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giorgiop

Modifica regola del fuorigioco eliminando il momento di gioco del pallone da parte del compagno

Post in rilievo

45 minuti fa, Giobstreet ha scritto:

 

Sì , fratello Apostolo. 

Ma il mio comportamento è dettato da amare, fede, passione, riconoscenza, stima, entusiasmo, partecipazione, orgoglio, insolazione e un paio di Mojito

Meglio la birra altrimenti vai su di giri, ma tu sei il primo degli apostoli ti è concesso anche il Mojito.

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58 minuti fa, Totik ha scritto:

Scusami se insisto sempre sullo stesso tasto ma anche per l'attaccante risulterà difficile capire quando si trova in fuorigioco e quando no dovendo verificare quando il pallone lo raggiunge e contemporaneamente verificare la posizione del penultimo difensore. Attualmente questo non accade poiché l'attaccante parte prima del passaggio o sente con l'udito il momento del passaggio. Con la tua regola deve necessariamente visionare la sua posizione in funzione del pallone e contemporaneamente verificare la propria posizione in funzione del difensore. Il discorso si facilita se i due giocatori sono a contatto ma, se non lo fossero, diventerebbe tutto più difficile per tutti.

Grande Totik, giuste osservazioni le tue cui ho già appena risposto spero abbastanza esaurientemente; se attaccante e ultimo difensore sono distanti tra loro la situazione di gioco sia per l'attaccante che per l'ultimo uomo si complica un po ma non i maniera insormontabile ; inoltre questo distanziamento tra i due opposti giocatori è verificabile, riscontrabile in casi abbastanza rari, perché di solito attaccante e ultimo uomo, nella questione da prendere in esame, sono posizionati a distanza ravvicinata se non a stretto contatto di gomito.

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2 minuti fa, giorgiop ha scritto:

Giusta osservazione, non è certo agevole ma è riscontrabile in partita il tuo caso, esempio, io non direi come dici tu ovvero che il guardialinee deve valutare l’istante in cui il pallone raggiunge l’ultimo difensore ma l’istante in cui il pallone raggiunge e supera l’attaccante, cui di solito è diretto con l’assist del compagno; è lì, in quel momento o istante che il pallone superando l’attaccante che il guardialinee deve concentrare, puntare la sua attenzione per valutare se l’attaccante era o meno già in fuorigioco rispetto alla linea dell’ultimo difensore; è tutto innovativo ma facile da capire e da rilevare in un unico campo visivo ben definito.

No, non ci siamo. Verificare che il pallone raggiunga il difensore o l'attaccante non cambia assolutamente la problematica.

Ripeto l'esempio aggiungendo dei dettagli per meglio spiegare quello che intendo: attaccante vicino al guardalinee e lancio lungo verso di lui che ovviamente corre sulla fascia. Penultimo difensore dall'altra parte del campo, sull'altra fascia, che magari corre verso la metà campo. Il guardalinee deve verificare quando il pallone raggiunge la linea, che è in movimento, dell'attacante che corre. Il pallone è in aria, il guardalinee, per fissare l'istante in cui deve controllare la regolarità dell'azione, ossia se è fuorigioco o meno, deve alzare la testa e verificare quando il pallone raggiunge la linea dell'attaccante. A quel punto pensa dentro di sè: ok, il pallone ha raggiunto l'attaccante **, verifichiamo se questi si trova avanti o indietro rispetto al difensore. Allora il guardalinee deve abbassare lo sguardo e controllare le posizioni reciproche dei due giocatori. Ma quello che guarderà sarà successivo all'istante in cui avrebbe dovuto verificare il fuorigioco. Non potrà mai verificare se è fuorigioco se contemporaneamente, in un altro campo visivo, deve fissare l'istante, il QUANDO, in cui controllare l'offside.

 

** questa controllo è già di per sè quasi impossibile da fare quando due corpi sono in movimento, il pallone ed il giocatore, e non sono su un piano ma nello spazio e percorrono traiettorie sghembe. Attualmente il fuorigioco si verifica controllando le posizioni di due corpi su un piano in un determinato istante, e spesso l'occhio umano sbaglia. Immagina il pallone che ha una traiettoria, il giocatore un'altra, il primo è in aria, il secondo sul campo. Sarebbe difficile anche con il VAR fissare questo istante.

Se mi posso permettere, l'errore che commetti nel valutare questa regola è che immagini solo situazioni con giocatori a contatto tra di loro e palloni rasoterra.

