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ufobianconero

Motivazioni Collegio Garanzia su Juventus - Napoli: "Il Napoli ha rispettato protocollo che prevede decisione da parte dell'Asl competente"

Post in rilievo

riporto qui sotto un articolo di Andrea Bosco (mi sembra interessante)

 

Dico quanto penso sulle motivazioni prodotte dal Collegio di Garanzia del Coni dopo la decisione (sul ricorso del Napoli) emessa lo scorso 22 dicembre. Spiega il collegio che da parte del Napoli, nella vicenda non è stata ravvisata  malafede. Anzi: di aver constatato un comportamento di “piena coerenza con quanto stabilito dalle norme (sanitarie) vigenti“ . Tutto gira attorno a due parole latine: Factum principis.

Mettete la cintura: il seguito è impervio.

“Da ravvisare - spiega ancora il Collegio di Garanzia del Coni – NON nella nota della Asl Napoli 2 del 4 ottobre 2020, MA nelle due note della Asl Napoli 1 del 3 ottobre 2020 le dinamiche che indussero il Napoli a non partire per Torino“. Per  il Collegio , non ci sono state responsabilità del Napoli nella vicenda.

Quindi  il giudice d'appello Sandulli, scrivendo di “dolo preordinato“ del Napoli, deve essere  stato colpito una mezz'ora prima da un meteorite. Gravina lo metterà alla porta? Non lo farà  li ha definiti, i giudici della Procura, “bravi e professionali“. Ma Gravina, al dunque,  si “è dato“. Precludendo alla Federazione di potersi appellare. Qualcuno reputa che Gravina vedesse come un  pericoloso vulnus la possibilità che De Laurentiis in ultima istanza ricorresse al Tar, quindi ad un forum extra-sportivo come a suo tempo fece Gaucci. Non lo so. Ma ho difficoltà a pensare che Gravina lo abbia fatto per restare “super partes“ .

Il Coni ha sputtanato il lavoro di ben due giudici della Procura. Non mi scandalizzo per l'operato  del Napoli: ha fatto quanto  era nel suo diritto-interesse. Ma non riesco a “bermi“ l'ultima versione della vicenda veicolata da Napoli. E cioè il “contesto“ nel quale la vicenda era, a suo tempo, maturata. Quei numerosi contagiati del Genoa andato (potenziale untore) a giocare a Napoli.

Chiarito? No. Perché adesso, dopo le motivazioni del Coni, per coerenza la Federazione dovrebbe cambiare il protocollo che la stessa  Federazione, Lega e Governo hanno sottoscritto. Perché se è vero che finora solo la Asl Napoli 1 si è dimostrata “principessa sul pisello“, è anche vero che (secondo il Coni) risultando vincolante il parere della struttura sanitaria rispetto a quella sportiva, non ci sono garanzie che da qui alla fine del campionato tutte le Asl si comporteranno come quelle di Torino e di Milano e non come quella di Napoli.

Temo che a Gravina sfuggano alcune cose. La prima: che è avvenuta una divisione (profonda) tra una società e le altre 19 della serie A. La seconda: che la Procura Federale da lui abbandonata, dopo essere uscita massacrata dal Coni, ha perso di credibilità. Come sarà possibile accettare, d'ora in avanti, una sanzione, un verdetto della Procura sapendo che (a parere del Coni) quel “dolo preordinato" era una emerita *? Dolo è una parola pesante. E non credo che il vocabolario di Gravina differisca dal mio. Se “dolo“ non c'è stato, il Napoli ha il sacrosanto diritto di essere furioso. E magari di chiedere i danni per lo sfregio perpetrato alla propria onorabilità. La terza è etica. Personalmente quella partita ho sempre desiderato vederla giocare: non mi piacciono i risultati a tavolino. Ma l'idea che il “caso“ del Napoli venga considerato un unicum (tollerato) all'insegna dello “scurdammoce o' passato“ è irricevibile.

Il Napoli era in buona fede? Accertato dal Coni. Ma se il protocollo resta invariato la presa per i fondelli è totale. Bisogna salvare il calcio? Naturalmente. Per salvarlo facciamo finta che nulla sia accaduto?  Il precedente siglato dal Coni fa giurisprudenza, qualcuno lo avesse dimenticato. Precipitati in una sorta di storia alla Keller: “Chi vola è pazzo. Chi è pazzo può essere esentato dalle missioni di volo. Chi chiede di essere esentato dalle missioni non è pazzo: Comma 22“.

Lo “hanno fatto“. Hanno promesso di non farlo “chiù“, in caso di analoga situazione?   Nessuno lo sa. Adesso? Si recupererà, in febbraio,  invertendo  il calendario? Si giocherà  prima la “mancata“ Juventus – Napoli invece che la prevista Napoli-Juventus che potrebbe essere spostata a maggio? Altre richieste ? Sono educato : non entro nel dettaglio .

