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29 MAGGIO 1985

Il grande Ernesto Castano ci ha lasciati: una vita con e per la sua e nostra Juventus

Post in rilievo

Per questioni anagrafiche non lo vidi mai giocare; spinto da mio padre alla "conoscenza" ed essendo stato abbonato per molti anni alla rivista Hurrà Juventus, ebbi modo di conoscere la storia di Castano e di quella squadra, apprezzandone le grandi qualità e le doti caratteriali.  

Dotato anche di una buonissima tecnica, a mio modo di vedere dovrebbe essere ricordato come uno di coloro che costituiscono l'ossatura del vero "spirito Juve". Grazie Stefano per il bel ricordo.

 

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10 ore fa, 0oo-rooze ha scritto:

Grazie Stefano !!, bel ricordo di un calciatore che ricordo poco.

 

Cosa darei per poter avere quella maglia, anche in replica ... in cotone di una volta, manica lunga ... bellissima... (che credo sia la stessa rappresentata dal tuo avatar)

 

10 ore fa, Third stone from the sun ha scritto:

Condoglianze sincere.

Un giocatore  molto stimato anche da mio padre che lo rammentava spesso per le sue qualità in campo e per il carattere e la juventinità.

Grazie Stefano 

 

 

10 ore fa, chigen ha scritto:

Rip.. 

 

 

Grazie Stefano per il tuo ricordo!

 

10 ore fa, Jugovic83 ha scritto:

Riposa in pace

 

9 ore fa, alpinoverace ha scritto:

RIP Castano. Gran bel giocatore.

 

9 ore fa, Bob Kelso ha scritto:

Era molto stimato da Umberto Agnelli per via della tenacia e attaccamento alla maglia che aveva, tanto che in un'intervista rivelò come grazie al Dottore riuscì a giocare fino ai 32 anni visto che era stato molto sfortunato con la rottura dei menischi e due volte dei legamenti grazie a cure e medici che Agnelli finanziò per lui

 

9 ore fa, Shingo Tamai ha scritto:

Un altro pezzo di storia della Juve va in cielo a raggiungere gli altri campioni che ci hanno già lasciato e coi quali ha contribuito a rendere grande la nostra maglia e quella azzurra.

Riposa in pace, Ernesto.

 

Grazie Stefano. Immagino quali possano essere le tue sensazioni ogni volta che ti trovi ad aprire topic come questo, visto il tuo imparagonabile attaccamento a campioni e sensazioni di un tempo che è ormai storia. Lo so, è  la vita, ma è triste.

 

8 ore fa, Sugar75 ha scritto:

Periodo e maglie bellissime.....un grande Capitano per una grande Juve !! Tristissima notizia

 

8 ore fa, Furia Ceca1985 ha scritto:

R.i.p

 

8 ore fa, Buffon75 ha scritto:

Grazie Stefano per averci dato non solo la notizia, ma anche di avere rinfrescato la memoria di tutti, su un giocatore della nostra Juve legato al nostro passato. 

 

Alla famiglia, le mie sentite condoglianze. 

 

8 ore fa, NaneVecchina ha scritto:

Salvadore, Castano, Bercellino...

Quanti, bei, ricordi di un calcio che non c’è più...

Tino, come lo chiamavano, era un vero signore, in campo e fuori...

RIP

 

8 ore fa, cgs77 ha scritto:

Non ricordo di averlo visto giocare ma ho sentito parlare di lui immensamente bene 

Che la terra ti sia lieve 

 

8 ore fa, 1897 Juventus La Storia ha scritto:

R.I.P.

 

8 ore fa, Styno91 ha scritto:

Condoglianze alla famiglia , ammetto la mia ignoranza nel non conoscerlo nonostante fosse un pezzo di storia della Juventus, grazie Stefano per averlo omaggiato come merita 

 

8 ore fa, Causio Brazil ha scritto:

Addio Capitano.

Grande calciatore e grande Uomo.

Mai un atteggiamento , un gesto o una parola fuori luogo. Fulgido esempio di stile Juventus .

