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Skizzo91

Sentenza tribunale di Madrid (PDF)

Post in rilievo

1 ora fa, Bertok ha scritto:

Promozione e retrocessioni non credo, però credo anch'io che dovranno un po' modificare il formato, per dare almeno una parvenza di possibilità di partecipare a tutti. Di modi ce ne sono tantissimi.

E per quele motivo dovrebbero partecipare tutti ?

Per me in molti non capiscono che è un torneo.

Come un torneo estivo.

Come una tournée 

Da quando ci sono retrocessioni , promozioni e cose varie ?

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49 minuti fa, SkizzoStyle ha scritto:

Come no? La società Superleague SL è spagnola, con sede a Madrid. La competenza è del tribunale di Madrid

Si ma può imporre alla uefa determinate cose ? 

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2 minuti fa, sanasi77 ha scritto:

Si ma può imporre alla uefa determinate cose ? 

L’Uefa deve attenersi alle regole dell’Unione europea, indipendentemente dalla sede.

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18 minuti fa, AndreaSZ ha scritto:

Su facebook ho combattuto chiedendo "se la Superlega uccide il calcio come gioco, perchè allora NBA ed Eurologa non uccidono il basket?".....calcola che molti mi hanno rispsot con " ma la NBA è un altro mondo" oil"basket è diverso".

Cioè cose senza connessione

 

Ergo si, non pensano e se pensano lo fanno a membro di segugio

Ma negli Stati Uniti facciano quello che vogliono.

E lEurolega ha  ucciso si i campionati nazionali e lo ha fatto poco per volta, passo dopo passo, fino a creare un gap incolmabile tra chi sta dentro e chi sta fuori.

 

 

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16 minuti fa, bergamo83 ha scritto:

E per quele motivo dovrebbero partecipare tutti ?

Per me in molti non capiscono che è un torneo.

Come un torneo estivo.

Come una tournée 

Da quando ci sono retrocessioni , promozioni e cose varie ?

Allora continui a giocare anche la champions e nel tempo libero ti organizzi il tuo torneo complementare.

Non era un semplice torneo, ma una rivoluzione a tutto tondo del sistema calcio

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1 ora fa, SkizzoStyle ha scritto:

Come no? La società Superleague SL è spagnola, con sede a Madrid. La competenza è del tribunale di Madrid

Fosse così semplice il diritto internazionale ...

6 minuti fa, BLACKEAGLE ha scritto:

Sono passate 8 ore da quando è stato pubblicata la sentenza su questo forum,ma ancora nessuno dei media in Italia ne parla.

 

Non è una sentenza, non lo è.

Sembrano i post su facebook, nessun giornale vi dirà mai ...

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3 minuti fa, BLACKEAGLE ha scritto:

Sono passate 8 ore da quando è stato pubblicata la sentenza su questo forum,ma ancora nessuno dei media in Italia ne parla.

 

Ma che straaaaaanooooo eh?Però c'è da capirli: sono impegnati giorno e notte a sparare le supercazzole sull'Inda che ha 3.570 nuovi soci che si stanno litigando per aver l'onore di prestare 700.000 milioni di miliardi alla prescrittese che fà gola a tutti.ghgh

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7 ore fa, zebra67 ha scritto:

Non voglio certo spegnere il tuo ottimismo, invito solo a riflettere sulla vicenda in corso. Quello che a molti qua dentro sembrava una cosa semplicissima (creare e aderire a una Superlega), quasi una decisione unitaria e insindacabile dei singoli club, in realtà non lo è stata.
Oltre al fatto che la Superlega non si farà certamente a settembre 2021, come sembrava, c'è da considerare che a settembre 2021 rischiamo di essere fuori dalle Coppe Europee a prescindere se ci conquistiamo o meno il diritto a disputarle.

Concordo sul pessimo giudizio sulla UEFA, ma non è vero che nessun Tribunale al mondo può negare che la Superlega si faccia, tant'è che è stata appena varata una norma anti Superlega., quindi la norma che prima mancava ora c'è.

Si ma e stata fatta dopo.

Prima minaccia i club più fa la legge.

Se non e posizione dominante questa.

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11 minuti fa, Juventinocomasco ha scritto:

Non è una sentenza, non lo è.

Sembrano i post su facebook, nessun giornale vi dirà mai ...

E' una sentenza bella e buona che ha emesso il Tribunale di Madrid al quale i 12 club fondatori della Superlega si sono rivolti dopo le minacce ricevute da Ceferin,su esclusioni dalle competizioni nazionali e competizioni UEFA e FIFA dei 12 della Superlega e l'impossibilità che i calciatori di queste squadre possano prendere parte alle partite con le loro nazionali a europei e mondiali.

I soldi li generano i club ,i "GRANDI CLUB" e i TIFOSI, e la UEFA se ne appropria indebitamente.

3 minuti fa, BLACKEAGLE ha scritto:

 

 

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12 minuti fa, Andrea Crotti ha scritto:

Ma che straaaaaanooooo eh?Però c'è da capirli: sono impegnati giorno e notte a sparare le supercazzole sull'Inda che ha 3.570 nuovi soci che si stanno litigando per aver l'onore di prestare 700.000 milioni di miliardi alla prescrittese che fà gola a tutti.ghgh

L'unica cosa che che capisco è che questa sentenza ha apeerto il deterano a tutti quelli contro la Superlega dalle istituzioni come UEFA,FIFA e FEDERAZIONI ai media.

