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29 MAGGIO 1985

Il grande Ernesto Castano ci ha lasciati: una vita con e per la sua e nostra Juventus

Post in rilievo

Terzino roccioso, poteva giocare anche da libero e da stopper, carattere di granito, lo ricordo bene, ciao Ernesto, ti sia lieve la terra e grande il cielo. 

 

P. S. STEFANO juventino vero. 

 

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Cari fratelli bianconeri, 

seppur il mio cuore, la mia mente, la mia anima, ammesso e non concesso che ne abbia veramente in dote una,

siano del tutto incupiti e profondamente afflitti per la funerea ed amara, anzi, amarissima  notizia che concerne

la dipartita di un Grande Uomo e Grande Calciatore quale è stato GIANLUCA VIALLI  ....  .ehm

 

Gianluca Vialli e il tumore al pancreas: è uno dei più letali "ma non  morirò prima di aver portato all'altare le mie figlie"  verso  " Lidi " a tutti  noi  sconosciuti -  " LUCA NON TI    .juve          SCORDEREMO MAI "

 

 

come promesso in precedenza eccomi nuovamente a voi in compagnia di  ...  .ehm ERNESTO CASTANO

 

 Lutto nel mondo del calcio: la Juve piange la scomparsa di Castano   

 

 

 

A ) Esordio in " Serie A " con la Maglia Bianconera :  23 Novembre 1958 -  BARI - JUVENTUS  1 - 1

 

B)  Ultima partita con la Maglia Bianconera             : 05 Aprile 1970           - JUVENTUS - BRESCIA  1 - 0

( nel 1970/71 - ultima stagione calcistica nelle fila del " Lanerossi Vicenza " - solo 5 presenze - )

 

C ) Presenze in " Partite Ufficiali " con la Juventus ( e le presenze avrebbero potuto essere molte di più

se " Madama Sventura ", in maniera perfida, non si fosse, più e più volte, accanita contro le sue ginocchia,

i suoi menischi .Erano tempi in cui un grave infortunio ad un menisco, poteva anche interrompere la

carriera di un calciatore. Castano, sebbene le fonti spesso divergano, arrivò sino al punto di, incredibile

incredibile ma vero, giocare con uno solo menisco , se non addirittura,  una sola metà menisco. Il tutto, poi,

va da sè che si ripercuoteva sia sui legamenti che sui tendini . Ecco perchè, nel mio post d'apertura, ho definito

" STOICO " il comportamento di CASTANO sul terreno di gioco, anche perchè, nonostante queste deleterie

problematiche, egli diede sempre il meglio di sè stesso senza mai tirarsi indietro. UN GRANDE E CORAGGIOSO

CAPITANO CHE DIEDE UN ENCOMIABILE ESEMPIO DI COSA VOLESSE DIRE " AMARE ED ONORARE LA GLORIOSA

MAGLIA BIANCONERA " )

 

-  " SERIE A " - 265 - ( anche se, alcune fonti, riportano 266 )

-  " Coppa Italia " - 31 -

-  " Coppa delle Fiere " - 31 -

-  " Coppa dei Campioni " - 8 -

-  " Coppa Europa Centrale - ex . Mitropa Cup  - 5 -

-  " Coppa delle Alpi " - 13 - La Juventus partecipò a questa Coppa in 3 occasioni : 1963 - 1966 - 1968 - 

 

I Bianconeri si aggiudicarono quel trofeo nel 1963 : fu la " 1a Coppa " che la Vecchia Signora riuscì a 

portare sotto la " Mole "da oltreconfine - in Finale la Juventus prevalse per 3-2 sull'Atalanta -  

 

 Cattura-6.png

 

D ) Peccato che, nel 1965/66, Castano, per problematiche  sempre legate alle sue ginocchia, nonostante la sua ferrea volontà, fu costretto

a non scendere in campo nel doppio confronto contro il LIVERPOOL  nella " Coppa delle Coppe " 1965/66 " - All'andata la Juve si impose

per 1-0 .. ma .. in Inghilterra, ahimè, venne sconfitta per  2 - 0 . Fin da allora sono e resto convinto che se Castano fosse stato in campo,

grazie anche e soprattutto al suo " indefesso esempio ", i bianconeri avrebbero potuto passare il turno - Per la cronaca : Il Liverpool arrivò

in finale ma venne sconfitto dal Borussia Dortmund -

 

E ) Ernesto Castano, per ciò che concerne la - fase difensiva -  seppe essere  " uno e trino "

Terzino dx - Centromediano/Stopper - Libero -  e nonostante la " concorrenza " fosse assai qualificata, 

a cominciare da due grandi calciatori del calibro di Cervato ( alla Juve dal 1959 al 1961- in pratica,

il suo " mentore difensivo " ) e di Salvadore ( un vero e proprio campione che, incredibile ma vero,

fu per un certo periodo " panchinato " da HH2 in quanto gli preferiva  Castano . Salvadore non la

prese affatto bene , ma poi, com'era giusto e doveroso che fosse, il " buon senso " prevalse, ed il trio

 " BERCELLINO - CASTANO- SAVADORE ", ne son certo, farebbe " faville " anche ai giorni nostri )

 

F uum A proposito di CERVATO, godetevi questo video : oltre ad essere un grande difensore, era anche 

un vero e proprio specialista nel mettere a segno diversi gol, sia sui calci di punizione dal limite dell'area,

che su calcio di rigore. Prima di giungere alla Juve giocò nella Fiorentina dal 1948 al 1959 - era una Fiorentina

assai tosta - molto competitiva in Campionato, tant'è che tagliò il traguardo al " 1° posto " nel Campionato 1955/56-

e nel 1956/57, raggiunse la Finale di Coppa dei Campioni contro il grande Real Madrid di Di Stefano & C. 

La " corazzata spagnola "  prevalse per 2-0 .  Superfluo è il "far presente che, già ai tempi, il " passaggio " di

Cervato dal " Ponte Vecchio "  .. alla .. " Mole Antonelliana " , in quella che fu la " Culla del Rinascimento ", ingenerò

malumore e polemiche a non finire .

 

Nelle due ottime stagioni calcistiche alla Juventus mise insieme un " Palmarès " di tutto rispetto, per non dire, eccezionale

 

- 2 SCUDETTI - 2 COPPE ITALIA -   

 

cervato.jpg  CERVATO     &   SALVADORE    La storia in bianco e nero del mito bianconero

 

 

Grazie anche e soprattutto a loro se ERNESTO CASTANO  assurse al ruolo di imprescindibile " Guida ed Alfiere della Difesa Bianconera "

 

 

 

G ) Nonostante la lunga militanza bianconera.egli ha sempre ribadito che " mal digeriva " il fatto di non essere mai riuscito a mettere a segno

un gol in campionato . E' vero, anche se, alcune fonti, danno " numeri erronei " in merito : Nessun gol nè in Campionato .. nè in Coppa Italia -

in compenso, però, non si contano i gol che " non furono realizzati dagli avversari " grazie alla sua tenacia ed ai suoi preziosi interventi .

Tuttavia, Castano mise a segno un, seppur esiguo, ma più che dignitoso bottino di " 3 gol " in ambito " europeo " :

 

- Coppa Europa Centrale/ Mitropa Cup - 27 Maggio 1962 : Juventus vs Spartak ( compagine della ex Cecoslovacchia )  3 - 2

( match che venne disputato nella " casa " dei cuginastri granata, e cioè, " Il Filadelfia ", per " Lavori in corso " al Comunale )

 

- Coppa delle Fiere - 09 Novembre 1966 : Juventus vs Vitoria Setubal ( compagine portoghese )  3 - 1

 

- Coppa delle Fiere - 17 Settembre 1969 : Juventus vs Lokomotiv Plovdiv ( compagine bulgara )  3 - 1 

e di questo match sono disponibili le seguenti immagini ( grazie a Gobbo Maltese )  ...  .ehm  

 

 

 

- N.B. - se qualcuno si fosse nel frattempo  .  .lazy ..  addormentato  ..  o si fosse fatto prendere troppo la mano, 

anzi, il .salute bicchiere con qualche brindisi di  .chebotta troppo, faccia attenzione : delle due squadre un campo, 

la nostra Juventus è quella con " Maglia Bianca e pantaloncini neri " : insomma, il tutto per la serie  ....  .ehm

" PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE " .. :tsa:

 

 

.. e qui mi fermo per proseguire e, forse, terminare  nel corso della giornata di domani .. 

( non è una " minaccia " .. ma bensì .. trattasi di un " Avviso  ai Naviganti Bianconeri )

 

.. Sarà una notte piuttosto " tribolata " : la triste vicenda di Gianluca Vialli, se mai ce ne fosse ancora bisogno,

ci fa capire quanto iniquo .. impietoso .. se non crudele .. possa essere il " destino " nei confronti di chicchessia

e quanto labile sia il confine tra la vita e la ... ( e qui mi taccio .. anche perchè, proprio ieri, un mio carissimo amico,

ahimè, se n'è andato senza neanche avere avuto il tempo di salutare : ciao Dante , già mi manchi, così come manchi a

tutto coloro che ti hanno apprezzato e che ti hanno voluto bene .. :( ) 

 

.salve Stefano !