Grazie Stefano

 

8 ore fa, zoff70 ha scritto:

Rip .salve

 

7 ore fa, ronny80 ha scritto:

Un altro grande giocatore della nostra storia che ci lascia, non l'ho vissuto direttamente ma ne ho sempre sentito parlare bene.

Riposi in pace.

 

7 ore fa, Black White ha scritto:

Non l'ho mai conosciuto, ma mi affido agli indelebili ricordi di chi ha avuto il piacere e l'onore di viverlo. 

Riposa in pace Ernesto.

 

7 ore fa, San Tommaso ha scritto:

R.I.P

 

6 ore fa, gobbone ha scritto:

Purtroppo lo ricordo poco come calciatore. 

Da quello che ho potuto vedere e leggere era anche una bella persona.

Condoglianze sincere alla famiglia

 

6 ore fa, MARTIN34 ha scritto:

Castano figura leggendaria. Riposa in pace grande bianconero. C' è un angelo in più a tifare per noi. 

 

6 ore fa, OmarSivori50 ha scritto:

Un grande difensore in una difesa fortissima  - Bercellino, Castano, Salvatore - più forte , a mio giudizio , di quella tanto celebrata ( Burgnic, Guarneri, Picchi ). Lo ricordo come un pilastro di quella Juve degli anni sessanta. Condoglianze alla famiglia

 

 

4 ore fa, Anastasi65 ha scritto:

Grazie Stefano. Condoglianze alla famiglia, anche se pe ragioni anagrafiche non posso ricordarlo.

 

4 ore fa, eli2000 ha scritto:

Avevo la tua figurina , la tenevo come una reliquia con quella di Bercellino....

 

3 ore fa, eternobianconero ha scritto:

R.I.P.

 

3 ore fa, juventino milanese ha scritto:

Per questioni anagrafiche non lo vidi mai giocare; spinto da mio padre alla "conoscenza" ed essendo stato abbonato per molti anni alla rivista Hurrà Juventus, ebbi modo di conoscere la storia di Castano e di quella squadra, apprezzandone le grandi qualità e le doti caratteriali.  

Dotato anche di una buonissima tecnica, a mio modo di vedere dovrebbe essere ricordato come uno di coloro che costituiscono l'ossatura del vero "spirito Juve". Grazie Stefano per il bel ricordo.

 

 

3 ore fa, Il Principe di Fleed ha scritto:

RIP

 

2 ore fa, pietruzzo anastasi ha scritto:

Capitano della mia prima Juve, gran giocatore.

RIP

 

Cari fratelli bianconeri,  

Vi Ringrazio tutti, ma proprio tutti, per aver partecipato a questo doveroso " Omaggio alla Memoria " 

di ERNESTO  CASTANO . Non ho dubbio alcuno che anche Lui, ovunque Egli sia, abbia assai apprezzato

la vostra sensibilità. Il vostro desiderio di voler condividere con il sottoscritto il profondo ed intimo

rammarico per il " trapasso " di  Tino dal pianeta " Terra " in quella che dovrebbe essere una " Dimensione "

astratta ed intangibile in cui, secondo ciò che ci è stato narrato, Egli dovrebbe tornare a " Riveder la Luce " ,

denota una sensibilità che vi onora, sia come " supporters bianconeri ", ma soprattutto, come " Persone "

con la " P " maiuscola. Anche in nome e per conto di Ernesto ( Tino ) Castano, Grazie ed ancora Grazie ! 

 

E ciò che più mi onora e mi gratifica, sta nel fatto che, a differenza mia, molti di voi, per ovvie ed inconfutabili

ragioni anagrafiche, seppur non l'abbiano mai visto giocare, e forse, chissà, è anche la prima volta che in maniera 

compiuta sono venuti a conoscenza del suo nome e della sua militanza bianconera, non hanno esitato nel voler

lasciare un loro tangibile segno di affetto e riconoscenza nei confronti  del validissimo ex calciatore juventino . 

