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giorgiop

Modifica regola del fuorigioco eliminando il momento di gioco del pallone da parte del compagno

Post in rilievo

Scusate per questi di giorni di silenzio perché volevo conferme di quello che mi ha riferito la mia fonte P.C.  P.C. lavora nell'ambito calcistico professionale e ha molti contatti con gli arbitri. Parliamo molto del forum e soprattutto delle teorie del Maestro ( Mi aiuta nella comprensione dei sacri testi). Gli ho sottoposto l'innovazione al fuorigioco del Maestro e ne è rimasto molto colpito, essendo lui della scuola pre var si è domandato perché nessuno ci avesse pensato prima. Gli ho anche parlato degli impedimenti dell'IFAB che Primo tra noi Apostoli ha portato alla luce, e mi ha detto che se ne sarebbe interessato. Dopo qualche giorno mi ha ricontattato e mi ha detto che ha riscontrato anche lui le stesse resistenze innaturali, ma che dopo aver parlato con lui la loro posizione si era ammorbidita di molto. Unica cosa, secondo lui una modifica del genere non può essere effettuata fino a dopo che ci sarà un cambio ai vertici della UEFA. Lui prevede la caduta di Ceferin verso la fine di quest'anno e poi cominceranno a filtrare notizie che riporteranno strascichi di quello di cui stiamo discutendo in questo forum. Maestro credo che la sua idea di tradurre tutto in Inglese sia perfetta e che il momento sia adatto. Vivremo un momento simile alla nascita del Luteranesimo con il suo Fuorigioco a cambiare l'arcaico e inadatto sistema che ci circonda adesso.

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16 ore fa, giorgiop ha scritto:

A seguire ....

Maestro, tenga assolutamente in considerazione una platea vergine , scevra di contaminazioni ...composta da migliaia di milioni .

Io non ne sottovalutarei il potenziale.

Potrebbe essere una svolta epocale.

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Con la regola da me proposta per l‘attaccante è facile non cadere in fuorigioco guardando l’arrivo del pallone oltre l’ultimo difensore.

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16 minuti fa, giorgiop ha scritto:

Con la regola da me proposta per l‘attaccante è facile non cadere in fuorigioco guardando l’arrivo del pallone oltre l’ultimo difensore.

Solo se il difensore si è venduto la partita. 

O se è stato inchiodato al terreno. 

O se è infortunato. 

Altrimenti, in condizioni di normalità, il difensore non deve fare altro che arrivare prima dell'attaccante sulla linea della palla in arrivo SENZA LA NECESSITÀ DI INTERCETTARE LA PALLA, DI TOCCARLA, SI STARNE VICINO. 

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15 ore fa, giorgiop ha scritto:

In attesa di risponderti in dettaglio conto in serata, la domanda che rivolgo a tutti, Giobstreet in testa è questa:

io attaccante in posizione regolare o in linea con l’ultimo difensore, quando controllando la traiettoria della palla in arrivo, la palla stessa, vedo che vengo da essa superato, scatto sistematicamente e velocemente in avanti per andare a prenderla e poi segnare possibilmente; l’ultimo difensore che fa, si muove o resta fermo, e se si muove come e quando; secondo me l’attaccante la vince sempre sull’ultimo difensore; attenzione stiamo esaminando una situazioni di gioco con la nuova regola da me riveduta e corretta per la rilevazione del fuorigioco, quando in difesa, in area si gioca esclusivamente a zona come sempre è avvenuto finora.

MAESTRO

io attaccante in posizione regolare o in linea con l’ultimo difensore, quando controllando la traiettoria della palla in arrivo, la palla stessa, vedo che vengo da essa superato

ATTACCANTE

Mister, un momento: non è così semplice. Io sto guardando la palla, è vero. Ma il difensore tenta di mettermi in fuorigioco, quindi sta provando a superarli per giungere lui per primo sulla linea della palla in arrivo. In questo modo io devo nuovamente superarlo. E per fare questo sto rinculando, prendendo preziosi metri di campo 

 

MAESTRO

scatto sistematicamente e velocemente in avanti per andare a prenderla e poi segnare possibilmente

ATTACCANTE

Sarebbe bello, ma il difensore ha corso più veloce e ha raggiunto per primo la linea della palla. Sono in fuorigioco. 

oppure si è fermato, lasciando che andassi io solo verso la palla. Ora è in mio possesso, però il difensore è lì che mi aspetta... Quindi non posso in vol armi verso la porta con questa facilità. 

