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Tornado blackwhite

Agnelli: «Riforma Champions? Stabilità e merito sportivo»

Post in rilievo

Agnelli: «Perdite fino a 8 miliardi. Per il calcio serve innovazione, non nostalgia»

 

«La stagione 2019-20 ha vissuto solo tre o quattro mesi di crisi, di stadi vuoti. Quando guardo le migliori informazioni che ho avuto finora, dico che stiamo osservando una perdita di bilancio per il settore compreso tra i 6 miliardi e mezzo e gli otto miliardi e mezzo per il biennio 2020-21 - spiega Agnelli nel webinar eThinkSport2021 - ci sono circa 360 club che hanno bisogno di iniezioni di liquidità».

Con impatti anche sul calciomercato: «Quest'anno ci sono stati movimenti per 3,9 miliardi di euro contro i 6 miliardi e mezzo dell'anno scorso - ricorda Agnelli - significa 2 miliardi e 600 milioni euro in meno da un anno all'altro. Senza considerare gli aspetti della solidarietà dei club. Stiamo navigando in mari molto, molto mossi. Questa analisi vale per i campionati di primi livello: è difficile analizzare quanto è successo nei campionati minori oltre alla perdita dei posti di lavori. Questo dimostra come il calcio stia vivendo un momento molto complicato e ci dice che dobbiamo fare delle riflessioni serie per il futuro della nostra industria».

La privatizzazione delle competizioni, gestite direttamente o indirettamente dai club come nel rugby, è un’opportunità per raccogliere più fondi e ricavi per i club”.

Poi sulla nascita della Superlega europea: «Abbiamo un pubblico molto più segmentato rispetto al passato. La Generazione Z in meno di cinque anni sarà il target principale. Pensiamo che ciò che viene offerto loro in questo momento sia ciò che vogliono? Dobbiamo fornire competizioni entusiasmanti. La riforma della Champions? Quello che va fatto è qualcosa di diverso. Valutiamo sempre il futuro partendo dal format e dal valore delle competizioni. Bisogna tener conto dell'interesse dei tifosi: la loro visione è che più match europei sarebbero benvenuti.Va valutata ora la governance del sistema, il giusto management per creare un equilibrio migliore tra gli attuali stakeholder. Come approccio a livello sportivo, l’Eca guarda più alla qualità rispetto alla quantità. Giusto per fare un esempio, nei top 5 campionati d’Europa vengono disputate 1826 partite l’anno contro le sole 125 partite in Champions League. Dobbiamo identificare gli obiettivi sul tavolo. Nel passato avevamo indicato alcuni obiettivi come una maggiore competitività oltre i top 5 campionati, ampliare la rappresentazione a livello europeo ma allo stesso tempo offrire stabilità nella partecipazione. Alcune di queste indicazioni sono ancora valide, come aumentare la stabilità e mantenere l’accesso alle coppe dai campionati nazionali. Le competizioni devono essere aperte a tutte, dobbiamo mantenere il sogno vivo per tutti, deve essere tutto basato sui meriti sportivi ma dobbiamo anche valutare l’interesse dei tifosi: la loro visione è che più match europei sarebbero benvenuti”.Il prossimo step guarda al futuro, all'essere brand globali - è il pensiero del numero uno della Juve - il punto di domanda è: vogliamo avere un approccio nostalgico o innovativo verso il calcio del futuro? Dobbiamo pensare ai tifosi del futuro o essere nostalgici e pensare a proteggere ciò che siamo stati fino ad ora? Credo sia nostro dovere pensare e lavorarare per fare in modo che il calcio continui a essere il miglior sport nel mondo».

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1 hour ago, JStadium said:

 A chi pensa che Agnelli/Exor si tenga la Juve per i soldi, consiglio di guardare i bilanci della società.

  

Se non ci fosse anche la passione/attaccamento alla squadra e alla sua storia, e avessero invece solo occhio ai risultati economici, sai a quest'ora dove sarebbe la nostra Juve ...

