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Bob Kelso

Sky lancia "Speravo de morì prima", la serie tv sulla carriera di Totti

Post in rilievo

Il 3/4/2021 Alle 06:43, Pisogiallorosso ha scritto:

mio caro amico romanista...il problema è confondere i record personali con quelli di squadra

non è necessariamente vero che diminuendo questi o addirittura aumentandoli le cose sarebbero mutate

ma è un discorso che non ha una risposta

Si ma secondo me, il discorso è lo dico da juventino, quindi libero di smentirmi, Totti è stato usato da Pallotta perché non poteva arrivare ad altri più giovani e forti e quando lo ha fatto ha sbagliato gli acquisti, penso a lamela che poteva essere grandissimo forse con in altra testa, penso a iturbe, salah dovuto vendere, voglio dire far passare il messaggio, non possiamo prendere X o dobbiamo vendere Y perché mette in ombra Totti, oppure Totti è ancora meglio è un film che ho già visto con Del Piero, dove la mancanza di un altro numero 20 fenomeno era colpa sua che non li faceva emergere, a nulla valeva ricordare che il Del Piero di 19 anni aveva davanti Baggio di 26/27 anni quindi non a fine carriera. 

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11 minutes ago, cabezon75 said:

Si ma secondo me, il discorso è lo dico da juventino, quindi libero di smentirmi, Totti è stato usato da Pallotta perché non poteva arrivare ad altri più giovani e forti e quando lo ha fatto ha sbagliato gli acquisti, penso a lamela che poteva essere grandissimo forse con in altra testa, penso a iturbe, salah dovuto vendere, voglio dire far passare il messaggio, non possiamo prendere X o dobbiamo vendere Y perché mette in ombra Totti, oppure Totti è ancora meglio è un film che ho già visto con Del Piero, dove la mancanza di un altro numero 20 fenomeno era colpa sua che non li faceva emergere, a nulla valeva ricordare che il Del Piero di 19 anni aveva davanti Baggio di 26/27 anni quindi non a fine carriera. 

io dicevo soprattutto che totti ha spesso ,negli ultimi anni, giocato più per i suoi numeri che per quelli della roma

ma non c'è dubbio che spalletti avrebbe dovuto trovare un metodo più consono per l'uscita di scena di un giocatore cosi

ma non ha voluto

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2 ore fa, capitangazzella ha scritto:

Io non ho visto neppure una  puntata ma Cassano sostiene che il 95% delle cose che fanno vedere sono false.

È vero, in alcune scene della fiction sembra quasi che Totti sia dotato del bene dell intelletto. 

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Il 3/4/2021 Alle 14:05, JuventusJack ha scritto:

 

- Non mi è piaciuto molto l'idea di Cassano come "spirito guida"...rendeva davvero ridicola tutta la narrazione..

 

Ma Cassano è un espediente narrativo, è un modo che hanno usato gli sceneggiatori per favorire certe riflessioni più intime di Totti, che insomma, proprio tipo da monologhi non mi pare.

Il Cassano che appare a ogni puntata non è Antonio Cassano il calciatore, ma una sorta di grillo parlante (barese).

 

Che poi, da qui si potrebbe pure partire a dire di quella che è la verosimiglianza dell'opera: ma chi l'ha detto che le cose narrate debbano essere vere?

C'è una rilettura molto profonda secondo me dei fatti, che va ben oltre il livello più immediato che magari traspare delle parole di Totti, e c'è un tentativo di cogliere un dramma umano di cui forse il protagonista stesso non è neppure pienamente consapevole.

Allora sì che serve un po' allontanarsi dai fatti, e palleggiarci, e cercare di far risaltare ciò che narrativamente è più significativo.

La quinta puntata, per intenderci, è molto più cupa di quanto mi sarei mai aspettato.

 

Diciamo così: non è una serie TV che guida per mano lo spettatore, e gli da il beneficio del dubbio di essere in grado di districarsi da solo sui diversi piani narrativi che ci sono.

Proprio per questo non mi spiego ancora come possa esistere, nell'epoca in cui tutto viene scritto e prodotto in base a analisi di mercato e profili di marketing .ghgh

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Il 3/4/2021 Alle 01:49, Flying Pancake ha scritto:

Vediamo un po' i numeri di questo ultimo decennio da peso morto.

