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29 MAGGIO 1985

Quella volta in cui Allison era ormai ad un passo dalla Juve, ed invece...

Post in rilievo

9 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Buongiorno, Caro Amico ! 

 

uum Dimmi Tu per quale ragione dovrei offendermi :  ma non scherziamo proprio, ci mancherebbe ! 

 

Anzi, se devo " dirla "  ... o meglio ... " scriverla " tutta ...  io avverto il desiderio, anzi, l'obbligo di Ringraziarti

per la tua graditissima segnalazione : è proprio quel tipo di " collaborazione " che da sempre auspico quando

mi attivo per proporre a questa virtuale " Agorà " i miei saltuari " deliri " a tinte bianconere ! 

 

A parziale discolpa del mio banale ed improvvido refuso, e virtualmente indossando la toga del celeberrimo

Avvocato AZZECCAGARBUGLI, ti elenco alcune mie ( pretestuose ) attenuanti e colpose trascuratezze

 

A ) la quasi " Omonimia " tra .. ALLISON .. & .. ALISON ... nella formulazione del topic mi ha mandato un po' in tilt 

 

B ) considerata la mia età, da collocare in ambito ... " diversamente giovane ", e valutando l'orario in cui ho proposto

questa discussione, ( orario in cui i " lattanti " ed i  " nonni " dovrebbero già essere tra le braccia di Morfeo .. .lazy

errando, ho omesso di mettere in atto una " doverosa " verifica di ciò che stavo per sottoporre all'attenzione di chi,

tra gli utenti/amici di VS, ha a cuore la " STORIA della nostra JUVENTUS " a 360° ! 

 

Grazie per aver gradito e per aver lasciato il tuo prezioso contributo ! 

 

Cordialmente, .salveStefano !

Carissimo Stefano,

buon duemila21 e grazie per l'ennesimo interessante spunto di riflessione che ci hai regalato.

E' una vicenda che non conoscevo e della quale non avevo mai sentito parlare.

 

I miei approfondimenti sulla storia della Juve partono dall'avvio del ciclo "bonipertiano", quindi subito dopo la vicenda che hai descritto, per ricongiungersi con i miei ricordi di giovanissimo tifoso che iniziano nel 1978, praticamente dai rigori parati da Dino Zoff all'Ajax (mitico Dino!! Pochi giorni prima mi avevano operato alle tonsille, per gli urli ho rischiato di farmi saltare i punti che mi avevano messo) con la successiva tremenda delusione dovuta all'eliminazione per mano del Bruges in semifinale di quella Coppa Campioni, con gol decisivo subito all'ultimo minuto dei tempi supplementari, dopo l'esplusione di Claudio Gentile.

Di fronte a quell'epilogo così ingiusto e crudele corsi a rinchiudermi in bagno e rimasi lì dentro a piangere come un disperato per più di mezz'ora, incurante dei tentativi di consolarmi messi in atto da mio padre, "colpevole" di avermi trasmesso la sua fede calcistica.

 

Dato che apprezzo molto la tua capacità di analizzare e descrivere fatti e situazioni legati alla storia della nostra amata squadra ne approfitto per chiederti una valutazione (magari con l'apertura di una specifica discussione) sul "caso Derby County" e sulle deliranti accuse di Brian Clough contro di noi.

Ho "studiato" e molto ammirato le imprese del Nottingham Forest di Clough, capace di vincere da neo-promosso il campionato inglese e quindi due Coppe dei Campioni consecutive.

Mi ha molto deluso, pertanto, leggere dell'odio di Clough nei nostri confronti. Sulla doppia partita con il Derby County ho trovato poca roba, mi farebbe molto piacere se potessi provvedere a una minuziosa ricostruzione della vicenda.

Ti ringrazio anticipatamente dell'attenzione che vorrai dedicare alla mia richiesta.

 

Un caro saluto,

Ken

 

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Il 2/1/2021 Alle 10:54, Capitan_Furia ha scritto:

Stefano, offri sempre spunti interessanti.

A questo punto ti faccio un paio di domande: gli anni '60 possono essere definiti anni bui per noi? In quegli anni si sono affermate le milanesi nel campo internazionale, la fiorentina arrivò in finale e in campionato vincevano fiorentina e cagliari, mentre noi, a quanto ho capito, non abbiamo brillato.

Seconda domanda che ti rivolgo è: come mai secondo te, con Sivori, Chares e Boniperti non ci affermammo in campo internazionale?

 

Ne approfitto per augurarti buon anno!

A ) GLI ANNI 60

 

- 1959/60 -  La JUVENTUS vince il suo 11° Scudetto - Vince la sua 4a Coppa Italia - ( la 3a l'aveva conquistata nella stagione precedente )

 

- 1960/61 -  La JUVENTUS vince il suo  12° Scudetto

 

- 1961/62 - " ANNO HORRIBILIS " - In Campionato fu uno dei peggiori in assoluto della Nostra Storia

su 34 partite la JUVE ne vinse 10 - ne pareggiò 9 - ne perse 15 - Boniperti aveva smesso di giocare alla

fine del Campionato precedente - Nelle ultime 10 partite di Campionato lo " score " fu, ad essere gentili,

" terrificante ", un vero e proprio "INCUBO " : 1 pareggio - 9 sconfitte ! 

 

Il " POPOLO BIANCONERO ", attonito, incredulo e sgomento temette seriamente che la " VECCHIA SIGNORA ",

ahinoi, potesse subire l'onta di retrocedere in " SERIE - B " .

 

Eppure, incredibile ma vero, proprio in quella stagione, per la serie " Nulla, ma proprio Nulla, bisogna dare mai

di scontato nel Giuoco del Calcio ", la JUVENTUS riuscì a raggiungere i " Quarti di Finale " della Coppa dei Campioni !

 

L' avversario era il grande REAL MADRID ... eppure ... la " Vecchia Signora " andò ad un passo dall'eliminare la

potente ( sotto ogni punto di vista : in Campo ed al di fuori di esso ) " Armata Madrilista " :

 

MATCH di ANDATA : JUVENTUS - REAL  0-1 ( Di Stefano )

MATCH di RITORNO : REAL - JUVENTUS 0-1  ( Omar Sivori )

Spareggio di Parigi :  REAL - JUVENTUS 0-1  ( Felo - Sivori - Del Sol - Tejada ) - 

 

FU .. E' .. E PER SEMPRE SARA' ...  UNO DEI PIU' GROSSI SCANDALI DELLA " STORIA DEL CALCIO " !

UNA DIREZIONE ARBITRALE INDEGNA - AI MADRILISTI, CON ACCEZIONE PIU' CHE NEGATIVA,

VENNE CONCESSO TUTTO E DI PIU' - ALLORA NON ESISTEVANO SOSTITUZIONI - I  BIANCONERI

TERMINARONO LA PARTITA CON 9 GIOCATORI EFFETTIVI ( CHARLES e STACCHINI, IN PRATICA,

A CAUSA DI INTERVENTI MADRILISTI ASSAI DURI E CHE ANDAVANO BEN AL DI LA' DI CIO' CHE

ERA ED E' AMMESSO DAL REGOLAMENTO, RESTARONO IN CAMPO SOLO PER FAR NUMERO :

FU UN VERO E PROPRIO " FURTO " )

 

- 1962/63 - Anche il mitico JOHN CHARLES, pare per questioni da collocare in ambito " familiare ",

seppur a malincuore fu costretto a lasciare il Club Bianconero : una breve parentesi nella sua ex

squadra, il LEEDS UNITED, a cui seguì un altro periodo non proprio di gloria alla A.S. ROMA ( ai

tempi la mia famiglia abitava a Roma e lo vidi all'Olimpico giocare -solo 10 presenze- prevalentemente

nel ruolo di " stopper " ) per poi tornare definitivamente in Galles ove giocò per il Cardiff e l' Hereford !

 

Tuttavia, in Campionato, la Juve disputa un ottimo Campionato : è tutto un " tira e molla " tra Juventus

ed Inter ( con qualche " intrusione " di Milan e Bologna ) ... sorpassi e controsorpassi ed alla fine la spuntano

i nerazzurri che terminano il torneo con 4 punti di vantaggio sui bianconeri !

 

In questa stagione, sebbene il valore intrinseco del Trofeo non fosse dei più Ambiti e Nobili,  la Juventus

vince la sua 1a Coppa al di là degli " Italici confini " : la COPPA delle ALPI - in Finale i bianconeri prevalsero

per 3-2 sull'Atalanta ( ebbi modo di vedere ed apprezzare quel Trofeo in quella che era la vecchia Sede della

Juventus : Galleria San Federico 54 - Torino ! Quale fondatore e Presidente di uno Juve Club lì mi ero recato

per ritirare dei biglietti che avevo prenotato tempo prima ! Io sapevo che in quegli Uffici vi era una stanza in

cui erano custoditi diversi Trofei ... combinazione incrociai Boniperti e , tra un convenevole e l'altro, gli chiesi

se era possibile accadere in quella stanza ! Egli non pose resistenza alcuna, mi fece accompagnare da una

persona .... e ..... cosa vuoi che ti dica ... dall'emozione mi parve di toccare il cielo con un dito )

 

- 1963/64 - Da questa stagione cominciò il periodo delle " Vacche .. anzi .. Zebre magre " -

 

Campionato anonimo ...della serie .... " SENZA INFAMIA ... ma soprattutto ... SENZA LODE " . mettemmo insieme

38 punti ( 5° posto in classifica a pari merito con la Fiorentina ) contro i 54 punti di BOLOGNA ed INTER !

 

Unica soddisfazione fu quella d'essere presente sugli spalti dell'Olimpico per lo " SPAREGGIO SCUDETTO " tra

BOLOGNA vs INTER : prevalsero i " Felsinei " e fu una gioia immensa !

 

Furono anni in cui la " Proprietà ", evidentemente alle prese con altre " priorità ", seppure sempre presente, 

da un punto di vista prettamente " economico " attuò una  gestione  assai parca nei confronti della squadra

bianconera che, inutile nasconderlo, mal si conciliava con le ambizioni di un Club prestigioso come la Juventus !

 

- 1964/65 - In Campionato, più o meno, il trend fu quasi un " copia/incolla " di quello dell'annata precedente,

in compenso, però ...... .ehm 

 

La Juve conquistò la sua 5a Coppa Italia :  JUVENTUS - INTER 1-O  ( gol di Menichelli ) -Roma- Stadio Olimpico

I nerazzurri erano nettamente i favoriti ( avevano vinto il Campionato ) ma quella sera , ero in " Tribuna Tevere "

insieme al mio mentore bianconero, mio padre, la nostra JUVE ritrovò quella tenacia , quella determinazione, che, 

di norma, appartengono al DNA BIANCONERO " ! 

 

Inoltre, la VECCHIA SIGNORA, arrivò in Finale di Coppa delle Fiere - Finale in gara unica proprio al Comunale -

avversari i Magiari del FERENCVAROS : purtroppo prevalsero gli ungheresi per 1- 0 !

Peccato che in quella partita mancassero il Grande SANDRO SALVADORE .. e ... l'IMMENSO OMAR SIVORI ...

relegato in Tribuna per gli " arcinoti dissidi " con HH2 : nessuno me lo toglie dalla testa ... con BILLY ed il CABEZON

in campo ... quella COPPA oggi farebbe bella mostra di sè nel Nostro MUSEUM !

 

 

- 1965/66 - In estrema sintesi : MINIMO SINDACALE  - 5° POSTO AD 8 PUNTI DI DISTANZA DALL' INTER !

 

- 1966/67 - UNO DEGLI SCUDETTI PIU' BELLI ED EMOZIONANTI DELLA MIA VITA - 13° TITOLO DI " CAMPIONI D'ITALIA " -

 

ULTIMA GIORNATA ( posticipata ad un Giovedì per alcune squadre : JUVE & INTER in lotta per lo Scudetto - ed altre

squadre impegnate per evitare la retrocessione in " SERIE  B " - e ciò accadde perchè i nerazzurri erano impegnati

nella Finale di Coppa dei Campioni, in Portogallo, contro gli scozzesi del Celtic : INTER SCONFITTA ! ) -

 

I nerazzurri hanno un punto di vantaggio sui bianconeri ... la JUVE gioca al Comunale contro la LAZIO ( che nutre

ancora qualche speranza di salvezza ) .... l'INTER a MANTOVA ! 

 

Morale della Favola :  

 

JUVENTUS - LAZIO  2-1   /    MANTOVA - INTER 1-0  ......  E FU INDICIBILE APOTEOSI !

 

 

1967/68 - Campionato : 3° POSTO - 10 punti di distacco dal Milan - 

 

Coppa dei Campioni : per la prima volta la Juve raggiunge le " semifinali " - l'avversario è dei più tosti , e cioè,

il BENFICA di EUSEBIO - COLUNA - TORRES - i bianconeri si battono con onore ma, ahimè, vengono eliminati !

 

 

1968/69 - Campionato : 5° posto a 10 punti dalla Fiorentina ! 

E pensare che, in quella stagione, giunsero alla JUVE giocatori del calibro di ANASTASI - HALLER - BENETTI , 

eppure, nonostante fosse ormai palese che i " cordoni della cassa bianconera " andassero allentati, i risultati

non furono pari alle attese ! Insomma, gira che ti rigira, sempre lì eravamo : nè carne .. nè pesce , o se preferisci, 

" vorrei ma non posso " ! 

 

1969/70 - Campionato : 3° posto a 7 punti dal Cagliari - Nel " mercato di riparazione " la Juve acquisisce dal 

Brescia le prestazioni di un giocatore che, negli anni a venire, si rivelerà assai valido sia per ciò che concerne la

sua duttilità, sia per il fattivo e prezioso apporto  che saprà imprimere alla manovra bianconera !

A chi mi riferisco ? Ca va sans dire ad ANTONELLO CUCCUREDDU ! Nel suo esordio con la Maglia della Juve,

e cioè, il 16 Novembre del 1969, proprio a Cagliari, il grande " CUCCU " mise a segno il gol che fissò il risultato

della partita sull' 1 a 1! 

Tra l'altro,a Torino, era già arrivato anche il grandissimo stopper " FRANCESCO MORINI " .. detto ... " MORGAN ":

altro " Pilastro " della Nostra Gloriosa Storia ! 

Benetti, invece, era stato ceduto alla Sampdoria in cambio di  VIERI ( padre ) : giocatore assai valido tecnicamente

ma con la testa troppo tra le nuvole ... per la serie .... TANTO TALENTO ANDATO SPRECATO !

 

Il celeberrimo JUVENTUS - CAGLIARI 2-2 ( ripeto e ribadisco - se la Juve avesse vinto quella partita avrebbe avuto

molte probabilità di aggiudicarsi lo Scudetto ) sai dove la vidi ? Di bianconero bardato nella CURVA MARATONA,

la curva del Comunale che, di norma, era riservata ai tifosi ospiti ..... e non ero l'unico juventino, anzi, assai folta

era la rappresentanza della tifoseria bianconera ..... addirittura si addivenì ad una sorta di " gemellaggio - 

calcistico/gastronomico " - I supporters Sardi, al di là dei colori della maglia per cui batteva il cuore dei loro vicini,

dispensavano a " piene mani " prodotti tipici della loro terra - ALTRO MONDO - ALTRO CALCIO - ALTRA GENTE !