Ma naturalmente la Juve per gli Agnelli e' anche una questione di onore personale... per un Agnelli, vista la storia della Juve, un fallimento della Juve sarebbe un fallimento. Chiaramente la passione c'e' ma per loro e' anche un giocattolo costoso... questione di orgoglio, passione etc. Chiaramente il tutto deve rientrare in una sfera economica... la realta' e' che ad oggi come oggi, la Juventus rischia anche di non andare in Champions... puo' capitare. Il discorso e', ho vinto per 10 anni, sono quasi sempre almeno ai quarti, sempre stato li, faccio mezza stagione sbagliata per varie ragioni (il covid, nuovi giocatori, nuovo allenatore etc) e perdo la Champions con successivi ricavi? Nonostante la squadra costruita per stare tra i migliori? 
Ormai il calcio ha assunto costi incredibili per le squadre migliori, chiaro non e' piu romantico come un tempo. 

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2 ore fa, AD1897 ha scritto:

 

Abbastanza preoccupante 

Presumo che siano relativamente giovani

Quando avevo una decina d'anni mio papá provava a fami seguire la f1, tempi 20 min mi annoiavo e me ne andavo

Ora ne ho 44 e la seguo seppur spesso pallosa

Ė un etá un pò cosí,  penso che crescendo un pó,  le cose cambieranno

E comunque mio nipote ha 15 anni e nn ne perde una e nn si annoia

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15 minuti fa, Street Spirit ha scritto:

Certo è piuttoso shockante...scoprire che qualcuno sembra non essersi accorto che il calcio sia diventato un business da parecchio tempo ormai.

 

 

Ma va,come se la Champions attuale è la stessa della Coppa Campioni, cè già stata la riforma,il tutto con interesse a favore della UEFA e non dei clubs, ma ci sono tanti che hanno il prosciutto sugli occhi e non accetterebbero la Superlega.

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1 ora fa, Gion Gis Kann ha scritto:

ma è la verità...anche i miei figli da anni non seguono più il calcio in tv.. o anche se rimane quel retaggio di accendere Sky...

alla fine si fanno i comodi loro non distogliendo neanche lo sguardo dai maledetti telefonini... più che gustarsi la partita.

Al limite alzano lo sguardo solo quando sentono il telecronista alzare il tono della voce. e questo, giusto se a quell'ora  sono a casa.

Io invece non andavo ai matrimoni pur di non perdermi la partita sefz

 

 

E che poi è quello che succede anche tra gli utenti qui del forum....quanti ce ne sono che stanno a scrivere sul forum anzichè godersi la partita?

tantissimi...io scrivo nel live solo tra primo e secondo tempo...ma ci sono alcuni che passano l'intera partita scrivendo e litigando.

 

A questo si riferisce Agnelli. Questo calcio non piace più a nessuno, almeno dai 40 anni a scendere...ormai sono rimasti solo i vecchi affezionati

ancora ancorati al sistema tradizionale.

 

Anche io stesso. Ricordo da ragazzo non vedevo l'ora di vedermi 90esimo minuto....ora non so neanche  dove lo fanno .. quando lo fanno e se lo fanno ancora.

Finita la partita stop. Chiuso. Niente 90esimo minuto, niente post partita, niente interviste, niente giornali sportivi il lunedì post partita.

Tanto ho il telefonino.

 

 

.goodpost Sono d'accordo con te. Bisogna anche sottolineare , però , che il livello di 90esimo e dei suoi cugini è sceso agli inferi rispetto a quello che mi ricordo io .

Penso che se in queste trasmissioni , invece delle solite lagne e litanie , si facessero vedere più gesti tecnici forse , e dico forse, avrebbero un altro seguito di pubblico.

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non si tratta di non vedere che il calcio è ormai solo business e soldi...si tratta di non trasformare lo sport in un'altra cosa,xk per quanto mi riguarda eventi tipo la finale del Superbowl sono un'altra cosa (aldilà dello share).

