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Più italiani è meglio?

Post in rilievo

6 ore fa, Pavel Christ Superstar ha scritto:

Ci sono giocatori che storicamente si pongono benissimo anche in ambito non tecnico(francesi e tedeschi su tutti).

Non contesto, il tema prevede anche che qualcuno possa ritenere adeguati anche solo una particolare tipologia di stranieri

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Io preferirei tutti italiani in squadra, ma,  visto che al momento non ci sono giocatori italiani da Juventus sufficienti a formare una squadra mi accontento di un mix vincente. 

 

 

 

 

 

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io penso che la juventus dovrebbe acquistare parametri zero in italia e top player pagandoli all'estero. In questo modo non verrebbero finanziate le squadre italiane e il campionato si vincerebbe con maggiore facilita'.

  • Grazie 1

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Quello che molti non comprendono un questo topic e' che sono i club a rendere forte una Nazionale, non viceversa. Un giocatore diventa forte se ha in sé stesso le qualità per essere forte, certo, ma anche se cresce in un contesto di competitività massima. Se manca una delle due componenti diventa nulla. O resta mediocre

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Assolutamente....poi abbiamo visto negli ultimi 3 anni...1 milione di stranieri strapagti in rosa, puri mercenari che non sudano manco sotto tortura, a cui frega zero della maglia, e difatti....grani risultati.

la rosa dovrebbe avere tutti ravanelli del piero di livio torricelli chiellini....gente che morirebbe in campo, prima di darsi vinti, non di gente con 2 chili di gel ad inizio...e fine partita

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22 ore fa, tjdok ha scritto:

Il calcio va verso l'atletismo e intensità...

Questa è conosciuta a pochissimi italiani. 

Uno Spinazzola sarebbe stato perfetto se non si rompeva... Oppure Chiesa... 

Ma quanti italiani ci sono con queste qualità atletiche?

Forse...Sarebbe il caso di adattarci a un calcio più moderno e funzionale. 

per un calcio più moderno bisognerebbe cambiare guida tecnica

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2 edizioni dei mondiali senza l'Italia dicono che non sono proprio i cavalli su cui puntare, mi sembra lampante. In mezzo abbiamo vinto l'europeo, esattamente come la Grecia ad esempio, e Karagounis e Katsuranis comunque non hanno fatto impazzire le grandi squadre d'Europa, ai tempi. Il buon Dellas credo sia stato il migliore.

In più, quelli su cui abbiamo puntato noi per me non hanno dimostrato di essere giocatori da massimi livelli finora.

Si può avere simpatia, tifare e credere in un ritorno di un gruppo forte italiano, ma bisogna anche guardare la realtà delle cose. 

I giocatori più importanti (Verratti e Jorginho) sono all'estero, oltretutto.

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Sicuramente è meglio, e la Juventus ha sempre avuto almeno un 5/6 giocatori italiani di riferimento. Certo devono essere italiani all'altezza, come recentemente la BBBC in difesa, con Marchisio a centrocampo, tanto per fare un esempio.

Non dico arrivare ai tutti italiani del 1976/77, ma nemmeno ridurre la Juventus a un Inter, che in certi periodi di stagioni non aveva nemmeno un italiano in campo, l'identità italiana va salvaguardata, sempre.

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La Juventus storicamente ha sempre avuto dei bei blocchi di italiani bravi, anche gregari, ma sempre capaci.

 

Non riusciamo più nemmeno a fare quel tipo di scouting in terra italica; da quando ho memoria della Juve, ovvero metà anni novanta, ricordo di persone, ancor prima che calciatori, estremamente capaci e dediti alla causa come i Torricelli, Di Livio, Pessotto, Birindelli, Tacchinardi, Padovano, Ravanelli, Carrera, Amoruso.

 

Lo straniero forte, tenace, caparbio, è sempre stato parte di rose con una grande base di calciatori nostrani.

 

La perversione moderna del qualunquismo esterofilo scellerato ad ogni costo (in ogni ambito, sportivo, sociale, dall'alimentazione alle abitudini che non ci appartengono) sta facendo danni immondi.