Domanda:  ma la Procura Federale, sui tamponi della Lazio l'indagine l'ha chiusa o no? E a proposito di Procura Federale: come procedono le indagini sul caso Suarez?  Silenzio cimiteriale.

Ci faranno sapere a un paio di giornate dal termine del campionato: magari con squalifiche e punti di penalizzazione? Capaci .      

E visto che siamo sull'argomento indagini, interessa capire alla Federazione chi siano i proprietari delle società di calcio? In prima pagina“ Il Giornale “ si  è posto domande sulla proprietà dell'Inter. Spiega il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti che Suning si è appoggiato ad Ali Baba, colosso il cui fondatore, Jack Ma, critico con il regime, da tempo è “sparito“.  Secondo Gian Micalessin che firma il fondo “il pacchetto di controllo dell'Inter è finito nella mani di una sussidiaria di Ali Baba“. E visto che Jack Ma è sparito (in Cina sparire non è sintomo di riservatezza) ipotizza Micalessin che “Ali Baba sia finita sotto l'ala dello Stato - Partito e venga utilizzata per imporne il cappio anche alle attività di Jindong Zhang (alias Suning)“. Tradotto: il proprietario dell'Inter potrebbe diventare lo Stato Cinese. Tralascio le considerazioni economiche, politiche e sociali che Micalessin, pone. Non reputa la Federazione che su questi (e altri) argomenti vada fatta chiarezza?  Perché anche i manager campani  Cerchione e D'Avanzo comproprietari (con Singer)  del Milan, Rai 3 (trasmissione “Report“) proprio non è riuscita a rintracciarli. Spariti anche loro.   

Due parole per i lettori: sono consapevole di aver scritto uno sterminato articolo che sul web mai dovrebbe essere vergato. E quindi non ve ne vorrò se questa settimana non mi premierete (come abitualmente fate)  con le letture. Ma considero quello che ho scritto (bene o male lo abbia fatto) un dovere professionale. Farlo in 2000 battute sarebbe stato impossibile.

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18 minuti fa, Mi chiamo ha scritto:

riporto qui sotto un articolo di Andrea Bosco (mi sembra interessante)

 

Dico quanto penso sulle motivazioni prodotte dal Collegio di Garanzia del Coni dopo la decisione (sul ricorso del Napoli) emessa lo scorso 22 dicembre. Spiega il collegio che da parte del Napoli, nella vicenda non è stata ravvisata  malafede. Anzi: di aver constatato un comportamento di “piena coerenza con quanto stabilito dalle norme (sanitarie) vigenti“ . Tutto gira attorno a due parole latine: Factum principis.

Mettete la cintura: il seguito è impervio.

“Da ravvisare - spiega ancora il Collegio di Garanzia del Coni – NON nella nota della Asl Napoli 2 del 4 ottobre 2020, MA nelle due note della Asl Napoli 1 del 3 ottobre 2020 le dinamiche che indussero il Napoli a non partire per Torino“. Per  il Collegio , non ci sono state responsabilità del Napoli nella vicenda.

Quindi  il giudice d'appello Sandulli, scrivendo di “dolo preordinato“ del Napoli, deve essere  stato colpito una mezz'ora prima da un meteorite. Gravina lo metterà alla porta? Non lo farà  li ha definiti, i giudici della Procura, “bravi e professionali“. Ma Gravina, al dunque,  si “è dato“. Precludendo alla Federazione di potersi appellare. Qualcuno reputa che Gravina vedesse come un  pericoloso vulnus la possibilità che De Laurentiis in ultima istanza ricorresse al Tar, quindi ad un forum extra-sportivo come a suo tempo fece Gaucci. Non lo so. Ma ho difficoltà a pensare che Gravina lo abbia fatto per restare “super partes“ .

Il Coni ha sputtanato il lavoro di ben due giudici della Procura. Non mi scandalizzo per l'operato  del Napoli: ha fatto quanto  era nel suo diritto-interesse. Ma non riesco a “bermi“ l'ultima versione della vicenda veicolata da Napoli. E cioè il “contesto“ nel quale la vicenda era, a suo tempo, maturata. Quei numerosi contagiati del Genoa andato (potenziale untore) a giocare a Napoli.

Chiarito? No. Perché adesso, dopo le motivazioni del Coni, per coerenza la Federazione dovrebbe cambiare il protocollo che la stessa  Federazione, Lega e Governo hanno sottoscritto. Perché se è vero che finora solo la Asl Napoli 1 si è dimostrata “principessa sul pisello“, è anche vero che (secondo il Coni) risultando vincolante il parere della struttura sanitaria rispetto a quella sportiva, non ci sono garanzie che da qui alla fine del campionato tutte le Asl si comporteranno come quelle di Torino e di Milano e non come quella di Napoli.