Poi che i club puntino a guadagnare di più è legittimo,ma questo non vuol dire che a un tifoso debba per forza piacere una certa evoluzione...poi come sempre ognuno deciderà se guardare o meno.

Io però dico che un ragazzo che guarda solo gli highlights perché si annoia,una partita non la vede a prescindere perché non interessato a questo sport.

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6 minuti fa, devil88bg ha scritto:

Ma naturalmente la Juve per gli Agnelli e' anche una questione di onore personale... per un Agnelli, vista la storia della Juve, un fallimento della Juve sarebbe un fallimento. Chiaramente la passione c'e' ma per loro e' anche un giocattolo costoso... questione di orgoglio, passione etc. Chiaramente il tutto deve rientrare in una sfera economica... la realta' e' che ad oggi come oggi, la Juventus rischia anche di non andare in Champions... puo' capitare. Il discorso e', ho vinto per 10 anni, sono quasi sempre almeno ai quarti, sempre stato li, faccio mezza stagione sbagliata per varie ragioni (il covid, nuovi giocatori, nuovo allenatore etc) e perdo la Champions con successivi ricavi? Nonostante la squadra costruita per stare tra i migliori? 
Ormai il calcio ha assunto costi incredibili per le squadre migliori, chiaro non e' piu romantico come un tempo. 

Ma infatti, sono perfettamente d'accordo: la Juve è un "giocattolo", costoso visto che non si ripaga quasi mai (altro che utili ...), e l'obiettivo dei suoi manager deve essere quello di eliminare l'aleatorietà degli incassi della Champions, che da aleatori devono diventare stabili.

 

Questo è quello per cui lavora Agnelli, e in quest'ottica chi può dargli torto o accusarlo di "attaccamento ai soldi" ?

 

E in quest'ottica, è giusto domandarsi quale sarà il "target" dei prossimi anni, perchè senza persone disposte a pagare per il calcio, addio ai ricavi, e di conseguenza addio al calcio come lo conosciamo adesso

 

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17 minuti fa, Salvaju29ro ha scritto:

Educata male perché non vogliono vedere 90' minuti di partita di calcio? Credo si possa sopravvivere anche senza

È il calcio che ha bisogno del pubblico
È il mondo del calcio che deve fare di tutto per diventare un bisogno (se vuole sopravvivere a lungo termine)

 

Comunque non credo che la cosa sia tanto preoccupante, non cambieranno così radicalmente lo sport

L'educazione è tutto 

E noi stiamo educando male 

L'essere umano si abitua a tutto 

Poi crede che quello che sta vivendo sia bello 

Guardiamo le cose da una certa distanza 

Non diciamo che va tutto bene, che è tutto bello 

Che è tutto moderno 

Cosa c'è di moderno in un mondo che sta diventando di plastica?

Ho vissuto la mia infanzia negli anni settanta 

Ho vissuto esperienze in numero di migliaia 

Ho avuto contatti emotivi con decine di bambini con centinaia di animali e migliaia di cose

E tu mi stai dicendo che questi poveri bambini sono più evoluti di quello che ero io?

A me fanno pena 

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Adesso, JStadium ha scritto:

Ma infatti, sono perfettamente d'accordo: la Juve è un "giocattolo", costoso visto che non si ripaga quasi mai (altro che utili ...), e l'obiettivo dei suoi manager deve essere quello di eliminare l'aleatorietà degli incassi della Champions, che da aleatori devono diventare stabili.

 

Questo è quello per cui lavora Agnelli, e in quest'ottica chi può dargli torto o accusarlo di "attaccamento ai soldi" ?

 

E in quest'ottica, è giusto domandarsi quale sarà il "target" dei prossimi anni, perchè senza persone disposte a pagare per il calcio, addio ai ricavi, e di conseguenza addio al calcio come lo conosciamo adesso

 

Agnelli fa bene a pianificare il futuro, su questo non c’è dubbio ogni manager che si rispetti deve conoscere il target, per fortuna o come in questo caso purtroppo visto che andiamo in una direzione sempre più teatrale e sempre meno sportiva.

