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rasputin26

Vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta (Del bel gioco, dei risultati e tutto il resto)

Post in rilievo

Certo la prima Juve di Lippi, giocava bene e vinceva, il primo anno di Conte la Juve giocava bene e vinceva, con Allegri qualche volta giocava bene ma sempre vinceva, perche', cari amici, l'unica cosa che ha sempre contato per gli Juventini e' il risultato, vincere o niente. 

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31 minuti fa, localpero ha scritto:

l'Italia ci ha vinto 4 mondiali. il nostro calcio é di rimessa,perché sappiamo difendere meglio degli altri. sapevamo.

il nostro movimento era sportivo,
alla ricerca del risultato; ma da 20 anni cerchiamo di imitare Spagna e Olanda, ma queste non hanno mai vinto un catzo.

aspettano ei campioni per vincere con le squadre di club, altrimenti il gioco totale e il tiki taka perdono. Sempre.

Zidane ha vinto col calcio di Allegri.

il fatto che attaccasse meglio é dovuto alla qualità dei calciatori. non ai suoi schemi, non alla sua organizzazione offensiva, non al suo coraggio.

questa é la verità.

il nostro calcio, italiano, é vincente. sempre. perché difendersi bene, far scoprire l' avversario e ripartire bene é la tattica per vincere da 100 anni.

se con me piccole allegri non faceva le goleade é per scelta. perché é uno sport.

perché se fai le goleade non é vero che ti alleni per l'Europa. sono tutte catzate immani. televisive.  ti alleni se hai 7 sorelle che possono vincere lo scudetto, con grandi calciatori.

e se non le hai, e hai frabotta, devi giocare a difenderti. pure col bud. é meglio che sparlare a caso di possesso e squadre squlibrate. perché per i guru col gioco d'attacco si vince. non é vero.

questo é il calcio, niente di più.

 

Io non sono per mitizzare questo o quell'allenatore. ma penso che i tempi cambiano, così oggi non si gioca più come 40anni fa. Una squadra deve saper capire i momenti della partita. Ci sono momenti quando bisogna compattarsi e andare in trincea perché magari l'avversario ha un momento di esaltazione e ci sono i momenti quando bisogna picchiare l'avversario che sta cedendo. Io critico di allegri principalmente il braccino corto nei momenti topici. Tanti suoi giocatori hanno criticato sta cosa. Non può essere un caso.E non mi puoi dire che l'ultimo anno di allegri tu abbia avuto piacere, emozioni, esaltazione vedendo la Juve speculare e cercare di fare lo 0-0 col Napoli in casa(per dirne una delle tante). Oppure ti sei esaltato all'idea di vincere lo scudo e basta. Per quello però  basta accendere il televideo e vedere il risultato alla fine dei 90minuti. E diventa inutile qualunque discussione sul bel gioco.

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15 minutes ago, Renatoizzo83 said:

Scusate ma cosa c'è di più bello della vittoria.

Vince chi merita e gioca bene.

Stop.

 

Sarò scemo io che mi diverto a vincere

Ognuno ha i suoi gusti, giusto così.

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41 minuti fa, localpero ha scritto:

l'Italia ci ha vinto 4 mondiali. il nostro calcio é di rimessa,perché sappiamo difendere meglio degli altri. sapevamo.

il nostro movimento era sportivo,
alla ricerca del risultato; ma da 20 anni cerchiamo di imitare Spagna e Olanda, ma queste non hanno mai vinto un catzo.

aspettano ei campioni per vincere con le squadre di club, altrimenti il gioco totale e il tiki taka perdono. Sempre.

Zidane ha vinto col calcio di Allegri.

il fatto che attaccasse meglio é dovuto alla qualità dei calciatori. non ai suoi schemi, non alla sua organizzazione offensiva, non al suo coraggio.

questa é la verità.

il nostro calcio, italiano, é vincente. sempre. perché difendersi bene, far scoprire l' avversario e ripartire bene é la tattica per vincere da 100 anni.

se con me piccole allegri non faceva le goleade é per scelta. perché é uno sport.

perché se fai le goleade non é vero che ti alleni per l'Europa. sono tutte catzate immani. televisive.  ti alleni se hai 7 sorelle che possono vincere lo scudetto, con grandi calciatori.

e se non le hai, e hai frabotta, devi giocare a difenderti. pure col bud. é meglio che sparlare a caso di possesso e squadre squlibrate. perché per i guru col gioco d'attacco si vince. non é vero.

questo é il calcio, niente di più.