 

1970/71 - Campionato - 4° posto ad 11 punti dall'Inter 

 

- Ennesima Finale di COPPA delle FIERE (  Coppa " tollerata " ma non ufficialmente riconosciuta dall'UEFA )

con partite di Andata e Ritorno - Avversario il LEEDS

2-2 al Comunale ( la prima partita di andata fu sospesa all'inizio del secondo tempo a causa di un violentissimo

nubifragio - il risultato era di 0-0 - era sugli spalti " inzuppato come mai in vita mia " - nonostante l'infida ed insidiosa

palude, il grande Franco Causio , con la sua classe immensa, mise in atto alcune fantasmagoriche giocate che parvero

provenire da chissà quale remoto anfratto del nostro Universo ... dei veri e propri " Miracoli " come quello che mise in

atto un Grande Uomo di Nome Gesù quando passeggiò sulle acque del Lago di Tiberiade ! )

 

1-1 in Inghilterra, e per la Regola dei " gol in trasferta " ( che sarebbe ormai giunta l'ora di " eliminare " dal Regolamento )

la Coppa andò agli Inglesi ! 

 

In quella ultima edizione della Coppa delle Fiere, incredibile ma vero, stabilimmo un " RECORD " di cui avrei fatto molto,

ma molto, volentieri a meno :  12 PARTITE - NESSUNA SCONFITTA - COPPA VERSO ALTRI LIDI - 

 

Il " Tallone d'Achille " di quella squadra, cosa inusuale per la nostra Juventus stava nei portieri :

TANCREDI ( non quello della Roma)  - e - PILONI - non erano proprio dei fenomeni !

 

Tra le " 2 " partite d'andata, ahimè venne a mancare ARMANDO PICCHI : la SOCIETA' contava assai su di Lui, 

sia da un punto di vista " UMANO " .. che .. " PROFESSIONALE " : Riposa in Pace !

 

DAL CAMPIONATO 1971/72 IL MONDO TORNO' A " GIRARE " COME LA " DEA EUPALLA " GRADISCE E COMANDA,

OVVIAMENTE, A TINTE BIANCONERE !

 

 

B ) Per ciò che concerne le Coppe Internazionali, cercherò d'essere piuttosto conciso

se è pur vero che nelle prime edizioni della Coppa dei Campioni sia la Fiorentina che il Milan giunsero in Finale,

( e molto ci sarebbe da dire su quelle " prime edizioni " .... gli inglesi non partecipavano, alcune squadre venivano

" invitate a partecipare ",  alcune squadre che vincevano i loro campionati non erano ammesse alla competizione

ed al loro posto venivano iscritti altri Club della medesima nazione  basando il tutto su criteri di selezione che

definire ambigui e cervellotici era un ero e proprio eufemismo .... tipo, Real che vinceva Coppa e Campionato, e pur

di avere un'altra squadra spagnola nella " griglia di partenza ", veniva iscritta la squadra seconda arrivata nel

Campionato Spagnolo ...... insomma .... UN VERO E PROPRIO BORDELLO ... ) è altresì vero che, specialmente in 

ITALIA, da sempre " TERRA DI CAMPANILI ", ciò che più contava in assoluto, senza se e senza ma alcuno, era lo

" SCUDETTO " .... e chi afferma il contrario .... mente sapendo di mentire  .... non conosce ... ha dimenticato ! 

 

Con i primi successi delle squadre milanesi ( a metà anni 60 ) si cominciò a guardare alle " Coppe "al di là dei

nostri confini con atteggiamento diverso, anche se , fino agli inizi degli Anni 70, il primo obiettivo stagionale

continuava ad essere il CAMPIONATO !

 

E la, peraltro a posteriori, tangibile ed amara risposta al tuo cortese quesito, sta in questo resoconto

 

La Juventus di Boniperti, Charles e Sivori partecipa per la prima volta alla Coppa dei Campioni. È una squadra formidabile, il sorteggio del primo turno sembra favorevole, opponendo gli austriaci del Wiener Sportklub. All’andata risolve tutto Omar Sivori, che sigla una tripletta per farsi perdonare i primi capricci contro l’allenatore Brode. Nulla fa presagire il disastro del ritorno, con la più pesante umiliazione della storia europea di Madama: 0-7! Tanti fattori congiurano alla disfatta. Qualche problema di formazione (Emoli in campo nonostante sia indisposto, il “leggero” Palmer fuori luogo in un clima da battaglia), l’ostilità del pubblico, la sottovalutazione dell’avversario. Ma c’è di più: una smobilitazione psicologica dei bianconeri, che impostano una partita di attesa, perdono quasi subito Charles azzoppato da un intervento killer (verrà ricoverato in ospedale) e poi cadono nel trabocchetto dell’agonismo esasperato degli austriaci, a propria volta in serata di grazia. «Una squadra di modesti artigiani del calcio» scrivono il giorno dopo i giornali locali «ha demolito uno squadrone di milionari». L’allenatore Brocic pagherà il prezzo più alto.

juventus1958-59-fg5d65.jpg

 

 

In realtà, l'allenatore Brocic,venne esonerato dopo circa 45 giorni quando la Juve perse per 4-5 al Comunale

contro il Milan !!  Al suo posto tornò ( aveva già guidato la squadra bianconera nelle ultime 3 partite del

Campionato 1956/57 sostituendo Sandro Puppo ) il nostro validissimo ex giocatore TEOBALDO DEPETRINI !

 

Brocic avrà avuto le sue " responsabilità " per quella clamorosa " debacle ",  ma la vera " colpevole " fu la squadra

in generale ( tra l'altro, così narra " Vox Populi ", ebbero una nottata " pre-partita " piuttosto ... " allegra " ) -

 

Dopo la facile ed agevole vittoria per 3-1 nel match d'andata, andarono in campo come se dovessero fare una

" scampagnata " : l'importante era non farsi male e non sprecare energie per la prossima partita di Campionato,

in quanto, per tutti, era ciò che contava di più in assoluto ! 

 

Ma prendere ben 7 gol da una modesta squadra austriaca non stava nè in cielo nè in terra : eppure, ai tempi, 

la delusione venne in breve  " ammortizzata " e stimata come un ( quasi ) normale incidente di percorso .......

il CAMPIONATO CHIAMAVA ... ED ERA CIO' CHE PIU' IMPORTAVA ( per la cronaca la Juve,  era un'ottima

Juve, ma arrivò solo al 4° posto -  e - vinse la Coppa Italia sconfiggendo l'Inter per 4-1 nella Finale che si svolse

a San Siro )

 

Cordialmente,  .salveStefano ! 

 

 

 

 

                    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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12 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

A ) GLI ANNI 60

 

- 1959/60 -  La JUVENTUS vince il suo 11° Scudetto - Vince la sua 4a Coppa Italia - ( la 3a l'aveva conquistata nella stagione precedente )

 

- 1960/61 -  La JUVENTUS vince il suo  12° Scudetto

 

- 1961/62 - " ANNO HORRIBILIS " - In Campionato fu uno dei peggiori in assoluto della Nostra Storia

su 34 partite la JUVE ne vinse 10 - ne pareggiò 9 - ne perse 15 - Boniperti aveva smesso di giocare alla

fine del Campionato precedente - Nelle ultime 10 partite di Campionato lo " score " fu, ad essere gentili,

" terrificante ", un vero e proprio "INCUBO " : 1 pareggio - 9 sconfitte ! 

 

Il " POPOLO BIANCONERO ", attonito, incredulo e sgomento temette seriamente che la " VECCHIA SIGNORA ",

ahinoi, potesse subire l'onta di retrocedere in " SERIE - B " .

 

Eppure, incredibile ma vero, proprio in quella stagione, per la serie " Nulla, ma proprio Nulla, bisogna dare mai

di scontato nel Giuoco del Calcio ", la JUVENTUS riuscì a raggiungere i " Quarti di Finale " della Coppa dei Campioni !

 

L' avversario era il grande REAL MADRID ... eppure ... la " Vecchia Signora " andò ad un passo dall'eliminare la

potente ( sotto ogni punto di vista : in Campo ed al di fuori di esso ) " Armata Madrilista " :

 

MATCH di ANDATA : JUVENTUS - REAL  0-1 ( Di Stefano )

MATCH di RITORNO : REAL - JUVENTUS 0-1  ( Omar Sivori )

Spareggio di Parigi :  REAL - JUVENTUS 0-1  ( Felo - Sivori - Del Sol - Tejada ) - 

 

FU .. E'  .. e per sempre .. SARA' ...  UNO DEI PIU' GROSSI SCANDALI DELLA " STORIA DEL CALCIO " -

UNA DIREZIONE ARBITRALE INDEGNA - AI MADRILISTI, CON ACCEZIONE PIU' CHE NEGATIVA,

VENNE CONCESSO TUTTO E DI PIU' - ALLORA NON ESISTEVANO SOSTITUZIONI - I  BIANCONERI

TERMINARONO LA PARTITA CON 9 GIOCATORI EFFETTIVI ( CHARLES e STACCHINI, IN PRATICA,

A CAUSA DI INTERVENTI MADRILISTI ASSAI DURI E CHE ANDAVANO BEN AL DI LA' DI CIO' CHE

ERA ED E' AMMESSO DAL REGOLAMENTO, RESTARONO IN CAMPO SOLO PER FAR NUMERO :

FU UN VERO E PROPRIO " FURTO " )

 

- 1962/63 - Anche il mitico JOHN CHARLES, pare per questioni da collocare in ambito " familiare ",

seppur a malincuore fu costretto a lasciare il Club Bianconero : una breve parentesi nella sua ex

squadra, il LEEDS UNITED, a cui seguì un altro periodo non proprio di gloria alla A.S. ROMA ( ai

tempi la mia famiglia abitava a Roma e lo vidi all'Olimpico giocare -solo 10 presenze- prevalentemente

nel ruolo di " stopper " ) per poi tornare definitivamente in Galles ove giocò per il Cardiff e l' Hereford !

 

Tuttavia, in Campionato, la Juve disputa un ottimo Campionato : è tutto un " tira e molla " tra Juventus

ed Inter ( con qualche " intrusione " di Milan e Bologna ) ... sorpassi e controsorpassi ed alla fine la spuntano

i nerazzurri che terminano il torneo con 4 punti di vantaggio sui bianconeri !

 

In questa stagione, sebbene il valore intrinseco del Trofeo non fosse dei più Ambiti e Nobili,  la Juventus

vince la sua 1a Coppa al di là degli " Italici confini " : la COPPA delle ALPI - in Finale i bianconeri prevalsero

per 3-2 sull'Atalanta ( ebbi modo di vedere ed apprezzare quel Trofeo in quella che era la vecchia Sede della

Juventus : Galleria San Federico 54 - Torino ! Quale fondatore e Presidente di uno Juve Club lì mi ero recato

per ritirare dei biglietti che avevo prenotato tempo prima ! Io sapevo che in quegli Uffici vi era una stanza in

cui erano custoditi diversi Trofei ... combinazione incrociai Boniperti e , tra un convenevole e l'altro, gli chiesi

se era possibile accadere in quella stanza ! Egli non pose resistenza alcuna, mi fece accompagnare da una

persona .... e ..... cosa vuoi che ti dica ... dall'emozione mi parve di toccare il cielo con un dito )

 

- 1963/64 - Da questa stagione cominciò il periodo delle " Vacche .. anzi .. Zebre magre " -

 

Campionato anonimo ...della serie .... " SENZA INFAMIA ... ma soprattutto ... SENZA LODE " . mettemmo insieme

38 punti ( 5° posto in classifica a pari merito con la Fiorentina ) contro i 54 punti di BOLOGNA ed INTER !

 

Unica soddisfazione fu quella d'essere presente sugli spalti dell'Olimpico per lo " SPAREGGIO SCUDETTO " tra

BOLOGNA vs INTER : prevalsero i " Felsinei " e fu una gioia immensa !

 

Furono anni in cui la " Proprietà ", evidentemente alle prese con altre " priorità ", seppure sempre presente, 

da un punto di vista prettamente " economico " attuò una  gestione  assai parca nei confronti della squadra

bianconera che, inutile nasconderlo, mal si conciliava con le ambizioni di un Club prestigioso come la Juventus !

 

- 1964/65 - In Campionato, più o meno, il trend fu quasi un " copia/incolla " di quello dell'annata precedente,

in compenso, però ...... .ehm 

 

La Juve conquistò la sua 5a Coppa Italia :  JUVENTUS - INTER 1-O  ( gol di Menichelli )

I nerazzurri erano nettamente i favoriti ( avevano vinto il Campionato ) ma quella sera , ero in " Tribuna Tevere "

insieme al mio mentore bianconero, mio padre, la nostra JUVE ritrovò quella tenacia , quella determinazione, che, 

di norma, appartengono al DNA BIANCONERO " ! 

 

Inoltre, la VECCHIA SIGNORA, arrivò in Finale di Coppa delle Fiere - Finale in gara unica proprio al Comunale -

avversari i Magiari del FERENCVAROS : purtroppo prevalsero gli ungheresi per 1- 0 !

Peccato che in quella partita mancassero il Grande SANDRO SALVADORE .. e ... l'IMMENSO OMAR SIVORI ...

relegato in Tribuna per gli " arcinoti dissidi " con HH2 : nessuno me lo toglie dalla testa ... con BILLY ed il CABEZON

in campo ... quella COPPA oggi farebbe bella mostra di sè nel Nostro MUSEUM !

 

 

- 1965/66 - In estrema sintesi : MINIMO SINDACALE  - 5° POSTO AD 8 PUNTI DI DISTANZA DALL' INTER !

 

- 1966/67 - UNO DEGLI SCUDETTI PIU' BELLI ED EMOZIONANTI DELLA MIA VITA - 13° TITOLO DI " CAMPIONI D'ITALIA " -

 

ULTIMA GIORNATA ( posticipata ad un Giovedì per alcune squadre : JUVE & INTER in lotta per lo Scudetto - ed altre

squadre impegnate per evitare la retrocessione in " SERIE  B " - e ciò accadde perchè i nerazzurri erano impegnati

nella Finale di Coppa dei Campioni, in Portogallo, contro gli scozzesi del Celtic : INTER SCONFITTA ! ) -

 

I nerazzurri hanno un punto di vantaggio sui bianconeri ... la JUVE gioca al Comunale contro la LAZIO ( che nutre

ancora qualche speranza di salvezza ) .... l'INTER a MANTOVA ! 

 

Morale della Favola :  

 

JUVENTUS - LAZIO  2-1   /    MANTOVA - INTER 1-0  ......  E FU INDICIBILE APOTEOSI !

 

 

1967/68 - Campionato : 3° POSTO - 10 punti di distacco dal Milan - 

 

Coppa dei Campioni : per la prima volta la Juve raggiunge le " semifinali " - l'avversario è dei più tosti , e cioè,

il BENFICA di EUSEBIO - COLUNA - TORRES - i bianconeri si battono con onore ma, ahimè, vengono eliminati !