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32 minuti fa, giorgiop ha scritto:

Scusa il ritardo nelle risposte, questa è la prima poi verrà la seconda, sono pressato da farle, registro leggendoti che anche tu hai le idee chiare e mature del tema in questione, forse sei un addetto ai lavori, arbitro o meglio allenatore; proseguo con il mio pensiero per esprimere e farti conoscere il mio punto di vista sulle tue pertinenti osservazioni;

TU

Secondo me il difensore si muoverà esattamente come ora. O correrà in direzione opposta all'attaccante per metterlo in fuorigioco, oppure, se l'attaccante riesce a non caderci, correrà nella sua stessa direzione per raggiungerlo ed ostacolarlo. Sono solo i tempi che cambieranno.

IO

Certo come anch’io ho precisato in precedenza cambierà poco per il difensore, il suo movimento, il problema è nella SCELTA DI UNO DEI DUE TEMPI CHE HAI EVIDENZIATO da cui dipende l’esito del suo intervento; quello più ricorrente sarà la corsa in senso opposto per attuare l’elastico difensivo come sempre avviene; invece correre dietro all’attaccante è meno accattivante, più faticosa e rischiosa perché può comportare la perdita del duello 1vs1 oppure peggio ancora un fallo da rigore commesso in area;

TU

Ma la problematica che ho sollevato io consiste nella difficoltà nel rilevare questa tipologia di fuorigioco. E' impossibile per un essere umano valutare due situazioni nello stesso istante che si trovano in due campi visivi diversi.

IO

Certo ma ho già pensato alla contromossa di aggiustamento da adottare, ovvero dato per acquisito che stando in linea con l’ultimo difensore per me attaccante è più difficile scattare in avanti senza cadere in fuorigioco per il motivo che anche tu hai sottolineato, attenzione perché se io mi trovo a contatto con l’ultimo difensore il mio campo visivo si ravvicina molto fino a diventare un’immagine sola, una foto da tenere sotto controllo visivo attivo, senza sdoppiamento quindi facilitando abbastanza la mia azione d’inserimento; riprendo, la mia contromossa di aggiustamento, di accomodamento, di contromisura è questa ovvero mi dispongo leggermente dietro il mio ultimo difensore, la sua linea per eludere sue eventuali iniziative nei due sensi per non farmi incastrare, intrappolare;

TU

Esempio: Attaccante su una fascia, diciamo vicino al guardalinee, difensore sull'altra. Pallone lanciato dalle retrovie verso l'attaccante. Il guardalinee deve valutare l'istante in cui il pallone raggiunge il difensore, ovviamente guardando in alto. Contemporaneamente, in quello stesso istante, deve valutare se l'attaccante sia davanti o meno al difensore, situazione che si trova fuori dal campo visivo rispetto a quello che sta valutando. Come fa?

IO

Giusta osservazione, non è certo agevole ma è riscontrabile in partita il tuo caso, esempio, io non direi come dici tu ovvero che il guardialinee deve valutare l’istante in cui il pallone raggiunge l’ultimo difensore ma l’istante in cui il pallone raggiunge e supera l’attaccante, cui di solito è diretto con l’assist del compagno; è lì, in quel momento o istante che il pallone superando l’attaccante che il guardialinee deve concentrare, puntare la sua attenzione per valutare se l’attaccante era o meno già in fuorigioco rispetto alla linea dell’ultimo difensore; è tutto innovativo ma facile da capire e da rilevare in un unico campo visivo ben definito.

 

 

Eccolo fratelli! 

Eccolo il mio Maestro! 

Eccolo il Genio che tutti amiamo! 

 

Come la Montagna che va da Maometto, allo stesso modo inventa una riforma del fuorigioco farlocca, un perfetto cavallo di Troya, per fare in modo che se non è il difensore a marcate a Uomo l'attaccante, è l'Attaccante che deve marcare a Uomo il Difensore! 

 

Beh, che dire: chapeau! 

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8 minuti fa, giorgiop ha scritto:

inoltre questo distanziamento tra i due opposti giocatori è verificabile, riscontrabile in casi abbastanza rari, perché di solito attaccante e ultimo uomo, nella questione da prendere in esame, sono posizionati a distanza ravvicinata se non a stretto contatto di gomito.

Se si gioca con la difesa in linea capita spesso che a tenere in gioco un attaccante sia un difensore dall'altra parte del campo. E poi, se anche fosse una situazione rara, si potrebbe comunque verificare e bisogna tenerne conto quando si valuta un cambiamento regolamentare. Non possiamo dire: è raro quindi non prendiamolo in considerazione, perché poi, quando accade, bisogna sapere come comportarsi.

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8 minuti fa, Totik ha scritto:

Se si gioca con la difesa in linea capita spesso che a tenere in gioco un attaccante sia un difensore dall'altra parte del campo. E poi, se anche fosse una situazione rara, si potrebbe comunque verificare e bisogna tenerne conto quando si valuta un cambiamento regolamentare. Non possiamo dire: è raro quindi non prendiamolo in considerazione, perché poi, quando accade, bisogna sapere come comportarsi.

