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Post in rilievo

6 ore fa, Nepali Me ha scritto:

Certamente l'Ucraina ha tutto l'interesse ad estendere il conflitto, ma la Nato non è capeggiata da idioti.

A volte a sentire Stoltenberg qualche dubbio mi viene ma concordo con te su tutto il resto. Detto questo e premesso che l'Ucraina rimane il paese aggredito in maniera brutale e totalmente ingiustificata e la Russia il paese aggressore, ho l'impressione che nell'apparato politico-militare ucraino vi siano non pochi esaltati che vorrebbero un coinvolgimento Nato nella guerra senza pensare minimamente alle conseguenze. In teoria non dovrebbe essere così difficile convincere gli ucraini a trattare (basterebbe minacciare una riduzione nella fornitura di armi) ma mi sembra che, almeno per il momento, non lo si voglia fare. Rimango estremamente preoccupato...

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«Nel pomeriggio del 15 novembre, la Russia ha effettuato fino a 80 attacchi missilistici a lungo raggio, principalmente contro obiettivi di infrastrutture energetiche in tutta l’Ucraina. Questo è probabilmente il maggior numero di attacchi che la Russia ha condotto in un solo giorno dalla prima settimana dell’invasione». Lo scrive l’intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito nel suo report sulla guerra in Ucraina. «Le munizioni sono state lanciate da piattaforme aeree, marittime e terrestri. Anche se una gran parte dei missili è stata intercettata con successo», si legge nel report.

 

 

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11 ore fa, Granpasso ha scritto:

A volte a sentire Stoltenberg qualche dubbio mi viene ma concordo con te su tutto il resto. Detto questo e premesso che l'Ucraina rimane il paese aggredito in maniera brutale e totalmente ingiustificata e la Russia il paese aggressore, ho l'impressione che nell'apparato politico-militare ucraino vi siano non pochi esaltati che vorrebbero un coinvolgimento Nato nella guerra senza pensare minimamente alle conseguenze. In teoria non dovrebbe essere così difficile convincere gli ucraini a trattare (basterebbe minacciare una riduzione nella fornitura di armi) ma mi sembra che, almeno per il momento, non lo si voglia fare. Rimango estremamente preoccupato...

Si tratta quando si smette di sparare

 

Quindi la trattativa può partire se

1) Arriva l'inverno e congela (letteralmente) la situazione

2) I due eserciti arrivano al limite, si rendono conto di non riuscire più a guadagnare nemmeno mezzo metro e concordano un cessate il fuoco

 

Al momento l'inverno (quello vero) non è ancora arrivato, e quanto ai guadagni territoriali, entrambi gli eserciti ancora riescono a fare qualcosa (più gli ucraini che i russi a dire il vero, ma comunque ancora i due fronti hanno le forze per lanciare mini offensive tipo quelle di questi giorni a Kremmina e Bahmut)

 

In queste condizioni non ci può essere nessun cessate il fuoco, prima che avvenga deve crearsi una situazione di stallo totale tra i due schieramenti

IMHO

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Cnn: "Usa a corto di munizioni per rifornimenti di Kiev"

Gli Stati Uniti sono "a corto" di armi e munizioni dopo aver rifornito per mesi le forze dell'Ucraina. Lo riferiscono tre funzionari alla Cnn. Dall'inizio dell'invasione della Russia, lo scorso febbraio, Washington ha inviato a Kiev assistenza militare per 18 miliardi di dollari. Il Pentagono ha sempre assicurato che le scorte Usa sono rifornite e qualche giorno fa ha annunciato di aver aggiudicato contratti per un valore di oltre 520 milioni di dollari al gigante della difesa Lockheed Martin per sostituire i sistemi missilistici inviati in Ucraina

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7 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

Si tratta quando si smette di sparare

 

Quindi la trattativa può partire se

1) Arriva l'inverno e congela (letteralmente) la situazione

2) I due eserciti arrivano al limite, si rendono conto di non riuscire più a guadagnare nemmeno mezzo metro e concordano un cessate il fuoco