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Mis Bolas 🤣🤣🤣🤣🤣

comunque dopo farsopoli ed i continui trattamenti di melma in Champions con arbitraggi scandalosi

mi aspetto di tutto.

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17 minuti fa, BLACKEAGLE ha scritto:

E' una sentenza bella e buona che ha emesso il Tribunale di Madrid al quale i 12 club fondatori della Superlega si sono rivolti dopo le minacce ricevute da Ceferin,su esclusioni dalle competizioni nazionali e competizioni UEFA e FIFA dei 12 della Superlega e l'impossibilità che i calciatori di queste squadre possano prendere parte alle partite con le loro nazionali a europei e mondiali.

I soldi li generano i club ,i "GRANDI CLUB" e i TIFOSI, e la UEFA se ne appropria indebitamente.

 

Ok, va bene, hai le competenze giuridiche per capire la differenza tra una Sentenza ed un provvedimento cautelare inaudita parte.

E per sapere quali sono i requisiti per il,riconoscimento di un provvedimento in uno stato straniero

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6 hours ago, Granpasso said:

Sono perfettamente d'accordo con te. Stavo per rispondere infatti che certe disquisizioni "in punta di diritto", citazioni di sentenze analoghe più o meno favorevoli, commenti giuridici più o meno fondati, pipponi interminabili sulla giurisprudenza in materia, venivano postati un giorno sì e l'altro pure ai tempi di calciopoli e dei processi a Moggi. Tanti erano strasicuri che verità sarebbe venuta fuori e che la giustizia avrebbe alla fine trionfato. E invece un'impressionante serie di sconfitte sia davanti alla giustizia sportiva sia davanti a quella ordinaria. Il diritto è materia spesso complicata e scivolosa, per cui un po' di prudenza non guasterebbe. 

Perché calciopoli è un esempio di corretta giurisprudenza???

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10 minuti fa, Juventinocomasco ha scritto:

Ok, va bene, hai le competenze giuridiche per capire la differenza tra una Sentenza ed un provvedimento cautelare inaudita parte.

E per sapere quali sono i requisiti per il,riconoscimento di un provvedimento in uno stato straniero

Forse è errato dire sentenza ma anche fosse un provvedimento cautelare,è un avvertimento alla UEFA,alla FIFA e alle FEDERAZIONI che la devono smettere di MANGIARE sulle spalle dei grandi club e dei tifosi, OK.I grandi club non vogliono più che i loro soldi vengano gestiti da altre persone vogliono gestirseli da soli dato che hanno tutti i diritti visto il rischio d'impresa che si assumono,ci sono migliaia di mangiafranchi che orbitano in queste istituzioni e si riempiono le tasche con i soldi che i tifosi tirano fuori per pagare abbonamenti alle pay tv,acquistare materiale ufficiale della squadra del cuore, farsi l'abbonamento e comprare i biglietti allo stadio.I club sono aziende private sulle quali la UEFA non può comandare,mentre hanno creato un monopolio illegale.La Superlega è nata proprio per mettere fine al monopolio UEFA,FIFA FEDERAZIONI.Andassero a zappare sti baastardi.

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Intervista di Agnelli al corriere dello sport

La notte più lunga di Andrea Agnelli e una delle più difficili del calcio europeo. Nel giro di quarantotto ore un autentico terremoto con tanto di ripetute scosse di assestamento e di fughe precipitose da ogni dove per evitare di finire schiacciati da un’idea più grande della tradizione, ma in linea con una crisi epocale. I primi turbamenti del Barcellona, quelli di Miguel Angel Gil dell’Atlético, City e Chelsea pronti a sfilarsi, l’amministratore delegato dello United, Ed Woodward, dato per dimissionario. Agnelli inevitabilmente nel tritacarne. Gli hanno dato del traditore, del serpente, del giuda. Lui, con Florentino Perez, il volto più esposto della Superlega, il mostro a dodici teste considerato una terribile minaccia per l’ordine, o il disordine, costituito. Aveva letto, ascoltato, registrato e aveva deciso di parlare, scegliendo nelle prime ore del pomeriggio di ieri il nostro giornale e la Repubblica. «Prima di rispondere alle domande, partendo da quello che è stato detto e scritto, ritengo che alcuni punti fermi debbano essere chiariti». Una sorta di sfogo che merita di essere letto poiché riassume gli elementi di ciò che avrebbe dovuto essere e non sarà. «Uno: nessuna minaccia ai campionati domestici. Anzi, la ferma volontà da parte del gruppo delle dodici società di continuare a partecipare alle competizioni nazionali, sia al campionato, sia alle coppe. Quindi totale adesione a quella che è la tradizione. Due: fin dalla costituzione della SLCo, la Superlega, si è incoraggiato il dialogo con le istituzioni, nel nostro caso Fifa e Uefa. Tre: quello che stiamo facendo è perfettamente legale, stiamo esercitando una libertà prevista dal trattato dell’Unione europea, e questo aspetto lo considero particolarmente importante. Quattro: il calcio sta vivendo una crisi enorme di appeal che investe le nuove generazioni. Hanno inciso gli stadi chiusi da un anno. Per chi ha figli di dieci, quindici, vent’anni la disaffezione è più che palpabile: i giovani si interessano ad altre cose. Evidentemente – e qui entriamo in una sfera macroeconomica – questo triste fenomeno ha subìto un’accelerazione a causa della pandemia. Quinto, è forse il punto-chiave, quella che stiamo cercando di organizzare è la competizione più bella al mondo».

