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pallonaro77

Ricollocarsi nel Momento Storico

Post in rilievo

La realtà è che siamo andati così tanto in alto in questo decennio di vittorie che ora il ritorno tra gli umani ci sembra totalmente alieno.

Mi direte che però c'è modo e modo di finire un ciclo restando competitivi.

 

Non sempre va così rispondo io.

Succede alle volte che quando metti in fila una serie di errori in grado di minare alle fondamenta un progetto questo crolla su sè stesso. Totalmente.

Nel tentativo di  mantenere una competività, nel tentativo di rispondere alle difficoltà, si fanno scelte non corrette.

 

Nel nostro caso sono andate storte diverse cose non in nostro controllo ma per la maggior parte dobbiamo guardare a noi stessi per quanto è successo.

L'immobilismo societario e il silenzio della società in questa Torino in declino (e lo è) si inseriscono in un momento in cui si tenta solo di rattoppare alla bene e meglio le falle.

Ma non ci stiamo riuscendo, se non parzialmente.

Andare via da Torino non ha senso a meno che la società decida di vendere.

Non si vedono segnali, poi uno può può anche pensare quel che vuole lecitamente.

 

Ci vorrà solo tempo.

Gli altri non sono andati tanto in alto quanto noi, non hanno osato (CR7) come noi.

Noi siamo ancora in picchiata, l'unica cosa che possiamo sperare di osservare entro un paio di anni è un abbozzo di planata.

Da lì in poi si potrà riparlare di ripartenza.

 

 

 

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16 minuti fa, Fox Vega ha scritto:

Trovo l’argomento trattato in questo topic frivolo e senza grande logica.

 

La Juve è una squadra di Torino e ci è nata 26 anni prima che la acquisissero gli Agnelli.

Il calcio in Europa non è come l’Nba dove le franchigie cambiano città a seconda del business e non mi risulta sia mai successo per squadre di alto livello.

 

Ora il punto è: 

E’ concepibile una Juventus senza più gli Agnelli/Elkann?

Potenzialmente si, con tutte le incognite che ciò comporterebbe.

A livello personale non ho alcuna stima per le nuove generazioni di questa famiglia per mille motivi, ma è indubitabile che a livello finanziario garantiscano al club di non avere tracolli e periodi neri che altri grandi club hanno dovuto subire.

Allo stesso tempo da qualche anno si è palesato un malcelato distacco sentimentale e passionale che non può essere colmato con dei seppur ingenti aumenti di capitale a coprire le perdite, al quale ha fatto seguito un evidente deficit organizzativo e tecnico che sta portando alle conseguenze odierne.

Ognuno faccia le sue considerazioni ma il sunto può essere racchiuso nella domanda: sareste disposti ad uscire da questa comfort zone per cercare qualcosa di meglio rischiando qualcosa di peggio?

Si 

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Torino da sempre è un contesto provinciale, specie per mentalità.

 

Ma anche quando la Juve vinceva, non è che è diventato un contesto provinciale nel 2021.

 

A me sembrano le solite cavolate che si autoalimentano quando la Juve non vince: 11 anni fa c'erano gli stessi discorsi ("Bettega mi ha fatto capire che il ridimensionamento sarà definitivo" diceva un tizio nell'angolo all'epoca).

 

La Juve si ridimensiona perché il contesto calcistico italiano è di seconda fascia, non si può prescindere dal contesto. Fa schifo a livello nazionale perché si lavora male.

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Tutte parole al vento. Torino non e’ più certamente quella di un tempo, della FIAT, dell’Avvocato, ecc, ma non è così in crisi e marginale come viene dipinta, poi da chi forse la frequenta una volta all’anno...

Che poi si possano fare certi discorsi (la Juve deve .. emigrare..) perché dopo 9 scudetti  e varie coppe Italia e supercoppe , e finali CL, ora siamo in difficoltà fa solo ridere...

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Ma cosa state farneticando? La Juve via da Torino? Non siamo in America! La squadra fa schifo ed è colpa di Torino? Va beh va, questa mi mancava.

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7 minuti fa, davjuve ha scritto:

Torino da sempre è un contesto provinciale, specie per mentalità.

