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Montero non fa prigionieri

Calciatori forti che non hanno vinto nulla

Post in rilievo

A molti è sfuggito il senso del topic 🙄

Secondo me per giocatori forti non ha molto senso citare Amauri, Lamela, Nocerino, ecc...e non ha neppure senso mettere Osimenh che è del 98 e quasi un'intera carriera davanti. 

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2 minuti fa, CAPITAN ALEX10 ha scritto:

A molti è sfuggito il senso del topic 🙄

Secondo me per giocatori forti non ha molto senso citare Amauri, Lamela, Nocerino, ecc...e non ha neppure senso mettere Osimenh che è del 98 e quasi un'intera carriera davanti. 

C'era scritto ritirati?

Anche Kane se si muove dal Tottenham vince, è chiaro.

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1 minuto fa, el titan ha scritto:

C'era scritto ritirati?

Anche Kane se si muove dal Tottenham vince, è chiaro.

No, c'è scritto forti. Kane 29enne è un ottimo esempio, Le Tissier pure. Amauri, Dele Alli, Lamela, Ndombele, Nocerino, permettimi, ma non si possono annoverare tra i giocatori forti.

Poi se dobbiamo mettere gli under 25 forti e o promettenti l'elenco diventa infinito...

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4 minuti fa, CAPITAN ALEX10 ha scritto:

No, c'è scritto forti. Kane 29enne è un ottimo esempio, Le Tissier pure. Amauri, Dele Alli, Lamela, Ndombele, Nocerino, permettimi, ma non si possono annoverare tra i giocatori forti.

Poi se dobbiamo mettere gli under 25 forti e o promettenti l'elenco diventa infinito...

Osimhen pagato 80 mln 

Dele alli 40 mln (fuori rosa)

Non fenomeni ma non puoi definirli giocatori a livello di nocerino 

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9 minuti fa, CAPITAN ALEX10 ha scritto:

A molti è sfuggito il senso del topic 🙄

Secondo me per giocatori forti non ha molto senso citare Amauri, Lamela, Nocerino, ecc...e non ha neppure senso mettere Osimenh che è del 98 e quasi un'intera carriera davanti. 

Può essere, però già i tre che citi non mi sembrano esattamente 'pippe'.

Amauri ha giocato in ottime squadre, tra l'altro nei loro periodi migliori (Chievo, Palermo, Torino), per una quisquiglia non ha fatto parte dei verdeoro di Dunga; Lamela: River, Roma, Tottenham e Siviglia; Nocerino: Juve, Milan, West Ham.

 

Secondo me sono esempi che ci possono stare, altrimenti chiudiamo la discussione dicendo direttamente che a vincere di meno sono le bandiere, perchè se beccano il ciclo sfortunato della squadra non portano a casa niente. Invece le banderuole stravincono anche dalla panchina; a questo proposito ti faccio l'esempio di Owen Hargreaves, un mediocre da record che ha vinto qualsiasi cosa, o di Kovacic, altro miracolato.

 

 

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5 minuti fa, el titan ha scritto:

Osimhen pagato 80 mln 

Dele alli 40 mln (fuori rosa)

Non fenomeni ma non puoi definirli giocatori a livello di nocerino 

Si ma Osimenh è normale che non abbia vinto ancora niente, ha una carriera davanti. Sennò citiamo anche Bellingham, Vlahovic, Gavi, Pedri, Ansu Fati e via dicendo. Sono tanti i giovani che non hanno ancora vinto solo per questione di tempo e citarli sminuirebbe il senso del topic.

Dele Alli, Nocerino, Amauri secondo me non sono forti solo perché sono stati pagati tanto o hanno giocato in top team perché allora consideriamo forti pure Kulusevsky e Felipe Melo.

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18 minuti fa, CAPITAN ALEX10 ha scritto:

Si ma Osimenh è normale che non abbia vinto ancora niente, ha una carriera davanti. Sennò citiamo anche Bellingham, Vlahovic, Gavi, Pedri, Ansu Fati e via dicendo. Sono tanti i giovani che non hanno ancora vinto solo per questione di tempo e citarli sminuirebbe il senso del topic.

Dele Alli, Nocerino, Amauri secondo me non sono forti solo perché sono stati pagati tanto o hanno giocato in top team perché allora consideriamo forti pure Kulusevsky e Felipe Melo.

