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Post in rilievo

36 minuti fa, Bayes ha scritto:

Sono incazzati perché le cosa vanno male in Ucraina, e allora sfogano così la loro rabbia con queste trasmissioni. Se la Russia lanciasse un attacco così, semplicemente cesserebbe di esistere: la rappresaglia NATO sarebbe devastante.

Per queste brevi distanze poi i russi hanno da anni (dai tempi dell'URSS) missili che possono raggiungere le capitali europee. È un articolo inutile. 

 

Il Sarmat serve solo ed esclusivamente a raggiungere gli stati uniti passando per il polo sud (per eludere lo scudo missilistico americano). 

 

Per tutte le distanze europee da Kaliningrad possono usare un po' tutti i missili del loro arsenale. 

 

Detto che poi ormai con i sommergibili possono lanciare anche un missile su Roma da 100 km di distanza (cosa che può fare anche la Nato ovviamente). 

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Il 30/4/2022 Alle 19:54, Bayes ha scritto:

Sono incazzati perché le cosa vanno male in Ucraina, e allora sfogano così la loro rabbia con queste trasmissioni. Se la Russia lanciasse un attacco così, semplicemente cesserebbe di esistere: la rappresaglia NATO sarebbe devastante.

sarebbe devastante per tutti ,non solo per loro.L'attacco non sarebbe singolo ma multiplo,se si arrivasse a quel punto non avrebbe senso colpire una singola città ma,gli obiettivi sarebbero tutta l'eu e us per loro ,russia e cina per noi.

 

I missili nucleari ,sono monitorati da tutti i paesi ,appena viene lanciato l'attacco ,partirebbero automaticamente si azionerebbero i sistemi anti missile e il contrattacco nucleare.

Il modo di ragionare russo ,non è come il nostro. Pensare che non lo facciano perchè sennò verrebbero distrutti,fa parte della nostra mentalità che,paradossalmente e nonostante la vicinanza culturale diversa anche da quella us.

Potrebbe esserci anche una guerra mondiale ,dove almeno inizialmente non sia per forza nucleare.

 

Sulle conquiste,purtuppo non è così per me,anche perchè non si calcola il contorno ,di questa folle guerra.

Tanti talk ,tante parole,ma nessuno si è mai preso la briga di dire,quanti kmq hanno purtoppo conquistato in 2 mesi.Tra l'altro. se dovessero chiudere come dicevo l'altro giorno il donbass ad anello,conquisterebbero 1\3 dell'ucraina ,senza contare  Odessa (che sencondo me ,è un chiaro obiettivo)

 

Comunque,questa è la cartina aggiornata al 27

FRTZYvSWQAA6hCx?format=jpg&name=small

 

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9 ore fa, lou 65 ha scritto:

alla fine è arrivata: Il presidente della Duma, Volodin, vuole interrompere subito le forniture di gas all’Europa: “L’Unione Europea è abituata a vivere a spese degli altri. Se intende fare a meno del gas russo, non c’è motivo per non interrompere subito le consegne”

Non ha senso ne per loro ne per noi fare una cosa simile adesso

 

Nel lungo periodo è probabile (non sicuro, anzi) succederà (il tempo necessario a loro per trovare altri paesi, Iran, India e Cina, verso cui costruire gasdotti e vendere il gas, e a noi per trovare altre fonti di approvvigionamento per ridurre o azzerare la dipendenza dal gas russo)

 

Lo stacco immediato danneggerebbe noi (recessione immediata+crisi sociale al cui confronto 2008/2011 levate proprio) e pure loro (perdita della principale fonte di guadagno russo+perdita di influenza russa sugli europei, e l'influenza gli serve per far pressione sull'UE in modo che non inviino armi pesanti agli ucraini)

 

In altre parole, quella di Volodin è propaganda (propaganda uguale e contraria a quanti in Italia, leader di certi partiti in primisi, dicono demagogicamente "stop al gas russo immediatamente, tanto al massimo aumenteremo di due gradi i condizionatori d'estate")

IMHO

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13 ore fa, Bayes ha scritto:

Sono incazzati perché le cosa vanno male in Ucraina, e allora sfogano così la loro rabbia con queste trasmissioni. Se la Russia lanciasse un attacco così, semplicemente cesserebbe di esistere: la rappresaglia NATO sarebbe devastante.