 

Ma anche quando la Juve vinceva, non è che è diventato un contesto provinciale nel 2021.

 

A me sembrano le solite cavolate che si autoalimentano quando la Juve non vince: 11 anni fa c'erano gli stessi discorsi ("Bettega mi ha fatto capire che il ridimensionamento sarà definitivo" diceva un tizio nell'angolo all'epoca).

 

La Juve si ridimensiona perché il contesto calcistico italiano è di seconda fascia, non si può prescindere dal contesto.

È un contesto provinciale...ma voi ci vivete a Torino che lo dite?

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1 ora fa, _Alex_ ha scritto:

Prima o poi la Juve lascerà Torino, ma solo dopo la nascita della superlega.

Lo scrissi anni fa in una discussione sulla capienza dello stadio.

Che Torino sia stretta ad un club della portata della Juve è evidente; poi per rispetto delle tradizioni non ne parlano in pubblico, ma in privato sicuramente è un argomento di discussione da tempo della proprietà.

Non è un caso che Agnelli abbia parlato più volte del nome Juventus slegato alla città come vantaggio.

Poi potete commentare non succederà mai, come non doveva succedere il cambio di logo e come non doveva accadere la superlega.

Sarà la volta buona che smetterò di seguire il calcio.

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9 minuti fa, Black&White Legend ha scritto:

Non sempre va così rispondo io.

Succede alle volte che quando metti in fila una serie di errori in grado di minare alle fondamenta un progetto questo crolla su sè stesso. Totalmente.

Nel tentativo di  mantenere una competività, nel tentativo di rispondere alle difficoltà, si fanno scelte non corrette.

Mi viene anche da dire che quando per anni le hai azzeccate tutte o quasi, trovarsi in una situazione negativa non prevista ti coglie di sorpresa e non sai come reagire perché fatichi a capire dove si sta sbagliando. 

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Bho io non riesco a capire come fate in molti a dire che la proprietà non investe ...

 

Non è questione di soldi , infatti penso siamo gli unici al mondo ad aver investito 100 mln su un mercato invernale.

Il problema è che ci manca un allenatore ( completo del suo staff) .

Punto e stop

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Adesso, RogerWaters ha scritto:

Mi viene anche da dire che quando per anni le hai azzeccate tutte o quasi, trovarsi in una situazione negativa non prevista ti coglie di sorpresa e non sai come reagire perché fatichi a capire dove si sta sbagliando. 

Oppure vai nella comfort zone, che è anche qualcosa di umano.

Spesso serve coraggio di osare nelle scelte, solo questo.

Ma non è facile averlo quando ti guardi alle spalle..

Vedi Pirlo. Abbiamo preso paura subito e subito retromarcia (poi non voglio parlare di Pirlo..ma è per portare un esempio dell'approccio).

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5 minuti fa, Jugovic83 ha scritto:

È un contesto provinciale...ma voi ci vivete a Torino che lo dite?

È un fatto acclarato. Torino non è Milano, per mentalità e costume sabaudo.

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La realtà torinese non c'entra niente con la Juventus. I più grandi club inglesi nascono e rimangono in città periferiche come Manchester e Liverpool (che ha una sua storia commerciale e mediatica decaduta: schiavitù, docks e Beatles), Londra si é affacciata a certi livelli negli ultimi 25 anni con Arsenal e Chelsea. 

I blues per via di un imprenditore russo, e hanno uno stadio da 40.000 posti come il nostro.

L'Arsenal non vince nulla da anni.

Il Bayern é Monaco e tutta la Baviera, zona benestante, ma in Germania ci sono realtà altrettanto ricche e prospere: Stoccarda, il nord, Francoforte e Berlino.

Ma vince il Bayern, e il rivale più tosto degli ultimi anni é il Dortmund, espressione di una zona che si può permettere molto meno delle altre realtà citate con Monaco.

In Francia il PSG é un fenomeno fresco e senza grande storia (il club nasce nel 1970), il testimone da club guida é passato di mano più volte nei decenni: dallo Stade Reims (50/60), al St.Etienne (70), Bordeaux e Monaco (80/90) per finire col Lione dei 7 titoli consecutivi nei primi anni 2000.

