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buran

Le mani dei procuratori sul calcio

Post in rilievo

I calciatori sono letteralmente dei "ricchi per caso".
E' gente che ha vinto alla lotteria della vita.
Pacifico? Bene.
Questo determina che, nella maggior parte dei casi, non sappiano assolutamente gestire contratti, trattative, interpretare normative, o banalmente gestire con intelligenza quei soldi.
E questo non vale solamente per loro, ma anche per le persone che sono loro accanto.
I casi di Dybala, col fratello e le cause legali sui diritti di immagine, e di Icardi con Wanda Nara, ne sono un esempio lampante.
Come in tutti i lavori che implicano servizi, anziché prodotti, si può evitare di rivolgersi ad un professionista.
Posso vivere senza un commercialista, tranquillamente.
Posso vivere senza pagare una badante per la nonna, altrettanto.
Posso andare in vacanza senza agenzia di viaggi, certo.
Posso non pagare una baby sitter per i bambini.
Posso non pagare l'idraulico se perde il lavandino, l'imbianchino per ridipingere ed il piastrellista per il parquet.
Posso non rifarmi ad un notaio per una scrittura privata, posso non interpellare un avvocato per intentare causa, etc. etc.
Però falo spesso conviene.
Conviene soprattutto se la differenza tra una scelta giusta o sbagliata fa di me un uomo schifosamente ricco a vita o un rider di Deliveroo (con tutto il dovutissimo rispetto).
Conviene se rischio di commettere reati per semplice ignoranza, tra fisco, diritti d'immagine, codici comportamentali e contratti con gli sponsor.
Conviene se affidarmi a certe persone mi dà il 99% di garanzie di avere tutto in ordine, ben fatto, regolarmente registrato, pagato, legalmente eseguito. Conviene se ho la garanzia di sapermi difendere davanti a soggetti molto più grandi e potenti di me.
Vorrei vedere quanti leoni qui terrebbero testa, a 20 anni, ad un datore di lavoro con i miliardi in banca e mani in pasta ovunque.
La verità è che la maggior parte di noi non riesce a tenere testa nemmeno al capo reparto in una fabbrica a conduzione famigliare.
Conviene avere un procuratore se quella persona sa tutelare i miei interessi ed i miei diritti anche all'estero, per esempio, dovessi finirci.
Magari in paesi dove non solo la lingua, ma soprattutto le leggi ed il fisco funzionano in modo completamente diverso da qui.
Eccome se ha senso.
Ed il discorso, riassumibile con "prendono troppo" vale sicuramente, in senso assoluto. 
Perché di etico certe cifre, hanno gran poco.
Ma il discorso vale solo se vogliamo fingere di vivere in Unione Sovietica.
Finché domanda ed offerta regolano il mercato, si pagano le tasse, non si estorce nulla a nessuno, vengono pagati quanto meritano.
Esattamente come i calciatori, che guadagnano milioni per tirare calci ad una palla.
O i cantanti, che vivono nell'oro perché azzeccano la hit estiva.
O gli attori, pagati cifre incredibili per imparare ed interpretare una trentina di pagine di copione all'anno.
Fossi calciatore, personalmente, mi metterei nelle mani del Mendes di turno, anche a costo di dargli 1/4 del mio stipendio.
Altro che 10%.




 

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7 minutes ago, Machiavelli said:

Non è andata proprio così.

De Bruyne fino ad agosto 2020 aveva un procuratore (che poi è stato arrestato).

Quando si è trattato di prolungare il suo contratto si è affidato ad un team di data analyst e ad uno studio legale.

 

Questo non vuol dire che se domani De Bruyne deve cercarsi una nuova squadra lo fa da solo.

Nè che contratta da solo con la Nike o con gli altri sponsor.

 

 

 

Ho scritto che ha rinnovato e poi gestito la sua carriera, non che si è trovato la squadra da solo. Sta di fatto che De Bruyne, che è appena un livello sotto Messi e CR7, non ha bisogno di un procuratore. Poi, è ovvio che non faccia le cose da solo, ma non so serve di professionisti nel campo delle rappresentanze sportive. Per me è un esempio. 

