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tv in bianco e nero

Più italiani è meglio?

Post in rilievo

Si, tanto tempo fa.

In questa fase storica puntare sugli italiani è sinonimo di fallimento.

 

Veri catorci come Acerbi o Zaniolo mettono i brividi.

 

I vantaggi fiscali del decreto crescita cancellano ogni dubbio.

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Dipende chi sono gli italiani, se sono come de sciglio, rugani bernardeschi, kean e meglio non averli.

Se invece hai del piero, pirlo, cabrini, scirea, gentile, allora va bene lo zoccolo duro italiano 

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Assolutamente si'. E non mi riferisco solo alla prossima stagione, sulla quale il mondiale avrà impatti imprevedibili, perché nuovi, e quindi positivi ma anche negativi per chi rimane fermo due mesi.

 

Beneficio economico. Un italiano che arriva alla Juve la considera uno dei top approdi rimanendo nel suo paese. Più difficile che ceda a sirene straniere.

 

Beneficio tecnico. Piu' facile creare un gruppo coeso e compatto. Dove la qualità del gruppo superi la somma dei singoli. Sia per quanto detto sopra, sia perché tra connazionali ci sono affinità naturali enormemente maggiori. Sia in durata. Perché un gruppo stabile, senza gente che se ne va, e' garanzia di cicli più lunghi.

 

Serve gente brava? Certo. Ma questo sempre, con italiani e stranieri. Ho solo citato i differenziali.

 

Che tutti i giovani attuali facciano ca*are, e' valutazione superficiale. Se Barella fosse rimasto a Cagliari, sarebbe cresciuto nello stesso modo? E Tonali al Brescia? Valutare un giovane significa riconoscergli delle qualità, valutare i margini osservandone il carattere, e averne fiducia. Perché se uno sente la fiducia cresce. Altrimenti si deprime, smette lui stesso di credere nelle sue capacità e la sua carriera si ferma, o non si sviluppa nello stesso modo.

 

Poi certo, campioni stranieri che sappiano fare davvero la differenza vanno presi. Ma come plus su una base solida. Prima le fondamenta, dopo il tetto

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1 ora fa, FuoriDalCoro ha scritto:

ciclicamente (diciamo ad ogni sessione di mercato) la questione si ripropone ...un po' come gli articoli che consigliano di bere di più con l'arrivo del caldo.

Il problema non è la nazionalità ma la capacità di rendersi parte di una società di creare (o subire) il senso di apparteneza. Nedved non era italiano ma io avrei voluto altri 10 con il suo senso di appartenza (tanto per dire). Lo stesso direi per Platini, per Trezequet ...e via dicendo.  Vlahovic sembra uno che lo possiede. Ma lostesso parrebbe di Chiesa ... 

Ci sono stati diversi italiani con meno senso di appatenenza di loro quindi...la ricetta giusta non c'è.

concordo...anche se in fase di scadenza contratto / rinnovo da un po' di anni la grana è l'unica cosa che conta

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Servono giocatori forti che sappiano identificarsi con la juventinità e con la società in cui vivono.

De Ligt ne è untipico esempio.

Di spogliatoi in cui i giocatori non comunicano se non a gesti, non ne abbiamo bisogno. Sentire cori "campeones" in una squadra italiana è ridicolo, non ha futuro, non ha progettualità. Serve una vera identificazione con il posto in cui vivi e lavori, non importa se sei italiano o tibetano.

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Se sono forti può essere un plus per il senso di appartenenza e per tramandare nel miglior modo i valori Juventus.

 

Tuttavia i due parametri sopra può possederli anche un calciatore straniero, magari è più raro che li abbia ma li abbiamo avuti e probabilmente li abbiamo tutt'ora (Vlahovic, Danilo, Cuadrado).

 

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29 minuti fa, Sal94FinoAllaFine ha scritto:

Se sono forti può essere un plus per il senso di appartenenza e per tramandare nel miglior modo i valori Juventus.

 

Tuttavia i due parametri sopra può possederli anche un calciatore straniero, magari è più raro che li abbia ma li abbiamo avuti e probabilmente li abbiamo tutt'ora (Vlahovic, Danilo, Cuadrado).

 

Il tuo ragionamento mi trova totalmente d'accordo.

Sui nomi, direi che è affrettato accostare già ora Vlahovic a gente come Danilo e Cuadrado, oltre 100 partite in bianconero il primo e oltre 250 il secondo.

Sicuramente dà l'idea di uno che vuole spaccare il mondo, ho molto apprezzato l'ultima dichiarazione d'amore di Vlahovic, ma essendo molto giovane non vorrei che fosse anche umorale, tipo quella coppia che un giorno dice di amarsi per la vita e il giorno dopo il lui va con la migliore amica della lei.

Se son rose fioriranno, spero in una lunga e feconda permanenza di Vlahovic in bianconero e in una maturazione caratteriale che lo porti a essere più controllato.