Vero.

Però direi che cesserebbe di esistere la maggior parte dell'umanità 

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Kiev: “Diverse vittime in un attacco contro i russi a Izyum”

 

Diverse persone sono rimaste uccise in un attacco delle forze ucraine contro gli alloggiamenti dell’esercito russo a Izyum. Lo ha reso noto un consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, Anton Herashchenko, secondo cui tra le vittime dell’attacco avvenuto ieri ci sarebbero anche degli alti ufficiali di Mosca. Fonti di Kiev sostengono che a Izyum, nella regione di Kharkiv, si troverebbe anche il capo dello Stato maggiore russo, il generale Valery Gerasimov, che da lì starebbe coordinando le operazioni nel Donbass. Nessuna conferma è arrivata da Mosca, né dell’attacco né della presenza del generale

 

Il generale Gerasimov potrebbe essere stato ferito

L’ex ministro degli interni Avakov avrebbe confermato la voce secondo cui il generale Valery Gerasimov sarebbe stato ferito ieri nel bombardamento ucraino delle posizioni di comando della RU vicino a Izyum.

Lo scrive su Twitter Christo Grozev, il giornalista investigativo di Bellingcat, precisando che non ci sono fonti indipendenti a confermarlo.

Secondo altre fonti, Gerasimov non sarebbe rimasto ferito, ma si sarebbe trovato nelle vicinanze dell'esplosione, e sarebbe dunque stato evacuato dall'Ucraina a Mosca, dopo aver fatto tappa a Belgorod

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3 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

Kiev: “Diverse vittime in un attacco contro i russi a Izyum”

 

Diverse persone sono rimaste uccise in un attacco delle forze ucraine contro gli alloggiamenti dell’esercito russo a Izyum. Lo ha reso noto un consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, Anton Herashchenko, secondo cui tra le vittime dell’attacco avvenuto ieri ci sarebbero anche degli alti ufficiali di Mosca. Fonti di Kiev sostengono che a Izyum, nella regione di Kharkiv, si troverebbe anche il capo dello Stato maggiore russo, il generale Valery Gerasimov, che da lì starebbe coordinando le operazioni nel Donbass. Nessuna conferma è arrivata da Mosca, né dell’attacco né della presenza del generale

 

Il generale Gerasimov potrebbe essere stato ferito

L’ex ministro degli interni Avakov avrebbe confermato la voce secondo cui il generale Valery Gerasimov sarebbe stato ferito ieri nel bombardamento ucraino delle posizioni di comando della RU vicino a Izyum.

Lo scrive su Twitter Christo Grozev, il giornalista investigativo di Bellingcat, precisando che non ci sono fonti indipendenti a confermarlo.

Secondo altre fonti, Gerasimov non sarebbe rimasto ferito, ma si sarebbe trovato nelle vicinanze dell'esplosione, e sarebbe dunque stato evacuato dall'Ucraina a Mosca, dopo aver fatto tappa a Belgorod

Questo è uno dei tre ad avere i codici nucleari

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20 minuti fa, Skizzo91 ha scritto:

Questo è uno dei tre ad avere i codici nucleari

Se ci fidiamo delle notizie sponda occidentale e ucraina, i tre che hanno i codici nucleari sarebbero 

1) Malato di Parkinson (Putin)

2) Infartuato e parzialmente invalido (Shoigu)

3) Ferito gravemente o morto (Gerasimov)

 

Not Too Bad Novak Djokovic GIF - Not Too Bad Novak Djokovic Not Bad -  Discover & Share GIFs

 

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Il 30/4/2022 Alle 19:54, Bayes ha scritto:

Sono incazzati perché le cosa vanno male in Ucraina, e allora sfogano così la loro rabbia con queste trasmissioni. Se la Russia lanciasse un attacco così, semplicemente cesserebbe di esistere: la rappresaglia NATO sarebbe devastante.