 

 

 

 

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15 ore fa, wicked city ha scritto:

CASTANO, DOLORI
BOTTE E SCUDETTI
UNA VITA IN DIFESA
PER LA SUA JUVE

DI GERMANO BOVOLENTA

 

Si chiamava Ernesto. In casa, Ernestino. Sui campi, Tino. Dolce, semplice, educato, nasce a Cinisello Balsamo, vicino a Milano, zona operaia. Il padre Ambrogio ha un negozio di biciclette. Le ripara, le “ricostruisce” e sogna per Ernestino un inevitabile futuro da ciclista. Tino in bici ci va, e con piacere, ma al campo sportivo, quello della Balsamese. Calcio, calcio e calcio. Comincia lì, in difesa, squadretta dilettanti. Poi il passaggio a Legnano, con i famosi “lilla”, in serie B, terzino destro. Esordio giovanissimo, 17 anni, a Brescia. Tino Castano è un buon terzino e si sposta volentieri anche al centro. Non è velocissimo, ma preciso e attento. Lo prende la Triestina, un altro anno in B con gli occhi dell’Inter addosso. Trattano, sembra fatta, ma la Triestina alza il prezzo, vuole 3 milioni di lire in più. Salta tutto, l’Inter prende Aristide Guarneri dal Como e Tino va alla Juventus.

Che compagni Esordio a 19 anni. La Juventus campione (decimo scudetto) di Boniperti, Charles, Sivori, Stacchini e Nicolé. Tino si allena con il Gigante Buono e il Cabezòn. Sa marcare, si capisce, ha l’occhio attento e il piede sempre caldo. Ma è in allenamento, nelle partitelle, che si perfeziona. Gli dicono di marcare stretto John sulle palle alte e lui spesso lo anticipa. Gli dicono di non farsi fregare dai guizzi di Omar. Non sempre ci riesce, ma impara, cresce e si fa furbo.

Vittorie e dolori La prima partita in bianconero a Bari, il 23 novembre 1958. Ma la promozione arriva dopo una settimana rovente. La Juve di Ljubisa Brocic, jugoslavo, è travolta in casa dal Milan dell’astuto tattico Cina Bonizzoni. C’ è il Trio Magico, cioè Boniperti, Sivori, Charles (e anche Nicolè), ma il Milan segna 5 gol. La Juve “solo” 4. Brocic è esonerato, nuovo tecnico, Teobaldo Depetrini. Castano indossa la maglia numero 5, la sua preferita. Con la Juventus vince tre scudetti e tre Coppe Italia. Lotta in campo, corretto e rispettato per tutta la sua lunga e tribolata carriera. Lotta soprattutto contro la sfortuna, gli incidenti, i malanni. Hanno scritto e detto: per una vita si è trascinato le sue ginocchia di vetro. Ma è stato per tutti, per i compagni e gli avversari, un esempio di tenacia e di resistenza al dolore. Finisce sotto i ferri, dirà scherzando, un mese sì e un altro ancora. Quattro menischi, strappi, stiramenti. Una vita in campo e dentro e fuori le cliniche. Operazioni, professoroni. Un luminare una volta, quando è ancora giovane, poco più di vent’anni, gli dice: «Ragazzo, si trovi un altro lavoro. Lei non potrà più giocare». E invece nella Juve ci rimane 12 stagioni, dal 1958 al 1970.

Campioni Tino Castano, scoperto da Gipo Viani, allora c.t., va in Nazionale. Esordio a 19 anni. Non sono stagioni intense. Condizionato dai suoi menischi e da un’ottima concorrenza, gioca solo 7 gare. Però porta a casa un oro. Fa parte del gruppo 1968, guidato da Ferruccio Valcareggi. Vincono l’Europeo, dopo la ripetizione con l’Urss. Tino gioca la semifinale e la prima finale. Ma si fa male e salta la ripetizione, la seconda finale. Soddisfazioni, certo. Come l’esordio giovanissimo con la Juve e in azzurro. Come le bellissime sfide in campionato contro i campioni più grandi. Da Altafini ad Angelillo, da Mazzola a Rivera, da Boninsegna a Riva. Avversari straordinari, giocatori di altissimo livello. Libero lo diventa lui. Giocatore intelligente, con grande cultura calcistica. E leale. Espulso solo una volta, in un derby. Ci sta. Tino Castano “guardava” il pallone e poi l’avversario. Nemmeno un’autorete. «Per me il calcio è stato tutto, ho fatto quello che si doveva fare. Il mio grande maestro, Carlo Parola, mi ha fatto diventare un giocatore vero. Anche perché, con quattro menischi operati, restare tanti anni in A non è stato facile». Ha giocato, è stato amato. Ha scatenato anche dibattiti sul ruolo, sulla modernizzazione del difensore centrale. Meglio lui o Maldini o Salvadore? Picchi o Janich? Un gruppo di giganti. Era in buona compagnia.

 

Grazie! Bellissimo Ritratto di un campione di cui conoscevo solo il nome.

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10 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

 

 

Cari fratelli bianconeri, 

seppur il mio cuore, la mia mente, la mia anima, ammesso e non concesso che ne abbia veramente in dote una,

siano del tutto incupiti e profondamente afflitti per la funerea ed amara, anzi, amarissima  notizia che concerne

la dipartita di un Grande Uomo e Grande Calciatore quale è stato GIANLUCA VIALLI  ....  .ehm

 

Gianluca Vialli e il tumore al pancreas: è uno dei più letali "ma non  morirò prima di aver portato all'altare le mie figlie"  verso  " Lidi " a tutti  noi  sconosciuti -  " LUCA NON TI    .juve          SCORDEREMO MAI "

 

 

come promesso in precedenza eccomi nuovamente a voi in compagnia di  ...  .ehm ERNESTO CASTANO

 

 Lutto nel mondo del calcio: la Juve piange la scomparsa di Castano   

 

 

 

A ) Esordio in " Serie A " con la Maglia Bianconera :  23 Novembre 1958 -  BARI - JUVENTUS  1 - 1

 

B)  Ultima partita con la Maglia Bianconera             : 05 Aprile 1970           - JUVENTUS - BRESCIA  1 - 0

( nel 1970/71 - ultima stagione calcistica nelle fila del " Lanerossi Vicenza " - solo 5 presenze - )

 

C ) Presenze in " Partite Ufficiali " con la Juventus ( e le presenze avrebbero potuto essere molte di più

se " Madama Sventura ", in maniera perfida, non si fosse, più e più volte, accanita contro le sue ginocchia,

i suoi menischi .. " erano tempi in cui un grave infortunio ad un menisco poteva anche interrompere la

carriera di un calciatore .. e Castano, forse, ma non è ben chiaro  in quanto le fonti divergono, arrivò al

punto di, incredibile ma vero, giocare con uno solo menisco , se non addirittura  metà menisco .. il tutto,

ovviamente, poi si ripercuoteva su legamenti e tendini . Ecco perchè, nel mio post d'apertura, ho definito

" STOICO " il comportamento di CASTANO sul terreno di gioco .. anche perchè, nonostante queste deleterie

problematiche, egli diede sempre il meglio di sè stesso senza mai tirarsi indietro : UN GRANDE E CORAGGIOSO

CAPITANO CHE DIEDE UN ENCOMIABILE ESEMPIO DI COSA VOLESSE DIRE " AMARE ED ONORARE LA GLORIOSA

MAGLIA BIANCONERA "

 

-  " SERIE A " - 265 - ( anche se, alcune fonti, riportano 266 )

-  " Coppa Italia " - 31 -

-  " Coppa delle Fiere " - 31 -

-  " Coppa dei Campioni " - 8 -

-  " Coppa Europa Centrale - ex . Mitropa Cup  - 5 -

-  " Coppa delle Alpi " - 13 - La Juventus partecipò a questa Coppa in 3 occasioni : 1963 - 1966 - 1968 - 

I Bianconeri si aggiudicarono quel trofeo nel 1963 : fu la " 1a Coppa " che la Vecchia Signora riuscì a 

portare sotto la " Mole "da oltreconfine - in Finale la Juventus prevalse per 3-2 sull'Atalanta -  

 

 Cattura-6.png

 

D ) Peccato che, nel 1965/66, Castano, per problematiche  sempre legate alle sue ginocchia, nonostante la sua ferrea volontà, fu costretto

a non scendere in campo nel doppio confronto contro il LIVERPOOL  nella " Coppa delle Coppe " 1965/66 " - All'andata la Juve si impose

per 1-0 .. ma .. in Inghilterra, ahimè, venne sconfitta per  2 - 0 . Fin da allora sono e resto convinto che se Castano fosse stato in campo,

grazie anche e soprattutto al suo " indefesso esempio ", i bianconeri avrebbero potuto passare il turno - Per la cronaca : Il Liverpool arrivò

in finale ma venne sconfitto dal Borussia Dortmund -

 

E ) Ernesto Castano, per ciò che concerne la " fase difensiva " seppe essere  " uno e trino "

Terzino dx - Centromediano/Stopper - Libero -  e nonostante la " concorrenza " fosse assai qualificata, 

a cominciare da due grandi calciatori del calibro di Cervato ( alla Juve dal 1959 al 1961- in pratica,

il suo " mentore difensivo " ) e di Salvadore ( un vero e proprio campione che, incredibile ma vero,

fu per un certo periodo " panchinato " da HH2 in quanto gli preferiva  Castano - Salvadore non la

prese affatto bene .. ma poi, com'era giusto e doveroso che fosse, il " buon senso " prevalse, 

ed il " trio " BERCELLINO - CASTANO- SAVADORE " , ne son certo, farebbe " faville " anche ai giorni nostri )

 

F uum A proposito di CERVATO, godetevi questo video : oltre ad essere un grande difensore, era anche 

un vero e proprio specialista nel mettere a segno diversi gol sia sui calci di punizione dal limite dell'area,

che su calcio di rigore. Prima di giungere alla Juve giocò nella Fiorentina dal 1948 al 1959 - era una Fiorentina

assai tosta : assai competitiva in Campionato, tant'è che tagliò il traguardo al " 1° posto " nel Campionato 1955/56, 

e che, nel 1956/57, raggiunse la Finale di Coppa dei Campioni contro il grande Real Madrid di Di Stefano & C. 