 

 

1968/69 - Campionato : 5° posto a 10 punti dalla Fiorentina ! 

E pensare che, in quella stagione, giunsero alla JUVE giocatori del calibro di ANASTASI - HALLER - BENETTI , 

eppure, nonostante fosse ormai palese che i " cordoni della cassa bianconera " andassero allentati, i risultati

non furono pari alle attese ! Insomma, gira che ti rigira, sempre lì eravamo : nè carne .. nè pesce , o se preferisci, 

" vorrei ma non posso " ! 

 

1969/70 - Campionato : 3° posto a 7 punti dal Cagliari - Nel " mercato di riparazione " la Juve acquisisce dal 

Brescia le prestazioni di un giocatore che, negli anni a venire, si rivelerà assai valido sia per ciò che concerne la

sua duttilità, sia per il fattivo e prezioso apporto  che saprà imprimere alla manovra bianconera !

A chi mi riferisco ? Ca va sans dire ad ANTONELLO CUCCUREDDU ! Nel suo esordio con la Maglia della Juve,

e cioè, il 16 Novembre del 1969, proprio a Cagliari, il grande " CUCCU " mise a segno il gol che fissò il risultato

della partita sull' 1 a 1! 

Tra l'altro,a Torino, era già arrivato anche il grandissimo stopper " FRANCESCO MORINI " .. detto ... " MORGAN ":

altro " Pilastro " della Nostra Gloriosa Storia ! 

Benetti, invece, era stato ceduto alla Sampdoria in cambio di  VIERI ( padre ) : giocatore assai valido tecnicamente

ma con la testa troppo tra le nuvole ... per la serie .... TANTO TALENTO ANDATO SPRECATO !

 

Il celeberrimo JUVENTUS - CAGLIARI 2-2 ( ripeto e ribadisco - se la Juve avesse vinto quella partita avrebbe avuto

molte probabilità di aggiudicarsi lo Scudetto ) sai dove la vidi ? Di bianconero bardato nella CURVA MARATONA,

la curva del Comunale che, di norma, era riservata ai tifosi ospiti ..... e non ero l'unico juventino, anzi, assai folta

era la rappresentanza della tifoseria bianconera ..... addirittura si addivenì ad una sorta di " gemellaggio - 

calcistico/gastronomico " - I supporters Sardi, al di là dei colori della maglia per cui batteva il cuore dei loro vicini,

dispensavano a " piene mani " prodotti tipici della loro terra - ALTRO MONDO - ALTRO CALCIO - ALTRA GENTE !

 

1970/71 - Campionato - 4° posto ad 11 punti dall'Inter 

 

- Ennesima Finale di COPPA delle FIERE (  Coppa " tollerata " ma non ufficialmente riconosciuta dall'UEFA )

con partite di Andata e Ritorno - Avversario il LEEDS

2-2 al Comunale ( la prima partita di andata fu sospesa all'inizio del secondo tempo a causa di un violentissimo

nubifragio - il risultato era di 0-0 - era sugli spalti " inzuppato come mai in vita mia " - nonostante l'infida ed insidiosa

palude, il grande Franco Causio , con la sua classe immensa, mise in atto alcune fantasmagoriche giocate che parvero

provenire da chissà quale remoto anfratto del nostro Universo ... dei veri e propri " Miracoli " come quello che mise in

atto un Grande Uomo di Nome Gesù quando passeggiò sulle acque del Lago di Tiberiade ! )

 

1-1 in Inghilterra, e per la Regola dei " gol in trasferta " ( che sarebbe ormai giunta l'ora di " eliminare " dal Regolamento )

la Coppa andò agli Inglesi ! 

 

In quella ultima edizione della Coppa delle Fiere, incredibile ma vero, stabilimmo un " RECORD " di cui avrei fatto molto,

ma molto, volentieri a meno :  12 PARTITE - NESSUNA SCONFITTA - COPPA VERSO ALTRI LIDI - 

 

Il " Tallone d'Achille " di quella squadra, cosa inusuale per la nostra Juventus stava nei portieri :

TANCREDI ( non quello della Roma)  - e - PILONI - non erano proprio dei fenomeni !

 

Tra le " 2 " partite d'andata, ahimè venne a mancare ARMANDO PICCHI : la SOCIETA' contava assai su di Lui, 

sia da un punto di vista " UMANO " .. che .. " PROFESSIONALE " : Riposa in Pace !

 

DAL CAMPIONATO 1971/72 IL MONDO TORNO' A " GIRARE " COME LA " DEA EUPALLA " GRADISCE E COMANDA,

OVVIAMENTE, A TINTE BIANCONERE !

 

 

Per ciò che concerne le Coppe Internazionali, cercherò d'essere piuttosto conciso

se è pur vero che nelle prime edizioni della Coppa dei Campioni sia la Fiorentina che il Milan giunsero in Finale,

( e molto ci sarebbe da dire su quelle " prime edizioni " .... gli inglesi non partecipavano, alcune squadre venivano

" invitate a partecipare ",  alcune squadre che vincevano i loro campionati non erano ammesse alla competizione

ed al loro posto venivano iscritti altri Club della medesima nazione  basando il tutto su criteri di selezione che

definire ambigui e cervellotici era un ero e proprio eufemismo .... tipo, Real che vinceva Coppa e Campionato, e pur

di avere un'altra squadra spagnola nella " griglia di partenza ", veniva iscritta la squadra seconda arrivata nel

Campionato Spagnolo ...... insomma .... UN VERO E PROPRIO BORDELLO ... ) è altresì vero che, specialmente in 

ITALIA, da sempre " TERRA DI CAMPANILI ", ciò che più contava in assoluto, senza se e senza ma alcuno, era lo

" SCUDETTO " .... e chi afferma il contrario .... mente sapendo di mentire  .... non conosce ... ha dimenticato ! 

 

Con i primi successi delle squadre milanesi ( a metà anni 60 ) si cominciò a guardare alle " Coppe "al di là dei

nostri confini con atteggiamento diverso, anche se , fino agli inizi degli Anni 70, il primo obiettivo stagionale

continua ad essere il CAMPIONATO !

 

E la, peraltro a posteriori, tangibile ed amara risposta al tuo cortese quesito, sta in questo resoconto

 

La Juventus di Boniperti, Charles e Sivori partecipa per la prima volta alla Coppa dei Campioni. È una squadra formidabile, il sorteggio del primo turno sembra favorevole, opponendo gli austriaci del Wiener Sportklub. All’andata risolve tutto Omar Sivori, che sigla una tripletta per farsi perdonare i primi capricci contro l’allenatore Brode. Nulla fa presagire il disastro del ritorno, con la più pesante umiliazione della storia europea di Madama: 0-7! Tanti fattori congiurano alla disfatta. Qualche problema di formazione (Emoli in campo nonostante sia indisposto, il “leggero” Palmer fuori luogo in un clima da battaglia), l’ostilità del pubblico, la sottovalutazione dell’avversario. Ma c’è di più: una smobilitazione psicologica dei bianconeri, che impostano una partita di attesa, perdono quasi subito Charles azzoppato da un intervento killer (verrà ricoverato in ospedale) e poi cadono nel trabocchetto dell’agonismo esasperato degli austriaci, a propria volta in serata di grazia. «Una squadra di modesti artigiani del calcio» scrivono il giorno dopo i giornali locali «ha demolito uno squadrone di milionari». L’allenatore Brocic pagherà il prezzo più alto.

juventus1958-59-fg5d65.jpg

 

 

In realtà, l'allenatore Brocic,venne esonerato dopo circa 45 giorni quando la Juve perse per 4-5 al Comunale

contro il Milan !!  Al suo posto tornò ( aveva già guidato la squadra bianconera nelle ultime 3 partite del

Campionato 1956/57 sostituendo Sandro Puppo ) il nostro validissimo ex giocatore TEOBALDO DEPETRINI !

 

Brocic avrà avuto le sue " responsabilità " per quella clamorosa " debacle ",  ma la vera " colpevole " fu la squadra

in generale ( tra l'altro, così narra " Vox Populi ", ebbero una nottata " pre-partita " piuttosto ... " allegra " ) -

 

Dopo la facile ed agevole vittoria per 3-1 nel match d'andata, andarono in campo come se dovessero fare una

" scampagnata " : l'importante era non farsi male e non sprecare energie per la prossima partita di Campionato,

in quanto, per tutti, era ciò che contava di più in assoluto ! 

 

Ma prendere ben 7 gol da una modesta squadra austriaca non stava nè in cielo nè in terra : eppure, ai tempi, 

la delusione venne in breve  " ammortizzata " e stimata come un ( quasi ) normale incidente di percorso .......

il CAMPIONATO CHIAMAVA ... ED ERA CIO' CHE PIU' IMPORTAVA ( per la cronaca la Juve,  era un'ottima

Juve, ma arrivò solo al 4° posto -  e - vinse la Coppa Italia sconfiggendo l'Inter per 4-1 nella Finale che si svolse

a San Siro )

 

Cordialmente,  .salveStefano ! 

 

 

 

 

                    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sei un’enciclopedia bianco nera vivente!

Tra l’altro mi hai ricordato le “mie” prime Juventus: Salvadore, Haller, Cuccureddu, Morini, Causio, Benetti, Anastasi...

Grazie veramente di cuore!

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10 ore fa, Capitan_Furia ha scritto:

Sei un’enciclopedia bianco nera vivente!

Tra l’altro mi hai ricordato le “mie” prime Juventus: Salvadore, Haller, Cuccureddu, Morini, Causio, Benetti, Anastasi...

Grazie veramente di cuore!

Grazie a te per aver partecipato ed apprezzato !

 

Buona Domenica ,  .salveStefano !

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Il 2/1/2021 Alle 05:33, MATTEO1973 ha scritto:

Grazie Stefano, buon anno!

Ma alla fine perché è saltato tutto?

 

 

Il 2/1/2021 Alle 12:02, Fabiuski ha scritto:

Testimonianza che anche ai tempi saltavano trattative che sembravano già fatte .ghgh

 

Il 2/1/2021 Alle 17:01, OmarSivori50 ha scritto:

Buon Anno Stefano, ricordo bene quell’estate di Allison , una vicenda curiosa e misteriosa, di cui nessun quotidiano sportivo seppe riportare una spiegazione dell’improvviso rifiuto dell’inglese, dopo alcuni giorni da lui trascorsi a Roma. Ricordo anche molto bene l’anno dello scudetto del Cagliari, con le solite campagne mediatiche antijuventine, quasi che la vittoria del Cagliari si presentasse come la rivincita dei “buoni” contro i soliti “cattivi”...

Auguri di cuore a te e ai tuoi cari, da un amico che ha vissuto come te l’identica passione, da tanti anni...

Cari Amici, per prima cosa, Grazie ed ancora Grazie per aver apprezzato e partecipato ! 

 

In effetti, come ho già scritto in precedenza, una " Versione Ufficiale " sul perchè  ed il percome il cosiddetto " Affaire Allison "

non andò a buon fine, non è mai stata " pubblicamente " divulgata, e di conseguenza, non esiste " fonte certificata " a cui

affidarsi per dipanare quello che fu un vero e proprio " Mistero .. che ... di ... Buffo ... ebbe poco o niente " .

 

Io, seppur a fatica, rammento che, alla fine del Mese d Maggio, Allison giunse a Torino per definire i " dettagli " del suo, ormai dato

per acclarato, ingaggio nella veste di allenatore della JUVENTUS F.C. 1897 ! 

 

Tra l'altro, mi par altresì di ricordare che, nella sua tappa " torinese " si recò ad assistere di persona ad una .. forse .. due amichevoli

della squadra bianconera ! 

 

Poi, quando tutto orma sembrava più che  definito, Allison, invece di tornare immediatamente in Inghilterra, si recò a Roma per 

qualche giorno , e da lì, invece  di tornare a Manchester, andò in Francia : uum semplice turismo ? questioni personali ? Non lo

sapremo mai ! Tutto ciò, però, passò in " secondo piano " in quanto, almeno così sembrava, a breve sarebbe tornato sotto la

Mole per prendere le " redini " delle Zebre Juventine !

 

Però, cosa volete che vi dica, ho fatto anche miei i vostri dubbi, e dai e dai, seppur a fatica, molta fatica, sono riuscito a trovare :

pare che, e qui il " CONDIZIONALE " è più cha mai d'obbligo, l'atavico ed all'apparenza inossidabile rapporto di strettissima

collaborazione tra Allison & Joe Mercer si fosse ormai incrinato ( in realtà, Allison, voleva, fortissimamente voleva allenare

" da solo " il Manchester City )  ....... l'anno successivo, Mercer, assai infastidito dal comportamento di Allison, del quale, peraltro,

d era stato un " padre putativo " per ciò che concerne la veste di allenatore , decise di lasciare il City per allenare il Coventry !

 

Sic stantibus rebus, Allison colse al volo " l'occasione ", intuì che a breve avrebbe potuto realizzare il suo sogno, e ripose in un cassetto il " carteggio 

Juventus " - Ma poichè nella " Vita " di tutti noi non bisogna mai dare niente, ma proprio niente, di scontato, ecco che quella sua scelta alla fine gli si ritorse contro : il CITY disputò una " FIRST DIVISION " tutt'altro che da tramandare ai posteri, ed a 3 giornate dalla fine del Campionato venne esonerato ed al suo posto, per qualche mese, subentrò JOHNNY HART, storicogiocatore del MANCHESTER CITY !  Ed affinchè ciò avvenisse, fu fondamentale il " malcontento " dei supporters del City che, affettivamente assai legati a Joe Mercer, ritennero responsabili della loro delusione  sia Allison che il nuovo arrivato, il giocatore Rodney Marsh nei confronti del quale, anche per il costo elevato del suo " cartellino ", nutrivano ben altre speranze ! 

 

Allison tornò ad allenare il CITY nella stagione 1979/80 .... ma ... ancora una volta, gli eventi non furono a lui favorevoli, ed a stagione in corso, sulla

panchina dei "Citizens ", venne sostituito da John Bond !

 

Buon proseguimento a tutti voi, .salveStefano ! 

 

P.S. - volendo, vi è anche un'altra versione, diciamo, a " tinte bianconere " : devo fare delle " verifiche " , e se sarà il caso, in seguito

la proporrò !

 

 

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Il 2/1/2021 Alle 06:22, NaneVecchina ha scritto:

Grazie per questo Topic, “per pochi intimi”, e che hanno già “qualche ricordo”..

Avevo quasi rimosso questo nome, e vicenda, ed ora mi è tornata in mente, seppur sfocata, al di là di quanto hai scritto...

Nella storia delle Società di calcio ci sono vicende del tipo, magari rimaste nel tempo senza spiegazioni..

Ricordo bene invece quella stagione, del mitico Cagliari di “Giggirriva”, la parentesi Carniglia, la nostra rincorsa con Rabitti in panca. Mi pare anche, ma sbaglierò che proprio allora la Juve acquisto’ Antonello Cuccureddu...

Il post mi è gradito, come si diceva un tempo.., per formulare, caro Stefano, i migliori Auguri di un sereno anno nuovo..

