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Lord Ludwig

Perché Maradona è fra i più grandi di sempre, ma non il più grande in assoluto

Post in rilievo

51 minuti fa, axpart ha scritto:

Diego a quanti anni ha smesso di essere un calciatore?

A 30 anni, nel post mondiale Italia '90.

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2 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Giusto, però c’era.

Se si fosse ritirato un anno prima, o meglio ancora a fine 1986, paradossalmente oggi il francese sarebbe più considerato. Parere mio, ovviamente.

In realtà, anche se certo non aveva gli eccessi maradoniani, pure Platini era assai lontano dal professionalismo esasperato di un CR7. Ad esempio, fumava parecchio. Per durare di più avrebbe dovuto curarsi più il fisico e pensare a giocare, dal 1986, più da regista e meno da regista-assistman-goleador (nessun come lui credo abbia unito i tre ruoli) correndo di meno.

 

Invece fra la pubalgia, l'Heysel, la delusione del terzo mondiale andato male decise di piantare tutto, quando avrebbe potuto continuare tranquillamente fino al 1990 almeno. Fu, curiosamente, il migliore in assoluto per tre anni solari: 1983, 1984, 1985. I suoi mesi alla Juve fino a dicembre 1982 e da gennaio 1986 in poi furono modesti, se non ricordo male in quelle che, insieme, fanno due stagioni (andata 82-83, ritorno 85-86, intera stagione 86-87) in campionato fece la miseria di otto gol, a fronte di 65, più o meno, nei tre anni d'oro.

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1 ora fa, SuperEagle ha scritto:

Un perché c’è.

 

Ed è che il periodo, ed il luogo (l’Italia) in cui ha dominato Maradona, con il Napoli, era ricchissimo di campioni, super competitivo.

Nel lasso temporale 1984/1991, in Italia hanno vinto anche Verona e Sampdoria, c’era una quantità di talento mai vista, distribuito tra molte squadre, e anche i difensori erano al top (la scuola italiana, poi estintasi definitivamente con il 2006 e Cannavaro, salvo la BBC juventina).

 

Nell’anno in cui il Napoli ha vinto il secondo scudetto, tanto per dire, tutte le coppe internazionali (Campioni, Coppe, Uefa, Supercoppa e Intercontinentale) sono arrivate in Italia. La stessa Juve, un po’ bistrattata e non vincente in Italia dal 1986, porto a casa en passant Coppa Italia e Coppa Uefa. C’era l’Inter “tedesca”, il Milan degli olandesi, la Samp dei gemelli del goal.....nell’anno del primo scudetto giocavano ancora Platini, Rummenigge.

 

E’ davvero difficile, nostalgia a parte, isolare un periodo ed un luogo di maggiore competitività, sia come “picchi” che come dato medio, al di fuori dell’Italia di metà anni ‘80.

Sì ma si danno troppe cose per scontato secondo me. Posso anche accettare tutto ciò che hai detto e Maradona, lo ribadisco, è stato sicuramente un fenomeno, però anche i giocatori super forti di oggi (o quelli dell'epoca pre-Maradona) hanno avuto a che fare con altri fenomeni delle difese, anche se il calcio è molto diverso.

Sono sicuro infatti nell'affermare che se Maradona avesse giocato ai giorni d'oggi, avrebbe sicuramente detto la sua e fatto una gran carriera, come fatto negli anni '80; così come mettere Ronaldo e Messi negli anni '80 avrebbe dato comunque grande spettacolo. 

Quello che voglio dire è che in generale i fenomeni valgono in ogni epoca, a meno che non si parli di un calcio troppo declassato. 

Sarei curioso di sapere però se Maradona avrebbe retto i ritmi partita di oggi (quelli Europei), per più anni, allenandosi 2-3 volte alla settimana. Vorrei sapere per esempio quanto mediamente correva ogni partita, mi sembrava uno che quando c'era da correre non si risparmiava, ma ho visto soltanto suoi video, quindi non posso conoscere bene questa cosa. E' solo una mia curiosità "numerica" (non per stabilire chi fosse meglio), il fisico di Maradona era veramente portato per il calcio secondo me.

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15 minuti fa, ronny80 ha scritto:

A 30 anni, nel post mondiale Italia '90.

lo sapevo, era solo per far capire la differenza di professionalità.