 

Al momento l'inverno (quello vero) non è ancora arrivato, e quanto ai guadagni territoriali, entrambi gli eserciti ancora riescono a fare qualcosa (più gli ucraini che i russi a dire il vero, ma comunque ancora i due fronti hanno le forze per lanciare mini offensive tipo quelle di questi giorni a Kremmina e Bahmut)

 

In queste condizioni non ci può essere nessun cessate il fuoco, prima che avvenga deve crearsi una situazione di stallo totale tra i due schieramenti

IMHO

io sull'esercito russo ancora non ho capito se ci fanno o ci sono. siamo inondati da propaganda di guerra da ambo gli schieramenti. è difficile capire quanto i due eserciti siano allo stremo.

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Kiev: "La guerra può finire anche prima della liberazione totale dei territori ucraini occupati"

"La guerra con la Russia può finire anche prima della liberazione totale dei territori ucraini occupati". Lo ha detto il consigliere presidenziale ucrainoMykhail Podoplyak citato dall'agenzia Unian

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Per me si sta già parlando, anche se si spara ancora.
I russi annunciano e effettuano una ritirata ordinata senza ritorsioni da una delle città più strategiche del teatro. I maliziosi, sia ad est che ad ovest,  insinuano sia stata una ritirata concordata col nemico.
I russi hanno avuto parole al miele per la gestione americana della vicenda del missile. Sono le prime da febbraio.
Senza contare il ritiro progressivo della marina russa dai mari italiani e la rinuncia alla partecipazione al conflitto nel mar Nero.
Gli stessi polacchi, fin qui pesantissimi nei confronti di Mosca, hanno addirittura assunto le difese del Cremlino sulla vicenda del missile.
Il popolo americano ha manifestato preoccupazione per le minacce russe. Ora la guerra ha un forte peso sulle dinamiche interne americane.
I cinesi hanno tirato le orecchie ai russi sull'uso dell'arma nucleare come minaccia all'occidente. E' la prima volta che la repubblica prende così fortemente le distanze dalle diplomazie russe.
Insomma, a me sembra che tutti, ma proprio tutti (persino polacchi e bielorussi) stiano tirando il freno a mano ultimamente.
Non a caso si parla diffusamente di possibili compromessi, ed è un ottimo segnale.
Tutti concordi tranne l'Ucraina, ovviamente.
Le loro priorità al momento non sono affatto cambiate: mantenere l'occidente coinvolto, ottenere il massimo degli aiuti e massimizzare sul campo il sorprendente vantaggio sui russi in ritirata.

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«A voi occidentali manca il senso della storia». Esistono le speranze di questa parte del mondo, su fratture e divisioni interne alla politica e agli apparati russi. E poi c’è il ruvido pragmatismo di Pjotr Tolstoj, trisnipote del grande scrittore, vicepresidente della Duma, falco tra i falchi, fedelissimo alla linea più dura, anzi spietata, possibile. Non raccoglie le obiezioni, ripete le sue tesi di matrice ultranazionalista, che a casa propria gli valgono una notevole popolarità, tale da farlo indicare da alcuni analisti come futuro capo di qualche ministero importante. «Basta guardare ai conflitti dei secoli scorsi tra Russia ed Europa per capire».

Cosa intende?
«Nell’Ottocento eravamo a Parigi, nel Novecento a Berlino. Quindi, l’unico punto di mediazione è la nostra bandiera su Kiev. Poi vedremo».