 

Il 2/1/2021 Alle 08:02, DoctorBianconero86 ha scritto:

Buon anno Stefano! 
Questa volta ti sei superato: quei nomi non li avevo veramente mai sentiti a parte ovviamente Herrera. Magari mi procurerò il libro da te citato.

 

Parallelismo tra allora e oggi: la ricerca del calcio spettacolo e di cose “esotiche” alla Juve ha sempre portato a risultati modesti 

 

Il 2/1/2021 Alle 08:21, Roby76MJ ha scritto:

Sempre emozionante leggerti. ❤️

 

Il 2/1/2021 Alle 08:40, MASSIMO1983 ha scritto:

Ciao Stefano ! Auguri anche a te  come al solito grazie del bel post !!!

 

Il 2/1/2021 Alle 09:53, alex65viareggio ha scritto:

Buon anno a te Stefano

 

Il 2/1/2021 Alle 10:10, the coach ha scritto:

Ecco un bel aneddoto a me sconosciuto, almeno fino a pochi minuti fa.
E chi poteva essere l'autore di questo interessante thread se non il nostro caro Stefano, che inizia l'anno nuovo con una perla delle sue.
Grazie Stefano e auguri di buon anno a te e a tutti i frequentatori di questo thread.

Inviato dal mio Mi A2 Lite utilizzando Tapatalk
 

 

Il 2/1/2021 Alle 10:28, Scirea1982 ha scritto:

Non conoscevo questa storia! 
 

buon anno anche a te e grazie come sempre!

Grazie di cuore a tutti voi, siete veramente gentili !

 

Rinnovo a voi ed alle vostre famiglie i miei più Sinceri Auspici di un ( sperèm ) sereno Anno Nuovo ! 

 

.salveStefano !

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Il 2/1/2021 Alle 08:21, Tarmako78 ha scritto:

Come sempre interessante e bella discussione sulla nostra storia

sarebbe bello mettere tutte queste discussioni in una unica sezione dedicata,così purtroppo si vanno a perdere,

ed è un vero peccato,tutte insieme andrebbero a creare forse la più completa “enciclopedia” Juventina

👍

 

Caro Amico, come al solito, in queste mie " escursioni " a ritroso nel glorioso passato della Vecchia Signora, 

la tua presenza mi onora e mi gratifica : sei un graditissimo " ospite " fisso nei confronti del quale da sempre

avverto e nutro la massima ed incondizionata " Stima " !  Grazie ed ancora Grazie ! 

 

In effetti, diverse " discussioni " risalenti ad alcuni anni orsono ... ( sono iscritto a VS dall' Aprile del 1911 ) ... 

ammesso e non concesso che ci siano ancora, chissà in quale remoto meandro di questo Forum sono state

" ibernate ". Molte altre, invece, diciamo quelle un po' più recenti, di norma,  da un po' di tempo vengono collocate 

nella sezione "JU & ME "  ... e/o .. nella, chiamiamola, " sottosezione "... Ricordi in Bianconero  ... 

 

Cordialmente, .salve Stefano !

 

 

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Il 2/1/2021 Alle 09:05, dankos2 ha scritto:

Che ricordi, grazie per avermi rammentato quei momenti, di Allison non me lo ricordavo ma ricordo fui contento che cacciarono Heriberto che aveva fatto andar via Sivori e fui dispiaciuto della mancata rincorsa ma il Cagliari del povero Scopigno era una gran bella squadra.

Grazie a te. amico, per aver apprezzato e partecipato ! 

 

Riguardo ad HH2, più che " cacciato ", diciamo che da entrambe le parti si era ormai esaurita quella, diciamo, " Unità d'Intenti " che,  seppur tra qualche incomprensione, si era nel tempo consolidata tra Società & Allenatore ( anche se, Colui che " Ufficialmente " non interferiva in quel tipo di rapporto delegando ad altri la " gestione " di quella ed altre vicende, seppure alla sua maniera, più volte fece intendere di non essere un grandissimo estimatore di Heriberto Herrera, non tanto per le sue doti di allenatore che, va comunque riconosciuto, con il suo " movimiento " fu il precursore del cosiddetto " Calcio Totale Olandese ", ma soprattutto per il suo rigido ed inflessibile carattere assai poco predisposto a qualsivoglia genere di " compromesso " : Heriberto aveva un " CREDO " ... e da .. " INTEGERRIMO INTEGRALISTA " qual'era, non indietreggiava di un millimetro !  uum E chi era quel " Colui " ? Ca va sans dire .... l'Avvocato ( che poi, detto tra noi, Avvocato non è mai stato ) GIANNI AGNELLI !

 

In compagnia del mio mentore bianconero, mio padre, ebbi l'immenso dispiacere di vedere al San Paolo ... il " NOSTRO "  OMAR SIVORI 

con la Maglia del NAPOLI : per me si trattò di un tristissimo evento da collocare in ambito " CONTRONATURA " ...e che, a ripensarci, non

ho ancora digerito adesso ! 

 

MANLIO SCOPIGNO, l'allenatore " FILOSOFO " : neanche a farlo apposta l'esatto " Alter Ego " di Heriberto Herrera ! 

 

Aneddoto narrato dall'ottimo difensore cagliaritano CERA

 

«Scopigno era arrivato da poco. Eravamo in ritiro per una partita di Coppa Italia e in sette o otto, in barba alle regole, ci eravamo dati appuntamento in una camera per giocare a poker. Fumavamo tutti e giocavamo a carte sui letti. C'era anche qualche bottiglia che non ci doveva essere. Ad un tratto si apre la porta: è Scopigno. Oddio, penso, ora ci ammazza , se ci va bene ci leva la pelle e ci fa appioppare una multa! Scopigno entrò, nel fumo e nel silenzio di noialtri che aspettavamo la bufera, prese una sedia, si sedette vicino a noi e disse tirando fuori un pacchetto di sigarette "Do fastidio se fumo?" In mezz'ora eravamo tutti a letto ed il giorno dopo vincemmo 3-0.»

 

Anche se a volte la faceva " fuori dal vasino " lo ricordo con simpatia ! 

 

Non avrò mai la controprova, ma io resterò sempre convinto che, se avessimo vinto ( anzichè pareggiarla ) la partita

JUVENTUS - CAGLIARI ( terminata 2-2 ) ... con ogni probabilità lo Scudetto lo avrebbe vinto la Vecchia Signora ! 

 

Cordialmente, .salveStefano !

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Il 2/1/2021 Alle 22:18, Ken Parker 21 ha scritto:

Carissimo Stefano,

buon duemila21 e grazie per l'ennesimo interessante spunto di riflessione che ci hai regalato.

E' una vicenda che non conoscevo e della quale non avevo mai sentito parlare.

 

I miei approfondimenti sulla storia della Juve partono dall'avvio del ciclo "bonipertiano", quindi subito dopo la vicenda che hai descritto, per ricongiungersi con i miei ricordi di giovanissimo tifoso che iniziano nel 1978, praticamente dai rigori parati da Dino Zoff all'Ajax (mitico Dino!! Pochi giorni prima mi avevano operato alle tonsille, per gli urli ho rischiato di farmi saltare i punti che mi avevano messo) con la successiva tremenda delusione dovuta all'eliminazione per mano del Bruges in semifinale di quella Coppa Campioni, con gol decisivo subito all'ultimo minuto dei tempi supplementari, dopo l'esplusione di Claudio Gentile.

Di fronte a quell'epilogo così ingiusto e crudele corsi a rinchiudermi in bagno e rimasi lì dentro a piangere come un disperato per più di mezz'ora, incurante dei tentativi di consolarmi messi in atto da mio padre, "colpevole" di avermi trasmesso la sua fede calcistica.

 

Dato che apprezzo molto la tua capacità di analizzare e descrivere fatti e situazioni legati alla storia della nostra amata squadra ne approfitto per chiederti una valutazione (magari con l'apertura di una specifica discussione) sul "caso Derby County" e sulle deliranti accuse di Brian Clough contro di noi.

Ho "studiato" e molto ammirato le imprese del Nottingham Forest di Clough, capace di vincere da neo-promosso il campionato inglese e quindi due Coppe dei Campioni consecutive.

Mi ha molto deluso, pertanto, leggere dell'odio di Clough nei nostri confronti. Sulla doppia partita con il Derby County ho trovato poca roba, mi farebbe molto piacere se potessi provvedere a una minuziosa ricostruzione della vicenda.

Ti ringrazio anticipatamente dell'attenzione che vorrai dedicare alla mia richiesta.

 

Un caro saluto,

Ken

 

- Grazie a te, Caro Amico, per aver apprezzato e per aver lasciato il tuo graditissimo contributo !

 

- Il grandissimo DINO ZOFF :  una vera e propria " Leggenda " del  Calcio Mondiale ... Italiano ... a Tinte Bianconere in particolare !

Quella sera, fu una sera ad " altissimo rischio " specialmente per chi, oltre ad avere la " Vecchia Signora " nel suo cuore, ahimè, aveva

un cuore un po' " ballerino " che, sia per la grande delusione e/o per l'immensa felicità, sarebbe potuto andare in fatale e letale

cortocircuito ! Lo .paceebene confesso : tanta e tale fu l'adrenalina che compenetrò ogni anfratto del mio corpo e che attivò tutti i super-eccitati

neuroni della mia psiche  che, a stento, riuscii a realizzare che il " Rubicone olandese " era stato varcato ... per la serie ... " Alea iact est " 

 

- In compenso , la notte del 12/04/1978, che potremmo definire ... " LA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI " ....fu una delle " PAGINE PIU' NERE IN

ASSOLUTO DELLA STORIA DEL CALCIO " . L' Arbitro, anzi, il " SICARIO " svedese ERIJKSSON, con accezione pregiudizialmente iper negativa,

ne combinò di tutti i colori, ca a sans dire, in palese .. malevole .. metodica chiave " anti - juventina " ! 

 

L' Apogeo di quella infame e spregevole nottata fu raggiunto negli ultimi 7 minuti dei supplementari

 

113° INGIUSTA ESPULSIONE di GENTILE - 117° Gol del 2-0 dei belgi -  119° MANCATA CONCESSIONE DI UN CLAMOROSO ED EVIDENTISSIMO

CALCIO DI RIGORE A FAVORE DELLA JUVENTUS PER UN NETTISSIMO FALLO IN AREA DI RIGORE BELGA SU ANTONIO CABRINI SERVITO DA 

UNO SPLENDIDO ASSIST DI ROBERTO BONINSEGNA : SE LA JUVE AVESSE REALIZZATO IL PENALTY SAREBBE ANDATA A LONDRA PER GIOCARSI

LA FINALE DI COPPA DEI CAMPIONI CONTRO IL LIVERPOOL ! FU QUALCOSA DI VERAMENTE INFAME : BONINSEGNA FU TRATTENUTO A FATICA

DAI COMPAGNI DI SQUADRA IN QUANTO AVREBBE VOLUTO " REGOLARE I CONTI " CON L' A'RBITRO SENZA ANDARE, per usare un eufemismo, 

TROPPO PER IL SOTTILE !

 

Quella notte, non lo nego, da un punto di vista strettamente passionale, la mia reazione, e quella di molti iscritti allo Juve Club da me fondato e

gestito per circa 30 anni, fu talmente veemente ed accalorata che, " FARSOPOLI " a parte, nè prima .. nè dopo ... quell' IMMONDA ED ESECRABILE 

SERATA .... per mia fortuna e per salvaguardare la mia salute .... MAI PIU' RAGGIUNSI UN TALE LIVELLO DI RIPUGNANTE DISGUSTO !

 

 

- BRIAN CLOUGH - DERBY COUNTY/ JUVENTUS - COPPA DEI CAMPIONI 1972/73 :

trattasi di altro " Sterco ", neanche adatto per concimare ... ma da collocare in un fetido letamaio, che, il soggetto in questione, ed altri suoi " pari ",

uno in particolare, proditoriamente gettarono sulla " VECCHIA SIGNORA " ... oltre che ... udite udite ... sulle " ITALICHE FORZE ARMATE " NEL CORSO 

DELLA " 2a GUERRA MONDIALE " ! Sebbene un po' mi infastidisca il " ritornare " su quella disgustosa vicenda , dalla quale la JUVENTUS uscì senza

conseguenza alcuna, non so quando, ma appena troverò lo " stimolo ", ( dovrò prima " rimuovere " alcuni ... " freni inibitori " ... in quanto i cosiddetti

" GENTLEMEN INGLESI " ebbero atteggiamenti  e reazioni che , come recitava una vecchia e celebre pubblicità, NEANCHE NEI PEGGIORI BAR DI 

CARACAS ...... ) e nel limite delle mie possibilità e capacità, cercherò di esaudire la tua richiesta ! 

 

Cordialmente, .salveStefano !

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Cari Amici, 

 

@OmarSivori50     @Fabiuski      @MATTEO1973 

 

 

...... poichè " ogni promessa è debito " , e rifacendomi al " P.S. "del mio post precedente  ..... .ehm 

     

" P.S. - volendo, vi è anche un'altra versione, diciamo, a " tinte bianconere " : devo fare delle " verifiche " , e se sarà il caso, in seguito

la proporrò ! "

 

...... sono ora a proporvi un'altra ipotetica versione di quella sorta di " guazzabuglio " che fu la scelta della Società Bianconera per

stabilire colui che avrebbe dovuto essere l'allenatore che avrebbe dovuto sedere sulla " panchina bianconera " nella stagione 

calcistica 1969/70 ! 

 

....... Anche in questo caso non vi è " certezza alcuna " circa l'esatto ed attendibile succedersi degli eventi che avrebbero poi indirizzato

i dirigenti bianconeri ad optare per una soluzione e/o per un'altra : l'unica cosa certa fu l'addio ad Heriberto Herrera !