Vhlaovic ha vinto Al Partizan 

Ansu fati una copa del Rey

Pedri una copia del Rey

Bellingham una coppa di Germania 

 

Gavi ha sei anni in meno di osimhen 

Passiamo a esempi pertinenti?

 

Gavi è giovane (2004)

Osimhen (1998) no

 

 

 

 

 

 

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6 minuti fa, el titan ha scritto:

Vhalovic ha vinto Al Partizan 

Ansi fati una copa del Rey

Pedri una copia del Rey

Bellingham una coppa di Germania 

 

Gavi ha sei anni in meno di osimhen 

Passiamo a esempi pertinenti?

 

Gavi è giovane (2004)

Osimhen (1998) no

 

 

 

 

 

 

Allora diciamo pure che Osimenh ha vinto il Mondiale U17 da protagonista vincendo anche la Scarpa d'Oro

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6 minuti fa, CAPITAN ALEX10 ha scritto:

Allora diciamo pure che Osimenh ha vinto il Mondiale U17 da protagonista vincendo anche la Scarpa d'Oro

Infatti se sai leggere l'avevo già scritto, anche se le categorie sotto l'under 21 solitamente non vengono conteggiati nei palmares dei grandi.

 

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.... senza andare al di là degli " italici confini ", restando in ambito " calciatori autoctoni ", sperando di farvi cosa gradita

vi propongo questo breve ma intenso riassunto di come a volte è " bizzarro il destino " nel dispensare a iosa " pregiato 

talento calcistico " che, all'atto pratico, per una ragione o per l'altra, non verrà " consumato " in maniera congrua e razionale, 

anche se, è notorio, qualunque sia l'ambito di riferimento, a cominciare da tale Alberto Einstein .. e/o .. Michelangelo Merisi,

detto Caravaggio, con il " raziocinio & affini ", hanno sempre avuto, e sempre avranno, un rapporto " conflittuale " ... 

 

 tratto da " Attualita.it "  ( scritto proprio così, senza l'accento sulla " a " ) - " Gli scapigliati del pallone  " - 05/04/2020 - a firma Franco Bovaio - 

 

Ezio Vendrame, che ci ha lasciato pochi giorni fa, è stato uno degli scapigliati del calcio italiano degli anni ’60 e ’70 insieme a Gianfranco Zigoni (nella foto), Paolo Sollier, Gigi Meroni. Eroi delle domeniche pallonare della brava gente molto conformista dell’epoca che, di fronte alle loro stravaganze calcistiche e non, spesso storceva il muso. Anticonformisti, d’altronde, lo erano davvero e gli episodi che lo dimostrano si sprecano. Dalla gallina portata a spasso al guinzaglio da Gigi Meroni per le vie di quella Torino nella quale era diventato un mito dei tifosi del Toro alla pelliccia e al cappello da cowboy con cui Zigoni andò una volta in panchina quando giocava nel “suo” Verona. “Perché Valcareggi, l’allenatore, quel giorno non volle farmi giocare per scelta tecnica – ci ha raccontato una volta – hai capito? Per scelta tecnica Zigo va in panca (parla spesso in terza persona, ndr) e allora, dato che faceva freddo, mi sono messo la pelliccia e il cappello, perché non mi andava di prendermi un raffreddore per colpa sua”. Dal pugno di chiuso con cui Sollier entrava in campo al “Curi” di Perugia salutando la curva dei suoi ultras, che si chiamavano “Armata Rossa” (e avete capito da che parte tirava il vento umbro di quel periodo) alla vena poetica e alle tante donne del povero Vendrame (una volta, quando giocava nel Napoli, un cameriere dell’albergo in cui abitava gli chiese se teneva “o cazz’ e fierro” perché una ne entrava e una ne usciva dalla sua stanza). Episodi, aneddoti, stravaganze e colpi di testa, che preferiamo chiamare “colpi di genio”, che ce li hanno sempre resi simpatici, perché ci piace chi canta fuori dal coro. E non a caso erano tutti uomini di attacco, tecnica e fantasia. Di quelli, insomma, che fanno sognare i tifosi delle squadre in cui giocano e impaurire quelli delle formazioni avversarie. Zigoni che si credeva più forte di Pelé e che, quando lo incrociò in un’amichevole romana tra la sua Roma e il Santos, vedendoselo davanti, cadde in una crisi depressiva che lo accompagnò per quasi tutta la partita, spingendolo anche a pensare di annunciare il suo ritiro dal calcio a fine gara perché aveva visto dal vivo uno più forte di lui. Poi, però, Ginulfi parò un rigore proprio ad “O’Rey” e Zigo si ricredette, vedendo che anche lui era umano come gli altri. E continuò a giocare. O Vendrame, che durante una partita bloccata sullo 0-0 e senza troppe emozioni si mise a dribblare tutti i compagni (portiere compreso) per poi fermarsi sulla linea della proprio porta a guardarli, come per dirgli “Ci svegliamo?”. Lui e Gigi Meroni si sono contesi l’appellativo di “Best italiano”, anche se poi quello vero, di Best, a questi li ha battuti tutti in quanto a mattane e colpi di testa. Lui che era la classica rappresentazione del calciatore inglese del suo periodo, visto che aveva tre dei quattro vizi tipici dei footballers di Sua Maestà: alcool, donne e fumo. Sul quarto, le scommesse, non giureremmo. Anche se le cronache che parlano di lui le citano quasi niente rispetto agli altri tre. Insomma, avete capito che se volessimo continuare a scrivere di questi calciatori che ci hanno reso indimenticabili le domeniche pallonare della nostra gioventù potremmo praticamente fare un libro. Dunque meglio fermarci qui e chiudere questo breve pezzo a ricordo delle loro gesta, ispirato proprio dalla scomparsa di Vendrame, riconoscendogli un merito che avevano per davvero: in campo erano forti come pochi altri ma, rispetto a quelli, qualche volta preferivano vivere a modo loro. Vagli a dare torto.