 

Al cuore delle obiezioni mosse, c’è un concetto molto chiaro: il vostro un progetto elitario che snatura il calcio, trasformandolo da sport popolare in club dei ricchi. Cosa risponde?
«Che non è assolutamente così. La nostra volontà è creare una competizione che possa portare benefici all’intera piramide del calcio, aumentando sostanzialmente quella che è la solidarietà distribuita agli altri club. Una competizione, lo sottolineo, che rimane aperta e prevede cinque posti a disposizione degli altri club».

Per merito sportivo o su invito?
«Questo fa parte del dialogo che abbiamo richiesto alle istituzioni. il maggiore problema dell’industria del calcio è la stabilità. Le riforme delle manifestazioni nazionali e internazionali sono temi che ho sentito rilanciare nel corso di ogni campagna elettorale di ogni presidente federale e di enti regolatori internazionali. Una volta arrivati a occupare posti di responsabilità, gli stessi pensano però al mantenimento delle posizioni di privilegio e di monopolio. La crisi non è soltanto finanziaria, ma di fidelizzazione. I più giovani vogliono i grandi eventi e non sono legati a elementi di campanilismo. La mia generazione lo era molto di più. Alcuni dati: un terzo dei tifosi mondiali segue almeno due club e spesso questi due presenti tra i fondatori della Superlega. Il dieci per cento è affascinato dai grandi giocatori, non dai club. Due terzi seguono il calcio per quella che oggi viene chiamata ‘fomo’, fear of missing out, paura di essere tagliati fuori. E adesso la percentuale più allarmante: il 40 per cento dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni non prova alcun interesse per il calcio. Serve una competizione in grado di contrastare quello che loro riproducono sulle piattaforme digitali, trasformando il virtuale in reale. Attraverso Fifa crei la tua competizione, quella competizione va riportata nel mondo reale. Tralasciamo gli effetti della concorrenza dei vari Fortnite, Call of duty eccetera, autentici catalizzatori dell’attenzione dei ragazzi di oggi destinati a essere gli spender di domani».

Lei ha spesso ripetuto che non era la Superlega a farle cambiare idea sui fondi. Conferma?
«Se i fondi ripresentassero le condizioni che offrirono il 3 di febbraio, vado a memoria, anche oggi non ne favorirei l’ingresso. Ho fornito ampie spiegazioni anche in Lega, non ricordo se nell’assemblea del 3 o del 10 febbraio, poco importa la data. Ho detto che temevo una flessione dei valori della serie A. Alla luce dell’esito dei bandi per i diritti non è andata così, pertanto la medesima operazione avrebbe dovuto prevedere numeri superiori a quelli presentati».

Lei cosa teme?
«Io temo molto il populismo, la demagogia e che qualcuno non prenda atto dello stato di monopolio nel quale ci muoviamo. Minacce, questa la risposta che abbiamo ottenuto. Impedire a un lavoratore di svolgere il proprio lavoro è gravissimo. Ad ogni modo, non siamo assolutamente preoccupati. Il nostro è un approccio a una nuova libertà. Nuova libertà che è garantita dai trattati dell’Unione europea. Vogliamo uscire da questa situazione di monopolio nella quale i nostri regolatori sono anche i principali competitor».

 

@Juventinocomasco    

Leggi la parte in neretto 

 

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Agnelli, l'intervista prima delle fughe: 'Patto di sangue tra club, la Superlega sarà un successo e non lascio la Juve'

La versione di Andrea Agnelli. Il presidente della Juventus parla del progetto Superlega (già stoppato nel frattempo) a La Repubblica: "Fra i nostri club c'è un patto di sangue, andiamo avanti. Il progetto della Superleague ha il 100 per cento di possibilità di successo. Vogliamo creare la competizione più bella al mondo capace di portare benefici all’intera piramide del calcio, aumentando la distribuzione delle risorse agli altri club e rimanendo aperta con cinque posti disponibili ogni anno per gli altri da definire attraverso il dialogo con le istituzioni del calcio. Nessuna minaccia, c'è piena volontà di continuare a partecipare a campionato e coppe nazionali. La tradizione del calcio risiede nei campionati domestici. Per noi i tifosi sono importanti e devono avere la possibilità, ogni domenica, di venire allo stadio".
 
"Il bonus di 350 milioni di euro all'anno è falso. Noi rimaniamo nelle competizioni domestiche, andremo a giocare in ogni stadio d'Italia, di Spagna e d'Inghilterra. Il nostro lavoro resterà intrinsecamente legato alle competizioni domestiche. L'alimentazione dei settori giovanili viene mantenuta. Ogni settimana daremo ai tifosi le partite dei campionati nazionali e di una nuova competizione, capace di avvicinare le generazioni più giovani che si stanno allontanando dal calcio". 
 