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8 minuti fa, juventudes ha scritto:

Sì ma si danno troppe cose per scontato secondo me. Posso anche accettare tutto ciò che hai detto e Maradona, lo ribadisco, è stato sicuramente un fenomeno, però anche i giocatori super forti di oggi (o quelli dell'epoca pre-Maradona) hanno avuto a che fare con altri fenomeni delle difese, anche se il calcio è molto diverso.

Sono sicuro infatti nell'affermare che se Maradona avesse giocato ai giorni d'oggi, avrebbe sicuramente detto la sua e fatto una gran carriera, come fatto negli anni '80; così come mettere Ronaldo e Messi negli anni '80 avrebbe dato comunque grande spettacolo. 

Quello che voglio dire è che in generale i fenomeni valgono in ogni epoca, a meno che non si parli di un calcio troppo declassato. 

Sarei curioso di sapere però se Maradona avrebbe retto i ritmi partita di oggi (quelli Europei), per più anni, allenandosi 2-3 volte alla settimana. Vorrei sapere per esempio quanto mediamente correva ogni partita, mi sembrava uno che quando c'era da correre non si risparmiava, ma ho visto soltanto suoi video, quindi non posso conoscere bene questa cosa. E' solo una mia curiosità "numerica" (non per stabilire chi fosse meglio), il fisico di Maradona era veramente portato per il calcio secondo me.

Argomento molto interessante, perché ribaltabile. 
Infatti oggi, per paradosso, si gioca molto ma ci si allena, per forza di cose, molto poco. 
Ecco perché dei maniaci come Ibra e Ronaldo fanno la differenza, perché nei tempi “morti” - anziché cazzeggiare - continuano a curare il proprio fisico, privatamente.

Ed ecco perché il prototipo del calciatore moderno è quello del “talento atletico” naturale, non tecnico. Uno come Osimhen, negli anni ‘80, avrebbe giocato nella Sambenedettese probabilmente, oggi è richiestissimo perché ha quel “quid” che può spaccare certi tipi di partite.

Probabilmente Diego si sarebbe divertito alla grande in un calcio così concentrato sul match, con regole così penalizzanti per i difensori e, chissà, non avrebbe avuto nemmeno lo “spazio fisico” per cedere a certe tentazioni (è cosa risaputa che Diego, dal lunedì al mercoledì, era “uccel di bosco”, diciamo così...ma si giocava una volta a settimana quasi sempre, per cui...).

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25 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

 

Innanzitutto voglio farti i complimenti, non è facile trovare un tifoso del Napoli che sia così pacato e obiettivo su un tema quale Maradona. Mi sembra tu abbia perfettamente colto il senso del mio post, che non è quello di sminuire Diego o ridurre tutto ai numeri, come continuano a dire alcuni (che secondo me non hanno letto per intero il post iniziale), e nemmeno quello di negare che sia stato il calciatore più leggendario, ma di mostrare che vi sono altri calciatori che possono esser legittimamente considerati forti quanto lui e, per varie ragioni, lo sono stati più a lungo. Io ne ho scelti nove per arrivare al fatidico dieci totale; forse se ne possono togliere alcuni, tipo Zico, o aggiungere altri, come Ronaldinho, ma il senso resta quello.

 

Nessun dubbio che Maradona sia molto più soggetto da film di CR7. Frasi - non tue, sia chiaro - tipo "CR7 e Messi a Maradona allacciano gli scarpini", invece, le trovo tristemente retoriche e false. Come anche quel che ho sentito al tg qualche giorno fa, che Diego sarebbe non solo il calciatore più leggendario (giusto), ma perfino l'atleta tout court più importante del XX secolo, titolo che credo non possa non andare a Mohamed Alì,

 

Un'ultima riflessione sul Maradona calciatore: hai ragione quando dici che fece vincere il Napoli in una serie A dove la competitività era altissima (anche se il Platini vero non c'era più da dicembre 1985 e la Juve era in versione modesta). Però come per Messi è un grave limite aver inciso poco ai mondiali, e lo stesso si può dire per Platini (ah, se solo nel 1984 ci fossero stati i mondiali invece degli europei...) per me un grave limite nella carriera di Maradona sono le sue sei partite di coppa campioni col Napoli. Passi per i zero gol nei sedicesimi del 1987 col Real Madrid (sconfitta in Spagna 2-0, 1-1 a Napoli). Ma anche zero gol con lo Spartak Mosca negli ottavi 1990? Doppio 0-0 e eliminazione ai rigori. La leggenda del calciatore che vince le partite da solo avrebbe maggiori corrispondenze nella realtà se avesse inciso anche lì, facendovi vincere almeno una delle due coppe campioni che andarono rispettivamente al Porto e alla Stella Rossa Belgrado, non trovi?