 

MAESTRO

l’ultimo difensore che fa, si muove o resta fermo, e se si muove come e quando

DIFENSORE

Dipende, Mister. 

se il passaggio arriva da molto dietro (tipo lancio alla Bonucci) sicuramente vado incontro alla palla, perché così facendo ho comunque la meglio: se arrivo prima dell'attaccante sulla linea della palla è fuorigioco. Se ci arriva prima lui l'ho comunque fatto arretrare di tanto, senza contare il fatto che nel frattempo la palla ci avrà superati, e lui dovrà scattare nuovamente indietro per raggiungerla. 

al 20° giocando così l'attaccante sarà già stremato. 

Altra scelta è quella di essere più attendista, perché tanto grazie alla sua riforma so che l'attaccante avrà molta più difficoltà nel tentare di scattarmi alle spalle sul passaggio, perchè finirebbe in fuorigioco. Quindi, tolto l'enorme rischio che lui mi sorprenda partendo senza palla alle mie spalle al momento del passaggio, posso anche rimanere più statico, vigile solo sul possibile anticipo che effettuero'. Tanto dove vuoi che vada l'attaccante? Deve prima aspettare che la palla lo raggiunga e lo superi. 

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2 ore fa, giorgiop ha scritto:

Con la regola da me proposta per l‘attaccante è facile non cadere in fuorigioco guardando l’arrivo del pallone oltre l’ultimo difensore.

Skriniar

"Con la regola da Lei proposta, di cui le sono enormemente grato, per me è facile controllare gli attaccanti: se ho tempo e voglia li metto in fuorigioco arrivando prima di loro sulla linea della palla (tanto sono molto veloce); se invece voglio essere più attendista e marcatore aspetto la mossa dell'attaccante, che comunque NON PUÒ SCATTARE IN AVANTI SUL PASSAGGIO, come ora (cosa che crea molti problemi a noi difensori), ma dovrà comunque aspettare che la palla lo raggiunga e lo superi*. 

 

 

 

*ATTENZIONE A QUESTO PASSAGGIO SUGGERITOCI DA SKRINIAR E MAI ANALIZZATO PRIMA D'ORA

 

Con la proposta del Maestro, l'attaccante dovrà avere ovviamente un atteggiamento attendista fino all'arrivo della palla (agosto della bilancia per determinare il fuorigioco). 

Già detto del duello possibile tra difensore e attaccante per far scattare/evitare il fuorigioco, analizziamo ora cosa succede dopo tale duello (ammesso ci sia stato). 

 

Esistono 2 POSSIBILI OPZIONI:

1. Che il passaggio per l'attaccante sia su di lui (ovverosia non un passaggio filtrante, sulla corsa). 

2. Che il passaggio sia nello spazio, filtrante, sulla corsa dell'attaccante. 

 

Ovviamente ciò avviene già ora. 

Analizziamo il primo scenario

- l'attaccante si trova in una situazione di staticità in attesa della palla. Il difensore sarà così favorito perché potrà tentare l'anticipo senza patemi, dato che ha due opzioni vincenti: a) anticipare l'attaccante, rubandogli il pallone; b) bucare l'anticipo sul pallone, ma mettendo comunque l'attaccante in fuorigioco perché, anticipandolo fisicamente, ponendosi con il corpo davanti a lui, lo avrà comunque messo in fuorigioco. 

Con la regola attuale, invece, se il difensore buca l'anticipo l'attaccante si in vola in rete da solo. 

 

Secondo scenario:

- la riforma del Maestro renderebbe complicato per l'attaccante rendere giocabile un passaggio filtrante, nello spazio, sulla corsa. 

Mentre oggi lo stesso attaccante per partire, scattare, lanciarsi in avanti all'inseguimento della palla, deve (per evitare il fuorigioco) semplicemente aspettare il momento in cui parte il passaggio, con la riforma dovrà aspettare invece che la palla lo superi, e che lo superi prima che il pallone stesso superi il difensore. Il grosso problema per l'attaccante dunque NON SARÀ SOLO CERCARE DI EVITARE IL FUORIGIOCO, ma - nel caso lo abbia evitato - andare a raggiungere il pallone partendo, praticamente, da fermo. O comunque non già in corsa, come avviene ora. Perché scattare sul passaggio il difensore avrebbe vita facile a metterlo in fuorigioco. 