"I più giovani vogliono vedere i grandi eventi e sono meno legati agli elementi di campanilismo che hanno segnato le generazioni precedenti, compresa la mia. Un terzo dei tifosi mondiali segue due club che spesso sono tra i fondatori della Superleague, il 10 per cento segue i grandi giocatori e non i club, due terzi seguono il calcio più per 'il timore di perdere qualcosa' che non per altro, e il dato più allarmante è che il 40% per cento di coloro che hanno fra i 16 e 24 anni non ha interesse nel mondo del calcio. Andare a creare una competizione che simuli ciò che fanno sulle piattaforme digitali come Fifa significa andargli incontro e fronteggiare la competizione di Fortnite o Call of Duty che sono i veri centri di attenzione dei ragazzi di oggi, che spenderanno domani. Il calcio sta vivendo una crisi enorme di appetibilità verso le nuove generazioni. Avere gli stadi chiusi da un anno per chi ha figli di 10-15 anni di età lo evidenzia: si interessano ad altro. È un processo accelerato dall'epidemia". 

"Il rischio di rimanere isolati? Temo molto di più una situazione di monopolio di fatto con il tentativo di impedire a società e giocatori di esercitare le proprie libertà sancite dal Trattato dell'Ue. Bisogna uscire da questa situazione di monopolio dove i nostri regolatori sono i nostri principali rivali. È un esercizio delle libertà. Abbiamo fiducia nella bontà della nostra iniziativa che crediamo avrà successo nel breve periodo. L'iniziativa intrapresa, come previsto dal Trattato Ue, porterà a veder riconoscere un nostro diritto. Per questo teniamo il dialogo aperto con istituzioni, Fifa e Uefa. Ciò che stiamo facendo è perfettamente legale. Stiamo esercitando una libertà prevista dal Trattato dell'Ue. E questo è molto importante". 

"Ci sono 5 posti disponibili e la Superleague affronta il maggior problema dell'industria del calcio che è la carenza di stabilità. Le riforme delle competizioni, nazionali e internazionali, sono temi costanti dell'elezione dei presidenti delle istituzioni del calcio. È il momento di agire. Il nostro auspicio è di aprire una trattativa con Fifa o Uefa. Abbiamo scritto ai presidenti di Fifa e Uefa per dialogare. La Superleague va avanti comunque. Se ci faranno una proposta, la valuteremo". 

"Cairo e Ceferin mi accusano di tradimento? Per quasi dieci anni ho lavorato nelle istituzioni sportive internazionali che detengono il controllo delle competizioni, con un monopolio di fatto, senza sostenere alcun rischio economico. Perché i rischi ricadono solo sui club. Non sono riuscito a fargli capire quanto è alto il rischio economico per i club che generano valore per tutti gli stakeholder del calcio. O forse non hanno mai voluto capirlo. Dunque bisognava cambiare le cose. Cercheremo un accordo con Uefa e Fifa". 

"Le reazioni dei politici? La posizione di Draghi è di grande buon senso. Lo sport è da sempre contro le ingerenze della politica. Se i leader politici vogliono intervenire sul fronte economico — dove stimiamo perdite fra i 6,5 e gli 8,5 miliardi di euro — sarà positivo, soprattutto sul fronte con la Uefa. Mi aspettavo una reazione simile e credo potrà andare avanti ancora per qualche settimana. Bisognerà iniziare a dialogare". 
 
"La volontà politica è maturata negli ultimi 20-30 anni. Credo che non si sia capito qual è stato l'impatto della pandemia nel mondo del calcio, al punto che nel budget 2021-2022, che è stato presentato nel dicembre 2020, i presupposti che Uefa ha fatto sono da brividi. A dicembre del 2020 diceva che le cifre presentate si basano sulla crisi sanitaria superata senza impatto su competizione e che il calcio sta continuando normalmente. La Uefa è un'istituzione che non ha nessun rischio economico nell'industria che regolamenta e con la quale compete, è importante sottolineare questo conflitto d'interessi. Bisogna tener presente che l'Uefa gestisce i nostri diritti, li vende, decide quanti che ce ne redistribuisce e ci regola pure. Senza affrontare alcun rischio economico. Ed inoltre è un nostro rivale. Mi pare un aspetto di grande valore per un'industria da 25 miliardi di euro. Fifa e Uefa fanno grandi ricavi con i nostri giocatori ma non ci hanno aiutato nei momenti di crisi. Devono scegliere: o fanno i regolatori o i promotori commerciali". 

"La convergenza con Inter e Milan è nata in maniera naturale. Il rapporto con Marotta è sempre rimasto buono
, abbiamo vissuto assieme otto anni straordinari e l'affetto resta inalterato. JP Morgan pare abbia chiamato il Napoli, stiamo trattando con altre squadre italiane? Non posso confermarlo, sarà sempre il cda a decidere".

