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PlatinieZibi

Lettera aperta ai gobbi over 50

Post in rilievo

PlatinieZibii valori di cui parli in questo bel post erano in crisi gia' prima dei 9 scudetti. Quindi capisco bene il tuo post, ma abbiamo vinto molto recentemente. 

Quello che davvero e' necessario, MA manca, e' la competenza.

 

La lista di errori di questi ultimi anni e' troppo lunga per pensare che stiamo vedendo un ciclo naturale. Il crollo della Juve e' innaturale. E' un'onda anomala, per dire. Il vantaggio enorme che e' stato sperperato e' innaturale. 

 

Poi la nostalgia e' sempre un po' pericolosa. Il calcio romantico...questi discorsi non ci portano lontano.

E ci fanno criticare perfino una delle poche iniziative buone della Juve. Per contrastare le inglesi e qualche altra squadra europea serve una svolta seria e a lungo termine come la Super lega. Valeva la pena tentare di cambiare  qualcosa, e ci voleva coraggio.

 

Il passato non e' sempre meglio del presente. E' il presente che va studiato e compreso per continuare ad avere successo.

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Abbiamo perso l'identità senza mai riuscire ad alzare la dannata coppa... Qualcosa non ha funzionato. Speriamo di poter riuscire quanto prima a ritornare ad essere competitivi. Per ora la strada è decisamente lontana. Riprendere Allegri per non vederlo sulla panchina dell'Inter ha avuto poco senso secondo me, soprattutto se non gli garantisci certi giocatori... Oltre all'uscita di Ronaldo... Gestita malissima da noi 

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Ogni epoca ha le sue peculiarità...

Io la vedo in modo semplice: è finito un ciclo di vittorie e ci vuole più o meno tempo per costruirne un altro...è sempre stato così per tutti.

 

p.s.  ogni volta che si ricordano quegli anni (82-86), mi viene il magone

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Vi parlo da 48enne...anni 80 splendidi ed indimenticabili..non  dimentichiamo pero' che errori né sono stati commessi a iosa anche in quel periodo e siamo rimasti 9 lunghi anni senza tricolore...in quanto a valori ed attaccamento alla Maglia a distanza di 32 anni non mi capacito della cacciata di Dino Zoff per il calcio "champagne" di Maifredi....errori storici....prendiamo un Direttore Sportivo di valore...basta raccomandati e mezze figure.. 

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Veramente i tifosi alla Juve non li hanno mai rispettati, a cominciare dalle dichiarazioni post heysel della dirigenza .

Non hanno mai devoluto nulla alle famiglie delle vittime come invece ha fatto e continua ancora oggi a fare il Liverpool per le 96 vittime di Hillsborough.

E non dimenticherò mai che Giraudo prima ha smembrato il centro coordinamento (guardatevi le affluenze allo stadio fino ad allora e dopo) ed immaginava di rimpicciolire il delle Alpi a 33000 posti, arrivando a dichiarare 'meglio un tabellone ed uno sponsor in più, che mille tifosi allo stadio'

All'attuale dirigenza il merito di avere pensato alle vittime dell'heysel sia all'inaugurazione dello stadium che nel museo ma qualcuno avrà da ridire per la gestione di biglietti e settori dello stadio

In definitiva no, non c'è mai stato rispetto per i tifosi se non quando gli si chiedeva di pagare.



Detto questo sul piano sportivo non sarei così pessimista.
Penso che con due o tre acquisti giusti potremmo tornare da subito a vincere almeno in Italia.

Non vedo gente che abbia più soldi di noi in Italia

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Non sono ancora over50, dico la mia comunque...

Penso sia poco sensato guardare ai calciatori di ieri e quelli di oggi. I tempi sono cambiati  e di conseguenza anche le società di calcio devono tenere conto di questo.

Negli ultimi 3-4 anni gli errori sono stati fatti  a livello societario: scelte sbagliate  che a cascata si sono ripercosse inevitabimente a livello tecnico. Per non parlare del presidente che invece - evidentemente - di seguire la squadra ha preferito occuparsi di politica per lanciare un progetto fallito miseramente.