 

esatto..aggiungerei che il brasile col calcio spettacolo ne ha vinti 5 di mondiali..questo per dire che non c'è un unico modello vincente, ma vinci se fai quello che sai fare meglio..noi italiani abbiamo sempre saputo difenderci e giocare di rimessa, e quindi per noi è inutile correre dietro al calcio totale ed al tiki taka, semplicemente non è nel nostro DNA e non ci farà mai vincere niente..come il catenaccio non è nel DNA dei brasiliani

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Topic ciclici, argomenti triti. Si cade nel solito tranello della dicotomia del gioco il cui unico fine è il risultato, opposto a quello unicamente votato all'estetica. 

In tempi di vacche magre è facile sbraitare contro il secondo. Che poi altro non è che l'altra faccia delle medaglia insieme al primo. 

L'amara realtà che alcuni non vogliono vedere, per incapacità o malafede, è che ci sono varie fasi. La Juve che va dal 2010 al 2017 le riassume perfettamente. 

C'è quella dei settimi posti. Poi ti scuoti, sei bravo a comprare a poco giocatori di talento e dal buon rendimento atletico, c'è energia a tutti i livelli. L'asticella sale, le paturnie di un allenatore vengono sostituite dalla spensieratezza portata da un altro, che ha anche alcune intuizioni tattiche determinanti. 

Ma poi si è talmente bravi che l'asticella sale ancora. A quel punto o si investono bene le -tante- risorse e si organizza il gioco, oppure si regredisce più o meno lentamente. C'è un momento di incertezza, ci si avvita nel risultatismo perdendo visione d'insieme. Si perdono posizioni e le risorse si sciupano, in un fatale circolo vizioso. 

La Juve quattro anni fa ha scelto male la strategia di investimento e non ha saputo fare il salto di qualità organizzativo in campo (ovvio che servano grandi interpreti, ma questo è un aspetto figlio dei due appena elencati), non solo non ha superato l'asticella ma ci ha sbattuto contro. 

Poi ci si sveglia dopo quattro anni con un pugno di mosche in mano. 

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8 minuti fa, Shiryuu ha scritto:

esatto..aggiungerei che il brasile col calcio spettacolo ne ha vinti 5 di mondiali..questo per dire che non c'è un unico modello vincente, ma vinci se fai quello che sai fare meglio..noi italiani abbiamo sempre saputo difenderci e giocare di rimessa, e quindi per noi è inutile correre dietro al calcio totale ed al tiki taka, semplicemente non è nel nostro DNA e non ci farà mai vincere niente..come il catenaccio non è nel DNA dei brasiliani

Ma che stai vaneggiando, come era nel DNA degli inglesi il gioco palla lunga e pedalare.

Il gioco si evolve se vuoi essere competitivo devi stare al passo altrimenti rimani indietro....easy

Smettetela di tirare fuori sto tiki taka, giocare bene significa concedere il meno possibile agli avversari quando attaccano e creare il piu possibile quando si è in fase di possesso

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3 ore fa, 77luca ha scritto:

E aggiorniamoli. Guardiola arriva di nuovo in finale dopo 10 anni grazie a una fase difensiva spettacolare e altamente efficace. Il Chelsea svolta la stagione e rischia di raggiungere il City in finale dopo aver cambiato l'allenatore e essersi blindata (10 gol subiti in 23 partite ma 5 di questi tutti in una, con 18 partite a rete inviolata).

E' forse il cosiddetto tiki taka che funziona meno, e non è detto che tutto il resto sia catenaccio.