Il mondo cesserebbe di esistere. Credo che con uno o due centinaia di bombe atomiche nel giro di pochi mesi non ci sarà più vita sulla terra, indipendentemente da dove vengono lanciate. 

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4 minuti fa, effe1986 ha scritto:

Il mondo cesserebbe di esistere. Credo che con uno o due centinaia di bombe atomiche nel giro di pochi mesi non ci sarà più vita sulla terra, indipendentemente da dove vengono lanciate. 

E forse sei pure ottimista, 300 ne verrebbero lanciate solo in un paio d'ore (secondo questa simulazione)

https://tg24.sky.it/mondo/2022/03/08/simulazione-guerra-nucleare#05

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13 minutes ago, effe1986 said:

Il mondo cesserebbe di esistere. Credo che con uno o due centinaia di bombe atomiche nel giro di pochi mesi non ci sarà più vita sulla terra, indipendentemente da dove vengono lanciate. 

No

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Buongiorno a tutti.
Concordo con @lou 65.
Salvo avvenimenti stravolgenti entro il 09 Maggio, è facile prevedere che il conflitto assuma nuova dimensione e nuovo vigore.
Continuo ad essere estremamente preoccupato per la Moldavia, che come discutevamo già diverse settimane fa, corre un rischio enorme.
Le notizie che giungono dalla Transnistria non sono affatto incoraggianti in questo senso.


L'unica buona notizia di questi tremendi due mesi, ad oggi, è che la Bielorussa sia riuscita ad astenersi da un intervento diretto.
La cosa è, per certi versi, sorprendente. Non è detto duri, Putin potrebbe pretendere con successo il suo intervento se si rivelasse necessario.

Le cattive notizie, ahinoi, molte di più.
L'Ucraina resiste, ma il prezzo in termini di vite umane è ormai altissimo. Civili, militari e paramilitari, da ambo i lati.
I danni infrastrutturali subiti dal paese, a prescindere dall'esito del conflitto, avranno una ricaduta devastante sulla loro economia per decenni e decenni.
Se il conflitto dovesse perdure con tale asprezza non so cosa resterà dell'Ucraina, che già prima di questa guerra era un cantiere aperto.

Altra pessima notizia il reiterato atteggiamento aizzatore di Commonwealth e USA.
Che nutrissero interesse specifico nell'inasprirsi del conflitto lo si era capito sin dalle prime battute, ne parlavamo anche qui.
Si sperava però che tale interesse si sarebbe fermato davanti al rischio di un conflitto allargato. Non pare purtroppo essere così e questa, tra tutte, è probabilmente la notizia peggiore in assoluto. Il completo disinteresse americano per gli interessi europei dà ulteriormente dimostrazione di quale sia la natura del rapporto che intercorre tra paesi europei della Nato e Stati Uniti. Prendere nota per il futuro.

E' altrettanto evidente, ma questo lo si sapeva già, che una sconfitta per i russi sia oramai inammissibile.
Si sono esposti troppo a livello politico, militare, finanziario, economico, produttivo. Non esiste via di ritorno, non esiste ritirata, né composta né scomposta.
Esisterebbe solo una sconfitta umiliante, sulla quale le potenze occidentali infierirebbero sbriciolando lo stato russo stesso.
Ben consci di questo rischio, i russi saranno disposti all'utilizzo di qualunque mezzo pur di risultare vincitori.

La russofobia e l'isolamento della Russia dal sistema occidentale è spronato e spinto proprio da quei paesi che la Russia, quantomeno a parole, si prefiggeva di riavvicinare o di de-occidentalizzare. Ampiamente prevedibile sin dal principio, ma se l'occidentalizzazione dell'Oriente Europeo ha portato all'irritazione russa, questa nuova ondata atlantista non farà altro che accendere ulteriormente gli animi.
Polonia e Romania non torneranno mai più paesi neutrali o filo-russi, così come le Repubbliche Baltiche. Non dopo quanto accaduto in Ucraina, è impensabile.
Prevedibile e comprensibile, dunque, che paesi come Finlandia e Svezia, pur se ben armati, ora vogliano entrare nella Nato.
Tale candidatura, e conseguente apertura americana alla loro candidatura, rischia di essere la causa dello scoppio di un conflitto su scala decisamente maggiore.