 

Edit: ah, la memoria... Al Porto andò quella dell'anno precedente, l'edizione 87-88 la vinse il PSV Eindhoven. Non che cambi il senso del discorso.

come ho scritto nell'altro mio post, a inizio discussione, Maradona è stato superiore a chiunque altro e in un modo che non ha avuto eguali prima e dopo, solo nel 1986. Diciamo per un anno e mezzo, toh.

Poi, per i successivi 3 anni, è stato un grandissimo (capocannoniere l'anno dopo in Serie A, per dire), senza però portare il Napoli a superare squadre con giocatori di livello enorme (il Milan degli olandesi, l'Inter dell'89) ma comunque facendo arrivare il Napoli sempre secondo e alla vittoria di una Uefa, fino all'ultimo scudetto.

Dopo questo, basta. Il mondiale '90 è stato di basso livello per lui (un grande assist per Caniggia, poi solo sceneggiate nei prepartita, fino agli inni nazionali della semifinale) e ha praticamente smesso.

 

Ora. La longevità è un elemento fondamentale? Non lo so. So che Pelé ha iniziato da professionista a 16 anni e per 20 è stato il migliore. Il migliore di tutti, con 3 mondiali vinti, il primo a 17 anni segnando in finale, l'ultimo a 30, segnando in finale. So che chi l'ha marcato, che fosse un ragazzino o una stella del firmamento, è crollato di fronte alla sua classe e al suo talento.

 

Tutto sta alla sensibilità di ciascuno nel ritenere, in cuor suo, cosa voglia dire essere "il migliore".

 

Io mi sono commosso nel vedere Maradona, sia quando ero bambino e lo vedevo con la magliettina azzurra e i pantaloncini cortissimi irridere le difese di mezzo mondo, sia nei video di oggi. 

Ma per me ci sono altri elementi. Quando vedo Ronaldo che segna 2 gol contro il Cagliari con una ferocia pari a quella della partita contro l'Atletico, penso che non ci sia nessuno migliore di lui e credo che in questo c'entri tantissimo un'etica che per me è un elemento fondamentale. Ma ognuno la vede come vuole

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4 minuti fa, axpart ha scritto:

lo sapevo, era solo per far capire la differenza di professionalità.

Esatto, non c'è proprio paragone.

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3 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Giusto, però c’era.

Se si fosse ritirato un anno prima, o meglio ancora a fine 1986, paradossalmente oggi il francese sarebbe più considerato. Parere mio, ovviamente.

Sì sì, c'era, è un dato oggettivo. Però, ripeto, la vedo un po' una forzatura. Poco male. 

 

Vi dirò, a me piace il taglio del topic perché non si vuole sminuire il Maradona calciatore, ma si cerca un confronto, cosa che in questi giorni è difficile sentire in tv. Io leggo soprattutto con interesse i post di chi lo considera il più grande di tutti, voglio capirne i motivi. Ho letto tanto il termine poesia, è una parola bellissima, che ci sta per il modo di giocare di Maradona. Il calcio è un gioco, anche poesia. Ma non solo, c'è anche la componente più pratica, i freddi numeri, che non dicono tutto, ma sono almeno un ulteriore elemento di valutazione. Vi dirò, anche io giorni fa ho guardato i numeri dei gol di Maradona, e poi li ho confrontati con quelli di Platini. Con un po' di sorpresa, ho notato che Michel ha avuto una media gol migliore, ma la cosa più sorprendente è stata la media gol con le rispettive nazionali. Questo è indice del fatto che Platini è necessariamente più forte? Ovviamente no, la media gol è un dato importante, ma uno dei tantissimi elementi di valutazione. Poi, per curiosità, ho visto la media gol di Zidane da noi, e in generale in carriera. Non che sia stata una sorpresa, ma Zizou ha segnato davvero poco (e quei pochi non così decisivi da noi). Eppure...eppure, è uno dei giocatori che più mi ha fatto godere allo stadio. E qui quindi mi collego a chi usa la poesia come elemento fondamentale di valutazione. Capisco il loro punto di vista. Per me, il tocco di palla di Zizou era pure poesia. Ma questo, ovviamente, non mi può far dire che Zizou sia stato meglio di Michel. Ho ripreso due esempi della Juve, perché credo sia giusto che vengano considerati tutti gli elementi per esprimere un giudizio. E qui, tra l'altro ne abbiamo considerati solo due: estetica (poesia) e pratico (media gol). Ce ne sarebbero tanti tanti altri, ovviamente. E non meno importanti. 