E non è detto che tutto il resto sia tiki taka (termine canzonatorio per me da abolire, e che lo stesso Pep disprezza per primo).

 

Ho passato diverso tempo a pensare se replicare o meno, perché trovo post come questo disarmanti.

Più una cosa è semplice più paradossalmente è difficile da spiegare (come spiegare perché il sole è caldo).

 

Il City ha solo aggiunto una difesa impenetrabile, non è che ha rinnegato qualcosa del suo gioco propositivo nei fatti, ha solo aggiunto. Domina sempre e ieri (ma anche all'andata) ha dominato un avversario come il PSG. Quindi? Di strano ci siete solo voi giurassici che pensate che fase difensiva od offensiva debbano precludersi a vicenda (o che fare contropiedi equivale a giocare di rimessa). Il calcio racchiude tutto e il City attualmente è l'archetipo dell'equilibrio. 


Il Chelsea di Tuchel? Non gli si può rimprovere nulla. E a una grande difesa abbina anche un attacco e un gioco di squadra esemplare (in comune col City ha il non utilizzo di attaccanti, Haavertz, un trequartista, prima punta).
Tuchel ha iniziato prima che come allenatore da lungo corso, come traghettatore di un Chelsea in caduta, in quella situazione è la cosa più normale pensare prima a rinsaldare la difesa, a mettersi in sicurezza (la mediana Jorginho-Kante è da orgasmo), facendo questo ne è venuto fuori un Chelsea fiabesco.
Non vedo proprio cosa ci sia da puntare il dito o polemizzare usandolo ad esempio per sostenere qualcosa in un dibattito che per mia gioia e fortuna trovo alieno.
Oggi godrei a vederlo vincere.

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1 ora fa, Jj Okocha ha scritto:

 

Molto banalmente secondo me bel gioco = creare molte occasioni e concedere poco o nulla all avversario 

 

Il rapporto tra questi 2 indicatori ti dicono se stai giocando bene o male 

 

Noi creiamo troppo poco in relazione ai rischi che ci prendiamo col voler costantemente fare la partita e tenere il possesso palla

 

Tant è che quest'anno si contano sulle punte delle dita le partite in cui abbiamo rischiato poco o nulla

 

Quello che vogliamo fare non vale la candela,non è bel gioco manco lontanamente...anzi è masochismo allo ststo puro perché la partita la fai e tieni il possesso palla se ne hai qualità per farlo e non è decisamente il nostro caso con i centrocampisti che ci ritroviamo

 

 

 

 

beh con allegri per gran parte dei 5 anni del suo ciclo abbiamo creato molte occasioni e abbiam concesso davvero poco. Eppure dal terzo anno in poi è iniziata la tiritera che giocavamo male

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1 minute ago, AresTest said:

Ma che stai vaneggiando, come era nel DNA degli inglesi il gioco palla lunga e pedalare.

Il gioco si evolve se vuoi essere competitivo devi stare al passo altrimenti rimani indietro....easy

Smettetela di tirare fuori sto tiki taka, giocare bene significa concedere il meno possibile agli avversari quando attaccano e creare il piu possibile quando si è in fase di possesso

infatti gli inglesi non vincono nulla con la loro nazionale. hanno vinto coi club quando si allenavano piu degli altri, tedeschi compresi, essendo ottimi mezzofondisti.  e il fattore campo era determinante, coi loro stadi tipo inferno.

dopo l'heysel hanno dovuto liberare gli stadi dall'esercito di supporter che era davvero un uomo in più, con le misure dei campi da calcio al limite del regolamento (erano i più stretti) diventati standard. dopo l'isolamento e la crescita dei movimenti europei hanno dovuto aspettare di avere tanti soldi dalka premier per vincere ancora.

ma il calcio che propinano in nazionale o é palla lunga e pedalare o é peggio. una sequela di triangolazioni scolastiche.