Temo che a Gravina sfuggano alcune cose. La prima: che è avvenuta una divisione (profonda) tra una società e le altre 19 della serie A. La seconda: che la Procura Federale da lui abbandonata, dopo essere uscita massacrata dal Coni, ha perso di credibilità. Come sarà possibile accettare, d'ora in avanti, una sanzione, un verdetto della Procura sapendo che (a parere del Coni) quel “dolo preordinato" era una emerita *? Dolo è una parola pesante. E non credo che il vocabolario di Gravina differisca dal mio. Se “dolo“ non c'è stato, il Napoli ha il sacrosanto diritto di essere furioso. E magari di chiedere i danni per lo sfregio perpetrato alla propria onorabilità. La terza è etica. Personalmente quella partita ho sempre desiderato vederla giocare: non mi piacciono i risultati a tavolino. Ma l'idea che il “caso“ del Napoli venga considerato un unicum (tollerato) all'insegna dello “scurdammoce o' passato“ è irricevibile.

Il Napoli era in buona fede? Accertato dal Coni. Ma se il protocollo resta invariato la presa per i fondelli è totale. Bisogna salvare il calcio? Naturalmente. Per salvarlo facciamo finta che nulla sia accaduto?  Il precedente siglato dal Coni fa giurisprudenza, qualcuno lo avesse dimenticato. Precipitati in una sorta di storia alla Keller: “Chi vola è pazzo. Chi è pazzo può essere esentato dalle missioni di volo. Chi chiede di essere esentato dalle missioni non è pazzo: Comma 22“.

Lo “hanno fatto“. Hanno promesso di non farlo “chiù“, in caso di analoga situazione?   Nessuno lo sa. Adesso? Si recupererà, in febbraio,  invertendo  il calendario? Si giocherà  prima la “mancata“ Juventus – Napoli invece che la prevista Napoli-Juventus che potrebbe essere spostata a maggio? Altre richieste ? Sono educato : non entro nel dettaglio .

Domanda:  ma la Procura Federale, sui tamponi della Lazio l'indagine l'ha chiusa o no? E a proposito di Procura Federale: come procedono le indagini sul caso Suarez?  Silenzio cimiteriale.

Ci faranno sapere a un paio di giornate dal termine del campionato: magari con squalifiche e punti di penalizzazione? Capaci .      

E visto che siamo sull'argomento indagini, interessa capire alla Federazione chi siano i proprietari delle società di calcio? In prima pagina“ Il Giornale “ si  è posto domande sulla proprietà dell'Inter. Spiega il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti che Suning si è appoggiato ad Ali Baba, colosso il cui fondatore, Jack Ma, critico con il regime, da tempo è “sparito“.  Secondo Gian Micalessin che firma il fondo “il pacchetto di controllo dell'Inter è finito nella mani di una sussidiaria di Ali Baba“. E visto che Jack Ma è sparito (in Cina sparire non è sintomo di riservatezza) ipotizza Micalessin che “Ali Baba sia finita sotto l'ala dello Stato - Partito e venga utilizzata per imporne il cappio anche alle attività di Jindong Zhang (alias Suning)“. Tradotto: il proprietario dell'Inter potrebbe diventare lo Stato Cinese. Tralascio le considerazioni economiche, politiche e sociali che Micalessin, pone. Non reputa la Federazione che su questi (e altri) argomenti vada fatta chiarezza?  Perché anche i manager campani  Cerchione e D'Avanzo comproprietari (con Singer)  del Milan, Rai 3 (trasmissione “Report“) proprio non è riuscita a rintracciarli. Spariti anche loro.   

Due parole per i lettori: sono consapevole di aver scritto uno sterminato articolo che sul web mai dovrebbe essere vergato. E quindi non ve ne vorrò se questa settimana non mi premierete (come abitualmente fate)  con le letture. Ma considero quello che ho scritto (bene o male lo abbia fatto) un dovere professionale. Farlo in 2000 battute sarebbe stato impossibile.

Diciamo che Bosco ha dimenticato che ci sarebbe sempre in corso l'indagine della Procura Federale nei confronti del Napoli per mancato rispetto della 'Bolla'.

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Vi leggo con molta attenzione, ma personalmente non mi voglio più avvelenare con questa vicenda. Anche perchè non sarà l'ultima in questa stagione.

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26 minuti fa, Totik ha scritto:

Ottimo. Grazie. Ora è tutto molto più chiaro.

 

Ora faccio una domanda, così, giusto per parlare in linea teorica. Dato quello che hai scritto, qualcuno, la FIGC o la Lega, potrebbe fare un ricorso di tipo non sportivo avverso questa sentenza, che ne so, al TAR o in un Tribunale di Giustizia Ordinaria? Ripeto, giusto in linea teorica.