E vabbè, ci faremo un'altra riforma in quel caso. La controriforma

 

E come il meccanico che mentre ti aggiusta una cosa ne manomette un'altra, in modo che poi ci dovrai tornare. 

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1 ora fa, Giobstreet ha scritto:

Ma quando mai? 

Qualunque difesa a zona rispetto al fuorigioco è tutto meno che statica (salvo si addormentino, cosa che accade tanto a zona quanto a Uomo). La linea difensiva ORA si muove ad elastico in base alla posizione dell'attaccante. La stessa cosa farebbe con la di Lei riforma, dovendo tener presente attaccante e linea della palla. 

 

Dire che a zona i difensori sono statici è una falsità totale (che non la conoscessi mi farebbe pensare a una persona che scrive senza mai aver visto una partita di calcio professionistica), buona per avvalorare una tesi che non regge

Giobstreet qui sei andato completamente fuori strada, questo tuo messaggio dimostra con mia grande sorpresa che (ma dubito sia vero) non conosci i gol evitabili causati, derivanti dalla zona in difesa, in area con le sue rischiose, controproducenti applicazioni tattiche, in mancanza di marcatura a uomo moderna, elastica, ergonomica con il controllo visivo attivo; vuoi che ti pubblichi qui 1.200 gol evitabili del genere dove vedi in ognuno di essi i difensori muoversi in linea FACENDO LE BELLE STATUINE (lo conosci bene  questo mio aforisma ma te lo sei dimentica di proposito), fermi, immobili? Tu confondi l'elastico difensivo passandolo come concetto di mobilità permanente ma non è proprio così; l'elastico difensivo viene attuato solo quando si vuole mandare in fuorigioco gli attaccanti pertanto in determinati momenti, situazioni di gioco all'occorrenza ma non in via continuativa; infatti la difesa che gioca zona in area, sta, resta normalmente statica  disinteressandosi degli avversari per perseguire SOLO ED ESCLUSIVAMENTE i dettami della zona stessa ovvero e ricordo, 1) l'attacco alla palla per l'intercetto, 2) la chiusura delle linee di passaggio tra avversari, 3) la tattica del fuorigioco, 4) la palla coperta-scoperta, 5) la posizione palla-compagni-porta, tutto il resto (avversari) non conta, è noia.

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29 minuti fa, Totik ha scritto:

Se si gioca con la difesa in linea capita spesso che a tenere in gioco un attaccante sia un difensore dall'altra parte del campo. E poi, se anche fosse una situazione rara, si potrebbe comunque verificare e bisogna tenerne conto quando si valuta un cambiamento regolamentare. Non possiamo dire: è raro quindi non prendiamolo in considerazione, perché poi, quando accade, bisogna sapere come comportarsi.

Assolutamente d'accordo come al riguardo ho scritto precisando la mia contromisura, contromossa per non farmi mettere in trappola dall'ultimo difensore; però anche questa situazione al limite che hai evidenziato può essere valutata e percepita in pieno dal guardialinee se si mette, si posizione come di dovere e sa fare, in linea con i due estremi contendenti.

 

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1 minuto fa, giorgiop ha scritto:

Assolutamente d'accordo come al riguardo ho scritto precisando la mia contromisura, contromossa per non farmi mettere in trappola dall'ultimo difensore; però anche questa situazione al limite che hai evidenziato può essere valutata e percepita in pieno dal guardialinee se si mette, si posizione come di dovere e sa fare, in linea con i due estremi contendenti.

Scusate ma a questo punto stacco o scoppio; a più avanti.

Va bene, Giorgio, forse non riesco a spiegarmi. Il problema non è  verificare la distanza reciproca tra i due giocatori, già si fa adesso. Il problema con la tua regola è sapere QUANDO verificare questa distanza. E per sapere QUANDO, il guardalinee deve distogliere l'attenzione proprio dai due giocatori e quindi non essere più in grado di decidere se l'azione sia regolare o meno.

