebbe pensantissime politiche sociali e non.

Partire dal rendere statali gli asili nido e materne. Invece che chiedere rette da 300 a 500euro per figlio.

Pannolini pagati parzialmente dallo stato.

Un reddito da maternità/paternità per chi decide di stare a casa e crescere i figli

Costruire più asili e scuole materne visto che pare impossibile accedere a quelli pubblici (sempre per il solito discorso innominabile)

Assicurare una continuità lavorativa e non lasciare la maggiorparte delle persone a lavoretti saltuari (grazie alla sinistra/Renzi per aver tolto l'articolo 18)

Altrimenti i nostri politici possono continuare a essere felici e beccarsi i soldi e fregarsene del futuro di questo Paese.

il problema è anche attuale, vogliono la botte piena e la moglie ubriaca

fanno politiche limitanti e poi vanno a piangere in tv sulla nazione che si spopola

se la stanno cercando

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8 ore fa, Soul ha scritto:

se il 30% dei giovani è disoccupato ed il restante precario vorrei capire chi li deve fare i figli

ma il paradosso è che gli italiani non li fanno per le condizioni economiche poi ci sono persone ancora più disagiate economicamente invece che ne fanno a iosa

 

 

C'è da dire anche un'altra cosa che il periodo di maggiore fertilità di una donna è tra i 18 ed i 25anni

Nella società odierna tra studi,costumi e non è raro che una donna metta al mondo figli prima dei 32-33anni

 

Quindi come si risolve il problema?

incentivi reali e tutele

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2 hours ago, ValerioBncnr said:

ma il paradosso è che gli italiani non li fanno per le condizioni economiche poi ci sono persone ancora più disagiate economicamente invece che ne fanno a iosa

 

 

C'è da dire anche un'altra cosa che il periodo di maggiore fertilità di una donna è tra i 18 ed i 25anni

Nella società odierna tra studi,costumi e non è raro che una donna metta al mondo figli prima dei 32-33anni

 

Quindi come si risolve il problema?

incentivi reali e tutele

e lo so benissimo, mia sorella ha 2 figli avuti alle soglie dei 40 con estrama difficolta e qualche aiuto.

Anche questo incide, negli altri paesi a 22 anni ti sei preso la laurea senza troppe difficolta, qui se ti va bene la triennale la prendi a 25-26 e finisci per i 27-28

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Una proposta che fecero mi pare un anno fa o un paio di anni fa, fu quella di dare un pezzo di terra per ogni figlio (o al 3° figlio).


Non ricordo bene la proposta, però offrire un pezzo di terra per promuovere la natalità, come se fossimo agli inizi del '900 è una cosa incredibile. Mi fece molto incazzare.

 

Che figli devi fare se a 30 anni non sai se hai un lavoro e se ce l'hai o non è ben retribuito oppure non hai sicurezza nel posto di lavoro, se vivi in un paese dove chi imbroglia la fa franca e le persone oneste stanno ad incazzarsi sui social... Con quale coraggio..

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20 ore fa, Soul ha scritto:

e lo so benissimo, mia sorella ha 2 figli avuti alle soglie dei 40 con estrama difficolta e qualche aiuto.

Anche questo incide, negli altri paesi a 22 anni ti sei preso la laurea senza troppe difficolta, qui se ti va bene la triennale la prendi a 25-26 e finisci per i 27-28

Vero, in media l'università dura più dei 5 anni canonici, ma poi l'inserimento nel mondo del lavoro è nettamente più lento rispetto agli altri paesi.... 

Se riesci a trovare un minimo di stabilità la trovi sui 35 anni per un laureato. Per i non laureati che hanno avuto la fortuna e l'onore di avere un lavoro decente questa soglia si riduce, però sempre alta rimane..

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5 ore fa, juventudes ha scritto:

Una proposta che fecero mi pare un anno fa o un paio di anni fa, fu quella di dare un pezzo di terra per ogni figlio (o al 3° figlio).


Non ricordo bene la proposta, però offrire un pezzo di terra per promuovere la natalità, come se fossimo agli inizi del '900 è una cosa incredibile. Mi fece molto incazzare.