Quanto al fatto che la squadra debba essere composta principalmente da italiani perchè "funzioni", lo considero anch'esso un retaggio romantico  che oramai non ha molto senso. Basti pensare che, tanto per citare forse la juve più forte  degli ultimi anni, in finale di CL nel 2015 meno di mezza squadra titolare era costituita da giocatori italiani.

 

Per competere oggi ai massimi livelli serve sempre la massima competenza e, purtroppo, molti soldi.  In questo momento mancano ambedue le cose.

 

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Appartengo alla generazione che dici, e capisco ciò che intendi. Ma il problema è che ormai il calcio è diventato iper-professionistico, soprattutto a livello di grandi campioni: cambiare più squadre è quasi un obiettivo.

Riguardo la nostra società, mi piacerebbe un ritorno ai primi anni della gestione AA: tetto salariale, giocatori motivati, disciplina da collegio prussiano, al punto da non prendere certi giocatori pur bravi perché troppo casinisti.

Però mi rendo conto che un modello del genere ti impedisce di prendere il grande campione, che ormai conta non solo per il gioco, ma anche per il marketing.

Insomma, per fare come dico io ne conseguirebbe un ridimensionamento.

Che forse arriverà comunque visti gli errori gestionali degli ultimi anni e l'impatto del covid 19.

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Non ho 50 anni ma sono della stessa generazione e posso dire che ho visto anch'io il calcio cambiare negli anni ma ti posso dire che di questo spirito ho visto tracce fino all'arrivo di cristiano... È da li che i giocatori e società hanno perso la bussola 

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Carissimo, sono un over70 ed ho visto e amato la Juve dal 1961, quindi venti anni prima di te.

Senza andare indietro nel tempo oltre a quello che tu citi tu nomini  Platini e Boniek poi Torricelli Presotto e Montero, cinque simboli di vittorie e soddisfazioni, ma ricorda che tra l'epoca di Platini e Boniek e quella degli altri tre ci sono stati 8 (otto) anni bui durante i quali le "sofferenze" sono state tante.

Questa mia precisazione per ricordare a tutti che ci sono cicli e che mai ne la Juve ne nessun altra squadra arriva da un ciclo memorabile come il nostro. Dobbiamo aver pazienza e fiducia e torneremo dove ci spetta, più presto di quello che crediamo . Fino alla fine. 

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2 ore fa, PlatinieZibi ha scritto:

Queste sono righe prive di calcolo, scritte di getto in una domenica di gennaio in piena crisi Juve e pandemica.

I miei primi ricordi di piccolo juventino vanno alla Coppa Campioni nel 1981 contro il Celtic e Anderlecht.

Ricordi un passato che non esiste più dove però risiedeva la tua giovinezza, quindi il tutto è ammantato di nostalgia. Lo sport è dentro la società, quindi il calcio è dentro la società, cambiata quest'ultima è cambiato anche il calcio ed i suoi interpreti, ovvio. Ogni  uno è figlio dei propri tempi. Ci sono tre elementi che stanno cambiando la società, la finanza, la globalizzazione, la multietnicità. Una volta era bello vedere i negozietti sotto casa , adesso compro da Amazon ed i negozietti sono quasi tutti chiusi,  Una volta il massimo dell'esotismo era sentire parlare in siciliano o napoletano, adesso vicino a casa mi sembra di essere io lo straniero. una volta la Fiat era l'emblema della città, adesso si è portata le sedi in Olanda per pagare meno tasse. Nello specifico, è la finanza che ha cambiato lo sport ed in primis il calcio, in Italia la data è l'inverno del 1985 se non erro, con l'arrivo di Berlusconi e le sue sinergie Fininvest, altrove non so. Il calcio che descrivi tu è figlio di quei tempi, pre finanza, dove i club erano a gestione famigliare, dove parole dell'Avvocato a Boniperti "il nostro cuoco si è comprato l'Inter" riferendosi all'acquisto da parte di Pellegrini dei nerazzurri, adesso si parla di fondi d'investimento...