Di chiaro c'è solo che è una sentenza di matrice politica e non giuridica ...

 

Penso di no, stavo leggendo le disposizione sulla revocazione della pronuncia del Collegio di Garanzia (pensando ad una eventuale imputazione e condanna della S.S.C. Napoli per violazione del Protocollo) e le norme CONI la prevedono solo in caso di rigetto del ricorso (bah !) ! 

 

E da quel che mi sono letto in questo periodo direi che la pronuncia dei 'giudici sportivi' che riguardi questioni di carattere disciplinare rimanga intangibile anche nella ipotesi di ricorso al giudice amministrativo che potrebbe disporre solo un risarcimento in favore di chi abbia subito un danno dalla decisione impugnata ...

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Mi sono fermato a "il Napoli ha rispettato il protocollo"... sì ognuno a casa sua. Sono gli unici che non hanno rispettato il protocollo, non si sono messi in quarantena e hanno fatto di tutto per non partire alla volta di Torino. A dirla tutta avrebbero dovuto aver partita già in partenza, quando non si sono messi in quarantena, anzi avrebbero dovuto aver perse tutte le partite di lì a 15-20 giorni. In un Paese serio e non corrotto.

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25 minuti fa, Leppe ha scritto:

Di chiaro c'è solo che è una sentenza di matrice politica e non giuridica ...

Appunto. Questa è la cosa chiara. .oky

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Incredibile! il coni ha preso letteralmente l'art.6 della circolare 18 di giugno ( isolamento domiciliare dei contatti stretti) non considerando il successivo art.7 ( bolla dei contatti stretti sportivi e tamponi ogni 24 ore) per dire che il Napoli ha rispettato il protocollo. Una porcata colossale ed illegale. porcata a cui le asl di Napoli si sono colpevolmente prestate ( asl di Torino di lunedi' insegna come ci si comporta in caso simile). Questi si sono preordinati un alibi fondato sulla menzogna, ha ragione Sandulli. da radiazione sportiva

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In relazione alla comunicazione formale ricevuta dalla SS Napoli Calcio la Lega Serie A chiarisce che il sistema di regole in vigore deve garantire massima tutela della salute per le persone coinvolte, parità di trattamento tra i vari club, nonché rispetto dei principi di lealtà sportiva.

Nel merito è opportuno ricordare che la nota della ASL campana si è limitata a notificare il provvedimento ordinario di isolamento fiduciario nei confronti dei contatti stretti del giocatore Zielinski. Nel caso di specie, invece, si applica il Protocollo Figc concordato con il CTS e integrato dalla Circolare del Ministero della Salute lo scorso 18 giugno, che recepisce il parere del CTS n. 1220 del 12 giugno 2020, che non è stato tenuto in considerazione neanche nella mail del vice capogabinetto del Presidente della Regione Campania.
Tale norma di ordinamento statale a carattere speciale, applicabile alla situazione del Napoli che presenta due calciatori positivi al covid-19, è la stessa utilizzata più volte nel corso della stagione per permettere, a puro titolo di esempio, al Torino di affrontare l’Atalanta, al Milan di recarsi a Crotone o al Genoa di andare a giocare al San Paolo, e oggi all’Atalanta di scendere in campo contro il Cagliari. 
Il protocollo prevede regole certe e non derogabili, che consentono la disputa delle partite di campionato pur in caso di positività, schierando i calciatori risultati negativi agli esami effettuati e refertati nei tempi previsti dalle autorità sanitarie.
Il Consiglio di Lega ha inoltre approvato un preciso regolamento da adottarsi in caso di positività plurime che possono portare al rinvio gare solo al verificarsi di determinate condizioni che, al momento, non si applicano al caso del Napoli, e non sussistono provvedimenti di Autorità Statali o locali che impediscano il regolare svolgimento della partita.
La “ratio” del protocollo resta, quindi, quella di consentire la disputa di tutte le partite e conseguentemente la conclusione regolare della Serie A TIM.

 

Chissa' perchè la lega calcio ha rinunciato a difendere il proprio onore al coni...

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La frittata é fatta ora bisognerebbe fare solo una cosa su iniziativa  pubblica/politica-sportiva

1) chiedere le.dimissioni del.collegio giudicante.del.Coni

 

A livello di.figc e componenti

1) Isolare politicamente Delamentis, e.isolarlo a livello sportivo, niente mercato....deve uscire.dal mondo del calcio.

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59 minuti fa, messapicoprimitivo ha scritto:

La frittata é fatta ora bisognerebbe fare solo una cosa su iniziativa  pubblica/politica-sportiva

1) chiedere le.dimissioni del.collegio giudicante.del.Coni

 

A livello di.figc e componenti

1) Isolare politicamente Delamentis, e.isolarlo a livello sportivo, niente mercato....deve uscire.dal mondo del calcio.