 

Come ho accennato nel post di apertura, oggi ho avuto diversi impegni a cui attendere, ma, tra Venerdì e Sabato, 

spero di riuscire ad  elaborare, sempre in questa sede, un post che, ancor più e meglio, possa celebrare le doti 

" Umane e Calcistiche " di  ERNESTO CASTANO - 2 Maggio 1939 // 5 Gennaio 2023 - Capitano della " JUVENTUS F.C. 1897 "  : lo merita !

 

- Se passate di qui, sempre e comunque, sarete i benvenuti ! 

 

.salve Stefano !

 

  

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CASTANO, DOLORI
BOTTE E SCUDETTI
UNA VITA IN DIFESA
PER LA SUA JUVE

DI GERMANO BOVOLENTA

 

Si chiamava Ernesto. In casa, Ernestino. Sui campi, Tino. Dolce, semplice, educato, nasce a Cinisello Balsamo, vicino a Milano, zona operaia. Il padre Ambrogio ha un negozio di biciclette. Le ripara, le “ricostruisce” e sogna per Ernestino un inevitabile futuro da ciclista. Tino in bici ci va, e con piacere, ma al campo sportivo, quello della Balsamese. Calcio, calcio e calcio. Comincia lì, in difesa, squadretta dilettanti. Poi il passaggio a Legnano, con i famosi “lilla”, in serie B, terzino destro. Esordio giovanissimo, 17 anni, a Brescia. Tino Castano è un buon terzino e si sposta volentieri anche al centro. Non è velocissimo, ma preciso e attento. Lo prende la Triestina, un altro anno in B con gli occhi dell’Inter addosso. Trattano, sembra fatta, ma la Triestina alza il prezzo, vuole 3 milioni di lire in più. Salta tutto, l’Inter prende Aristide Guarneri dal Como e Tino va alla Juventus.

Che compagni Esordio a 19 anni. La Juventus campione (decimo scudetto) di Boniperti, Charles, Sivori, Stacchini e Nicolé. Tino si allena con il Gigante Buono e il Cabezòn. Sa marcare, si capisce, ha l’occhio attento e il piede sempre caldo. Ma è in allenamento, nelle partitelle, che si perfeziona. Gli dicono di marcare stretto John sulle palle alte e lui spesso lo anticipa. Gli dicono di non farsi fregare dai guizzi di Omar. Non sempre ci riesce, ma impara, cresce e si fa furbo.

Vittorie e dolori La prima partita in bianconero a Bari, il 23 novembre 1958. Ma la promozione arriva dopo una settimana rovente. La Juve di Ljubisa Brocic, jugoslavo, è travolta in casa dal Milan dell’astuto tattico Cina Bonizzoni. C’ è il Trio Magico, cioè Boniperti, Sivori, Charles (e anche Nicolè), ma il Milan segna 5 gol. La Juve “solo” 4. Brocic è esonerato, nuovo tecnico, Teobaldo Depetrini. Castano indossa la maglia numero 5, la sua preferita. Con la Juventus vince tre scudetti e tre Coppe Italia. Lotta in campo, corretto e rispettato per tutta la sua lunga e tribolata carriera. Lotta soprattutto contro la sfortuna, gli incidenti, i malanni. Hanno scritto e detto: per una vita si è trascinato le sue ginocchia di vetro. Ma è stato per tutti, per i compagni e gli avversari, un esempio di tenacia e di resistenza al dolore. Finisce sotto i ferri, dirà scherzando, un mese sì e un altro ancora. Quattro menischi, strappi, stiramenti. Una vita in campo e dentro e fuori le cliniche. Operazioni, professoroni. Un luminare una volta, quando è ancora giovane, poco più di vent’anni, gli dice: «Ragazzo, si trovi un altro lavoro. Lei non potrà più giocare». E invece nella Juve ci rimane 12 stagioni, dal 1958 al 1970.

