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Phyllis

Disdette a Sky/DAZN: Comunicati congiunti di vari Juventus club d'Italia. Il Giornale: 500.000 disdette, tsunami sul valore del campionato

Post in rilievo

3 minuti fa, marianox ha scritto:

Lo avevo detto a mio papà che secondo me facevano fuori il gruppo Gedi. 

Qui si dice che non lottano e non parlano. Pagheranno caro aver attaccato la famiglia Agnelli.

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2 minuti fa, Nicola_Cesare ha scritto:

Il testo del comunicato dei giornalisti del gruppo Gedi

"Le giornaliste e i giornalisti del gruppo Gedi confermano il proprio stato di agitazione dopo le circostanziate notizie sulla trattativa in corso tra la proprietà e alcune cordate di industriali per la cessione delle storiche testate del Nordest: il Mattino di Padova, La Nuova di Venezia, la Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi, Il Messaggero Veneto e Il Piccolo. A cui si aggiungerebbe la Gazzetta di Mantova. Indiscrezioni non smentite dai vertici di Gedi, nonostante una specifica richiesta in tal senso da parte dei comitati di redazione.

Il gruppo Gedi – con amministratore delegato Maurizio Scanavino (anche Ad e Dg della Juventus, doppio ruolo che non riteniamo compatibile), controllato da Exor della famiglia Elkann – torna sul mercato con una mera logica di “compra-vendita” finalizzata innanzitutto a svuotare le redazioni e a tagliare i costi, dimostrando uno sconsiderato disimpegno dal settore editoriale a favore dell’ infotainment, verso il quale sono invece stati indirizzati molti investimenti, con l’acquisto di siti e start-up. Questo, quando non più tardi di un mese fa lo stesso Scanavino aveva garantito che “il perimetro delle testate era definito” e non sarebbe stato toccato.

Ora le nuove trattative sono motivo di grande preoccupazione per le redazioni, che assistono a un progressivo e continuo impoverimento delle testate e per l’assoluta irrazionalità di una compagine che tre anni fa ha acquistato il più grande gruppo editoriale italiano, fra roboanti annunci di sviluppo dell’informazione, per poi iniziare subito a dismetterlo, pezzo dopo pezzo, con la già conclusa cessione de Il Tirreno, La Nuova Sardegna, le Gazzette, La Nuova Ferrara, MicroMega e da ultimo dello storico settimanale Espresso, simbolo del giornalismo d’inchiesta in Italia. Senza dimenticare gli insistenti rumors sulla vendita anche di Repubblica.

Le notizie non sono passate di moda: le persone cercano sempre più un’informazione accurata. È il sistema di distribuzione ad essere entrato in crisi: nostro compito di giornalisti è garantire notizie verificate, approfondite, che permettano a chi le legge di avere strumenti di conoscenza e valutazione su ciò che accade; compito dell’editore è trovare gli strumenti per distribuire e valorizzare l’informazione. In Gedi manca, invece, il piano industriale che il coordinamento dei Cdr chiede da tempo.

In un momento di crisi del settore, l’azienda non solo non ha fatto alcun investimento sui suoi giornali, ma anche la sbandierata volontà di puntare sull’informazione digitale si scontra con una totale assenza di programmazione e strategia: importanti investimenti fatti in un recente passato in questo settore sono stati “sconfessati” da cessioni di centri di produzione ritenuti strategici, come quella di parte di Gedi Digital al gruppo Accenture, a dicembre.

Il coordinamento dei Cdr del gruppo ha chiesto, subito, un confronto che la proprietà ha fissato per oggi 15 febbraio. Dopo aver chiesto, invano, un anticipo dell’incontro (rifiuto motivato dall’azienda per i molteplici impegni del management), si sono svolte le assemblee dei giornalisti di tutto il gruppo Gedi – oltre ai giornali oggetto ditrattativa, La Repubblica, La Stampa, il Secolo XIX, La Sentinella Canavese, la Provincia Pavese, Radio Capital, Gedi Visual – consegnando ai propri rappresentanti proposte per elaborare un’azione sindacale efficace e affidare un chiaro mandato ai cdr al tavolo con la proprietà. È tutta l’informazione a essere a rischio se passa la logica che i giornali possono esistere solo tagliando compensi e posti di lavoro".

Chi ha seguito tutta la vicenda, sin dall’acquisto capisce che la situazione sarebbe esplosa.

cosí è stato ma il gruppo editoriale é in enorme crisi e la redazione non capisce che il tempo delle vacche grasse é finito.