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Bello che il presidente dell'eca parli di tanto in tanto come dovrebbero fare i presidenti che tengono alle loro società.

Magari lo facesse anche il nostro presidente..

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54 minuti fa, AD1897 ha scritto:

 

Abbastanza preoccupante 

Voleva dire: Ho 5 figli di varie età e non riescono a guardare la Juve per tutti i 90 minuti 😁

 

 

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40 minuti fa, Carlitos5 ha scritto:

Pienamente d'accordo,  ma se tutti non spendessero niente il castello crollerebbe,quindi sono sempre alla ricerca di vacche da mungere

scusami, ma sono discorsi senza logica. come quando fai gli scioperi. se dovesserlo farlo tutti...ma chi fa sciopero sono sempre i soliti  peones

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Se i figli di Agnelli non guardano la loro squadra perché dovrebbero guardare un torneo con molte partite di squadre straniere di cui dubito gli importi qualcosa?

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2 ore fa, Juvecentus84 ha scritto:

Non mi tornano diversi aspetti  però capisco anche la visione futurista e aziendalista del presidente di un top club che lega molto i successi sportivi alla logica mediatica

Per vincere ci vogliono i soldi, per avere i soldi ci vogliono i ricavi, per avere i ricavi, ormai, serve appeal

L'importante è non snaturare il calcio

Non è questione di vittoria ma di mantenere l'industria calcistica ai vertici. Il mondo cambia, tante cose a breve verranno spazzate via o la loro importanza si ridurrà quasi completamente (canali terrestri e satellitari, giornali e riviste cartacee, cd dvd blu ray e console fisiche, auto e moto con motore a combustione etc etc). Ogni industria ha bisogno di una visione e qualcuno che gliela dia. Altrimenti fra 20/30/40 anni il calcio avrà o potrebbe avere l'importanza della boxe odierna (esiste è praticata ma rispetto a 40/50 fa non conta nulla)

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3 hours ago, AD1897 said:

 

Abbastanza preoccupante 

Si, ma sarebbe peggio far finta di nulla e andare avanti contro corrente 

 

La situazione è quella, si può gestire/educare ma non correggere.

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Sinceramente non capisco dove voglia arrivare, soprattutto con passaggi come la "pazienza di stare a guardare per 90' una partita". Che intende? Abbassare il minutaggio di una partita?

I suoi figli non sono di certo un campione per delineare una tendenza.

Una cosa è certa. Rispetto a 20/25 anni fa, il divario da grandi e medio piccole è aumentato enormemente. Ma anche tra certe "grandi" e "grandissime".

Per me oltre che per il prestigio, si dipende troppo dall'entrare che si hanno in Europa.

Oggi se una squadra come la Juve non dovesse arrivare a qualificarsi in CL sarebbe un disastro. Non esserci stabilmente negli anni, porta a ridimensionamento di tanti club.

Io da che ricordo, non andare in CL non portava a disastri economici. Era più una questione sportiva e di "appeal" per i campioni. Oggi l'ingresso in CL determina un mercato diverso per le squadre.

S'è centralizzato tutto sul guadagno in un'unica manifestazione, che porta i club a preferire quasi una qualificazione in un turno di CL, piuttosto che la possibilità di alzare un trofeo più alla portata. La CL è diventata la coppa del mondo dei club, come se non esistesse altra competizione meritevole (in termini economici). 

Non so dove andrà a finire il calcio. 

Con questo metodo l'accesso alle coppe Europee è poco omogeneo. E' come se per arrivare in Serie A ci fossero due o più gironi, che partono da basi regole, investimenti diversi. Ovvio che le promosse di un girone saranno più avvantaggiate rispetto alle altre.