 

Per ovviare a ciò, l'unica possibilità sarebbe quella di partire sempre da dietro, in quella sorta di dinamica già analizzata e definita "alla viva il parroco", in cui si lancia palla in avanti e la si va a rincorrere. 

 

**Restano invece salvi, ovviamente tutti quei casi che già oggi non costituiscono fuorigioco, ovverosia il passaggio filtrante, nello spazio, sulla corsa, effettuato con l'attaccante ben al di qua della linea dell'ultimo difensore. 

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15 ore fa, giorgiop ha scritto:

In attesa di risponderti in dettaglio conto in serata, la domanda che rivolgo a tutti, Giobstreet in testa è questa:

io attaccante in posizione regolare o in linea con l’ultimo difensore, quando controllando la traiettoria della palla in arrivo, la palla stessa, vedo che vengo da essa superato, scatto sistematicamente e velocemente in avanti per andare a prenderla e poi segnare possibilmente; l’ultimo difensore che fa, si muove o resta fermo, e se si muove come e quando; secondo me l’attaccante la vince sempre sull’ultimo difensore; attenzione stiamo esaminando una situazioni di gioco con la nuova regola da me riveduta e corretta per la rilevazione del fuorigioco, quando in difesa, in area si gioca esclusivamente a zona come sempre è avvenuto finora.

Secondo me il difensore si muoverà esattamente come ora. O correrà in direzione opposta all'attaccante per metterlo in fuorigioco, oppure, se l'attaccante riesce a non caderci, correrà nella sua stessa direzione per raggiungerlo ed ostacolarlo. Sono solo i tempi che cambieranno.

 

Ma la problematica che ho sollevato io consiste nella difficoltà nel rilevare questa tipologia di fuorigioco. E' impossibile per un essere umano valutare due situazioni nello stesso istante che si trovano in due campi visivi diversi.

 

Esempio: Attaccante su una fascia, diciamo vicino al guardalinee, difensore sull'altra. Pallone lanciato dalle retrovie verso l'attaccante. Il guardalinee deve valutare l'istante in cui il pallone raggiunge il difensore, ovviamente guardando in alto. Contemporaneamente, in quello stesso istante, deve valutare se l'attaccante sia davanti o meno al difensore, situazione che si trova fuori dal campo visivo rispetto a quello che sta valutando. Come fa?

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Io attaccante non accetto più, mi rifiuto di dipendere dalla volontà, dall’iniziativa del mio compagno nel momento in cui mi passa il pallone in avanti, spesso impreciso, mettendomi fuori tempo (regola attuale) ma guardo, seguo solo il pallone nella sua traiettoria in avanti per scattare oltre la linea dell’ultimo difensore (regola giorgiop); così gestendomi da solo, autonomamente il non fuorigioco, non sbaglio mai.

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Bel thread fuffa.  

Per allungare le squadre ma mantenere lo spirito antispeculativo della regola , se proprio la si deve cambiare e rendere di facile applicazione , basta eliminare tutte le stupidaggini di attivo passivo etc 

Tirare due linee ai 16 metri .

Da lì in poi è fuorigioco . 

Prima no.

Se non c'è luce è buono 

Se c'è luce e fuorigioco .

 

Fine .

Senza tutte le menate scritte

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Bel thread fuffa.  
Per allungare le squadre ma mantenere lo spirito antispeculativo della regola , se proprio la si deve cambiare e rendere di facile applicazione , basta eliminare tutte le stupidaggini di attivo passivo etc 
Tirare due linee ai 16 metri .
Da lì in poi è fuorigioco . 
Prima no.
Se non c'è luce è buono 
Se c'è luce e fuorigioco .
 
Fine .
Senza tutte le menate scritte
Giuro che non è un mio account alternativo.
Ti voglio bene.

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54 minuti fa, giorgiop ha scritto:

Io attaccante non accetto più, mi rifiuto di dipendere dalla volontà, dall’iniziativa del mio compagno nel momento in cui mi passa il pallone in avanti, spesso impreciso, mettendomi fuori tempo (regola attuale) ma guardo, seguo solo il pallone nella sua traiettoria in avanti per scattare oltre la linea dell’ultimo difensore (regola giorgiop); così gestendomi da solo, autonomamente il non fuorigioco, non sbaglio mai.