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7 minuti fa, giorgiop ha scritto:

Giobstreet qui sei andato completamente fuori strada, questo tuo messaggio dimostra con mia grande sorpresa che (ma dubito sia vero) non conosci i gol evitabili causati, derivanti dalla zona in difesa, in area con le sue rischiose, controproducenti applicazioni tattiche, in mancanza di marcatura a uomo moderna, elastica, ergonomica con il controllo visivo attivo; vuoi che ti pubblichi qui 1.200 gol evitabili del genere dove vedi in ognuno di essi i difensori muoversi in linea FACENDO LE BELLE STATUINE (lo conosci bene  questo mio aforisma ma te lo sei dimentica di proposito), fermi, immobili? Tu confondi l'elastico difensivo passandolo come concetto di mobilità permanente ma non è proprio così; l'elastico difensivo viene attuato solo quando si vuole mandare in fuorigioco gli attaccanti pertanto in determinati momenti, situazioni di gioco all'occorrenza ma non in via continuativa; infatti la difesa che gioca zona in area, sta, resta normalmente statica  disinteressandosi degli avversari per perseguire SOLO ED ESCLUSIVAMENTE i dettami della zona stessa ovvero e ricordo, 1) l'attacco alla palla per l'intercetto, 2) la chiusura delle linee di passaggio tra avversari, 3) la tattica del fuorigioco, 4) la palla coperta-scoperta, 5) la posizione palla-compagni-porta, tutto il resto (avversari) non conta, è noia.

Magister, sommo dei sommi: intanto, Sì! 

Si, per il mio personale godimento la pregherei di postare anche in questa sede tutti i video da lei registrati. 

 

In secondo luogo una precisazione di scarsissima importanza: i suoi video in materia sono, ovviamente, selezionati. Ovverosia ci mostrano quello che Lei vuole mostrarci: gli errori della difesa a ZONA. 

Ma ciò, teoricamente, non vuol dire che la difesa a zona sbagli sempre. 

Se io le postassi mille video del mio orologio rotto che segna l'ora esatta, non avrei ragione: avrei solo scelto il momento che mi interessa mostrare per poter dire che ho ragione. 

 

Per esempio, L'Italia è arrivata in finale degli Europei grazie a un fuorigioco ben riuscito nei minuti finali della partita contro la Spagna. 

 

Ma ciò non importa, Altissimo! 

Rinnovata è la mia totale dedizione per Lei. 

Ho capito il piano geniale, l'intuizione divina: estendere la Marcatura a Uomo Moderna, Elastica, Ergonomica, implementata e supportata da controllo visivo attivo a entrambi i lati del campo! 

È l'Uomo Moderno che si incazza, che si ribella. È la parità di genere che urla forte: anche gli attaccanti hanno il diritto di Marcare a Uomo. 

 

Questo è saper leggere i tempi. 

Questo è un Uomo Modernissimo, Contemporaneo, proiettato nel Futuro

5 minuti fa, giorgiop ha scritto:

Scusate ma a questo punto stacco o scoppio; a più avanti.

Non ci posso credere 🤣🤣🤣

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1 ora fa, Totik ha scritto:

Va bene, Giorgio, forse non riesco a spiegarmi. Il problema non è  verificare la distanza reciproca tra i due giocatori, già si fa adesso. Il problema con la tua regola è sapere QUANDO verificare questa distanza. E per sapere QUANDO, il guardalinee deve distogliere l'attenzione proprio dai due giocatori e quindi non essere più in grado di decidere se l'azione sia regolare o meno.

Sopra ti avevo scritto quanto segue, valido anche adesso per rispondere al tuo QUANDO ovvero… non direi come dici tu ovvero che il guardialinee deve valutare l’istante in cui il pallone raggiunge l’ultimo difensore ma l’istante in cui il pallone raggiunge e supera l’attaccante, cui di solito è diretto con l’assist del compagno; è lì, in quel momento o istante, superando il pallone l’attaccante che il guardialinee deve concentrare, puntare la sua attenzione per valutare se l’attaccante era o meno già in fuorigioco rispetto alla linea dell’ultimo difensore, se alzare o meno la bandierina; tutto facile anche se innovativo.

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1 ora fa, Giobstreet ha scritto:

 

Eccolo fratelli! 

Eccolo il mio Maestro! 

Eccolo il Genio che tutti amiamo! 

 

Come la Montagna che va da Maometto, allo stesso modo inventa una riforma del fuorigioco farlocca, un perfetto cavallo di Troya, per fare in modo che se non è il difensore a marcate a Uomo l'attaccante, è l'Attaccante che deve marcare a Uomo il Difensore! 

 

Beh, che dire: chapeau! 

Leggendo questo tuo post ho sentito odor di mojito, anzi meglio il mojito sta facendo il suo effetto.

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1 ora fa, giorgiop ha scritto:

Sopra ti avevo scritto quanto segue, valido anche adesso per rispondere al tuo QUANDO ovvero… non direi come dici tu ovvero che il guardialinee deve valutare l’istante in cui il pallone raggiunge l’ultimo difensore ma l’istante in cui il pallone raggiunge e supera l’attaccante, cui di solito è diretto con l’assist del compagno; è lì, in quel momento o istante, superando il pallone l’attaccante che il guardialinee deve concentrare, puntare la sua attenzione per valutare se l’attaccante era o meno già in fuorigioco rispetto alla linea dell’ultimo difensore, se alzare o meno la bandierina; tutto facile anche se innovativo.