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15 minuti fa, nedved666 ha scritto:

 

Certo sarebbe da ipocriti e da pezzenti riabbonarsi per 10 euro di sconto al mese...la dignità non ha prezzo...

Come è da ipocriti disdire e continuare a vedere solo perché l'abbonamento è ancora attivo. 

 

 

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2 minuti fa, emmepi54 ha scritto:

Qui si dice che non lottano e non parlano. Pagheranno caro aver attaccato la famiglia Agnelli.

Ma quella dello scontro tra la redazione di repubblica ed Elkan é storia nota e datata nel tempo, sin dall’acquisto.

exor sta tagliando tutti gli assett inutili ed improduttivi.

 

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4 minuti fa, VincentJuventus ha scritto:

Tempismo perfetto direi sefz

 

Guarda appena tre o quattro giorni fa ci ragionavamo sopra . Specie su Repubblica...che è una vera e propria Repubblica delle Banane all'interno del gruppo.

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7 minuti fa, Nicola_Cesare ha scritto:

Il testo del comunicato dei giornalisti del gruppo Gedi

"Le giornaliste e i giornalisti del gruppo Gedi confermano il proprio stato di agitazione dopo le circostanziate notizie sulla trattativa in corso tra la proprietà e alcune cordate di industriali per la cessione delle storiche testate del Nordest: il Mattino di Padova, La Nuova di Venezia, la Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi, Il Messaggero Veneto e Il Piccolo. A cui si aggiungerebbe la Gazzetta di Mantova. Indiscrezioni non smentite dai vertici di Gedi, nonostante una specifica richiesta in tal senso da parte dei comitati di redazione.

Il gruppo Gedi – con amministratore delegato Maurizio Scanavino (anche Ad e Dg della Juventus, doppio ruolo che non riteniamo compatibile), controllato da Exor della famiglia Elkann – torna sul mercato con una mera logica di “compra-vendita” finalizzata innanzitutto a svuotare le redazioni e a tagliare i costi, dimostrando uno sconsiderato disimpegno dal settore editoriale a favore dell’ infotainment, verso il quale sono invece stati indirizzati molti investimenti, con l’acquisto di siti e start-up. Questo, quando non più tardi di un mese fa lo stesso Scanavino aveva garantito che “il perimetro delle testate era definito” e non sarebbe stato toccato.

Ora le nuove trattative sono motivo di grande preoccupazione per le redazioni, che assistono a un progressivo e continuo impoverimento delle testate e per l’assoluta irrazionalità di una compagine che tre anni fa ha acquistato il più grande gruppo editoriale italiano, fra roboanti annunci di sviluppo dell’informazione, per poi iniziare subito a dismetterlo, pezzo dopo pezzo, con la già conclusa cessione de Il Tirreno, La Nuova Sardegna, le Gazzette, La Nuova Ferrara, MicroMega e da ultimo dello storico settimanale Espresso, simbolo del giornalismo d’inchiesta in Italia. Senza dimenticare gli insistenti rumors sulla vendita anche di Repubblica.

Le notizie non sono passate di moda: le persone cercano sempre più un’informazione accurata. È il sistema di distribuzione ad essere entrato in crisi: nostro compito di giornalisti è garantire notizie verificate, approfondite, che permettano a chi le legge di avere strumenti di conoscenza e valutazione su ciò che accade; compito dell’editore è trovare gli strumenti per distribuire e valorizzare l’informazione. In Gedi manca, invece, il piano industriale che il coordinamento dei Cdr chiede da tempo.

In un momento di crisi del settore, l’azienda non solo non ha fatto alcun investimento sui suoi giornali, ma anche la sbandierata volontà di puntare sull’informazione digitale si scontra con una totale assenza di programmazione e strategia: importanti investimenti fatti in un recente passato in questo settore sono stati “sconfessati” da cessioni di centri di produzione ritenuti strategici, come quella di parte di Gedi Digital al gruppo Accenture, a dicembre.

Il coordinamento dei Cdr del gruppo ha chiesto, subito, un confronto che la proprietà ha fissato per oggi 15 febbraio. Dopo aver chiesto, invano, un anticipo dell’incontro (rifiuto motivato dall’azienda per i molteplici impegni del management), si sono svolte le assemblee dei giornalisti di tutto il gruppo Gedi – oltre ai giornali oggetto ditrattativa, La Repubblica, La Stampa, il Secolo XIX, La Sentinella Canavese, la Provincia Pavese, Radio Capital, Gedi Visual – consegnando ai propri rappresentanti proposte per elaborare un’azione sindacale efficace e affidare un chiaro mandato ai cdr al tavolo con la proprietà. È tutta l’informazione a essere a rischio se passa la logica che i giornali possono esistere solo tagliando compensi e posti di lavoro".

