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juventino

Quando la SLA entra nella tua vita

Post in rilievo

Scusate amici miei ma ho bisogno di sfogo. Ormai dopo poco e non passa secondo a pensando a queste terribili tre lettere: SLA. 

Da giovedì è stata diagnosticata la Sclerosi laterale amiotrofica a mio padre. Un uomo di 65 anni. A voi faccio immaginare il resto. 

Ho fatto l'errore di ricercare su internet, oppure la gente che invece di consolarti (anche amici) ti rispondono con facce assurde e con parole che ti caricano solo di ansia. Io mi sono abbracciato il mio papà è gli ho detto piangendo che non sarà mai un peso. Continueremo a stare insieme, guardare partite, film, leggergli libri e raccontargli la mia giornata. 

Io ho 31 anni e oggi mi sento un bambino. In questi momenti è dura anche per chi ha fede in Dio. 

Oggi papà inizia cura con un farmaco che ha lo scopo di rallentarla. Chissà magari (unica speranza) è davvero molto lenta da fargli vivere una vecchiaia dignitosa. Vi voglio bene. Scusate lo sfogo. Grazie. 

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Il neurologo ci disse che si può rallentare. Di non fasciarci la testa prima del tempo. Oggi inizia cura entra 15 giorni ripete delle analisi e farà una visita 

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In questi momenti le parole servono a poco, ci sono passato anche io per un tumore a mio padre, poi finita come peggio non poteva.

 

So benissimo come sono questi momenti... ti auguro con tutto il cuore che possa rallentare! Siamo nel 2020 e io spero che la medicina oggi possa dare veramente una mano! 

 

Ti abbraccio forte fratello!!!!

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Non devi minimamente scusarti. Parlare fa bene, specialmente in situazione delicate come quella che stai vivendo. Sono sicuro che la cura che sta iniziando il tuo papà porterà ad ottimi risultati. Bisogna essere fiduciosi e vivere la vita giorno per giorno. Un grande abbraccio! 

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Mi spiace tanto. In bocca al lupo a te e al tuo papà. Speriamo nei progressi della medicina.


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le parole sembrano sempre superflue, ma il nostro motto è fino alla fine. Serve tutta la vostra forza per essere accanto a tuo padre in questo percorso.

Nessuno conosce e può controllare il suo destino ma abbiamo il dovere di credere sempre nella forza della vita.

Un abbraccio

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Non frequento da anni il forum, forse proprio da quando a mio padre è stata diagnosticata una brutta malattia che mi ha portato a ripensare la mia vita e anche ad allontanarmi dal web.

 

Riprendo a scrivere per darti virtualmente un abbraccio e per dirti che per quanto affronterai un periodo difficile e pieno di sacrifici il rapporto con tuo padre cambierà, si rafforzerà e creerete nuovi legami che nessuna malattia potrà mai spezzare. Forza e non avere paura.😉

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Ciao @juventino era da molto che non ti leggevo, mi dispiace molto per la tua situazione, spero che i farmaci possano aiutarvi a fargli vivere una vita dignitosa.

Una persona si fa il mazzo tutta la vita, arriva alla pensione (se fortunata) e poi neanche può godersela a pieno per queste cose. Che rabbia. 

Spero di non vivere mai una cosa del genere con i miei. 

Non cercare troppo su internet... So che è difficile, ma ci puoi provare a non impazzire appresso le milioni di diagnosi che fanno sui forum.


Buona fortuna in questa avventura tenebrosa, spero che risulti essere priva di problemi.

 

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La stessa malattia di Anstasi. Forza e coraggio, dal tuo scritto traspira dignita' da tutti i pori che con la sensibilita' e' la cosa piu' importante nella vita!

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Mi spiace molto. 

Mio padre solo da pochissimo e dopo 8 lunghissimi anni sta riprendendosi la sua vita letteramente rovinata dalla depressione.

L'anno scorso per poco non succedeva la tragedia....la sua sofferenza era troppa e i binari del treno per lui erano la soluzione a tutto. Come famiglia ne abbiam passate di tutti i colori in questi lunghi anni maledetti. Abbiam cambiato terapia, psicologi, psichiatri, neurologi, farmaci, ma niente da fare. Almeno fino a pochi mesi fa.. Abbiamo pianto, lottato, litigato, pazientato. Ma non abbiamo mai mollato. Non abbiamo mai permesso che quella stronza ci e gli portasse via la dignità e l'amore, che è quello che ci resta.

Quello che possiamo fare è lottare per questo.

La malattia mette a dura prova di tutto, compresa l'unità familiare. Ma mai, dico mai, indietreggiare.

Forza Juventino, ti sono vicino con il cuore.

C'è sempre un raggio di sole per cui vale la pena vivere. Pensavo fosse una frase fatta, ma poi ho capito..

 

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Mi sembra rispettoso aggiornarvi.

Seppur papà non riesce a parlare e muoversi come prima, posso dirvi che la nostra relazione familiare si è rafforzata ancora di più. Grazie a tutti per la vicinanza 

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2 ore fa, juventino ha scritto:

Mi sembra rispettoso aggiornarvi.

Seppur papà non riesce a parlare e muoversi come prima, posso dirvi che la nostra relazione familiare si è rafforzata ancora di più. Grazie a tutti per la vicinanza 

Stagli sempre vicino e aggiornaci. Un grande abbraccio a entrambi!

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