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7 minutes ago, God is an astronaut said:

I calciatori sono letteralmente dei "ricchi per caso".
E' gente che ha vinto alla lotteria della vita.
Pacifico? Bene.
Questo determina che, nella maggior parte dei casi, non sappiano assolutamente gestire contratti, trattative, interpretare normative, o banalmente gestire con intelligenza quei soldi.
E questo non vale solamente per loro, ma anche per le persone che sono loro accanto.
I casi di Dybala, col fratello e le cause legali sui diritti di immagine, e di Icardi con Wanda Nara, ne sono un esempio lampante.
Come in tutti i lavori che implicano servizi, anziché prodotti, si può evitare di rivolgersi ad un professionista.
Posso vivere senza un commercialista, tranquillamente.
Posso vivere senza pagare una badante per la nonna, altrettanto.
Posso andare in vacanza senza agenzia di viaggi, certo.
Posso non pagare una baby sitter per i bambini.
Posso non pagare l'idraulico se perde il lavandino, l'imbianchino per ridipingere ed il piastrellista per il parquet.
Posso non rifarmi ad un notaio per una scrittura privata, posso non interpellare un avvocato per intentare causa, etc. etc.
Però falo spesso conviene.
Conviene soprattutto se la differenza tra una scelta giusta o sbagliata fa di me un uomo schifosamente ricco a vita o un rider di Deliveroo (con tutto il dovutissimo rispetto).
Conviene se rischio di commettere reati per semplice ignoranza, tra fisco, diritti d'immagine, codici comportamentali e contratti con gli sponsor.
Conviene se affidarmi a certe persone mi dà il 99% di garanzie di avere tutto in ordine, ben fatto, regolarmente registrato, pagato, legalmente eseguito. Conviene se ho la garanzia di sapermi difendere davanti a soggetti molto più grandi e potenti di me.
Vorrei vedere quanti leoni qui terrebbero testa, a 20 anni, ad un datore di lavoro con i miliardi in banca e mani in pasta ovunque.
La verità è che la maggior parte di noi non riesce a tenere testa nemmeno al capo reparto in una fabbrica a conduzione famigliare.
Conviene avere un procuratore se quella persona sa tutelare i miei interessi ed i miei diritti anche all'estero, per esempio, dovessi finirci.
Magari in paesi dove non solo la lingua, ma soprattutto le leggi ed il fisco funzionano in modo completamente diverso da qui.
Eccome se ha senso.
Ed il discorso, riassumibile con "prendono troppo" vale sicuramente, in senso assoluto. 
Perché di etico certe cifre, hanno gran poco.
Ma il discorso vale solo se vogliamo fingere di vivere in Unione Sovietica.
Finché domanda ed offerta regolano il mercato, si pagano le tasse, non si estorce nulla a nessuno, vengono pagati quanto meritano.
Esattamente come i calciatori, che guadagnano milioni per tirare calci ad una palla.
O i cantanti, che vivono nell'oro perché azzeccano la hit estiva.
O gli attori, pagati cifre incredibili per imparare ed interpretare una trentina di pagine di copione all'anno.
Fossi calciatore, personalmente, mi metterei nelle mani del Mendes di turno, anche a costo di dargli 1/4 del mio stipendio.
Altro che 10%.




 

Ma guarda che il punto è proprio questo. Sono necessari? No.

Possono essere utili? Forse, dipende.

Ma vale per tutte le intermediazioni. Personalmente, credo che più si eliminino intermediari più né guadagni il mercato. Vabbè che viviamo in un Paese che ha inventato le corporazioni, ma non vuol dir che siano necessarie.

Tutto qui.

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Più che altro, il loro guadagno dovrebbe essere solo la percentuale sull'ingaggio dei calciatori, che sono i loro clienti. Che debbano essere pagati anche dalle società non ha senso e dovrebbe essere vietato dalla Fifa. 

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8 ore fa, buran ha scritto:

Che ne pensate.?

Sottraggono il 10% cifra indiicativa al mondo del calcio senza fare assolutamente nulla.

Sono ingrado di costruire un giocatore che tecnicamente non potrebbero  neanche gioc are in serie A.vedi kean,ma è solo un esempio.

E una falla del sistema in cui si sono inseriti questi personaggi.

La fifa li combatte ma non  riesce a farmarli.

Perché secondo do voi?

Una delle cose importanti che fanno te la sei detta da solo… che poi abbiano troppo potere è un’altra questione

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Il discorso x me é semplice, dovevano continuare ad essere pagati dai giocatori, visto che sono loro che cercano le loro competenze

 

Purtroppo da qualche anno a questa parte, alcuni sono diventati i proprietari dei calciatori e pretendono soldi dalle società ad ogni spostamento (o quasi) 

La trovo una cosa assurda e condivido il pensiero dell'autore del topic, sono soldi che escono dal mondo del calcio e nn dovrebbe succedere, sono i calciatori a cercarli e solo loro a pagarli

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Alla fine i procuratori sono come gli agenti di commercio, i venditori, i commerciali che esistono negli altri settori.