Avete voluto la bicicletta…e mo pedalate…

giornalai 

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9 ore fa, michele.i ha scritto:

chi mi spiega in parole povere quale sia la proposta di Lotito?

Te lo dico in tre parole: "tirare a campare"  .ghgh

 

9 ore fa, RamaruSeVen ha scritto:

Infatti, invece di chiedere al governo di facilitare la costruzione di nuovi stadi eliminando la burocrazia che ritarda opere necessarie, chiedono soldi (troppo facile)

😑

Facilitare? Ok... ma bisognerebbe avere soldi e intenzione di farli gli stadi.

 

Qua invece nessuno programma... i soldi li spendono alla giornata ... qua vogliono  gli stadi fatti dal governo tipo Italia 90 .asd

 

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8 ore fa, zebra67 ha scritto:

Ma la politica di querele a tappeto quale società la persegue?

La merdeka, esattamente come le altre società sportive italiane, non perseguono tale politica perché non hanno il nostro stesso problema. L'inperd ed il malan vengono da un background losco molto più del nostro, praticamente qualsiasi "colpa" della quale siamo stati additati loro ce l'hanno a referto (plusvalenze, intercettazioni e regali agli arbitri, bilanci allegri e via via) inoltre dalla loro hanno anche cambi di proprietà a dir poco inquietanti (trollir che compra la società facendo debiti e magheggi, i cinesi che fanno addirittura peggio, Mister Li che compra il malan senza soldi suoi offrendo in pegno delle miniere di fosforo invisibili...) Eppure non hanno mai avuto movimenti mediatici e di sentimento popolare contrari, paragonabili al nostro.

8 ore fa, Eymerich ha scritto:

Il problema va oltre la Juventus squadra. C'era palesemente un sentimento sotterraneo di odio e livore nei confronti della famiglia Agnelli stessa, solo che finchè l'Avvocato e Umberto erano vivi, nessuno osava manifestarlo apertamente.

Sono d'accordo al 100%, infatti la nostra situazione è anomala rispetto al resto delle squadre.

8 ore fa, zebra67 ha scritto:

Al giorno d'oggi, con la situazione processuale che abbiamo allo stato degli atti, se qualcuno ci dice "Non siete dentro le regole" non possiamo querelarlo per diffamazione, perché tecnicamente non esiste diffamazione, in quanto ALLO STATO DELLE COSE siamo stati giudicati e condannati proprio per un mancato rispetto delle regole.

Sul discorso diffamatorio, attenzione che in Italia la legge non da una correlazione diretta, verità = non diffamazione. C'è tutta una serie di condizioni al contorno, per cui persino parlando di un fatto vero ed inconfutabile si può ricadere nel contesto diffamatorio. Giusto per rendere l'idea, se tizio ha preso una condanna per spaccio e un giornalista in tv dice che "tizio è uno spacciatore", probabilmente la fa franca, se però dice "tizio è uno spacciatore: una persona senza morale e senza alcun valore" può tranquillamente incorrere nel reato di diffamazione.

 

Inoltre ti invito a documentarti (metterei un link , ma non ricordo se è vietato dal regolamento, quindi nel dubbio evito) sulle denunce per diffamazione cosiddette "Slapp" (da acronimo inglese Strategic lawsuit against public participation), che sono quelle denunce fatte da società con ampie disponibilità economiche, contro giornali e giornalisti, che in realtà non hanno tanto l'intento di vincere la causa, ma di mettere nei casini legali giornali e giornalisti. E dato che tutto il mondo è paese e la giustizia ordinaria non è certo il paradiso, quando ti imbarchi in un lungo ed oneroso procedimento legale, c'è sempre una componente di rischio di perdere anche se hai tutte le carte in regola per vincere.

Motivo per il quale tale pratica di "SLAPP" tante volte viene fatta per impedire ai giornali e ai giornalisti di parlare di cose scomode ai potenti.

 

Nel caso della Juve, sarebbe la prima applicazione sensata della SLAPP, evitare che giornalistelli da due soldi si facciano belli svagonando menta dalla sera alla mattina sulla nostra squadra.