 

Che figli devi fare se a 30 anni non sai se hai un lavoro e se ce l'hai o non è ben retribuito oppure non hai sicurezza nel posto di lavoro, se vivi in un paese dove chi imbroglia la fa franca e le persone oneste stanno ad incazzarsi sui social... Con quale coraggio..

pretendono il distanziamento sociale ma poi vanno in tv a piangere sul crollo della natalità

se non fossero reali ci sarebbe da pensare

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2 ore fa, Bob Kelso ha scritto:

pretendono il distanziamento sociale ma poi vanno in tv a piangere sul crollo della natalità

se non fossero reali ci sarebbe da pensare

A me sorprese troppo la proposta del pezzo di terra, nemmeno in Africa avrebbero pensato una cosa del genere (non per offendere i paesi africani, ma per dire che siamo molto arretrati, proprio non riescono a trovare soluzioni poco idiote ai problemi).

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1 ora fa, juventudes ha scritto:

A me sorprese troppo la proposta del pezzo di terra, nemmeno in Africa avrebbero pensato una cosa del genere (non per offendere i paesi africani, ma per dire che siamo molto arretrati, proprio non riescono a trovare soluzioni poco idiote ai problemi).

son proposte retrograde, stile la tassa sul celibato del ventennio, l'obbligo degli almeno 5 figli del regime Ceausescu per dirne alcuni che mi saltano in mente

però negli ultimi mesi si stanno superando, state distanti però dovete fare figli, e piangono in tv per lo spopolamento

che inventino l'inseminazione a distanza .ghgh

io per tutta risposta a sti imbelli ho aderito al ChildFree

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1 ora fa, Bob Kelso ha scritto:

son proposte retrograde, stile la tassa sul celibato del ventennio, l'obbligo degli almeno 5 figli del regime Ceausescu per dirne alcuni che mi saltano in mente

però negli ultimi mesi si stanno superando, state distanti però dovete fare figli, e piangono in tv per lo spopolamento

che inventino l'inseminazione a distanza .ghgh

io per tutta risposta a sti imbelli ho aderito al ChildFree

Esatto, queste idee strampalate fanno proprio capire che non c'è un pensiero su come effettivamente risolvere il problema, sono sicuro che questa cosa ce la porteremo anche nei prossimi 20-25 anni, fino a quando non arriveremo ad una situazione pessima per cui dovranno creare qualche modo per far fare più figli possibile nel breve periodo, sicuro al 100%.

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2 ore fa, juventudes ha scritto:

Esatto, queste idee strampalate fanno proprio capire che non c'è un pensiero su come effettivamente risolvere il problema, sono sicuro che questa cosa ce la porteremo anche nei prossimi 20-25 anni, fino a quando non arriveremo ad una situazione pessima per cui dovranno creare qualche modo per far fare più figli possibile nel breve periodo, sicuro al 100%.

se lo meritano, meritano che si arrivi a una denatalità totale, devono scoppiare

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3 ore fa, juventudes ha scritto:

Esatto, queste idee strampalate fanno proprio capire che non c'è un pensiero su come effettivamente risolvere il problema, sono sicuro che questa cosa ce la porteremo anche nei prossimi 20-25 anni, fino a quando non arriveremo ad una situazione pessima per cui dovranno creare qualche modo per far fare più figli possibile nel breve periodo, sicuro al 100%.

guarda che mica ero ironico quando scrivevo che la soluzione della sinistra da 20anni a questa parte è sempre stata la sostituzione etnica.

Cioè Prodi lo ammise proprio chiaramente

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1 ora fa, Ein ha scritto:

Mi sembra un'ottima notizia

penso a quell'idiota di Cassano e la sua retorica

Quoto

Cassano: "Coronavirus? Abbiate paura. State a casa e fate figli"

godo per gli idioti come questo che all'epoca facevano quest'idiota retorica

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Continua questa favola del "non si fanno figli per motivi economici". Non è vero. Non si fanno figli per motivi CULTURALI, poi l'economia nel caso italiano inciderà probabilmente nel passare da 1,5 (media europea) a 1,3 di fertilità ma sempre in decrescita sei. 

In Italia (e in Europa) a fare più figli sono i poveri, non i ricchi. E il problema italiano non è italiano, è di moltissimi paesi ricchi. 

Sono meccanismi complessi da analizzare ma la verità è che ogni società si pone delle priorità per le quali vale la pena fare sacrifici e rinunce pesanti, nella società italiana odierna (e in molte società occidentali e dell'estremo oriente) il fare figli non rientra più tra queste priorità, punto. I figli sono la "ciliegina sulla torta" mentre in altre società sono la torta stessa. E a dimostrarlo sono gli immigrati, che ragionano ancora come gli italiani di 2-3 generazioni fa e fanno figli anche a costo di rinunciare a cose irrinunciabili per gli italiani di oggi.