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5 minuti fa, localpero ha scritto:

infatti gli inglesi non vincono nulla con la loro nazionale. hanno vinto coi club quando si allenavano piu degli altri, tedeschi compresi, essendo ottimi mezzofondisti.  e il fattore campo era determinante, coi loro stadi tipo inferno.

dopo l'heysel hanno dovuto liberare gli stadi dall'esercito di supporter che era davvero un uomo in più, con le misure dei campi da calcio al limite del regolamento (erano i più stretti) diventati standard. dopo l'isolamento e la crescita dei movimenti europei hanno dovuto aspettare di avere tanti soldi dalka premier per vincere ancora.

ma il calcio che propinano in nazionale o é palla lunga e pedalare o é peggio. una sequela di triangolazioni scolastiche.

Ma che diavolo centrano le nazionali, 

Per caso il City aveva il permesso di giocare con il pubblico quest' anno?

Semplicemente si sono accorti che il loro gioco era superato ed hanno iniziato a chiamare allenatori e giocatori stranieri e adesso il campionato inglese è il migliore al mondo

 

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8 minutes ago, AresTest said:

Ma che diavolo centrano le nazionali, 

Per caso il City aveva il permesso di giocare con il pubblico quest' anno?

Semplicemente si sono accorti che il loro gioco era superato ed hanno iniziato a chiamare allenatori e giocatori stranieri e adesso il campionato inglese è il migliore al mondo

 

grazie ai soldi degli sceicchi e ai  campioni che ci giocano, non certo agli schemi degli allenatori (guardiola si é difeso per tornare in finale) . altrimenti ne mettevano uno straniero in nazionale e vincevano. ci hanno pure provato.

invece funziona che un movimento sportivo calcistico, se non cambia dall'asilo e dalle elementari, produce sempre gli stessi risultati. perché le caratteristiche dei tedeschi sono quelle, degli inglesi, degli italiani, degli spagnoli. devi inserirci gli oriundi per cambiarle un minimo. come hanno fatto i tedeschi.

ma se non puoi comprare campioni, ti devi basare sul gioco che nella tua nazione si gioca. cioè quello che gli atleti fanno meglio.

in Italia ci abbiamo vinto 4 mondiali.

quindi siamo maestri. non dobbiamo certo imitare chi aspetta i fuorickasse per vincere.

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20 minuti fa, AresTest ha scritto:

Ma che stai vaneggiando, come era nel DNA degli inglesi il gioco palla lunga e pedalare.

Il gioco si evolve se vuoi essere competitivo devi stare al passo altrimenti rimani indietro....easy

Smettetela di tirare fuori sto tiki taka, giocare bene significa concedere il meno possibile agli avversari quando attaccano e creare il piu possibile quando si è in fase di possesso

certi principi rimangono, l'Italia che ha vinto nel '34 giocava in maniera diversa da quella dell'82 che giocava in maniera diversa da quella del 2006..ma il concetto di solidità difensiva e gioco di rimessa era comune a tutte e 3..bisogna saper declinare il proprio modo di giocare nel tempo corrente, perché certe cose evolvono ed altre no..tu tra l'altro appartieni evidentemente al secondo gruppo

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30 minuti fa, AngriJuve ha scritto:

beh con allegri per gran parte dei 5 anni del suo ciclo abbiamo creato molte occasioni e abbiam concesso davvero poco. Eppure dal terzo anno in poi è iniziata la tiritera che giocavamo male

Questo perchè ad un certo punto i cicli finiscono così come gli stimoli. Sia per l'allenatore che per i giocatori.

Difatti il progetto di rivoluzione tecnica e di giocatori doveva partire da quell'anno, mentre s'è proseguito spremendo quello che rimaneva.

La Juve dei primi tre anni di Allegri era profondamente diversa. Allegri aveva portato "leggerezza" all'ambiente, più tranquillità e consapevolezza dei propri mezzi (squadra meno nervosa ed umorale rispetto a quella di Conte, schiava delle sue fissazioni). Si giocava bene ed organizzati (ancora una volta sostengo che il bel gioco non c'entrava nulla), lui stesso sperimentava e migliorava la squadra. Gli ultimi due anni invece si era "alla frutta". Lui non aveva più molto da apportare e si giocava più col "pilota automatico" (possesso sterile e basandosi sulle abilità dei singoli), e giocatori non più al top della forma per età e stimoli dopo la seconda delusione.