 

P.S. - 

GIANFRANCO ZIGONI - EZIO VENDRAME - GIGI MERONI - PAOLO SOLLIER - 

Fatto salvo, ahimè, il dato oggettivo che Meroni, se non fosse troppo presto e tragicamente venuto a mancare, specie se il suo

" passaggio " dal Toro alla Juve si fosse " materializzato ", non ho dubbio alcuno che nel suo " palmarès " personale qualcosa

ci sarebbe stato ( - rammento una sua " stravaganza " : girava per Torino con una gallina al guinzaglio - ), l'unico che ha messo

qualcosa di " concreto " nel suo palmarès, è Zigoni

- Con la Juventus - Scudetto 1966/67 - Coppa delle Alpi 1963 -

- Con la Roma - Coppa Anglo/Italiana  del 1972 -

 

Ricordo come se fosse adesso quell'episodio di Vendrame che ho evidenziato in rosso :

era un match tra " Padova - Cremonese "  .. ferma sul risultato di " 0 -0 " .. di una noia assoluta

che lui ritenne essere  " l'insano frutto " di un previo accordo di " non belligeranza " tra le 2 squadre

( ergo: 1 punto peruno .. non fa male a nessuno ) .. ed allora .. incredibile ma vero, da una metà campo

all'altra iniziò a dribblare tutti compagni di squadra, finanche il portiere che non riuscì a fermarlo ..

salvo poi, fermare il pallone proprio sulla riga della porta, sollecitando i compagni di squadra a metterci

più impegno . Le cronache  narrano che, a causa di quella sua inaspettata ed anomala " performance ",

sugli spalti un tifoso ebbe un infarto e venne a mancare .

 

 

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6 minuti fa, el titan ha scritto:

Infatti se sai leggere l'avevo già scritto, anche se le categorie sotto l'under 21 solitamente non vengono conteggiati nei palmares dei grandi.

 

Se questi sono i toni lascio la discussione.

Buona domenica.

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2 ore fa, Arianna V. ha scritto:

Nocerino non ha vinto uno scudetto col Milan?

Il famoso anno che "Ibra gli fece fare dieci gol" sefz

No, quello fu l'anno in cui lo vincemmo noi la prima volta con Conte.

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7 ore fa, Furino1968 ha scritto:

comunque c'è l'articolo specifico, anche con giocatori ancora in attività

https://sport.sky.it/calcio/2019/04/13/giocatori-senza-trofei#13

 

Icardi....quando era ai prescritti era una specie di CR7 (per la Gazza e compagnia cantante , ovviamente)  , guardate la bacheca  😆

ma é un articolo del 2019
comincia pure con handanovic...ho pensato ma questi di sky dormono ? poi son andato a vedere la data 😄 

 

ps: c´e´ anche firmino 😄 

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1 ora fa, Slowpoke Sama ha scritto:

Son credo non abbia vinto nulla al pari di Kane ed è un peccato perché per me è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.