Campioni Tino Castano, scoperto da Gipo Viani, allora c.t., va in Nazionale. Esordio a 19 anni. Non sono stagioni intense. Condizionato dai suoi menischi e da un’ottima concorrenza, gioca solo 7 gare. Però porta a casa un oro. Fa parte del gruppo 1968, guidato da Ferruccio Valcareggi. Vincono l’Europeo, dopo la ripetizione con l’Urss. Tino gioca la semifinale e la prima finale. Ma si fa male e salta la ripetizione, la seconda finale. Soddisfazioni, certo. Come l’esordio giovanissimo con la Juve e in azzurro. Come le bellissime sfide in campionato contro i campioni più grandi. Da Altafini ad Angelillo, da Mazzola a Rivera, da Boninsegna a Riva. Avversari straordinari, giocatori di altissimo livello. Libero lo diventa lui. Giocatore intelligente, con grande cultura calcistica. E leale. Espulso solo una volta, in un derby. Ci sta. Tino Castano “guardava” il pallone e poi l’avversario. Nemmeno un’autorete. «Per me il calcio è stato tutto, ho fatto quello che si doveva fare. Il mio grande maestro, Carlo Parola, mi ha fatto diventare un giocatore vero. Anche perché, con quattro menischi operati, restare tanti anni in A non è stato facile». Ha giocato, è stato amato. Ha scatenato anche dibattiti sul ruolo, sulla modernizzazione del difensore centrale. Meglio lui o Maldini o Salvadore? Picchi o Janich? Un gruppo di giganti. Era in buona compagnia.

 

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Non lo avevo mai sentito, sono sincero, ma è sempre piacevole riscoprire storie sopite del passato, anche se sarebbe meglio non doverlo fare in occasioni tristi….

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Lo conoscevo, ovviamente, solo per averne sentito parlare, grazie Stefano @29 MAGGIO 1985 per aiutarci a non far cadere nell’olio il ricordo di chi ha contribuito così tanto a rendere la nostra maglia gloriosa.

Fai buon viaggio Ernesto ❤️

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41 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Non lo avevo mai sentito, sono sincero, ma è sempre piacevole riscoprire storie sopite del passato, anche se sarebbe meglio non doverlo fare in occasioni tristi….

 

1 minuto fa, alyssa ha scritto:

Lo conoscevo, ovviamente, solo per averne sentito parlare, grazie Stefano @29 MAGGIO 1985 per aiutarci a non far cadere nell’olio il ricordo di chi ha contribuito così tanto a rendere la nostra maglia gloriosa.

Fai buon viaggio Ernesto ❤️

 Caro Amica e Caro Amica, 

un'altra pessima notizia è giunta : anche il grande GIANLUCA VIALLI non è più con noi ... perdonatemi ma, 

affermare che sono triste, è un vero e proprio eufemismo ... 

 

Scusatemi, ma avverto la necessità di intimamente metabolizzare la perdita di Tino e Gianluca, Uomini,

con  la " U " maiuscola, ancor prima che calciatori, nei confronti dei quali ho sempre nutrito la massima

ed incondizionata stima . 

 

Siete due persone squisite, .salveStefano !

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1 minuto fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

 

 Caro Amica e Caro Amica, 

un'altra pessima notizia è giunta : anche il grande GIANLUCA VIALLI non è più con noi ... perdonatemi ma, 

affermare che sono triste, è un vero e proprio eufemismo ... 

 

Scusatemi, ma avverto la necessità di intimamente metabolizzare la perdita di Tino e Gianluca, Uomini,

con  la " U " maiuscola, ancor prima che calciatori, nei confronti dei quali ho sempre nutrito la massima

ed incondizionata stima . 

 

Siete due persone squisite, .salveStefano !

Notizie terribili ed ingiuste, come, purtroppo, lo è la vita…ti abbraccio forte ❤️

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Il primo mio ricordo di Castano risale ad uno Juventus-Genoa 7-0, del marzo 1965. Ero un bambino, e mio padre stava provvedendo alla mia educazione (😀) portandomi a vedere le partite non di cartello. Il secondo ricordo riguarda invece Juventus-Lazio 2-1 nel giugno 1967, la partita in cui vinsi il mio primo scudetto dal vivo. Bercellino - Castano - Salvadore: potrò mai dimenticarli?

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Bravo Stefano a ricordare Castano ai più giovani. Classe 1939, 12 anni alla Juve, 1958-1970; 265 partite con la nostra maglia. Bastano questi numeri per far capire chi era. 