 

2009/10: 25 gol e 9 assist in 31 presenze (totali, quindi incluse le coppe)

2010/11: 17 gol e 11 assist in 40 presenze

2011/12: 8 gol e 11 assist in 31 presenze (due infortuni)

2012/13: 12 gol e 14 assist in 37 presenze

2013/14: 8 gol e 11 assist in 29 presenze

2014/15: 10 gol  e 7 assist in 36 presenze

2015/16: 5 gol e 3 assist in 15 presenze (fuori metà stagione, rientra e manda in Champions una Roma fin lì ottima ma che in quelle ultime partite aveva bisogno di una spinta)

2016/17: 3 gol e 8 assist in 28 presenze (ma solo 877 minuti: conto circa 17 partite in cui ha giocato una roba come 1, 5, 10 o 17 minuti)

 

Alla faccia del peso morto. Uno che a 40 anni ti decide le partite da fermo rimane sempre una risorsa importante. I pesi morti sono Fazio, Jesus, Pastore, gente strapagata per venire in vacanza a Roma. Dai via questi giocatori mediocri, costruisci una squadra forte, e poi magari puoi pensare a Totti.

5 ore fa, Pisogiallorosso ha scritto:

io dicevo soprattutto che totti ha spesso ,negli ultimi anni, giocato più per i suoi numeri che per quelli della roma

ma non c'è dubbio che spalletti avrebbe dovuto trovare un metodo più consono per l'uscita di scena di un giocatore cosi

ma non ha voluto

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Sarebbe simpatico metterci "cosa" ha vinto la asroma in questi anni... Con stampa e tifoseria ch si crogiolavano appresso ai "recorde" di colpi di tacco, di bambini salvati in spiaggia dal cane che aveva regalato, da mille e millanta prove inutili.
Certo, ottimo giocatore, gran colpi e gran tiro. Ma, all'atto pratico? L'unico trofeo vinto in questi ultimi anni è stato il bonsai e lui neanche c'era.

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Nonostante sia una trashata, come qualcuno l'ha definita giustamente, ho avuto il coraggio di guardarla fino alla fine. sefz
La serie poteva finire tranquillamente con una puntata in meno, la quinta e la sesta potevano essere accorpate in una sola. 
Capisco voler porre l'accento sulla difficoltà di Totti di accettare la fine della carriera calcistica, ma non ne esce bene lui e secondo me nemmeno la serie.

Però mi vien sempre da ridere quando si sottolinea che Totti non abbia vinto "nulla" e non sia stato decisivo.

Anche io goliardicamente ricordo spesso la sua affermazione, "Ferguson si ricorderà di me", per poi uscire dall'Old Trafford con 7, e dico 7 pere. :siciao:
Ma siamo seri, Totti è stato un piacere per gli occhi, uno dei talenti più grandi di un ventennio tutto italiano fatto di gente come Maldini, Del Piero, Pirlo, Baggio, Buffon, Nesta etc, che non per nulla è culminato con un mondiale.
La gestione finale della sua carriera è stata pessima, non che lui non c'abbia messo del suo, ma andava guidato e con rispetto.
Il rispetto calcistico che si deve a chi ha speso la sua intera carriera per una squadra ed una città, con tutti i benefici annessi, una Roma senza Totti sarebbe stata di una tristezza gigante.
Pagherei per rivedere un calciatore italiano col suo talento e vale lo stesso per quelli sopra citati.

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Il 4/4/2021 Alle 19:59, RINTINTIN ha scritto:
  Mostra contenuto nascosto

 

Avevo sentito che aveva fatto la lista di nozze per i tifosi ...... 🤔

Ed in tantissimi gli avevano regalato

cose !!! 

Allora è vero .....

chi tace acconsente !!

che vergogna !!! 😀

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57 minutes ago, spiola said:

Sarebbe simpatico metterci "cosa" ha vinto la asroma in questi anni... Con stampa e tifoseria ch si crogiolavano appresso ai "recorde" di colpi di tacco, di bambini salvati in spiaggia dal cane che aveva regalato, da mille e millanta prove inutili.
Certo, ottimo giocatore, gran colpi e gran tiro. Ma, all'atto pratico? L'unico trofeo vinto in questi ultimi anni è stato il bonsai e lui neanche c'era.

Misurare la grandezza di un giocatore dai trofei vinti...

Se solo avessimo avuto una società con un progetto finalizzato a vincere in questi ultimi 10 anni, con un presidente serio invece di un pagliaccio assente che delega persone incompetenti, che smonta la rosa ad ogni sessione di mercato invece di creare una base e rinforzarla, magari una o due coppette le avremmo anche vinte.

Se pensi che la tifoseria romanista si sia crogiolata appresso ai record e alle situazioni extracalcistiche di Totti in questi ultimi anni, mi sa che vivi in un'altra dimensione e un giro su un forum romanista non l'hai mai fatto.