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3 minuti fa, Juvemassi ha scritto:

Sì sì, c'era, è un dato oggettivo. Però, ripeto, la vedo un po' una forzatura. Poco male. 

 

Vi dirò, a me piace il taglio del topic perché non si vuole sminuire il Maradona calciatore, ma si cerca un confronto, cosa che in questi giorni è difficile sentire in tv. Io leggo soprattutto con interesse i post di chi lo considera il più grande di tutti, voglio capirne i motivi. Ho letto tanto il termine poesia, è una parola bellissima, che ci sta per il modo di giocare di Maradona. Il calcio è un gioco, anche poesia. Ma non solo, c'è anche la componente più pratica, i freddi numeri, che non dicono tutto, ma sono almeno un ulteriore elemento di valutazione. Vi dirò, anche io giorni fa ho guardato i numeri dei gol di Maradona, e poi li ho confrontati con quelli di Platini. Con un po' di sorpresa, ho notato che Michel ha avuto una media gol migliore, ma la cosa più sorprendente è stata la media gol con le rispettive nazionali. Questo è indice del fatto che Platini è necessariamente più forte? Ovviamente no, la media gol è un dato importante, ma uno dei tantissimi elementi di valutazione. Poi, per curiosità, ho visto la media gol di Zidane da noi, e in generale in carriera. Non che sia stata una sorpresa, ma Zizou ha segnato davvero poco (e quei pochi non così decisivi da noi). Eppure...eppure, è uno dei giocatori che più mi ha fatto godere allo stadio. E qui quindi mi collego a chi usa la poesia come elemento fondamentale di valutazione. Capisco il loro punto di vista. Per me, il tocco di palla di Zizou era pure poesia. Ma questo, ovviamente, non mi può far dire che Zizou sia stato meglio di Michel. Ho ripreso due esempi della Juve, perché credo sia giusto che vengano considerati tutti gli elementi per esprimere un giudizio. E qui, tra l'altro ne abbiamo considerati solo due: estetica (poesia) e pratico (media gol). Ce ne sarebbero tanti tanti altri, ovviamente. E non meno importanti. 

Infatti, è un po' quel ch cercavo di dire. Maradona è come Marilyn, un'icona. Alcune attrici sono state più belle della Monroe, molte sono state più brave. Ma lei è il metro di paragone anche per chi non ha visto un solo suo film. Così Maradona è il più leggendario, giustamente, anche se altri sono stati bravi quanto o forse più di lui. Ma chi è nato dopo il 1990 e ne conosce solo il mito magari pensa che davvero Maradona facesse tre gol ogni partita e sia stato per quindici anni a livello del luglio 1986. Per questo, siccome amo la storia del calcio, volevo provare a discutere della realtà storica senza sminuire la legittimità del mito.

 

PS Zidane non l'ho messo in elenco proprio perché a differenza di Platini era "solo" un sublime regista, non un goleador. Pur giocando più avanzato lo si potrebbe paragonare più a Pirlo che a Michel o Maradona.

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Su Zidane come talento c’è poco da dire, ma la “sliding door” del 2006, a livello di immaginario collettivo, è pesantissima.

Poteva decidere la finale con quel colpo di testa deviato magistralmente da Buffon (forse, l’unica volta che il portiere è stato realmente amato da tutti gli italiani sefz), invece ne è uscito con un gesto “negativo” divenuto anch’esso iconico della storia di questo sport, alla pari del calcio volante di Cantona allo spettatore e di pochi altri casi.