I campionati nazionali hanno molte differenze strutturali, difficoltà, tassazioni e regole diverse. Un enorme pastrocchio, che dopo 10/15 anni ha elevato diverse società che difficilmente potranno essere raggiunte se non con i soldoni di grossi investitori (come gli sceicchi).

Negli anni 90 si dominava in Italia, ma non c'era enorme differenza come oggi tra campionati e campionati.

 

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Skysport24

Mercato e Covid, Agnelli: "Il calcio naviga in mari molto mossi, serve innovazione"

CALCIOMERCATO

27 gen 2021 - 12:07

Il presidente della Juventus sulla crisi economica del calcio legata al Covid-19: "Stiamo osservando una perdita di bilancio per il settore compreso tra i 6 miliardi e mezzo e gli otto miliardi e mezzo per il biennio 2020-21. Impatto anche sul calciomercato: 2 miliardi e 600 milioni  in meno in un anno". E sulle riforme del calcio: "Dovranno essere adottate in conformità con l'Eca. L'Uefa non potrà decidere da sola"

 

Il calcio europeo potrebbe perdere fino a 8 miliardi e mezzo di euro a causa della crisi economica legata alla pandemia da Covid-19. Lo ha spiegato il presidente della Juventus e dell'Eca (European Club Association) Andrea Agnelli intervenendo durante il webinar eThinkSport2021, organizzato da News Tank Football. “Sono convinto che avremo una reale comprensione di ciò che questa crisi ha significato per i club solo alla fine della stagione" le parole di Agnelli, basate sullo studio Deloitte in cui si legge che che i primi 20 club più ricchi del mondo perderanno oltre due miliardi di euro entro la fine della stagione in corso. Un calo delle entrate dettato soprattutto dall'assenza dei tifosi negli stadi. "I primi 20 club più ricchi del mondo hanno perso 1,1 miliardi di euro nella scorsa stagione - ha spiegato il presidente della Juventus - e la stima per quei soli 20 club è di 2 miliardi di euro includendo la stagione in corso".

 

"Calciomercato, in un anno persi 2 miliardi e 600 milioni"

 

Agnell ha messo in preventivo conti peggiori per tutti in vista del futuro: "La stagione 2019-20 ha vissuto solo tre o quattro mesi di crisi, di stadi vuoti. Quando guardo le migliori informazioni che ho avuto finora, dico che stiamo osservando una perdita di bilancio per il settore compreso tra i 6 miliardi e mezzo e gli otto miliardi e mezzo per il biennio 2020-21 - spiega - ci sono circa 360 club che hanno bisogno di iniezioni di liquidità". L'impatto della crisi è evidente "anche sul calciomercato. Quest'anno ci sono stati movimenti per 3,9 miliardi di euro contro i 6 miliardi e mezzo dell'anno scorso - ricorda Agnelli - significa 2 miliardi e 600 milioni euro in meno da un anno all'altro. Senza considerare gli aspetti della solidarietà dei club. Stiamo navigando in mari molto, molto mossi. Questa analisi vale per i campionati di primi livello: è difficile analizzare quanto è successo nei campionati minori oltre alla perdita dei posti di lavori. Questo dimostra come il calcio stia vivendo un momento molto complicato e ci dice che dobbiamo fare delle riflessioni serie per il futuro della nostra industria".

 

"Riforma calcio europeo con stabilità e merito sportivo"

