Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Gion Gis Kann

Sondaggio generazione zeta

Il calcio sta davvero morendo..esiste davvero la generazione zeta ?  

  1. 1. Il calcio così come lo conosciamo si estinguirà coi boomer attuali ?

    • quanti qui nel forum hanno meno di 20 anni
      11
    • quanti ne hanno tra i 20 ai 30
      71
    • quanti ne hanno oltre i 30
      629


Post in rilievo

Il 18/2/2023 Alle 18:08, kohler ha scritto:

La domanda da porsi è un'altra a mio avviso "quale sarebbe lo sport che attira le nuove generazioni"? 

le nuove generazioni non sono attirate dallo sport!!!  Te lo dico da padre di due ragazze di 17 e 20 anni..   Poi c'è chi lo pratica, ovviamente, ma non è più un fenomeno di massa come quando ero giovane io.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
38 minuti fa, Fimow ha scritto:

Io stesso non seguo molto, nel 2023 non ho ancora visto una partita intera (inclusa la Juve) soprattutto perché l'idea di fermarsi 2 ore per una partita di calcio quando ce ne sono 70-75 a stagione mi sa di tempo perso.

 

Un post interessante il tuo, da leggere con attenzione e sul quale riflettere anche nel caso non lo si condividesse totalmente o in parte.

A me ha colpito soprattutto questo passaggio, anche perché è la seconda volta che trovo espresso, in questa discussione, un concetto simile.

Mi riferisco al concetto del tempo da dedicare alle partite; l'altra volta chi espresse tale pensiero mi sembra che disse più o meno esplicitamente "non ho tempo".

Doverosa premessa: credo che si possa concordare sul fatto che le due ore si debbano ricavare (sottrarre mi sembra brutto) dal capitolo chiamato "tempo libero".

Se si concorda su ciò, sono portato a ritenere che diventa tutta una questione di scelte. Scelte dettate anche dall'orario in cui si svolge l'evento calcistico. Se si gioca il sabato alle 20,45, teoricamente è possibile seguire la partita di calcio senza rinunciare all'uscita con gli amici (al pub si può benissimo andare alle 23-23,30, se invece il programma contempla la discoteca, i problemi sono ancora minori, in quanto credo che ormai non si vada a ballare prima delle 00,30-1,00).
Se si gioca la domenica pomeriggio, i "competitors" della partita, a seconda dell'età e della condizione familiare (single, relazione occasionale, sposato con o senza prole) sono il centro commerciale, l'uscita con gli amici, la gita con la famiglia.

Senza esprimere giudizi di merito su come ciascuno di noi impegna il tempo libero, il concetto di tempo perso applicato alla partita mi sembra eccessivo.
E' chiaro che se ho l'occasione irrinunciabile di una cena tra amici o una serata speciale o un viaggio non rimandabile, in concomitanza della partita, faccio prevalere l'occasione speciale.
Ma qui stiamo parlando di sempre meno gente appassionata al calcio, quindi non di singole e occasionali  "diserzioni" all'appuntamento con la partita.
Qui si parla di un fenomeno diffuso in base alla quale gente (di fascia giovane, mi è parso di capire), sceglie consapevolmente di destinare ad altro quelle due ore, e mi incuriosisce tanto sapere cosa viene reputato "più degno" (o quantomeno non "tempo perso").

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
59 minuti fa, ILmarco ha scritto:

le nuove generazioni non sono attirate dallo sport!!!  Te lo dico da padre di due ragazze di 17 e 20 anni..   Poi c'è chi lo pratica, ovviamente, ma non è più un fenomeno di massa come quando ero giovane io.

Perchè una volta era una strada (faticosa) per pochi per arrivare al successo.Ora ci sono altre strade,spesso scorciatoie,meno faticose e più remunerative anche senza arrivare al "top"

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

I motivi della disaffezione sono tanti. Mi limito a tattarne uno: i ragazzi non giocano più a calcio. In linea di massima per appassionarsi ad uno sport bisogna praticarlo. La mia generazione giocava tre volte alla settimana nelle scuole calcio e nel resto del tempo libero nei campetti, in strada, negli oratori, etc. Vedete qualcosa del genere ora? È cambiato il mondo, il benessere offre tante alternative, c'è la concorrenza delle consolle, i genitori sono poco propensi a far uscire i ragazzi a giocare in strada o al parco, i ragazzi sono pochi e trovare un gruppo di 8/10 coetanei vicini di casa disposti ad organizzare una partita è sempre più difficile

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 18/2/2023 Alle 18:00, Il Dottor Destino ha scritto:

Nei licei dove insegno, i ragazzini che seguono il calcio non lo dicono a scuola per non essere isolati, ne parlano solo a scuola calcio (chi ci va) con gli amici che si fanno li. Non so se è così ovunque ma da quel che vedo, nelle nuove generazioni in Italia il calcio sta davvero morendo o comunque ricevendo un ridimensionamento immenso.