Non so proprio come ripeterlo più. L'istante in cui il pallone raggiunge e supera l'attaccante deve essere valutato dal guardalinee che, mentre valuta questa situazione, non può valutare contemporaneamente se l'attaccante stesso si trovi davanti o dietro il difensore. O valuta una cosa o valuta l'altra. Se sta guardando quando il pallone supera l'attaccante non può guardare anche se l'attaccante si trovi più indietro del difensore.

Ora dimmi cosa non ti è chiaro in quello che sto scrivendo e cercherò di essere ancora più chiaro, però è inutile che rispondi ancora che deve valutare quando il pallone supera l'attaccante. Questo si è capito. Ma sono due situazioni, due azioni, che possono essere distanti spazialmente tra di loro mentre il guardalinee deve valutarle temporalmente nello stesso istante.

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1 ora fa, Totik ha scritto:

Non so proprio come ripeterlo più. L'istante in cui il pallone raggiunge e supera l'attaccante deve essere valutato dal guardalinee che, mentre valuta questa situazione, non può valutare contemporaneamente se l'attaccante stesso si trovi davanti o dietro il difensore. O valuta una cosa o valuta l'altra. Se sta guardando quando il pallone supera l'attaccante non può guardare anche se l'attaccante si trovi più indietro del difensore.

Ora dimmi cosa nn ti è chiaro in quello che sto scrivendo e cercherò di essere ancora più chiaro, però è inutile che rispondi ancora che deve valutare quando il pallone supera l'attaccante. Questo si è capito. Ma sono due situazioni, due azioni, che possono essere distanti spazialmente tra di loro mentre il guardalinee deve valutarle temporalmente nello stesso istante.

Ti rispondo io: il fatto che tu non sia d'accordo con Lui. 

Non è contemplabile come ipotesi. 

Se non sei d'accordo vuol dire che non hai capito il suo pensiero

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8 minuti fa, Giobstreet ha scritto:

Ti rispondo io: il fatto che tu non sia d'accordo con Lui. 

Non è contemplabile come ipotesi. 

Se non sei d'accordo vuol dire che non hai capito il suo pensiero

Ma io non sono non d'accordo. Non mi permetterei mai. È un'idea innovativa ma difficilmente applicabile a causa della difficoltà a valutare la regolarità dell'azione.

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2 ore fa, Totik ha scritto:

Non so proprio come ripeterlo più. L'istante in cui il pallone raggiunge e supera l'attaccante deve essere valutato dal guardalinee che, mentre valuta questa situazione, non può valutare contemporaneamente se l'attaccante stesso si trovi davanti o dietro il difensore. O valuta una cosa o valuta l'altra. Se sta guardando quando il pallone supera l'attaccante non può guardare anche se l'attaccante si trovi più indietro del difensore.

Ora dimmi cosa non ti è chiaro in quello che sto scrivendo e cercherò di essere ancora più chiaro, però è inutile che rispondi ancora che deve valutare quando il pallone supera l'attaccante. Questo si è capito. Ma sono due situazioni, due azioni, che possono essere distanti spazialmente tra di loro mentre il guardalinee deve valutarle temporalmente nello stesso istante.

Allora per andare verso la conclusione di questa interessante disamina anch'io ti ripeto questo:

1) se attaccante in posizione regolare e ultimo difensore sono vicini, il guardialinee fissando e monitorando l'arrivo della palla, in questo caso passante sopra la testa dei due contendenti  è molto facilitato nel rilevare o meno il fuorigioco; in un'unica immagine fotografica, abbondantemente nel suo cono visivo, il guardialinee non ha difficoltà ad assolvere il suo compito di collaboratore dell'arbitro;

2) se attaccante in posizione regolare e ultimo difensore sono invece distanziati al massimo come da tua ipotesi, in questo caso il guardialinee continuerà a fissare e monitorare l'arrivo della palla passante sopra la testa dell'attaccante; il quadro visivo non cambia composto sempre dagli stessi elementi ovvero pallone e le due figure degli opposti contendenti, visibili abbondantemente nello stesso cono visivo del guardialinee la cui unica difficoltà, se così si può dire, è quella di mettere a fuoco ciò che vede, cosa che se ha una buona vista, come normale per tutti, non crea alcun problema di immagine sfuocata tra vicino e meno vicino, rilevando anche qui con sicurezza il fuorigioco o meno.