 

La Juventus F.C., in quegli anni, anni in cui la Famiglia Agnelli parve essere piuttosto defilata rispetto a quelle che avrebbero dovuto

essere le necessità e le priorità da soddisfare per riportare il Club Bianconero al " Nobile Rango Calcistico " insito nel suo " DNA ", 

era stata affidata all' Ingegnere  VITTORE CATELLA   .....   .ehm ( tratto da " Archvio Gazzetta " del 18 Giugno 2000 - a firma - Forcolin Paolo )       

 

Si è spento a 90 anni l' uomo che guidò la società bianconera dal 1962 al 1971. Vinse uno scudetto

La Juve piange Catella, il presidente che sapeva volare Si è spento a 90 anni l' uomo che guidò la società bianconera dal 1962 al ' 71. Vinse uno scudetto TORINO - Aveva compiuto 90 anni tre giorni fa. Era ricoverato in ospedale da qualche tempo e, ieri mattina alle 5.30, un' improvvisa emorragia allo stomaco ha portato via per sempre Vittore Catella. Presidente della Juve per 10 anni, dal 1962 al ' 71, l' ingegner Catella è stato un uomo che ha profondamente segnato la storia del club bianconero. Sportivo vero, Catella era un bravissimo pilota, al punto da diventare collaudatore di professione alla Fiat. E fu proprio lui a far volare il primo aereo a reazione costruito in Italia: era il 1952 e Catella collaudò il Fiat G80. Si mise anche in politica e fu eletto deputato. Ma la carica cui teneva di più, da tifoso doc, era quella di presidente della Juve. Incarico gravoso, perché gli impegni di parlamentare non gli concedevano troppo tempo. Erano poi anni difficili: la Juve doveva cambiar pelle dopo le stagioni dorate di Charles, Sivori, Boniperti. Non solo: Catella si trovò nella condizione ingrata di dover praticamente rifondare la squadra senza fare grandi spese, visto il particolare momento socio-politico del Paese. Eppure in quegli anni di grande splendore per Inter e Milan, la Juve di Catella riuscì a ritagliarsi spazi importanti. Era la Juve dell' allenatore brasiliano Amaral, di Salvadore e di Anzolin, di Siciliano e di Miranda, dal tiro micidiale. E poi Del Sol, Nenè, Da Costa e Bercellino. E poi, campionato 64/65, ecco Heriberto Herrera: ai suoi ordini uomini di spicco come Combin e Cinesinho, Gori e Menichelli. Alla sua prima stagione regala a Catella una coppa Italia che arriva dopo il successo in finale contro l' Inter. E' solo un antipasto. Nel 66/67, all' ultima giornata, ecco arrivare lo scudetto, bello quanto inatteso: l' Inter perde a Mantova per una storica papera del portiere Sarti e la Juve si cuce sulle maglie lo scudetto numero 13. E' il 13 luglio ' 71 quando Vittore Catella lascia la presidenza a Giampiero Boniperti. Da quel momento, sarà solo un tifoso e non perderà una partita fino a 87 anni suonati. L' ultimo addio martedì a Torino, alla chiesa della Crocetta (11.45). 

 

 

....... ed a REMO GIORDANETTI  .......  .ehm  ( tratto da " Il Pallone Racconta " del 17 Aprile 2020 )  

 

 

Oltre mezzo secolo di calcio, sempre a respirare aria juventina – scrive Fabio Vergnano nel 1986 su “La storia della Juventus” di Perucca, Romeo e Colombero – Remo Giordanetti merita senza dubbio il Premio fedeltà ed un ricordo particolare nella storia della Juventus. Qualche dato significativo: socio dal 1929, consigliere dal 1948, vicepresidente dal 1958.
È senza dubbio il dirigente calcistico italiano più decorato. Ha vinto tutto: campionati e coppe, in Italia ed all’estero. Davanti a lui sono sfilate intere generazioni di calciatori, presidenti ed allenatori. La sua memoria è lucida, della Juventus potrebbe scrivere una storia tutta sua.
Giordanetti è un perfetto uomo-Juventus e forse proprio per questo è rimasto tanti anni ai vertici della società. Modesto, riservato, ha uno stile bonipertiano, preferisce restare nell’ombra, lasciando che siano gli altri a parlare. Eppure è stato ed è tuttora un dirigente di primo piano. Consigliere di Lega nel 1958, quindi consigliere federale, da alcuni anni Giordanetti non ha più cariche ufficiali, ma spesso rappresenta Boniperti alle riunioni tra società. Nella Juventus, oltreché vicepresidente, è anche responsabile del settore giovanile, carica che ricopre con autentica passione. Fino a qualche anno fa dedicava gran parte del suo tempo alla Juventus. Ora la sua giornata è tutta bianconera, da quando il lavoro non lo obbliga più a restare lontano dalla sede sociale. In quasi tutte le trasferte è vicino al presidente, con la sua presenza ancora giovanile e soprattutto carica di entusiasmo. Guarda il calcio con gli occhi di chi sa tutto ed ha visto tutto. Un calcio che si è profondamente trasformato nelle sue strutture, che lascia sempre meno spazio al sentimento ed all’improvvisazione. «Una volta i giocatori erano trattati dai dirigenti», ricorda amaramente Giordanettí «e tra galantuomini gli accordi erano facili». Già, bei tempi, in cui si viveva un calcio meno assillante, con impegni meno incalzanti. Bastava un allenamento alla settimana e poi via, in campo per la partita.
Per lunghi anni, durante la presidenza dei fratelli Agnelli e poi con Catella, Giordanetti si è occupato della campagna acquisti juventina. Erano noti i suoi silenzi, le su risposte evasive, diciamo pure le sue bugie dette per depistare i curiosi. Ci vorrebbero colonne di testo per ricordare tutte le vicende che hanno costellato i suoi lunghi anni di dirigenza. Giordanetti su tutti ricorda, con grande rammarico, gli acquisti sfumati di Meroni e Riva. Il primo era già bianconero, ma una sollevazione del popolo granata fece sfumare tutto; il secondo veniva trattato puntualmente ogni anno, con un rituale scontato, che si sapeva non sarebbe servito a nulla, perché Riva da Cagliari non si voleva muovere. E Benito Sarti? Divenne juventino per caso: l’obiettivo di partenza era Bernasconi, poi le trattative con i dirigenti liguri portarono all’acquisto del biondo terzino. Giordanetti trattò personalmente l’ingaggio di Nestor Combin, segnalato alla Juventus da Giulio Cappelli. Andò a prelevare il giocatore a Lione in gran segreto, ma al suo arrivo a Porta Nuova si trovò davanti í giornalisti.
Ma tornando indietro negli anni, Giordanetti ama ricordare altri due nomi prestigiosi per la storia della Juventus. Fu lui a caldeggiare l’acquisto di Muccinelli, giovane ala della Biellese, che si presentò al presidente Dusio in calzoncini corti come uno scolaretto e fu ancora Giordanetti ad accompagnare aTorino, quarant’anni fa, un certo Giampiero Boniperti, attaccante del Momo, che si presentò al provino a suon di gol e venne messo subito in squadra a furor di popolo. E le delusioni? Mezzo secolo di calcio non può aver riservato solo momenti piacevoli. La Juve, carica di scudetti e di coppe, ha attraversato anni bui. Ricorda Giordanetti: «Si partiva sapendo già che la stagione non avrebbe portato nulla di buono. Siamo sempre stati e siamo realisti, noi della Juve»
 
-  Foto tratta da " Officina Canfari " :  VITTORE CATELLA  - GIANNI & UMBERTO AGNELLI 
 
 
 
 
4 a       
 
 
 
 
- Foto tratte da " Officina Canfari " :  REMO GIORDANETTI  - GIAMPIERO BONIPERTI - ed inoltre, 
una compagnia di persone che, nelle mansioni di propria competenza, con volontà ed indefesso impegno, 
sempre e comunque, ed al meglio delle loro capacità, onorarono il ruolo che venne a loro assegnato dal
Club Bianconero !
 
- Compreso l'allenatore PAULO AMARAL ,anche se, in questo caso, doveroso sarebbe, da parte mia, il dover
aprire un apposito " capitolo " a parte !
 
 
 
 
 
 
4 d  
 
 
 

In buona sostanza, assai labile è il " confine " temporale tra la volontà e/o il desiderio dei 

responsabili del CLUB BIANCONERO di affidare la " Gestione Tecnica " della squadra ad

ALLISON .. e/o .. LUIS CARNIGLIA ! 

 

Dal susseguirsi di alcuni eventi sembrerebbe che , ma qui il " condizionale " è più che mai d'obbligo, 

la " prima opzione " sia stata quella che  perorava la " causa " dell'allenatore Argentino, opzione che

però pareva poter essere vanificata per via di un grave infortunio di cui era rimasto CARNIGLIA ! 

 

Tratto da .. " L PALLONE RACCONTA " ... che, a sua volta, riprende un articolo tratta da " LA STAMPA "

19 Giugno 1969, a firma di BRUNO BERNARDI ....  .ehm

 

 

 
Il nuovo trainer della Juventus, Luis Carniglia, è da ieri sera a Torino. È giunto a Roma nelle prime ore del pomeriggio proveniente da Buenos Aires, due ore più tardi è ripartito proseguendo per la nostra città. I timori che si nutrivano sulle sue condizioni fisiche, dopo il pauroso incidente stradale in cui rimase coinvolto nel mese di aprile, sono stati fugati dallo stesso Carniglia. Con passo agile il trainer è sceso dall’aereo, si è avvicinato al gruppo dei giornalisti che l’attendevano insieme con il vice presidente bianco-nero Giordanetti e il segretario del club Amerio. Li ha salutati con uno smagliante sorriso anche se appariva un po’ affaticato per le 16 ore complessive di volo.
«Sono veramente felice di essere tornato in questo magnifico paese – ha dichiarato – dove ho vissuto una parte importante della mia vita calcistica. Il destino stava per giocarmi un brutto scherzo, ho rischiato la vita in un incidente. È un miracolo se ora sono qui a raccontarvi come è andata. La mia auto, sulla quale viaggiavo alla periferia di Buenos Aires, è andata quasi completamente distrutta nell’urto con un autocarro. Ho riportato la frattura di due costole e di una clavicola, un ematoma al polmone. Sono stati giorni terribili. Ma adesso voglio dimenticare tutto. Ho avuto la fortuna di riacquistare interamente la mia efficienza fisica. Sono pronto a lavorare per dare alla Juventus e ai suoi appassionati la squadra che è nei loro desideri in grado di competere con le «milanesi» e gli altri squadroni del campionato. Sono tranquillo, fiducioso e ottimista».
Quali giocatori bianconeri conosce meglio?
«Haller ha disputato tre campionati con me quando eravamo al Bologna – ha risposto Carniglia –, nel primo dei quali è stato formidabile. Se riuscirò a ricondurre Haller sul suo standard normale di gioco, già avremo fatto un grosso passo avanti. Considero Helmut una grande mezz’ala. Poi ritroverò Leonardi e Menichelli che già ebbi alle mie dipendenze quando guidavo la Roma e Giuliano Sarti che allenai nella Fiorentina. Ma oltre a questi giocatori so che la Juventus ha nelle sue file nomi di prestigio come Anastasi, che vidi segnare un gran goal in Nazionale contro la Jugoslavia, Salvadore, Castano, Del Sol, per non parlare dei nuovi acquisti Vieri, un giocatore di classe che deve raggiungere un rendimento più continuo, e Morini».
Carniglia ha dimostrato di essere perfettamente al corrente sulla situazione del nostro football: «Una volta alla settimana – ha spiegato – la televisione argentina trasmette partite del campionato che si disputa in Italia. Anche dai giornali ho potuto seguire i vari incontri. Con mio figlio avevo scommesso che avrebbe vinto lo scudetto il Milan, mentre lui aveva pronosticato la Fiorentina».
Non pensa che, avendo ora a disposizione una formazione forte come quella juventina, avrà quasi un «obbligo morale» di vincere lo scudetto?
La domanda ha creato un leggero imbarazzo nel trainer argentino, ma Carniglia si è subito ripreso: «Dovrò prima rendermi personalmente conto della situazione della squadra. Ma i giocatori ci sono, i risultati non potranno mancare. Lo scudetto non si può preventivare. Finora, in Italia, non l’ho mai vinto. Sono arrivato tre volte secondo: una con la Fiorentina, dietro la Juventus di Sivori, Charles e Boniperti, due con il Bologna».
Le verrà affidata una squadra che da cinque stagioni applica il medesimo schema e le cui caratteristiche sono il gioco collettivo e lo spirito agonistico. Ritiene difficile mutare la mentalità dei calciatori adattandola alle sue teorie?
«La combattività non è una qualità essenziale nel football. Se schieriamo 11 corridori formeremo una squadra di rugby. Il calcio è semplice, non bisogna complicarlo. Prima di tutto pretendo dai giocatori il massimo rendimento, e a loro chiedo di giocare bene, non per raccogliere individualmente l’applauso, ma nell’interesse della squadra. Non soffoco l’estro a chi lo possiede: le doti tecniche del singolo al servizio dell’intero complesso. Per avere una grande squadra ci vogliono due o tre assi al posto giusto. Gli altri debbono amalgamarsi con essi».
Lei conosce Heriberto e i suoi sistemi di allenamento?
«Heriberto Herrera l’ho incontrato un paio di volte. Ma non mi interessa il passato. Io pretendo soprattutto la massima disciplina e l’ordine senza i quali non si possono raggiungere traguardi importanti, ma con una certa elasticità. Altro elemento essenziale è la condizione fisica degli atleti. Penso che un giocatore che abbia superato i 25 anni ha bisogno di mantenere sempre in piena efficienza la sua condizione atletica effettuando, qualche volta, anche due allenamenti al giorno. Non posso cambiarlo dal punto di vista tecnico. Mentre è chiaro che si dovrà rivedere l’impostazione della squadra. Secondo le mie teorie, quando si è in possesso della palla bisogna attaccare tutti con la massima decisione, pronti però a ripiegare se vengono avanti gli avversari. In sostanza gli undici che scendono in campo devono saper formare un complesso omogeneo. Ho lasciato l’Independiente – ha spiegato Carniglia – perché sono abituato a lavorare con serietà. Ho trovato delle difficoltà nell’ambiente, sia fra i giocatori sia fra i dirigenti. Così mi sono dimesso. Avevo ricevuto anche altre proposte da clubs argentini. Ma ho preferito attendere gli sviluppi di alcune trattative con società italiane. Tornare in Italia è stato sempre il mio sogno da quando lasciai circa nove mesi fa il vostro paese. Ora mi si prospetta addirittura di guidare una grossa squadra come la Juventus. Mancano solo alcuni dettagli per la firma del contratto. I miei figli hanno appreso la notizia con gioia. Luis Cesare desidera laurearsi in ingegneria in Italia, la ragazza invece – ha detto sorridendo – ha interessi di carattere sentimentale». Oggi Carniglia sottoscriverà il contratto biennale sulla base (si dice) di 35-40 milioni all’anno. Probabilmente si incontrerà con Heriberto Herrera per lo «scambio delle consegne» e prenderà un primo contatto con i giocatori. Nei prossimi giorni, Carniglia si recherà a Genova e Bologna, per affari privati.
 
〰.〰.〰
Invece la Juve faticherà tantissimo. La squadra è troppo sbilanciata: Furino e Del Sol devono farsi in otto per tappare i buchi lasciati dagli “anarchici” Bob Vieri e Haller. Le 4 sconfitte nelle prime 8 giornate (fra le quali il derby), i soli 6 punti in classifica e il distacco di 8 lunghezze dal Cagliari, fanno sì che il presidente Catella decida di esonerare il Carniglia prima che diventi problematico raddrizzare la situazione.
I bianconeri sono affidati a Ercole Rabitti, responsabile del settore giovanile, che pian piano ricostruisce il morale della truppa. Nel mercato di riparazione viene acquistato Antonello Cuccureddu, che subito diventa un punto fermo della compagine juventina. Vieri è spesso relegato in panchina, Haller comincia a far vedere di che pasta (e di che classe) è fatto. 
Inizia la riscossa: la Juve risale la classifica, fermandosi tuttavia al 3° posto finale, alle spalle del Cagliari di Gigi Riva e dell’Inter. Don Luis farà le valigie e in Italia non ne sentiremo più parlare.
 