La " corazzata spagnola "  prevalse per 2-0 .  Superfluo è il " far presente " che, già ai tempi, il " passaggio " di

Cervato dal " Ponte Vecchio "  .. alla .. " Mole Antonelliana " , in quella che fu la " Culla del Rinascimento ", ingenerò

malumore e polemiche a non finire .

 

Nelle due ottime stagioni calcistiche alla Juventus mise insieme un " Palmarès " di tutto rispetto, per non dire, eccezionale

 

- 2 SCUDETTI - 2 COPPE ITALIA -   

 

cervato.jpg  CERVATO     &   SALVADORE    La storia in bianco e nero del mito bianconero

 

 

Grazie anche e soprattutto a loro se ERNESTO CASTANO  assurse al ruolo di imprescindibile " Guida ed Alfiere della Difesa Bianconera "

 

 

 

G ) Nonostante la lunga militanza bianconera.egli ha sempre ribadito che " mal digeriva " il fatto di non essere mai riuscito a mettere a segno

un gol in campionato . E' vero, anche se, alcune fonti, danno " numeri erronei " in merito : Nessun gol nè in Campionato .. nè in Coppa Italia -

in compenso, però, non si contano i gol che " non furono realizzati dagli avversari " grazie alla sua tenacia ed ai suoi preziosi interventi .

Tuttavia, Castano mise a segno un, seppur esiguo, ma più che dignitoso bottino di " 3 gol " in ambito " europeo " :

 

- Coppa Europa Centrale/ Mitropa Cup - 27 Maggio 1962 : Juventus vs Spartak ( compagine della ex Cecoslovacchia )  3 - 2

( match che venne disputato nella " casa " dei cuginastri granata, e cioè, " Il Filadelfia ", per " Lavori in corso " al Comunale )

 

- Coppa delle Fiere - 09 Novembre 1966 : Juventus vs Vitoria Setubal ( compagine portoghese )  3 - 1

 

- Coppa delle Fiere - 17 Settembre 1969 : Juventus vs Lokomotiv Plovdiv ( compagine bulgara )  3 - 1 

e di questo match sono disponibili le seguenti immagini ( grazie a Gobbo Maltese )  ...  .ehm  

 

 

 

- N.B. - se qualcuno si fosse nel frattempo  .  .lazy ..  addormentato  ..  o si fosse fatto prendere troppo la mano, 

anzi, il .salute bicchiere con qualche brindisi di  .chebotta troppo, faccia attenzione : delle due squadre un campo, 

la nostra Juventus è quella con " Maglia Bianca e pantaloncini neri " : insomma, il tutto per la serie  ....  .ehm

" PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE " .. :tsa:

 

 

.. e qui mi fermo per proseguire e, forse, terminare  nel corso della giornata di domani .. 

( non è una " minaccia " .. ma bensì .. trattasi di un " Avviso  ai Naviganti Bianconeri )

 

.. Sarà una notte piuttosto " tribolata " : la triste vicenda di Gianluca Vialli, se mai ce ne fosse ancora bisogno,

ci fa capire quanto iniquo .. impietoso .. se non crudele .. possa essere il " destino " nei confronti di chicchessia

e quanto labile sia il confine tra la vita e la ... ( e qui mi taccio .. anche perchè, proprio ieri, un mio carissimo amico,

ahimè, se n'è andato senza neanche avere avuto il tempo di salutare : ciao Dante , già mi manchi, così come manchi a

tutto coloro che ti hanno apprezzato e che ti hanno voluto bene .. :( ) 

 

.salve Stefano !

 

 

 

 

Grazie per il tuo post Stefano. Grandissimi insegnamenti. Mi fai essere ancora più fiero di essere JUVENTINO fino al midolo. Ti auguro un buon anno nuovo e spero di poter imparare ancora tanto dalla tua grandissima saggezza.

 

FINO ALLA FINE

 

RIP ERNESTO CASTANO e LUCA VIALLI

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Per dirla con Sandro Veronesi: "Si era in piena Guerra Fredda: la Russia e l'America avevano l'atomica, noi (juventini) avevamo lui"!

 

12 anni in bianconero di cui 5 con la fascia al braccio corredati da 3 scudetti (su tutti quello "operaio" del 1967 in rimonta sull'Inter, l'antenato del 5 maggio) e 3 Coppe Italia! Fu campione d'Europa con la Nazionale nel 1968!

 

Le grandi sfortune a livello fisico (quattro asportazioni al menisco, ginocchia distrutte, al punto che per due volte gli paventarono il ritiro anticipato dal calcio) si accompagnavano ad una caratura d'uomo d'altri tempi! Quando Umberto Agnelli, seppe che contro il Milan aveva giocato dal 20°minuto con un ginocchio praticamente rotto gli raddoppiò il premio partita, e da quel momento fece arrivare a Torino i massimi esperti europei in ortopedia per tenerlo sempre sotto controllo e accompagnarne la carriera.


Un ESEMPIO!

 

Ciao Tino! 🤍🖤

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22 ore fa, Bercegol ha scritto:

Il primo mio ricordo di Castano risale ad uno Juventus-Genoa 7-0, del marzo 1965. Ero un bambino, e mio padre stava provvedendo alla mia educazione (😀) portandomi a vedere le partite non di cartello. Il secondo ricordo riguarda invece Juventus-Lazio 2-1 nel giugno 1967, la partita in cui vinsi il mio primo scudetto dal vivo. Bercellino - Castano - Salvadore: potrò mai dimenticarli?

Come non ricordare quel 7-0. Era il mio primo anno da abbonato allo stadio. Il primo tempo si stava concludendo sullo 0-0 e se la memoria non mi tradisce segnammo il primo gol allo scadere. Castano, Sarti, Bercellino I, Bercellino II (Bercegol) Anzolin......... che nostalgia

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2 ore fa, gobbo 1949 ha scritto:

Come non ricordare quel 7-0.

Tornando chiesi a mio padre: "Ma quando fai così tanti gol, non ti danno più punti?". 😁

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Fratelli Bianconeri, a Dio piacendo,  eccomi finalmente alla " 3a ed Ultima Puntata " del " Memorial  - ERNESTO CASTANO - & - Company " .. ergo .. vicende bianconere legate a Castano e, seppur in parte, ad altri grandi giocatori che, specie per le nuove generazioni ( e per " nuove " intendo dagli anni 90 in poi ), nonostante siano assurti al ruolo di " Pedine Fondamentali " della Storia Bianconera, in quello che è il sentimento popolare non godono della medesima " CASSA di RISONANZA " di cui, tanto per fare alcuni esempi, possono invece godere giocatori del calibro di GIAMPIERO BONIPERTI - OMAR SIVORI - JOHN CHARLES .

 

A ) Proseguendo nel mio percorso a ritroso nel tempo, ERNESTO CASTANO mi rimanda ad una delle giornate calcistiche legate alla " VECCHIA SIGNORA " che più ho " cementate " sia nel cuore che nella mente, e cioè, Giovedì 1 Giugno 1967 - Ultima giornata di Campionato - andiamo per gradi

 

-    File:Juventus Football Club 1966-1967.jpg

 

Questa, in pratica, è la  " Formazione titolare " della JUVENTUS F.C. 1897 nel CAMPIONATO 1966/67 - ve la propongo, non

come viene presentata nell'immagine di cui sopra, ma bensì, con i nomi dei giocatori ed il loro " numero sulla maglia " che,

in automatico, ne certificava il ruolo, ed ai tempi, tutto era assai più semplice e genuino in quanto, in pratica, si andava dal

N° 1 al N° 11 ( dal 1965 al N° 12 che, in pratica, almeno in Italia, era il portiere di riserva - dal  1968 fu introdotto anche il 

N° 13 -  e passo dopo passo si è giunti al " Bordello attuale " - e qui bisognerebbe aprire un capitolo a parte ) ... .ehm

 

ANZOLIN - GORI - LEONCINI - BERCELLINO - CASTANO - SALVADORE - FAVALLI - DEL SOL - DE PAOLI - CINESINHO - MENICHELLI -

Castano è il sesto in piedi da sx a dx )  - ( quanto amo queste " sgualcite immagini " che sanno di un semplice e genuino vissuto

calcistico di cui, ahimè, si son perse le " nobili e profumate essenze " di un " FOOT-BALL " che da tempo, troppo tempo ormai, non

esiste più ) - ( N.B. - nella foto di cui sopra manca ZIGONI, valido ed assai estroso attaccante sia nel ruolo di " N° 7 ", e alla bisogna,

anche in quello di " N° 9 ) - 

 

Questa istantanea fu scattata il giorno " 4 Settembre del 1966 " - " 1° Turno di Coppa Italia " -  La partita : SAVONA - JUVENTUS 

( all'epoca, il Savona giocava in " Serie B " - l'allenatore era il mai dimenticato ERCOLE RABITTI che, oltre ad essere stato un giocatore

della Juventus a cavallo della fine degli anni 30 ed inizio anni 40. fu altresì un illuminato e sapiente allenatore delle squadre giovanili

bianconere - dopo quella sua " vacanza " in Liguria, tornò alla " Casa Madre " .. e .. nel 1969/70, dopo l'esonero di Luis Carniglia, i vertici

del Club Bianconero gli affidarono la guida della prima squadra. Con Rabitti, come d'incanto, la Juventus ritrovò la " retta via " e, passo

dopo passo, arrivò a giocarsi lo scudetto con CAGLIARI e INTER - La JUVENTUS, seppur con grande onore, si classificò al 3° posto -

La partita che, in gran parte. fu decisiva per le sorti del campionato fu quella disputata al Comunale tra JUVENTUS & CAGLIARI .