Peccato solo che il calcio sia un gioco di squadra. 

E, ancora una volta, queste difficoltà da Lei sottolineate sono proprie del calcio amatoriale, dilettantesco, dopolavorista. 

Nel calcio professionistico ci si allena ai passeggi, e ai movimenti sincronizzati e coordinati. 

Con queste sottolineatura, Magister, lei chiedo una svolta in senso amatoriale del calcio professionistico, dove l'attaccante gioca per se, inseguendo e guardando solo la palla. 

Con una sola mossa sta:

1. Aiutando le difese che giocano a zona, 

2. Distruggendo il CVA applicato agli attaccanti, 

3. Portando il calcio professionistico a regredire in modalità parrocchiali, da oratorio

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1 ora fa, Giobstreet ha scritto:

Peccato solo che il calcio sia un gioco di squadra. 

E, ancora una volta, queste difficoltà da Lei sottolineate sono proprie del calcio amatoriale, dilettantesco, dopolavorista. 

Nel calcio professionistico ci si allena ai passeggi, e ai movimenti sincronizzati e coordinati. 

Con queste sottolineatura, Magister, lei chiedo una svolta in senso amatoriale del calcio professionistico, dove l'attaccante gioca per se, inseguendo e guardando solo la palla. 

Con una sola mossa sta:

1. Aiutando le difese che giocano a zona, 

2. Distruggendo il CVA applicato agli attaccanti, 

3. Portando il calcio professionistico a regredire in modalità parrocchiali, da oratorio

Giobstreet scusami ma mi sembra che sei fissato con il discorso del calcio amatoriale abbinandolo alla mia proposta innovativa sulla rilevazione del fuorigioco che invece è prettamente ed esclusivamente indirizzata al calcio giocato PROFESSIONISTICO; ti rammento anche che questo tema di cui stiamo discutendo e che ci vede su due posizioni di veduta diverse, ripeto la sua amatoriale, la mia professionistica, non va collegato alla manovra, al CVA, alle azioni in svolgimento nelle loro diverse manifestazioni collettive, a scambi, dribbling, tiri in porta, colpi di testa, ripartenze, contropiede, giro palla, cross e così via dicendo, ma ad un preciso, ben definito, circostanziato, isolato, autonomo, specificato e preciso istante; quello del momento del passaggio (regolare attuale) e quello del controllo del pallone (regola giorgiop) valevole e adatto al calcio professionistico e se vuoi anche a quello amatoriale; il solco è tracciato, non si torna indietro e soprattutto non si devia, lascia perdere i consigli che ricevi da persone pseudo addetti ai lavori, contrari alla mia riforma a prescindere, senza valida motivazione;

la massima è: con la regola da me proposta per l‘attaccante è facile non cadere in fuorigioco guardando l’arrivo del pallone oltre l’ultimo difensore, con la regola attuale del momento del passaggio è molto difficile non cadere in fuorigioco.

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2 ore fa, klausy72 ha scritto:

Bel thread fuffa.  

Per allungare le squadre ma mantenere lo spirito antispeculativo della regola , se proprio la si deve cambiare e rendere di facile applicazione , basta eliminare tutte le stupidaggini di attivo passivo etc 

Tirare due linee ai 16 metri .

Da lì in poi è fuorigioco . 

Prima no.

Se non c'è luce è buono 

Se c'è luce e fuorigioco .

 

Fine .

Senza tutte le menate scritte

Può essere ma il fuorigioco da16 metri in poi come va rilevato con la vecchia o la nuova regola.

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1 minuto fa, giorgiop ha scritto:

Può essere ma il fuorigioco da16 metri in poi come va rilevato con la vecchia o la nuova regola.

Ho scritto. Come 100 anni fa .Di qua buono di là no.

 

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6 ore fa, Giobstreet ha scritto:

Solo se il difensore si è venduto la partita. 

O se è stato inchiodato al terreno. 

O se è infortunato. 

Altrimenti, in condizioni di normalità, il difensore non deve fare altro che arrivare prima dell'attaccante sulla linea della palla in arrivo SENZA LA NECESSITÀ DI INTERCETTARE LA PALLA, DI TOCCARLA, SI STARNE VICINO. 