Tra le riflessioni c'è anche quella legata alla possibile nascita della Superlega europea, progetto che ha portato la Fifa e le sei confederazioni continentali a rilasciare una dichiarazione congiunta contro i piani per l’organizzazione di un nuovo torneo. "Abbiamo un pubblico molto più segmentato rispetto al passato. La Generazione Z in meno di cinque anni sarà il target principale. Pensiamo che ciò che viene offerto loro in questo momento sia ciò che vogliono? Dobbiamo fornire competizioni entusiasmanti" sottolinea Agnelli, citando anche la differenza tra le 1826 partite giocate nei primi cinque campionati europei rispetto alle sole 125 giocate in Champions League come un difetto nel sistema attuale che significa che i club non stanno massimizzando i loro potenziali flussi di entrate. "La riforma della Champions? Quello che va fatto è qualcosa di diverso. Valutiamo sempre il futuro partendo dal format e dal valore delle competizioni". L'obiettivo è andare verso competizioni "aperte a tutti ma tenendo conto dell'interesse dei tifosi: la loro visione è che più match europei sarebbero benvenuti. Nel passato avevamo indicato alcuni obiettivi come una maggiore competitività oltre i top 5 campionati, ampliare la rappresentazione a livello europeo ma allo stesso tempo offrire stabilità nella partecipazione. Alcune di queste indicazioni sono ancora valide. Ad esempio si potrebbe valutare l’idea di un accesso per il 50% legato ai campionati nazionali e per il 50% legato ai risultati internazionali recenti, garantendo così a chi realizza performance a livello internazionale di migliorare il proprio ranking e migliorare le propre possibilità di successo".

 

"Decisioni di cambiamento andranno prese da Uefa e Eca"

 

"Quello che posso dire con certezza - ha aggiunto Agnelli - è che tutte le scelte di cambiamento dovranno essere prese in conformità con l'Eca. L'Uefa non potrà decidere da sola".

 

Questo pezzetto di articolo evidenziato in neretto lo ha aggiunto Sky, non sono parole di AA,il presidente dice che va fatto qualcosa di diverso della riforma Champions che prevede appunto di passare dalle 32 squadre attuali a 36, perchè come approccio a livello sportivo, l’Eca guarda più alla qualità rispetto alla quantità.

 

Nel solco delle innovazioni caldeggiate c'è anche il sistema 'alla svizzera' proposto dall'Ajax per la Champions League. La formula, riportata dal Times, sarebe valida dal 2024 e confermerebbe nella prima fase le 32 squadre attuali o alzerebbe il numero a 36. La novità riguarderebbe la scomparsa dei gironi: ogni squadra infatti disputerebbe 10 partite (cinque in casa e cinque in trasferta) contro 10 avversari diversi, quattro gare in più rispetto alle sei attuali. La classifica per la prima fase sarebbe unica: al termine delle 10 gare, le prime 16 della graduatoria si qualificherebbero per gli ottavi, affrontandosi in maniera incrociata in base alla classifica (1ª contro 16ª, 2ª contro 15ª, 3ª contro 14ª ecc). Le squadre che accedono ai quarti si qualificherebbero automaticamente per la Champions League dell’anno successivo, quelle dalla 17ª alla 24ª posizione scenderebbero in Europa League.

 

 

"Il prossimo step guarda al futuro, all'essere brand globali - è il pensiero del numero uno della Juve - il punto di domanda è: vogliamo avere un approccio nostalgico o innovativo verso il calcio del futuro? Dobbiamo pensare ai tifosi del futuro o essere nostalgici e pensare a proteggere ciò che siamo stati fino ad ora? Credo sia nostro dovere pensare e lavorarare per fare in modo che il calcio continui a essere il miglior sport nel mondo".

 

 

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43 minuti fa, Adreiu ha scritto:

Voleva dire: Ho 5 figli di varie età e non riescono a guardare la Juve per tutti i 90 minuti 😁

 

 

Sta notizia della frase sui figli innanzitutto tra tutti gli articoli che si leggono in rete solo Calcio e Finanza scrive sta cosa,di figli aveva parlato nella recente intervista rilasciata ad una nuova rivista una settimana 10 giorni fa di cui non ricordo il nome e parlando di figli però non ha detto così come è stata intesa da calcio e finanza,ha argomentato la cosa dando un presciso termine ma non che i figli si stufano a guardare una partita di calcio della juve per 90 minuti,non l'ha messa in questi termini.