Io, nel mio piccolo, ho una piccola società di informatica e il mio lavoro principalmente è fare software.

Se non avessi dei commerciali nella mia struttura che vanno a vendere le mie competenze e quelle dei miei collaboratori in giro per clienti, sicuramente il mio volume d'affari ne risentirebbe.

Sono indispensabili i commerciali? No, non hanno competenze particolari oltre al saper vendere.

Potrei fare io il lavoro loro? Probabilmente sì, anche se è tutto da dimostrare che riuscirei ad ottenere gli stessi risultati.

Senza considerare che toglierei tempo al mio lavoro principale.

 

Riportato al calcio:

un calciatore potrebbe andare avanti senza procuratore? Probabilmente sì, soprattutto se è un giocatore già conosciuto, ma sarebbe in grado di ottenere gli stessi risultati commerciali, di visibilità, ecc.? Non so.

Faccio l'esempio di Gatti che abbiamo appena preso: se non avesse avuto un procuratore, sarebbe stato in grado di emergere dalle categorie inferiori mentre doveva fare anche il muratore o il serramentista o altro? Io credo di no.

Non so neanche se lui ce l'abbia il procuratore o meno, però sicuramente senza procuratore sarebbe stato molto più difficile per lui farsi notare.

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26 minuti fa, gide76 ha scritto:

Il discorso x me é semplice, dovevano continuare ad essere pagati dai giocatori, visto che sono loro che cercano le loro competenze

 

Purtroppo da qualche anno a questa parte, alcuni sono diventati i proprietari dei calciatori e pretendono soldi dalle società ad ogni spostamento (o quasi) 

La trovo una cosa assurda e condivido il pensiero dell'autore del topic, sono soldi che escono dal mondo del calcio e nn dovrebbe succedere, sono i calciatori a cercarli e solo loro a pagarli

Esatto. 

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7 ore fa, jurgen kohler ha scritto:

Credo che ci siano molte analogie con il mondo del calcio. Ci sono agenzie improvvisate, autentica fuffa, e ci sono fior di professionisti che hanno competenze altissime a 360 gradi. Condurre una trattativa non è mai facile. Convincere qualcuno ad accontentarsi di un’offerta che si ritiene bassa non è mai facile.

Si esatto. È anche vero che la competenza, purtroppo in ogni settore, dove non vige meritocrazia è merce rara. Non so cosa ne pensi tu, ma credo ad ogni modo che il potere acquisito dai procuratori sia forse esagerato. Ma è anche vero, sempre secondo il mio punto di vista, che gli stipendi nel calcio sono esagerati e vanno di pari passo. 

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Consulenti finanziari,

Agenti immobiliari,

Banche,

Notai,

e qualsiasi altro lavoro retribuito a percentuale è ESATTAMENTE la stessa cosa dei procuratori di calcio: guadagnano una percentuale in proporzione all'affare che contribuiscono a concludere.

Non capisco questo odio smisurato verso di loro, quando magari si paga il 3% di mediazione per l'acquisto di un garage senza fiatare.

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10 ore fa, PR20 ha scritto:

Ma chi lo dice che non fanno nulla?

Mettiti nei panni di un calciatore professionista: guadagni milioni e probabilmente non hai nessuna voglia (oltre che nessuna competenza) di metterti a leggere contratti discuterne le clausole, parlare con i legali, farti chiamare da qualsiasi direttore sportivo voglia farti un'offerta e poi negoziare con lui, trattare con gli sponsor, eccetera eccetera. 

Fortunatamente ti avvisano c'e' gente che fa queste cose qui per lavoro e allora decidi che il 10% (anche meno in realta') del tuo salario vale abbondantemente il privilegio di non doverti occupare personalmente di attivita di cui peraltro capisci poco o nulla. Ecco spiegata l'esistenza dei procuratori.
 

Sarebbe normale se li pagassero i calciatori. Invece devono pagarli le società, oltre allo stipendio per il calciatore. E ci sono casi, anche recenti, di giocatori che non hanno cambiato casacca perché la formula scelta dalle società non era quella che faceva guadagnare di più il procuratore. 