Tutto semplice secondo me, naturalmente sperimentando prima  la nuova regola.

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3 ore fa, giorgiop ha scritto:

Allora per andare verso la conclusione di questa interessante disamina anch'io ti ripeto questo:

1) se attaccante in posizione regolare e ultimo difensore sono vicini, il guardialinee fissando e monitorando l'arrivo della palla, in questo caso passante sopra la testa dei due contendenti  è molto facilitato nel rilevare o meno il fuorigioco; in un'unica immagine fotografica, abbondantemente nel suo cono visivo, il guardialinee non ha difficoltà ad assolvere il suo compito di collaboratore dell'arbitro;

2) se attaccante in posizione regolare e ultimo difensore sono invece distanziati al massimo come da tua ipotesi, in questo caso il guardialinee continuerà a fissare e monitorare l'arrivo della palla passante sopra la testa dell'attaccante; il quadro visivo non cambia composto sempre dagli stessi elementi ovvero pallone e le due figure degli opposti contendenti, visibili abbondantemente nello stesso cono visivo del guardialinee la cui unica difficoltà, se così si può dire, è quella di mettere a fuoco ciò che vede, cosa che se ha una buona vista, come normale per tutti, non crea alcun problema di immagine sfuocata tra vicino e meno vicino, rilevando anche qui con sicurezza il fuorigioco o meno.

Tutto semplice secondo me, naturalmente sperimentando prima  la nuova regola.

Lasciami il beneficio del dubbio. Pensa che con la regola attuale i guardalinee hanno difficoltà a fotografare una situazione con due corpi in un moto bidimensionale.

Ora immagina tre corpi che si muovono in uno spazio tridimensionale. Già è difficile fotografare la posizione di questi tre corpi in moto che viaggiano in direzione diverse tra di loro, anche se nella stessa inquadratura, pensa se uno dei tre si trovi, nel migliore dei casi, solo nella vista periferica.
Resto della mia idea. NON ATTUABILE. I guardalinee, in alcuni casi, avrebbero più possibilità di azzeccare la decisione facendo testa o croce rispetto a guardare l'azione.

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Il 23/7/2021 Alle 10:12, Kuiper85 ha scritto:

Io continuo a pensarci e non riesco ad individuare una strategia. Cioè, quando vi viene spiegata una regola in qualsiasi gioco, c'è sempre un "ah ok allora mi conviene fare così per cercare di portare il gioco a mio vantaggio" poi può essere una strategia base, adatta a principianti in contesti da principianti ma la si individua. Quando giocate a tris e vi spiegano le regole capite che è importante prende il centro... se giocate a rubamazzetto e avete 2 carte uguali, capite che una stregia base da principiante che non conta le carte è giocare subito una della coppia nella speranza che l'avversario la prenda e voi rubiate il mazzetto. Quando vi spiegano le regole del basket capite che tirare più vicino è più facile, ma lontano premia con un punteggio maggiore quindi dovete tirare secondo le vostre abilità e contesto..  Ed è cosi in tutti i giochi, si spiega una regola e il principiante capisce/intuisce una strategia base che con l'esperienza e il crescere delle abilità può anche essere superata ma all'inizio funziona discretamente.

 

Ma qui? più ci penso e più non riesco a capire cosa conviene fare. All'attaccante come conviene comportarsi alla luce di questa regola? e al difensore? la risposta è BOH.

Alla fine tutti si ammucchieranno a centrocampo nella speranza di non finire in fuorigioco /di far finire in fuorigioco l'avversario 😁

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35 minuti fa, Totik ha scritto:

Lasciami il beneficio del dubbio. Pensa che con la regola attuale i guardalinee hanno difficoltà a fotografare una situazione con due corpi in un moto bidimensionale.

Ora immagina tre corpi che si muovono in uno spazio tridimensionale. Già è difficile fotografare la posizione di questi tre corpi in moto che viaggiano in direzione diverse tra di loro, anche se nella stessa inquadratura, pensa se uno dei tre si trovi, nel migliore dei casi, solo nella vista periferica.
Resto della mia idea. NON ATTUABILE. I guardalinee, in alcuni casi, avrebbero più possibilità di azzeccare la decisione facendo testa o croce rispetto a guardare l'azione.

Sempre, bene, allora tagliamo la testa al toro, proviamo a giocare alcune partite applicando questa nuova regola sul fuorigioco come da me elaborata e poi ci rendiamo conto SE E' ATTUABILE O MENO non solo ma anche se con risvolti migliori rispetto a quella in vigore adesso; non ho dubbio che i tuoi dubbi si scioglieranno come neve fresca al sole; se funziona, tra 2 anni massimo 3 anni la vedremo approvata dall'IFAB.