2) mandare arbitraggi killer che facciano dimenticare al Napoli come sia fatta l'Europa...in modo che quei 3 punti che gli sono usciti dalla bocca gli rientrino nel *! Poi facesse ricorso a quella smandrappata di sua sorella...se ne ha una!

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22 ore fa, Andrea Bianconero ha scritto:

Dimebag Darrel una leggenda del metal. Chitarrista e fondatore dei Pantera. Andato via troppo presto per colpa di un pazzo.

.allah.allah

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Per me andrebbe indagata l'ASL perche' si sono inventati questo fantomatico divieto di viaggiare per il Napoli che non esiste da nessuna parte.

Non per niente il Napoli aveva interpellato un'altra ASL che aveva risposto picche fino a quando ne hanno trovata una accondiscendente, bisogna indagare in cambio di cosa...

 

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Mah ... mi sembra un accrocchio, il Collegio giustifica (non motiva) sulla base di una mancata considerazione della gerarchia delle fonti da parte del Giudice Federale e della Corte Federale di Appello: 

"Ebbene, la valutazione dei giudici endofederali non tiene conto, in generale, del sistema disegnato dal legislatore emergenziale e, in particolare, del criterio di gerarchia delle fonti." omettendo di considerare la ratio giuridica della stessa fonte che richiama, la Circolare del Ministero della Salute n. 21463 del 18 giugno 2020 avente ad

 

"Oggetto: Modalità attuative della quarantena per i contatti stretti dei casi COVID-19, in particolari contesti di riferimento, quali l’attività agonistica di squadra professionista" 

la quale stabilisce in premessa che:

 

"... come risulta dal verbale del 12 giugno 2020, n. 88 il Comitato Tecnico Scientifico ... si è espresso relativamente alla proposte della "Federazione Italiana Giuoco Calcio di Integrazione dei Protocolli Sanitari circa l'individuazione di misure alternative e/o aggiuntive applicabili ai casi specifici come quello dell'attività agonistica di squadra" , nonché rammenta:
 

"... che lo scopo della attività richiamate in premessa, restano, anche nello specifico contesto del gioco agonistico di squadra, quello di identificare e gestire i contatti dei casi probabili o confermati COVID-19 nonché di individuare e isolare rapidamente i casi secondari, per poter intervenire e interrompere la catena di trasmissione"

 

Dunque, con una certa protervia il Collegio si fa 'giudice amministrativo' e delinea un sistema delle fonti senza considerare che la stessa 'normativa', che richiama alla base della propria dissertazione, definisce il campo di applicazione e le ragioni della sua adozione e dunque il criterio logico-interpretativo delle disposizioni e la sua collocazione nel sistema delle fonti, anche in considerazione della sua specialità.
 
La mancata considerazione della ratio della adottata, e richiamata, Circolare si ripercuote in una, a mio modo, impropria estensione della disposizione del 'comma 6' (che peraltro è un punto e non un comma) che dal tenore letterale della stessa Circolare e secondo logica, è disposizione da applicare ai "contatti stretti" e non a giocatori ed appartenenti al gruppo squadra, e ad affermarlo è il punto successivo (comma 7):
 
"per quanto riguarda l’attività agonistica di squadra professionista, nel caso in cui risulti positivo un giocatore ne dispone l’isolamento ed applica la quarantena dei componenti del gruppo squadra che hanno avuto contatti stretti con un caso confermato. Il Dipartimento di prevenzione può prevedere che, alla luce del citato parere del 12 giugno 2020 n. 88 del Comitato tecnico scientifico nominato con ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 630 del 3 febbraio 2020, alla quarantena dei contatti stretti possa far seguito, per tutto il “gruppo squadra”, l’esecuzione del test, con oneri a carico delle società sportive, per la ricerca dell’RNA virale, il giorno della gara programmata, successiva all’accertamento del caso confermato di soggetto Covid-19 positivo, in modo da ottenere i risultati dell’ultimo tampone entro 4 ore e consentire l’accesso allo stadio e la disputa della gara solo ai soggetti risultati negativi al test molecolare. Al termine della gara, i componenti del “gruppo squadra” devono riprendere il periodo di quarantena fino al termine previsto, sotto sorveglianza attiva quotidiana da parte dell'operatore di sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente, fermi gli obblighi sanciti dalla circolare di questa direzione generale del 29 maggio 2020."
 
La ratio è che si gioca anche in caso di positività di un giocatore nel rispetto delle prescrizioni previste da Protocollo e Circolare !
 