 
Dunque, ricapitolando
 
A ) L'articolo di cui sopra è di circa 20 giorni dopo la " trasferta " di ALLISON sotto la " MOLE " 
 
B ) Da ciò che è emerso par di capire che il primo ad essere contattato fu proprio LUIS CARNIGLIA, 
poi accadde l'imprevisto e grave incidente e ....FORSE ... la Juve, non avendo certezza alcuna circa
la più o meno precoce e valida " ripresa fisica " dell'Argentino, escogitò un cosiddetto " PIANO - B  - ",
ergo, l'Inglese ALLISON , anche perchè i tempi " stringevano assai " e qualcuno doveva comunque
essere collocato sulla panchina bianconera ! 
 
C ) ALLISON era ormai dato per certo: poi, invece, probabilmente grazie alle " buone notizie " che
arrivavano dall'Argentina circa le quasi ormai ristabilite e buone condizioni di salute di CARNIGLIA,
la Società Bianconera decise di abbandonare la " pista tecnica " d'oltre manica .... o forse, chissà,
fu lo stesso ALLISON ad accantonare la proposta juventina in quanto aveva già intuito che, di lì a
breve, avrebbe potuto realizzare quello che era il vero sogno della sua vita, e cioè, quello di, finalmente  
allenare da solo il " City ": quella " co-conduzione " insieme a JOE MERCER  per lui era ormai diventata una
vera e propria fonte di " frustrazione " (anche perchè, Mr. ALLISON, oltre ad essere piuttosto stravagante,
aveva in dote un " caratterino " non proprio dei più concilianti ... neanche nei confronti di sè stesso .... ma
qui bisognerebbe  addentrarsi nel  suo " personale vissuto " ... ma ritengo giusto e doveroso passare oltre )
 
 
D ) Riguardo a ciò che ho evidenziato in viola, trattasi di un refuso comune a moltissime fonti, compresa
quella a cui, in prima battuta, mi sono affidato anch'io nella stesura del post di apertura di questo topic, 
e mi riferisco alla " Storia della Juventus di Perrucca-Romeo-Colombero " -
 
 " refuso " a cui ho posto rimedio cancellando ciò che non era corretto ed inserendo i dati statistici esatti 
 
Le 4 sconfitte nelle prime 8 giornate (fra le quali il derby) uum non so neanch'io il perchè, ma c'era qualcosa
che non mi tornava ..... ho sbirciato di qui e di là ma non riuscivo ad addivenire ad una soluzione , a qualcosa di
concreto che dipanasse i miei dubbi : alla fine, dopo aver ricomposto i " vari puzzle " delle PRIME 8 GIORNATE
del CAMPIONATO 1969/70 , sono riuscito a ristabilire  l'ESATTA CRONOLOGIA di quell' Avvio di Stagione da parte
della Nostra JUVENTUS
- 1a Giornata - 14/9/69 - Juventus vs Palermo  4 - 1 - Allenatore Carniglia
- 2a Giornata - 21/9/69  - Verona  vs Juventus   1-0   - """""""""""""""""""""""""""""""""""
- 3a Giornata - 28/9/69  - Juventus vs Bologna  1-1    - """""""""""""""""""""""""""""""""""
- 4a Giornata  -05/10/69- Sampdoria vs Juventus 0-0-  """"""""""""""""""""""""""""""""""
- 5a Giornata  - 12/10/69- Juventus vs Torino      1-2   -  """"""""""""""""""""""""""""""""""
- 6a Giornata  - 19/10/69- .Vicenza vs  Juventus 1-0   - Allenatore Carniglia - Ultima partita in Campionato alla guida della Juventus
- 7a Giornata  - 26/10/69-  Juventus vs Inter         2-1   - Allenatore RABITTI
- 8a Giornata  - 09/11/69  - Napoli  vs  Juventus   1-0   - Allenatore RABITTI 
 
- RICAPITOLANDO
 
6 PARTITE con CARNIGLIA :  1 VITTORIA - 2 PAREGGI - 3 SCONFITTE - ( dalla 1a alla 6a giornata )
 
2 PARTITE  con RABITTI   : 1 VITTORIA - 1 SCONFITTA ( 7a & 8a giornata )- ( in seguito, con Rabitti in panchina, la Juve fece molto molto bene, arrivando fin a contendere il Titolo di Campione d'Italia  al Cagliari di Gigi Riva )
 
 
-  L'ULTIMA PARTITA DI CARNIGLIA ALLA GUIDA DELLA JUVENTUS, IN REALTA', NON FU QUELLA CONTRO IL VICENZA, MA BENSI',
SI TRATTO' DI UN MATCH DI " COPPA ITALIA " CONTRO IL " FOGGIA " ! FU DISPUTATO ALLO STADIO " FLAMINIO " DI ROMA A CAUSA 
DI UN " REGOLAMENTO " DI QUELL' EDIZIONE DI TALE TROFEO CHE .. DEFINIRE "ASTRUSO & CERVELLOTICO " .. E' UN VERO E PROPRIO
EUFEMISMO !
 
IL MATCH SI GIOCO' IL 22/10/1969 - LA JUVE PREVALSE PER 2-1 ......MA ... IL BELLO e/o IL BRUTTO DI QUELL' INCONTRO (dipende dai   
punti di vista ) STA NEL FATTO CHE LUIS CARNIGLIA ERA STATO UFFICIALMENTE ESONERATO DAL CLUB BIANCONERO IL GIORNO PRIMA ! 
 
( a puro titolo informativo, il cammino della Juve in quella Edizione della Coppa Italia, si interruppe nei " Quarti di Finale " - Avversario un ostico,
e nel contempo, assai valido qual'era l'ottimo BOLOGNA di quegli anni ! Dopo due pareggi per 0-0, fu necessario uno spareggio che si disputò a Como : i Felsinei prevalsero per 1-0 ... e alla fine vinsero anche la COPPA ) 
 
Ed infine, sperando di farvi cosa gradita, vi propongo il  seguente video  .......  ( Grazie a Gobbo Maltese )   .ehm  
 
 
26 OTTOBRE 1969 - JUVENTUS  vs  INTER -  2-1  - E' LA PRIMA PARTITA DI RABITTI ALLA GUIDA DELLA JUVENTUS - 
 
( RABITTI & BIZZOTTO - UN ONORE PER LA NOSTRA JUVE AVERLI AVUTI TRA LE NOSTRE FILA - UN' IMMENSA FORTUNA PER TUTTI I NOSTRI GIOVANI " ASPIRANTI CALCIATORI " AVERLI AVUTI COME " MAESTRI ", SIA PER CIO' CHE CONCERNE IL " TERRENO DI GIOCO ", SIA PER CIO' CHE RIGUARDA  LA " VITA " IN SENSO LATO )
 
NELL'INTERVALLO DELLA PARTITA C'E' UNA BREVE INTERVISTA DEL GRANDE " BEPPE BARLETTI " ALL' AVVOCATO, LE CUI
RISPOSTE, LO CONFESSO, HANNO INGENERATO IN ME UN SENTIMENTO A META' STRADA TRA  " IL DOLCE & L'AMARO " !
Non perdetelo, ne vale assolutamente la pena ... ed anche le immagini della partita meritano d'essere viste ed apprezzate ! 
 
Siamo partiti con la " A " di Allison .... e abbiamo finito con la  " A  " dell' Avvocato !
 
Cordiali Saluti,  .salve Stefano !
 
 
 
P. S. 
 
Carissimi ......  @NaneVecchina  ........ @DoctorBianconero86 ...... @Tarmako78  .... @Roby76MJ  ....... @the coach  .... 
 
 
 
........ scusate il disturbo, ma, vista e considerata la vostra innata propensione ad apprezzare tutto ciò che rimanda
alla " Storia della Vecchia  Signora " in senso lato , mi permetto di proporre anche a voi il post di cui sopra, frutto
di una "  promessa "   da me formulata nei confronti di altri utenti che, in precedenza, mi hanno onorato della loro
presenza in questo topic !  Qualora non vi interessasse, cestinate e/o  passate pure oltre : la mia STIMA nei vostri
confronti, sempre e comunque, resterà  tale e quale a prima ... ci mancherebbe : siete delle vere e proprie " Perle 
Bianconere " 
 
 

 

 

 

 

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3 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Cari Amici, 

 

@OmarSivori50     @Fabiuski      @MATTEO1973 

 

 

...... poichè " ogni promessa è debito " , e rifacendomi al " P.S. "del mio post precedente  ..... .ehm 

     

" P.S. - volendo, vi è anche un'altra versione, diciamo, a " tinte bianconere " : devo fare delle " verifiche " , e se sarà il caso, in seguito

la proporrò ! "

 

...... sono ora a proporvi un'altra ipotetica versione di quella sorta di " guazzabuglio " che fu la scelta della Società Bianconera per

stabilire colui che avrebbe dovuto essere l'allenatore che avrebbe dovuto sedere sulla " panchina bianconera " nella stagione 

calcistica 1969/70 ! 

 

....... Anche in questo caso non vi è " certezza alcuna " circa l'esatto ed attendibile succedersi degli eventi che avrebbero poi indirizzato

i dirigenti bianconeri ad optare per una soluzione e/o per un'altra : l'unica cosa certa fu l'addio ad Heriberto Herrera !

 

La Juventus F.C., in quegli anni, anni in cui la Famiglia Agnelli parve essere piuttosto defilata rispetto a quelle che avrebbero dovuto

essere le necessità e le priorità da soddisfare per riportare il Club Bianconero al " Nobile Rango Calcistico " insito nel suo " DNA ", 

era stata affidata all' Ingegnere  VITTORE CATELLA   .....   .ehm ( tratto da " Archvio Gazzetta " del 18 Giugno 2000 - a firma - Forcolin Paolo )       

 

Si è spento a 90 anni l' uomo che guidò la società bianconera dal 1962 al 1971. Vinse uno scudetto

La Juve piange Catella, il presidente che sapeva volare Si è spento a 90 anni l' uomo che guidò la società bianconera dal 1962 al ' 71. Vinse uno scudetto TORINO - Aveva compiuto 90 anni tre giorni fa. Era ricoverato in ospedale da qualche tempo e, ieri mattina alle 5.30, un' improvvisa emorragia allo stomaco ha portato via per sempre Vittore Catella. Presidente della Juve per 10 anni, dal 1962 al ' 71, l' ingegner Catella è stato un uomo che ha profondamente segnato la storia del club bianconero. Sportivo vero, Catella era un bravissimo pilota, al punto da diventare collaudatore di professione alla Fiat. E fu proprio lui a far volare il primo aereo a reazione costruito in Italia: era il 1952 e Catella collaudò il Fiat G80. Si mise anche in politica e fu eletto deputato. Ma la carica cui teneva di più, da tifoso doc, era quella di presidente della Juve. Incarico gravoso, perché gli impegni di parlamentare non gli concedevano troppo tempo. Erano poi anni difficili: la Juve doveva cambiar pelle dopo le stagioni dorate di Charles, Sivori, Boniperti. Non solo: Catella si trovò nella condizione ingrata di dover praticamente rifondare la squadra senza fare grandi spese, visto il particolare momento socio-politico del Paese. Eppure in quegli anni di grande splendore per Inter e Milan, la Juve di Catella riuscì a ritagliarsi spazi importanti. Era la Juve dell' allenatore brasiliano Amaral, di Salvadore e di Anzolin, di Siciliano e di Miranda, dal tiro micidiale. E poi Del Sol, Nenè, Da Costa e Bercellino. E poi, campionato 64/65, ecco Heriberto Herrera: ai suoi ordini uomini di spicco come Combin e Cinesinho, Gori e Menichelli. Alla sua prima stagione regala a Catella una coppa Italia che arriva dopo il successo in finale contro l' Inter. E' solo un antipasto. Nel 66/67, all' ultima giornata, ecco arrivare lo scudetto, bello quanto inatteso: l' Inter perde a Mantova per una storica papera del portiere Sarti e la Juve si cuce sulle maglie lo scudetto numero 13. E' il 13 luglio ' 71 quando Vittore Catella lascia la presidenza a Giampiero Boniperti. Da quel momento, sarà solo un tifoso e non perderà una partita fino a 87 anni suonati. L' ultimo addio martedì a Torino, alla chiesa della Crocetta (11.45). 

 

 

....... ed a REMO GIORDANETTI  .......  .ehm  ( tratto da " Il Pallone Racconta " del 17 Aprile 2020 )  

 

 

Oltre mezzo secolo di calcio, sempre a respirare aria juventina – scrive Fabio Vergnano nel 1986 su “La storia della Juventus” di Perucca, Romeo e Colombero – Remo Giordanetti merita senza dubbio il Premio fedeltà ed un ricordo particolare nella storia della Juventus. Qualche dato significativo: socio dal 1929, consigliere dal 1948, vicepresidente dal 1958.
È senza dubbio il dirigente calcistico italiano più decorato. Ha vinto tutto: campionati e coppe, in Italia ed all’estero. Davanti a lui sono sfilate intere generazioni di calciatori, presidenti ed allenatori. La sua memoria è lucida, della Juventus potrebbe scrivere una storia tutta sua.
Giordanetti è un perfetto uomo-Juventus e forse proprio per questo è rimasto tanti anni ai vertici della società. Modesto, riservato, ha uno stile bonipertiano, preferisce restare nell’ombra, lasciando che siano gli altri a parlare. Eppure è stato ed è tuttora un dirigente di primo piano. Consigliere di Lega nel 1958, quindi consigliere federale, da alcuni anni Giordanetti non ha più cariche ufficiali, ma spesso rappresenta Boniperti alle riunioni tra società. Nella Juventus, oltreché vicepresidente, è anche responsabile del settore giovanile, carica che ricopre con autentica passione. Fino a qualche anno fa dedicava gran parte del suo tempo alla Juventus. Ora la sua giornata è tutta bianconera, da quando il lavoro non lo obbliga più a restare lontano dalla sede sociale. In quasi tutte le trasferte è vicino al presidente, con la sua presenza ancora giovanile e soprattutto carica di entusiasmo. Guarda il calcio con gli occhi di chi sa tutto ed ha visto tutto. Un calcio che si è profondamente trasformato nelle sue strutture, che lascia sempre meno spazio al sentimento ed all’improvvisazione. «Una volta i giocatori erano trattati dai dirigenti», ricorda amaramente Giordanettí «e tra galantuomini gli accordi erano facili». Già, bei tempi, in cui si viveva un calcio meno assillante, con impegni meno incalzanti. Bastava un allenamento alla settimana e poi via, in campo per la partita.
Per lunghi anni, durante la presidenza dei fratelli Agnelli e poi con Catella, Giordanetti si è occupato della campagna acquisti juventina. Erano noti i suoi silenzi, le su risposte evasive, diciamo pure le sue bugie dette per depistare i curiosi. Ci vorrebbero colonne di testo per ricordare tutte le vicende che hanno costellato i suoi lunghi anni di dirigenza. Giordanetti su tutti ricorda, con grande rammarico, gli acquisti sfumati di Meroni e Riva. Il primo era già bianconero, ma una sollevazione del popolo granata fece sfumare tutto; il secondo veniva trattato puntualmente ogni anno, con un rituale scontato, che si sapeva non sarebbe servito a nulla, perché Riva da Cagliari non si voleva muovere. E Benito Sarti? Divenne juventino per caso: l’obiettivo di partenza era Bernasconi, poi le trattative con i dirigenti liguri portarono all’acquisto del biondo terzino. Giordanetti trattò personalmente l’ingaggio di Nestor Combin, segnalato alla Juventus da Giulio Cappelli. Andò a prelevare il giocatore a Lione in gran segreto, ma al suo arrivo a Porta Nuova si trovò davanti í giornalisti.
Ma tornando indietro negli anni, Giordanetti ama ricordare altri due nomi prestigiosi per la storia della Juventus. Fu lui a caldeggiare l’acquisto di Muccinelli, giovane ala della Biellese, che si presentò al presidente Dusio in calzoncini corti come uno scolaretto e fu ancora Giordanetti ad accompagnare aTorino, quarant’anni fa, un certo Giampiero Boniperti, attaccante del Momo, che si presentò al provino a suon di gol e venne messo subito in squadra a furor di popolo. E le delusioni? Mezzo secolo di calcio non può aver riservato solo momenti piacevoli. La Juve, carica di scudetti e di coppe, ha attraversato anni bui. Ricorda Giordanetti: «Si partiva sapendo già che la stagione non avrebbe portato nulla di buono. Siamo sempre stati e siamo realisti, noi della Juve»
 
-  Foto tratta da " Officina Canfari " :  VITTORE CATELLA  - GIANNI & UMBERTO AGNELLI 
 
 
 
 
4 a       
 
 
 
 
- Foto tratte da " Officina Canfari " :  REMO GIORDANETTI  - GIAMPIERO BONIPERTI - ed inoltre, 
una compagnia di persone che, nelle mansioni di propria competenza, con volontà ed indefesso impegno, 
sempre e comunque, ed al meglio delle loro capacità, onorarono il ruolo che venne a loro assegnato dal
Club Bianconero !
 