Giocare tanti anni nel Tottenham aiuta molto in questa "graduatoria"

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1 ora fa, blackwhiteduke ha scritto:

ma é un articolo del 2019
comincia pure con handanovic...ho pensato ma questi di sky dormono ? poi son andato a vedere la data 😄 

 

ps: c´e´ anche firmino 😄 

ma va bene lo stesso dai

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1 ora fa, Slowpoke Sama ha scritto:

Son credo non abbia vinto nulla al pari di Kane ed è un peccato perché per me è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.

Ha vinto una coppa alle olimpiadi asiatiche. È una coppa del nonno ma è una coppa in più di Kane

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9 minuti fa, Slowpoke Sama ha scritto:

Ah ci siamo dimenticati uno dei più celebri, lo iettatore Ballack. 

Ma il senso della discussione l'hai capito?

 

Ballack:

4 bundesliga

1 premier league

3 fa cup

3 coppe di germania

1 coppa di lega tedesca

1 coppa di lega inglese

1 super coppa inglese

8 minuti fa, Nevix ha scritto:

Ilicic

1 coppa di slovenia
1 campionato sloveno

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17 hours ago, Orphen said:

nel periodo in cui sono cresciuto ti posso citare:

Julén Guerrero (quello che ho in firma, un signore del calcio spagnolo)

Alexander Mostovoi (il "Modric" russo, anche se forse in madre-patria ha vinto qualcosa, non ricordo)

Yildari Basturk (fantasista turco degli anni 2000)

Jermaine Defoe

Bernd Schneider (il 10 della Germania dal 2002 al 2006)

Leighton Baines (ex terzino della nazionale inglese, specialista sui calci piazzati)

 

tolto Guerrero che per me è un mito, gli altri sono tutti ottimi giocatori, ma di certo non ai livelli di un Harry Kane

 

Bella menzione Schneider. Arrivò relativamente tardi al Leverkusen (26 anni). Ottima carriera alla fine, senza metalli però

La sfiga di essere vicecampione d'europa col club e vicecampione del mondo nel 2002. 

 

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6 hours ago, 29 MAGGIO 1985 said:

.... senza andare al di là degli " italici confini ", restando in ambito " calciatori autoctoni ", sperando di farvi cosa gradita

vi propongo questo breve ma intenso riassunto di come a volte è " bizzarro il destino " nel dispensare a iosa " pregiato 

talento calcistico " che, all'atto pratico, per una ragione o per l'altra, non verrà " consumato " in maniera congrua e razionale, 

anche se, è notorio, qualunque sia l'ambito di riferimento, a cominciare da tale Alberto Einstein .. e/o .. Michelangelo Merisi,

detto Caravaggio, con il " raziocinio & affini ", hanno sempre avuto, e sempre avranno, un rapporto " conflittuale " ... 

 

 tratto da " Attualita.it "  ( scritto proprio così, senza l'accento sulla " a " ) - " Gli scapigliati del pallone  " - 05/04/2020 - a firma Franco Bovaio - 

 

