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ico83

Amicizia Vialli - Ravanelli: riflessione

Post in rilievo

27 minutes ago, insetto said:

Moggi avrebbe mai preso uno rappresentato dalla mamma? Mai.

Perché mai?

Molti calciatori sono gestiti da familiari, alcuni di questi hanno anche giocato nella Juve. 

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26 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Hai detto cose molto interessanti, soprattutto quella sulla maggiore separazione dei ruoli rispetto al passato.
Agnelli ne fa un vanto, ma chi delega compiti e mansioni non dovrebbe trascurare la propria funzione di supervisore e che in caso di perplessità la parola finale, anche per il settore "delegato", spetta sempre al capo.

Sono assolutamente d’accordo sul concetto generale che fa da contraltare al divide et impera. Non so se sia la strada maestra nel caso specifico.

Possiamo fidarci di chi dice “In Juventus”, di chi ha come idolo Montero invece di, chessò, Vialli per l’appunto o Zidane, di chi ha un privato un po’ burrascoso, se così si può dire? Possiamo affidarci a lui in materia di “controllo qualità” nella selezione dei calciatori, preparatori, dirigenti e quant’altro?

È un dubbio reale il mio.

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1 minuto fa, ico83 ha scritto:

Sono assolutamente d’accordo sul concetto generale che fa da contraltare al divide et impera. Non so se sia la strada maestra nel caso specifico.

Possiamo fidarci di chi dice “In Juventus”, di chi ha come idolo Montero invece di, chessò, Vialli per l’appunto o Zidane, di chi ha un privato un po’ burrascoso, se così si può dire? Possiamo affidarci a lui in materia di “controllo qualità” nella selezione dei calciatori, preparatori, dirigenti e quant’altro?

È un dubbio reale il mio.

È il mio identico dubbio.

Tempo fa, discutendo con un altro amico bianconero salto' fuori istintivamente questa considerazione: la Juventus ormai non è più una squadra di calcio ma un brand.

Forse il problema sta qui.

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4 minuti fa, ico83 ha scritto:

Sono assolutamente d’accordo sul concetto generale che fa da contraltare al divide et impera. Non so se sia la strada maestra nel caso specifico.

Possiamo fidarci di chi dice “In Juventus”, di chi ha come idolo Montero invece di, chessò, Vialli per l’appunto o Zidane, di chi ha un privato un po’ burrascoso, se così si può dire? Possiamo affidarci a lui in materia di “controllo qualità” nella selezione dei calciatori, preparatori, dirigenti e quant’altro?

È un dubbio reale il mio.

Non so cosa dirti. Io per ora ho percepito, da tifoso non esperto di cose di Palazzo juventine, un certo distacco affettivi di Agnelli, che sembra sempre più assorbito dal compito di picconatore dell'attuale sistema calcio, di filosofo dei massimi sistemi economico-sportivi.
La Juve ricorre sempre meno nei suoi discorsi, anche emotivamente sembra meno "preso", meno partecipe.
Magari è una semplice impressione in quanto, come detto, non mi sono mai interessato degli spifferi sulla governance bianconera e in particolare sul Presidente.

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17 ore fa, pablito77! ha scritto:

Due Uomini veri. 
 

Adesso contano il tatuaggio, il capello perfetto, l’account sempre aggiornato. 
 

E grazie @ico83 per il bel ricordo. 

Ravanelli alla prima occasione è andato a giocare e a guadagnare in Inghilterra. Non mi pare che si sia dimostrato diverso dai calciatori attuali. Sicuramente quella Juve era fatta da juventini, c'era un maggior senso di appartenenza, ma è anche vero che erano quasi tutti italiani, quindi era più facile. Dopo la Juve del secondo Trap, però, non abbiamo avuto di che lamentarci per quanto riguarda la coesione che si è creata in alcuni gruppi di calciatori che ci hanno rappresentato. La Juve del primo Lippi, quella di Conte, quella di Allegri nei primi anni erano squadre coese e animate da un fortissimo senso di appartenenza. 

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2 ore fa, zebra67 ha scritto:

Era quel calcio a essere un altro calcio, un'altra epoca.

Certo, anche la Juve di allora, appartenendo a un altro calcio e un'altra epoca, era un'altra Juve.