 

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4 minuti fa, emmepi54 ha scritto:

Qui si dice che non lottano e non parlano. Pagheranno caro aver attaccato la famiglia Agnelli.

Loro il conto lo presentano sempre. Ciascuno di noi può essere o meno d'accordo con l'operato , io sono uno di quelli che si è sempre lamentato del silenzio di questi 17 anni dal 2006 ad oggi ma sono opinioni personali.

La storia della famiglia dice che quando vogliono colpire lo fanno senza pietà... 

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7 minutes ago, nedved666 said:

Dazn non ha i soldi per fare un'offerta pari alla precedente, fra disdette per i disservizi e disdette dei tifosi della Juve sarebbe folle. 

Bisogna avere pazienza e aspettare, il vento sta cambiando e ci sono tanti segnali.

Certo sarebbe da ipocriti e da pezzenti riabbonarsi per 10 euro di sconto al mese...la dignità non ha prezzo...

Approfitto del tuo post per rispondere col mio punto di vista: non è una questione se DAZN abbia i soldi oppure no (potrebbe sempre farseli prestare), è una questione di business, e cioè valutare se il gioco (SerieA) vale la candela (€€€).

Ad oggi, indipendentemente da tutto il casino scoppiato, il costo del prodotto SerieA non è più sostenibile a quei livelli: fuga di campioni, stadi fatiscenti, servizio a volte scadente a prezzi esagerati. Nessuno, indipendentemente da tutto il casino scoppiato, oggi farebbe una proposta pari alla precedente con un orizzonte di tre anni.

Sarebbe un azzardo pazzesco, sia finanziario che strategico.

 

Se a questo bel quadretto che si è creato (o meglio, hanno creato..), aggiungiamo che:

  • molti hanno disdetto super convinti e non si abboneranno più,
  • molti hanno disdetto ma magari in futuro torneranno (ma nella mia azienda insegnano che coi "magari" non si fanno i budget..),
  • alcuni hanno disdetto per riabbonarsi subito con lo sconto (provocando comunque pronti-via un calo del 30% degli introiti -- 9 euro su 30 --)

...il colpo è stato sicuramente duro. Probabilmente anche imprevedibile. Sicuramente tanto forte da provocare riunioni di emergenza e revisioni di budget e di pianificazione.

Mi spingo a dire che secondo me pensare alla prossima offerta in questo momento non sia neppure una priorità per DAZN.

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1 ora fa, Crive ha scritto:

Fammi un esempio, di qualsiasi prodotto commerciale, che venga scontato di un terzo del suo prezzo, se questo prodotto continua ad avere un flusso di vendita continuativo e costante. Perché non sono impazziti a Sky e DAZN. Deve essere successo qualcosa di altamente impattante, se propongono i prezzi attuali. E quel qualcosa siamo noi.  

...sopratutto tenendo conto che dazn aveva alzato il tariffario a fine 2022 e dopo solo un mese e mezzo ha dovuto fare una rovinosa marcia indietro.

L'unico evento di rilievo occorso in questo lasso di tempo lo conosciamo tutti.

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24 minuti fa, VincentJuventus ha scritto:

 

Non ho capito il perché e il per come, però allontanarsi dai peggiori giornali di sempre mi da un certo piacere 

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10 minuti fa, emmepi54 ha scritto:

Qui si dice che non lottano e non parlano. Pagheranno caro aver attaccato la famiglia Agnelli.

La cessione del gruppo Gedi non c'entra nulla con la Juve.

Non è che il mondo gira intorno al calcio...

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14 minutes ago, Nicola_Cesare said:

torna sul mercato con una mera logica di “compra-vendita” finalizzata innanzitutto a svuotare le redazioni e a tagliare i costi, dimostrando uno sconsiderato disimpegno dal settore editoriale a favore dell’ infotainment, verso il quale sono invece stati indirizzati molti investimenti, con l’acquisto di siti e start-up

Questo è esattamente quanto dicevo in un mio post precedente: piaccia o non piaccia le aziende e gli imprenditori di successo guardano avanti, anticipano il mercato o lo seguono. Infotainment, web3, start-up sono il futuro, con buona pace della carta stampata e dei giornalai.

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1 minuto fa, 0oo-rooze ha scritto:

Questo è esattamente quanto dicevo in un mio post precedente: piaccia o non piaccia le aziende e gli imprenditori di successo guardano avanti, anticipano il mercato o lo seguono. Infotainment, web3, start-up sono il futuro, con buona pace della carta stampata e dei giornalai.