Di fatto, in modo del tutto arbitrario, il Collegio offre una interpretazione originale della Circolare Ministeriale e delle disposizioni in questa previste del tutto priva di qualsiasi fondamento logico e giuridico concludendo che la ASL ha doverosamente applicato la disposizione che per logica, e come giustamente evidenziato sin dal primo momento da A. Agnelli, è da ritenersi applicabile solo ove i calciatori e gli appartenenti al gruppo squadra, siano da considerare 'cittadini'; il che accade nella misura in cui vengano disapplicate, violate, le disposizioni specificamente previste dalla stessa Circolare, la c.d. bolla. (la cui violazione rappresenta, a mio modo, l'antecedente logico, 'il movente', del comportamento della S.S.C. Napoli, dunque l'elemento originario che fa assumere alla mancata disputa della gara il crismi di un agire dolosamente preordinato).
 
Ma la pochezza intellettuale e giuridica del Collegio presieduto da una zucca vuota messo a scaldare una poltrona, va oltre:
 

"Il Dipartimento di prevenzione ha applicato questa norma; avrebbe potuto in alternativa applicare il comma 7, ma non lo ha fatto. Ne deriva che il factum principis, -cioè un provvedimento di legge o di carattere amministrativo emesso dalle competenti autorità che, per tutelare l'interesse pubblico a cui sono preposte, impongono prescrizioni comportamentali o divieti che rendono impossibile la prestazione dell'obbligato indipendentemente dalla sua volontà- non può essere ravvisato nella nota del 4 ottobre 2020, ore 14.13 della ASL Napoli 2 Nord, ma va, invece, individuato nelle due note del 3 ottobre 2020, ore 16.53 (con la quale la ASL Napoli 1, ricevuti i dati dall’indagine epidemiologica, provvedeva a formalizzare l’indicazione dei contatti stretti relativi al caso accertato di infezione Sars - Covid, ricordando la necessità dell’isolamento domiciliare degli stessi) e nella nota del 3 ottobre 2020, n. 14450, delle 16.03 della ASL Napoli 2 (che chiariva la necessità di isolamento fiduciario domiciliare per 14 giorni). Le due richiamate note integrano del tutto i requisiti richiesti dal comma 6 della Circolare 18 giugno 2020 e rappresentano, pertanto, gli atti oggettivamente impeditivi dell’attività cui sarebbe stata tenuta la SSC Napoli in applicazione della normativa federale. Quegli atti rappresentano il c.d. factum principis, che ha impedito la prestazione della SSC Napoli, sia perché entrambi sono atti amministrativi di fonte superiore rispetto alle norme federali, che cedono di fronte ai medesimi, sia perché applicativi di una Circolare emergenziale del Ministero della Sanità, sia perché coerenti proprio con il procedimento previsto dal comma 6 della richiamata Circolare."

 

... la apodittica assimilazione delle 'note' della ASL 2 Napoli a dei provvedimenti di natura amministrativa di carattere precettivo; i provvedimenti amministrativi per evitare degli arbitri della Pubblica Amministrazione contro le posizioni giuridiche soggettive (diritti ed interessi legittimi) dei destinatari devono avere dei requisiti di sostanza e forma che nelle 'note' della ASL non sono ravvisabili, ovvero gli elementi che permettono la individuazione degli obblighi imposti, delle fonti normative che ne legittimerebbero la adozione, nonchè la indicazione dei termini e della Autorità cui eventualmente ricorrere.
(fosse stato un provvedimento amministrativo la S.S.C. Napoli avrebbe potuto ricorrere al Presidente del T.A.R. Campania in via di urgenza ed ottenere un provvedimento in giornata).
 
Il provvedimento del Collegio di Garanzia non ha alcun fondamento logico e giuridico ... è una accozzaglia di parole messe li nella consapevolezza che non c'è un altro giudice a poter sindacare su una decisione del genere !
 
[mention=120542]plgpiccio72[/mention] 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 
Grazie di cuore per la tua spiegazione

Inviato dal mio SM-A405FN utilizzando Tapatalk

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purtroppo la porcata piu' grossa è stata messa li' (apposta?) dalla stessa circolare del ministero della salute che quando dice: 

 

 "per quanto riguarda l’attività agonistica di squadra professionista, nel caso in cui risulti positivo un giocatore ne dispone l’isolamento ed applica la quarantena dei componenti del gruppo squadra che hanno avuto contatti stretti con un caso confermato. Il Dipartimento di prevenzione (ASL)   può prevedere che, alla luce del citato parere del 12 giugno 2020 n. 88 del Comitato tecnico scientifico nominato con ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 630 del 3 febbraio 2020, alla quarantena dei contatti stretti possa far seguito, per tutto il “gruppo squadra”, l’esecuzione del test, con oneri a carico delle società sportive, per la ricerca dell’RNA virale, il giorno della gara programmata, successiva all’accertamento del caso confermato di soggetto Covid-19 positivo, in modo da ottenere i risultati dell’ultimo tampone entro 4 ore e consentire l’accesso allo stadio e la disputa della gara solo ai soggetti risultati negativi al test molecolare"