Ezio Vendrame, che ci ha lasciato pochi giorni fa, è stato uno degli scapigliati del calcio italiano degli anni ’60 e ’70 insieme a Gianfranco Zigoni (nella foto), Paolo Sollier, Gigi Meroni. Eroi delle domeniche pallonare della brava gente molto conformista dell’epoca che, di fronte alle loro stravaganze calcistiche e non, spesso storceva il muso. Anticonformisti, d’altronde, lo erano davvero e gli episodi che lo dimostrano si sprecano. Dalla gallina portata a spasso al guinzaglio da Gigi Meroni per le vie di quella Torino nella quale era diventato un mito dei tifosi del Toro alla pelliccia e al cappello da cowboy con cui Zigoni andò una volta in panchina quando giocava nel “suo” Verona. “Perché Valcareggi, l’allenatore, quel giorno non volle farmi giocare per scelta tecnica – ci ha raccontato una volta – hai capito? Per scelta tecnica Zigo va in panca (parla spesso in terza persona, ndr) e allora, dato che faceva freddo, mi sono messo la pelliccia e il cappello, perché non mi andava di prendermi un raffreddore per colpa sua”. Dal pugno di chiuso con cui Sollier entrava in campo al “Curi” di Perugia salutando la curva dei suoi ultras, che si chiamavano “Armata Rossa” (e avete capito da che parte tirava il vento umbro di quel periodo) alla vena poetica e alle tante donne del povero Vendrame (una volta, quando giocava nel Napoli, un cameriere dell’albergo in cui abitava gli chiese se teneva “o cazz’ e fierro” perché una ne entrava e una ne usciva dalla sua stanza). Episodi, aneddoti, stravaganze e colpi di testa, che preferiamo chiamare “colpi di genio”, che ce li hanno sempre resi simpatici, perché ci piace chi canta fuori dal coro. E non a caso erano tutti uomini di attacco, tecnica e fantasia. Di quelli, insomma, che fanno sognare i tifosi delle squadre in cui giocano e impaurire quelli delle formazioni avversarie. Zigoni che si credeva più forte di Pelé e che, quando lo incrociò in un’amichevole romana tra la sua Roma e il Santos, vedendoselo davanti, cadde in una crisi depressiva che lo accompagnò per quasi tutta la partita, spingendolo anche a pensare di annunciare il suo ritiro dal calcio a fine gara perché aveva visto dal vivo uno più forte di lui. Poi, però, Ginulfi parò un rigore proprio ad “O’Rey” e Zigo si ricredette, vedendo che anche lui era umano come gli altri. E continuò a giocare. O Vendrame, che durante una partita bloccata sullo 0-0 e senza troppe emozioni si mise a dribblare tutti i compagni (portiere compreso) per poi fermarsi sulla linea della proprio porta a guardarli, come per dirgli “Ci svegliamo?”. Lui e Gigi Meroni si sono contesi l’appellativo di “Best italiano”, anche se poi quello vero, di Best, a questi li ha battuti tutti in quanto a mattane e colpi di testa. Lui che era la classica rappresentazione del calciatore inglese del suo periodo, visto che aveva tre dei quattro vizi tipici dei footballers di Sua Maestà: alcool, donne e fumo. Sul quarto, le scommesse, non giureremmo. Anche se le cronache che parlano di lui le citano quasi niente rispetto agli altri tre. Insomma, avete capito che se volessimo continuare a scrivere di questi calciatori che ci hanno reso indimenticabili le domeniche pallonare della nostra gioventù potremmo praticamente fare un libro. Dunque meglio fermarci qui e chiudere questo breve pezzo a ricordo delle loro gesta, ispirato proprio dalla scomparsa di Vendrame, riconoscendogli un merito che avevano per davvero: in campo erano forti come pochi altri ma, rispetto a quelli, qualche volta preferivano vivere a modo loro. Vagli a dare torto.

 

P.S. - 

GIANFRANCO ZIGONI - EZIO VENDRAME - GIGI MERONI - PAOLO SOLLIER - 

Fatto salvo, ahimè, il dato oggettivo che Meroni, se non fosse troppo presto e tragicamente venuto a mancare, specie se il suo

" passaggio " dal Toro alla Juve si fosse " materializzato ", non ho dubbio alcuno che nel suo " palmarès " personale qualcosa

ci sarebbe stato ( - rammento una sua " stravaganza " : girava per Torino con una gallina al guinzaglio - ), l'unico che ha messo

qualcosa di " concreto " nel suo palmarès, è Zigoni

- Con la Juventus - Scudetto 1966/67 - Coppa delle Alpi 1963 -

- Con la Roma - Coppa Anglo/Italiana  del 1972 -

 

Ricordo come se fosse adesso quell'episodio di Vendrame che ho evidenziato in rosso :

era un match tra " Padova - Cremonese "  .. ferma sul risultato di " 0 -0 " .. di una noia assoluta

che lui ritenne essere  " l'insano frutto " di un previo accordo di " non belligeranza " tra le 2 squadre

( ergo: 1 punto peruno .. non fa male a nessuno ) .. ed allora .. incredibile ma vero, da una metà campo

all'altra iniziò a dribblare tutti compagni di squadra, finanche il portiere che non riuscì a fermarlo ..

salvo poi, fermare il pallone proprio sulla riga della porta, sollecitando i compagni di squadra a metterci

più impegno . Le cronache  narrano che, a causa di quella sua inaspettata ed anomala " performance ",

sugli spalti uno tifoso ebbe un infarto e venne a mancare .

 

 

 

 

Ezio e Zigo 💜

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16 ore fa, J Solo ha scritto:

Bè io ho solo un campionato di Eccellenza vinto ad esempio, poco per il valore che mi attribuiscono degli intenditori come mamma e sorelle sefz

 

Comunque niente male!

Il campionato vinto dico eh!

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