Ma va riconosciuto che il far prevalere la fredda logica commerciale e "aziendalistica" non è una caratteristica solo del calcio attuale: basti pensare che nel periodo da te citato avevamo come DG un certo Luciano Moggi, che al di là della sua insuperabile bravura non può essere certo considerato un personaggio da libro Cuore...

Era uno che dove vedeva l'affare, entrava a gamba tesa, uno che e ci metteva poco a vezzeggiarti un giorno per poi non rinnovarti il contratto o addirittura venderti una settimana dopo. Se non "funzionavi", eri un peso, non era quel tipo di dirigente che si lascia intenerire da situazioni personali difficili, da problemi sentimentali o altro: non funzioni, trovati un'altra sistemazione oppure te la trovo io.

Nel frattempo sono intervenute normative che hanno dato sempre più potere ai procuratori dei giocatori: Moggi darebbe comunque 3 piste a Paratici e 10 a Cherubini e Arrivabene, ma non potrebbe più fare il Deus ex machina come un tempo.

Quindi per me una certa spersonalizzazione, una perdita della genuinità del calcio, si può far risalire già ai tempi dell'episodio Vialli-Ravanelli da te citato; poi la situazione è indubbiamente peggiorata.

Al giorno d'oggi, nella realtà attuale della Juve, è difficile individuare l'esatto confine (se vogliamo ragionare in termini negativi), lo spartiacque, tra prevalenza di logica aziendalista/mancanza di passione e di sentimento e, viceversa, mancanza di bravura professionale, di competenza.

In altri termini, non so se certi nostri errori strategici siano dovuti a questa prevalenza di fredde logiche economico/contabili e mancanza di vero attaccamento e amore per la Juve, o viceversa a semplice incompetenza (o comunque competenza di gran lunga inferiore a quella del citato Lucianone).

Moggi aveva capito tutto in largo anticipo, infatti avevano messo in moto la GEA, sì che avrebbe potuto fare il Deus Ex machina.

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1 minuto fa, zebra67 ha scritto:

Non so cosa dirti. Io per ora ho percepito, da tifoso non esperto di cose di Palazzo juventine, un certo distacco affettivi di Agnelli, che sembra sempre più assorbito dal compito di picconatore dell'attuale sistema calcio, di filosofo dei massimi sistemi economico-sportivi.
La Juve ricorre sempre meno nei suoi discorsi, anche emotivamente sembra meno "preso", meno partecipe.
Magari è una semplice impressione in quanto, come detto, non mi sono mai interessato degli spifferi sulla governance bianconera e in particolare sul Presidente.

Bada bene, io appoggio totalmente la sua battaglia per la Superlega e posso anche arrivare a comprendere (senza condividere) il diverso modo di descrivere la Juventus davanti ai microfoni, come brand per l’appunto.

Non provo neanche ad infilarmi in discorsi riguardanti il suo coinvolgimento emotivo, non ho elementi.

A me interessa capire se un presidente che dall’insediamento ha tirato dentro alla società personalità molto emotive, ben lontane dalla pacatezza, dalla leadership e dalla classe di un Gianluca Vialli per l’appunto, possa davvero rappresentare la soluzione, il cambio di rotta.

Conte, Nedved, Marotta, Allegri. Quattro nomi, son tutti personaggi da italietta no? Chi tira calci a bordo campo e dice fesserie in conferenza stampa, chi si toglie la giacca e pensa di fare il comico con i giornalisti, chi si dimena sugli spalti (presidente compreso), chi fa supercazzole e compra solo giocatori dei procuratori amici. È tutto un fil rouge dal retrogusto provinciale e conservativo.

Mancano visione, intelletto e nobiltà d’animo.

Sono molto d’accordo con @Bettega_1970, si è persa la capacità di osare.

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17 minuti fa, Jesse Pinkman ha scritto:

Ravanelli alla prima occasione è andato a giocare e a guadagnare in Inghilterra. Non mi pare che si sia dimostrato diverso dai calciatori attuali. Sicuramente quella Juve era fatta da juventini, c'era un maggior senso di appartenenza, ma è anche vero che erano quasi tutti italiani, quindi era più facile. Dopo la Juve del secondo Trap, però, non abbiamo avuto di che lamentarci per quanto riguarda la coesione che si è creata in alcuni gruppi di calciatori che ci hanno rappresentato. La Juve del primo Lippi, quella di Conte, quella di Allegri nei primi anni erano squadre coese e animate da un fortissimo senso di appartenenza. 

