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jimmyw

Vincere non è importante: è l’unica cosa che conta. Il VERO significato

Post in rilievo

46 minuti fa, AngriJuve ha scritto:

Non credo proprio Boniperti si riferisse alla qualità del gioco espresso. Concetto tra l'altro anche abbastanza soggettivo

ovviamente ognuno la interpreta a modo suo.

io con la frase

 

"essere alla Juve vuol dire dare tutto, senza alibi e senza limiti, per vincere, perché quello
è l’unico obiettivo e non ci si può accontentare di null’altro"

 

la interpreto come.. bisogna giocare a testa alta, con la volontà di prevalere sull'avversario, senza porsi limiti (per me significa senza aver paura di niente e nessuno; vincendo e convincendo).

 

ma ognuno la vede a modo suo.

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Il significato della frase di Boniperti è lampante per chi conosce la Juventus.

 

Chi la interpreta come "il fine giustifica i mezzi" la strumentalizza o con un senso negativo è completamente fuori strada.

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Purtroppo questo motto è, come dice l'apertura del topic, storpiato nel suo significato da molti. Tra quetsi molti, tristemente, possiamo annoverare tanti tifosi della Juventus.

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In un forum dove pure certi pseudojuventini declamano "Fino al Confine!" non mi meraviglio che esista ignoranza caprina sul nostro motto e lo si interpreti alla guisa dei nostri detrattori.

 

Grazie per avere provato a spiegarlo. Io ci ho provato negli anni scorsi in due o tre occasioni ma la pletora antijuventina è troppo forte e arrivi sin qui.

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1 ora fa, Gobbo88 ha scritto:

io ci vedo entrambi i significati. Vincere è l'unica cosa che conta, sia giocando bene che giocando male, e con qualsiasi mezzo, ma se non dai il massimo non vai comunque da nessuna parte, quindi è ovvio che bisogna dare tutto

Ecco. No. No. No. E ancora no. Tua libera interpretazione. Senza polemica. Semplicemente il "giocando male" non ha niente a che veder con quello che intendeva Boniperti. 

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Invece “vincere a tutti i costi e con qualunque mezzo” è il motto dei tifosi napoletani, dei giornalisti napoletani, dei magistrati napoletani, del presidente De Laurentiis, degli allenatori e dei giocatori del Napoli.

 

Chiagni e fotti

 

Altro che impegnarsi e non cercare alibi…

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Che poi, come dice giustamente il Capitano: 

1 ora fa, bonve ha scritto:

"essere alla Juve vuol dire dare tutto, senza alibi e senza limiti, per vincere, perché quello
è l’unico obiettivo e non ci si può accontentare di null’altro"

e nel momento in cui dai tutto te stesso per la maglia, il risultato finale non può che essere la vittoria. La Juventus nel corso della sua storia ha avuto giocatori che hanno inciso quel motto di Boniperti nella mente e nel cuore; senza sudore e sacrificio non esiste vittoria, lo ribadisce anche il più antico motto della Juventus: “Non coronabitur nisi qui legitime certaverit”. Dare tutto per vincere, questo significa essere vincenti. Perchè se dai tutto, alla fine vinci.

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4 ore fa, FRANCESCO SPIRITO ha scritto:

Ciao a tutti

 

A me pareva (magari sbaglio) che ci fosse anche un ma nella frase originale (ovvero Vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta).

Quel "ma" a mio modo di vedere chiarisce un concetto: puoi anche giocare un calcio spettacolare ma se non vinci non vieni ricordato come meriti (e la Juve che perse la finale di Atene, contro l'Amburgo, ne sa qualcosa: non mi riferisco, ovviamente, a come giocò quella partita ma allo spettacolo che diede in tutto il torneo, arrivando, tra l'altro, imbattuta alla finale...). 

Esattamente. Quella piccola congiunzione, “ma”, fa tutta la differenza del mondo.

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5 ore fa, Furia Ceca1985 ha scritto:

Nessuno mai come te alex.questi giorni ho una maledetta nostalgia di te capitano.

A chi lo dici. 

Andrebbe bene anche a fine carriera, quando si alzava dalla panchina al 70' di una partitaccia che stava andando male. 

Era come l'arma segreta degli anime, quella che si può usare solo alla fine, ma risolve tutto. 

 

Lui c'era sempre in momenti come questo. 