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Bielorussia: morto improvvisamente il ministro degli Esteri

Vladimir Makei, il ministro degli Esteri della Bielorussia e grande alleato del presidente Lukashenko? è morto improvvisamente all'età di 65 anni. Ne dà notizia l'agenzia bielorussa Belta. "Il ministro degli Esteri Vladimir Makei è morto improvvisamente", ha detto il portavoce del dicastero Anatoly Glaz citato da Sputnik Bielorussia, ripresa dall'agenzia russa Ria Novosti. Makei aveva in programma un incontro con il suo omologo russo Serghei Lavrov per lunedì. Ieri Belta aveva riferito di un incontro fra Makei e il nunzio apostolico Ante Jozic, mostrando una foto che li ritraeva seduti su due poltrone

Mosca: "scioccati" per morte ministro Esteri bielorusso

"Siamo scioccati": questa la prima reazione, sul suo canale Telegram, della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, alla notizia dell'improvvisa morte del ministro degli Esteri bielorusso Vladimir Makei

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Onu, 4,7 mln rifugiati ucraini chiedono protezione Europa

Oltre 4,75 milioni di rifugiati ucraini si sono già registrati per la Protezione Temporanea o per simili programmi di protezione nazionale in Europa: lo ha reso noto l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), come riporta Ukrinform. Secondo l’Unhcr, il numero di rifugiati provenienti dall’Ucraina, registrati per la Protezione Temporanea o per analoghi programmi di protezione in Europa, ha raggiunto quota 4.751.065. Nell’Unione europea, il maggior numero di rifugiati è stato registrato in Polonia, Germania e Repubblica Ceca.

Ore 01:38 - Il NYT: «Un giorno di guerra in Ucraina costa quanto 30 in Afghanistan»

Usa e gli alleati Nato stanno cominciando ad avere difficoltà a mantenere il ritmo di aiuti militari all’Ucraina, dove un «giorno di guerra ne vale trenta di quella in Afghanistan». L’indicazione arriva da un’inchiesta del New York Times in cui si analizzano le richieste di Kiev e quello che gli alleati possono garantire. E dopo nove mesi di conflitto, gli sforzi vengono considerati quasi al limite. L’analisi sembrerebbe un segnale alla stessa Ucraina, proprio nel momento in cui il presidente Volodmyr Zelensky ha chiesto agli alleati un altro sforzo. «Un giorno in Ucraina - commenta Camille Grand, esperto di difesa del think tank European Council ed ex assistente della Nato sugli investimenti di difesa - equivale a un mese o più in Afghanistan». Finora l’Unione Europea ha stanziato più di tre miliardi di euro per compensare gli Stati che hanno aiutato l’Ucraina, soldi che nel novanta per cento sono già stati assegnati. In totale i Paesi Nato hanno fornito aiuti per 40 miliardi di dollari, che è quasi quanto la sola Francia stanzia annualmente per la difesa. Paesi più piccoli hanno quasi esaurito il loro budget. Restano i più grandi, e tra questi viene citata anche l’Italia, insieme a Francia, Germania e Olanda. Allo stesso tempo gli alleati occidentali non potranno rispondere a tutte le richieste di Kiev. Al momento il problema più grosso riguarda la fornitura di proiettili per artiglieria, e quella è una sfida in salita. «Se vuoi aumentare la capacità di produzione - spiega Mark Cancia, ex stratega della Casa Bianca - servirebbe partire quattro o cinque anni prima per cominciare a vedere i risultati».

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Mosca trasferisce sistemi missilistici in Bielorussia

La Russia ha trasferito un grande convoglio di equipaggiamento militare in Bielorussia, tra cui almeno 15 sistemi missilistici terra-aria Tor-M2 e 10 veicoli di ingegneria. Lo ha riferito il bielorusso Hajun, un gruppo che monitora il movimento delle armi russe. Stando al rapporto, secondo quanto riporta il Kiyv Indipendent, "questo non è l'ultimo convoglio militare con un carico di questo tipo". Il 27 novembre, lo stato maggiore ucraino ha affermato che la Russia si sta preparando a ridistribuire diverse unità dalla Bielorussia ai territori occupati dell'Ucraina. Fino a 12.000 reclute russe mobilitate sono di stanza in Bielorussia, secondo quanto riferito il 25 novembre dal Centro di resistenza nazionale dell'esercito ucraino

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Il ministro della Difesa russo Shojgu è in Bielorussia

