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Third stone from the sun

Mondiale 1982: quarantesimo anniversario

Post in rilievo

48 minuti fa, RogerWaters ha scritto:

Va ricordato che venivamo dal periodo buio degli anni di piombo, fu un crescendo di emozioni culminato con la finale dove fummo rappresentati da un esultante Pertini. 

Si è giusto contestualizzarlo.

Ha avuto anche questo significato di rinascita, di uscita da una certa pesantezza.

Per il film ufficiale che citi, credo sia G'olè...bellissimo.

Oltre alle immagini delle gare, immortala aspetti all'epoca nascosti alle telecamere, ritiri spogliatoi.

Purtroppo melo sono perso altrimenti l'avrei rivisto volentieri anch'io e lo avrei fatto vedere ai miei bambini.

È giusto citare anche il blocco Juve ma doveroso dire che Bearzot riuscì ad amalgamarlo con colleghi di squadre rivali creando un gruppo coeso e che ancora oggi a mantenuto un rapporto di amicizia vero.

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2 minuti fa, B E N E V E N T U S ha scritto:

Il malumore prima della partita con l argentina non era del tutto ingiustificato

Si è vero ma credo che più che le critiche furono certe allusioni scritte nero su bianco inerenti la vita privata e i rapporti tra i giocatori che crearono una frattura insanabile tra squadra e una certa parte della stampa

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18 minuti fa, Third stone from the sun ha scritto:

Si è stato un aspetto importantissimo in tutta la vicenda.

Il libro di Garanzini che ho citato in apertura riporta i fatti attraverso la testimonianza diretta di Bearzot e la narrazione dell'autore che all'epoca era uno degli inviati a seguito della spedizione.

Nel documentario che è passato ieri su Sky, non so se l'hai visto, c'era l'intervento diretto di Sconcerti, all'epoca inviato di Repubblica che ha riportato un pò quello che era il clima che tu hai ben descritto .

Credo che Sconcerti , a differenza di Garanzini, sia stato almeno inizialmente molto critico con la gestione del C.T

Io per questioni anagrafiche non posso ricordare quali fossero stati i giornalisti, mi riferisco a quelli importanti le prime firme, a salire sul carro dopo essere stati in conflitto (e forse il termine è riduttivo) all'inizio del torneo.

Mi sarebbe piaciuto aver avuto  l'opportunità di approfondire questa parte della storia, molti dei protagonisti la ritengono ancora oggi un fattore che rese ancor più unito il gruppo ai fini del successo finale.

C'è un immagine di Gentile che urla qualcosa  verso la tribuna stampa alla fine di Italia Brasile che la dice tutta...

Guarda anche io ero piccolino (8 anni) e la partita col Brasile non l'ho vista (ero all'oratorio a giocare a pallone mi sa...).

Di quel mondiale ricordo solo la finale.

Nello speciale di Buffa su bearzot, bello come al solito,  hanno letto uno stralcio di un articolo di non  so che fogliaccio (ma penso fosse tipo il Corriere dello Sport), dopo il girone eliminatorio.

Era in pratica un invito a non presentarsi contro l'Argentina in quanto eravamo una squadra di ridolini, allenati da un incapace con l'aspetto di una scimmia (i concetti questi erano sul serio...). Il nome del giornalista non l'han fatto per pietà ma sarà stato uno di quelli che fuorereggiava tipo al processo del Lunedì (che mi pare nacque prorpio in quei tempi ed in cui ovviamente Bearzot era visto come il fumo).

Aggiungiamo poi la storia del presunto legame omosessuale tra Rossi e Cabrini (ovviamente - per quel che conta - letteralmente inventato visto che diciamo che sono stati entrambi abbastanza scupafemmine....), per far capire il clima di astio che i giornalisti vollero creare.

Del resto anche con Lippi nel 2006 ci fu chi chiese le dimissioni in quanto ex della Juve nel pieno di Calciopoli.