Desolante l'impotenza deli stati europei, pur membri della Nato, pur ricchi e discretamente armati.
Non solo l'Italia, ma persino Francia e Germania hanno ormai un ruolo del tutto marginale in questi accadimenti, per quanto si sforzino di far sembrare l'opposto.
Quello che deve terrorizzare noi europei è la nostra totale impotenza di fronte ad un rischio così grande.
Non contiamo nulla, non influenziamo la descalation tanto quanto l'escalation, ma ne subiermo enormemente le conseguenze.

Ultimo ma non ultimo, il crescente livello di tensioni nel Pacifico, che a volte dimentichiamo essere anche mare russo, non viene certo incontro ai tentativi, sempre più disperati, di un dialogo costruttivo tra le parti.

La speranza è che si prenda tempo, senza voler accelerare uno schema provocatorio che, per miscalculation o follia di qualcuno, possa portare al disastro.
Due immagini interessanti raccolte questa settimana, sul web, che mi va di condividere.

Naval-report-5.png?fit=1515%2C855&ssl=1

Questa ci riguarda da vicino, e dovrebbe rappresentare l'attuale situazione navale (sommergibili esclusi...) nel Mediterraneo.
 

Questa, invece, è un'utile Gif che mostra l'evoluzione del conflitto.
Dal fallito tentativo di far capitolare Kiev, alla ritirata settentrionale fino alla presa di Mariupol.

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16 hours ago, effe1986 said:

Cosa? 

L'impatto dell'asteroide Chicxulub che causò l'estinzione dei dinosauri fu di 100 milioni di megatoni. La bomba nucleare più potente mai costruita è di 50 megatoni (50, non 50 milioni). Considerando che molte delle testate nucleari sono sotto il megatone, 200 bombe avrebbero al massimo un'energia complessiva inferiore ai 200 megatoni, ma probabilmente molto meno. Abbastanza per causare decine o poche centinaia di milioni di morti (se sganciate su grandi città), ma sicuramente ben lontane dal causare un'estinzione di massa. La bomba nucleare fa danni soprattutto laddove è sganciata. Anche il fallout radioattivo è assai più letale in prossimità di ground zero.

 

In caso di guerra nucleare tra NATO (900 milioni di abitanti e infrastrutture moderne) e Russia (100 milioni e infrastrutture fatiscenti), i paesi NATO subirebbero devastazioni mai viste prima, ma probabilmente riuscirebbero a sopravvivere. Per la Russia, invece, sarebbe la parola fine. E questo mi spaventa, perché sicuramente qualcuno tra i leader o i militari all'interno della NATO un ragionamento del genere lo fa. Anzi, il segretario generale della NATO Stoltemberg l'ha fatto implicitamente qualche settimana fa, quando ha dichiarato che la Russia non può vincere una guerra nucleare.

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4 ore fa, Nepali Me ha scritto:

Buongiorno a tutti.
Concordo con @lou 65.
Salvo avvenimenti stravolgenti entro il 09 Maggio, è facile prevedere che il conflitto assuma nuova dimensione e nuovo vigore.
Continuo ad essere estremamente preoccupato per la Moldavia, che come discutevamo già diverse settimane fa, corre un rischio enorme.
Le notizie che giungono dalla Transnistria non sono affatto incoraggianti in questo senso.


L'unica buona notizia di questi tremendi due mesi, ad oggi, è che la Bielorussa sia riuscita ad astenersi da un intervento diretto.
La cosa è, per certi versi, sorprendente. Non è detto duri, Putin potrebbe pretendere con successo il suo intervento se si rivelasse necessario.