Il ministro della Difesa bielorusso Sergei Shojgu è atterrato a Minsk, capitale della Bielorussia, per incontrare l'omologo Viktor Khrenin. Lo riferisce il Guardian. Stretta alleata di Mosca, la Bielorussia ospita truppe russe e il suo territorio è stato usato per lanciare attacchi militari contro Kiev. L'esercito di Minsk non partecipa però al conflitto

 

Lukashenko vede Shojgu: "Ci stiamo preparando per un unico esercito"

"Ci stiamo preparando per un unico esercito. Tutti lo sanno. Non l'abbiamo nascosto. Nel mondo moderno è impossibile nasconderlo". Lo ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko in occasione del suo incontro con il ministro della Difesa russo Serghey Shojgu, come riporta l'agenzia BelTa. "Penso che il ministro della Difesa bielorusso vi abbia già parlato della situazione in Bielorussia, dell'addestramento, del coordinamento del combattimento delle unità della Bielorussia e della Russia presenti in Bielorussia. Devo dire che ci siamo avvicinati seriamente a questo. Sia i bielorussi sia i russi vengono addestrati... in modo che, se necessario, i nostri primi ranghi - i difensori dello Stato dell'Unione - possano respingere qualsiasi aggressione", ha detto ancora Lukashenko

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Kiev: colpito il quartier generale del gruppo Wagner nel Lugansk

Nella città occupata dai russi di Kadiivka, nella regione di Lugansk, si è verificata un’esplosione in un hotel dove si trovava il quartier generale del gruppo russo Wagner. A sostenerlo è il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergei Gaidai, in un messaggio su Telegram riportato da Ukrinform. «A Kadiivka qualcosa è esploso nel quartier generale del gruppo Wagner», ha scritto Gaidai, secondo il quale le perdite per i mercenari sono molto significative.

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Russia, Medvedev: "La leadership politico-militare del nemico è un obiettivo legittimo"

"La leadership politico-militare del Paese nemico" è un obiettivo legittimo delle forze armate russe. Lo ha scritto su Telegram il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev. Allo stesso modo, "in tempo di guerra" sono obiettivi legittimi anche "le forze armate di altri Paesi entrati ufficialmente in guerra, che sono alleati del Paese nemico"

 

Ucraina, Kiev: "Mosca prepara una grande offensiva a inizio anno"

Il presidente russo Vladimir Putin sta preparando una grande offensiva per l'inizio del nuovo anno. E' quanto affermato dal ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov in un'intervista al Guardian, ipotizzandone l'avvio per febbraio. Fonti militari ritengono tuttavia che potrebbe già avvenire a gennaio. Reznikov ha sostenuto che metà dei 300 mila soldati russi mobilitati è stata utilizzata per rafforzare le truppe di Mosca dopo una serie di sconfitte sul campo. L'altra metà "ha iniziato l'addestramento". Dal momento che hanno "un minimo di tre mesi per prepararsi, significa che stanno cercando di iniziare la prossima offensiva probabilmente a febbraio, come l'anno scorso. Questo è il loro piano", ha sottolineato il capo della Difesa ucraino

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Capo 007 moldavo: "La Russia prepara attacco a Moldavia"

Il capo dei servizi di sicurezza della Moldavia, Alexandru Musteata, avverte di un "rischio molto alto" di una nuova offensiva russa sulla Transinistria, la regione orientale del Paese, confinante con l'Ucraina. L'offensiva potrebbe scattare all'inizio dell'anno. "La questione non è se la Federazione Russa intraprenderà una nuova avanzata verso il territorio moldavo, ma quando lo fara'".
Il capo degli 007 moldavi ha detto che la sua agenzia ritiene che Mosca stia valutando diversi scenari per raggiungere la Moldavia e che è possibile che un'offensiva venga lanciata a gennaio-febbraio o più tardi a marzo-aprile.
La Transnistria, controllata dai separatisti filorussi, ospita permanentemente 1.500 soldati russi e un grande deposito di armi

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Zelensky atterrato negli Usa Putin annuncia nuovi missili

 

Durante la visita del presidente ucraino, Biden annuncerà l'invio di un nuovo pacchetto di armi all'Ucraina "di quasi due miliardi" di dollari che per la prima volta conterrà "missili Patriot", ha aggiunto la stessa fonte, sottolineando che "la visita di Zelensky a Washington è un messaggio degli Stati Uniti a Putin e al mondo che aiuteremo l'Ucraina per tutto il tempo necessario" e che Biden non intende "spingere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad un negoziato".