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39 minuti fa, luca1973 ha scritto:

scusami, ma sono discorsi senza logica. come quando fai gli scioperi. se dovesserlo farlo tutti...ma chi fa sciopero sono sempre i soliti  peones

Probabilmente non mi sono spiegato: io i soldi li spendo e mi va bene .. AA e quelli come lui sono comunque sempre alla ricerca di mercati nuovi , mettiamola  cosi, e imprenditorialmente non fa una piega..   forse però  si sono accorti  che le nuove  generazioni non sono così  disposte a buttare soldi per il calcio come noi un po più attempati ...e per me fanno bene. Ecco , secondo me il calcio al giorno d oggi è  diventato solo una continua ricerca di gente che spende , tutto il resto è  solo contorno.... io continuerò a spendere soldi per la mia passione, ma il calcio vero è  morto da tempo

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Il mondo e il calcio si evolvono, non si può sperare che le cose si fermino e vadano bene così per sempre. Le società di calcio sono piene di debiti e per far tornare i conti servono ricavi e appeal delle competizioni. Fortunatamente Agnelli è giovane ed ha idee innovative. Le nuove generazione determineranno in bene e/o in male il futuro di questo sport, molti commenti come "distruggeranno il calcio" "il calcio è già morto" sono commenti di persone che ormai si sono fermate e non riescono più ad aprire le menti verso il futuro.

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19 minuti fa, Carlitos5 ha scritto:

Probabilmente non mi sono spiegato: io i soldi li spendo e mi va bene .. AA e quelli come lui sono comunque sempre alla ricerca di mercati nuovi , mettiamola  cosi, e imprenditorialmente non fa una piega..   forse però  si sono accorti  che le nuove  generazioni non sono così  disposte a buttare soldi per il calcio come noi un po più attempati ...e per me fanno bene. Ecco , secondo me il calcio al giorno d oggi è  diventato solo una continua ricerca di gente che spende , tutto il resto è  solo contorno.... io continuerò a spendere soldi per la mia passione, ma il calcio vero è  morto da tempo

Agnelli quando ha parlato di figli,della nuova generazione,ha inteso che si stanno allontandando dal calcio,perchè hanno altri mezzi di connessione oltre la tv con l'intrattenimento via web con i social, con giochi ecc.ecc. di tutto quello che ne deriva dal mondo via internet,quindi la sua proposta è quella di poter offrire il prodotto calcio a pochi euro anche ai giovani per poter guardare una partita di calcio collegandosi da tablet, cellulare che oggi puoi fare solo se hai Sky go che ti offre la possibilità di guardare Sky quando dei fuori casa,però mantenendo un abbonamento di almeno 80 euro al mese per dire.

Questo è il discorso fatto da Agnelli che naturalmente i media hanno travisato.

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3 ore fa, AD1897 ha scritto:

 

Abbastanza preoccupante 

Bhe a me non sembra preoccupante bensì una cosa molto buona, e aggiungo purtroppo non capita cosi spesso.

Oramai i ragazzini sembrano come lobotomizzati davanti alla TV o al PC, Tablet ecc...chi lo dice che i ragazzi debbano per forza interessarsi al calcio e più precisamente al calcio? Certo loro sono i figli di Agnelli e respirano un ambiente abbastanza particolare in ambito Juve, ma in linea generale per me è un bene se ogni tanto spegnere la TV e aprire un buon libro o fare attività fisica o altro specialmente se si parla di ragazzi (di quest'epoca).

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3 ore fa, JJ Mark ha scritto:

Agnelli (Juventus): «Atalanta? Non ha storia internazionale, è giusto sia in Champions per una grande prestazione sportiva?»

 

.ghgh

Non ha detto questo.

Ha detto che forse una squadra che ha contribuito zero alla costruzione di un ranking non dovrebbe partecipare di diritto a una competizione per aver disputato un anno buono a scapito di chi ha concretamente creato quello slot per il suo paese.

E non ha ragione, ha super ragione.

 

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Caro Dott. Andrea Agnelli, buongiorno !