I giocatori sono espressione anche loro dei propri tempi e come spesso capita sono i soldi a dettare i cambiamenti. Anni orsono in un'intervista Furino disse "ai miei tempi con i soldi che guadagnavi ci compravi la casa e poi aprivi un'agenzia assicurativa o un autoconcessionaria od un bar, adesso con i soldi che guadagnano i giocatori ci campano a far bella vita per quattro generazioni". A me viene naturale identificare le due epoche con due immagini, la prima dove neo patentato spesso passando da via Filadelfia dovevo fermarmi con il mio Renault 5 in attesa che i giocatori attraversassero sulle  strisce pedonali la strada per passare dagli spogliatoi del Comunale ed andare al campo Combi per l'allenamento, Tardelli, Laudrup, Platinì, Scirea ecc.....ed oggi Ronaldo che arriva con il suo Jet privato, e si muove in città con auto con vetri oscurati, manager, segretaria, coiffeur ed estetista al seguito...Si chiama divismo, nel calcio è arrivato dopo altri settori, il cinema, la musica e probabilmente altri sport, l'automobilismo, il tennis ecc...Il calcio di adesso è plastificato dai soldi e dunque dal divismo, ma questo appunto riguarda molti settori della società.

A quei tempi si aspettava il quarto d'ora finale delle partite quando aprivano per ragioni di sicurezza i cancelli  e si entrava gratis di corsa per vedere l'ultimo spezzone di partita sugli spalti del Comunale, ricordi dell'infanzia, adesso si è un "cliente" della Juventus, sei un member, devi avere il pass e se hai una certa età sei un millenial, tutta plastica. Non puoi pretendere che i giocatori siano gli ultimi dei moicani, anche loro sono inevitabilmente di plastica....

Il rischio però in questi casi è appunto di ricordare "i miei tempi erano migliori e tutto era migliore" inconsciamente per la propria adolescenza o giovinezza. Immagino che avrai fatto il servizio militare, grande scuola di vita e bla bla bla, anni dopo uno lo ricorda con nostalgia perché riporta alla mente i ricordi dei propri vent'anni mica perché sia stato un anno buttato via a far niente o quasi....

Ti consiglio se vuoi rivivere quelle sensazioni a misura d'uomo che il calcio maschile ormai ha perso per sempre, di seguire la Juventus femminile, riscoprirai quello spirito degli anni 70s o 80s.

Ps: Juve Celtic, la mia partita europea vista allo stadio Comunale senza essere accompagnato da adulti ma solo con coetanei, ricordi.

 

 

 

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2 ore fa, Trezeguet ha scritto:

Non si può dimenticare quando suonò la sveglia alle 3 30 per vedere la mitica partita di coppa intercontinentale vinta contro argetinios junior giocata in giappone

Che ricordi, io e mio padre che ci spostammo da Torino fino alla casa dei nonni nel Monferrato per prendere il segnale e vedere la partita in diretta TV.

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52enne,primi ricordi bonimba ,virdis e più chiaramente da Brady in poi. Il mio problema è proprio il calcio o almeno cosa è diventato dall' atmosfera che c'era al comunale e in quasi tutti gli stadi ,alla qualità dei calciatori alla mancanza totale di bandiere nel quali identificarsi. Questa è una delle Juve peggiori che ricordi perché oltre ad essere scarsi non hanno neanche un minimo di appartenenza alla società .

Non riesco più divertirmi a guardare la partita . Speriamo che una saggia politica di investimenti sui calciatori e non sulle plusvalenze porti a qualcosa

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il Calcio , come la Società, è cambiato. Adesso c'è crisi nella Juve, ma possiamo tornare forti, non sono preoccupato, per prima cosa dobbiamo liberarci di bidoni ultrapagati .ghgh

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Ci rientro per un pelo... 😁

 

Mah... sinceramente io non sono così preoccupato, ciclicamente di periodi bui ne abbiamo sempre passati, e usciamo appena da un ciclo che nessun'altra squadra italiana ripeterà.

Presto o tardi ritorneremo nei ranghi che ci competono, "risistemando" un po' di cose a livello tecnico e dirigenziale.

Ne sono strasicuro.