Di fatto, quando si pensa a Maradona viene in mente il “gol del secolo”, a Zidane, invece, la “testata”. Triste, ma quel palcoscenico (la finale di un Mondiale) era troppo, troppo importante per sbagliare in maniera così plateale.

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Adesso, SuperEagle ha scritto:

Su Zidane come talento c’è poco da dire, ma la “sliding door” del 2006, a livello di immaginario collettivo, è pesantissima.

Poteva decidere la finale con quel colpo di testa deviato magistralmente da Buffon (forse, l’unica volta che il portiere è stato realmente amato da tutti gli italiani sefz), invece ne è uscito con un gesto “negativo” divenuto anch’esso iconico della storia di questo sport, alla pari del calcio volante di Cantona allo spettatore e di pochi altri casi.

Di fatto, quando si pensa a Maradona viene in mente il “gol del secolo”, a Zidane, invece, la “testata del secolo”. Triste, ma quel palcoscenico era troppo, troppo importante.

Ti dirò, Zidane grandissimo calciatore ma da juventino non è fra i calciatori a cui più sono affezionato., Sarà per la moglie che voleva il celebre mare di Madrid, sarà perché in due finali con noi fece scena muta mentre al Real la fece vincere con un gol da fantascienza, ma lo vedo molto più legato agli spagnoli che alla Juve.

 

E, ma qui andiamo nelle ipotesi, penso che anche tutta la vicenda del cambio Allegri-Sarri dello scorso anno sia legato ad un suo impegno sulla parola che poi si è rimangiato.

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Mai determinante in Coppa Campioni nelle 2 partecipazioni col Napoli; eliminazioni precoci e con addirittura un rigore sbagliato.

A Italia '90 Mondiale giocato passeggiando senza gol, ma solo qualche assist, un rigore segnato con noi nei 5 finali e uno sbagliato con la Jugoslavia negli ottavi che poteva essere determinante per l'eliminazione dell'Argentina se non fosse stato per i 2 parati da Goicoechea.

La sua mirabolante carriera è il biennio '86-'87, con Mondiale da protagonista e scudetto col Napoli.

Per il resto tutte stagioni a singhiozzo.

Per il secondo scudetto del '90, che ringrazi il Milan, Lo Bello e la monetina di Alemao.

Il suo mito è dovuto tantissimo alla sua storia di povertà e al personaggio extracampo.

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28 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

Infatti, è un po' quel ch cercavo di dire. Maradona è come Marilyn, un'icona. Alcune attrici sono state più belle della Monroe, molte sono state più brave. Ma lei è il metro di paragone anche per chi non ha visto un solo suo film. Così Maradona è il più leggendario, giustamente, anche se altri sono stati bravi quanto o forse più di lui. Ma chi è nato dopo il 1990 e ne conosce solo il mito magari pensa che davvero Maradona facesse tre gol ogni partita e sia stato per quindici anni a livello del luglio 1986. Per questo, siccome amo la storia del calcio, volevo provare a discutere della realtà storica senza sminuire la legittimità del mito.

 

PS Zidane non l'ho messo in elenco proprio perché a differenza di Platini era "solo" un sublime regista, non un goleador. Pur giocando più avanzato lo si potrebbe paragonare più a Pirlo che a Michel o Maradona.

Credo che l'esempio che hai fatto con Marilyn sia calzante (anche se nell'immaginario c'è - c'è stato a sto punto? - anche Marilyn 2, ovvero Pelè), così come sia giusto inquadrare tutto nella realtà storicap dei fatti. 

 

Ho citato Zidane non perché avresti dovuto metterlo nella lista, ma solo per far capire che ritengo giusto mettere nel calderone della valutazione di un giocatore anche la poesia, l'emozione che riesce a dare un giocatore. 