Le cattive notizie, ahinoi, molte di più.
L'Ucraina resiste, ma il prezzo in termini di vite umane è ormai altissimo. Civili, militari e paramilitari, da ambo i lati.
I danni infrastrutturali subiti dal paese, a prescindere dall'esito del conflitto, avranno una ricaduta devastante sulla loro economia per decenni e decenni.
Se il conflitto dovesse perdure con tale asprezza non so cosa resterà dell'Ucraina, che già prima di questa guerra era un cantiere aperto.

Altra pessima notizia il reiterato atteggiamento aizzatore di Commonwealth e USA.
Che nutrissero interesse specifico nell'inasprirsi del conflitto lo si era capito sin dalle prime battute, ne parlavamo anche qui.
Si sperava però che tale interesse si sarebbe fermato davanti al rischio di un conflitto allargato. Non pare purtroppo essere così e questa, tra tutte, è probabilmente la notizia peggiore in assoluto. Il completo disinteresse americano per gli interessi europei dà ulteriormente dimostrazione di quale sia la natura del rapporto che intercorre tra paesi europei della Nato e Stati Uniti. Prendere nota per il futuro.

E' altrettanto evidente, ma questo lo si sapeva già, che una sconfitta per i russi sia oramai inammissibile.
Si sono esposti troppo a livello politico, militare, finanziario, economico, produttivo. Non esiste via di ritorno, non esiste ritirata, né composta né scomposta.
Esisterebbe solo una sconfitta umiliante, sulla quale le potenze occidentali infierirebbero sbriciolando lo stato russo stesso.
Ben consci di questo rischio, i russi saranno disposti all'utilizzo di qualunque mezzo pur di risultare vincitori.

La russofobia e l'isolamento della Russia dal sistema occidentale è spronato e spinto proprio da quei paesi che la Russia, quantomeno a parole, si prefiggeva di riavvicinare o di de-occidentalizzare. Ampiamente prevedibile sin dal principio, ma se l'occidentalizzazione dell'Oriente Europeo ha portato all'irritazione russa, questa nuova ondata atlantista non farà altro che accendere ulteriormente gli animi.
Polonia e Romania non torneranno mai più paesi neutrali o filo-russi, così come le Repubbliche Baltiche. Non dopo quanto accaduto in Ucraina, è impensabile.
Prevedibile e comprensibile, dunque, che paesi come Finlandia e Svezia, pur se ben armati, ora vogliano entrare nella Nato.
Tale candidatura, e conseguente apertura americana alla loro candidatura, rischia di essere la causa dello scoppio di un conflitto su scala decisamente maggiore.

Desolante l'impotenza deli stati europei, pur membri della Nato, pur ricchi e discretamente armati.
Non solo l'Italia, ma persino Francia e Germania hanno ormai un ruolo del tutto marginale in questi accadimenti, per quanto si sforzino di far sembrare l'opposto.
Quello che deve terrorizzare noi europei è la nostra totale impotenza di fronte ad un rischio così grande.
Non contiamo nulla, non influenziamo la descalation tanto quanto l'escalation, ma ne subiermo enormemente le conseguenze.

Ultimo ma non ultimo, il crescente livello di tensioni nel Pacifico, che a volte dimentichiamo essere anche mare russo, non viene certo incontro ai tentativi, sempre più disperati, di un dialogo costruttivo tra le parti.

La speranza è che si prenda tempo, senza voler accelerare uno schema provocatorio che, per miscalculation o follia di qualcuno, possa portare al disastro.
Due immagini interessanti raccolte questa settimana, sul web, che mi va di condividere.

Naval-report-5.png?fit=1515%2C855&ssl=1

Questa ci riguarda da vicino, e dovrebbe rappresentare l'attuale situazione navale (sommergibili esclusi...) nel Mediterraneo.
 