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Grazie, ero certo di trovare un tuo ricordo del mio primo Capitano bianconero, quello delle figurine. Ero bambino ma con lui ricordo Leoncini, Cinesinho, Zigoni, Salvadore, Roveta. Erano gli anni che diventai juventino facendo le figurine Panini, perché la divisa della Juventus era la più bella ed elegante fra tutte. Mancherà anche lui. Troppi da tempo stanno lasciandoci soli

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Non l'ho ovviamente vissuto, ma è uno di quei nomi che nelle formazioni recitate a memoria compare sempre, campione di un'epoca tanto distante quanto carica di romanticismo.

Grazie di tutto Ernesto e buon viaggio

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23 ore fa, Third stone from the sun ha scritto:

Condoglianze sincere.

Un giocatore  molto stimato anche da mio padre che lo rammentava spesso per le sue qualità in campo e per il carattere e la juventinità.

Grazie Stefano 

 

È uno dei miei primi ricordi calcistici. Anche mio padre lo ammirava molto per le caratteristiche che hai ben descritto. RIP Ernesto.

 

Bel ricordo sul sito ufficiale della Juve.

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Tino, grande uomo e giocatore della Juve della mia infanzia e giovinezza. Lo ricordo seduto dietro di me sul volo diretto ad Atene per la maledetta finale, assieme al suo amico Garzena. Capitano della Juve di Heriberto vorrei ricordarlo per un episodio che dimostra quanto i tempi siano  cambiati e non certamente in meglio. Protagonisti Castano e Picchi. Era inizio settembre 1967 si giocava il primo turno di coppa Italia. Juventus-Varese, eliminazione diretta. Si giocò ad una porta sola, ma il risultato restò sul pari, supplementari e nulla di fatto. A quei tempi niente rigori ma sorteggio con lancio di monetina. I due capitani Castano e Armandino Picchi a centro campo con l'arbitro. Lancio di monetina e invece di vedere scene di giubilo isteriche i due capitani si strinsero la mano e via verso gli spogliatoi. Chi aveva vinto? Lo si capì solo quando Picchi torno indietro e sollevò la mano verso quei pochi tifosi del Varese. Avevano vinto loro. Picchi per la cronaca arrivò alla Juve come allenatore pochi anni dopo. Domani verrò a salutarti all'arrivo al cimitero di Robassomero. Addio 

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2 ore fa, Forever76-77 ha scritto:

Bel ricordo sul sito ufficiale della Juve.

05 gennaio 2023

 

LA JUVENTUS RICORDA ERNESTO CASTANO

 

La Juventus piange la scomparsa di Ernesto Castano.

 

Con 340 presenze, disseminate dal 1958 al 1970, e 3 gol tutti segnati al Comunale, è stato uno dei veterani della Juventus, vincendo 3 scudetti e altrettante Coppe Italia, oltre ad avere partecipato con la Nazionale al trionfo nell'Europeo del 1968. Ernesto Castano, nato il 2 maggio del 1939 a Cinisello Balsamo, ha fatto il suo esordio in bianconero giovanissimo, raccomandato dal compagno di squadra Rino Ferrario che andò dall'allenatore dicendogli: «Questo ragazzo di 19 anni è più forte di me. Bene, mister, ma quand'è che lo fa giocare al posto mio?». Inizia così una bella avventura.

 

IL CAPITANO

«In Brianza mi chiamavano tutti “Parola” o “Boniperti” a seconda di dove giocavo. Figuratevi la mia soddisfazione quando sono arrivato alla Juventus: uno era il mio allenatore e l'altro il mio capitano»: le premesse di Castano si mantengono nel corso del tempo. Difensore coraggioso, fisicamente prestante, dotato di un passo corto e rapido, gioca come terzino o libero dimostrando sempre grande sicurezza, fino a diventare anche il capitano della squadra: «Gioco con vigore, ma in maniera corretta. Forse è il mio atteggiamento, il mio volto spesso imbronciato che mi fa passare un duro»

 