Quasi tutti noi l'abbiamo intuito, poi però c'è ancora qualcuno che pubblica e addirittura commenta frasi stampate su un giornalino rosa........

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6 ore fa, Bluesjuve ha scritto:

non la sapevo questa? davvero?

Si, e il primo anno che partecipò il Bolzano, tra le risate generali all'inizio, vinse il campionato "austriaco" contro la Red Bull Salzburg...per poi rivincerlo 3 anni dopo e quest'anno è nuovamente primo in classifica al momento, dopo la sconfitta in finale di 2 anni fa contro il Klagenfurt.

 

Insomma, è una delle squadre più forti il Bolzano. Speriamo che riesca quest'anno a qualificarsi per la Champions League, perché è un buon evento anche per la città.

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2 minuti fa, Lucas Hector ha scritto:

Si, e il primo anno che partecipò il Bolzano, tra le risate generali all'inizio, vinse il campionato "austriaco" contro la Red Bull Salzburg...per poi rivincerlo 3 anni dopo e quest'anno è nuovamente primo in classifica al momento, dopo la sconfitta in finale di 2 anni fa contro il Klagenfurt.

 

Insomma, è una delle squadre più forti il Bolzano. Speriamo che riesca quest'anno a qualificarsi per la Champions League, perché è un buon evento anche per la città.

Lucas, mi pare di capire che siamo “vicini di casa”… vuoi postare l’esultanza video di Mike Halmo, per far capire cosa si perde a non seguire il Bolzano?…🤪

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1 ora fa, Avvocato86 ha scritto:

Proprio come l’esplosione del parlamento inglese nel finale di V per Vendetta

Noooooo! non lo avevo ancora visto .... 😒

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57 minuti fa, VincentJuventus ha scritto:

 

E poi si domandano perché la Stampa e la Repubblica fanno articoli contro la Juve..

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7 ore fa, regina ha scritto:

Ti assicuro sto soffrendo di più a non guardare la "mia" Juventus, che quando ho smesso di fumare  anche se per qualche giorno potrei ancora vedere sia Sky che Dazn...mi sono imposta di non farlo, è una scommessa con me stessa, ora la mia TV è sintonizzata su "radio bianconera".

NB. Sono abbonata a Jtv da quando è nata.

Ma certo che è così, soffriamo tutti, per questo è Amore.


Per me, non è nemmeno un grosso sacrificio sapendo a chi vanno i miei soldi e poi, finché c’è quello in panchina, sono anche più sereno non vedendo lo scempio che è riuscito a fare. 😀

 

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1 ora fa, juventino milanese ha scritto:

 

Sky e dazn hanno contribuito pesantemente a creare il cosiddetto sentimento popolare; chiedere i danni alla FIGC suonerebbe leggermente paradossale: la faccia come il *, proprio!

Sicuramente sono covi di antijuventini, non ci piove su questo.

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7 ore fa, marko77 ha scritto:

pensa

a me e stato detto visto che e da juve napoli che non guardo una partita che se ci ho rinuniciato cosi " facilmente" e in un modo cosi "integrale" forse non ero un vero juventino.

 

capito qua come stiamo?bah

Gente che ignora ….. 😉

7 ore fa, Icarius ha scritto:

Esatto, fratello, hai detto una cosa verissima... Chi ama la Juventus, chi ne è davvero innamorato non può non disdire. 

Quando Andromeda fu legata a una roccia per essere sacrificata al mostro marino, Perseo corse a salvarla, pietrificando il mostro con la testa di Medusa. 

Oggi la Juventus è Andromeda, noi tifosi siamo Perseo, Medusa sono Sky e DAZN, mentre il mostro è la Serie A. 

Usiamo Medusa per pietrificare e distruggere la Serie A. 

Chi non disdice sarà colpevole del sacrificio di Andromeda nelle fauci del mostro marino. 

Bell’esempio, ma a me piace pensare al Re Salomone ed alle 2 madri 😀

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1 ora fa, Nicola_Cesare ha scritto:

Le notizie non sono passate di moda: le persone cercano sempre più un’informazione accurata. È il sistema di distribuzione ad essere entrato in crisi: nostro compito di giornalisti è garantire notizie verificate, approfondite, che permettano a chi le legge di avere strumenti di conoscenza e valutazione su ciò che accade; compito dell’editore è trovare gli strumenti per distribuire e valorizzare l’informazione.

Seeeee, come no .diablo

 

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