Questa, invece, è un'utile Gif che mostra l'evoluzione del conflitto.
Dal fallito tentativo di far capitolare Kiev, alla ritirata settentrionale fino alla presa di Mariupol.

riflessioni molto condivisibili. aspetto interessante, da te tralasciato, è quello che riguarda le cosiddette "opinioni pubbliche" europee: quale ruolo potranno giocare? al momento mi sembrano assai riluttanti anzi direi molto spaventate. le opinioni pubbliche europee saranno un bel problema. imho.

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“Tra l’inizio e la conclusione dell’agire ‘per valori’ può esserci di tutto, perché il valore copre di sé, legittimandola, qualsiasi azione che sia motivata dal fine di farlo valere. Il più nobile dei valori può giustificare la più ignobile delle azioni: la pace può giustificare la guerra; la libertà, gli stermini di massa; la vita, la morte, eccetera. Perciò, chi molto sbandiera i valori, spesso è un imbroglione. La massima dell’etica dei valori, infatti, è: agisci come ti pare, in vista del valore che affermi".

Gustavo Zagrebelsky.

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48 minuti fa, lou 65 ha scritto:

riflessioni molto condivisibili. aspetto interessante, da te tralasciato, è quello che riguarda le cosiddette "opinioni pubbliche" europee: quale ruolo potranno giocare? al momento mi sembrano assai riluttanti anzi direi molto spaventate. le opinioni pubbliche europee saranno un bel problema. imho.

Mettiamola così, do per scontato che siano non-interventiste.
Il mio timore è che il ruolo che esse potrebbero assumere sarà molto poco rilevante...

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5 minuti fa, Nepali Me ha scritto:

Mettiamola così, do per scontato che siano non-interventiste.
Il mio timore è che il ruolo che esse potrebbero assumere sarà molto poco rilevante...

io, al contrario, credo che saranno comunque un grosso problema per i governi. il livello di propaganda raggiunto al momento è indicativo del fatto che l'opera di dissuasione sta incontrando ostacoli inaspettati. hai voglia a distribuire patenti di filo putinismo ad ogni piè sospinto.

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2 ore fa, Bayes ha scritto:

L'impatto dell'asteroide Chicxulub che causò l'estinzione dei dinosauri fu di 100 milioni di megatoni. La bomba nucleare più potente mai costruita è di 50 megatoni (50, non 50 milioni). Considerando che molte delle testate nucleari sono sotto il megatone, 200 bombe avrebbero al massimo un'energia complessiva inferiore ai 200 megatoni, ma probabilmente molto meno. Abbastanza per causare decine o poche centinaia di milioni di morti (se sganciate su grandi città), ma sicuramente ben lontane dal causare un'estinzione di massa. La bomba nucleare fa danni soprattutto laddove è sganciata. Anche il fallout radioattivo è assai più letale in prossimità di ground zero.

 

In caso di guerra nucleare tra NATO (900 milioni di abitanti e infrastrutture moderne) e Russia (100 milioni e infrastrutture fatiscenti), i paesi NATO subirebbero devastazioni mai viste prima, ma probabilmente riuscirebbero a sopravvivere. Per la Russia, invece, sarebbe la parola fine. E questo mi spaventa, perché sicuramente qualcuno tra i leader o i militari all'interno della NATO un ragionamento del genere lo fa. Anzi, il segretario generale della NATO Stoltemberg l'ha fatto implicitamente qualche settimana fa, quando ha dichiarato che la Russia non può vincere una guerra nucleare. 

pensa allora con la Cina....in quel caso sarebbe la Nato a scomparire in base al numero di abitanti....

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42 minuti fa, Cro88 ha scritto:

 pensa allora con la Cina....in quel caso sarebbe la Nato a scomparire in base al numero di abitanti....

In realtà... no.
E' materia complessa, ma va fatto un bilancio tra abitanti, aree produttive, densità abitativa, distribuzione delle popolazione sul territorio, area coperta, numero di batterie, portata dei missili, testate, etc.
La Cina ad oggi è probabilmente il paese al mondo che più uscirebbe devastato da un confronto nucleare diretto.
Si trasformerebbe in una sottospecie di Mongolia allargata nel giro di poche ore.