 

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Quoto

essere alla Juve vuol dire dare tutto, senza alibi e senza limiti, per vincere, perché quello
è l’unico obiettivo e non ci si può accontentare di null’altro

Si ma dare tutto come ? Fare cose a caso e correre tanto (ma a vuoto e senza preparazione) non basta per vincere le partite

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9 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

.... se qualcuno ha dei dubbi circa il senso/fine del celeberrimo postulato a tinte bianconere di Giampiero Boniperti

ha sbagliato nel non mettersi in contatto con il nostro immenso ex GIOCATORE/PRESIDENTE quand'Egli era ancora

tra di noi ( anche se, seppur virtualmente, Giampiero Boniperti sarà sempre tra di noi che amiamo la Vecchia Signora )

 

.... prendo atto del pensiero , della chiave di lettura di Del Piero ma, per ciò che mi concerne, io continuerò  a valutare

e stimare quelle intense parole alla stessa maniera ... e cioè ... che il " RISULTATO FINALE ", al di là della strategia 

adottata per raggiungerlo ( strategia che deve sempre e comunque rispettare i canoni di un confronto/scontro sempre

e comunque leale/sportivo ..  seppur con indefessa determinazione ... ma nel rispetto delle regole e degli avversari )

è SEMPRE e COMUNQUE ciò che CONTA DI PIU' IN ASSOLUTO ! 

 

.... ciò che ha esternato il nostro ex grande campione, per ciò che mi concerne, alla mia mente ed al mio cuore pare essere

un sofisma di cui non avverto l'utilità .. ed il senso !

Il significato è semplice vincere al di là della strategia del bel gioco ecc perché quel che conta non è partecipare ma vincere 

 

Nessun senso sul fine giustifica i mezzi né sul vincere a qualsiasi costa senza rispettare le regole

 

Solo un idiota può dedurre cio da quella frase. 

 

E delpiero ha voluto inseguire  degli idioti

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10 ore fa, Ale0306 ha scritto:

Io che sono nato calcisticamente nell'epopea Trapattoniana e che mi sono trovato quasi tutte le sante volte con la mia squadra in trincea, ho avuto coscienza del vero significato di "vittoria" soltanto quando con Marcello Lippi siamo andati a dominare sui campi di tutta Europa.

Quella Juventus, che era presa ad esempio da Ferguson e dai suoi ragazzi, oltre a vincere le partite esportava nel mondo anche un modo di essere uomini vincenti, quella squadra mi ha reso orgoglioso dei miei colori e della filosofia che esprimevano quasi in ogni partita giocata.

Accettare il risultato parziale come "unica cosa che conta" non fa per me, io voglio vedere la mia squadra che SI DIMOSTRA superiore in ogni aspetto del gioco (fisico, tecnico e mentale), voglio una squadra che sappia vincere le partite già nel tunnel degli spogliatoi semplicemente guardando gli avversari negli occhi.

Non voglio aprire discussioni filosofiche con chi non la pensa come me, ho espresso semplicemente la mia idea di calcio vincente.

Sarai contento del ritorno di allegri allora 😉

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6 ore fa, Liquid ha scritto:

A chi lo dici. 

Andrebbe bene anche a fine carriera, quando si alzava dalla panchina al 70' di una partitaccia che stava andando male. 

Era come l'arma segreta degli anime, quella che si può usare solo alla fine, ma risolve tutto. 

 

Lui c'era sempre in momenti come questo. 

 

Vero.ancora di salvataggio nei momenti difficili.

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9 ore fa, Gnn ha scritto:
Quoto

essere alla Juve vuol dire dare tutto, senza alibi e senza limiti, per vincere, perché quello
è l’unico obiettivo e non ci si può accontentare di null’altro

Si ma dare tutto come ? Fare cose a caso e correre tanto (ma a vuoto e senza preparazione) non basta per vincere le partite

cosa c'entra?

 

il sognificato è in parole semplici:

 

- per lo juventino l'unico obiettivo deve essere la vittoria (mai accontentarsi di null'altro)

- lo juventino deve dare tutto in campo per vincere

- poi se l'avversario si dimostrerà più bravo sul campo, gli si farà i complimenti e si punterà a migliorare per batterlo alla prossima occasione

 

non c'entra nulla il gioco, non viene minimamente menzionato...  bel gioco, brutto gioco (che tra l'altro sono cose soggettive) sono altri aspetti

 

P.S. rispondo a te per rispondere a tutti

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6 ore fa, gigle ha scritto:

Sarai contento del ritorno di allegri allora 😉

Esatto, Allegri rappresenta tutto l'opposto di quello che è il mio ideale di calcio e di Juve.

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Da molti anni tutto ciò che riguarda Juventus viene mistificato e addomesticato a uso e consumo di una certa propaganda da DDR pre caduta del muro di Berlino.

Non mi stupisco infatti che il significato della frase dell'EX GRANDE PRESIDENTE sia stato rimodellato al fine di darne un significato sinistro.

Basterebbe, ai più, guardare la corsa di Mou alla rete di El Sharawi per comprendere che quella frase è DOGMA.

La Roma non meritava di vincere, forse anche il pari andava stretto, ma nel calcio conta solo vincere e i vincenti come Mou lo sanno.  

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13 ore fa, bonve ha scritto:

la interpreto come.. bisogna giocare a testa alta, con la volontà di prevalere sull'avversario, senza porsi limiti (per me significa senza aver paura di niente e nessuno; vincendo e convincendo).