- Compreso l'allenatore PAULO AMARAL ,anche se, in questo caso, doveroso sarebbe, da parte mia, il dover
aprire un apposito " capitolo " a parte !
 
 
 
 
 
 
4 d  
 
 
 

In buona sostanza, assai labile è il " confine " temporale tra la volontà e/o il desiderio dei 

responsabili del CLUB BIANCONERO di affidare la " Gestione Tecnica " della squadra ad

ALLISON .. e/o .. LUIS CARNIGLIA ! 

 

Dal susseguirsi di alcuni eventi sembrerebbe che , ma qui il " condizionale " è più che mai d'obbligo, 

la " prima opzione " sia stata quella che  perorava la " causa " dell'allenatore Argentino, opzione che

però pareva poter essere vanificata per via di un grave infortunio di cui era rimasto CARNIGLIA ! 

 

Tratto da .. " L PALLONE RACCONTA " ... che, a sua volta, riprende un articolo tratta da " LA STAMPA "

19 Giugno 1969, a firma di BRUNO BERNARDI ....  .ehm

 

 

 
Il nuovo trainer della Juventus, Luis Carniglia, è da ieri sera a Torino. È giunto a Roma nelle prime ore del pomeriggio proveniente da Buenos Aires, due ore più tardi è ripartito proseguendo per la nostra città. I timori che si nutrivano sulle sue condizioni fisiche, dopo il pauroso incidente stradale in cui rimase coinvolto nel mese di aprile, sono stati fugati dallo stesso Carniglia. Con passo agile il trainer è sceso dall’aereo, si è avvicinato al gruppo dei giornalisti che l’attendevano insieme con il vice presidente bianco-nero Giordanetti e il segretario del club Amerio. Li ha salutati con uno smagliante sorriso anche se appariva un po’ affaticato per le 16 ore complessive di volo.
«Sono veramente felice di essere tornato in questo magnifico paese – ha dichiarato – dove ho vissuto una parte importante della mia vita calcistica. Il destino stava per giocarmi un brutto scherzo, ho rischiato la vita in un incidente. È un miracolo se ora sono qui a raccontarvi come è andata. La mia auto, sulla quale viaggiavo alla periferia di Buenos Aires, è andata quasi completamente distrutta nell’urto con un autocarro. Ho riportato la frattura di due costole e di una clavicola, un ematoma al polmone. Sono stati giorni terribili. Ma adesso voglio dimenticare tutto. Ho avuto la fortuna di riacquistare interamente la mia efficienza fisica. Sono pronto a lavorare per dare alla Juventus e ai suoi appassionati la squadra che è nei loro desideri in grado di competere con le «milanesi» e gli altri squadroni del campionato. Sono tranquillo, fiducioso e ottimista».
Quali giocatori bianconeri conosce meglio?
«Haller ha disputato tre campionati con me quando eravamo al Bologna – ha risposto Carniglia –, nel primo dei quali è stato formidabile. Se riuscirò a ricondurre Haller sul suo standard normale di gioco, già avremo fatto un grosso passo avanti. Considero Helmut una grande mezz’ala. Poi ritroverò Leonardi e Menichelli che già ebbi alle mie dipendenze quando guidavo la Roma e Giuliano Sarti che allenai nella Fiorentina. Ma oltre a questi giocatori so che la Juventus ha nelle sue file nomi di prestigio come Anastasi, che vidi segnare un gran goal in Nazionale contro la Jugoslavia, Salvadore, Castano, Del Sol, per non parlare dei nuovi acquisti Vieri, un giocatore di classe che deve raggiungere un rendimento più continuo, e Morini».
Carniglia ha dimostrato di essere perfettamente al corrente sulla situazione del nostro football: «Una volta alla settimana – ha spiegato – la televisione argentina trasmette partite del campionato che si disputa in Italia. Anche dai giornali ho potuto seguire i vari incontri. Con mio figlio avevo scommesso che avrebbe vinto lo scudetto il Milan, mentre lui aveva pronosticato la Fiorentina».
Non pensa che, avendo ora a disposizione una formazione forte come quella juventina, avrà quasi un «obbligo morale» di vincere lo scudetto?
La domanda ha creato un leggero imbarazzo nel trainer argentino, ma Carniglia si è subito ripreso: «Dovrò prima rendermi personalmente conto della situazione della squadra. Ma i giocatori ci sono, i risultati non potranno mancare. Lo scudetto non si può preventivare. Finora, in Italia, non l’ho mai vinto. Sono arrivato tre volte secondo: una con la Fiorentina, dietro la Juventus di Sivori, Charles e Boniperti, due con il Bologna».
Le verrà affidata una squadra che da cinque stagioni applica il medesimo schema e le cui caratteristiche sono il gioco collettivo e lo spirito agonistico. Ritiene difficile mutare la mentalità dei calciatori adattandola alle sue teorie?
«La combattività non è una qualità essenziale nel football. Se schieriamo 11 corridori formeremo una squadra di rugby. Il calcio è semplice, non bisogna complicarlo. Prima di tutto pretendo dai giocatori il massimo rendimento, e a loro chiedo di giocare bene, non per raccogliere individualmente l’applauso, ma nell’interesse della squadra. Non soffoco l’estro a chi lo possiede: le doti tecniche del singolo al servizio dell’intero complesso. Per avere una grande squadra ci vogliono due o tre assi al posto giusto. Gli altri debbono amalgamarsi con essi».
Lei conosce Heriberto e i suoi sistemi di allenamento?
«Heriberto Herrera l’ho incontrato un paio di volte. Ma non mi interessa il passato. Io pretendo soprattutto la massima disciplina e l’ordine senza i quali non si possono raggiungere traguardi importanti, ma con una certa elasticità. Altro elemento essenziale è la condizione fisica degli atleti. Penso che un giocatore che abbia superato i 25 anni ha bisogno di mantenere sempre in piena efficienza la sua condizione atletica effettuando, qualche volta, anche due allenamenti al giorno. Non posso cambiarlo dal punto di vista tecnico. Mentre è chiaro che si dovrà rivedere l’impostazione della squadra. Secondo le mie teorie, quando si è in possesso della palla bisogna attaccare tutti con la massima decisione, pronti però a ripiegare se vengono avanti gli avversari. In sostanza gli undici che scendono in campo devono saper formare un complesso omogeneo. Ho lasciato l’Independiente – ha spiegato Carniglia – perché sono abituato a lavorare con serietà. Ho trovato delle difficoltà nell’ambiente, sia fra i giocatori sia fra i dirigenti. Così mi sono dimesso. Avevo ricevuto anche altre proposte da clubs argentini. Ma ho preferito attendere gli sviluppi di alcune trattative con società italiane. Tornare in Italia è stato sempre il mio sogno da quando lasciai circa nove mesi fa il vostro paese. Ora mi si prospetta addirittura di guidare una grossa squadra come la Juventus. Mancano solo alcuni dettagli per la firma del contratto. I miei figli hanno appreso la notizia con gioia. Luis Cesare desidera laurearsi in ingegneria in Italia, la ragazza invece – ha detto sorridendo – ha interessi di carattere sentimentale». Oggi Carniglia sottoscriverà il contratto biennale sulla base (si dice) di 35-40 milioni all’anno. Probabilmente si incontrerà con Heriberto Herrera per lo «scambio delle consegne» e prenderà un primo contatto con i giocatori. Nei prossimi giorni, Carniglia si recherà a Genova e Bologna, per affari privati.
 
〰.〰.〰
Invece la Juve faticherà tantissimo. La squadra è troppo sbilanciata: Furino e Del Sol devono farsi in otto per tappare i buchi lasciati dagli “anarchici” Bob Vieri e Haller. Le 4 sconfitte nelle prime 8 giornate (fra le quali il derby), i soli 6 punti in classifica e il distacco di 8 lunghezze dal Cagliari, fanno sì che il presidente Catella decida di esonerare il Carniglia prima che diventi problematico raddrizzare la situazione.
I bianconeri sono affidati a Ercole Rabitti, responsabile del settore giovanile, che pian piano ricostruisce il morale della truppa. Nel mercato di riparazione viene acquistato Antonello Cuccureddu, che subito diventa un punto fermo della compagine juventina. Vieri è spesso relegato in panchina, Haller comincia a far vedere di che pasta (e di che classe) è fatto. 
Inizia la riscossa: la Juve risale la classifica, fermandosi tuttavia al 3° posto finale, alle spalle del Cagliari di Gigi Riva e dell’Inter. Don Luis farà le valigie e in Italia non ne sentiremo più parlare.
 
 
Dunque, ricapitolando
 
A ) L'articolo di cui sopra è di circa 20 giorni dopo la " trasferta " di ALLISON sotto la " MOLE " 
 
B ) Da ciò che è emerso par di capire che il primo ad essere contattato fu proprio LUIS CARNIGLIA, 
poi accadde l'imprevisto e grave incidente e ....FORSE ... la Juve, non avendo certezza alcuna circa
la più o meno precoce e valida " ripresa fisica " dell'Argentino, escogitò un cosiddetto " PIANO - B  - ",
ergo, l'Inglese ALLISON , anche perchè i tempi " stringevano assai " e qualcuno doveva comunque
essere collocato sulla panchina bianconera ! 
 
C ) ALLISON era ormai dato per certo: poi, invece, probabilmente grazie alle " buone notizie " che
arrivavano dall'Argentina circa le quasi ormai ristabilite e buone condizioni di salute di CARNIGLIA,
la Società Bianconera decise di abbandonare la " pista tecnica " d'oltre manica .... o forse, chissà,
fu lo stesso ALLISON ad accantonare la proposta juventina in quanto aveva già intuito che, di lì a
breve, avrebbe potuto realizzare quello che era il vero sogno della sua vita, e cioè, quello di allenare 
da solo, senza quella " co-conduzione " insieme a JOE MERCER  che per lui era ormai diventata una
vera e propria fonte di " frustrazione " (anche perchè, Mr. ALLISON, oltre ad essere piuttosto stravagante,
aveva in dote un " caratterino " non proprio dei più concilianti ... neanche nei confronti di sè stesso .... ma
qui bisognerebbe  addentrarsi nel  suo " personale vissuto " ... ma ritengo giusto e doveroso passare oltre )
 
 
D ) Riguardo a ciò che ho evidenziato in viola, trattasi di un refuso comune a moltissime fonti, compresa
quella a cui, in prima battuta, mi sono affidato anch'io nella stesura del post di apertura di questo topic, 
e mi riferisco alla " Storia della Juventus di Perrucca-Romeo-Colombero " -
 
 " refuso " a cui ho posto rimedio cancellando ciò che non era corretto ed inserendo i dati statistici esatti 
 
Le 4 sconfitte nelle prime 8 giornate (fra le quali il derby) uum non so neanch'io il perchè, ma c'era qualcosa
che non mi tornava ..... ho sbirciato di qui e di là ma non riuscivo ad addivenire ad una soluzione , a qualcosa di
concreto che dipanasse i miei dubbi .... alla fine, dopo aver ricomposto i " vari puzzle " delle PRIME 8 GIORNATE
del CAMPIONATO 1969/70 , sono riuscito a ristabilire  l'ESATTA CRONOLOGIA di quell' Avvio di Stagione da parte
della Nostra JUVENTUS
- 1a Giornata - 14/9/69 - Juventus vs Palermo  4 - 1 - Allenatore Carniglia
- 2a Giornata - 21/9/69  - Verona  vs Juventus   1-0   - """""""""""""""""""""""""""""""""""
- 3a Giornata - 28/9/69  - Juventus vs Bologna  1-1    - """""""""""""""""""""""""""""""""""
- 4a Giornata  -05/10/69- Sampdoria vs Juventus 0-0-  """"""""""""""""""""""""""""""""""
- 5a Giornata  - 12/10/69- Juventus vs Torino      1-2   -  """"""""""""""""""""""""""""""""""
- 6a Giornata  - 19/10/69- .Vicenza vs  Juventus 1-0   - Allenatore Carniglia - Ultima partita in Campionato alla guida della Juventus
- 7a Giornata  - 26/10/69-  Juventus vs Inter         2-1   - Allenatore RABITTI
- 8a Giornata  - 09/11/69  - Napoli  vs  Juventus   1-0   - Allenatore RABITTI 
 
- RICAPITOLANDO
 
6 PARTITE con CARNIGLIA :  1 VITTORIA - 2 PAREGGI - 3 SCONFITTE - ( dalla 1a alla 6a giornata ) 
2 PARTITE  con RABITTI      :  1 VITTORIA - 1 SCONFITTA ( 7a & 8a giornata - in seguito, con Rabitti in panchina, la Juve fece molto molto bene 
 
 
-  L'ULTIMA PARTITA DI CARNIGLIA ALLA GUIDA DELLA JUVENTUS, IN REALTA', NON FU QUELLA CONTRO IL VICENZA, MA BENSI',
SI TRATTO' DI UN MATCH DI " COPPA ITALIA " CONTRO IL " FOGGIA " E DISPUTATO ALLO STADIO " FLAMINIO " DI ROMA A CAUSA 
DI UN " REGOLAMENTO " DI QUELL' EDIZIONE DI TALE TROFEO CHE .. DEFINIRE "ASTRUSO & CERVELLOTICO " .. E' UN VERO E PROPRIO
EUFEMISMO :
 
LA PARTITA SI GIOCO' IL 22/10/1969 - LA JUVE PREVALSE PER 2-1 ......MA ... IL BELLO e/o IL BRUTTO DI QUELL' INCONTRO (dipende dai   
punti di vista ) STA NEL FATTO CHE LUIS CARNIGLIA ERA STATO UFFICIALMENTE ESONERATO DAL CLUB BIANCONERO IL GIORNO PRIMA ! 
 