A dire il vero, Ravanelli fu ceduto e non se ne voleva andare… 

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3 minuti fa, ico83 ha scritto:

Conte, Nedved, Marotta, Allegri. Quattro nomi, son tutti personaggi da italietta no? Chi tira calci a bordo campo e dice fesserie in conferenza stampa, chi si toglie la giacca e pensa di fare il comico con i giornalisti, chi si dimena sugli spalti (presidente compreso), chi fa supercazzole e compra solo giocatori dei procuratori amici.

In questo passaggio non mi trovi d'accordo.

Il personaggio non indispensabile in questo poker di nomi è quello con i capelli biondissimi. Grande calciatore, ma la sua presenza in società è pressoché irrilevante.

Gli altri tre a mio avviso sono fior di professionisti che hanno contribuito a vario titolo a un decennio vincente. Possono avere degli aspetti caratteriali o dei modus operandi che non piacciono, ma la cui efficacia è stata dimostrata dal giudice più oggettivo che ci sia: il campo.

 

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16 ore fa, MDL-Cyborg ha scritto:

ammazza che topic pieno di assurdi luoghi comuni

senza nulla togliere ovviamente al bel ricordo di Ravanelli

Sembrano luoghi comuni perché tanti pensano, su ciò, la stessa cosa. Va detto, comunque, che chi ha vissuto quei tempi, un pò  li rimpiange. Molta nostalgia e non si possono fare paragoni con oggi. Tutto diverso, il vivere sociale condizionato da cose che allora non esistevano. Il confronto tra tifosi era diretto. Ci si guardava negli occhi.  Oggi i social condizionano quasi tutto ed è diventato più importante il parlare, voler apparire, piuttosto che fare e dimostrare ciò  che si è. Questa cosa vale per noi e per i calciatori.  Ricordo che un Ravanelli, un Vialli, Nedved ed altri  precedenti, in partita davano tutto. Fatica senza risparmiare una singola goccia di sudore. Quando venivano sostituiti,  uscivano spremuti,  sudati e sporchi d'erba. Allora, c'erano poche fighette che giocavano a calcio.  

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17 ore fa, MDL-Cyborg ha scritto:

ammazza che topic pieno di assurdi luoghi comuni

senza nulla togliere ovviamente al bel ricordo di Ravanelli

Molti luoghi comuni sono considerati tali in modo dispregiativo, ma si riferiscono a verità oggettive.

Non mi riferisco solo a quelli in ambito calcistico, basta pensare a quelli climatici.

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1 ora fa, pablito77! ha scritto:

A dire il vero, Ravanelli fu ceduto e non se ne voleva andare… 

Ti sbagli, Ravanelli ha più volte dichiarato di essersi pentito amaramente di essersene andato. Poi ovviamente è giustamente Moggi non fece nulla per trattenerlo. Coi soldi della sua cessione arrivarono Boksic e i giovani e non ancora esplosi Vieri e Amoruso. Bei tempi quando avevamo qualcuno in grado di fare certi capolavori in sede di mercato. 

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17 ore fa, Jesse Pinkman ha scritto:

Ti sbagli, Ravanelli ha più volte dichiarato di essersi pentito amaramente di essersene andato. Poi ovviamente è giustamente Moggi non fece nulla per trattenerlo. Coi soldi della sua cessione arrivarono Boksic e i giovani e non ancora esplosi Vieri e Amoruso. Bei tempi quando avevamo qualcuno in grado di fare certi capolavori in sede di mercato. 

Grazie Bro. 
 

@Jesse Pinkman, a onor del vero sono andato a rastrellare qualche intervista a Ravanelli… quando parla del momento in cui lasció la Juve, dice testualmente che la cessione fece male. A mio avviso fu accompagnato alla porta senza tanti complimenti. Penna Bianca sarebbe rimasto alla Juve, ma quest’ultima, per mano della triade, aveva necessità di svecchiare la rosa e in un colpo solo, proprio nell’estate da campioni d’Europa in carica, cedette Vialli, Ravanelli, Sousa e Vierchowod. 