 

quel "può" di fatto consegna in mano alle asl  ogni discrezionalità, di fatto chi ci è immanicato puo' far condizionare esiti delle competizioni. Amen

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2 ore fa, plgpiccio72 ha scritto:

Grazie di cuore per la tua spiegazione

Inviato dal mio SM-A405FN utilizzando Tapatalk
 

Di nulla, era solo una disamina letterale per evidenziare alcune incongruenze logiche ... pur nutrendo profonda disistima di Frattini non mi aspettavo un provvedimento di livello così infimo .ghgh

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12 ore fa, Mi chiamo ha scritto:

riporto qui sotto un articolo di Andrea Bosco (mi sembra interessante)

 

Dico quanto penso sulle motivazioni prodotte dal Collegio di Garanzia del Coni dopo la decisione (sul ricorso del Napoli) emessa lo scorso 22 dicembre. Spiega il collegio che da parte del Napoli, nella vicenda non è stata ravvisata  malafede. Anzi: di aver constatato un comportamento di “piena coerenza con quanto stabilito dalle norme (sanitarie) vigenti“ . Tutto gira attorno a due parole latine: Factum principis.

Mettete la cintura: il seguito è impervio.

“Da ravvisare - spiega ancora il Collegio di Garanzia del Coni – NON nella nota della Asl Napoli 2 del 4 ottobre 2020, MA nelle due note della Asl Napoli 1 del 3 ottobre 2020 le dinamiche che indussero il Napoli a non partire per Torino“. Per  il Collegio , non ci sono state responsabilità del Napoli nella vicenda.

Quindi  il giudice d'appello Sandulli, scrivendo di “dolo preordinato“ del Napoli, deve essere  stato colpito una mezz'ora prima da un meteorite. Gravina lo metterà alla porta? Non lo farà  li ha definiti, i giudici della Procura, “bravi e professionali“. Ma Gravina, al dunque,  si “è dato“. Precludendo alla Federazione di potersi appellare. Qualcuno reputa che Gravina vedesse come un  pericoloso vulnus la possibilità che De Laurentiis in ultima istanza ricorresse al Tar, quindi ad un forum extra-sportivo come a suo tempo fece Gaucci. Non lo so. Ma ho difficoltà a pensare che Gravina lo abbia fatto per restare “super partes“ .

Il Coni ha sputtanato il lavoro di ben due giudici della Procura. Non mi scandalizzo per l'operato  del Napoli: ha fatto quanto  era nel suo diritto-interesse. Ma non riesco a “bermi“ l'ultima versione della vicenda veicolata da Napoli. E cioè il “contesto“ nel quale la vicenda era, a suo tempo, maturata. Quei numerosi contagiati del Genoa andato (potenziale untore) a giocare a Napoli.

Chiarito? No. Perché adesso, dopo le motivazioni del Coni, per coerenza la Federazione dovrebbe cambiare il protocollo che la stessa  Federazione, Lega e Governo hanno sottoscritto. Perché se è vero che finora solo la Asl Napoli 1 si è dimostrata “principessa sul pisello“, è anche vero che (secondo il Coni) risultando vincolante il parere della struttura sanitaria rispetto a quella sportiva, non ci sono garanzie che da qui alla fine del campionato tutte le Asl si comporteranno come quelle di Torino e di Milano e non come quella di Napoli.

Temo che a Gravina sfuggano alcune cose. La prima: che è avvenuta una divisione (profonda) tra una società e le altre 19 della serie A. La seconda: che la Procura Federale da lui abbandonata, dopo essere uscita massacrata dal Coni, ha perso di credibilità. Come sarà possibile accettare, d'ora in avanti, una sanzione, un verdetto della Procura sapendo che (a parere del Coni) quel “dolo preordinato" era una emerita *? Dolo è una parola pesante. E non credo che il vocabolario di Gravina differisca dal mio. Se “dolo“ non c'è stato, il Napoli ha il sacrosanto diritto di essere furioso. E magari di chiedere i danni per lo sfregio perpetrato alla propria onorabilità. La terza è etica. Personalmente quella partita ho sempre desiderato vederla giocare: non mi piacciono i risultati a tavolino. Ma l'idea che il “caso“ del Napoli venga considerato un unicum (tollerato) all'insegna dello “scurdammoce o' passato“ è irricevibile.

Il Napoli era in buona fede? Accertato dal Coni. Ma se il protocollo resta invariato la presa per i fondelli è totale. Bisogna salvare il calcio? Naturalmente. Per salvarlo facciamo finta che nulla sia accaduto?  Il precedente siglato dal Coni fa giurisprudenza, qualcuno lo avesse dimenticato. Precipitati in una sorta di storia alla Keller: “Chi vola è pazzo. Chi è pazzo può essere esentato dalle missioni di volo. Chi chiede di essere esentato dalle missioni non è pazzo: Comma 22“.