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49 minuti fa, seven1984 ha scritto:

Nonostante sia una trashata, come qualcuno l'ha definita giustamente, ho avuto il coraggio di guardarla fino alla fine. sefz
La serie poteva finire tranquillamente con una puntata in meno, la quinta e la sesta potevano essere accorpate in una sola. 
Capisco voler porre l'accento sulla difficoltà di Totti di accettare la fine della carriera calcistica, ma non ne esce bene lui e secondo me nemmeno la serie.

Però mi vien sempre da ridere quando si sottolinea che Totti non abbia vinto "nulla" e non sia stato decisivo.

Anche io goliardicamente ricordo spesso la sua affermazione, "Ferguson si ricorderà di me", per poi uscire dall'Old Trafford con 7, e dico 7 pere. :siciao:
Ma siamo seri, Totti è stato un piacere per gli occhi, uno dei talenti più grandi di un ventennio tutto italiano fatto di gente come Maldini, Del Piero, Pirlo, Baggio, Buffon, Nesta etc, che non per nulla è culminato con un mondiale.
La gestione finale della sua carriera è stata pessima, non che lui non c'abbia messo del suo, ma andava guidato e con rispetto.
Il rispetto calcistico che si deve a chi ha speso la sua intera carriera per una squadra ed una città, con tutti i benefici annessi, una Roma senza Totti sarebbe stata di una tristezza gigante.
Pagherei per rivedere un calciatore italiano col suo talento e vale lo stesso per quelli sopra citati.

Ma io, infatti, non nego il talento di Totti. Sta di fatto che, in particolare negli ultimi anni della sua carriera, è stato una zavorra per la crescita dell’’asroma. Perché se è vero che ha spesso tolto le castagne dal fuoco dell’allenatore di turno, è anche vero che, altrettanto spesso ha condizionato le strategie societarie e le scelte tecniche e tattiche degli allenatori stessi. Ha fatto per molti anni quello che sta facendo, a mio giudizio, Ronaldo alla Juve. La palla deve passare di lì e, poi, non è detto che non ci rimanga.

Quando dico zavorra mi riferisco anche ai risvolti economici. Lui e DeRossi hanno dissanguato prima Sensi e poi Pallotta. Nel periodo dal 2010 in poi la asroma ha speso oltre 120 milioni di soli ingaggi (senza premi) per il capitano e capitan futuro. Ovvio che non ci sono controprove, ma io rimango della convinzione che lui ha scelto di restare alla Asroma ANCHE perché a trigoria aveva la sua super comfort zone, uno stipendiuccio che “buttalo via” e un mondo intorno che gli concedeva tutto e gli perdonava ogni cosa.

La seconda tabella riguarda De Rossi.

 

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7 minuti fa, Flying Pancake ha scritto:

Misurare la grandezza di un giocatore dai trofei vinti...

Se solo avessimo avuto una società con un progetto finalizzato a vincere in questi ultimi 10 anni, con un presidente serio invece di un pagliaccio assente che delega persone incompetenti, che smonta la rosa ad ogni sessione di mercato invece di creare una base e rinforzarla, magari una o due coppette le avremmo anche vinte.

Se pensi che la tifoseria romanista si sia crogiolata appresso ai record e alle situazioni extracalcistiche di Totti in questi ultimi anni, mi sa che vivi in un'altra dimensione e un giro su un forum romanista non l'hai mai fatto.

Non voglio sminuire il giocatore, credimi. Ma la grandezza dei giocatori si misura anche e soprattutto da quello che vincono e fanno vincere. L’esempio inconfutabile è Maradona. Vero che aveva delle bella squadre a fianco, ma senza di lui l’Argentina e il Napoli non avrebbero vinto quei titoli. Idem Pelé. Per me o Rey e Diego sono gli unici due VERI fuoriclasse del calcio che ho visto (Di Stefano l’ho intravisto e non so giudicare).

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Aggiungo, relativamente a Pallotta che proprio ieri c’era una “gustosa” (per noi laziali) intervista sul tempo dove Jimmy dice la sua su molte cose ed ammette molti errori. Interessante dove parla del (si dice negli ambienti laziali, massone) collaboratore esterno baldini.

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la serie tv è leggera, da vedere una volta come il sequel de "il principe cerca moglie": per passare un paio d'ore dove non hai un c... da fare

Secondo me c'è un personaggio che più di tutti ha rovinato la Roma ma non viene mai pensato, è il Montezemolo della Roma e si chiama Franco Baldini.