Sono dei parassiti e della peggiore specie. 

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10 ore fa, Daddy Squared ha scritto:

Non è vero che i procuratori non fanno nulla.

Non faranno cose utili per il calcio, ma fanno cose utili per i loro "clienti" (i calciatori).

Allora che se li pagassero loro.... Non deve essere un costo della. Società. Se tu che ti avalli del servizio. Le. Cose cambierebbero 

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2 ore fa, God is an astronaut ha scritto:

I calciatori sono letteralmente dei "ricchi per caso".
E' gente che ha vinto alla lotteria della vita.
Pacifico? Bene.
Questo determina che, nella maggior parte dei casi, non sappiano assolutamente gestire contratti, trattative, interpretare normative, o banalmente gestire con intelligenza quei soldi.
E questo non vale solamente per loro, ma anche per le persone che sono loro accanto.
I casi di Dybala, col fratello e le cause legali sui diritti di immagine, e di Icardi con Wanda Nara, ne sono un esempio lampante.
Come in tutti i lavori che implicano servizi, anziché prodotti, si può evitare di rivolgersi ad un professionista.
Posso vivere senza un commercialista, tranquillamente.
Posso vivere senza pagare una badante per la nonna, altrettanto.
Posso andare in vacanza senza agenzia di viaggi, certo.
Posso non pagare una baby sitter per i bambini.
Posso non pagare l'idraulico se perde il lavandino, l'imbianchino per ridipingere ed il piastrellista per il parquet.
Posso non rifarmi ad un notaio per una scrittura privata, posso non interpellare un avvocato per intentare causa, etc. etc.
Però falo spesso conviene.
Conviene soprattutto se la differenza tra una scelta giusta o sbagliata fa di me un uomo schifosamente ricco a vita o un rider di Deliveroo (con tutto il dovutissimo rispetto).
Conviene se rischio di commettere reati per semplice ignoranza, tra fisco, diritti d'immagine, codici comportamentali e contratti con gli sponsor.
Conviene se affidarmi a certe persone mi dà il 99% di garanzie di avere tutto in ordine, ben fatto, regolarmente registrato, pagato, legalmente eseguito. Conviene se ho la garanzia di sapermi difendere davanti a soggetti molto più grandi e potenti di me.
Vorrei vedere quanti leoni qui terrebbero testa, a 20 anni, ad un datore di lavoro con i miliardi in banca e mani in pasta ovunque.
La verità è che la maggior parte di noi non riesce a tenere testa nemmeno al capo reparto in una fabbrica a conduzione famigliare.
Conviene avere un procuratore se quella persona sa tutelare i miei interessi ed i miei diritti anche all'estero, per esempio, dovessi finirci.
Magari in paesi dove non solo la lingua, ma soprattutto le leggi ed il fisco funzionano in modo completamente diverso da qui.
Eccome se ha senso.
Ed il discorso, riassumibile con "prendono troppo" vale sicuramente, in senso assoluto. 
Perché di etico certe cifre, hanno gran poco.
Ma il discorso vale solo se vogliamo fingere di vivere in Unione Sovietica.
Finché domanda ed offerta regolano il mercato, si pagano le tasse, non si estorce nulla a nessuno, vengono pagati quanto meritano.
Esattamente come i calciatori, che guadagnano milioni per tirare calci ad una palla.
O i cantanti, che vivono nell'oro perché azzeccano la hit estiva.
O gli attori, pagati cifre incredibili per imparare ed interpretare una trentina di pagine di copione all'anno.
Fossi calciatore, personalmente, mi metterei nelle mani del Mendes di turno, anche a costo di dargli 1/4 del mio stipendio.
Altro che 10%.




 

A tu hai scritto un papiro del genere senza averci capito nulla..complimenti

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Gli ingaggi ed i costi dei cartellini hanno una chiara destinazione mentre quelle commissioni, per ipotesi, non potrebbero ritornare in buona parte ai calciatori più o meno direttamente attraverso movimentazioni bancarie?

 

Non sarebbe interessante sapere dove finiscono quei denari?

 

E' chiaramente solo un ragionamento teorico, ma non potrebbe accadere realmente?