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1 ora fa, emmepi54 ha scritto:

Sembrano luoghi comuni perché tanti pensano, su ciò, la stessa cosa. Va detto, comunque, che chi ha vissuto quei tempi, un pò  li rimpiange. Molta nostalgia e non si possono fare paragoni con oggi. Tutto diverso, il vivere sociale condizionato da cose che allora non esistevano. Il confronto tra tifosi era diretto. Ci si guardava negli occhi.  Oggi i social condizionano quasi tutto ed è diventato più importante il parlare, voler apparire, piuttosto che fare e dimostrare ciò  che si è. Questa cosa vale per noi e per i calciatori.  Ricordo che un Ravanelli, un Vialli, Nedved ed altri  precedenti, in partita davano tutto. Fatica senza risparmiare una singola goccia di sudore. Quando venivano sostituiti,  uscivano spremuti,  sudati e sporchi d'erba. Allora, c'erano poche fighette che giocavano a calcio.  

Vidal, Chiellini, Marchisio, Buffon, Barzagli, Lichisteiner, Pepe ed altri ancora non davano tutto? Per me la Juve ha perso le sue caratteristiche temperamentali negli ultimi 3/4 anni, ma è già successo in passato. Ci sono dei momenti di smarrimento nella vita di una società 

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3 ore fa, Marco_juve ha scritto:

Perché mai?

Molti calciatori sono gestiti da familiari, alcuni di questi hanno anche giocato nella Juve. 

Ciao, scusa ma non sono a conoscenza di giocatori rappresentati dalla mamma negli anni 90. Ti prego di andare oltre il concetto di essere rappresentato da un familiare, ma proprio dalla mammina di turno. In quegli anni. 

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4 ore fa, Jesse Pinkman ha scritto:

Vidal, Chiellini, Marchisio, Buffon, Barzagli, Lichisteiner, Pepe ed altri ancora non davano tutto? Per me la Juve ha perso le sue caratteristiche temperamentali negli ultimi 3/4 anni, ma è già successo in passato. Ci sono dei momenti di smarrimento nella vita di una società 

Mi sto proprio riferendo agli ultimi 4 anni

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10 ore fa, Jesse Pinkman ha scritto:

Ti sbagli, Ravanelli ha più volte dichiarato di essersi pentito amaramente di essersene andato. Poi ovviamente è giustamente Moggi non fece nulla per trattenerlo. Coi soldi della sua cessione arrivarono Boksic e i giovani e non ancora esplosi Vieri e Amoruso. Bei tempi quando avevamo qualcuno in grado di fare certi capolavori in sede di mercato. 

Ravanelli accettò il trasferimento al Middlesbrough e poi si pentì in seguito, ma allo stesso tempo ricordo benissimo che non la prese per niente bene la notizia della sua cessione:  su Tuttosport in prima pagina c'era la sua dichiarazione "Mi hanno scaricato !!"

All'epoca si parlava anche di rapporti tesi con Lippi durante l'ultima stagione, culminati col "Vaffa" plateale quando fu sostituito nella finale di Champions a Roma.

 

P.S. quando Ravanelli fu ceduto, Boksic era già stato acquistato, ricordo che a "Guida al Campionato" fecero anche un sondaggio sulle migliori coppie gol della stagione che sarebbe venuta e per noi c'era la coppia Boksic-Ravanelli.

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30 minuti fa, ronny80 ha scritto:

All'epoca si parlava anche di rapporti tesi con Lippi durante l'ultima stagione, culminati col "Vaffa" plateale quando fu sostituito nella finale di Champions a Roma.

Questa mi è decisamente nuova e cozza in maniera abbastanza eclatante con le sue lacrime e le sue dediche a fine partita.

Sei sicuro di parlare del giocatore giusto?

 

Per il resto confermo, la cessione di Ravanelli fu decisa dalla Società perchè il Middlesborough dava un bel gruzzoletto in compenso... Ravanelli dovette ingoiare la foglia e andare, fine.