Se parliamo della carriera di Totti non credo sia sua la colpa di aver vinto solo uno scudetto, è la stessa cosa successa negli anni '80 con la sua squadra di club e lui non era titolare.

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55 minutes ago, spiola said:

Non voglio sminuire il giocatore, credimi. Ma la grandezza dei giocatori si misura anche e soprattutto da quello che vincono e fanno vincere. L’esempio inconfutabile è Maradona. Vero che aveva delle bella squadre a fianco, ma senza di lui l’Argentina e il Napoli non avrebbero vinto quei titoli. Idem Pelé. Per me o Rey e Diego sono gli unici due VERI fuoriclasse del calcio che ho visto (Di Stefano l’ho intravisto e non so giudicare).

A parte che Maradona è Maradona, ma quelle due squadre erano entrambe motivatissime. E poi non vorrei dire una *, forse ricordo male io, ma i giocatori si conoscevano già da diversi anni e non erano squadre appena allestite. Ci sono campioni come Cruyff che a livello mondiale non hanno vinto neanche con una delle squadre più forti di sempre.

Per quanto riguarda le tabelle degli stipendi, ne ho già parlato nelle pagine precedenti. Puoi costruire una squadra forte anche con Totti (che 4,8 milioni fino al 2013/14 li valeva ancora), l'importante è non buttare soldi su zavorre vere come Pastore (4,5), Pau Lopez (3), Diawara (2,5... uno che a Napoli prendeva quanto un panchinaro, meno di un milione), Fazio (2,5), Jesus (2,2), Carles Perez (2), Cristante (1,8), Bruno Peres (1,8), Santon (1,5). E' quello che ti frega, gente che non rende o che addirittura non vede mai il campo, e prende quanto un titolare. Abbiamo il terzo monte ingaggi della Serie A ma il valore della rosa è da settimo posto.

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Nonostante sia una trashata, come qualcuno l'ha definita giustamente, ho avuto il coraggio di guardarla fino alla fine. sefz
La serie poteva finire tranquillamente con una puntata in meno, la quinta e la sesta potevano essere accorpate in una sola. 
Capisco voler porre l'accento sulla difficoltà di Totti di accettare la fine della carriera calcistica, ma non ne esce bene lui e secondo me nemmeno la serie.

Però mi vien sempre da ridere quando si sottolinea che Totti non abbia vinto "nulla" e non sia stato decisivo.
Anche io goliardicamente ricordo spesso la sua affermazione, "Ferguson si ricorderà di me", per poi uscire dall'Old Trafford con 7, e dico 7 pere. :siciao:
Ma siamo seri, Totti è stato un piacere per gli occhi, uno dei talenti più grandi di un ventennio tutto italiano fatto di gente come Maldini, Del Piero, Pirlo, Baggio, Buffon, Nesta etc, che non per nulla è culminato con un mondiale.
La gestione finale della sua carriera è stata pessima, non che lui non c'abbia messo del suo, ma andava guidato e con rispetto.
Il rispetto calcistico che si deve a chi ha speso la sua intera carriera per una squadra ed una città, con tutti i benefici annessi, una Roma senza Totti sarebbe stata di una tristezza gigante.
Pagherei per rivedere un calciatore italiano col suo talento e vale lo stesso per quelli sopra citati.
È culminato con un mondiale SOLO ed ESCLUSIVAMENTE grazie al signor Marcello Lippi.
Nel 1998 Totti non c'era. Nel 2002 zero goal/assist finendo espulso (Moreno lo so), 2006 rigore contro l'Australia e STOP.
Tutto potete dire di Totti di bene ma NON che abbia fatto qualcosa con la nazionale, lì sì che era nell'equivalente di un Top Club, ed ha SEMPRE fallito.

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2 ore fa, spiola ha scritto:

Non voglio sminuire il giocatore, credimi. Ma la grandezza dei giocatori si misura anche e soprattutto da quello che vincono e fanno vincere. L’esempio inconfutabile è Maradona. Vero che aveva delle bella squadre a fianco, ma senza di lui l’Argentina e il Napoli non avrebbero vinto quei titoli. Idem Pelé. Per me o Rey e Diego sono gli unici due VERI fuoriclasse del calcio che ho visto (Di Stefano l’ho intravisto e non so giudicare).