 

I motivi? È uno sport vecchio. Vecchissimo. Le regole sono sempre le stesse da cento anni, l’errore umano la fa da padrone, il tempo non è effettivo, ci sono troppi momenti di nulla e poche fiammate nel corso dei 90.

pensa che quando andavo a scuola io e una squadra che tifava un compagno di scuola perdeva si aspettava all'ingresso per sfottere.....che bei tempi....tempi che non esisteranno mai più per il calcio

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ci sono a mio parere ,molti fattori:

1) il calo demografico puro e semplice. Fra metà anni '60 e metà anni '70 (e quindi giovani nel periodo d'oro del calcio italiano) nascevano 900.000 bambini l'anno. Nei primi anni 2000, quindi giovani oggi, ne nascevano circa 530.000.

2) la scomparsa di luoghi dove si cominciava a giocare a calcio da bambini e ci si appassionava: il cortile, la strada, l'oratorio.

3) la scomparsa del tempo per giocare liberamente. In Italia il 42% delle elementari fa il tempo pieno, quindi i ragazzi arrivano a casa dopo le quattro e mezza: da ottobre a marzo-aprile significa che non usciranno più.

4) l'enorme espansione di alternative al gioco in cortile che si possono vivere comodamente a casa. Cellulari, playstation, PC, eccetera. Inutile dilungarsi.

5) i giovani hanno meno interesse per uno sport in cui stai a guardare per 90 minuti cosa succede in campo. Non è solo il calcio e non è solo da noi: negli USA il baseball è in declino irreversibile, alla NBA sono molto preoccupati per il calo di interesse fra i giovani; per quanto riguarda il football americano, i bambini fra i 6 e i 12 anni che lo praticano sono calati del 30% fra il 2008 e il 2020, e nelle università del 10%. Tra il 2011 e il 2020 l'audience TV del Superbowl è calata del 25%.

 

A mio parere il calcio come l'abbiamo conosciuto è destinato a diventare marginale da noi. Non a breve, ma senza dubbio. Ai piani alti lo sanno: le tournee e le Supercoppe a Pechino o Riad, la stessa Superlega hanno proprio lo scopo di cercare mercati ancora vergini.

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
5 ore fa, ILmarco ha scritto:

le nuove generazioni non sono attirate dallo sport!!!  Te lo dico da padre di due ragazze di 17 e 20 anni..   Poi c'è chi lo pratica, ovviamente, ma non è più un fenomeno di massa come quando ero giovane io.

I miei 13 e 15, confermo purtroppo 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io non ho figli ma ho 3 nipoti tra i 3 e i 17 anni e frequento anche diverse coppie di amici con ragazzi piccoli, i maschi sono quasi tutti appassionati di almeno uno sport, tifano una squadra e ne praticano almeno uno, tra calcio, tennis, nuoto o basket

Forse intorno a me sarà un'eccezione, ma io tutti questi giovani disamorati del calcio e dello sport non li noto

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Parlo da 24enne appassionato di calcio dal 2006 (si, ho proprio cominciato a tifare nel periodo giusto penserete voi). Fino a qualche anno fa ero completamente matto per il calcio (ma in generale lo sport, attendo con trepidazione le Olimpiadi ogni quattro anni), tanto che non mi perdevo nemmeno una partita di A, B, Champions etc. (ero uno dei pochi bambini che faceva la collezione di figurine Panini tra l'altro) e che ho imparato e studiato tutto il calcio passato coi suoi protagonisti. Nel corso degli anni ho notato un progressivo aumento di disaffezione sia tra i miei coetanei (le varie scuse sono che chi ha cominciato a lavorare non ha più interesse o forza di seguire il calcio coi suoi orari; oppure chi studia non ha tempo per guardare le partite soprattutto nel periodo universitario). Per quanto riguarda il mio caso, mi sono un pò disaffezionato da questo sport per vari motivi:

- la costante pressione che la Juve deve soffrire da parte di media e tifoserie avverse che mi stanca proprio a livello di nervi (per esempio ho tre amici interisti veramente pesanti che l'unico modo che ho per non perdere la pazienza è di non considerarli e fare finta di niente, lasciando che le loro parole si perdano nel vuoto).

- partite che ormai non offrono molto spettacolo (soprattutto la Juve dell'ultimo periodo).

- il "marcio" che ormai è presente in questo sport tra raccomandazioni, politica, soldi e business.

- forse anche la crescita mia personale, con altri interessi e priorità che mi stanno occupando del tempo.