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Juve 1994-1996 primo Lippi

La Juve che ho sentito più mia di qualsiasi altra precedente e successiva

Che Uomini

che giocatori

Che Capitano Tortuga 

che gioco imposto in Italia e in tutti i campi europei e internazionali

Che capacità di rimontare in qualsiasi situazione e in qualsiasi campo 

che pressing

che tridente

che centrocampo (Paulo Sousa)

che portierone Cinghialone che personalmente ho amato anche più di Zoff e di Buffon 

Che Allenatore

Che Ventrone (marines) 

che occhi della tigre

Quella seconda maglia blu con due stelloni gialli sulle spalle 

La mia Juve il mio spirito

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12 ore fa, ico83 ha scritto:

Bada bene, io appoggio totalmente la sua battaglia per la Superlega e posso anche arrivare a comprendere (senza condividere) il diverso modo di descrivere la Juventus davanti ai microfoni, come brand per l’appunto.

Non provo neanche ad infilarmi in discorsi riguardanti il suo coinvolgimento emotivo, non ho elementi.

A me interessa capire se un presidente che dall’insediamento ha tirato dentro alla società personalità molto emotive, ben lontane dalla pacatezza, dalla leadership e dalla classe di un Gianluca Vialli per l’appunto, possa davvero rappresentare la soluzione, il cambio di rotta.

Conte, Nedved, Marotta, Allegri. Quattro nomi, son tutti personaggi da italietta no? Chi tira calci a bordo campo e dice fesserie in conferenza stampa, chi si toglie la giacca e pensa di fare il comico con i giornalisti, chi si dimena sugli spalti (presidente compreso), chi fa supercazzole e compra solo giocatori dei procuratori amici. È tutto un fil rouge dal retrogusto provinciale e conservativo.

Mancano visione, intelletto e nobiltà d’animo.

Sono molto d’accordo con @Bettega_1970, si è persa la capacità di osare.

Basta questo. Ormai ci si è rifugiati dietro una mentalità conservativa e sparagnina, ma la colpa grave è che viene fatta passare come pietra miliare della stessa storia juventina. 

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56 minuti fa, Il Finnico ha scritto:

Questa mi è decisamente nuova e cozza in maniera abbastanza eclatante con le sue lacrime e le sue dediche a fine partita.

Sei sicuro di parlare del giocatore giusto?

 

Per il resto confermo, la cessione di Ravanelli fu decisa dalla Società perchè il Middlesborough dava un bel gruzzoletto in compenso... Ravanelli dovette ingoiare la foglia e andare, fine.

Si, se vedi al momento della sostituzione con l'Ajax si nota chiaramente che Ravanelli si arrabbia parecchio e dice diverse parole nei confronti della panchina.

Era un giocatore che ci metteva sempre il cuore e proprio per questo a volte andava troppo di istinto e non aveva filtri.

Mi ricordo tantissime cose su di lui perché per me era un idolo assoluto, anche più di altri giocatori che tecnicamente era più forti come Baggio e Del Piero.

 

P.S. Metti su Google le parole "Ravanelli Lippi Ajax sostituzione" troverai subito un articolo del 24 maggio 1996, due giorni dopo la finale, intitolato "Ravanelli ora devi smetterla" 

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3 ore fa, Il Finnico ha scritto:

Questa mi è decisamente nuova e cozza in maniera abbastanza eclatante con le sue lacrime e le sue dediche a fine partita.

Sei sicuro di parlare del giocatore giusto?

 

Per il resto confermo, la cessione di Ravanelli fu decisa dalla Società perchè il Middlesborough dava un bel gruzzoletto in compenso... Ravanelli dovette ingoiare la foglia e andare, fine.

Proprio così. Ravanelli sarebbe rimasto ben volentieri. 

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Erano altri tempi, e' tutto cambiato, i valori sono fuori moda, relativismo ed interessi economici la fanno da padroni, tutto ha un prezzo, tutto comincia dal denaro, vedi l'Europa con l'Euro, van di moda le donne con la barba e gli uomini con i collant, perche' il calcio,espressione della societa'nella quale viviamo, doveva rimanerne fuori? Prepariamoci al peggio perche' indietro non si torna.

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