Certo ma ti sei dimenticato che il difensore GIOCA A ZONA quindi resta fermo, non marca a uomo, quasi sempre come avviene adesso; vanno in due sul pallone bene assistiamo ad un meraviglioso duello, vince chi corre più veloce ed è maggiormente dotato fisicamente di solito più l'attaccante del difensore, se poi l'attaccante è un Lukaku i giochi sono ben che fatti, l'attaccante va in rete; se non è Lukaku ma un attaccante normale allora si guadagna un calcio di rigore per fallo del difensore poco ma sicuro.

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16 minuti fa, klausy72 ha scritto:

Ho scritto. Come 100 anni fa .Di qua buono di là no.

 

Io invece dico di là anche buono se prima la palla ha superato questa linea dei 16 metri.

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3 minuti fa, giorgiop ha scritto:

Certo ma ti sei dimenticato che il difensore GIOCA A ZONA quindi resta fermo, non marca a uomo, quasi sempre come avviene adesso; vanno in due sul pallone bene assistiamo ad un meraviglioso duello, vince chi corre più veloce ed è maggiormente dotato fisicamente di solito più l'attaccante del difensore, se poi l'attaccante è un Lukaku i giochi sono ben che fatti, l'attaccante va in rete; se non è Lukaku ma un attaccante normale allora si guadagna un calcio di rigore per fallo del difensore poco ma sicuro.

Ma quando mai? 

Qualunque difesa a zona rispetto al fuorigioco è tutto meno che statica (salvo si addormentino, cosa che accade tanto a zona quanto a Uomo). La linea difensiva ORA si muove ad elastico in base alla posizione dell'attaccante. La stessa cosa farebbe con la di Lei riforma, dovendo tener presente attaccante e linea della palla. 

 

Dire che a zona i difensori sono statici è una falsità totale (che non la conoscessi mi farebbe pensare a una persona che scrive senza mai aver visto una partita di calcio professionistica), buona per avvalorare una tesi che non regge

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36 minuti fa, giorgiop ha scritto:

la massima è: con la regola da me proposta per l‘attaccante è facile non cadere in fuorigioco guardando l’arrivo del pallone oltre l’ultimo difensore, con la regola attuale del momento del passaggio è molto difficile non cadere in fuorigioco.

Scusami se insisto sempre sullo stesso tasto ma anche per l'attaccante risulterà difficile capire quando si trova in fuorigioco e quando no dovendo verificare quando il pallone lo raggiunge e contemporaneamente verificare la posizione del penultimo difensore. Attualmente questo non accade poiché l'attaccante parte prima del passaggio o sente con l'udito il momento del passaggio. Con la tua regola deve necessariamente visionare la sua posizione in funzione del pallone e contemporaneamente verificare la propria posizione in funzione del difensore. Il discorso si facilita se i due giocatori sono a contatto ma, se non lo fossero, diventerebbe tutto più difficile per tutti.

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4 ore fa, ciruzzo ha scritto:

E' agosto,,,, fa caldo..anzi caldissimo.... NON si possono leggere questi post......ne parliamo a Settembre.

Ma scherzi?!? Questa è la lettura dell’estate! Ed è pure gratis!

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27 minuti fa, giorgiop ha scritto:

Giobstreet scusami ma mi sembra che sei fissato con il discorso del calcio amatoriale abbinandolo alla mia proposta innovativa sulla rilevazione del fuorigioco che invece è prettamente ed esclusivamente indirizzata al calcio giocato PROFESSIONISTICO; ti rammento anche che questo tema di cui stiamo discutendo e che ci vede su due posizioni di veduta diverse, ripeto la sua amatoriale, la mia professionistica, non va collegato alla manovra, al CVA, alle azioni in svolgimento nelle loro diverse manifestazioni collettive, a scambi, dribbling, tiri in porta, colpi di testa, ripartenze, contropiede, giro palla, cross e così via dicendo, ma ad un preciso, ben definito, circostanziato, isolato, autonomo, specificato e preciso istante; quello del momento del passaggio (regolare attuale) e quello del controllo del pallone (regola giorgiop) valevole e adatto al calcio professionistico e se vuoi anche a quello amatoriale; il solco è tracciato, non si torna indietro e soprattutto non si devia, lascia perdere i consigli che ricevi da persone pseudo addetti ai lavori, contrari alla mia riforma a prescindere, senza valida motivazione;

la massima è: con la regola da me proposta per l‘attaccante è facile non cadere in fuorigioco guardando l’arrivo del pallone oltre l’ultimo difensore, con la regola attuale del momento del passaggio è molto difficile non cadere in fuorigioco.