Il match terminò sul risultato di " 2 - 2 " , risultato che andava benissimo ai sardi, ma non alla Juve - tra l'altro, come spesso gli capitava,

l'arbitro LO BELLO, volle lasciare il " segno " della sua presenza in campo .. ergo .. assegnò un penalty al Cagliari che, definire generoso,

è un vero e proprio eufemismo - ca va sans dire che ero presente sugli spalti del Comunale )

 

E tornando a quel " SAVONA - JUVENTUS " i bianconeri prevalsero per 1 - 0, anche se, fu tutt'altro che una passeggiata

il gol della vittoria arrivò solo nei supplementari, lo mise a segno De Paoli . 

Di quel match è disponibile questo breve video ( Grazie a Gobbo Maltese ) ...  .ehm

 

 

 

 

B ) uum E molti di voi si chiederanno :  perchè si giocò di Giovedì ? Perchè l'INTER, che aveva 1 punto di vantaggio sui bianconeri, 

il Sabato precedente, in quel di Lisbona, disputò la Finale di Coppa dei Campioni contro il Celtic ( che prevalse sui nerazzurri per 2-1).

 

La " Lega " quindi, decise di " strutturare " l'ultima giornata di Campionato in questa maniera :

 

- DOMENICA : solo le partite tra squadre che nulla più avevano da chiedere al campionato sia in " chiave scudetto .. che .. retrocessione ",

insomma, match del tutto ininfluenti sotto ogni aspetto per quel che concerneva l'esito finale del torneo .

- GIOVEDI' MANTOVA - INTER  .. & .. JUVENTUS - LAZIO /// Il Mantova nulla più aveva da chiedere al campionato - la Lazio, invece,

aveva assoluto bisogno di punti per evitare la retrocessione /// INTER & JUVENTUS, invece, si giocavano lo Scudetto, anche se, i nerazzurri

godevano di un " credito " assai più elevato rispetto ai bianconeri per ciò che riguardava l'esito finale di quel campionato ///

- GIOVEDI' : ai 2 match di cui sopra, vanno aggiunte altre 3 partite dall'esito delle quali sarebbero poi sortite le retrocessioni in " SERIE - B "

 

- Alla fine dei primi 45 minuti, sia a Mantova che a Torino, si torna negli spogliatoi su risultato di " 0 - 0 ", ed ovviamente, sempre con i nerazzurri

avanti di 1 punto rispetto ai bianconeri ( rammento che per la vittoria venivano assegnati " 2 punti " )

 

- Le squadre tornano in campo per il " secondo tempo ", anche se , incredibile ma vero, la diretta radiofonica di " TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO  NON ANDO' IN ONDA - ASSURDO - fu necessario affidarsi a saltuari e rapidi aggiornamenti che si avvicendavano senza criterio temporale alcuno.

Insomma .. UN VERO E PROPRIO INCUBO ..  -  Conferme e smentite, e chi più ne ha più ne metta, sia per chi era allo stadio, sia per chi era a casa  e/o 

al lavoro, ingenerarono un tale " pathos " emotivo che mise a serio rischio l'equilibrio " psico-fisico " di molti supporters di entrambe  entrambe le squadre, in particolar modo ciò riguardò i sostenitori bianconeri che, in maniera più o meno palese, confidavano in una sorta di " Miracolo di Natale " fuori stagione ... :uhmm: 

 

E difatti, dopo un paio di minuti dall'inizio della ripresa, Bercellino, il nostro validissimo stopper, che spesso si avventurava in avanti per sfruttare il suo

colpo di testa, portò in vantaggio la Juventus ( non sono certo : uum ma mi par di ricordare che, in quella occasione, Berceroccia fu spostato in avanti 

anche perchè aveva subito un infortunio )

 

- E dopo circa 5 minuti, in quel di Mantova, accadde qualcosa di surreale. Il virgiliano Di Giacomo, ex giocatore interista, effettua un innocuo cross 

nell'area mantovana ( più che un cross, era un lento .. innocuo  .. passaggio al portiere interista SARTI , persona degna del massimo rispetto - ottimo

N°1- ) ed invece, sovvertendo tutte le " non scritte leggi della fisica accostate al giuoco del calcio ", avviene un clamoroso " patatrac "  

il pallone, nonostante la flemma della sua inoffensiva parabola, passa, anzi, scivola tra le mani fin troppo pacate e tranquille di Sarti e si adagia nella

porta interista. Al 60 minuto circa, Zigoni realizza il secondo gol per la Juventus, e da lì in poi, dalle Alpi alle Piramidi .. dal Manzanarre al Reno, e chi

più ne ha più ne metta, un tourbillon  di indicibili e contrastanti emozioni, a cavallo tra la speranza e la realtà, si insinuò fin nei più reconditi anfratti

della psiche di milioni e milioni di amanti della Vecchia Signora. Si va verso la fine di entrambe le partite, le informazioni latitano, l'ansia cresce a

dismisura, giunge notizia di un gol della Lazio ( un rigore, che verrà realizzato dal giovane Di Pucchio ) siamo ormai quasi al 90° ma, da Mantova,

seppur per pochi minuti che sembrano essere un'eternità, la conferma che il match fosse terminato con la vittoria dei virgiliani, più che ad un radiocronista, pareva essere stata affidata ad un piccione viaggiatore ( do per scontato che tutti gli utenti di VS siano a conoscenza del fatto che, ai tempi, i " cellulari " erano solo quelli della " Polizia Penitenziaria - Polizia di Stato - Carabinieri ) .. e quando .. finalmente, si ebbe la conferma certificata e garantita dell'esito finale delle 2 partite ... vabbè, non ve lo dico neanche cosa accadde, anche perchè,  solo chi è della mia generazione, in maniera compiuta può appieno rammentare quanto veemente ed incontenibile fu il godimento di tutti gli juventini in quel lontano Giovedì di tanti anni orsono ( per ciò che mi concerne, allo stesso livello del " 5 Maggio "  .. se non ancor più intenso )

 

1 giugno 1967: Una papera decide il campionato - Calcio Romantico  LA CLAMOROSA PAPERA DI SARTI ( che dopo 2 anni diverrà il N° 12 della Juventus per una stagione )

 

 

- 13 ° SCUDETTO ( il 12° risaliva al Campionato 1960/61 - l'ultimo Campionato di Boniperti  ) - il video parla da solo ... .ehm

 

 

 

gazzetta-scudetto-juventus-1966-67-720x449.jpg

 

 

..  purtroppo, al Comunale, quel giorno, io non c'ero. Risiedevo a Roma, ove la mia famiglia si era trasferita dal 1958 al 1968

per questioni legate all'attività di mio padre . Tornammo al Nord nell'Estate del 68 . Ma rammento come se fosse adesso che,

anche l' " URBE " si tinse di  " BIANCONERO " , ed io, ovviamente, condivisi in tutto e per tutto quella sfrenata " GIOIA " e quel

profondo ed indissolubile " AMORE " per la VECCHIA SIGNORA  .juve

 

- NB - Scusate, ma ora devo proprio lasciarvi : entro domani spero di finire . Tornerò in " VS " in giornata sperando che non si

ripresentino certi " inghippi " che stanno condizionando, non proprio con accezione positiva, le giornate della mia famiglia !

 

Serena notte a tutti, .salveStefano !

 

- 08/01/2023 - Ore 15,15 - Cari fratelli bianconeri, come promesso, per vostra sfortuna, rieccomi nuovamente a voi -

 

uum Dove eravamo rimasti ?  :doh: Ah già, al " FAVOLOSO SCUDETTO N°13 " - ancora una volta, nonostante i suoi problemi

fisici, l'indomito CASTANO diede tutti sè stesso e fondamentale fu il suo apporto, sia in campo che al di fuori di esso,

per la conquista di quello " SCUDETTO - il numero - 13 " che, in saecula saeculorom, sempre e comunque, sarà collocato

ai vertici del " PALMARES BIANCONERO " per la modalità con la quale esso venne conquistato :                                                                        FERREA DETERMINAZIONE - TENACIA - CAPARBIA ED OSTINATA VOLONTA' DI GETTARE IL CUORE AL DI LA' DI OGNI OSTACOLO

 

- Ed ovviamente è doveroso rendere il giusto e doveroso merito anche a coloro che, pur non essendo nella lista dei cosiddetti " Titolari ",

quando, in quella stagione, vennero chiamati in causa, diedero il loro preziosissimo e fondamentale apporto

 

- BENITO SARTI - Validissimo terzino/centromediano - alla Juve dal 1959 al 1968 : 14 presenze - lo ricordo e lo rimpiango con grande affetto

- ELIO  RINERO   - Discreto centrocampista cresciuto nelle giovanili bianconere - in prima squadra nel 1966/67 - mezza stagione 1969 : 5 presenze -

- ALBERTO CORAMINI - Discreto difensore  cresciuto nelle giovanili bianconere - in prima squadra  dal 1966 al 1968 : 1 presenza 