GLI INFORTUNI

Nel 1969, Alberto Refrigeri su Hurrà Juventus sintetizza così la storia degli infortuni di Castano, un filo che ha legato tutto il suo percorso, obbligandolo più volte a ripartire: «Se al professor Nobel fosse venuto in mente di istituire un premio anche per la sfortuna, crediamo che Tino Castano sarebbe fra i più autorevoli candidati: infatti, nella sua carriera calcistica, vale a dire in una decina di anni, ha subito ben tre dolorose asportazioni di altrettanti menischi, e tutti sanno che togliere il menisco a un giocatore è come levargli il pane. Per cui il libero bianconero e della Nazionale è costretto a giocare con un solo, autentico menisco d’oro. Nonostante tutte queste passate avversità, Tino non si è mai dato per vinto, ha lottato a denti stretti per superare la cattiva sorte e, ancor oggi, a trent’anni compiuti, è un grosso giocatore, esempio per tutti i compagni»

 

ERNESTO DETTO TINO

«Tanto è focoso e battagliero sul campo, tanto è pacifico e tranquillo nell'intimità familiare». Nel luglio del 1963 Hurrà Juventus descrive così il Castano privato. Lo si vede giocare a dama con il fratello Giuseppe – che ha militato nelle giovanili bianconere – sotto lo sguardo vigile della madre. E nell'articolo si scopre che il diminutivo con il quale tutti lo chiamano è nato proprio in casa: «Mia madre è stata la prima a chiamarmi Tino...»

 

L'ANNO D'ORO

Se nei primi 2 scudetti – nel 1960 e nel 1961 – Castano è un giovane che sgomita per farsi largo, quello del 1967 è senza ombra di dubbio il più suo per la quantità di partite giocate da protagonista. Nel dicembre del 1966, quando la Juve insegue l'Inter, al mensile bianconero il difensore esprime la sua convinzione: «Credo al calcio che il signor Herrera fa applicare alla Juventus». L'atletismo sostenuto, del quale il tecnico paraguaiano è un sostenitore, lo conquista pienamente. E prima dell'ultima giornata, quando il sorpasso sui nerazzurri sembra improbabile, dice ai compagni che avrebbero vinto lo scudetto, ricevendo prese in giro. Invece, ha ragione lui e arriva in extremis uno dei titoli più belli della Signora.

 

IL MISTER DEI GIOVANI

C'è ancora un'appendice nel percorso professionale di Castano. Ed è la sua esperienza da allenatore nelle Giovanili negli anni '70. Prima ancora di finire col calcio giocato, non nasconde di essere attratto dall'idea, anche se consapevole «che in Italia è una professione molto difficile; penso comunque di avere tanta pazienza per insegnare».

Quando poi assume l'incarico, Tino espone il suo programma: «I ragazzi, pur lavorando sodo, devono potersi divertire mentre si allenano, e dunque bisogna scegliere con cura i vari esercizi, alternandoli per non farli venire a noia». In seguito, non smetterà mai di seguire la Juve da tifoso, con l'affetto per i colori bianconeri che ne ha caratterizzato l'intera vita.

 

Grazie di tutto, Ernesto.

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Un campione, un capitano di un'epoca che non ho vissuto direttamente, ma un pezzo di storia bianconera che rimarrà sempre nei cuori di chi ha il bianconero nel sangue

 

 

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5 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

 

 Caro Amica e Caro Amica, 

un'altra pessima notizia è giunta : anche il grande GIANLUCA VIALLI non è più con noi ... perdonatemi ma, 

affermare che sono triste, è un vero e proprio eufemismo ... 

 

Scusatemi, ma avverto la necessità di intimamente metabolizzare la perdita di Tino e Gianluca, Uomini,

con  la " U " maiuscola, ancor prima che calciatori, nei confronti dei quali ho sempre nutrito la massima

ed incondizionata stima . 

 

Siete due persone squisite, .salveStefano !

Purtroppo perdere in poche ore due dei nostri gloriosi capitani è un brutto colpo per chi ha a cuore le sorti della nostra amata Vecchia Signora.......purtroppo non un grande inizio di anno sotto questo aspetto

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