 

In ultimo, credo che comunque questo fattore sia da ampliare a tutti gli sport in generale. Tra le cause credo vi sia anche il fattore economico, perchè praticare sport è diventato un peso per le famiglie (io ho giocato a basket per sette anni tra le medie e il liceo, e i miei genitori spendevano una quota non indifferente a cui si aggiunge scarpe, borsoni etc.). Oltre a ciò una componente sociologia credo sia presente, coi social che ormai hanno preso controllo del tempo da occupare per i giovani (rientro anche io in questa categoria dato che mi capita di guardare il cellulare durante le partite nei momenti morti) e che hanno il ruolo di scandire la giornata tipo di un giovane. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

parlo da vecchio boomer

che dire...io andavo in curva quando tutto il mondo considerava il nostro campionato il "più bello al mondo", ogni campione

giocava qui...una Udinese si permetteva il lusso di avere Edinho e Zico in squadra, tanto per dire...ogni gara valeva il prezzo del biglietto

Andare allo stadio era davvero uno spettacolo assoluto, c'erano poche regole sulla sicurezza, si stava stretti come sardine e si guardava

la partita tra l'orecchio di chi ti stava davanti, eppure eravamo estasiati da quello sport.

Oggi il calcio è un altro sport rispetto ad allora, ma mi domando:

 

Questo calcio è davvero ancora attraente?

L'atletismo è più affascinante della tecnica?

 

Ovviamente tralascio i discorsi delle porcherie che si sono succedute nei decenni a seguire, di certo hanno modificato l'appeal della serie A

avvelenando un ambiente sempre più dominato da vendette trasversali ed ingerenza della politica.

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 18/2/2023 Alle 18:00, Il Dottor Destino ha scritto:

Nei licei dove insegno, i ragazzini che seguono il calcio non lo dicono a scuola per non essere isolati, ne parlano solo a scuola calcio (chi ci va) con gli amici che si fanno li. Non so se è così ovunque ma da quel che vedo, nelle nuove generazioni in Italia il calcio sta davvero morendo o comunque ricevendo un ridimensionamento immenso.

 

I motivi? È uno sport vecchio. Vecchissimo. Le regole sono sempre le stesse da cento anni, l’errore umano la fa da padrone, il tempo non è effettivo, ci sono troppi momenti di nulla e poche fiammate nel corso dei 90.

Visto cosa è diventato il calcio, specie in Italia, forse è un bene che si estingua... uno sport in cui il fairplay è ormai un miraggio... anche come scuola calcistica non abbiamo più nulla da dire... ne parlavo giorni fa con amici, nel medio/lungo periodo potrebbe avere una speranza e salire alla ribalta del mainstream il calcio indoor (calcio a 5), più veloce, più tecnico, contatto minimo, più spettacolare come azioni.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 20/2/2023 Alle 23:00, Peppe Juve46 ha scritto:

Scusa tanto,ma quali sarebbero gli sport moderni con poco margine di errore umano,con pochi momenti di nulla e le tante fiammate nel corso del loro tempo effettivo?

La Pallavolo e il Basket, pure il calcio a 5.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
6 minuti fa, Franz Uma Musume ha scritto:

La Pallavolo e il Basket, pure il calcio a 5.

Nessuno dei 3 sport è moderno,in tutti il fattore umano può portare ad errori e sebbene non hanno momenti di nulla nella fase di gioco e continuamente interrotto dai time-out.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
6 ore fa, zebra67 ha scritto:

Un post interessante il tuo, da leggere con attenzione e sul quale riflettere anche nel caso non lo si condividesse totalmente o in parte.

Passi sopra a quello che mi pare punto importante della frase citata da @Fimow

 

fermarsi 2 ore per una partita di calcio quando ce ne sono 70-75 a stagione

 

Lo spropositato numero di partite di calcio che vengono proposte in stagione. Mentre una volta la partita era evento atteso anche perchè decisamente più rado, quindi anche più 'suggestivo', diciamo così. E se si torna indietro di 20/30 anni (vado a spanne), nemmeno era possibile vederle tutte, anche volendo, molte le si seguiva alla radio, che ovviamente è modo meno invasivo, per sua natura. Uno può far altro e buttare l'orecchio quando crede. Si aggiunga che l'aumento delle partite ha portato ad un inevitabile degrado qualitativo delle stesse, visto che una cosa è preparare 40 partite, altra prepararne 70, una cosa è performare ad alti livelli quando la partita dopo la giochi dopo una settimana, altra quando devi giocare ogni tre giorni, e la tendenza al calciatore-atleta, e non al calciatore-artista, è dovuta molto a questo aspetto.