Aveva avuto un momento "lucido" nell'ultimo anno in cui aveva iniziato a portare qualcosa di nuovo (più intraprendenza e sfruttamento del palleggio così come dell'approccio alla partita forse per l'arrivo di CR7 abituato ad un altro calcio) fino alla sconfitta in casa col MU (guarda caso nel momento in cui fece entrare Barzagli terzino contro un loro giocatore veloce), abdicando su quel cambiamento (giochi bene e non vinci detto proprio da lui) e dimenticando la bellissima partita a casa loro in cui s'erano presi a pallate e non avevano visto la palla nonostante il solo gol di vantaggio.

A quel punto secondo me s'è tirato fuori per primo. Perchè la strada era quella giusta. Dopo un inizio di stagione in cui praticamente s'era già vinto lo scudo.

Da li la squadra ha smesso di giocare ed ha portato la dirigenza a prendere la decisione di esonerarlo con una pessima seconda parte di stagione nei momenti "topici".

Cinque anni sono lunghi. E per me spesso si parte dal presupposto sbagliato sul giudizio su Allegri, "accorpando" tutti gli anni come fossero stati una sola fase. Nessuno criticherebbe i primi tre anni, al contrario degli ultimi due. 

 

 

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3 ore fa, garrison ha scritto:

Mi permetto di aggiungere....una singola partita non fa molto testo, oltretutto caratterizzata dal nervosismo di una finale.

Semplicemente quella partita il Lpool l'ha giocata malino ed il Tottenham peggio ed alla fine ha vinto il meno peggio.

Più significativa secondo me in quell'edizione la partita di semifinale dell'Ajax col Tottenham, con gli olandesi che dominano in gran parte le due partite ma alla fine perdono in sostanza per aver preferito alcuni possessi nel finale a delle sane spazzate...in quel caso il "bel gioco" o presunto tale era da evitare.

Non sono d'accordo, molto semplicemente hanno avuto il braccino causa inesperienza. 

A tutti i livelli sono stati nettamente superiori. 

Avrebbero perso anche se si fossero messi a spazzare perché gli tremavano le gambe. 

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9 minutes ago, Veleno76 said:

Questo perchè ad un certo punto i cicli finiscono così come gli stimoli. Sia per l'allenatore che per i giocatori.

Difatti il progetto di rivoluzione tecnica e di giocatori doveva partire da quell'anno, mentre s'è proseguito spremendo quello che rimaneva.

La Juve dei primi tre anni di Allegri era profondamente diversa. Allegri aveva portato "leggerezza" all'ambiente, più tranquillità e consapevolezza dei propri mezzi (squadra meno nervosa ed umorale rispetto a quella di Conte, schiava delle sue fissazioni). Si giocava bene ed organizzati (ancora una volta sostengo che il bel gioco non c'entrava nulla), lui stesso sperimentava e migliorava la squadra. Gli ultimi due anni invece si era "alla frutta". Lui non aveva più molto da apportare e si giocava più col "pilota automatico" (possesso sterile e basandosi sulle abilità dei singoli), e giocatori non più al top della forma per età e stimoli dopo la seconda delusione.

Aveva avuto un momento "lucido" nell'ultimo anno in cui aveva iniziato a portare qualcosa di nuovo (più intraprendenza e sfruttamento del palleggio così come dell'approccio alla partita forse per l'arrivo di CR7 abituato ad un altro calcio) fino alla sconfitta in casa col MU (guarda caso nel momento in cui fece entrare Barzagli terzino contro un loro giocatore veloce), abdicando su quel cambiamento (giochi bene e non vinci detto proprio da lui) e dimenticando la bellissima partita a casa loro in cui s'erano presi a pallate e non avevano visto la palla nonostante il solo gol di vantaggio.

A quel punto secondo me s'è tirato fuori per primo. Perchè la strada era quella giusta. Dopo un inizio di stagione in cui praticamente s'era già vinto lo scudo.