Insomma quello che voglio dire é che queste vittorie lavano via spesso le brutture al grido "abbiamo vinto tutti", però certi atteggiamenti, certe cattiverie, certe squallide mediocrità (che onestamente io vedo a volte anche in questo Forum nell'accanimeno contro quell'allenatore o quel giocatore) non dovrebbero essere dimenticati.

Nell'82 non é vero che vinsero tutti gli italiani....molti italiani in realtà persero nei loro atteggiamenti rosicanti e nel tentativo di fare del male. Non andò a buon fine, anzi compattò il gruppo. Questo non significa che quelli furono meno ignobilmente viscidi (vorrei usare una parola giustamente vietata che inizia per str....) ed incompetenti e non han vinto per niente.

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16 minuti fa, garrison ha scritto:

Insomma quello che voglio dire é che queste vittorie lavano via spesso le brutture al grido "abbiamo vinto tutti", però certi atteggiamenti, certe cattiverie, certe squallide mediocrità (che onestamente io vedo a volte anche in questo Forum nell'accanimeno contro quell'allenatore o quel giocatore) non dovrebbero essere dimenticati.

Sono daccordo con te.

Anche io troppo piccolo per ricordare, ho solo frammenti ben impressi che si fondono con immagini legate a casa mia e al mio babbo che rendono questo mondiale indimenticabile.

La sera della finale mi ricordo di essere uscito sulle spalle del mio babbo fino ai bordi della strada principale del mio paese dove stavamo con altre persone a vedere le auto che passavano festanti.

Vero, ci sono delle analogie con il 2006.

Quella vittoria invece  l'ho vissuta da vicino.Abitando a Firenze, ricordo il clima da sommossa popolare a Coverciano durante il ritiro....

Solite oscenità dei tifosi viola.

Avevo avuto anche uno scambio di battute con Marcello Lippi prima del raduno, l'avevo incontrato per puro caso a Viareggio.

Anche lui massacrato dai media per calciopoli, Juve, poi ci avevano messo dentro le scommesse con Buffon e il doping con Cannavaro...

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46 minuti fa, Third stone from the sun ha scritto:

Si è giusto contestualizzarlo.

Ha avuto anche questo significato di rinascita, di uscita da una certa pesantezza.

Per il film ufficiale che citi, credo sia G'olè...bellissimo.

Oltre alle immagini delle gare, immortala aspetti all'epoca nascosti alle telecamere, ritiri spogliatoi.

Purtroppo melo sono perso altrimenti l'avrei rivisto volentieri anch'io e lo avrei fatto vedere ai miei bambini.

È giusto citare anche il blocco Juve ma doveroso dire che Bearzot riuscì ad amalgamarlo con colleghi di squadre rivali creando un gruppo coeso e che ancora oggi a mantenuto un rapporto di amicizia vero.

Veramente bello e suggestive anche le musiche di Rick Wakeman.

43 minuti fa, Third stone from the sun ha scritto:

Si è vero ma credo che più che le critiche furono certe allusioni scritte nero su bianco inerenti la vita privata e i rapporti tra i giocatori che crearono una frattura insanabile tra squadra e una certa parte della stampa

Per quel che ricordo uno dei pochi che cercò di difendere gli azzurri, almeno nei salotti TV, al massacro mediatico pre Argentina fu Pier Cesare Baretti, allora direttore di Tuttosport.

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2 minuti fa, Dallas Cowboys ha scritto:

Veramente bello e suggestive anche le musiche di Rick Wakeman.

Per quel che ricordo uno dei pochi che cercò di difendere gli azzurri, almeno nei salotti TV, al massacro mediatico pre Argentina fu Pier Cesare Baretti, allora direttore di Tuttosport.

Wakeman...um grande tastierista.