Lo “hanno fatto“. Hanno promesso di non farlo “chiù“, in caso di analoga situazione?   Nessuno lo sa. Adesso? Si recupererà, in febbraio,  invertendo  il calendario? Si giocherà  prima la “mancata“ Juventus – Napoli invece che la prevista Napoli-Juventus che potrebbe essere spostata a maggio? Altre richieste ? Sono educato : non entro nel dettaglio .

Domanda:  ma la Procura Federale, sui tamponi della Lazio l'indagine l'ha chiusa o no? E a proposito di Procura Federale: come procedono le indagini sul caso Suarez?  Silenzio cimiteriale.

Ci faranno sapere a un paio di giornate dal termine del campionato: magari con squalifiche e punti di penalizzazione? Capaci .      

E visto che siamo sull'argomento indagini, interessa capire alla Federazione chi siano i proprietari delle società di calcio? In prima pagina“ Il Giornale “ si  è posto domande sulla proprietà dell'Inter. Spiega il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti che Suning si è appoggiato ad Ali Baba, colosso il cui fondatore, Jack Ma, critico con il regime, da tempo è “sparito“.  Secondo Gian Micalessin che firma il fondo “il pacchetto di controllo dell'Inter è finito nella mani di una sussidiaria di Ali Baba“. E visto che Jack Ma è sparito (in Cina sparire non è sintomo di riservatezza) ipotizza Micalessin che “Ali Baba sia finita sotto l'ala dello Stato - Partito e venga utilizzata per imporne il cappio anche alle attività di Jindong Zhang (alias Suning)“. Tradotto: il proprietario dell'Inter potrebbe diventare lo Stato Cinese. Tralascio le considerazioni economiche, politiche e sociali che Micalessin, pone. Non reputa la Federazione che su questi (e altri) argomenti vada fatta chiarezza?  Perché anche i manager campani  Cerchione e D'Avanzo comproprietari (con Singer)  del Milan, Rai 3 (trasmissione “Report“) proprio non è riuscita a rintracciarli. Spariti anche loro.   

Due parole per i lettori: sono consapevole di aver scritto uno sterminato articolo che sul web mai dovrebbe essere vergato. E quindi non ve ne vorrò se questa settimana non mi premierete (come abitualmente fate)  con le letture. Ma considero quello che ho scritto (bene o male lo abbia fatto) un dovere professionale. Farlo in 2000 battute sarebbe stato impossibile.

Bosco rimane un grande giornalista visitare la sua Venezia con lui e' stato fantastico...

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6 ore fa, Goganga ha scritto:

Per me andrebbe indagata l'ASL perche' si sono inventati questo fantomatico divieto di viaggiare per il Napoli che non esiste da nessuna parte.

Non per niente il Napoli aveva interpellato un'altra ASL che aveva risposto picche fino a quando ne hanno trovata una accondiscendente, bisogna indagare in cambio di cosa...

 

Hai presente la procura di Napoli? Un porto delle nebbie...farsopoli dovrebbe bastare per capire cos'e' quella cloaca. Viviamo in un paese che e' un vero cèsso

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Di nulla, era solo una disamina letterale per evidenziare alcune incongruenze logiche ... pur nutrendo profonda disistima di Frattini non mi aspettavo un provvedimento di livello così infimo .ghgh
Nemmeno io .
Tra l'altro, ricordo che verdoliva della asl 1 , a precisa domanda di sconcerti ( " avete bloccato il viaggio al Napoli si o no ? " ) rispose espressamente di no

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Il silenzio dei prescritti, dei genoani, dei laziali (caso Verona) e di chiunque non sia coinvolto direttamente nella faccenda (vale a dire noi con Agnelli che rispetta le sentenze e quindi zitti tutti) MA che a seguito di questo giudizio ha palesemente subito un'ingiustizia sportiva, è francamente DISTURBANTE.

SE fossimo stati noi al posto del Napoli, saremo all'Armageddon. Perchè a nessuno frega dell'ingiustizia che hanno subito dovendo giocare con assenze importanti da covid e invece il Napoli ha potuto decidere e ne esce impunito? Vi va bene così prescritti? Avete giocato il derby senza uomini chiave. Vi va bene così Genoani? Vi hanno umiliato proprio loro che avevate 3/4 di squadra ammalata. Vi va bene così Laziali? Vi hanno punito per un errore microscopico totalmente ininfluente per l'esito della partita.

SIETE COSI' TANTO ANTI-JUVENTINI CHE VI PIACE PRENDERVELO NEL KULO PURCHE' CE LO PRENDIAMO NEL * ANCHE NOI?

 

Patetici.

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