Ma se c'è uno che ha vinto un * in proporzione a quanto viene pompato è proprio Maradona... 2 scudi, uno rubato al Milan... Una coppa Uefa, col più grosso furto subito dalla Juventus in europa... E un mondiale che al giorno d'oggi si fermava in semifinale contro l'Inghilterra 

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6 hours ago, teioh said:

È culminato con un mondiale SOLO ed ESCLUSIVAMENTE grazie al signor Marcello Lippi.
Nel 1998 Totti non c'era. Nel 2002 zero goal/assist finendo espulso (Moreno lo so), 2006 rigore contro l'Australia e STOP.
Tutto potete dire di Totti di bene ma NON che abbia fatto qualcosa con la nazionale, lì sì che era nell'equivalente di un Top Club, ed ha SEMPRE fallito.

Totti con la nazionale costruiva gioco e creava pericoli anche senza timbrare il cartellino di gol e assist. Anche la sola presenza incideva, perché costringeva le squadre avversarie a mettergli un uomo addosso e bastava un movimento per creare spazi per i compagni. Guarda il gol di Zambrotta contro l'Ucraina nel Mondiale 2006, ad esempio. Come Totti attira su di sé la marcatura creando spazio alle sue spalle e come con il colpo di tacco manda a vuoto l'avversario liberando un'autostrada per Zambrotta. Oppure il passaggio filtrante che manda Gilardino in porta contro il Ghana. O ancora, i due passaggi a Perrotta a scavalcare la difesa nella semifinale contro la Germania. Queste giocate d'oro i freddi numeri non le raccontano.

Nel 2002 uscimmo subito al primo turno, ma nei gironi ricordo partite impreziosite dalle sue giocate. Contro l'Ecuador fece un assist per Vieri e mandò Barone a tu per tu col portiere. Contro il Messico mise i compagni 3 o 4 volte davanti alla porta. A Inzaghi annullarono questo gol su assist di Totti per un fuorigioco inesistente.

 

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Viste le prime due puntate per curiosità e chiudo, si va ben oltre il trash, salvo solo la Scarano che è tanta roba. Castellitto fatico pure a definirlo attore. 

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Il tifo ci rende molto spesso dei talebani e riesce a cristallizzare le posizioni che si creano nel corso del tempo. In genere, una volta che questi campioni hanno smesso, la gran parte degli scettici tende a ricredersi. Poi ci sono gli "irriducibili", citazione voluta, che non s'arrenderanno mai. 

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31 minuti fa, VV8 ha scritto:

 

31 minuti fa, VV8 ha scritto:

Il tifo ci rende molto spesso dei talebani e riesce a cristallizzare le posizioni che si creano nel corso del tempo. In genere, una volta che questi campioni hanno smesso, la gran parte degli scettici tende a ricredersi. Poi ci sono gli "irriducibili", citazione voluta, che non s'arrenderanno mai. 

L’iconoclastia Tottiana vive molto del mito che è cresciuto grazie all’essere romano de Roma che nasce e muore calcisticamente alla Roma.


Il battage mediatico e romanocentrico ha fatto il resto, insieme all’essere comunque uno dei più grandi talenti italiani nelle due decadi di fine e inizio secolo.

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19 ore fa, LibeLibeccio ha scritto:

 

L’iconoclastia Tottiana vive molto del mito che è cresciuto grazie all’essere romano de Roma che nasce e muore calcisticamente alla Roma.


Il battage mediatico e romanocentrico ha fatto il resto, insieme all’essere comunque uno dei più grandi talenti italiani nelle due decadi di fine e inizio secolo.

Di certo non è stato il campione degli italiani. Ma quello è anche normale, essere bandiere per alcuni porta molto spesso ad essere odiati da altri. 

 

De Rossi, nella sua conferenza stampa d'addio, disse: "sono contento di avere avuto degli avversari che mi fischiavano perché vuol dire che sono stato un simbolo per qualcuno". Questi personaggi sono chiaramente destinati ad essere divisivi, in genere l'odio si attenua quando smettono. 

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1 ora fa, VV8 ha scritto:

Di certo non è stato il campione degli italiani. Ma quello è anche normale, essere bandiere per alcuni porta molto spesso ad essere odiati da altri. 

 

De Rossi, nella sua conferenza stampa d'addio, disse: "sono contento di avere avuto degli avversari che mi fischiavano perché vuol dire che sono stato un simbolo per qualcuno". Questi personaggi sono chiaramente destinati ad essere divisivi, in genere l'odio si attenua quando smettono. 

Il discorso bandiera lo lascio da parte, ma nella valutazione complessiva ed oggettiva di un calciatore non si può non tenere in considerazione il fatto che sia rimasto sempre nella sua comfort zone senza misurarsi con altri campioni, altre realtà, altri palcoscenici.

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