Profili social giocatori Juventus - Atteggiamenti

[Fogueres 823]

1 ora fa, insetto ha scritto:

Proud to be a boomer. 

Sto termine ridicolo viene usato come scorciatoia, lasciapassare per tagliare fuori un mondo fuori tempo secondo chi lo usa, ma forse ultimo baluardo di normalità in un mare di schizofrenia montante. 

D'accordissimo con l'autore del topic, la nostra forza è sempre stata la serietà e le qualità umane prima ancora che sportive dei tesserati, con qualche caso a parte molto ben nascosto per opportunità; purtroppo molti degli ultimi acquisti sono esattamente fatti da chi il boomer non lo vuole fare più e mi sembra si veda molto bene. 

La Juventus era uno stile che andava al di là del campo di calcio.

Detto questo non si sputa sul passato come fa qualcuno qui dentro.

Sputano sui boomer ( usando il termine appunto in maniera dispregiativa) poi però spesso si fanno aiutare da mamma e papà ( boomers o giù di lì).

Rivoluzionari escluso ore pasti 😂😁

[Scirea1982 4.835]

Io so solo che rivoglio il calcio di una volta, non dico la Juventus di una volta.. ma il modo di intendere il calcio, lo sport.

 

Da quando i giocatori sono diventati anche intrattenitori social non esiste più appartenenza, niente. Business, show must go on, telenovelas 

[JuventusJack 771]

33 minuti fa, Fogueres ha scritto:

Quale episodio? 

Non mi ricordo di preciso, in quello comunque in cui Pirlo e Buffon vanno fuori a pranzo

[todienomore 690]

Oggi i social fanno parte dell'attività professionale dei giocatori, che non dimentichiamo sono personaggi pubblici e hanno bisogno della visibilità.

 

Come disse il mio capo alla sua segretaria: "Quando tu posti le foto in piscina con le bocce di fuori, stai cazz*ggiando. Quando lo fa la Ferragni, sta lavorando"

[JuventusJack 771]

Il 13/1/2022 Alle 21:38, MatteoJuventus ha scritto:

La Juve dell'Avvocato, il Manchester United di Ferguson? Secoli fa. 

Ora è così, non puoi impedirgli di usare i social. 

Non puoi impedirglielo ma puoi limitarlo.

C'è gente alla Juve che piglia il cellulare in mano tra prima e secondo tempo o quando sta in panchina, o quando è negli spogliatoio.

 

Basterebbe mettere una bella regola:

 

Niente cellulari all'arrivo nello spogliatoi.

 

 

Ma noi siamo la società che va in finto ritiro e dopo la vittoria dà 2 giorni liberi alla squadra...che credibilità possiamo avere?

 

 

 

[12r56 1.018]

51 minuti fa, Loz ha scritto:

Scusa, cosa dovrebbero chiedere?

Cosa devi fare dal momento che hai timbrato fino a quando ritimbri per guadagnarti la pagnotta.

Quante ore di lavoro netto (escluse tutte le pause possibili ed immaginabili compreso andare alla toilette) devi fare.

Se la quantità e qualità di lavoro fatta viene monitorata e controllata quotidianamente o settimanalmente etc...etc...

In parole povere quanto e cosa dovresti fare per renderti utile e giustificare il fatto che uno debba tenerti a libro paga con tutto quel che ne consegue.

Paghe e ferie, bisogna prima guadagnarsele.

 

[Loz 2.949]

Come prima domanda? Forse cosa prevede la sua mansione, forse cosa ci si aspetti da lui, che tipo di crescita professionale ci si attenda da lui e/o possa legittimamente attendere per se stesso; se dovrà spostarsi o rimanere in sede?
Che immagine credi di dare a un head hunter se per prima e seconda cosa, da disoccupato, chiedi quanto prendi e quando potrai andare in ferie e per quanto tempo?
Che di quella posizione lavorativa non te frega una mazza (e sono educato), che sei lì perché speri di infinocchiare qualcuno e di rubacchiare lo stipendio tirando a campare.
Questa l'immagine che dai di te, senza dubbio alcuno, matematico. È ovvio poi, che in sede di colloquio, uno si debba tutelare e chiedere quale sarà la sua retribuzione ed eventualmente le sue ferie, ma c'è modo e modo, come ogni specialista delle società interinali insegna (e per inciso, come dovrebbe suggerire il buon senso).
Da questa risposta discendono due conseguenze: 1) sei veramente come la tua risposta lascia intendere e dunque, qualunque datore di lavoro ci penserà su prima di assumerti perché per una posizione ci saranno più candidati molti dei quali più motivati o "furbi" nel vendersi meglio; 2) sei un grande lavoratore che si pone da cani. Tertium non datur.
 