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32 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

Infatti, è un po' quel ch cercavo di dire. Maradona è come Marilyn, un'icona. Alcune attrici sono state più belle della Monroe, molte sono state più brave. Ma lei è il metro di paragone anche per chi non ha visto un solo suo film. Così Maradona è il più leggendario, giustamente, anche se altri sono stati bravi quanto o forse più di lui. Ma chi è nato dopo il 1990 e ne conosce solo il mito magari pensa che davvero Maradona facesse tre gol ogni partita e sia stato per quindici anni a livello del luglio 1986. Per questo, siccome amo la storia del calcio, volevo provare a discutere della realtà storica senza sminuire la legittimità del mito.

 

PS Zidane non l'ho messo in elenco proprio perché a differenza di Platini era "solo" un sublime regista, non un goleador. Pur giocando più avanzato lo si potrebbe paragonare più a Pirlo che a Michel o Maradona.

Azzeccatissimo il paragone con Marilyn.

Il 99% di quelli che si disperano a Napoli hanno visto di Maradona solo qualche video in scarsa risoluzione su youtube o al massimo si ricordano che da bambini i grandi festeggiavano come matti lo scudetto (parliamo di gente che oggi ha 40 anni e all'epoca dello scudetto ne aveva 8/9).

 

 

 

 

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Nulla contro l'autore del post , ma certi discorsi mi fanno venire l'orticaria. Non si possono fare confronti tra giocatori di epoche diverse, che hanno giocato in campionatati  e coppe diversi e in tem più o meno forti. Maradona era un fuoriclasse come ce ne sono stati altri. Giusto rendergli un doveroso omaggio, sbagliato venerarlo come un dio sceso in terra.

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38 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Su Zidane come talento c’è poco da dire, ma la “sliding door” del 2006, a livello di immaginario collettivo, è pesantissima.

Poteva decidere la finale con quel colpo di testa deviato magistralmente da Buffon (forse, l’unica volta che il portiere è stato realmente amato da tutti gli italiani sefz), invece ne è uscito con un gesto “negativo” divenuto anch’esso iconico della storia di questo sport, alla pari del calcio volante di Cantona allo spettatore e di pochi altri casi.

Di fatto, quando si pensa a Maradona viene in mente il “gol del secolo”, a Zidane, invece, la “testata”. Triste, ma quel palcoscenico (la finale di un Mondiale) era troppo, troppo importante per sbagliare in maniera così plateale.

i gesti negativi devi guardarli ovunque però...

perchè la "testata" è pesantissima e il goal fatto di mano è una "cosa" meravigliosa?

Ti dico la verità, di Diego mi sono rimaste impresse queste situazioni:

il goal (meraviglioso) alla Juve;

i goals, meravigliosi, fatti al Belgio e all'inghilterra

il goal di mano, negativo

la dichiarazione fatta ai giornalisti prima di napoli milan (partita decisiva e poi persa dal napoli): non voglio vedere una bandiera rossonera sventolare, negativo

gli spari ai giornalisti, negativo

la droga, negativo

le frequentazioni con camorristi, negativo

il falsificare le urine, negativo

la vita dissoluta che si è rivelata come esempio deleterio con i suoi sproloqui senza senso.

Abbi pazienza ma come giocatore era meraviglioso, per il resto...

Ieri ho visto l'intervista a quella persona che Diego ha aiutato, con la famosa  amichevole di Acerra, recuperando fondi per poterlo operare: beh, mi è sembrata una beatificazione.

 

 

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1 ora fa, SuperEagle ha scritto:

Argomento molto interessante, perché ribaltabile. 
Infatti oggi, per paradosso, si gioca molto ma ci si allena, per forza di cose, molto poco. 
Ecco perché dei maniaci come Ibra e Ronaldo fanno la differenza, perché nei tempi “morti” - anziché cazzeggiare - continuano a curare il proprio fisico, privatamente.

Ed ecco perché il prototipo del calciatore moderno è quello del “talento atletico” naturale, non tecnico. Uno come Osimhen, negli anni ‘80, avrebbe giocato nella Sambenedettese probabilmente, oggi è richiestissimo perché ha quel “quid” che può spaccare certi tipi di partite.

Probabilmente Diego si sarebbe divertito alla grande in un calcio così concentrato sul match, con regole così penalizzanti per i difensori e, chissà, non avrebbe avuto nemmeno lo “spazio fisico” per cedere a certe tentazioni (è cosa risaputa che Diego, dal lunedì al mercoledì, era “uccel di bosco”, diciamo così...ma si giocava una volta a settimana quasi sempre, per cui...).