 

ma ognuno la vede a modo suo.

Esatto, penso che il reale significato sia proprio questo: non porsi limiti, non partire mai battuti, lottare fino al fischio finale. In pratica la Juve si pone l'obiettivo della vittoria contro chiunque, pur essendo consapevole che non si può sempre vincere, e quindi anche i "piazzamenti" (leggi finali di Champions perse) non sono considerati allo stesso modo di una eliminazione ai gironi, perché per arrivare in finale hai avuto diverse occasioni per mettere in pratica il significato della frase, hai lottato strenuamente contro avversari valorosi.

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17 ore fa, Juvecentus84 ha scritto:

Uno come ADP in società sarebbe importantissimo

Anche solo per mandarci a chiacchierare ogni tanto i vari Sczescny, Ramsey, Bernardeschi, ecc ecc... sul significato di vestire questa maglia

Ci sarebbe Nedved per quel compito...il problema e' che con le fighettine che abbiamo in rosa ti tocca parlare con il procuratore invece che con loro

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18 ore fa, bonve ha scritto:

bravo hai fatto bene a precisare..

qui sul forum è stata abusata per giustificare ogni nefandezza vista in campo.

"quello che conta è vincere" la classica litania... qui sul forum..

poco importa se il risultato è arrivato in maniera fortunosa, dopo novanta minuti subiti.

 

 

 

 

 

16 ore fa, Doktor Flake ha scritto:

Molti, pur di difendere il loro credo, lo hanno storpiato in:

 

"Non importa che faccio schifo, l'importante è che ho vinto"

Avranno anche precisato ma chi storpia il significato della frase non sono mica gli altri...

Non c'entra una mazza il giocare bene o male, se non vinci non sei ricordato da nessuna parte. Questo è il senso.

A Boniperti secondo voi interessavano il bel giuoco o gli schemi offensivi? No, a lui importava vincere.

A Del Piero idem.

 

Del Piero si rivolge a chi ha storpiato la frase di Boniperti in ottica arbitri, calciopoli e via dicendo. Il bel giuoco è una pippa di Adani, figuratevi se del piero va dietro ad un ciarlatano come quello.

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2 minuti fa, Verba volant ha scritto:

 

Avranno anche precisato ma chi storpia il significato della frase non sono mica gli altri...

Non c'entra una mazza il giocare bene o male, se non vinci non sei ricordato da nessuna parte. Questo è il senso.

A Boniperti secondo voi interessavano il bel giuoco o gli schemi offensivi? No, a lui importava vincere.

A Del Piero idem.

 

Del Piero si rivolge a chi ha storpiato la frase di Boniperti in ottica arbitri, calciopoli e via dicendo. Il bel giuoco è una pippa di Adani, figuratevi se del piero va dietro ad un ciarlatano come quello.

non possiamo discutere seriamente se nei tuoi post scrivi "bel giuoco".

cosa che ho spiegato centinaia e migliaia di volte non esiste, è solo un modo per non entrare nel merito della questione.

 

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59 minuti fa, Ale0306 ha scritto:

Esatto, Allegri rappresenta tutto l'opposto di quello che è il mio ideale di calcio e di Juve.

Spesso e volentieri si va per simpatie...tutti eh mi ci metto anche io.

La Juve che glorifichi alla fine della fiera ha vinto una CL (ai rigori),quella del Trap ha perso in finale una Coppa dei Campioni dominata ma ha vinto una Coppa UEFA (quando ancora non era il torneo delle Parrocchie).Lasciamo stare l'Heysel ma in quell'anno il Liverpool lo avevamo battuto...

Allegri,in un contesto dominato dalle 2 spagnole,ha comunque raggiunto 2 finali che proprio niente non e'.

Lippi e' stato quello del trionfo mondiale ma anche quello del flop clamoroso di 4 anni dopo e della fuga precipitosa in Cina per evitare di mettersi ancora seriamente in gioco.

Sacchi,profeta massimo del bel gioco,ha vinto tutto con il grande Milan salvo poi fare ridere i polli quando e' tornato.

Guardiola,suo degno erede,allontanatosi dal Barca sogna ancora di rivedere la CL nonostante abbia dissanguato economicamente le indissanguabili Bayern e City.

Tutto questo per dirti che il calcio che fai dipende dai giocatori che hai (e dalle loro caratteristiche) e dal momento storico in cui ti trovi.

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"Il fine giustifica i mezzi" è qualcosa di diametralmente opposto alla massima del Presidentissimo.

Boniperti sottolinea semplicemente la necessità assoluta, per chiunque scenda in campo con i colori bianconeri, di lanciare il cuore oltre l'ostacolo, cosa che si può fare solo avendo presente che si scende in campo per vincere, sempre.

Questo lo si può fare solo non accontentandosi mai delle vittorie passate ma ricominciare sempre, ogni nuova partita, ogni nuovo torneo, con la stessa fame.

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