( è passato alla " storia " per via del fatto che Heriberto Herrera, che era già in " rotta di collisione " con Omar Sivori, alla stampa, più o meno,

lasciò questa dichiarazione : " IO TRATTO TUTTI ALLA STESSA MANIERA, E PER ME, CORAMINI o SIVORI, SONO UGUALI " ( in particolar modo,

si riferiva al fatto che, secondo lui, nell'allenamento quotidiano, Omar non metteva lo stesso impegno dell'assai giovane Coramini. Affermare

che il " Cabezon " non la prese affatto bene, è un vero e proprio eufemismo. E' però altresì vero che anche molti altri giocatori non gradissero

affatto quelle " estreme " modalità di allenamento .. e difatti .. HH2 .. venne soprannominato " IL SERGENTE DI FERRO " : ti controllava di giorno 

e di notte, il quotidiano controllo del peso era diventato un vero e proprio incubo incubo, ma nonostante ciò, c'era chi, invece, lo ringraziava,

ed uno di questi era proprio TINO CASTANO - c'è altresì da riconoscere al paraguaiano che, grazie al suo " MOVIMIENTO ", in pratica, egli fu

il " Precursore del cosiddetto CALCIO TOTALE olandese " )

- GIOVANNI SACCO - Più che discreto centrocampista cresciuto nelle giovanili bianconere - in prima squadra dal 1962 al 1965 

e dal 1966 al 1969 : 10 presenze - ( fece una più che onorevole carriera - Juventus/Lazio/Atalanta/Reggiana - ma, sebbene avesse in dote

" un piede più che delicato ", a mio opinabile parere. avrebbe potuto dare ancora di più .. molto di più. Probabilmente gli fece difetto una

carenza da collocare in ambito " caratteriale " )

- GINO STACCHINI - Sopraffina ala che sapeva farsi valere sia a destra che a sinistra - alla Juve dal 1955 al 1967 : 5 presenze -

 

uum che dire .. se non che : sono stato più che fortunato nell'aver avuto l'immensa fortuna di potermelo godere , e soprattutto, godere della

fantasmagorica intesa tra STACCHINI e tale OMAR SIVORI .. per la serie .. " MAGIA APPLICATA AL GIUOCO DEL CALCIO

 

- Sono le ore 18,30 del 08/01/2023 : ulteriore pausa -  a più tardi - stasera o domani - 

 

.salve Stefano !

 

 

- Sono le ore 16,40 del giorno 09/01/2023 : questo topic sta assumendo toni e connotati di una vera e propria " Via Crucis " .. ma io .. vostro malgrado,  " Barcollo ma non mollo " .. .nono .. anche perchè, un superbo Uomo e Calciatore come ERNESTO CASTANO, lo merita, eccome se lo merita . 

 

- Gustatevi questo splendido video : trattasi di 50 " UOMINI/CALCIATORI " che hanno indossato ed onorato la " MAGLIA BIANCONERA "-

Trattasi di " Fenomeni " - " Campioni " - " Ottimi " - " Più che Buoni " - " Buoni "-  Giocatori - ma, sarà che " 50 " sono pochi, veramente pochi se,

come metro di valutazione si considera il loro impatto sulle leggendarie ed epiche vicissitudini legate alla ineguagliata " Storia Bianconera ",

non dubbio e remora alcuna nell'affermare che in quel consesso, l'ottimo ERNESTO CASTANO, poteva e doveva essere inserito.

Senza voler citare alcuno, diciamo che, dal mio opinabile punto di vista e di valutazione, 3/4 calciatori presenti in questo elenco, hanno dato

tanto alla " Vecchia Signora " .. ma .. ERNESTO CASTANO non diede certo di meno, specie per ciò che concerne coraggio ed indefessa determinazione,

senza dimenticare che, la " MAGLIA della JUVENTUS " l'aveva cucita sulla sua pelle  ...  video da brividi .. .ehm

 

 

 

 

- Ernesto Castano, il 3 Luglio del 1968 ( 3 Luglio, data della mia nascita -  anno .. " omissis " ..  .imbarazzato ) - 

insieme a Gianni Rivera - Giacomo Bulgarelli - Sandro Mazzola - Giacomo Losi - Giancarlo De Sisti - 

Sergio Campana ( che, almeno presumo, in molti lo conoscono solo nella veste di  Avvocato -

anche se, in realtà, dal 153 al 1967 fu anche un più che discreto attaccante del L.R. VICENZA e del

Bologna ) fu uno dei fondatori  dell' " Associazione Italiana Calciatori " .. nota come .. " AIC " .

 

N.B. - per i più giovani : 

Rivera, giocatore Milan - Bulgarelli, giocatore Bologna - Sandro Mazzola, giocatore Inter -

Giacomo Losi, giocatore cremonese, difensore, dopo due stagioni in " grigiorosso " trovò 

sua " Terra Promessa " tra i " Giallorossi Capitolini ", della " A.S. ROMA " dal 1954 AL 1969.

In campo non lesinò mai impegno, e per la sua indefessa, tenace, perpetua generosità sul

terreno di gioco, è sempre stato, ed ancora è " ER CORE DE ROMA "- Giancarlo De Sisti,

un'ottima carriera divisa a metà tra Fiorentina & Roma - 

 

 

 

- Parzialmente tratto da " Storie di Calcio "

 

Si è trascinato le sue ginocchia di vetro per tanti anni alla Juve, vincendo tre scudetti, tre Coppe Italia e la Coppa Europa per Nazioni (1968). Il suo è stato un esempio di tenacia, di resistenza al dolore, a quattro menischi asportati, a cartilagini erose dalla fatica, dai tackle, dai contrasti, dalla marcatura sull’uomo più pericoloso della domenica. Perfino lui stesso, Ernesto (“Tino” per tutti: dal nomignolo di Ernestino con cui affettuosamente lo chiamava la mamma Maria) Castano (con l’accento rigorosamente tirato all’indietro, sulla prima sillaba!), si è meravigliato di come fosse riuscito a fare tanta strada, a durare così a lungo nel calcio e, soprattutto, nella Juventus, di un dottor Umberto Agnelli, che, una volta intuito la sua straordinaria voglia di giocare, lo circondava di attenzioni e convocava a Torino i più grandi luminari dell’ortopedia europea.

Tino, dunque, sorretto da tante “fedi”: quella verso sé stesso, quella verso Dio e quella verso la Juventus (dodici stagioni consecutive, dal 1958 al 1970). 

 

Castano, ma cos’è che l’ha fatta resistere a tanti infortuni?
“La passione, la quale mi aveva accompagnato quando giocavo da bambino all’oratorio. E’ stato difficile, non lo nascondo, andare avanti, ho lottato, e qualcosa ho fatto”.

Il momento più bello della sua carriera, quello in cui le è venuto la pelle d’oca?
“Quando sono arrivato alla Juventus a 19 anni e, alla prima convocazione in Nazionale, ho giocato contro l’Ungheria. Giocare in Nazionale a 19 anni mi è sembrato una cosa rara”.

Balsamo, sotto il Comune di Cinisello Balsamo, sarà stato, allora, un paese di operai…
“Sì, però, in quei due paesi sono usciti tantissimi giocatori perché eravamo provvisti di oratori e si imparava a giocare a calcio. Da questi sono venuti fuori Trapattoni, Prati (che era proprio del mio paese, Cinisello), Lodetti, tanti altri”.

Perché venne definito oltre che diligente sull’uomo anche molto intelligente e colto? Era più avanti negli studi rispetto agli altri compagni bianconeri?
“No, no, per me il calcio era tutto, per cui cercavo di fare tutto quello che si doveva. Infatti, quando sono arrivato alla Juventus, un mio grande maestro è stato Carlo Parola, è stato lui a farmi diventare un giocatore vero. Anche perché, con 4 menischi fatti, giocare ancora in serie A come ho giocato negli ultimi anni, non è stato facile” 

 

Lei ha un conto in sospeso con chi le ha fatto del male: Ernesto “Tito” Cucchiaroni, l’ala sinistra argentina, prima al Milan, in forza poi alla Sampdoria. Le ha mai chiesto scusa la punta blucerchiata?
“Cucchiaroni, già, proprio lui! Sapeva che mi ero operato al ginocchio destro, però, lui mi ha fatto un’entrata cattiva, da dietro, e quella volta il ginocchio è proprio andato. Avevo già polverizzato due menischi, e avevo rotto il tendine principale, tant’è che ancora adesso, quando mi fanno le radiografie, gli ortopedici mi dicono “tu non hai più neanche la cartilagine”. Il ginocchio, causa le distorsioni riportate, continuava a gonfiarsi sempre, e, allora, giù valanghe di terapie. Che hanno finito per bruciare perfino i rimasugli della cartilagine e di quello che era rimasto del tendine. Ogni tanto anche adesso mi si gonfia il ginocchio”.

 

Lei ha giocato nella Juventus del presidente, il dottor Umberto Agnelli, e sotto mister Heriberto Herrera, un trainer paraguaiano dal pugno di ferro e dai metodi duri, con cui lei ha sempre legato, non invece Omar Sivori…
“Sì, molto probabilmente quando il dottor Umberto aveva capito che, nonostante i gravi e numerosi infortuni, io non volevo smettere, è come se fossi diventato un po’ il suo pupillo. L’Avvocato sì veniva qualche volta nello spogliatoio, ma, il nostro presidente allora era il dottor Umberto”. 