Sì è un calcio che sta prendendo questa piega. In generale tutti noi esseri umani nei tempi morti tendiamo a rilassarci, poi ci sono quelle persone che si "rilassano" lavorando e diventano dei fenomeni nel loro lavoro. Anzi parlerei proprio di atteggiamento compulsivo e non riguarda solo lo sport. Le persone più brave sono quelle che passano il loro tempo su quel determinato ambito, alcune addirittura non accorgendosi di rovinare il proprio fisico (mio padre ahimé!). 

Tornando al calcio, se avesse fatto il calciatore professionista oggi, Maradona, in qualsiasi squadra, avrebbe avuto un miglior controllo, perché le regole oggi vengono rispettate di più. Basta sgarrare un attimo e il test dell'antidoping ti becca e  non c'è possibilità (o sono ridotte al minimo) di poter evadere i controlli, anche se ti chiami Maradona. Nelle poche interviste di quando era giovane che ho visto, non mi sembrava un cretino... l'ambiente che ti circonda fa tanto. 

Poi come detto bisogna vedere se avrebbe avuto voglia di allenarsi in modo maniacale ecc...

Lo stesso vale per gli altri calciatori, "antichi e moderni"... Molti hanno il vizio del fumo/alcol/mangiare male...  Il talento atletico esiste, ma quello che conta di più è la testa (Ronaldo ed Ibra, hanno entrambe le cose!).

 

 

ps: Osimhen non mi piace per niente... Non capisco come il Napoli lo abbia pagato 90 milioni, a 'sto punto vi compravate Nzola dello Spezia (scarso pure lui).ghgh 

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2 minuti fa, axpart ha scritto:

i gesti negativi devi guardarli ovunque però...

perchè la "testata" è pesantissima e il goal fatto di mano è una "cosa" meravigliosa?

Ti dico la verità, di Diego mi sono rimaste impresse queste situazioni:

il goal (meraviglioso) alla Juve;

i goals, meravigliosi, fatti al Belgio e all'inghilterra

il goal di mano, negativo

la dichiarazione fatta ai giornalisti prima di napoli milan (partita decisiva e poi persa dal napoli): non voglio vedere una bandiera rossonera sventolare, negativo

gli spari ai giornalisti, negativo

la droga, negativo

le frequentazioni con camorristi, negativo

il falsificare le urine, negativo

la vita dissoluta che si è rivelata come esempio deleterio con i suoi sproloqui senza senso.

Abbi pazienza ma come giocatore era meraviglioso, per il resto...

 

 

Guarda, ho volutamente fino ad ora (e non solo in questo topic) mettere da parte la parte privata. Credo sia giusto farlo per valutare un giocatore, ma non credo sia giusto farlo quando la vita privata entra in maniera prepotente sull'essere stato calciatore. Per questo, mi limito a dire che nella valutazione generale non si può non considerare anche che il calciatore è stato squalificato due volte per doping. Così come non si possono non considerare le dichiarazioni dell'ex PM Bobbio che dichiaratamente disse che era da arrestare, ma che questo non avvenne per ragioni di "opportunità ambientali". Così come disse che era stato trovato sempre positivo, ma dalla commistione antidoping mai. Sorvolo su altri aspetti, come certe dichiarazioni a cui fai riferimento, agli spari o ai legami con i camorristi. Sorvolo perché non in maniera così evidente o diretta entrano nel suo essere stato calciatore. 

 

Hai fatto bene a rimarcare anche il confronto tra la testata di Maradona e la mano di Maradona. È un dato di fatto, ma sai cos'è, prima è stato detto che Maradona può essere visto come la Marilyn del calcio. Ed è proprio per questo che su Maradona si va oltre. È così. 

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Non difendo Maradona, il mio è un concetto un po' più generico: il calcio come la vita non è fatto solo di numeri, di contrasti vinti, di gol, di presenze, di n° di stagioni giocate, ecc...

 

E qua chiudo.