Ora tocca ai parigini, vediamo finché i qatarioti ne avranno voglia.

La Spagna non fa testo, perché da quelle parti esistono solo Real Madrid e Barcellona, con qualche outsider ogni tanto. Questo è il momento dell'Atletico Madrid, che ogni tanto ritorna, in passato qualcosa dai Paesi Baschi (San Sebastian e soprattutto Bilbao), Siviglia negli ultimi 15 anni, Deportivo a cavallo degli anni 90/2000 e Valencia nella veste di piccolo Atletico Madrid, quanto ad ingerenza nei confronti delle 2 grandi.

Tutto questo papello per dire cosa?

Semplicemente che è inutile cercare ragioni socio-cultural-antropologiche per la crisi della Juve.

Hanno semplicemente lavorato poco e male compiendo scelte sbagliate negli ultimi anni.

Ma non ci vuole nessuna analisi sociologica, i fatti sono evidenti e il percorso che ha portato a questa situazione é talmente limpido che non fa che meravigliare per la sua linearità. 

 

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2 minuti fa, davjuve ha scritto:

È un fatto acclarato. Torino non è Milano, per mentalità e costume sabaudo.

Ok Torino non è Milano. Meglio dico io. Il problema non è la città ma la proprietà disinteressata e non appassionata. Trattano la Juve come l Iveco. È ora di dire anche basta

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1 ora fa, _Alex_ ha scritto:

Prima o poi la Juve lascerà Torino, ma solo dopo la nascita della superlega.

Lo scrissi anni fa in una discussione sulla capienza dello stadio.

Che Torino sia stretta ad un club della portata della Juve è evidente; poi per rispetto delle tradizioni non ne parlano in pubblico, ma in privato sicuramente è un argomento di discussione da tempo della proprietà.

Non è un caso che Agnelli abbia parlato più volte del nome Juventus slegato alla città come vantaggio.

Poi potete commentare non succederà mai, come non doveva succedere il cambio di logo e come non doveva accadere la superlega.

Per me non accadrà fino a che la proprietà resterà questa.

L'unico legame vero che vedo tra la città e la società sono gli Agnelli.

Per il resto è una squadra che potrebbe avere sede ovunque.

E lo dico da torinese.
 

E dico una cosa un po' sgradevole ma sincera: per quello che (non) fa la Juve da sempre in Europa (CL) Torino è il suo habitat ideale.

Se vincesse più spesso in Europa, se dimostrasse una mentalità differente..allora avrebbe senso sondare territori nuovi, anche per accrescere la propria identità ed immagine.

Ma noi siamo questi ad oggi in Europa. Mai in prima fila.

Torino è "piccola" rispetto a tante altre realtà.

Torino ha lo stadietto.

Ci va bene così, siamo sempre stati questi.

L'ambizione degli Agnelli è giusta per Torino.

 

Nel momento in cui gli Agnelli e a seguire Elkann si romperanno le scatole se ne potrà parlare.

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Adesso, Jugovic83 ha scritto:

Ok Torino non è Milano. Meglio dico io. Il problema non è la città ma la proprietà disinteressata e non appassionata. Trattano la Juve come l Iveco. È ora di dire anche basta

A me sembra che ci abbiano messo un sacco di soldi, probabilmente vicino al miliardo di euro e abbiano fatto fare un salto a livello di valore sportivo ed economico alla società che nel 2010 non aveva niente. Il problema attuale è la delega ai manager e agli uomini di campo: negli ultimi 4 anni c'è stato un via vai di dirigenti, allenatori, staff tecnici. Un vortice caotico.

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3 minuti fa, Jugovic83 ha scritto:

Ok Torino non è Milano. Meglio dico io. Il problema non è la città ma la proprietà disinteressata e non appassionata. Trattano la Juve come l Iveco. È ora di dire anche basta

Però i soldi li mettono.

E tanti.

Che la gestione degli ultimi anni sia fallimentare é chiaro ed innegabile, ma avere l'ombrello di Exor alle spalle è meglio dell'avere Fraizzoli, Buticchi, Giussy Farina, Thohir, Yongong Lee, Zhang, Elliot e Gerry Cardinale.