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Vabbe ma le intermediazioni ci sono e ci saranno sempre. Io ho tanti amici che hanno giocato in b e c e per loro il procuratore e fondamentale per trovare squadra. Il 95 peecento dei procuratori ha come compito quello di piazzare giocatori. I top ( il 5 percento) troverebbero casa da soli ma anche li a condizioni meno vantaggiose sicuramente. Il problema semmai può essere il conflitto d'interessi. Spesso sono operazioni dove fanno sia l'interesse della società che del loro assistito prendendo la cosiddetta doppia stecca. Cmq il vero marciume e in tutti gli intermediari degli intermediari,  un "giginho"dell'allenatore del pallone e roba molto più reale di quella che sembra .

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27 minutes ago, leoforzajuve said:

Sarebbe normale se li pagassero i calciatori. Invece devono pagarli le società, oltre allo stipendio per il calciatore. E ci sono casi, anche recenti, di giocatori che non hanno cambiato casacca perché la formula scelta dalle società non era quella che faceva guadagnare di più il procuratore. 

Sono dei parassiti e della peggiore specie. 

Avevo scritto un altro post piu dettagliato sull'argomento qualche pagina fa, il sunto e' che ha pagare i procuratori siano i calciatori o le societa' e' praticamente irrilevante.

 

Le societa' valutano le prestazione attese di un calciatore e in base a quelle stabiliscono un prezzo X che sono disposte a sostenere comprensivo di tutti i costi, cartellino, ingaggio e commissioni. Se una societa' e' disposta ad offrire un ingaggio X a un calciatore sapendo di dover pagare anche Y di commissioni, la stessa societa' sara disposta a spendere per quel calciatore X+Y se non deve pagare anche le commissioni ed e' il calciatore a doversi pagare il procuratore. 
 

Cosi' come nel vendere una casa e' perfettamente irrilevante se l'agenzia prenda il 4% del prezzo solo dal compratore, solo dal venditore o il 2% da entrambi.
Se il compratore per la casa e' disposto a spendere  100K euro e deve pagare anche le commissioni, offrira' al venditore 96K euro netti e dara 4K all'agenzia

Se le commissioni sono a carico del venditore, il compratore offrira 100K e il venditore dovra poi pagare 4K all'agenzia restando cmq sempre con 96K netti.

Peraltro facendo pagare le commissioni alle societa' c'e' un risparmio fiscale di cui beneficiano sia societa che calaciatori.

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22 minuti fa, navi68 ha scritto:

Gli ingaggi ed i costi dei cartellini hanno una chiara destinazione mentre quelle commissioni, per ipotesi, non potrebbero ritornare in buona parte ai calciatori più o meno direttamente attraverso movimentazioni bancarie?

 

Non sarebbe interessante sapere dove finiscono quei denari?

 

E' chiaramente solo un ragionamento teorico, ma non potrebbe accadere realmente?

Nn capisco quelle sono la percentuale dell'intermediazione. Finiranno a chi la fa. Se io chiudo un operazione da 100 milioni e ho il 10 percento prendo 10 milioni.punto. e sul contratto avrò una percentuale x che e mia.finiscono dai procuratori. Ma nel calcio di oggi sarebbe impossibile nn averne, ci sono troppi interessi in  gioco. Poi raiola,mendes, sono i messi dei procuratori. Ma la stragrande maggioranza fa i salti mortali per arrivare a fine mese. Con i calciatori che gli scassano le balle peggio che la casalinga isterica allo psichiatra. E oggi nn mi ha fatto giocare, e volgio andare qua e voglio andare la. State sereni che fatto ad alti livelli e un nel lavoro, ma se scendi di livello e una rottura di palle assurda.

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Fanno eccome perchè gestire contratti milionari non è cosa da tutti. Detto questo il ruolo va normato...nel senso che deve essere il calciatore a pagare il procuratore non le società, quando noi andiamo da un avvocato o commercialista siamo noi a pagare la parcella.

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3 minuti fa, DaveTO ha scritto:

Fanno eccome perchè gestire contratti milionari non è cosa da tutti. Detto questo il ruolo va normato...nel senso che deve essere il calciatore a pagare il procuratore non le società, quando noi andiamo da un avvocato o commercialista siamo noi a pagare la parcella.

Be' dipende il procuratore semplicemente tutela l'interesse del suo assistito. Ma poi esiste l'intermediazione dell'operazione(e qui che potrebbe nascere il conflitto d'interessi,facilmente aggirabile con due società distinte e un prestanome) che prevede una percentuale sull'operazione.quindi avrebbe la doppia figura di procuratore e intermediario. Chi fa l'esempio delle case e come se si prendesse le percentuale sulla vendita e sull'affitto conseguente. Ma io penso che sia tutto al passo con i tempi. Nn penso più esistano figure mitologiche in cui il calciatore entra firma quasi intimorito (un racconto di cabrini mi pare) e se ne va quasi ringraziando 

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11 ore fa, PR20 ha scritto:

Ma chi lo dice che non fanno nulla?