Magister, 

è Lei che - incomprensibilmente, non essendo sua abitudine - si è fissato con questa riforma che ha 2 gravi VIZI DI FONDO:

1. È anacronistica, 

2. È decontestualizzata dal calcio professionistico. 

 

- È anacronistica perché Lei l'ha concepita anni fa, prima del Var. Avrebbe potuto avere un senso parlarne all'epoca del suo concepimento, ma stante l'innovazione portata dal Var NON HA RAGIONE D'ESSERE. 

- È decontestualizzata perché Lei parla di dinamiche amatoriali: linea difensiva statica, attaccante che pensa solo al pallone fregandosene si coordinarsi con il compagno di squadra, gente che parte in batterie dei 100mt piani. 

 

 

* Detto solo tra me (che sono il suo primo discepolo) e Lei (che è il mio sommo Maestro), le spiego com'è andata:

 

- Lei si è esaltato per l'improvvisa escalation dell'altra discussione, e dell'improvvisa creazione della fede nell'Uomo Moderno;

- Ha deciso di cavalcare l'onda, ha aperto l'Archivio del suo PC è ha pensato: " Abbiamo fatto 3.000.000, facciamo 3.000.001: butto dentro la proposta di riforma del fuorigioco".

Il problema però, Maestro, è che la riforma è stata superata dal Var, non ha più senso, è sbagliata proprio la premessa "per rendere più chiaro il fuorigioco, favorire la chiamata del guardalinee".

Inoltre è verissimo sì che lei vanta 67anni di esperienza in ambito calcistico, MA sempre nel calcio dilettantistico (da allenatore e giovane giocatore) e amatoriale (da giocatore "maturo"). Questo, se mi permette, le porta ad avere a volte visioni legate alla sua esperienza pratica, toccata con mano. Che però, per l'appunto, è prevalentemente amatoriale/dilettantistica.

 

In ultimo, ma non per ultimo, un suggerimento

Quoto

non si devia, lascia perdere i consigli che ricevi da persone pseudo addetti ai lavori

Se Lei si esprime in questi termini, dà adito a quelle malelingue che affermano - non conoscendola - Lei sia arrogante e presuntuoso, ritenendo con competenti tutti coloro che non condividono le Sue teorie. 

Siccome noi apostoli sappiamo che non è così, che Lei è per il confronto reale, non per l'autocelebrazione; e che non è assolutamente vero che secondo Lei se uno non concorda con le sue idee vuol dire che non le ha comprese o che è incompetente (non ammettendo dunque l'eventualità di essere Lei in fallo), sarebbe meglio evitare certe frasi. 

 

Sempre Suo, 

Giobstreet

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13 minuti fa, Giobstreet ha scritto:

Ma quando mai? 

Qualunque difesa a zona rispetto al fuorigioco è tutto meno che statica (salvo si addormentino, cosa che accade tanto a zona quanto a Uomo). La linea difensiva ORA si muove ad elastico in base alla posizione dell'attaccante. La stessa cosa farebbe con la di Lei riforma, dovendo tener presente attaccante e linea della palla. 

 

Dire che a zona i difensori sono statici è una falsità totale (che non la conoscessi mi farebbe pensare a una persona che scrive senza mai aver visto una partita di calcio professionistica), buona per avvalorare una tesi che non regge

Stai attaccando il maestro:|, e perdipiù lo stai facendo con forza, foga, furia, furore, potenza!!!!.grr.grr.grr

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Quoto

la massima è: con la regola da me proposta per il DIFENSORE è facile attuare il fuorigioco guardando l’arrivo del pallone e la posizione dell'attaccante, con la regola attuale del momento del passaggio è molto più difficile attuare il fuorigioco

 

Adesso, Andrea Crotti ha scritto:

Stai attaccando il maestro:|, e perdipiù lo stai facendo con forza, foga, furia, furore, potenza!!!!.grr.grr.grr

Sì , fratello Apostolo. 

Ma il mio comportamento è dettato da amare, fede, passione, riconoscenza, stima, entusiasmo, partecipazione, orgoglio, insolazione e un paio di Mojito

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4 ore fa, Totik ha scritto:

Secondo me il difensore si muoverà esattamente come ora. O correrà in direzione opposta all'attaccante per metterlo in fuorigioco, oppure, se l'attaccante riesce a non caderci, correrà nella sua stessa direzione per raggiungerlo ed ostacolarlo. Sono solo i tempi che cambieranno.