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4 minuti fa, Juvemassi ha scritto:

Guarda, ho volutamente fino ad ora (e non solo in questo topic) mettere da parte la parte privata. Credo sia giusto farlo per valutare un giocatore, ma non credo sia giusto farlo quando la vita privata entra in maniera prepotente sull'essere stato calciatore. Per questo, mi limito a dire che nella valutazione generale non si può non considerare anche che il calciatore è stato squalificato due volte per doping. Così come non si possono non considerare le dichiarazioni dell'ex PM Bobbio che dichiaratamente disse che era da arrestare, ma che questo non avvenne per ragioni di "opportunità ambientali". Così come disse che era stato trovato sempre positivo, ma dalla commistione antidoping mai. Sorvolo su altri aspetti, come certe dichiarazioni a cui fai riferimento, agli spari o ai legami con i camorristi. Sorvolo perché non in maniera così evidente o diretta entrano nel suo essere stato calciatore. 

 

Hai fatto bene a rimarcare anche il confronto tra la testata di Maradona e la mano di Maradona. È un dato di fatto, ma sai cos'è, prima è stato detto che Maradona può essere visto come la Marilyn del calcio. Ed è proprio per questo che su Maradona si va oltre. È così. 

Chi fosse il Maradona "privato" lo sappiamo tutti e però questa parte viene sempre valutata come non importante, chissà perchè poi...

aggiungo che  il paragone Marilyn e Maradona non sta in piedi, due persone, due situazioni completamente differenti, una vittima del destino, l'altro fautore del proprio destino, non l'ho capita e non l'ho commentata.

Volessero fare un paragone lo facessero con Mike Tyson.

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2 minuti fa, J_Hook ha scritto:

Non difendo Maradona, il mio è un concetto un po' più generico: il calcio come la vita non è fatto solo di numeri, di contrasti vinti, di gol, di presenze, di n° di stagioni giocate, ecc...

 

E qua chiudo.

Sono assolutamente d'accordo, ma non si non può non tenerne conto anche di questi aspetti. Il calcio è arte, poesia, ma non solo. 

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1 minuto fa, axpart ha scritto:

Chi fosse il Maradona "privato" lo sappiamo tutti e però questa parte viene sempre valutata come non importante, chissà perchè poi...

aggiungo che  il paragone Marilyn e Maradona non sta in piedi, due persone, due situazioni completamente differenti, una vittima del destino, l'altro fautore del proprio destino, non l'ho capita e non l'ho commentata.

Volessero fare un paragone lo facessero con Mike Tyson.

Non credo che l'intento fosse quello di trovare delle somiglianze tra le due vite, quanto piuttosto far capire come Maradona sia una icona nell'immaginario collettivo, così come lo è Marilyn, per l'appunto 

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1 minuto fa, Juvemassi ha scritto:

Non credo che l'intento fosse quello di trovare delle somiglianze tra le due vite, quanto piuttosto far capire come Maradona sia una icona nell'immaginario collettivo, così come lo è Marilyn, per l'appunto 

mah, a questo punto possiamo accostarlo a chiunque!

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Bisogna metterci d'accordo su quale metro usiamo. Soggettivo o oggettivo? Soggettivo vale tutto, oggettivo solo le vittorie.

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1 minuto fa, Juvemassi ha scritto:

Non credo che l'intento fosse quello di trovare delle somiglianze tra le due vite, quanto piuttosto far capire come Maradona sia una icona nell'immaginario collettivo, così come lo è Marilyn, per l'appunto 

 

6 minuti fa, axpart ha scritto:

Chi fosse il Maradona "privato" lo sappiamo tutti e però questa parte viene sempre valutata come non importante, chissà perchè poi...

aggiungo che  il paragone Marilyn e Maradona non sta in piedi, due persone, due situazioni completamente differenti, una vittima del destino, l'altro fautore del proprio destino, non l'ho capita e non l'ho commentata.

Volessero fare un paragone lo facessero con Mike Tyson.

 

1 minuto fa, Juvemassi ha scritto:

Non credo che l'intento fosse quello di trovare delle somiglianze tra le due vite, quanto piuttosto far capire come Maradona sia una icona nell'immaginario collettivo, così come lo è Marilyn, per l'appunto 

Esatto. Come per Marilyn l'icona domina nell'immaginario collettivo al di là dei suoi reali meriti come attrice, così per Maradona la sua leggenda va al di là delle sue reali qualità calcistiche ( che pure sono straordinarie).

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