Qualche mese fa ho ascoltato in radio una sorta di commemorazione di Baretti da parte di alcuni giornalisti che tessevano le lodi sia dal punto di vista professionale che umano

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16 ore fa, Nonseinormale65 ha scritto:

Quel mondiale me lo ricordo bene e ricordo bene anche quel Brasile...al di là della nostra vittoria in finale contro i crucchi posso dire che ritengo quella Selecao un pò troppo pompata? aveva ovviamente dei fuoriclasse eccezionali ma anche delle lacune in rosa e nell'11 tali che queste magagne già si intravidero nel girone quando andò sotto contro l'Urss e la Scozia prima di rimontare, li si vide la scarsezza del portiere Valdir Peres buono forse per la serie C dell'epoca,una difesa ballerina senza dei veri centrali di ruolo  e la mancanza di un centravanti di qualità,queste magagne vennero fuori clamorosamente contro l'Italia che era meglio organizzata tatticamente e con una difesa di ferro,il risultato poi è addirittura ingannevole,oltre al gol regolare di Antognoni annullato per fuorigioco (era on side di almeno un metro) ricordo anche un gol mangiato da Rossi nel secondo tempo a porta vuota...Bestemmio? mica tanto...se vai a vedere chi di quei verde oro venne poi a giocare da noi (ricordiamoci che la serie A dell'epoca era il TOP) ebbene Socrates alla fiomerdina fallì clamorosamente,Zico aveva già 30 anni e si dovette "accontentare" dell'Udinese per mostrare i suoi ultimi lampi,Cerezo e Falcao furono quelli che ottennero i migliori traguardi e Junior vivacchiò al Toro...tutti gli altri tra cui il pompatissimo Eder(aveva una bel tiro ma il resto? non pervenuto) erano dei comprimari di cui nessuno si ricorda, nemmeno i brasiliani e se se li ricordano è per maledirne il nome...Paulo Isidoro,Oscar,Leandro,Pedrinho,Roberto Dinamite etc. etc. 

non ero presente per motivi anagrafici sefz però su quel Brasile diciamo che ci son visioni molto contrastanti (per altro citi Roberto Dinamite ma quel Mondiale se lo fece in panca a favore del discutibile Serginho)

l'ideale del Brasile era la squadra del 70 dei sei numeri 10 in campo da centrocampo in su, la squadra del 78 che era molto bilanciata (e fece un buon Mondiale, fregata solo dal portiere peruviano che fece far 6 gol agli argentini per passare in finale) era però odiatissima in Brasile perchè praticava un calcio europeo, cosa odiatissima in Brasile, è una squadra nonostante avesse fior di giocatori come Zico, Rivelino e Dirceu mai sopportata

il Brasile dell'82 era, sostanzialmente, la copia di quello del 70 dove si giocava solo a una fase, la difesa era un optional, e questo piaceva ai brasiliani

per altro furono sfigati a non aver Careca in quel Mondiale che sarebbe stato l'attaccante titolare ma si fece male prima della partenza per la Spagna

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6 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

su quel Brasile diciamo che ci son visioni molto contrastanti

Nelle parole che ci ha lasciato Bearzot si capisce bene questo paradosso.

Una squadra che, specialmente contro l'Argentina, aveva illuminato gli occhi dei presenti ma che aveva presentato agli occhi del nostro allenatore dei limiti evidenti.

Siamo stati bravi a colpirli e poi logicamente è andata bene con l'ingresso di Bergomi che seppe tener botta (aveva meno di 19 anni) e con l'ultima parata epica del grande Dino Zoff.

C'è  da dire come sottolineato da alcuni utenti che sono intervenuti che il gol annullato a Giancarlo Antognoni era probabilmente regolarissimo.

Il fatto che la squadra dell'82 potesse in qualche modo ricordare la selezione del 70 ha un senso anche se io personalmente ritengo quella una delle formazioni più forti di sempre, non solo per il grande Pelé ma per il modello di gioco che introdusse principi che poi sono stati ripresi negli anni successivi.