"Ho chiamato il presidente della Lega Serie A, Dal Pino per spiegargli che eravamo in stallo dopo la proposta sulla gestione dei fondi. Aveva un ruolo di garanzia che non ha svolto nella gestione della Lega". 
"Dazn ha appena acquistato i diritti tv del campionato di Serie A, cosa ne sarà? In questo momento in Gran Bretagna le squadre che si candidano alla Champions League sono Leicester e West Ham. Non per questo Dazn cambierà i suoi piani, le circostanze mutano".
"Chi trasmetterà i contenuti della Superlega? Ci sono condizioni tecniche e commerciali che devono essere soddisfatte. 

"La decisione dei club francesi e tedeschi di non aderire indebolisce la Superlega? No, anzi crea delle opportunità. Per questi club o per altri. Non saremo espulsi dai campionati nazionali, se avvenisse sarebbe un grave abuso e quanto stanno minacciando è illegale. Se ciò avvenisse non sarebbe solo un monopolio, ma una dittatura. Vogliamo rimanere vicini ai nostri tifosi". 

"Mi rassicura il progetto di creare il campionato più bello del mondo, mi preoccupa il populismo che ostacola il dialogo su questa iniziativa. Ho parlato con Gianni Petrucci, presidente della Federazione italiana pallacanestro. Nel basket hanno trovato una coesistenza. È un precedente e riguarda il secondo sport europeo. Se osserviamo il percorso che ha portato alla nascita dell’Eurolega e dell’Eurocup troviamo un percorso analogo al nostro. Perché il calcio no?».

"Aspettiamo di aprire il negoziato con Fifa e Uefa, in caso contrario ci sarà un confronto su ragioni tecnico-legali. Se Juve, Inter e Milan saranno radiate dal campionato? Se il sistema calcio non dovesse permettere alle singole società di esercitare le libertà previste dal Trattato Ue dovremmo riflettere con attenzione. Per le implicazioni che potrebbero esservi in altri ambiti della società civile. Si potrebbe arrivare a un cappello Uefa sulla Superlega? Non lo so. Un dialogo può partire da posizioni molto distanti, come quelle attuali, ma è lo strumento per risolvere i problemi complessi". 

"Sono saldo alla guida della Juventus? Chi afferma il contrario mi porta bene. 
Come hanno reagito i calciatori bianconeri all'annuncio della Superlega? Mi hanno chiesto quando si comincia. 
Non temono di non poter più vestire la maglia delle rispettive nazionali? Non mi sembra. C'è stato anche un comunicato dell'Unione dei calciatori europei, molto significativo, a riguardo. Gli hanno detto di fare attenzione con simili minacce". 
 
E' stato chiarissimo Agnelli,aspettate la fine della stagione calcistica e vedrete come le 6 inglesi torneranno,e quanti dossier usciranno sulla UEFA e sulla FIFA ad esempio oggi è uscito uno poco etico sulla figura di Ceferin che io ho postato su un altro topic.
 

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2 ore fa, AndreaSZ ha scritto:

Su facebook ho combattuto chiedendo "se la Superlega uccide il calcio come gioco, perchè allora NBA ed Eurologa non uccidono il basket?".....calcola che molti mi hanno rispsot con " ma la NBA è un altro mondo" oil"basket è diverso".

Cioè cose senza connessione

 

Ergo si, non pensano e se pensano lo fanno a membro di segugio

Se gli dici l'MLS "eh ma in America è diverso". Pure il rugby "è diverso". Praticamente solo il calcio in europa è l'unico sport che deve rimanere uguale a se stessa in eterno e non ha diritto ad avere una lega (semi)chiusa, tutto il resto è diverso e va bene.

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2 ore fa, bergamo83 ha scritto:

E per quele motivo dovrebbero partecipare tutti ?

Per me in molti non capiscono che è un torneo.

Come un torneo estivo.

Come una tournée 

Da quando ci sono retrocessioni , promozioni e cose varie ?

Basta mettere licenze pluriennali, o considerare il ranking degli ultimi 3/4/5 anni, o anche solo aumentare il numero di squadre che si qualificano dai campionati top. Un modo per garantire comunque la partecipazione di tutti i top team, ma dare anche la possibilità ai club più piccoli che investono bene di entrare se mantengono una certa costanza nel tempo. Ad esempio l'Atalanta, secondo me, sta dimostrando di poterci stare, ha un progetto e ha sistemato lo stadio ultimamente (quello delle infrastrutture adeguate sarà un criterio di partecipazione non secondario). Idem il Leicester, o il Siviglia che fa bene da 20 anni nelle coppe europee. Secondo me alla fine faranno una di queste cose per pararsi le chiappe dalle critiche.

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ragazzi..finché si parla di figc, uefa e fifa ok..infatti le loro minacce di squalifiche, arresti e lapidazioni in pubblica piazza fanno ridere..ma la superlega è out, tutti i maggiori governi europei sono contro, ed i governi con le sentenze dei tribunali si nettano le terga..

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8 hours ago, saxon said:

A parte che non è una sentenza ma Un tribunale spagnolo ha giurisdizione solo in Spagna.. Al massimo potrebbe decidere qualora il real fosse escluso dal campionato spagnolo.. Non è che se la figc escludesse il Milan dalla serie a, vai in Spagna ad impugnare la decisione . 