Da li la squadra ha smesso di giocare ed ha portato la dirigenza a prendere la decisione di esonerarlo con una pessima seconda parte di stagione nei momenti "topici".

Cinque anni sono lunghi. E per me spesso si parte dal presupposto sbagliato sul giudizio su Allegri, "accorpando" tutti gli anni come fossero stati una sola fase. Nessuno criticherebbe i primi tre anni, al contrario degli ultimi due. 

 

 

ma é difficile capire che giocava così perché rugani, kean, cancelo, bentancur, bernardeschi,  d. costa e tutti quelli che dovevano sostituire i 'suoi' big (khedira mandzukic, chiellini)  erano delle pippe al sugo?

si.

quella é la differenza.

nessuno fa diventare bentancur in calciatore da Juve.

 

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Sto dibattito eterno tra giochisti e risultatisti ha annoiato da un pezzo.

 

In Europa i giocatori corrono bene, pensano rapidamente e fanno correre la palla a velocità tripla, perché curano la tecnica e non il tatticismo esasperato

 

C'è qualche essere umano sano di mente che crede che il City di Guardiola non sa difendersi quando serve? 

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12 minuti fa, localpero ha scritto:

ma é difficile capire che giocava così perché rugani, kean, cancelo, bentancur, bernardeschi,  d. costa e tutti quelli che dovevano sostituire i 'suoi' big (khedira mandzukic, chiellini)  erano delle pippe al sugo?

si.

quella é la differenza.

nessuno fa diventare bentancur in calciatore da Juve.

 

bentancur è un top. 

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Se oltre ad un allenatore capace hai giocatori tecnici e talentuosi (non mezzeseghe come Bentancur, Bernardeschi e Rabiot), il bel gioco può esistere ed essere efficace e vincente. E non parlo di schemi, parlo di giocatori che parlano la stessa lingua sul campo, che sanno trovarsi senza fatica, che giocano in verticale, hanno mentalità vincente e soprattutto rispettano e seguono l'allenatore e le sue idee.

Nel 2014/15 con quel centrocampo della * giocavamo davvero bene, dominavamo i nostri avversari, e pure nel 2016/17 eravamo letali dalla svolta col 4231 in poi. In entrambe le annate siamo finiti in finale di Champions, purtroppo perdendo... ma contro due squadroni ancora più forti di noi, bisogna ammetterlo.

 

Il bel gioco è solo una conseguenza dell'avere una guida capace in panchina e un'alchimia perfetta di campioni in campo. Se manca una delle due cose, non c'è bel gioco ma ci può essere concretezza e pragmatismo (Juve degli ultimi due anni di Allegri, Juve di Sarri) e si può comunque pretendere di vincere, pure soffrendo.

Quando invece mancano entrambe è proprio la morte del calcio e non si vince niente, proprio come quest'anno. Se dai una quadra di brocchi/inadeguati (+ Cristiano e De Ligt, e pochi altri) in mano ad un totale esordiente = figure di inter assicurate.

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il bel gioco risulta essere una roba assai soggettiva. il vincere risulta essere roba oggettiva. fine dei fuochi fatui

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2 ore fa, Jj Okocha ha scritto:

 

Molto banalmente secondo me bel gioco = creare molte occasioni e concedere poco o nulla all avversario 

 

Il rapporto tra questi 2 indicatori ti dicono se stai giocando bene o male 

 

Noi creiamo troppo poco in relazione ai rischi che ci prendiamo col voler costantemente fare la partita e tenere il possesso palla

 

Tant è che quest'anno si contano sulle punte delle dita le partite in cui abbiamo rischiato poco o nulla

 

Quello che vogliamo fare non vale la candela,non è bel gioco manco lontanamente...anzi è masochismo allo ststo puro perché la partita la fai e tieni il possesso palla se ne hai qualità per farlo e non è decisamente il nostro caso con i centrocampisti che ci ritroviamo

 

 

 

 

In realtà se vediamo gli indicatori statistici che contano occasioni create ed occasioni concesse stiamo messi benissimo. Indicatori che nelle ultime due settimane saranno precipitati ma tanto è.... 