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14 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

non ero presente per motivi anagrafici sefz però su quel Brasile diciamo che ci son visioni molto contrastanti (per altro citi Roberto Dinamite ma quel Mondiale se lo fece in panca a favore del discutibile Serginho)

l'ideale del Brasile era la squadra del 70 dei sei numeri 10 in campo da centrocampo in su, la squadra del 78 che era molto bilanciata (e fece un buon Mondiale, fregata solo dal portiere peruviano che fece far 6 gol agli argentini per passare in finale) era però odiatissima in Brasile perchè praticava un calcio europeo, cosa odiatissima in Brasile, è una squadra nonostante avesse fior di giocatori come Zico, Rivelino e Dirceu mai sopportata

il Brasile dell'82 era, sostanzialmente, la copia di quello del 70 dove si giocava solo a una fase, la difesa era un optional, e questo piaceva ai brasiliani

per altro furono sfigati a non aver Careca in quel Mondiale che sarebbe stato l'attaccante titolare ma si fece male prima della partenza per la Spagna

Tutto vero...ho citato R.Dinamite perchè faceva parte della rosa così come altri (alcuni davvero scarsi,ad esempio Pedrinho,quello poi approdato al Catania assieme a Luvanor,altro brasiliano scarso e con i piedi fucilati...,chi se li ricorda?), ripeto,era una squadra con 5/6 fuoriclasse assoluti ma anche con delle mancanze clamorose in alcuni ruoli fondamentali e alla fine pagò pegno.

 

P.S. ecco il fermo immagine che mostra la regolarità del gol di Antognoni,erano ben due i brasiliani a tenerlo in gioco al momento dell'assist del falsario...

 

 

antognoni.jpg

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2 minuti fa, Third stone from the sun ha scritto:

Nelle parole che ci ha lasciato Bearzot si capisce bene questo paradosso.

Una squadra che, specialmente contro l'Argentina, aveva illuminato gli occhi dei presenti ma che aveva presentato agli occhi del nostro allenatore dei limiti evidenti.

Siamo stati bravi a colpirli e poi logicamente è andata bene con l'ingresso di Bergomi che seppe tener botta (aveva meno di 19 anni) e con l'ultima parata epica del grande Dino Zoff.

C'è  da dire come sottolineato da alcuni utenti che sono intervenuti che il gol annullato a Giancarlo Antognoni era probabilmente regolarissimo.

Il fatto che la squadra dell'82 potesse in qualche modo ricordare la selezione del 70 ha un senso anche se io personalmente ritengo quella una delle formazioni più forti di sempre, non solo per il grande Pelé ma per il modello di gioco che introdusse principi che poi sono stati ripresi negli anni successivi.

quella dell'82 aveva, infatti, 2-3 grossi limiti

i citati Valdir Peres e Serginho e alcuni giocatori che erano, palesemente, fuori ruolo

Junior terzino sinistro e Socrates che, sostanzialmente, doveva giocare ala destra non avendo minimamente il passo

era una squadra che non concepiva la fase senza palla

quella del 70 aveva una grande difesa (quella dell'82 solo Oscar era un bel centrale, per il resto insomma....) e soprattutto i due centrali di cc Gerson e Clodoaldo (due numeri 10) avevano comunque caratteristiche da giocare anche come mediani di recupero e impostazione

per altro, ripeto, l'assenza di Careca fu pesantissima per loro

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Ho vissuto tutto in diretta perché ahimè avevo l'età per farlo. È stata forse l'estate più bella della mia vita e quel Mundial diede il la ai migliori anni di sempre per l'economia e la società italiana, un periodo irripetibile il cui apice furono i mondiali di italia 90..chi non l'ha vissuto non può capire, esattamente come io non posso capire l'Italia del sorpasso o di sapore di sale 

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6 minuti fa, Nonseinormale65 ha scritto:

Tutto vero...ho citato R.Dinamite perchè faceva parte della rosa così come altri (alcuni davvero scarsi,ad esempio Pedrinho,quello poi approdato al Catania assieme a Luvanor,altro brasiliano scarso e con i piedi fucilati...,chi se li ricorda?), ripeto,era una squadra con 5/6 fuoriclasse assoluti ma anche con delle mancanze clamorose in alcuni ruoli fondamentali e alla fine pagò pegno. 

