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Juventus Memories

Tuttosport, i 120 anni del debutto in bianconero

Post in rilievo

Articolo scritto dal sottoscritto Emanuele qua a Nottingham, insieme all'amico Roger Stirland, frutto di due anni di ricerche e pubblicato (in versione mooolto ridotta ahime') oggi da Tuttosport.

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2 minuti fa, ronny80 ha scritto:

Bravissimo, è un articolo molto interessante, complimenti a te al tuo amico !!

ronny quando farai facebook non sara' mai troppo tardi, devi vedere le scoperte che facciamo sul gruppo di studi della storia della Juve...

Ieri abbiamo scoperto un'amichevole non riportata in nessun sito, il 1 Maggio 1958 contro il Fanfulla :)

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Articolo affascinante e che dà conferme importantissime dal punto di vista storico e che magari aiuterà a correggere quanto si è detto fino ad oggi sull'esordio delle maglie bianconere in luogo di quelle rosa...e già da questo si capisce l'importanza di questa ricerca, che, come ogni ricerca storica serie, ci offre anche le fonti, a sottolineare il lavoro svolto dal nostro Juventus Memories (mai nick fu più azzeccato) e dai suoi ottimi colleghi.

 

Le origini della Juventus sono tra le più belle che possono riguardare una squadra di calcio: già nella culla le stigmate della nobiltà. A buon diritto Boniperti poteva affermare: "la Juventus non è diventata grande, ci è nata" - perchè ci troviamo di fronte intanto ad una nascita spontanea, grazie ad un gruppo di adolescenti e ragazzi; poi questa volontà di dare immediatamente dei tratti riconoscibili e di distinzione al Club, con questo cordone ombelicale che, attraverso la maglia bianconera, si crea con la patria del foot-ball: l'Inghilterra (quindi, come il Genoa, abbiamo un legame con gli inglesi, ma, a differenza del Genoa, i nostri fondatori sono italiani).

 

Inoltre e da subito la volontà di vincere (un verbo che viene declinato spesso già nei primissimi anni, lo troviamo nei motti e negli inni), di primeggiare, di lottare, tratti distintivi che ancora oggi, quando la Juve fa la Juve, insistono nelle pieghe, entro i caratteri, nella pelle e nel cuore del Club.

 

Nobilissima per natali e popolare per vocazione, perchè l'idea nasce da un gruppo eterogeneo di amici, di ragazzini e non di adulti o atti notarili stesi a tavolino. Era già scritto nell'atto di nascita, e non avrebbe potuto essere diversamente, che poi questa Juventus (e il nome che scelsero, forse il più bello che si possa dare ad una squadra di calcio: Gioventù) sarebbe stata destinata a diventare il più grande Club d'Italia, il più vincente, il più tifato e amato, e uno dei più grandi al mondo.

 

Grazie Emanuele e grazie ai tuoi colleghi. Vedo che l'articolo è una "prima parte" e dunque speriamo presto che arriverà anche la seconda puntata. Ancora complimenti.

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18 minuti fa, Stile&Stiletto ha scritto:

Articolo affascinante e che dà conferme importantissime dal punto di vista storico e che magari aiuterà a correggere quanto si è detto fino ad oggi sull'esordio delle maglie bianconere in luogo di quelle rosa...e già da questo si capisce l'importanza di questa ricerca, che, come ogni ricerca storica serie, ci offre anche le fonti, a sottolineare il lavoro svolto dal nostro Juventus Memories (mai nick fu più azzeccato) e dai suoi ottimi colleghi.

 

Le origini della Juventus sono tra le più belle che possono riguardare una squadra di calcio: già nella culla le stigmate della nobiltà. A buon diritto Boniperti poteva affermare: "la Juventus non è diventata grande, ci è nata" - perchè ci troviamo di fronte intanto ad una nascita spontanea, grazie ad un gruppo di adolescenti e ragazzi; poi questa volontà di dare immediatamente dei tratti riconoscibili e di distinzione al Club, con questo cordone ombelicale che, attraverso la maglia bianconera, si crea con la patria del foot-ball: l'Inghilterra (quindi, come il Genoa, abbiamo un legame con gli inglesi, ma, a differenza del Genoa, i nostri fondatori sono italiani).

 

Inoltre e da subito la volontà di vincere (un verbo che viene declinato spesso già nei primissimi anni, lo troviamo nei motti e negli inni), di primeggiare, di lottare, tratti distintivi che ancora oggi, quando la Juve fa la Juve, insistono nelle pieghe, entro i caratteri, nella pelle e nel cuore del Club.

 

Nobilissima per natali e popolare per vocazione, perchè l'idea nasce da un gruppo eterogeneo di amici, di ragazzini e non di adulti o atti notarili stesi a tavolino. Era già scritto nell'atto di nascita, e non avrebbe potuto essere diversamente, che poi questa Juventus (e il nome che scelsero, forse il più bello che si possa dare ad una squadra di calcio: Gioventù) sarebbe stata destinata a diventare il più grande Club d'Italia, il più vincente, il più tifato e amato, e uno dei più grandi al mondo.

 

Grazie Emanuele e grazie ai tuoi colleghi. Vedo che l'articolo è una "prima parte" e dunque speriamo presto che arriverà anche la seconda puntata. Ancora complimenti.

Si, arrivera' una seconda e una terza, d'altronde l'originale sono 20 pagine in pdf con tutta la vita di Tom Gordon Savage che importo' le maglie bianconere!!!

Una conferma del fatto che "grandi ci siamo nati" sono le carriere fatte dai fondatori, chi notaio, chi generale di guerra, chi perito chimico e inventore di automobili, chi (due) antifascisti dovuti scappare in Francia, chi avvocato penalista o addirittura ingegnere edile delle carceri....

Grandi ci siamo nati, non si dovrebbe dire ma eravamo grandi anche prima dell'avvento degli Agnelli del 1923!!!

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