Il punto è che noi concediamo occasioni facili e perlopiù sono avulso dal contesto gioco perché sono regali frutto di distrazioni singole. Il gol ad Udine è da scolari. I regali di Kulù idem, di Bentancur pure etc... E pure un allenatore che ti chiede una costruzione dal basso non significa che devi regalare palla. È ovvio che se alle strette la lanci.

Abbiamo noi tifosi un senso di vulnerabilità proprio perché prendiamo gol subendo pochi tiri.

Davanti poi si segna poco pure in relazione a quanto creato, anzi, direi soprattutto si segna poco.

 

Poi lasciate perdere questa diatriba applicata a questa stagione. Il problema non è il credo dell'allenatore. Analizziamo l'andazzo degli ultimi tre anni piuttosto

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25 minuti fa, localpero ha scritto:

ma é difficile capire che giocava così perché rugani, kean, cancelo, bentancur, bernardeschi,  d. costa e tutti quelli che dovevano sostituire i 'suoi' big (khedira mandzukic, chiellini)  erano delle pippe al sugo?

si.

quella é la differenza.

nessuno fa diventare bentancur in calciatore da Juve.

 

La risposta ce l'hai dove ho scritto dell'ultimo anno quando ha provato a portare qualcosa di nuovo positivamente tirandosi indietro dopo una sconfitta indolore.

Si può giocare bene anche con le "pippe al sugo".

Col tuo ragionamento non dovrebbero esserci squadre organizzate che giocano bene escluse quelle piene zeppe di campioni. 

Una squadra di pippe al sugo poi non vince un campionato a gennaio.

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48 minuti fa, AngriJuve ha scritto:

beh con allegri per gran parte dei 5 anni del suo ciclo abbiamo creato molte occasioni e abbiam concesso davvero poco. Eppure dal terzo anno in poi è iniziata la tiritera che giocavamo male

Abbiamo fatto questo per i primi 3 anni ed infatti li nulla da dire se non complimenti

 

Da Cardiff in poi quel rapporto di prima si è sempre più sbilanciato verso il concedere poco a scapito totale del creare occasioni

 

Nella stagione dello scudo perso dal Napoli in albergo io ricordo partite al limite della sonnolenza in cui davvero non succedeva praticamente nulla per 90 minuti (né per noi né per l avversario) ma nonostante ciò con 1-2 occasioni create si riusciva a vincere

 

Non c era più equilibrio nel rapporto palle gol create e subite 


 

 

 

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42 minuti fa, davidov ha scritto:

Non sono d'accordo, molto semplicemente hanno avuto il braccino causa inesperienza. 

A tutti i livelli sono stati nettamente superiori. 

Avrebbero perso anche se si fossero messi a spazzare perché gli tremavano le gambe. 

Può essere, però per me ha giocato anche la disabitudine a difendere duro, alla ATM o alla Juve di Allegri, dove non passa manco uno spillo chisenefotte dell'estetica.

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18 minutes ago, Veleno76 said:

La risposta ce l'hai dove ho scritto dell'ultimo anno quando ha provato a portare qualcosa di nuovo positivamente tirandosi indietro dopo una sconfitta indolore.

Si può giocare bene anche con le "pippe al sugo".

Col tuo ragionamento non dovrebbero esserci squadre organizzate che giocano bene escluse quelle piene zeppe di campioni. 

Una squadra di pippe al sugo poi non vince un campionato a gennaio.

il campionato lo ha vinto Mandzukic. quello vero.

senza prima punta giochi come Sarri o Pirlo.

la sconfitta indolore non era affatto indolore. presagiva un campionato come questo di Pirlo. ma allegri vuole vincere perché é pagato per vincere.

per il resto, allegri stesso ha detto che nella seconda parte di stagione abbiamo pagato l'assenza di una prima punta.
la risposta alla tua domanda é: può esistere una squadra organizzata di pippe al sugo. per vincere deve giocare organizzati...come li faceva giocare allegri. tutto qui.

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