 

Ci può svelare qualche aneddoto tra lei e il dottor Umberto Agnelli?
“Mi ricorderò sempre quella volta a Milano, Milan-Juventus, con le mie ginocchia scricchiolanti, Liedholm vi si fa incontro, mi fa la finta, e io mi sono fatto la distorsione al ginocchio. E, siccome non erano concesse le sostituzioni, sono stato in campo fino alla fine, stringendo i denti e con un ginocchio spappolato. Senza confidare al mister e ai compagni che subivo dolori lancinanti. E, al lunedì, in albergo, quando mi svegliai, mi ritrovai un ginocchio gonfio come un melone. Mi venne a trovare il dottor Umberto, che si sincerò sulle mie condizioni: “Presidente” risposi “mi sono fatto male a una ventina di minuti dall’inizio della partita, e non ho ritenuto valido manifestarlo ai miei compagni o al mister. “Ma, perché?” mi chiese il presidente. “A me piaceva stare in campo”. E, lui, al martedì mi ha chiamato in sede e mi ha consegnato una lettera – che ancora adesso ogni tanto mi diverto a rileggere – ed una busta con dentro 100 mila lire, ovvero il premio doppio della vittoria. L’ho vinto, personalmente, cioè solo io, due volte quelle cento mila lire. Se ho potuto giocare tutti quegli anni alla Juventus è stato proprio perché lui mi aveva considerato un uomo vero, e lui mi ha mandato in Inghilterra e in varie parte d’Europa per sottopormi a visite. Poi, quando in Italia giunse il “mago delle ginocchia”, l’ortopedico-traumatologo francese, il dottor Albert Trillat, mi fece operare e lo faceva venire ogni volta alla domenica prima della partita. E, così per tutta l’annata: per legarmi il ginocchio e per approntarmi le migliori cure del caso, al fine di resistere in campo e di scongiurare ogni altra ricaduta o, alla peggio, per lenire il dolore. Sono convinto che, diversamente, avrei smesso di giocare prima, molto tempo prima, senza aver ricevuto tutte quelle attenzioni”.

 

Con chi lei legava maggiormente in quella Juventus?
“In quegli anni, con Sivori. Lui era sposato, io ero scapolo, durante la settimana passava di casa a prendermi, facevamo un giretto, insomma, era molto legato a me”.

Cucchiaroni non le ha mai detto scusa?
“No, mai, ma, la Juventus, nel corso degli anni, quando sapeva che l’argentino era in campo, ha avuto il buon senso di non schierarmi mai. Perché veramente non so cosa gli avrei fatto, come si sarei comportato contro di lui”.

Mai un’autorete?
“Mai un’autorete, ma, mai un gol. Quando giocavo terzino, noi si arrivava al massimo fino a centrocampo. Guai passare la metà campo!”

Mai espulso?
“Sì, una giornata dopo un derby contro il Torino. Avevo compiuto un intervento un po’ cattivo su Giorgio Ferrini e ho preso una giornata”.

Rammarichi?
Eh, sì, ne ho avuti perché era dura giocare tutti quegli anni con le ginocchia senza menischi e senza tendini. Era dura, eh. Ed oltretutto sui campi che c’erano allora: fatti di fango, di croste di ghiaccio, stando sempre attento a girarmi, a come mettere giù il piede”

 

Quand’è che ha pianto di commozione?
“Nel calcio ho provato tante soddisfazioni e ho pianto di dolore ogni volta che entravo in sala operatoria. Adesso, ormai passati tutti questi anni, l’emozione, anzi, la commozione l’ho provata quando sono andato al funerale di Rino Ferrario, mio paesano di Balsamo, e mi ricorderò sempre che, quando arrivai alla Juventus, lui giocava centromediano ed io nelle Riserve. A un certo punto, dopo un paio di partite, l’ho visto recarsi da Carlo Parola dicendogli: “Ma, questo ragazzino di 19 anni è più forte di me. Bene, mister, ma quand’è che lo fai giocare al posto mio?” E, da quella volta, Parola mi impiegò come centromediano. Trovare un compagno di squadra e di ruolo che suggeriva la candidatura di un potenziale concorrente non esiste proprio oggi”.

 

Il più bel complimento ricevuto ?
“Ricordo Renato Cesarini, l’argentino un tempo punta della Juventus. Cesarini,  quello dei gol negli ultimi minuti, quello che da cui nacque la famosa  e frase “segnare gol in zona Cesarini”. Cesarini è quello che mi ha fatto esordire in bianconero. Ebbene, quella volta eravamo a un pranzo della Juventus, non ricordo per quale avvenimento. Vicino a lui c’era il dottor Umberto Agnelli ed io ero poco lontano. Si parlava ovviamente di calcio. Si voltarono entrambi verso di me mentre Cesarini stava dicendo al dottor Umberto “Scommettiamo quell’orologio che ha sul braccio che quel ragazzo là, Castano, alla prima convocazione in azzurro, esordisce”. “Ma, Renato, lasci perdere, suvvia: lei ha sempre voglia di scherzare!” E, invece, il mio estimatore ebbe ragione. E, sempre Cesarini, riteneva che ero il più forte terzino che l’Italia potesse esprimere allora”.

 

P.S. - 1 - Ernesto " Tito " Cucchiaroni giocatore argentino che giocò nel Milan e nella Sampdoria - 

Nel Milan dal 1956 al 1958 - Nella Sampdoria dal 1958 al 1963 -

P.S. - 2 - Renato Cesarini : Oriundo " Italo - Argentino " - arrivò alla Juventus nel 1929 ove rimase

fino al 1935, per poi tornare in Argentina . Assai valente, estroso ed abile con la " sfera " tra i piedi, 

per la serie " Bacco -Tabacco- Venere ", lo fu un po' meno al di fuori del terreno di gioco.

Tornerà alla Juve nella veste di allenatore dal 1946 fino al 9 Maggio del 1948, quando, sulla panchina

bianconera, andrà a sedersi lo scozzese Chalmers - 33a giornata di Campionato - al Comunale si disputa la

la partita " JUVENTUS - MILAN ", match che finirà con il risultato di 2 - 1 per i bianconeri .

Il 12 Maggio Cesarini tornerà in Argentina. 

Dal 1959, fino alla fine del mese di Dicembre del 1960 , questa volta nella veste di " Direttore Tecnico", Cesarini tornò in Italia per affiancare

Carlo Parola .

 

- Citazione dello scrittore Sandro Veronesi riferita a ERNESTO CASTANO : 

... si era in piena " Guerra Fredda " : La Russia e l'America avevano la bomba atomica, noi juventini avevamo CASTANO ... 

 

- Citazione di ERNESTO CASTANO 

... in Brianza tutti mi chiamavano " PAROLA e/o BONIPERTI " a seconda di dove giocavo. Figuratevi la mia soddisfazione

quando sono arrivato alla JUVENTUS : UNO ERA IL MIO ALLENATORE, L'ALTRO, IL MIO CAPITANO ! 

 

 

- Ed a questo punto, dopo il tanto girovagare a destra ed a manca, ripescando, ahimè, dalle mie ormai obsolete sinapsi cerebrali,

istantanee e  frammenti di un " Giuoco del Calcio " che non esiste più, consultando " sacri testi a tinte bianconere " dalle pagine un 

po' ingiallite, oltre che affidarmi, seppur in maniera assai " rustica ", alle nuove ed a me assai astruse tecnologie, sono finalmente

giunto al " THE END " di questo mio viaggio a ritroso nel tempo per rendere il " DOVUTO OMAGGIO " ad una persona che, sia come

uomo che come calciatore, avrebbe meritato ben altra eco : si può essere e/o diventare " OTTIMI GIOCATORI " in tante maniere, 

 e non vi è dubbio alcuno che ERNESTO CASTANO lo sia stato .

 

 

- E nel porgere il mio seppur virtuale abbraccio a  La Juventus piange la scomparsa di Ernesto Castano - Gli Eroi del Calcio  ERNESTO CASTANO

 

 

posso io esimermi dal rivolgere il medesimo gesto d'affetto e gratitudine nei confronti di un altro grande uomo che ha

rispettato ed onorato la " Gloriosa Maglia Bianconera " ? 

 

Ovviamente, non posso : Ciao, caro   Vierchowod e Dossena ricordano Vialli: "Campione generoso e leader nato,  con lui se ne va un pezzo di storia del calcio" - Torino Oggi  GIANLUCA VIALLI 

 

- Lassù, ne son certo, così come sono certo del quotidiano sorgere, in tanti, vi stanno aspettando per 

iniziare una nuova partita : fatevi valere alla stessa stregua di come, con tenacia e maestria, avete

saputo fare quaggiù ! 

 

Sempre e per sempre nei nostri cuori , .salveStefano !

 

 

 

 

 

                                  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  • Grazie 5

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6 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Tornerò in " VS " in giornata sperando che non si

ripresentino certi " inghippi " che stanno condizionando, non proprio con accezione positiva, le giornate della mia famiglia !

Spero siano di natura risolvibile...

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Mi ha fatto molto piacere che nel giorno dedicato a Vialli, anche Castano sia stato ricordato allo Stadium insieme a lui.

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10 ore fa, italiauno61 ha scritto:

Spero siano di natura risolvibile...

.. Carissimo, diciamo che trattasi di una " miscellanea " di fattori e situazioni che, a Dio piacendo, non riguardano la salute,  (  anche perchè recentemente ho " già dato ", sia in termini di covid che di influenza ) che mi tengono piuttosto impegnato : niente di irrisolvibile ma occorrono tempo e pazienza ...

 

.. Grazie per il tuo interessamento, buona serata, .salveStefano ! 

 

P.S. - come noterai ho aggiunto un altro " brano " della Storia Bianconera : se non entro stasera, al massimo entro domani,

spero di poter concludere quello che per me sta diventando un vero e proprio un vero e proprio " Pellegrinaggio a Tinte Bianconere " -

mi auguro di essere veramente all' " Ultima Tappa " .. anche perchè , cosa vuoi che ti dica, quegli anni, quei calciatori, quegli uomini,

quel " Calcio " , ancora adesso, li ho ben impressi nella mente .. e soprattutto .. cuciti nel  cuore e,ne sono conscio, non riesco a

 trattenere le mie mani che mi consigliano, anzi, mi " ordinano " di andare avanti sulla tastiera del mio " pc " : uum sarò grave ? 