Mettiti nei panni di un calciatore professionista: guadagni milioni e probabilmente non hai nessuna voglia (oltre che nessuna competenza) di metterti a leggere contratti discuterne le clausole, parlare con i legali, farti chiamare da qualsiasi direttore sportivo voglia farti un'offerta e poi negoziare con lui, trattare con gli sponsor, eccetera eccetera. 

Fortunatamente ti avvisano c'e' gente che fa queste cose qui per lavoro e allora decidi che il 10% (anche meno in realta') del tuo salario vale abbondantemente il privilegio di non doverti occupare personalmente di attivita di cui peraltro capisci poco o nulla. Ecco spiegata l'esistenza dei procuratori.
 

Hai pienamente ragione.

Ed è corretto che il calciatore paghi un compenso al procuratore per le sue prestazioni (che sia una percentuale o un qualsiasi valore pattuito).

 

Io non trovo corretto che i procuratori pretendano delle percentuali dalle squadre per acquisti o cessioni.

Lavorano per i calciatori, si devono fare pagare dai giocatori e basta.

 

 

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se il giocatore é cosi stupido da affidarsi totalmente al procuratore si merita la fine del polpo..... se ha un minimo di intelligenza detta le regole.... se no lo cambia... purtroppo mi sa che molti sono dwlla prima specie..... poi capitano in mano a degli sciacalli ed il gioco é fatto... che poi penso che i peggiori siano quelli che sguazzano nelle serie inferiori o nei settori giovanili

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1 ora fa, PR20 ha scritto:

Avevo scritto un altro post piu dettagliato sull'argomento qualche pagina fa, il sunto e' che ha pagare i procuratori siano i calciatori o le societa' e' praticamente irrilevante.

 

Le societa' valutano le prestazione attese di un calciatore e in base a quelle stabiliscono un prezzo X che sono disposte a sostenere comprensivo di tutti i costi, cartellino, ingaggio e commissioni. Se una societa' e' disposta ad offrire un ingaggio X a un calciatore sapendo di dover pagare anche Y di commissioni, la stessa societa' sara disposta a spendere per quel calciatore X+Y se non deve pagare anche le commissioni ed e' il calciatore a doversi pagare il procuratore. 
 

Cosi' come nel vendere una casa e' perfettamente irrilevante se l'agenzia prenda il 4% del prezzo solo dal compratore, solo dal venditore o il 2% da entrambi.
Se il compratore per la casa e' disposto a spendere  100K euro e deve pagare anche le commissioni, offrira' al venditore 96K euro netti e dara 4K all'agenzia

Se le commissioni sono a carico del venditore, il compratore offrira 100K e il venditore dovra poi pagare 4K all'agenzia restando cmq sempre con 96K netti.

Peraltro facendo pagare le commissioni alle societa' c'e' un risparmio fiscale di cui beneficiano sia societa che calaciatori.

Questo che dici è corretto e lo so, ed è pure logico. Ciò che contesto è che abbiano preso talmente "mano" per cui arrivino all'assurdo di bloccare un trasferimento perché a loro procuratori più conviene - di chi curano allora gli interessi? Così come trovo assurdo che vengano (taluni o tutti?) pagati per ogni anno di permanenza in un club. Sono armi di ricatto incredibili. 

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5 ore fa, BETTEGA73 ha scritto:

Ma guarda che il punto è proprio questo. Sono necessari? No.

Possono essere utili? Forse, dipende.

Ma vale per tutte le intermediazioni. Personalmente, credo che più si eliminino intermediari più né guadagni il mercato. Vabbè che viviamo in un Paese che ha inventato le corporazioni, ma non vuol dir che siano necessarie.

Tutto qui.

Necessari sicuramente no.

Ma siamo un mondo, un'economia, che vive sul non necessario.

Anche il calcio non è necessario.

Non voglio essere frainteso, ma non voglio passare da difensore dei procuratori, di cui non mi frega personalmente nulla.

Ma parliamo di gente che lavora e guadagna in un mondo dove un sacco di gente lavora e guadagna.

È tutto il mondo calcio a vivere in una bolla di eccessi economici ingiustificata.

Opinione personale eh.

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