P.s. aggiungo dopo essermi riletto e per evitare fraintendimenti: ovviamente il "tu" a cui mi rivolgo è al candidato indistinto (ma reale) cui facevo riferimento, non a te, mio interlocutore.

Quelle sono le cose che devo già sapere o che mi deve dire chi offre il lavoro.
Io che offro il mio tempo devi sapere quanto ne devo offrire e quanto viene remunerato.
Questa è serietà.
In un contesto sociale dove si viene pagati sempre meno, per fare sempre di più, sempre più mansioni che esulano del contratto, con sempre più rischi e sempre meno tutele.
Questa narrazione per cui il lavoratore deve mostrarsi grato è quella che ha provocato lo sfacelo degli ultimi vent’anni.
Quando si lavorava con paghe sicure, ferie sicure, lavoro sicuro, si lavorava meglio, con più serietà, con più impegno e dedizione.
E lo dico da persona che fa colloqui per assumere persone.
E aggiungo che in altri paesi la RAL e i giorni di ferie sono scritti nell’annuncio. Perché se non ci sono nell’annuncio o fai storie quando li chiedo, significa che mi vuoi semplicemente sfruttare. E proverai a coglionarmi con la crescita, le prospettive…ma il lavoratore è lì a farti far soldi, mica altro. Quello è

[MatteoJuventus 4.675]

1 ora fa, JuventusJack ha scritto:

Non puoi impedirglielo ma puoi limitarlo.

C'è gente alla Juve che piglia il cellulare in mano tra prima e secondo tempo o quando sta in panchina, o quando è negli spogliatoio.

 

Basterebbe mettere una bella regola:

 

Niente cellulari all'arrivo nello spogliatoi.

 

 

Ma noi siamo la società che va in finto ritiro e dopo la vittoria dà 2 giorni liberi alla squadra...che credibilità possiamo avere?

 

 

 

Alla Juve? È così ovunque. 

 

Ho già scritto che il mondo è cambiato, il calcio non è stato risparmiato. 

Social e cellulari fanno ormai parte della nostra vita. 

 

A me se fanno i selfie nel post allenamento, non frega un kaiser. 

[Astarac 1.169]

17 minuti fa, Loz ha scritto:

Quelle sono le cose che devo già sapere o che mi deve dire chi offre il lavoro.
Io che offro il mio tempo devi sapere quanto ne devo offrire e quanto viene remunerato.
Questa è serietà.
In un contesto sociale dove si viene pagati sempre meno, per fare sempre di più, sempre più mansioni che esulano del contratto, con sempre più rischi e sempre meno tutele.
Questa narrazione per cui il lavoratore deve mostrarsi grato è quella che ha provocato lo sfacelo degli ultimi vent’anni.
Quando si lavorava con paghe sicure, ferie sicure, lavoro sicuro, si lavorava meglio, con più serietà, con più impegno e dedizione.
E lo dico da persona che fa colloqui per assumere persone.
E aggiungo che in altri paesi la RAL e i giorni di ferie sono scritti nell’annuncio. Perché se non ci sono nell’annuncio o fai storie quando li chiedo, significa che mi vuoi semplicemente sfruttare. E proverai a coglionarmi con la crescita, le prospettive…ma il lavoratore è lì a farti far soldi, mica altro. Quello è