Beh si e no. Se un Tribunale spagnolo fa una sentenza (un cautelare in questo caso) in cui è coinvolto il Diritto Comunitario (e qui si parla di articolo 101 del trattato UE) allora la questione non è spagnola. E' vero che l'impatto del dispositivo è in Spagna (ed in Spagna ha sede la Superlega) ma mettiamo che la FIGC dica alla Juventus "Non devi far parte della Superlega SA" allora la questione si pone in Italia e la giurisdizione sarebbe Roma ma la Superlega ci verrebbe forte di una pronuncia che sebbene nazionale è di diritto europeo. A quel punto il tribunale nazionale italiano o soggiace ed oblitera la validità della pronuncia oppure, se non è d'accordo, crea un'incertezza inerente il Diritto Comunitario e non può esistere che in due paesi entrambi facenti parte della UE interpretino diversamente le norme di Diritto Comunitatio. A quel punto, in caso di dubbio, il giudice italiano a cui è stata sottoposta la questione (probabilmente in termini  di ricorso Superlega/Juventus vs FIGC) dovrebbe rimandare alla Corte di Giustizia Europea. Questo è, grosso modo, il percorso che potrebbe esserci. 

 

Io però proporrei di fare uno step per portare la discussione ad un livello più "raffinato" anche da un punto di vista giuridico aprofondendo le letture di tanti operatori del Diritto che sicuramente saranno stati "stimolati" da queste questioni (ovviamente un argomento come questo per gli avvocati è oggetto di business, un bel business). 

Non sono un operatore del Diritto ma per ragioni di lavoro mi sono trovato coinvolto in questioni inerenti la concorrenza che mi hanno portato sia in Comissione Europea che a Tribunali Spagnoli (Comunitari e non Nazionali, ad Alicante) e a collaborare con un professore di Diritto Commerciale (Prof. Otero Lastres) che guarda caso è membro del Consiglio del Real Madrid.

 

Pertanto, pur non essendo un tecnico del Diritto, ho masticato stà roba perchè sono un tecnico dell'oggetto a cui doveva essere applicata (ricambi automobilistici). Da questa mia esperienza posso dire che la Normativa Europea è fortemente ProConcorrenziale.

Per cui, pur predicando riflessione e cautela su alcuni aspetti, posso dire alcune cose con estrema certezza.

1) La costituzione della Superlega e l'adesione della Juventus ad essa sono inattaccabili.

Intanto cos'è la Superlega? E' tecnicamente, dai contributi che abbiamo potuto leggere, un "Organizzatore di Eventi".

La prima domanda da farsi è? Può esistere un soggetto giuridico di questo tipo? L'UEFA afferma di No. Ma il Diritto dice "Assolutamente si". E non solo quello spagnolo.

Questa è oggi la battaglia che l'UEFA sta facendo e la sta facendo proprio contro la nascita di questo soggetto: perderà, qualsiasi cosa faccia. Anzi più si pone in contrasto più perde.

E sul fatto che se sono contrari i governi ti dico che nella vicenda di cui sono stato testimone arrivammo in Corte di Giustizia Europea e contro di noi (minuscola entità) si costituirono l'Avvocatura di Stato di Germania e Francia: vincemmo. Vincemmo perchè la ProConcorrenzialità è un Principio che asfalta tutto il resto.

Possono esistere delle limitazioni (e sono stati posti dei paletti nel "mio" settore come saranno poste anche alla Superlega) ma che il Diritto Comunitario propenda per la Proconcorrenzialità è un assioma indiscutibile. 

 

2) Quali sono le limitazioni?

Le pronunce su altri sport riconoscono alle federazioni sportive nazionali ed internazionali un ruolo importante. Un ruolo di tutela e promozione dello SPORT.

A fronte di questo ruolo dà loro un Potere: quello di autorizzazione.

E qui arriva una buccia di banana sulla quale, da quello che leggo nei post precedenti, molti sono scivolati confondendo questo riconoscimento alle federazioni addirittura come il riconoscimento di una tendenza AntiConcorrenziale. Ma non esiste.

Il riconoscimento alla federazioni è su un piano SPORTIVO

 

Adesso mi/ti/vi chiedo: ma l'UEFA/FIGC in questa situazione stanno operando come "Tutori dello Sport"  o come "Monopolisti dell'organizzazione di Eventi"?

 

Come "Tutore dello Sport" puoi negare un prodotto dell'organizzatore di eventi "Superlega" ma giustificato da prerogative sportive e tutela degli atleti.

Per esempio vuoi far giocare partite nel mezzo di una pandemia favorendo la trasmissione del Covid ... OOOPS! 

Per esempio vuoi far giocare 70 incontri all'anno ai team e quindi agli atleti puntando più sulla quantità che sulla qualità dei match ... OOOPS!

Per esempio vuoi far giocare un torneo in un Paese dove ci sono 50 gradi all'ombra ... OOOPS!

 

Ma se tu Federazione UEFA/FIGC operi com "Organizzatore di Eventi" ed il tuo scopo è quello di affossare un competitor con la stessa mission ... stai pisciando fuori dal vaso.