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6 ore fa, giorgiop ha scritto:

Sempre, bene, allora tagliamo la testa al toro, proviamo a giocare alcune partite applicando questa nuova regola sul fuorigioco come da me elaborata e poi ci rendiamo conto SE E' ATTUABILE O MENO non solo ma anche se con risvolti migliori rispetto a quella in vigore adesso; non ho dubbio che i tuoi dubbi si scioglieranno come neve fresca al sole; se funziona, tra 2 anni massimo 3 anni la vedremo approvata dall'IFAB.

Quindi, ricapitolando:

 

- non abbiamo certezza che la regola agevoli i guardalinee e andrebbe testata (peraltro di agevolare i guardalinee, dato il VAR) non c'è assolutamente alcun bisogno;

- i difensori dovrebbero imparare una nuova modalità per attuare il fuorigioco, non più valutando il momento del passaggio, ma la traiettoria del pallone, 

- gli attaccanti dovrebbero fare la stessa cosa, e in più pare debbano imparare, come contromossa, a marcare da dietro il difensore in modo da tenerlo sotto controllo per non finire in fuorigioco, 

- gli allenatori dovrebbero lavorare si queste nuove dinamiche, re impostando tutto il lavoro fatto per anni e anni sul fuorigioco. 

 

E tutto questo PERCHÉ? 

A CHE FINE? 

CUI PRODEST? 

Per poter dire @giorgiop ha modificato la regola del fuorigioco? 

 

Meraviglioso! 

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17 minuti fa, Giobstreet ha scritto:

Quindi, ricapitolando:

 

- non abbiamo certezza che la regola agevoli i guardalinee e andrebbe testata (peraltro di agevolare i guardalinee, dato il VAR) non c'è assolutamente alcun bisogno;

- i difensori dovrebbero imparare una nuova modalità per attuare il fuorigioco, non più valutando il momento del passaggio, ma la traiettoria del pallone, 

- gli attaccanti dovrebbero fare la stessa cosa, e in più pare debbano imparare, come contromossa, a marcare da dietro il difensore in modo da tenerlo sotto controllo per non finire in fuorigioco, 

- gli allenatori dovrebbero lavorare si queste nuove dinamiche, re impostando tutto il lavoro fatto per anni e anni sul fuorigioco. 

 

E tutto questo PERCHÉ? 

A CHE FINE? 

CUI PRODEST? 

Per poter dire @giorgiop ha modificato la regola del fuorigioco? 

 

Meraviglioso! 

Mi sono appena svegliato, buongiorno, e ti rispondo:

PERCHÉ'?

Perché è anacronistico e fuorviante, deleterio al gioco, all'azione in corso, aspettare l'arrivo della palla tenendo conto del momento di passaggio del compagno che SPESSO E VOLENTIERI SBAGLIA, va fuori tempo mettendo in difficoltà l'attaccante;

A CHE FINE?

Per migliorare la regola attuale, agevolando il compito della terna arbitrale, eliminando il VAR o quanto meno riducendone l'uso ai minimi termini, in casi estremi non come adesso con interruzioni a non finire fermando la partita e discussioni post partita;

CUI PRODEST?

Ne beneficiano tutti specialmente i diffidenti per partito preso.

PS - Volevo informarti che ho postato nel mio nuovo topic "Come parare i calci di rigore", 2 video con una serie di calci di rigore, anche della Juventus, in cui si vede bene come vengono calciati, tenendo conto delle mie indicazione espresse per capire la direzione preventiva del tiro in base a: 1) posizione di partenza del rigorista, 2) punta del piede di appoggio, 3) distanza tra palla e piede d'appoggio, salvo altro; fai sentire la tua voci anche qui.

 

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21 minuti fa, giorgiop ha scritto:

Mi sono appena svegliato, buongiorno, e ti rispondo:

PERCHÉ'?

Perché è anacronistico e fuorviante, deleterio al gioco, all'azione in corso, aspettare l'arrivo della palla tenendo conto del momento di passaggio del compagno che SPESSO E VOLENTIERI SBAGLIA, va fuori tempo mettendo in difficoltà l'attaccante;

A CHE FINE?

Per migliorare la regola attuale, agevolando il compito della terna arbitrale, eliminando il VAR o quanto meno riducendone l'uso ai minimi termini, in casi estremi non come adesso con interruzioni a non finire fermando la partita e discussioni post partita;

CUI PRODEST?

Ne beneficiano tutti specialmente i diffidenti per partito preso.