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2 ore fa, lou 65 ha scritto:

io, al contrario, credo che saranno comunque un grosso problema per i governi. il livello di propaganda raggiunto al momento è indicativo del fatto che l'opera di dissuasione sta incontrando ostacoli inaspettati. hai voglia a distribuire patenti di filo putinismo ad ogni piè sospinto.

Ma speriamo.
Sappiamo però che basta poco per svoltare l'opinione pubblica, pensiamo ad esempio a Pearl Harbor.

La mia speranza è che, dovesse avvenire il fattaccio, venga consentita una interpretazione dell'articolo 5 piuttosto blanda.
 

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2 hours ago, Cro88 said:

pensa allora con la Cina....in quel caso sarebbe la Nato a scomparire in base al numero di abitanti....

La Cina è molto più potente della Russia, su questo non ci piove. Ma è anche meno aggressiva.

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6 ore fa, Bayes ha scritto:

L'impatto dell'asteroide Chicxulub che causò l'estinzione dei dinosauri fu di 100 milioni di megatoni. La bomba nucleare più potente mai costruita è di 50 megatoni (50, non 50 milioni). Considerando che molte delle testate nucleari sono sotto il megatone, 200 bombe avrebbero al massimo un'energia complessiva inferiore ai 200 megatoni, ma probabilmente molto meno. Abbastanza per causare decine o poche centinaia di milioni di morti (se sganciate su grandi città), ma sicuramente ben lontane dal causare un'estinzione di massa. La bomba nucleare fa danni soprattutto laddove è sganciata. Anche il fallout radioattivo è assai più letale in prossimità di ground zero.

 

In caso di guerra nucleare tra NATO (900 milioni di abitanti e infrastrutture moderne) e Russia (100 milioni e infrastrutture fatiscenti), i paesi NATO subirebbero devastazioni mai viste prima, ma probabilmente riuscirebbero a sopravvivere. Per la Russia, invece, sarebbe la parola fine. E questo mi spaventa, perché sicuramente qualcuno tra i leader o i militari all'interno della NATO un ragionamento del genere lo fa. Anzi, il segretario generale della NATO Stoltemberg l'ha fatto implicitamente qualche settimana fa, quando ha dichiarato che la Russia non può vincere una guerra nucleare.

Se ci fosse una guerra tra India e Pakistan, che non sono grandi paesi con armi nucleari, e usassero metà dei loro arsenali, ucciderebbero tra i 50 ei 150 milioni di persone a causa delle esplosioni dirette nelle città. Ma pensiamo che da 1 a 3 miliardi di persone morirebbero nel mondo perché il fumo delle città in fiamme entrerebbe nella stratosfera e bloccherebbe la luce solare. La temperatura del suolo scenderebbe alle condizioni dell'era glaciale in poche settimane e distruggerebbe l'agricoltura. Le persone morirebbero di fame perché non potevano coltivare cibo. 

Con una guerra nucleare tra Stati Uniti, Europa e Russia, farebbe ancora più freddo perché ci sarebbe ancora più fumo. Nelle zone di coltivazione del grano come l'Ucraina e l'Iowa, le temperature scenderebbero sotto lo zero per due anni. Non solo non puoi coltivare nulla, ma non hai mezzi di trasporto: le raffinerie saranno distrutte e le linee elettriche andranno tutte male.

C'è cibo a sufficienza in una città per circa sei giorni e c'è solo abbastanza grano nello stoccaggio globale per sfamare la popolazione mondiale per circa 60 giorni. Quindi, questa è una minaccia per la popolazione globale, anche se non sei neanche lontanamente vicino a dove si sono verificate le esplosioni. 

 

brian toon

lo studio ,lo si ritrova anche su nature

https://www.nature.com/articles/d41586-020-00794-y

 

 

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3 ore fa, Nepali Me ha scritto:

Ma speriamo.
Sappiamo però che basta poco per svoltare l'opinione pubblica, pensiamo ad esempio a Pearl Harbor.