 

 

 

 

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10 hours ago, localpero said:

La UEFA può adottare misure per garantire l'integrità della capacità delle sue competizioni di produrre l'unico vero campione: cioè, può la UEFA adottare misure per impedire che il calcio europeo assomigli alla boxe? Penso che questo sia plausibile e giustificherebbe un'azione progettata per garantire che la UEFA Champions League abbia un profilo più alto e un maggiore appeal rispetto a qualsiasi competizione separatista.

 

La UEFA può adottare misure per sopprimere una competizione in cui l'accesso non è basato sul merito e / o in cui la promozione e la retrocessione sono limitate: ovvero, la UEFA può adottare misure per impedire che il calcio europeo assomigli alle leghe sportive in Nord America? Penso che anche questo sia plausibile e giustificherebbe un'azione progettata per ridurre la fattibilità di qualsiasi competizione separatista.

 

La UEFA ha altri obiettivi legittimi plausibili su cui può fare affidamento per rispondere alla minaccia di una SuperLeague. Proteggere il calendario per evitare il sovraccarico del giocatore dovrebbe appartenere a questo elenco; lo stesso sarebbe proteggere la struttura piramidale della governance al fine di garantire che tutte le competizioni siano soggette alle stesse regole a livello globale piuttosto che frammentate a seconda dell'organizzatore responsabile; e la ridistribuzione del reddito raccolto a livello di élite in tutta la struttura dello sport, al fine di raggiungere un certo grado di solidarietà verticale, è un'altra preoccupazione rilevante.

 

Se (alcuni o tutti) questi sono obiettivi legittimi, allora bisognerebbe anche verificare se le misure della UEFA sono proporzionate e idonee a raggiungere lo scopo in vista.

 

 

 

ora ve lo ha scritto pure un professore. io lo scrivo, molto più rozzamente, da dilettante, da una settimana.

andrà così. perché in EU lo sport é considerato nel modo esposto.

Guarda, avere un punto di vista diverso può essere un pregio perchè offre agli interlocutori degli aspetti non sondati.

 

Tu invece hai la capacità di capovolgere le letture mistificandone il significato.

Nello specifico ad un articolo in cui in un passaggio si sottolinea il riconoscimento alle federazioni di avere voce in capitolo su tornei dello sport che esse tutelano, riesci a darne un significato AntiConcorrenziale laddove esso è palesemente ProConcorrenziale.

 

Traducendo terra terra quello che dice questo esperto di Diritto, egli si pone questa domanda: Fino a che punto l'UEFA/FIGC possono impedire la nascita di una Superlega usando il ruolo a loro riconosciuto di "Tutori" di quello sport?

Questa è la domanda (non la risposta) che egli si dà.

Domanda che ne ha altre come corollario ovvero: Fino a che punto l'UEFA può svolgere un ruolo di organizzatore di eventi mascherandosi per Tutore dello Sport Calcio?

Insomma il dibattito è interessante ma su una cosa non ci sono dubbi: la normativa europea è fortemente ProConcorrenziale.

Questo significa che alla SUperLega possono essere posti paletti dalle federazioni ma questi paletti sono di tipo "sportivo".

Ma sul fatto che la SuperLega possa esistere come Organizzatore di Eventi e che se l'UEFA si pone contro di essa come competitor "Organizzatore di Eventi" e non come Tutore dello Sport (quale dei due ruoli sta interpretando secondo te l'UEFA: sta tutelando uno sport o il suo business?) allora viene asfaltata com'è giusto che sia.

 

 

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13 ore fa, RobertoDub ha scritto:

Scusa ma stai dicendo che, invece che fondare la Superlega per giocarla e ricavare tonnellate di euro, avrebbero annunciato la Superlega in maniera appositamente avventata solo per far sfuriare la UEFA e far pagar loro un lauto risarcimento??

Nessuna delle due ipotesi esclude l' altra.

Dico che la loro mossa non è stata avventata come vogliono far credere gli oppositori.

 

L' obiettivo primario è la Superlega, ma se gli vengono messi i bastoni tra le ruote, avranno modo di farsi risarcire per i mancati guadagni che ne derivavano.

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17 minuti fa, Antojuve66 ha scritto:

Beh no. Se un Tribunale spagnolo fa una sentenza (un cautelare in questo caso) in cui è coinvolto il Diritto Comunitario (e qui si parla di articolo 101 del trattato UE) allora la questione non è spagnola. E' vero che l'impatto del dispositivo è in Spagna (ed in Spagna ha sede la Superlega) ma mettiamo che la FIGC dica alla Juventus "Non devi far parte della Superlega SA" allora la questione si pone in Italia e la giurisdizione sarebbe Roma ma la Superlega ci verrebbe forte di una pronuncia che sebbene nazionale è di diritto europeo. A quel punto il tribunale nazionale italiano o soggiace ed oblitera la validità della pronuncia oppure, se non è d'accordo, crea un'incertezza inerente il Diritto Comunitario e non può esistere che in due paesi entrambi facenti parte della UE interpretino diversamente le norme di Diritto Comunitatio. A quel punto, in caso di dubbio, il giudice italiano a cui è stata sottoposta la questione (probabilmente in termini  di ricorso Superlega/Juventus vs FIGC) dovrebbe rimandare alla Corte di Giustizia Europea. Questo è, grosso modo, il percorso che potrebbe esserci. 