Guarda che il lavoratore si debba mostrare grato per il lavoro "benignamente" concesso l'hai scritto tu, non io. Un professionista, un tecnico, un lavoratore con esperienza, dall'operaio specializzato sino al manovale ha tutto il diritto di chiedere quanto e come verrà pagato, che ferie avrà e così via. Conosco bene la RAL dato che all'estero le posizioni per le quali concorro sono tutte con tasse e orario settimanale etc etc. Io parlavo di una categoria lavorativa ben specifica, ossia un disoccupato senza arte né parte, verosimilmente giovane, dato che parlavo di ultime generazioni. In quel frangente che un diciannovenne o ventenne, senza esperienza, mi chieda come prima cosa a un colloquio, dello stipendio e delle ferie, ti riconfermo, fa a pugni con tutto quanto mi è stato spiegato in tema di personale negli anni di formazione e di lavoro. Poi, che non ci si debba mai prostarre né ci si debba fare schiavizzare è talmente pacifico che non mi sento di aggiungere nulla a quello che hai detto. Sulla crescita dipende semplicemente dal contesto e dal lavoro e dalla società/azienda/istituzione. Se tu datore di lavoro mi dici che non ci sarà o resti vago faccio benissimo a ringraziare per l'attenzione e cercare altro se non mi sta bene. In altri contesti è tutt'altro che fuffa.

[29 MAGGIO 1985 22.560]

Il 13/1/2022 Alle 21:38, MatteoJuventus ha scritto:

La Juve dell'Avvocato, il Manchester United di Ferguson? Secoli fa. 

Ora è così, non puoi impedirgli di usare i social. 

... più che la JUVE dell'Avvocato .. direi .. la JUVE di ..  GIAMPIERO BONIPERTI _ sia nella veste di Calciatore che in quella di Presidente ...       

 

 

 

 

 

COME LUI ... NESSUNO MAI !

[MatteoJuventus 4.675]

23 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

... più che la JUVE dell'Avvocato .. direi .. la JUVE di ..  GIAMPIERO BONIPERTI _ sia nella veste di Calciatore che in quella di Presidente ...       

 

 

 

 

 

COME LUI ... NESSUNO MAI !

Ciao Stefano.

Quella era sicuramente un'altra Juve, ma anche un altro mondo. 

Chissà come si comporterebbe Boniperti in questo calcio 

[29 MAGGIO 1985 22.560]

1 ora fa, Scirea1982 ha scritto:

Io so solo che rivoglio il calcio di una volta, non dico la Juventus di una volta.. ma il modo di intendere il calcio, lo sport.

 

Da quando i giocatori sono diventati anche intrattenitori social non esiste più appartenenza, niente. Business, show must go on, telenovelas 

 

 

 

 ..........  

 

 

38   .............    

 

 

... COME ... 38 SONO ... NON UNO DI MENO ... I NOSTRI   SCUDETTI ....  

 

 

Sempre e comunque un GRAN PIACERE   LEGGERTI ! 

 

 Stefano !

[29 MAGGIO 1985 22.560]

1 ora fa, MatteoJuventus ha scritto:

Ciao Stefano.

Quella era sicuramente un'altra Juve, ma anche un altro mondo. 

Chissà come si comporterebbe Boniperti in questo calcio 

Amico, non ci è dato sapere : una cosa però è certa, quando c'era lui ( e non dimentichiamo che a metterlo 

al vertice del Club furono proprio i fratelli Agnelli  ) un " . " punto era un punto  -- una " , " virgola era una virgola -- 

e soprattutto, il " Decalogo " inerente le regole che i giocatori/uomini dovevano rispettare, sin dal primo momento 

in cui indossavano la " Gloriosa Maglia Bianconera ", era Codificato - Regolamentato - Specificato nei minimi dettagli -

 

Ciò detto, ca va sans dire, il " Mondo " ... non solo il ... " Calcio " ... è notevolmente cambiato, e sebbene neanche allora

fosse un " mondo pseudo perfetto " , per ciò che concerne rapporti interpersonali/rispetto/educazione/tolleranza/, mi sembra

che, fatte salve le più che numerose e lodevoli eccezioni, si stia sempre più percorrendo una " strada " con accezione non di certo

positiva ! 

 

Ti Auguro una buona serata, e se sarà buona per te ( e senz'altro avrai già inteso a cosa mi riferisco ), di concerto, lo sarà anche per me !

 

Cordialmente, Stefano !

 

 

 

 

 

 

[ODIATO E FIERO*** 2.242]

Fatemi capire,ma voi al lavoro state sui social?