 

E nel frattempo il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che il suo paese dispiegherà presto i missili balistici intercontinentali Sarmat, considerati il fiore all'occhiello dei nuovi programmi militari di Mosca. Alla dichiarazione, che giunge poche prima dal previsto annuncio del via libera di Washington all'invio dei missili Patriot a Kiev, Putin ha aggiunto anche che il nuovo missile da crociera ipersonico Zircon sarà incluso nella flotta russa all'inizio di gennaio.

 

Articolo compleo su ANSA.it

 

 

Gli scenari sono via via sempre peggiori

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2 ore fa, Gnn ha scritto:

Zelensky atterrato negli Usa Putin annuncia nuovi missili

 

Durante la visita del presidente ucraino, Biden annuncerà l'invio di un nuovo pacchetto di armi all'Ucraina "di quasi due miliardi" di dollari che per la prima volta conterrà "missili Patriot", ha aggiunto la stessa fonte, sottolineando che "la visita di Zelensky a Washington è un messaggio degli Stati Uniti a Putin e al mondo che aiuteremo l'Ucraina per tutto il tempo necessario" e che Biden non intende "spingere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad un negoziato".

 

E nel frattempo il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che il suo paese dispiegherà presto i missili balistici intercontinentali Sarmat, considerati il fiore all'occhiello dei nuovi programmi militari di Mosca. Alla dichiarazione, che giunge poche prima dal previsto annuncio del via libera di Washington all'invio dei missili Patriot a Kiev, Putin ha aggiunto anche che il nuovo missile da crociera ipersonico Zircon sarà incluso nella flotta russa all'inizio di gennaio.

 

Articolo compleo su ANSA.it

 

 

Gli scenari sono via via sempre peggiori

Da tempo sono convinto che ormai la domanda non è se la Russia userà le armi nucleari ma quando le userà......10 mesi di guerra e non è stato proposto da nessuno alcun piano realistico di pace. Solo dichiarazioni sempre più bellicistiche da una parte e dall'altra e una Unione Europea praticamente insignificante e appiattita sulla linea Nato/americana. 

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21 ore fa, Granpasso ha scritto:

Da tempo sono convinto che ormai la domanda non è se la Russia userà le armi nucleari ma quando le userà......10 mesi di guerra e non è stato proposto da nessuno alcun piano realistico di pace. Solo dichiarazioni sempre più bellicistiche da una parte e dall'altra e una Unione Europea praticamente insignificante e appiattita sulla linea Nato/americana. 

Io invece dico che le armi nucleari non saranno usate in questo conflitto. 

La Russia non riesce a raggiungere nessun obiettivo e non fa altro che sbandierare lo spauracchio nucleare ben sapendo che non lo userà mai 

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Putin ordina cessate il fuoco in Ucraina per Natale ortodosso

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha incaricato il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, di introdurre un regime di cessate il fuoco lungo tutta la linea del fronte in Ucraina dalle 12 del 6 gennaio alla mezzanotte del 7 gennaio, in coincidenza con le celebrazioni della Veglia e del Natale per gli ortodossi. Lo ha annunciato il Cremlino, secondo quanto riportano le agenzie russe. "Chiediamo anche alla parte ucraina di dichiarare un cessate il fuoco e consentire ai cittadini di partecipare alle funzioni natalizie", ha dichiarato la presidenza russa. Questa mattina, era stato il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, a lanciare un appello per una tregua natalizia in modo che "gli ortodossi possano assistere alle funzioni della vigilia di Natale e del giorno della Natività". Kiev aveva bollato la richiesta del primate ortodosso come "una trappola cinica e di propaganda"

 