 

Io però proporrei di fare uno step per portare la discussione ad un livello più "raffinato" anche da un punto di vista giuridico aprofondendo le letture di tanti operatori del Diritto che sicuramente saranno stati "stimolati" da queste questioni (ovviamente un argomento come questo per gli avvocati è oggetto di business, un bel business). 

Non sono un operatore del Diritto ma per ragioni di lavoro mi sono trovato coinvolto in questioni inerenti la concorrenza che mi hanno portato sia in Comissione Europea che a Tribunali Spagnoli (Comunitari e non Nazionali, ad Alicante) e a collaborare con un professore di Diritto Commerciale (Prof. Otero Lastres) che guarda caso è membro del Consiglio del Real Madrid.

 

Pertanto, pur non essendo un tecnico del Diritto, ho masticato stà roba perchè sono un tecnico dell'oggetto a cui doveva essere applicata (ricambi automobilistici). Da questa mia esperienza posso dire che la Normativa Europea è fortemente ProConcorrenziale.

Per cui, pur predicando riflessione e cautela su alcuni aspetti, posso dire alcune cose con estrema certezza.

1) La costituzione della Superlega e l'adesione della Juventus ad essa sono inattaccabili.

Intanto cos'è la Superlega? E' tecnicamente, dai contributi che abbiamo potuto leggere, un "Organizzatore di Eventi".

La prima domanda da farsi è? Può esistere un soggetto giuridico di questo tipo? L'UEFA afferma di No. Ma il Diritto dice "Assolutamente si". E non solo quello spagnolo.

Questa è oggi la battaglia che l'UEFA sta facendo e la sta facendo proprio contro la nascita di questo soggetto: perderà, qualsiasi cosa faccia. Anzi più si pone in contrasto più perde.

E sul fatto che se sono contrari i governi ti dico che nella vicenda di cui sono stato testimone arrivammo in Corte di Giustizia Europea e contro di noi (minuscola entità) si costituirono l'Avvocatura di Stato di Germania e Francia: vincemmo. Vincemmo perchè la ProConcorrenzialità è un Principio che asfalta tutto il resto.

Possono esistere delle limitazioni (e sono stati posti dei paletti nel "mio" settore come saranno poste anche alla Superlega) ma che il Diritto Comunitario propenda per la Proconcorrenzialità è un assioma indiscutibile. 

 

2) Quali sono le limitazioni?

Le pronunce su altri sport riconoscono alle federazioni sportive nazionali ed internazionali un ruolo importante. Un ruolo di tutela e promozione dello SPORT.

A fronte di questo ruolo dà loro un Potere: quello di autorizzazione.

E qui arriva una buccia di banana sulla quale, da quello che leggo nei post precedenti, molti sono scivolati confondendo questo riconoscimento alle federazioni addirittura come il riconoscimento di una tendenza AntiConcorrenziale. Ma non esiste.

Il riconoscimento alla federazioni è su un piano SPORTIVO

 

Adesso mi/ti/vi chiedo: ma l'UEFA/FIGC in questa situazione stanno operando come "Tutori dello Sport"  o come "Monopolisti dell'organizzazione di Eventi"?

 

Come "Tutore dello Sport" puoi negare un prodotto dell'organizzatore di eventi "Superlega" ma giustificato da prerogative sportive e tutela degli atleti.

Per esempio vuoi far giocare partite nel mezzo di una pandemia favorendo la trasmissione del Covid ... OOOPS! 

Per esempio vuoi far giocare 70 incontri all'anno ai team e quindi agli atleti puntando più sulla quantità che sulla qualità dei match ... OOOPS!

Per esempio vuoi far giocare un torneo in un Paese dove ci sono 50 gradi all'ombra ... OOOPS!

 

Ma se tu Federazione UEFA/FIGC operi com "Organizzatore di Eventi" ed il tuo scopo è quello di affossare un competitor con la stessa mission ... stai pisciando fuori dal vaso.

 

 

 

 

Caro Antonio anzitutto grazie per il prezioso contributo. Nella sostanza siamo credo tutti d'accordo che la uefa e la figc qualora squalificassero le squadre che vogliono partecipare alla superlega attuerebbero un comportamento ai limiti e anzi quasi sicuramente oltre la normativa europea sulla concorrenza. Normativa che è sempre stata molto più avanzata di quella degli stati membri (non a caso la cee e poi la ue nascono per favorire un mercato unico europeo). Ciò che intendo dire è che tuttavia il percorso per rimuovere gli effetti di tali norme non sarà una passeggiata (come non lo è mai ahimè) e potrebbe avere tempi lunghi. Però dato che lo scontro frontale non conviene a nessuno (restando ij italia un campionato senza Juve Inter e milan vale la metà), credo che se le 12 squadre insistono si dovrà per forza trovare una ragionevole mediazione. Anche perché quando si dovesse mettere in mezzo la giustizia europea non si sa mai come va a finire.. Pensa a bosman è andato avanti credo 5 anni con le sue cause ma poi tempo 2 o 3 anni la sentenza ha avuto conseguenze incredibili che hanno totalmente rivoluzionato il calcio 

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