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49 minuti fa, ronny80 ha scritto:

Mi ha fatto molto piacere che nel giorno dedicato a Vialli, anche Castano sia stato ricordato allo Stadium insieme a lui.

Caro Amico, lo giuro, mi sarei meravigliato se ciò non fosse avvenuto

Ernesto Castano è stato, e sempre sarà, una vera e propria " ICONA BIANCONERA "- 

 

Ha dato più lui alla " Juventus ",  a cominciare dalla sua indefessa tenacia dal non demordere nel scendere in campo

sebbene, in pratica, le sue ginocchia fossero talmente " usurate " per la rottura di menischi .. e conseguenti enormi

problemi a legamenti/tendini, che molti altri " pseudo-fenomeni " che con la " Vecchia Signora " hanno dimostrato,

ed alcuni ancora dimostrano, di non aver avuto mai niente a che fare . 

 

Ernesto Castano .. ottimo calciatore .. e soprattutto .. " CAPITANO CORAGGIOSO " sotto ogni punto di vista ! 

 

Buona serata, .salveStefano ! 

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Condoglianze alla famiglia

Mi ricordo perché visto giocare, é stata la prima formazione imparata a memoria e la ricordo ancora .

Giocatore roccioso e sempre attento alle marcature.

In quei anni la Juve aveva difese fortissime con l'aggiunta di Picchi (per i "giovani" dico  che Picchi diventò anche allenatore e arrivò alla finale della Coppa delle Fiere perdendo solo per la differenza reti senza perdere mai) 

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3 ore fa, amjuve ha scritto:

Condoglianze alla famiglia

Mi ricordo perché visto giocare, é stata la prima formazione imparata a memoria e la ricordo ancora .

Giocatore roccioso e sempre attento alle marcature.

In quei anni la Juve aveva difese fortissime con l'aggiunta di Picchi (per i "giovani" dico  che Picchi diventò anche allenatore e arrivò alla finale della Coppa delle Fiere perdendo solo per la differenza reti senza perdere mai) 

Amico, per prima cosa, grazie per aver partecipato .

 

Però, perdonami, con riferimento a ciò che del tuo post ho evidenziato in grassetto, stando a ciò che hai scritto, 

temo che tu sia incorso in un refuso : Picchi, nella  veste di calciatore non ha mai giocato per la Juve. 

Egli giunse a Torino nel 1970 nella veste di allenatore ma, purtroppo, durò pochissimo , Colpito da grave malattia,

venne a mancare la notte del 26 Maggio 1971 - Dopo pochi mesi la panchina bianconera venne affidata a Vycpalek-

E' vero, nell'edizione della Coppa delle Fiere 1970/71( ultima edizione di quella Coppa .Nella stagione successiva

diverrà " Coppa UEFA " ) arrivò in Finale contro il Leeds - gli inglesi vinsero quel trofeo non per la " differenza reti ",

ma bensì, per la regola, allora in auge, che prevedeva che in caso di " parità di gol " messi a segno nel corso delle

due partite ( andata e ritorno ) i gol fatti in " trasferta " valessero il doppio .. e difatti ... .ehm

nel match di " andata " al Comunale , e cioè , JUVENTUS - LEEDS , il risultato finale fu di 2 - 2

nel match di ritorno in Inghilterra, e cioè, LEEDS - JUVENTUS, il risultato finale fu di 1 - 1

" 2 + 1 = 3 "  stesso numero di gol messo a segno dalle due squadre, ma la Coppa andò agli inglesi, in quanto,

il " gol in più " messo a segno in trasferta, in questo caso valse il doppio.

 

Ma la cosa che a distanza di anni ancor più mi disturba, sta nel fatto che la JUVENTUS, nel corso di tutto il

cammino in quella Coppa, nonostante non perse neanche una partita, non riuscì a portare sotto la Mole quel trofeo.

 

Ed un altro, ancor più importante e tristissimo aspetto, ancora ai nostri giorni mi frulla nella mente e nel cuore quando,

di quel trofeo, mi trovo a ragionare . Nella notte prima della partita di andata ( in realtà furono " 2 " le partite di andata .

La prima fu sospesa all'inizio del secondo tempo, e rimandata ad altra data, a causa di un violentissimo nubifragio

che aveva reso il terreno del Comunale una  vera e propria piscina . Ero sugli spalti : mai presa tanta acqua in vita mia )

venne a mancare Armando Picchi, e la Società  decise di non informare i giocatori ( ancora al giorno d'oggi sono assai  

dibattuto : fu una decisione giusta e/o sbagliata ? ) 

 

Buon proseguimento, .salveStefano !

 

 

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Per qualche tempo fummo vicini di casa … aveva smesso da poco e ricordo sempre il suo sorriso educato quando  ci incrociavamo ..gran signore Ernesto Castano…mai sopra le righe come lo sono solo gli  juventini doc. Avrebbe meritato più fortuna ma troppi infortuni ne hanno costellato la pur ottima carriera. Un commosso saluto ad un grande capitano del passato.

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Il 5/1/2023 Alle 14:48, 0oo-rooze ha scritto:

Grazie Stefano !!, bel ricordo di un calciatore che ricordo poco.

 

Cosa darei per poter avere quella maglia, anche in replica ... in cotone di una volta, manica lunga ... bellissima... (che credo sia la stessa rappresentata dal tuo avatar)

 

Il 5/1/2023 Alle 14:49, Third stone from the sun ha scritto:

Condoglianze sincere.

Un giocatore  molto stimato anche da mio padre che lo rammentava spesso per le sue qualità in campo e per il carattere e la juventinità.

Grazie Stefano 

 

 

Il 5/1/2023 Alle 15:24, chigen ha scritto:

Rip.. 

 

 

Grazie Stefano per il tuo ricordo!

 

Il 5/1/2023 Alle 16:30, Shingo Tamai ha scritto:

Un altro pezzo di storia della Juve va in cielo a raggiungere gli altri campioni che ci hanno già lasciato e coi quali ha contribuito a rendere grande la nostra maglia e quella azzurra.

Riposa in pace, Ernesto.

 

Grazie Stefano. Immagino quali possano essere le tue sensazioni ogni volta che ti trovi ad aprire topic come questo, visto il tuo imparagonabile attaccamento a campioni e sensazioni di un tempo che è ormai storia. Lo so, è  la vita, ma è triste.

 

Il 5/1/2023 Alle 17:08, Buffon75 ha scritto:

Grazie Stefano per averci dato non solo la notizia, ma anche di avere rinfrescato la memoria di tutti, su un giocatore della nostra Juve legato al nostro passato. 

 

Alla famiglia, le mie sentite condoglianze. 

 

Il 5/1/2023 Alle 17:32, Styno91 ha scritto:

Condoglianze alla famiglia , ammetto la mia ignoranza nel non conoscerlo nonostante fosse un pezzo di storia della Juventus, grazie Stefano per averlo omaggiato come merita 

 

Il 5/1/2023 Alle 17:37, Causio Brazil ha scritto:

Addio Capitano.

Grande calciatore e grande Uomo.

Mai un atteggiamento , un gesto o una parola fuori luogo. Fulgido esempio di stile Juventus .

Grazie Stefano

 

Il 5/1/2023 Alle 21:31, Anastasi65 ha scritto:

Grazie Stefano. Condoglianze alla famiglia, anche se pe ragioni anagrafiche non posso ricordarlo.

 

Il 5/1/2023 Alle 22:09, juventino milanese ha scritto:

Per questioni anagrafiche non lo vidi mai giocare; spinto da mio padre alla "conoscenza" ed essendo stato abbonato per molti anni alla rivista Hurrà Juventus, ebbi modo di conoscere la storia di Castano e di quella squadra, apprezzandone le grandi qualità e le doti caratteriali.  

Dotato anche di una buonissima tecnica, a mio modo di vedere dovrebbe essere ricordato come uno di coloro che costituiscono l'ossatura del vero "spirito Juve". Grazie Stefano per il bel ricordo.

 

 

Il 6/1/2023 Alle 11:09, alyssa ha scritto:

Lo conoscevo, ovviamente, solo per averne sentito parlare, grazie Stefano @29 MAGGIO 1985 per aiutarci a non far cadere nell’olio il ricordo di chi ha contribuito così tanto a rendere la nostra maglia gloriosa.

Fai buon viaggio Ernesto ❤️

 

Il 6/1/2023 Alle 12:02, Gobbovero49 ha scritto:

Bravo Stefano a ricordare Castano ai più giovani. Classe 1939, 12 anni alla Juve, 1958-1970; 265 partite con la nostra maglia. Bastano questi numeri per far capire chi era. 

 

Il 6/1/2023 Alle 12:35, Bismarck ha scritto:

Grazie, ero certo di trovare un tuo ricordo del mio primo Capitano bianconero, quello delle figurine. Ero bambino ma con lui ricordo Leoncini, Cinesinho, Zigoni, Salvadore, Roveta. Erano gli anni che diventai juventino facendo le figurine Panini, perché la divisa della Juventus era la più bella ed elegante fra tutte. Mancherà anche lui. Troppi da tempo stanno lasciandoci soli

 

Il 6/1/2023 Alle 17:14, the coach ha scritto:

Un campione, un capitano di un'epoca che non ho vissuto direttamente, ma un pezzo di storia bianconera che rimarrà sempre nei cuori di chi ha il bianconero nel sangue

 

 

 

Il 6/1/2023 Alle 20:50, dankos2 ha scritto:

Terzino roccioso, poteva giocare anche da libero e da stopper, carattere di granito, lo ricordo bene, ciao Ernesto, ti sia lieve la terra e grande il cielo. 