 

P.S. ecco il fermo immagine che mostra la regolarità del gol di Antognoni,erano ben due i brasiliani a tenerlo in gioco al momento dell'assist del falsario...

 

 

 

Roberto Dinamite, da quanto leggo, però non era proprio scarso anzi... solo che secondo Telè Santana non si amalgamava bene con gli altri, giocava un po' per sé stesso mentre Serginho era la classica torre che faceva le sponde per gli inserimenti

che poi fosse un brocco era un altro discorso .ghgh

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3 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

quella dell'82 aveva, infatti, 2-3 grossi limiti

i citati Valdir Peres e Serginho e alcuni giocatori che erano, palesemente, fuori ruolo

Junior terzino sinistro e Socrates che, sostanzialmente, doveva giocare ala destra non avendo minimamente il passo

era una squadra che non concepiva la fase senza palla

quella del 70 aveva una grande difesa (quella dell'82 solo Oscar era un bel centrale, per il resto insomma....) e soprattutto i due centrali di cc Gerson e Clodoaldo (due numeri 10) avevano comunque caratteristiche da giocare anche come mediani di recupero e impostazione

per altro, ripeto, l'assenza di Careca fu pesantissima per loro

In pratica a centrocampo il solo Cerezo si occupava della fase difensiva...

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1 minuto fa, Third stone from the sun ha scritto:

In pratica a centrocampo il solo Cerezo si occupava della fase difensiva...

in sostanza doveva essere una cosa del genere

V.Peres

Leandro P.Isidoro Oscar Junior

Falcao Cerezo

Socrates Zico Eder

Serginho

 

Solo che:

Junior era un terzino?

Socrates ed Eder erano non proprio dei fulmini di guerra come ali

 

si Cerezo recuperava poi Falcao impostava nell'ideale diciamo

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36 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

Junior era un terzino?

Lo ricordo come centrocampista di regia nel toro.

Avevo letto in passato che lui chiedeva espressamente di non giocare da terzino.

Ottimo piede e bravo  calciatore di punizioni e tiri da fermo.

Melo ricordo come un avversario tosto nei derby contro di noi.

Volendo ci sarebbe potuto essere anche Edinho, lo ricordo in quegli anni insieme a Zico dell'Udinese con buone doti tecniche e capacità di svolgere compiti difensivi...non so se faceva parte della rosa non ho controllato.

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Mi sono avvicinato al calcio grazie a quel mondiale, ero un bambino ma ricordo la gente impazzita dopo la vittoria sul Brasile: era una gioia incontenible, contagiosa.

Quell'Italia é stata una delle squadre più forti di sempre. 

Italjuve, as always...

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47 minutes ago, Bob Kelso said:

in sostanza doveva essere una cosa del genere

V.Peres

Leandro P.Isidoro Oscar Junior

Falcao Cerezo

Socrates Zico Eder

Serginho

 

Solo che:

Junior era un terzino?

Socrates ed Eder erano non proprio dei fulmini di guerra come ali

 

si Cerezo recuperava poi Falcao impostava nell'ideale diciamo

V.Peres

Leandro Luisinho Oscar Junior

Falcao Cerezo

Socrates Serginho Zico Eder

 

direi più così 

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Ecco la rosa del Brasile 1982:

 

 
  • Portieri: Valdir Peres, Paulo Sérgio, Carlos;
  • Difensori: Leandro, Luizinho, Oscar, Júnior, Edevaldo, Juninho Fonseca, Edinho, Pedrinho;
  • Centrocampisti: Paulo Isidoro, Sócrates, Falcão, Batista, Renato, Dirceu, Cerezo;
  • Attaccanti: Serginho, Zico, Éder, Roberto Dinamite