 

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2 minuti fa, davjuve ha scritto:

A me sembra che ci abbiano messo un sacco di soldi, probabilmente vicino al miliardo di euro e abbiano fatto fare un salto a livello di valore sportivo ed economico alla società che nel 2010 non aveva niente. Il problema attuale è la delega ai manager e agli uomini di campo: negli ultimi 4 anni c'è stato un via vai di dirigenti, allenatori, staff tecnici. Un vortice caotico.

Si i soldi non mancano. Mancano passione e competenza che aveva l Avvocato. Lo sappiamo tutti

Adesso, ventinove ha scritto:

Però i soldi li mettono.

E tanti.

Che la gestione degli ultimi anni sia fallimentare é chiaro ed innegabile, ma avere l'ombrello di Exor alle spalle è meglio dell'avere Fraizzoli, Buticchi, Giussy Farina, Thohir, Yongong Lee, Zhang, Elliot e Gerry Cardinale.

 

Stiamo parlando del nulla. Ma se la Juve fosse in vendita ci sarebbe la fila. Elkann secondo me la venderebbe già stasera. 

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4 ore fa, U2_AB ha scritto:

Negli USA le squadre possono cambiare citta', certo. E sto solo rispondendo a una tua domanda per offrire una informazione. 

Tutto si puo' fare. Quando i problemi diventato sistemici, bisogna andare olre il problema dell'allenatore. Se si ha voglia di ragionare e in molti lo stanno facendo in questo topic. 

Negli USA è calcio? Giusto per fare una domanda alla tua risposta. Io parlo del calcio che conta, non del soccer dei giocatori a fine carriera

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14 minuti fa, Jugovic83 ha scritto:

Si i soldi non mancano. Mancano passione e competenza che aveva l Avvocato. Lo sappiamo tutti

Stiamo parlando del nulla. Ma se la Juve fosse in vendita ci sarebbe la fila. Elkann secondo me la venderebbe già stasera. 

E' sorprendente il modo in cui accusiate una famiglia che per 100 ANNI è rimasta al timone di una - della NOSTRA - squadra di calcio di mancanza di passione.

E cosa pensate, che gli sceicchi o qualche fondo americano ne abbiano di più?

Abbiamo vinto per così tanto tempo che il tracollo è più che fisiologico e TEMO durerà ancora, purtroppo. E' così, per tutti.

Andare via da Torino... ma cosa state dicendo?

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E pensare che se Lippi e Trapattoni avessero vinto almeno una CL in più a testa ora si farebbero discorsi opposti, addirittura analisi sociali alla * di cane quando la differenza tra noi e altre big europee è, semplicemente, che noi abbiamo sbagliato quasi tutte le finali di CL che abbiamo giocato, una squadra come il Barcellona le ha vinte tutte a parte una. Evitiamo pazzie come Del Piero in panchina contro il Borussia, Montero terzino contro il Milan, evitiamo rigori tirati da ufficio inchieste, evitiamo di cagarci sotto e di fare esperimenti strani in finali che avremmo dovuto stravincere, e ora si parlerebbe di Torino capitale del calcio, gli Agnelli i Bernabeu italiani ecc. Invece discorsi opposti, per 4 partite (contro Ajax 70, Barcellona e Real ci sta perdere) su migliaia della nostra storia andate male. Curioso. Mentre il Barcellona le finali da strafavorito le ha vinte, ed è quello che è

Modificato da Pancrazio gatto di gonde

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20 minuti fa, Jugovic83 ha scritto:

Si i soldi non mancano. Mancano passione e competenza che aveva l Avvocato. Lo sappiamo tutti

Stiamo parlando del nulla. Ma se la Juve fosse in vendita ci sarebbe la fila. Elkann secondo me la venderebbe già stasera. 

Ma come fai a dire una cosa del genere dopo il decennio appena trascorso e due aumenti di capitale da quasi 800 milioni complessivi? 

Per un anno e mezzo storto? 

Avrei capito sto discorso 16 anni fa, ma adesso francamente mi sembra una reazione sproporzionata

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A Las Vegas stanno cercando una squadra......ogni volta che le cose vanno male sembra una catastrofe..l’apocalisse..e si fanno discorsi “con tutto il rispetto” ma che hanno poco senso

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