 

P. S. STEFANO juventino vero. 

 

 

Il 7/1/2023 Alle 09:30, sa_po ha scritto:

Grazie di tutto Stefano, riposa in pace

 

Il 7/1/2023 Alle 09:34, Lorerock ha scritto:

Grazie Stefano 

 

Il 7/1/2023 Alle 09:40, sa_po ha scritto:

Grazie per il tuo post Stefano. Grandissimi insegnamenti. Mi fai essere ancora più fiero di essere JUVENTINO fino al midolo. Ti auguro un buon anno nuovo e spero di poter imparare ancora tanto dalla tua grandissima saggezza.

 

FINO ALLA FINE

 

RIP ERNESTO CASTANO e LUCA VIALLI

Cari fratelli bianconeri, oltre che a Ringraziarvi tutti per il vostro cortese ed a me assai gradito apprezzamento, 

sono a disturbarvi per rendervi noto che, finalmente, sono riuscito a finire questo Topic

1a parte in prima pagina - 2a & 3a parte in terza pagina - 

Per diversi motivi è stato un " percorso " piuttosto impegnativo, ma, alla fine, a Dio piacendo ce l'ho fatta. 

 

Fermo restando che non avete nessun obbligo nei miei confronti, ci mancherebbe che così fosse, 

se passate da queste parti, forse, chissà, potreste trovare qualche spunto che vi interessa .

 

Appena potrò, avviserò anche gli altri utenti che mi hanno onorato della loro presenza in questo topic . 

 

Un abbraccio a tutti, .salve Stefano !

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Il 5/1/2023 Alle 15:25, Jugovic83 ha scritto:

Riposa in pace

 

Il 5/1/2023 Alle 15:47, alpinoverace ha scritto:

RIP Castano. Gran bel giocatore.

 

Il 5/1/2023 Alle 15:54, Bob Kelso ha scritto:

Era molto stimato da Umberto Agnelli per via della tenacia e attaccamento alla maglia che aveva, tanto che in un'intervista rivelò come grazie al Dottore riuscì a giocare fino ai 32 anni visto che era stato molto sfortunato con la rottura dei menischi e due volte dei legamenti grazie a cure e medici che Agnelli finanziò per lui

 

Il 5/1/2023 Alle 16:52, Sugar75 ha scritto:

Periodo e maglie bellissime.....un grande Capitano per una grande Juve !! Tristissima notizia

 

Il 5/1/2023 Alle 16:59, Furia Ceca1985 ha scritto:

R.i.p

 

Il 5/1/2023 Alle 17:11, NaneVecchina ha scritto:

Salvadore, Castano, Bercellino...

Quanti, bei, ricordi di un calcio che non c’è più...

Tino, come lo chiamavano, era un vero signore, in campo e fuori...

RIP

 

Il 5/1/2023 Alle 17:23, cgs77 ha scritto:

Non ricordo di averlo visto giocare ma ho sentito parlare di lui immensamente bene 

Che la terra ti sia lieve 

 

Il 5/1/2023 Alle 17:30, 1897 Juventus La Storia ha scritto:

R.I.P.

 

Il 5/1/2023 Alle 17:37, zoff70 ha scritto:

Rip .salve

 

Il 5/1/2023 Alle 18:31, ronny80 ha scritto:

Un altro grande giocatore della nostra storia che ci lascia, non l'ho vissuto direttamente ma ne ho sempre sentito parlare bene.

Riposi in pace.

 

Il 5/1/2023 Alle 18:38, Black White ha scritto:

Non l'ho mai conosciuto, ma mi affido agli indelebili ricordi di chi ha avuto il piacere e l'onore di viverlo. 

Riposa in pace Ernesto.

 

Il 5/1/2023 Alle 19:13, gobbone ha scritto:

Purtroppo lo ricordo poco come calciatore. 

Da quello che ho potuto vedere e leggere era anche una bella persona.

Condoglianze sincere alla famiglia

 

Il 5/1/2023 Alle 19:25, MARTIN34 ha scritto:

Castano figura leggendaria. Riposa in pace grande bianconero. C' è un angelo in più a tifare per noi. 

 

Il 5/1/2023 Alle 19:27, OmarSivori50 ha scritto:

Un grande difensore in una difesa fortissima  - Bercellino, Castano, Salvatore - più forte , a mio giudizio , di quella tanto celebrata ( Burgnic, Guarneri, Picchi ). Lo ricordo come un pilastro di quella Juve degli anni sessanta. Condoglianze alla famiglia

 

 

Il 5/1/2023 Alle 21:38, eli2000 ha scritto:

Avevo la tua figurina , la tenevo come una reliquia con quella di Bercellino....

 

Il 5/1/2023 Alle 22:02, eternobianconero ha scritto:

R.I.P.

 

Il 5/1/2023 Alle 22:29, Il Principe di Fleed ha scritto:

RIP

 

Il 5/1/2023 Alle 22:52, pietruzzo anastasi ha scritto:

Capitano della mia prima Juve, gran giocatore.

RIP

 

Il 6/1/2023 Alle 10:20, wmontero ha scritto:

Un altro pezzo della mia storia di tifoso che ci lascia .

Castano 👏👏👏👍👍👍

 

Il 6/1/2023 Alle 12:01, Bercegol ha scritto:

Il primo mio ricordo di Castano risale ad uno Juventus-Genoa 7-0, del marzo 1965. Ero un bambino, e mio padre stava provvedendo alla mia educazione (😀) portandomi a vedere le partite non di cartello. Il secondo ricordo riguarda invece Juventus-Lazio 2-1 nel giugno 1967, la partita in cui vinsi il mio primo scudetto dal vivo. Bercellino - Castano - Salvadore: potrò mai dimenticarli?

 

Il 6/1/2023 Alle 13:34, RINTINTIN ha scritto:

I miei primi ricordi di Juventus.

 

RIP

 

Il 6/1/2023 Alle 13:57, MrLuca ha scritto:

Non l'ho ovviamente vissuto, ma è uno di quei nomi che nelle formazioni recitate a memoria compare sempre, campione di un'epoca tanto distante quanto carica di romanticismo.

Grazie di tutto Ernesto e buon viaggio

 

Il 6/1/2023 Alle 16:17, gobbo 1949 ha scritto:

Tino, grande uomo e giocatore della Juve della mia infanzia e giovinezza. Lo ricordo seduto dietro di me sul volo diretto ad Atene per la maledetta finale, assieme al suo amico Garzena. Capitano della Juve di Heriberto vorrei ricordarlo per un episodio che dimostra quanto i tempi siano  cambiati e non certamente in meglio. Protagonisti Castano e Picchi. Era inizio settembre 1967 si giocava il primo turno di coppa Italia. Juventus-Varese, eliminazione diretta. Si giocò ad una porta sola, ma il risultato restò sul pari, supplementari e nulla di fatto. A quei tempi niente rigori ma sorteggio con lancio di monetina. I due capitani Castano e Armandino Picchi a centro campo con l'arbitro. Lancio di monetina e invece di vedere scene di giubilo isteriche i due capitani si strinsero la mano e via verso gli spogliatoi. Chi aveva vinto? Lo si capì solo quando Picchi torno indietro e sollevò la mano verso quei pochi tifosi del Varese. Avevano vinto loro. Picchi per la cronaca arrivò alla Juve come allenatore pochi anni dopo. Domani verrò a salutarti all'arrivo al cimitero di Robassomero. Addio 

 

Il 6/1/2023 Alle 19:41, treze3 ha scritto:

Sincere condoglianze. Riposa in pace

 

Il 7/1/2023 Alle 01:42, conte mascetti ha scritto:

non ho avuto il piacerre di vederti giocare in tempo reale, ti ho solo letto e visto attraverso immagini color seppia, ma eri Juventino e questo basta.

 

Riposa in Pace.

 

Il 7/1/2023 Alle 08:46, alex65viareggio ha scritto:

Quando gettoni tante presenze nella Juventus sei un Grande

R.I.P

 

Il 9/1/2023 Alle 09:27, Dallas Cowboys ha scritto:

Per qualche tempo fummo vicini di casa … aveva smesso da poco e ricordo sempre il suo sorriso educato quando  ci incrociavamo ..gran signore Ernesto Castano…mai sopra le righe come lo sono solo gli  juventini doc. Avrebbe meritato più fortuna ma troppi infortuni ne hanno costellato la pur ottima carriera. Un commosso saluto ad un grande capitano del passato.

Cari fratelli bianconeri, buongiorno .

 

Va da sè che, ciò che stanotte ho scritto in calce alla mio " invito "di cui .mandrillacciosopra, vale anche per voi, ammesso e non concesso

che siate interessati ad aggiungere ulteriori ragguagli a tinte bianconere al vostro " bagaglio di informazioni inerenti il mai dimenticato

e stoico Capitano della Juventus, ERNESTO CASTANO

 

Ciò non toglie che io non possa e non debba esimermi dal sentitamente Ringraziarvi per aver lasciato il vostro graditissimo contributo

in questa doverosa, sincera, nostalgica rievocazione di un Grande Capitano che non abbandonò mai la " Nave Bianconera ", anche quando

e soprattutto vi furono periodi di intensi marosi che avrebbero potuto farla affondare : la stagione 1961/62 ne è, ahimè, l'esempio più eclatante !

 

Buon proseguimento di giornata a tutti voi , .salve Stefano !

 

P.S. - uum se ho dimenticato qualcuno, chiedo venia : beata gioventù che, ahimè, non torni più :(

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