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Mah  di cicli ne abbiamo visti tanti...sempre siamo tornati ai vertici. Ora è un momento di depressione sportiva. Torneremo. Ne sono certo.

1 minuto fa, arabafenice ha scritto:

Ci rientro per un pelo... 😁

 

Mah... sinceramente io non sono così preoccupato, ciclicamente di periodi bui ne abbiamo sempre passati, e usciamo appena da un ciclo che nessun'altra squadra italiana ripeterà.

Presto o tardi ritorneremo nei ranghi che ci competono, "risistemando" un po' di cose a livello tecnico e dirigenziale.

Ne sono strasicuro.

Guarda ho scritto il post senza averti letto. Ma il concetto è uguale.

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Io mi ricordo di aver pianto per la famosa beffa di Bruges, e non aggiungo altro per chi si ricorda quella partita.

Ma il calcio e' cambiato come il mondo e' cambiato. Senza interpreti giovani , perfetta forma fisica, schemi e movimenti ripetuti,   non vai da nessuna parte anche se ti chiami Furino. 

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2 ore fa, *fino_alla_fine* ha scritto:

Con quel suono fastidioso di sottofondo per tutta la durata della partita... che ricordi

È quel goal meraviglioso, annullato a Platini. 

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Non sono ancora over 50 però quelli anni li ho vissuti e li ricordo bene.

Che dire,altro mondo altro calcio altre facce, altre teste,altro tutto.

Tano d'Amico (un fotografo) disse una volta che ogni epoca ha le sue facce,lui si riferiva al decennio precedente ma questa sua definizione diciamo che calza a pennello.

Per me la vera passione ed il vero entusiasmo sono in un certo senso finiti in quelli anni poi c'è l'amore che non finirà mai per la Juventus ma tanti aspetti di questo calcio non li riconosco più e non certo solo da oggi.

Rimangono i ricordi indelebili della Juve più forte di tutti i tempi,i lanci di Michel le volate di Boniek nelle notti di coppa,le giocate raffinate del "mio" Laudrup,le chiusure di un immenso ed inarrivabile Gaetano Scirea, le discese sulla fascia del mitico Cabrini e l'energia inesauribile di Bonini...e poi il ruggito del Comunale nelle notti di coppa e le torce e le bandiere della Filadelfia,eh si era un altro mondo ed un altro calcio ...

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2 ore fa, rosbia ha scritto:

Bello ricordare...poi però non si può vivere di soli ricordi,e passata tanta acqua sotto i ponti e il calcio è cambiato in maniera esponenziale, non sto qui ad elencare le cose che hanno portato a questo cambiamento, è un'evoluzione naturale... Sta di fatto che la Juventus ha sempre avuto alti e bassi nei suoi anni di storia.

Le bandiere sono finite e molti giovani hanno un modo di vedere le partite completamente diverso dal nostro... Vivono di highlights della partita e sta diventando tutto più "consumistico" in maniera veloce, mentre il dio denaro sta diventando sempre più importante nel calcio, non dico che gli over 50 saranno sostituiti ma sicuramente il giovane highlighters verrà preso più in considerazione e di conseguenza  cambierà in peggio per noi over, proprio come disse il nostro presidente tempo fa.

Triste ma così... Nel frattempo mi guardo le partite e tifo sempre sia che si vinca o che si perda... Ma la vecchia passione è un'altra cosa, va bene... Mi godo di più la famiglia ed i figli,non ne vale più la pena disperarsi, incazzarsi,ecc..dietro al calcio come facevo prima, questo è il mio pensiero.

 

 

 

Hai ragione nn si vive solo di ricordi.

Ma per un attimo grazie ai ricordi mi ritorna in mente ....

anzolin castano menichelli bercellino del sol salvadore cinesigno zigoni.... ed è un bel ricordare. In fondo senza radici non si ha identità.

Identità rubata.. perchè la passione vera del calcio è stata venduta per operazioni finanziarie prive di significato sportivo. Che dire dell'attesa di una settimana x la partita...

Oggi le abbiamo a colazione pranzo e cena. Ma il gusto è quanto di meno naturale ci sia

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