 

Personalmente, anche in ottica programmazione o alla meno peggio plusvalenze future, preferirei fare figure caprine con Pellegrini, Miretti e Fagioli anziché lo scempio Sandro, Arthur e Ramsey.

 

Gente a tratti giustamente "bistrattata" come De Sciglio, Rugani e Bernardeschi in una rosa lunga ci starebbe pure bene, a patto che venisse pagata per il loro reale valore e apporto alla causa e non come calciatori di livello superiore.

 

 

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38 minuti fa, vespino ha scritto:

Mi pare un concetto inattuale, decontestualizzato e a sollogismo invertito.

Continuiamo pure a pensarla cosi

Tutto ciò per dire che non sei d'accordo.

1 ora fa, Ein ha scritto:

No

La sintesi non ti manca 

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9 minuti fa, cuorebianconero-v2.0 ha scritto:

Sì, se sono di qualità però...... E in questo momento storico ne vedo ben pochi purtroppo 

La qualità è una premessa fondamentale, si intende capire se a parità di qualità un gruppo italiano crea vantaggi in termini di trascinamento degli altri nel mood

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La cosa più divertente è che sono mediamente più scarsi di spagnoli, tedeschi, francesi ecc... ma costano di più.

 

Prendi Raspadori se giocasse in Spagna varrebbe sì e no 15/20 milioni segna 10 gol in Serie A e ne vale 35/40, campionato dove il fenomenale Ciro Immobile (a livello internazionale impalpabile) ne segna 30 e passa a stagione.

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Mi piacerebbe che sfruttassimo la nostra cantera cercando di ricreare senso di appartenenza, dna zebrato, specie in italiani che comunque sanno la nostra storia.

Prendere il meglio degli italiani, investire,

ed acquistare solo veri top player stranieri non disperdendo le risorse finanziarie.

Sarò legato ai tempi di Platini ma c’è stato un appiattimento pazzesco in scelte pessime straniere ma anche di italiani.

Su Tonali p.e. il Milan ci ha creduto ed ha fatto bene. Verratti poteva stare da noi a suo tempo e non le varie pippe e rotti strapagati che abbiamo.

Lo scouting poi non lo vedo proprio da tempo… speriamo bene ma sono preparato ad un altro anno di amarezze.

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Il 27/5/2022 Alle 00:40, Wallaby ha scritto:

Assolutamente....poi abbiamo visto negli ultimi 3 anni...1 milione di stranieri strapagti in rosa, puri mercenari che non sudano manco sotto tortura, a cui frega zero della maglia, e difatti....grani risultati.

la rosa dovrebbe avere tutti ravanelli del piero di livio torricelli chiellini....gente che morirebbe in campo, prima di darsi vinti, non di gente con 2 chili di gel ad inizio...e fine partita

Stra condivido

aggiungo: ma se non li facciamo giocare i possibili talenti italiani, se quasi nessuno investe e rischia, come pretendiamo poi di vincere il mondiale o trovare campioni italiani già nati con le stimmate alla Del Piero, Totti, Baggio, Pirlo, Buffon etc?

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Poteva valere negli anni 80/90. 
Oggi, la gestione del settore calcio in Italia fa pena.

È un problema che ha origine a partire dai pulcini, dalle scuole calcio, di cui le squadre di serie A sono solo la punta dell’Iceberg.

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Il blocco degli italiani? Forse qualcuno è rimasto indietro di 30 anni e non ha la capacità di guardare la realtà. C’è un grosso problema nelle giovanili che si vede nei risultati dell’U21. Poi c’è una lega di idioti che parla di giovani e fa una regola tagliagambe: se un U23 fa 6 presenze con la prima squadra non può tornare a giocare in U23. Gli italiani sono scarsi tecnicamente perché ci sono incapaci nei settori giovanili. 

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Abbiamo Federico Chiesa, che è  il più forte italiano. Il discorso non si pone, perché le partite le vinci se hai giocatori bravi, potenziali campioni dal talento cristallino, ma attualmente, non so perché in Italia circolano solo giocatori mediocri, soprattutto in attacco. 

Quindi non è che possiamo aspettare 10 anni per provare a competere in Europa, in questo periodo storico i giocatori italiani non sono da considerare. La Juventus deve puntare su altri giocatori stranieri purtroppo. 

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