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2 ore fa, tv in bianco e nero ha scritto:

è questo il tema su cui volevo ragionare, pi c'è pure la questione più contingente relativa alle condizioni atletiche e motivazionali che un mondiale a metà stagione può generare

sì, è un elemento, ma io parlo in termini generali

a me l'idea di un gruppo di italiani consistente e che rimane è sempre piaciuto, ma non per una qualche ragione di supposta superiorità degli italiani, ma più per un discorso di amalgama, di coesione

il presidente è italiano, per quanto parli inglese meglio del 100% dei presidenti di tutte le altre squadre (compresi quelli americani...), l'AD è italiano, il DS è italiano, Pavel parla italiano, l'allenatore è italiano...se hai un bel gruppo italiano, di gente che per 9 anni ha visto la Juve trionfare, le rivalità, le pressioni mediatiche, sa quello che succede, conosce i giornalisti...è quel gruppo che prende McKennie e gli dice "qui funziona così, questa è una partita fondamentale, qui si lavora così", ecc.

 

poi, magari sono mie fantasticherie, ma mi immagino che funzioni meglio in questo modo piuttosto che con un gruppo eterogeneo o - peggio ancora - con gruppetti di connazionali separati gli uni dagli altri

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Comprare italiani proprio quando la nazionale è talmente scarsa da non essere riuscita a qualificarsi per il mondiale affrontando compagini come Bulgaria, Irlanda del Nord, Svizzera, Macedonia e compagnia mi sembra un passo indietro. I tre italiani che si sono caricati l'italia sulle spalle all'Europeo, Chiesa, Bonucci e Chiellini sono o erano già nostri. Per il resto su chi dovremmo puntare? Berardi? Florenzi? Emerson Palmieri? Leonardo "faccio una partita e mi rompo" Spinazzola?

L'unico che alzerebbe la nostra media a centrocampo è Verratti, ma anche lui mi sembra in fase discendente e ormai appagato dai soldi presi a Parigi.

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50 minuti fa, ERNESTOANTONI1973 ha scritto:

Servono giocatori forti che sappiano identificarsi con la juventinità e con la società in cui vivono.

De Ligt ne è untipico esempio.

Di spogliatoi in cui i giocatori non comunicano se non a gesti, non ne abbiamo bisogno. Sentire cori "campeones" in una squadra italiana è ridicolo, non ha futuro, non ha progettualità. Serve una vera identificazione con il posto in cui vivi e lavori, non importa se sei italiano o tibetano.

giustissimo

de Ligt è sicuramente l'esempio migliore

Cuadrado è un altro esempio, ma lo era - secondo me - anche Dybala, pur con i suoi limiti caratteriali

io ho in testa l'idea che alcuni dei nostri si identifichino con la juventinità, per come li vedo in campo, per come li sento nelle interviste o nei video: Szczesny, Perin, Pinsoglio, de Ligt, Danilo, Cuadrado, Locatelli, McKennie, Chiesa, Vlahovic e Morata. Bonucci è bonucciano più che juventino...

Sarei rimasto felice se Barzagli fosse rimasto in staff, perché è un altro che rappresenta il sacrificio e la forza di volontà necessari

Sono italiani e non italiani...

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Purtroppo siamo in un momento storico in cui i calciatori Italiani non emergono (o non li si vuole fare emergere), tolto qualche sporadico caso. Per cui la risposta viene da se.

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È indifferente. Per l'andazzo che ha preso il calcio moderno, con una maggiore centralità del calciatore rispetto alla società, il concetto di appartenenza è destinato a calare. Dalle società che pensano solo al marketing si passa al giocatore che pensa solo al marketing, per cui la qualità media è più bassa anche ai piani alti (vedi Pogba, de bruyne, Salah, Kane che oggi sono considerati fuoriclasse, ma vent'anni fa sarebbero stati ottimi giocatori e niente più). 

Questo rende del tutto ininfluente il passaporto del giocatore, perché tutti mirerebbero comunque al city o psg anziché Juve o Milan.

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A parità di valore senza dubbio gli italiani, il mondiale a dicembre è un anomalia senza precedenti. Di conseguenza avere giocatore con le pile cariche potrebbe essere super decisivo nella seconda parte della stagione.. 

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Come italiani si può puntare su Bellanova, Raspadori, Zaniolo, e Belotti a zero che peggio di Kean non può fare. Tutti non si possono prendere, logicamente. Altri italiani non mi fanno impazzire invece. Scamacca vorrebbe fare il titolare, quindi sarebbe un acquisto inutile per la panchina, per quel che costerebbe.

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2 ore fa, francodimare ha scritto:

Quelli forti ce li siamo fatti scappare. Vedi Tonali. Quindi meglio guardare all'estero.

Per tre partite buone nel girone di ritorno...

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