Consigliere presidenziale ucraino: "Tregua solo quando Mosca ritirerà truppe"

La Russia deve lasciare il territorio ucraino che occupa, solo così si avrà un cessate il fuoco temporaneo. Lo ha fatto sapere un consigliere presidenziale ucraino riportato dall'agenzia di stampa Reuters. "Tieni per te l'ipocrisia", ha detto rispondendo all'annuncio del presidente russo Vladimir Putin

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Immagini dall'alto di Soledar, cittadina mineraria del Donetsk, ad agosto 2022 e adesso, completamente rasa al suolo e coi buchi dei missili

 

Abbastanza agghiacciante

 

soledar-ucraina.jpg

 

 

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23 ore fa, Juvecentus84 ha scritto:

Immagini dall'alto di Soledar, cittadina mineraria del Donetsk, ad agosto 2022 e adesso, completamente rasa al suolo e coi buchi dei missili

 

Abbastanza agghiacciante

 

soledar-ucraina.jpg

 

 

Si parla di Soledar come di una città conquistata o difesa.
Vedendo immagini come queste vien proprio da chiedersi cosa sia rimasto da conquistare o difendere ormai.

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54 minuti fa, Nepali Me ha scritto:

Si parla di Soledar come di una città conquistata o difesa.
Vedendo immagini come queste vien proprio da chiedersi cosa sia rimasto da conquistare o difendere ormai.

Molte battaglie sono insensate ma questa lo è ancor di più. Un massacro che mi pare serva solo a dare in pasto all'opinione pubblica russa una vittoria effimera che non credo cambierà le sorti di questa guerra assurda. 

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4 ore fa, Granpasso ha scritto:

Molte battaglie sono insensate ma questa lo è ancor di più. Un massacro che mi pare serva solo a dare in pasto all'opinione pubblica russa una vittoria effimera che non credo cambierà le sorti di questa guerra assurda. 

Serve a consumare le truppe ucraine come successo a Severodonetsk, impedendogli al contempo di poter essere schierate in controffensive su altri fronti

(per esempio, fino ad un mese fa gli ucraini stavano ammassando truppe a Zaporizia per lanciare un'offensiva a sud verso Melitopol-Mariupol-Berdyansk, ora le truppe ammassate in quel punto sono state spostate nel Donbass a difesa di Bahkmut e dei villaggi prospicenti)

 

Ovviamente è un piano barbaro, perché per farlo anche i russi mandano al macello centinaia di uomini al giorno, ma l'idea cinica di base è che sul lungo termine l'avranno vinta loro perché hanno un maggior "serbatoio umano" da cui attingere

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Lituania: esploso il gasdotto Amber Grid, non ci sono vittime

Un'esplosione ha danneggiato il gasdotto Amber Grid, che collega i Paesi baltici alla Polonia, nel nord della Lituania, senza causare vittime. Lo ha annunciato l'operatore locale sul suo sito. "Intorno alle 17:00 (19:00 GMT), si è verificata un'esplosione sul gasdotto Amber Grid nel distretto di Pasvalys. Secondo i primi dati, nessuno è rimasto ferito", si legge nella nota del gruppo Amber Grid

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17 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

Serve a consumare le truppe ucraine come successo a Severodonetsk, impedendogli al contempo di poter essere schierate in controffensive su altri fronti

(per esempio, fino ad un mese fa gli ucraini stavano ammassando truppe a Zaporizia per lanciare un'offensiva a sud verso Melitopol-Mariupol-Berdyansk, ora le truppe ammassate in quel punto sono state spostate nel Donbass a difesa di Bahkmut e dei villaggi prospicenti)

 

Ovviamente è un piano barbaro, perché per farlo anche i russi mandano al macello centinaia di uomini al giorno, ma l'idea cinica di base è che sul lungo termine l'avranno vinta loro perché hanno un maggior "serbatoio umano" da cui attingere

Sembra davvero così.
Non è un caso che da molti punti di vista, quantomeno in certe aree, questo conflitto somigli più al primo conflitto mondiale che non al secondo.
 

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