PS - Volevo informarti che ho postato nel mio nuovo topic "Come parare i calci di rigore", 2 video con una serie di calci di rigore, anche della Juventus, in cui si vede bene come vengono calciati, tenendo conto delle mie indicazione espresse per capire la direzione preventiva del tiro in base a: 1) posizione di partenza del rigorista, 2) punta del piede di appoggio, 3) distanza tra palla e piede d'appoggio, salvo altro; fai sentire la tua voci anche qui.

 

Magister, Buongiorno! 

 

TU

Perché è anacronistico e fuorviante, deleterio al gioco, all'azione in corso, aspettare l'arrivo della palla tenendo conto del momento di passaggio del compagno che SPESSO E VOLENTIERI SBAGLIA, va fuori tempo mettendo in difficoltà l'attaccante;

IO

si gioca così da anni e anni, e sinceramente a me piace. Trovo molto bello quel momento, quella frazione di secondo in cui si determina se si è in gioco oppure no. Trovo meravigliosa la capacità dei calciatori bravi di servire il compagno con il giusto timing;  e contemporaneamente la coordinazione, la sintonia tra rifiniture e attaccante, con quest'ultimo che deve leggere, capire e dettare il tempo del passaggio, scattando in un istante per non finire in fuorigioco;

 

TU

Per migliorare la regola attuale, agevolando il compito della terna arbitrale, eliminando il VAR o quanto meno riducendone l'uso ai minimi termini, in casi estremi non come adesso con interruzioni a non finire fermando la partita e discussioni post partita;

IO

VAR. Le interruzioni a non finire non riguardano il fuorigioco, che è l'unica situazione "scientifica" (Linee tracciate) analizzate dal Var. Peraltro la regola di "far continuare l'azione" prima di andare eventualmente a verificare, rende tutto più fluido e consente già l'analisi dell'eventuale fuorigioco mentre l'azione si sta ancora svolgendo. 

 

TU

Ne beneficiano tutti specialmente i diffidenti per partito preso.

IO

frase che non vuol dire nulla, ma che trovo comunque meravigliosa e poetica detta da Lei, che credo - a proposito di partito preso - sia un'eccellenza assoluta del genere umano. 

 

TU

Volevo informarti che ho postato (...) 

IO

Ho deciso di non frequentare quella discussione per protesta, perché trovo abominevole e ignobile averla relegata in una posizione così insulsa del forum

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16 minuti fa, Giobstreet ha scritto:

Magister, Buongiorno! 

 

TU

Perché è anacronistico e fuorviante, deleterio al gioco, all'azione in corso, aspettare l'arrivo della palla tenendo conto del momento di passaggio del compagno che SPESSO E VOLENTIERI SBAGLIA, va fuori tempo mettendo in difficoltà l'attaccante;

IO

si gioca così da anni e anni, e sinceramente a me piace. Trovo molto bello quel momento, quella frazione di secondo in cui si determina se si è in gioco oppure no. Trovo meravigliosa la capacità dei calciatori bravi di servire il compagno con il giusto timing;  e contemporaneamente la coordinazione, la sintonia tra rifiniture e attaccante, con quest'ultimo che deve leggere, capire e dettare il tempo del passaggio, scattando in un istante per non finire in fuorigioco;

 

TU

Per migliorare la regola attuale, agevolando il compito della terna arbitrale, eliminando il VAR o quanto meno riducendone l'uso ai minimi termini, in casi estremi non come adesso con interruzioni a non finire fermando la partita e discussioni post partita;

IO

VAR. Le interruzioni a non finire non riguardano il fuorigioco, che è l'unica situazione "scientifica" (Linee tracciate) analizzate dal Var. Peraltro la regola di "far continuare l'azione" prima di andare eventualmente a verificare, rende tutto più fluido e consente già l'analisi dell'eventuale fuorigioco mentre l'azione si sta ancora svolgendo. 

 

TU

Ne beneficiano tutti specialmente i diffidenti per partito preso.

IO

frase che non vuol dire nulla, ma che trovo comunque meravigliosa e poetica detta da Lei, che credo - a proposito di partito preso - sia un'eccellenza assoluta del genere umano. 

 

TU

Volevo informarti che ho postato (...) 

IO

Ho deciso di non frequentare quella discussione per protesta, perché trovo abominevole e ignobile averla relegata in una posizione così insulsa del forum

Dimostri di essere l'apostolo n. 1 anche in questa occasione specialmente con riferimento alla tua frase "Ho deciso di non frequentare quella discussione per protesta, perché trovo abominevole e ignobile averla relegata in una posizione così insulsa del forum", che dimostra solidarietà da parte tua nei miei confronti; ti esorto, cambia decisione e viene là perché la tua voce è essenziale, non può mancare; anche se talvolta come nei punti sopra scritti rispondendomi non mi trovi d'accordo ma lo troveremo.

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