 

Ma la problematica che ho sollevato io consiste nella difficoltà nel rilevare questa tipologia di fuorigioco. E' impossibile per un essere umano valutare due situazioni nello stesso istante che si trovano in due campi visivi diversi.

 

Esempio: Attaccante su una fascia, diciamo vicino al guardalinee, difensore sull'altra. Pallone lanciato dalle retrovie verso l'attaccante. Il guardalinee deve valutare l'istante in cui il pallone raggiunge il difensore, ovviamente guardando in alto. Contemporaneamente, in quello stesso istante, deve valutare se l'attaccante sia davanti o meno al difensore, situazione che si trova fuori dal campo visivo rispetto a quello che sta valutando. Come fa?

Scusa il ritardo nelle risposte, questa è la prima poi verrà la seconda, sono pressato da farle, registro leggendoti che anche tu hai le idee chiare e mature del tema in questione, forse sei un addetto ai lavori, arbitro o meglio allenatore; proseguo con il mio pensiero per esprimere e farti conoscere il mio punto di vista sulle tue pertinenti osservazioni;

TU

Secondo me il difensore si muoverà esattamente come ora. O correrà in direzione opposta all'attaccante per metterlo in fuorigioco, oppure, se l'attaccante riesce a non caderci, correrà nella sua stessa direzione per raggiungerlo ed ostacolarlo. Sono solo i tempi che cambieranno.

IO

Certo come anch’io ho precisato in precedenza cambierà poco per il difensore, il suo movimento, il problema è nella SCELTA DI UNO DEI DUE TEMPI CHE HAI EVIDENZIATO da cui dipende l’esito del suo intervento; quello più ricorrente sarà la corsa in senso opposto per attuare l’elastico difensivo come sempre avviene; invece correre dietro all’attaccante è meno accattivante, più faticosa e rischiosa perché può comportare la perdita del duello 1vs1 oppure peggio ancora un fallo da rigore commesso in area;

TU

Ma la problematica che ho sollevato io consiste nella difficoltà nel rilevare questa tipologia di fuorigioco. E' impossibile per un essere umano valutare due situazioni nello stesso istante che si trovano in due campi visivi diversi.

IO

Certo ma ho già pensato alla contromossa di aggiustamento da adottare, ovvero dato per acquisito che stando in linea con l’ultimo difensore per me attaccante è più difficile scattare in avanti senza cadere in fuorigioco per il motivo che anche tu hai sottolineato, attenzione perché se io mi trovo a contatto con l’ultimo difensore il mio campo visivo si ravvicina molto fino a diventare un’immagine sola, una foto da tenere sotto controllo visivo attivo, senza sdoppiamento quindi facilitando abbastanza la mia azione d’inserimento; riprendo, la mia contromossa di aggiustamento, di accomodamento, di contromisura è questa ovvero mi dispongo leggermente dietro il mio ultimo difensore, la sua linea per eludere sue eventuali iniziative nei due sensi per non farmi incastrare, intrappolare;

TU

Esempio: Attaccante su una fascia, diciamo vicino al guardalinee, difensore sull'altra. Pallone lanciato dalle retrovie verso l'attaccante. Il guardalinee deve valutare l'istante in cui il pallone raggiunge il difensore, ovviamente guardando in alto. Contemporaneamente, in quello stesso istante, deve valutare se l'attaccante sia davanti o meno al difensore, situazione che si trova fuori dal campo visivo rispetto a quello che sta valutando. Come fa?

IO

Giusta osservazione, non è certo agevole ma è riscontrabile in partita il tuo caso, esempio, io non direi come dici tu ovvero che il guardialinee deve valutare l’istante in cui il pallone raggiunge l’ultimo difensore ma l’istante in cui il pallone raggiunge e supera l’attaccante, cui di solito è diretto con l’assist del compagno; è lì, in quel momento o istante che il pallone superando l’attaccante che il guardialinee deve concentrare, puntare la sua attenzione per valutare se l’attaccante era o meno già in fuorigioco rispetto alla linea dell’ultimo difensore; è tutto innovativo ma facile da capire e da rilevare in un unico campo visivo ben definito.

 

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