( a puro titolo informativo, il cammino della Juve in quella Edizione della Coppa Italia, si interruppe nei " Quarti di Finale " - Avversario un ostico
e nel contempo assai valido avversario , e cioè, l'ottimo BOLOGNA di quegli anni ! Dopo due pareggi per 0-0, fu necessario uno spareggio che
si svolse a Como : i Felsinei prevalsero per 1-0 .... e alla fine vinsero anche la COPPA ) 
 
Ed infine, sperando di farvi cosa gradita, vi propongo il  seguente video  .......  ( Grazie a Gobbo Maltese )   .ehm  
 
 
26 OTTOBRE 1969 - JUVENTUS  vs  INTER -  2-1  - E' LA PRIMA PARTITA DI RABITTI ALLA GUIDA DELLA JUVENTUS - 
 
( RABITTI & BIZZOTTO - UN ONORE PER LA NOSTRA JUVE AVERLI AVUTI TRA LE NOSTRE FILA - UNA IMMENSA FORTUNA
IMMENSA PER TUTTI I GIOVANI " ASPIRANTI CALCIATORI " AVERLI AVUTI COME " MAESTRI " SIA PER CIO' CHE CONCERNE
IL " TERRENO DI GIOCO " .... SIA PER CIO' CHE RIGUARDA  LA " VITA " IN SENSO LATO )
 
NELL'INTERVALLO DELLA PARTITA C'E' UNA BREVE INTERVISTA DEL GRANDE " BEPPE BARLETTI " ALL' AVVOCATO, LE CUI
RISPOSTE, LO CONFESSO, HANNO INGENERATO IN ME UN SENTIMENTO A META' STRADA TRA  " IL DOLCE & L'AMARO " !
Non perdetelo, ne vale assolutamente la pena ... ed anche le immagini della partita mritano d'essere viste ed apprezzate ! 
 
Siamo partiti con la " A " di Allison .... e abbiamo finito con la  " A  " dell' Avvocato !
 
Cordiali Saluti,  .salve Stefano !
 
 
 
P. S. 
 
Carissimi ......  @NaneVecchina  ........ @DoctorBianconero86 ...... @Tarmako78  .... @Roby76MJ  ....... @the coach  .... 
 
 
 
........ scusate il disturbo, ma, vista e considerata la vostra innata propensione ad apprezzare tutto ciò che rimanda
alla " Storia della Vecchia  Signora " in senso lato , mi permetto di proporre anche a voi il post di cui sopra, frutto
di una "  promessa "   da me formulata nei confronti di altri utenti che, in precedenza, mi hanno onorato della loro
presenza in questo topic !  Qualora non vi interessasse, cestinate e/o  passate pure oltre : la mia STIMA nei vostri
confronti, sempre e comunque, resterà  tale e quale a prima ... ci mancherebbe : siete delle vere e proprie " Perle 
Bianconere " 
 
 

 

 

 

 

Grazie Stefano, leggerò con interesse..

Oltre a quella che segnali tu contro la squadra di milano, io ricordo sempre con emozione, e nostalgia per gli anni.., la partita del 22/12/1963 al Comunale, vinta da noi 4 a 1, con due goal di Luis Del Sol ed uno di Menichelli ( il quarto fu una autorete fell’ex Tarcisio Burgnich..), con Eraldo Monzeglio in panchina, in camicia nonostante la neve accumulata a bordo campo...

Ricordo quella partita anche perché quella domenica, si iniziava tutti alle 14,30 orario invernale.. , dovetti andare ad un funerale di un anziano conoscente e potei seguire solo la parte finale tramite la radiocronaca di Enrico Ameri, .. campo principale, a Tutto il calcio minuto per minuto, con Roberto Bortoluzzi dallo Studio Centrale. Allora si trasmetteva solo il secondo tempo, e si stava quindi con il fiato sospeso quando i vari radiocronisti facevano la “panoramica” iniziale annunciando il solo punteggio...

Altroché Sky, DAZN, streaming, ecc, ma ci si emozionava di più...

Serena serena, in tutti i sensi...

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45 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Qualora non vi interessasse, cestinate e/o  passate pure oltre

Stai scherzando vero?!?

Succosissime gocce di storia. Oltretutto copre il periodo a cavallo del '71, anno in cui divenni Juventino, io che sono del '64

Con calma mi rivedrò il video.

Grazie ancora Stefano. Per quanto mi riguarda la tua opera non è né banale, né semplice visto il lavoro d'archivio che devi fare.

.ok

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Grazie Stefano, lo vedrò domani, perché stasera sarò impegnato ...

Domani turno di 12 ore e trenta, quindi tutto il tempo necessario...se non ci fossi tu carissimo @29 MAGGIO 1985, con le tue pillole (alla faccia delle pillole,  per grandezza sarebbero paragonabili ad altro 😁 ), i miei vuoti di memoria sarebbero incolmabili...

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Grazie mille! Un'ulteriore perla che si somma a tutte le altre che ci hai già proposto.

Meriteresti una sezione tua del forum. Io lo propongo ufficialmente ai mod.

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“Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro” 

Meno male qui ci sei tu a riportarci storia e aneddoti. Grazie ancora!

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20 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

............................

 
 
 
P. S. 
 
Carissimi ......  @NaneVecchina  ........ @DoctorBianconero86 ...... @Tarmako78  .... @Roby76MJ  ....... @the coach  .... 
 
 
 
........ scusate il disturbo, ma, vista e considerata la vostra innata propensione ad apprezzare tutto ciò che rimanda
alla " Storia della Vecchia  Signora " in senso lato , mi permetto di proporre anche a voi il post di cui sopra, frutto
di una "  promessa "   da me formulata nei confronti di altri utenti che, in precedenza, mi hanno onorato della loro
presenza in questo topic !  Qualora non vi interessasse, cestinate e/o  passate pure oltre : la mia STIMA nei vostri
confronti, sempre e comunque, resterà  tale e quale a prima ... ci mancherebbe : siete delle vere e proprie " Perle 
Bianconere " 
 
 

 

 

 

 

Ti devo confessare che avrei letto comunque, con la consueta attenzione e curiosità, il post perchè leggo sempre tutto quello che viene scritto in questi thread "storici" da te aperti e che sono tra le mie letture preferite su vecchiasignora.

Infatti mi piace molto leggere le tue integrazioni, ma anche gli apporti degli altri fratelli bianconeri, soprattutto quando tornate indietro con la memoria e citate anche episodi della vostra vita a tinte bianconere.

In ogni caso ci tengo a ringraziarti per la segnalazione .salve

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8 ore fa, Roby76MJ ha scritto:

Grazie mille! Un'ulteriore perla che si somma a tutte le altre che ci hai già proposto.

Meriteresti una sezione tua del forum. Io lo propongo ufficialmente ai mod.

Mi associo !!

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Ciao Stefano, come sempre molto preciso.

Ero a Cagliari quando arrivò una Juventus derelitta che navigava nei bassifondi della classifica. Perdevamo 1 a 0 quando agguantammo il pareggio a tre minuti dalla fine con un gol dello sconosciuto Cuccureddu, portato in mediana da Rabitti. Da quella partita comincio la nostra rimonta culminata con le famose 8 vittorie consecutive ( un record per quei tempi) che ci portò a sfiorare lo scudetto.

Comunque quella squadra era piena di ottimi giocatori che affidati a Rabitti diedero il meglio.

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30 milioni,un milione in meno di quanto prende adesso Ronaldo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo so,lo so,era solo una battuta!

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Il 5/1/2021 Alle 19:05, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

- Grazie a te, Caro Amico, per aver apprezzato e per aver lasciato il tuo graditissimo contributo !

 

- Il grandissimo DINO ZOFF :  una vera e propria " Leggenda " del  Calcio Mondiale ... Italiano ... a Tinte Bianconere in particolare !

Quella sera, fu una sera ad " altissimo rischio " specialmente per chi, oltre ad avere la " Vecchia Signora " nel suo cuore, ahimè, aveva

un cuore un po' " ballerino " che, sia per la grande delusione e/o per l'immensa felicità, sarebbe potuto andare in fatale e letale

cortocircuito ! Lo .paceebene confesso : tanta e tale fu l'adrenalina che compenetrò ogni anfratto del mio corpo e che attivò tutti i super-eccitati

neuroni della mia psiche  che a stento riuscii a stento a realizzare che il " Rubicone olandese " era stato varcato ... per la serie ... " Alea iact est " 

 

- In compenso , la notte del 12/04/1978, che potremmo definire ... " LA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI " ....fu una delle " PAGINE PIU' NERE IN

ASSOLUTO DELLA STORIA DEL CALCIO " . L' Arbitro, anzi, il " SICARIO " svedese ERIJKSSON, con accezione pregiudizialmente iper negativa,

ne combinò di tutti i colori, ca a sans dire, in palese .. malevole .. metodica chiave " anti - juventina " ! 

 

L' Apogeo di quella infame e spregevole nottata fu raggiunto negli ultimi 7 minuti dei supplementari

 

113° INGIUSTA ESPULSIONE di GENTILE - 117° Gol del 2-0 dei belgi -  119° MANCATA CONCESSIONE DI UN CLAMOROSO ED EVIDENTISSIMO

CALCIO DI RIGORE A FAVORE DELLA JUVENTUS PER UN NETTISSIMO FALLO IN AREA DI RIGORE BELGA SU ANTONIO CABRINI SERVITO DA 

UNO SPLENDIDO ASSIST DI ROBERTO BONINSEGNA : SE LA JUVE AVESSE REALIZZATO IL PENALTY SAREBBE ANDATA A LONDRA PER GIOCARSI

LA FINALE DI COPPA DEI CAMPIONI CONTRO IL LIVERPOOL ! FU QUALCOSA DI VERAMENTE INFAME : BONINSEGNA FU TRATTENUTO A FATICA

DAI COMPAGNI DI SQUADRA IN QUANTO AVREBBE VOLUTO " REGOLARE I CONTI " CON L' A'RBITRO SENZA ANDARE, per usare un eufemismo, 

TROPPO PER IL SOTTILE !

 

Quella notte, non lo nego, da un punto di vista strettamente passionale, la mia reazione, e quella di molti iscritti allo Juve Club da me fondato e

gestito per circa 30 anni, fu talmente veemente ed accalorata che, " FARSOPOLI " a parte, nè prima .. nè dopo ... quell' IMMONDA ED ESECRABILE 

SERATA .... per mia fortuna e per salvaguardare la mia salute .... MAI PIU' RAGGIUNSI UN TALE LIVELLO DI RIPUGNANTE DISGUSTO !

 

 

- BRIAN CLOUGH - DERBY COUNTY/ JUVENTUS - COPPA DEI CAMPIONI 1972/73 :

trattasi di altro " Sterco ", neanche adatto per concimare ... ma da collocare in un fetido letamaio, che, il soggetto in questione, ed altri suoi " pari ",

uno in particolare, proditoriamente gettarono sulla " VECCHIA SIGNORA " ... oltre che ... udite udite ... sulle " ITALICHE FORZE ARMATE " NEL CORSO 

DELLA " 2a GUERRA MONDIALE " ! Sebbene un po' mi infastidisca il " ritornare " su quella disgustosa vicenda , dalla quale la JUVENTUS uscì senza

conseguenza alcuna, non so quando, ma appena troverò lo " stimolo ", ( dovrò prima " rimuovere " alcuni ... " freni inibitori " ... in quanto i cosiddetti

" GENTLEMEN INGLESI " ebbero atteggiamenti  e reazioni che , come recitava una vecchia e celebre pubblicità, NEANCHE NEI PEGGIORI BAR DI 

CARACAS ...... ) e nel limite delle mie possibilità e capacità, cercherò di esaudire la tua richiesta ! 

 

Cordialmente, .salveStefano !

Caro Stefano,

ti ringrazio moltissimo per l'attenzione che hai riservato al mio intervento.

 

" LA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI "...

Pensa che nei miei ricordi mancavano gli ulteriori episodi che hai aggiunto...

L'espulsione di Gentile e il conseguente gol subito a un passo dai rigori che Dino avrebbe parato, come aveva fatto con l'Ajax, furono sufficienti a trascinarmi nella più cupa disperazione... Già, l'arbitro Erijksson, adesso che lo hai menzionato forse mi si è acceso un lumicino, il nome non mi è nuovo!

Che brutta serata, hai assolutamente ragione...

Ti farà sorridere sapere che all'andata contro i belgi avevo scoperto, per la prima volta nella mia vita di giovane tifoso, il fuorigioco... I nostri ci erano cascati un numero infinito di volte! In Italia quasi nessuna squadra lo applicava, quindi non lo avevo praticamente mai visto fare. Io non capivo bene cosa fosse questo "cavolo" di fuorigioco e mi sembrava una specie di trucco sleale messo in atto dagli avversari, con la complicità dell'arbitro... Alla fine segnammo un gol quando avevo quasi completamente perso le speranze.

Non servì a molto, visto l'esito infausto della partita di ritorno... Fu davvero un peccato, vincere quella Coppa, con una squadra tutta italiana (cioè senza nessun giocatore  straniero) avrebbe avuto davvero un valore immenso.

 

Sulla vicenda Derby County mi aspetto da te una ricostruzione dei fatti assolutamente "imparziale". Sono sicuro che da parte nostra non ci fu alcuna scorrettezza (checchè se ne dica, nella nostra storia siamo sempre stati lontani anni luce da episodi tipo Dino Viola che pagò nel 1984 100 milioni per corrompere l'arbitro di Roma-Dundee!!).

Mi sembra però di aver letto che l'arbitro di uno dei due confronti con il Derby fu in seguito squalificato... Chissà come mai.

 

Grazie ancora per i tuoi preziosi contributi.

Con grande stima,

Ken

 

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4 ore fa, capitanBilly ha scritto:

Ciao Stefano, come sempre molto preciso.

Ero a Cagliari quando arrivò una Juventus derelitta che navigava nei bassifondi della classifica. Perdevamo 1 a 0 quando agguantammo il pareggio a tre minuti dalla fine con un gol dello sconosciuto Cuccureddu, portato in mediana da Rabitti. Da quella partita comincio la nostra rimonta culminata con le famose 8 vittorie consecutive ( un record per quei tempi) che ci portò a sfiorare lo scudetto.

Comunque quella squadra era piena di ottimi giocatori che affidati a Rabitti diedero il meglio.

Grazie a te per aver apprezzato e per aver lasciato il tuo gradito contributo ! 

 

Compatibilmente  con la " snervante " situazione pandemica in atto, Auguro a te e famiglia un Sereno Anno Nuovo,  .salveStefano !

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