La mia speranza è che, dovesse avvenire il fattaccio, venga consentita una interpretazione dell'articolo 5 piuttosto blanda.
 

si pensa spesso che, un'eventuale guerra nucleare in questo momento comprenderebbe solo usa e russia,in realtà gli attacchi sarebbero multipli.

Gli us e noi (EU) non colpiremmo solo la russia,ma anche la cina probabilmente e  viceversa.

Senza contare l'india,che  difficilmente ne rimarrebbe fuori e che mi pare vicina al cremlino anche se  in maniera ,non ancora ufficiale.

ah ,non dimentichiamo ,la korea del nord

 

Una guerra mondiale,come dicevo l'altro giorno non deve essere per forza nucleare.almeno inizialmente.Si spera.

 

Chi mi segue dall'inizio ,sa che ho ribadito fin dall'inizio che ci sarebbe stata un escaletion fino ad arrivare a questi livelli,prendevo spesso in considerazione  tempo\risposta .

 

Ho visto che con @lou 65 parlavate dell'opinione pubblica;

Se si guarda il cronologico narrativo mediatico ,si capisce già quale sarà la "fine"

 

una a caso ,tra le tante.

Il 29/3/2022 Alle 00:00, jolly88 ha scritto:

La possibilità che possa accadere nel nostro tempo ,non è così remota per me.

 Siamo al 60-65%    nel vicino futuro,ci siamo dentro ma non lo sappiamo ancora.

 

La comunicazione sta passando da "nessuno vuole la guerra" a " se non si risolve sarà terza guerra mondiale"  .

 

Prende piede quasi l'accettazione.   i poteri della comunicazione indiretta,fanno miracoli

 

 

spero ,di essere smentito

Comunque ,nonostante la narrativa, in gran parte le persone sono contrarie .Non solo in italia, ma in tutta europa e anche in us.

 

 

Se parliamo di "politica" da notare che a scholz,per essersi opposto agli armamenti stavano per far saltare il governo.ghgh. Macron che è il leader portavoce eu che, cercava di portare avanti i negoziati è stato attaccato,da sponda polacca e ucraina.

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56 minutes ago, jolly88 said:

Se ci fosse una guerra tra India e Pakistan, che non sono grandi paesi con armi nucleari, e usassero metà dei loro arsenali, ucciderebbero tra i 50 ei 150 milioni di persone a causa delle esplosioni dirette nelle città. Ma pensiamo che da 1 a 3 miliardi di persone morirebbero nel mondo perché il fumo delle città in fiamme entrerebbe nella stratosfera e bloccherebbe la luce solare. La temperatura del suolo scenderebbe alle condizioni dell'era glaciale in poche settimane e distruggerebbe l'agricoltura. Le persone morirebbero di fame perché non potevano coltivare cibo. 

Con una guerra nucleare tra Stati Uniti, Europa e Russia, farebbe ancora più freddo perché ci sarebbe ancora più fumo. Nelle zone di coltivazione del grano come l'Ucraina e l'Iowa, le temperature scenderebbero sotto lo zero per due anni. Non solo non puoi coltivare nulla, ma non hai mezzi di trasporto: le raffinerie saranno distrutte e le linee elettriche andranno tutte male.

C'è cibo a sufficienza in una città per circa sei giorni e c'è solo abbastanza grano nello stoccaggio globale per sfamare la popolazione mondiale per circa 60 giorni. Quindi, questa è una minaccia per la popolazione globale, anche se non sei neanche lontanamente vicino a dove si sono verificate le esplosioni. 

 

brian toon

lo studio ,lo si ritrova anche su nature

https://www.nature.com/articles/d41586-020-00794-y

 

 

Li ho letti anch'io questi studi, ma credo siano un po' come quelli sui cambiamenti climatici: fatti per spaventare, ma basati su scarsa evidenza. Ci sono già state 2000 esplosioni nucleari, di cui 500 atmosferiche. L'impatto è devastante in prossimità di ground zero, e decade come l'inverso del cubo della distanza.

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