No perché abbiamo soggetti in spogliatoio che postano pre partita e qualche babbeo appena dopo sconfitte umilianti.

 

Si chiama professionalità.

Il clown da tastiera lo facessero a tempo perso.

[Scirea1982 4.835]

1 ora fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

 

 

 

 ..........  

 

 

38   .............    

 

 

... COME ... 38 SONO ... NON UNO DI MENO ... I NOSTRI   SCUDETTI ....  

 

 

Sempre e comunque un GRAN PIACERE   LEGGERTI ! 

 

 Stefano !

Stefano mi sento onorato! La cosa è reciproca. Attendo sempre i tuoi topic colmi di juventinità 

 

diciamo che siamo stati anche fortunati a goderci forse il meglio di quello che prima era non solo calcio ma “vera passione”

 

in campo e sugli spalti. 

[Fogueres 823]

4 ore fa, Loz ha scritto:

Quelle sono le cose che devo già sapere o che mi deve dire chi offre il lavoro.
Io che offro il mio tempo devi sapere quanto ne devo offrire e quanto viene remunerato.
Questa è serietà.
In un contesto sociale dove si viene pagati sempre meno, per fare sempre di più, sempre più mansioni che esulano del contratto, con sempre più rischi e sempre meno tutele.
Questa narrazione per cui il lavoratore deve mostrarsi grato è quella che ha provocato lo sfacelo degli ultimi vent’anni.
Quando si lavorava con paghe sicure, ferie sicure, lavoro sicuro, si lavorava meglio, con più serietà, con più impegno e dedizione.
E lo dico da persona che fa colloqui per assumere persone.
E aggiungo che in altri paesi la RAL e i giorni di ferie sono scritti nell’annuncio. Perché se non ci sono nell’annuncio o fai storie quando li chiedo, significa che mi vuoi semplicemente sfruttare. E proverai a coglionarmi con la crescita, le prospettive…ma il lavoratore è lì a farti far soldi, mica altro. Quello è

Lo sfacelo deriva da tanti aspetti, in particolare partirei  dal capitalismo+globalizzazione: tanti aspetti positivi ma anche la necessità di “cannibalismo” su qualcuno ( persona fisica) o qualcosa ( un Paese ).

Naomi Klein già nel 1999 ci diceva che le aziende stavano curando il brand in Occidente e producendo altrove.

Si è allargato il bacino dei lavoratori con decentramenti sempre più “spinti” e quindi gli stessi lavoratori si sono ritrovati da un giorno all’altro con l’azienda che si era trasferita.

Poi però anche i lavori ad alta scolarizzazione sono stati colpiti per via della crescita dell’offerta: anche lauree una volta garanzia ( giurisprudenza, ingegneria ecc. ne hanno risentito).

E’ cambiato il mercato del lavoro, l’ascensore sociale si è fermato e oggi siamo in un mondo lavorativo che è un’odissea.

Chiaramente l’Italia ha questi aspetti molto accentuati. 
Il problema è che anche in  Paesi come gli USA il sogno americano è un po’ appassito.

Non ci sono buoni o cattivi: ci sono solo leggi/ regole molto tutelanti  per multinazionali( grazie ad una capacità di lobbyng costante e avvolgente) che possono permettersi di pagare poche tasse.

 

Richiedere dati sullo stipendio previsto  è normale e giusto.

Se andiamo a circoscrivere il campo al disoccupato che cerca lavoro ( il riferimento di Astarac) è incredibile come ci siano persone che preferiscano a prescindere stare ferme ( sulle spalle dei boomers), i famosi che non studiano e non lavorano.

Alla giornata, sperando in una botta di *…

 

 

In questo contesto trovo ancora più raggelante il comportamento di alcuni calciatori della Juventus : hai un salario ( dettato dal mercato) abbondantemente più alto della media, dimostra che sei diverso dal ragazzino che si fa i selfie al McDonalds.

 

 

[Maury10 2.742]

Vivete proprio nel mondo delle favole...

 

Quando non esistevano i social, i nostri giocatori, anche dopo una sconfitta, li trovavi ai murazzi belli sversi a fare serata solo che non si sapeva o comunque si poteva mascherare di piu'..

 

E ti parlo dei Davids, Zidane e gente del loro calibro..