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12 ore fa, Bob Kelso ha scritto:

se lo meritano, meritano che si arrivi a una denatalità totale, devono scoppiare

Nah alla fine le conseguenze le pagherà il popolo, non paga mai chi è nei posti alti...

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7 ore fa, JuventusOnly ha scritto:

Continua questa favola del "non si fanno figli per motivi economici". Non è vero. Non si fanno figli per motivi CULTURALI, poi l'economia nel caso italiano inciderà probabilmente nel passare da 1,5 (media europea) a 1,3 di fertilità ma sempre in decrescita sei. 

In Italia (e in Europa) a fare più figli sono i poveri, non i ricchi. E il problema italiano non è italiano, è di moltissimi paesi ricchi. 

Sono meccanismi complessi da analizzare ma la verità è che ogni società si pone delle priorità per le quali vale la pena fare sacrifici e rinunce pesanti, nella società italiana odierna (e in molte società occidentali e dell'estremo oriente) il fare figli non rientra più tra queste priorità, punto. I figli sono la "ciliegina sulla torta" mentre in altre società sono la torta stessa. E a dimostrarlo sono gli immigrati, che ragionano ancora come gli italiani di 2-3 generazioni fa e fanno figli anche a costo di rinunciare a cose irrinunciabili per gli italiani di oggi.

Diciamo che ci sono tante concause che producono questi risultati, il motivo culturale è presente, ma non può essere l'unico motivo. Se uno è disoccupato o lavora in nero o cose del genere, tende meno a fare un figlio. C'è anche il fatto del cambiamento del ruolo della donna in occidente: ora le donne fanno carriera e non "perdono tempo" a fare fiigli... Insomma ci sono tante cose da dire, si potrebbe scrivere un saggio e magari qualcuno l'avrà già fatto, però i motivi da analizzare sono talmente tanti che è ovvio perdersi in uno e trascurare gli altri per un momento...

10 ore fa, ValerioBncnr ha scritto:

guarda che mica ero ironico quando scrivevo che la soluzione della sinistra da 20anni a questa parte è sempre stata la sostituzione etnica.

Cioè Prodi lo ammise proprio chiaramente

Non mi riferivo proprio al tuo commento sul quale ero d'accordo, che poi queste soluzioni arrivate da destra e sinistra non fa differenza, fanno sempre *. .ghgh 

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Il 15/8/2020 Alle 00:20, JuventusOnly ha scritto:

Continua questa favola del "non si fanno figli per motivi economici". Non è vero. Non si fanno figli per motivi CULTURALI, poi l'economia nel caso italiano inciderà probabilmente nel passare da 1,5 (media europea) a 1,3 di fertilità ma sempre in decrescita sei. 

In Italia (e in Europa) a fare più figli sono i poveri, non i ricchi. E il problema italiano non è italiano, è di moltissimi paesi ricchi. 

Sono meccanismi complessi da analizzare ma la verità è che ogni società si pone delle priorità per le quali vale la pena fare sacrifici e rinunce pesanti, nella società italiana odierna (e in molte società occidentali e dell'estremo oriente) il fare figli non rientra più tra queste priorità, punto. I figli sono la "ciliegina sulla torta" mentre in altre società sono la torta stessa. E a dimostrarlo sono gli immigrati, che ragionano ancora come gli italiani di 2-3 generazioni fa e fanno figli anche a costo di rinunciare a cose irrinunciabili per gli italiani di oggi.

Sono completamente d'accordo... economicamente in passato si stava peggio ( non credete a quelli che dicono che negli anni sessanta / settanta si stava meglio) e c'erano prospettive terribili (si era appena usciti da guerre mondiali c'era la guerra fredda e il terrorismo era un pericolo vero ed incombente). Eppure i figli li facevano, come li fanno africani, indiani, pakistani anche immigrati in Italia, anche senza mezzi.

Gli italiani della mia generazione problemi e sacrifici ne vogliono pochi, l'idea è quella del weekendino al mare e dell'aperitivo tutti i giorni.

E non c'è niente di male, solo che è ovvio che così figli non se ne fanno.

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ad una certa si dovrà affrontare il problema cinicamente/da statisti passando sopra diciamo alcune libertà personali.

Pena l'estizione o la scomparsa come popolo 😄

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Detto questo si è detto alle donne che ormai non era più di moda essere madri , voler fare le madri

Sarà forse il caso di cambiare il tipo di propaganda? Insegnare alle donne che sia bello avere figli già da quando sono ragazzine a scuola?

 

Propongo perchè non so che soluzioni possano esserci

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