Per quel che riguarda i velenosi attacchi dei pennivendoli voglio rammentare ai più giovani che negli anni 50 e 60 si arrivò addirittura al punto che le convocazioni venivano fatte da una rosa di scribacchini prezzolati (il primo esempio lo si ebbe nel 1950 con Aldo Bardelli all'epoca al quotidiano bolognese  Stadio e poi ca va sans dire alla Cacchetta dello Sporc...o come nel 54 con sempre la cacchetta rosa protagonista che a furia di pressioni sulla figc favorì il blocco interista,toh,che strano...andando così  incontro ad una delle tante figuracce quando i "loro" merdekani compongono l'ossatura della nazionale) talmente tanto grande era diventato il loro potere e la loro influenza in seno alla federcalcio,poi visti i pessimi risultati raggiunti la ficg gli diede un taglio e la cosa terminò,ma certa stampa e certi scribacchini vistosi sottratto l'osso se la legarono al dito per cui non perdevano occasione di spalare medda con toni accesissimi e spesso degni di denuncia per diffamazione anche a distanza di anni e anni...

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Comunque perdonatemi ma ho poco tempo

appena possibile scriverò di quella che è la partita più importante della mia vita di tifoso di calcio

 

soprattutto per le emozioni che mi diede

Adoravo quel Brasile e conosco vita morte e miracoli di quello che sarebbe dovuto essere in quella edizione

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5 ore fa, Nonseinormale65 ha scritto:

Ecco la rosa del Brasile 1982:

 

 
  • Portieri: Valdir Peres, Paulo Sérgio, Carlos;
  • Difensori: Leandro, Luizinho, Oscar, Júnior, Edevaldo, Juninho Fonseca, Edinho, Pedrinho;
  • Centrocampisti: Paulo Isidoro, Sócrates, Falcão, Batista, Renato, Dirceu, Cerezo;
  • Attaccanti: Serginho, Zico, Éder, Roberto Dinamite

Per quel che riguarda i velenosi attacchi dei pennivendoli voglio rammentare ai più giovani che negli anni 50 e 60 si arrivò addirittura al punto che le convocazioni venivano fatte da una rosa di scribacchini prezzolati (il primo esempio lo si ebbe nel 1950 con Aldo Bardelli all'epoca al quotidiano bolognese  Stadio e poi ca va sans dire alla Cacchetta dello Sporc...o come nel 54 con sempre la cacchetta rosa protagonista che a furia di pressioni sulla figc favorì il blocco interista,toh,che strano...andando così  incontro ad una delle tante figuracce quando i "loro" merdekani compongono l'ossatura della nazionale) talmente tanto grande era diventato il loro potere e la loro influenza in seno alla federcalcio,poi visti i pessimi risultati raggiunti la ficg gli diede un taglio e la cosa terminò,ma certa stampa e certi scribacchini vistosi sottratto l'osso se la legarono al dito per cui non perdevano occasione di spalare medda con toni accesissimi e spesso degni di denuncia per diffamazione anche a distanza di anni e anni...

I trionfi dell' Italia si basano tutti sul blocco della Juventus; non è un'opinione ma un dato di fatto. Fanno leggermente eccezione il mondiale del 1938 e gli europei del 1968; di quelle formazioni facevano parte giocatori di piu' squadre. I blocchi delle milanesi hanno sempre concluso ben poco

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Io ero uno di quelli che provava a vedersi tutte le partite (bambino quindi affascinato da tutte le gare che trasmettevano).

Ad esempio il Brasile era davvero forte, fortissimo, ma aveva 2 punti deboli: la fase difensiva (il portiere in particolare fu la loro rovina) e la presunzione. 

Dopo lo scialbo girone di qualificazione tutta la stampa era pronta a fucilare i nostri, e alcuni si spinsero addirittura a chiedere e avviare inchieste parlamentari sui premi qualificazione dei giocatori.

E molto probabilmente quella fu la "molla" decisiva che trasformò i nostri (spalle al muro e toccati nell'orgoglio) in quella magnifica macchina da guerra che riuscì nell'impresa. 

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