 

Il sottoscritto, obsoleto, anzi direi, arcaico-pervicace-indefesso sostenitore di un " Giuoco del Calcio " che non esiste più,

e soprattutto, di un profondissimo e viscerale senso di appartenenza alla " Nobile Famiglia Bianconera ", dopo aver letto

ciò che Lei ha esternato ( alcune espressioni, non lo nego, paiono essere ancora più astruse di un volume in arcaico/sanscrito,

modo d'agire lontano anni luce da quelli messi in atto da suo padre Umberto e da suo zio Gianni ! Specie quando ci si

rivolge ad un " POPOLO " , perché tale, da sempre, è l'immensa moltitudine di supporters juventini, cosa buona e giusta sarebbe

quella di proporsi in maniera più semplice e comprensiva ) lo confesso, non condivide e mai condividerà sia i " concetti " da Lei 

elencati che ogni singolo vocabolo !

 

Mi permetta, però, ricorrendo ad una metafora calcistica, di citare un " passaggio " del suo intervento  

"  .......... ma dobbiamo valutare l’interesse dei tifosi: la loro visione è che più match europei sarebbero benvenuti”.

 

Io che non appartengo a quella che Lei ha definito la ... " GEN-Z " ... ma bensì alla " GEN-F " ( ove " F " sta per

" Famigliare " e che rimanda a coloro che si sono tramandati di Padre in Figlio la strenua e perenne " passione "

l'amata " VECCHIA SIGNORA " ) mi dissocio in tutto e per tutto da ciò che ho evidenziato in rosso !

 

A me, anzi, a noi, ( Lei non ci crederà, ma di " nostalgici " che la pensano come il sottoscritto, in giro ce ne sono

molti ma molti di più di quelli che Lei possa ipotizzare ... e ciò al di là della mera età anagrafica ) sta bene, anzi,

benissimo così com'è .... il che non vuol dire che in futuro ci possa anche essere qualche " moderato aggiustamento ",

ma da qui a voler , perché questa è la verità, " stravolgere " quasi tutto, c'è di mezzo il mondo intero !

 

E non dimentichi mai che l'ITALIA ( essendo stato diverso tempo all'estero forse l'ha dimenticato " ) per antonomasia

è la " TERRA dei CAMPANILI "  e le " DISFIDE CALCISTICHE & NON "  ... da sempre ... " SONO NEL NOSTRO   DNA  " 

ed è anche e soprattutto per questo che il NOSTRO CAMPIONATO E' TOTALMENTE DIVERSO DA TUTTI GLI ALTRI !

 

E la nostra JUVENTUS, il Club più amato e più odiato alle nostre latitudini, ha sempre saputo rispondere con maestria

ed infiniti successi ove più veramente conta, e cioè, sul " Terreno di Gioco " !

 

Lei, mi perdoni, sta quotidianamente perorando e sponsorizzando la sua " CROCIATA ", io e moltissimi altri miei " pari ",

vista e considerata l'aria che tira, ci stiamo sempre più " arroccando " tra le metaforiche " mura " di una virtuale

" Gerusalemme Calcistica a Tinte Bianconere " affinché esse non vengano abbattute !

 

Cordialmente, senza rancore, ma con molte, anzi, moltissime perplessità, Stefano !

 

P.S. - Seppur " idealmente ", si metta in contatto con suo Padre e suo Zio ( che non avrebbe ... mai e poi mai ... barattato

uno Scudetto con una Coppa ) ..... chissà che non la convincano a " rimodulare " i suoi propositi !

 

 

 

 

 

 

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Adesso, Padre Mapple ha scritto:

Non ha detto questo.

Ha detto che forse una squadra che ha contribuito zero alla costruzione di un ranking non dovrebbe partecipare di diritto a una competizione per aver disputato un anno buono a scapito di chi ha concretamente creato quello slot per il suo paese.

E non ha ragione, ha super ragione.

 

Il merito sportivo dovrebbe sempre essere la priorità, infatti in questa intervista ha abbassato i toni da quel punto di vista.

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