 

In sostanza, per mere ragioni economiche, vista la passione di allora, si è tentato di spremere il limone all'inverosimile. E ancora si prova (vedasi filosofia alle spalle della famigerata Superlega). Proprio laddove l'interesse, per motivi che molti descrivono qui e sui quali non mi dilungo ora, quella passione delle nuove generazioni scemava. Ovvero, un prodotto già a rischio obsolescenza, o meno appetibile per dei nuovi gusti (per quanto non mi piaccia chiamarlo prodotto ma così lo si è è interpretato) è stato inflazionato al punto da essere spesso nauseante anche per le generazioni dei fidelizzati e nel contempo degradato qualitativamente.

  • Grazie 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
46 minuti fa, prozac ha scritto:

parlo da vecchio boomer

che dire...io andavo in curva quando tutto il mondo considerava il nostro campionato il "più bello al mondo", ogni campione

giocava qui...una Udinese si permetteva il lusso di avere Edinho e Zico in squadra, tanto per dire...ogni gara valeva il prezzo del biglietto

Andare allo stadio era davvero uno spettacolo assoluto, c'erano poche regole sulla sicurezza, si stava stretti come sardine e si guardava

la partita tra l'orecchio di chi ti stava davanti, eppure eravamo estasiati da quello sport.

Oggi il calcio è un altro sport rispetto ad allora, ma mi domando:

 

Questo calcio è davvero ancora attraente?

L'atletismo è più affascinante della tecnica?

 

Ovviamente tralascio i discorsi delle porcherie che si sono succedute nei decenni a seguire, di certo hanno modificato l'appeal della serie A

avvelenando un ambiente sempre più dominato da vendette trasversali ed ingerenza della politica.

Prova a guardarti qualche partita della premier

 

il calcio italiano sta risalendo la china ci vorrà del tempo ma si adeguerà , e piano piano tutti quei i tifosi che vivono questo sport in maniera malata spariranno e magari i giovani sapranno fare di molto meglio

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
7 ore fa, ILmarco ha scritto:

le nuove generazioni non sono attirate dallo sport!!!  Te lo dico da padre di due ragazze di 17 e 20 anni..   Poi c'è chi lo pratica, ovviamente, ma non è più un fenomeno di massa come quando ero giovane io.

Forse dal calcio, non dallo sport. Negli ultimi anni gli italiani sono migliorati con ottimi risultati in sport dove prima praticamente non esistavamo. Da questo punto di vista è solo un bene che i ragazzi pensino meno al calcio e si appassionino ad altro. Negli ultimi due anni abbiamo vinto trofei e medaglie come mai negli ultimi decenni.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
14 minuti fa, robros ha scritto:

Passi sopra a quello che mi pare punto importante della frase citata da @Fimow

 

fermarsi 2 ore per una partita di calcio quando ce ne sono 70-75 a stagione

 

Lo spropositato numero di partite di calcio che vengono proposte in stagione. Mentre una volta la partita era evento atteso anche perchè decisamente più rado, quindi anche più 'suggestivo', diciamo così. E se si torna indietro di 20/30 anni (vado a spanne), nemmeno era possibile vederle tutte, anche volendo, molte le si seguiva alla radio, che ovviamente è modo meno invasivo, per sua natura. Uno può far altro e buttare l'orecchio quando crede.

Scusa, ma onestamente chi parla di vedere TUTTE le partite della stagione?

Se la mettiamo su questo piano, allora chiariamo preliminarmente una cosa: stiamo parlando di disaffezione verso "il calcio" o verso la Juve?

Io avevo capito che la questione posta era "ma siamo sicuri che la serie A non stia già morendo di suo causa disaffezione dei giovani ?"

La serie A è composta in gran part da club che giocano 40 partite l'anno, altro che 75...


Una squadra che lotta sui tre fronti principali (come alla Juve di Allegri è successo nel 2015) e arriva in fondo a tutto, gioca 38 (campionato) + 5 (Coppa Italia) + 13 (Champions) = 56 partite.
Mettiamoci la Supercoppa italiana e arriviamo a 57.

Stiamo parlando di una singola società, non dell'intera serie A, e di una annata quasi irripetibile (ci è riuscito di nuovo nel 2017). 

Per dire, il Napoli 2022/23, anche dovesse arrivare in finale di Champions, non toccherà le 57 partite in quanto è fuori dalla Coppa Italia.

Quindi anche il tifoso della società più impegnata e competitiva della serie A, è ben lontano dalle 75 partite.

E poi la parola disaffezione penso abbia un significato più profondo e complesso del vedere il 100% delle partite della propria squadra, o il 90% o l'80%.

Disaffezione significa essere distanti da questo calcio, non riuscire ad appassionarsi ad esso, non avere più trasporto. Non è un mero discorso numerico, perché paradossalmente può essere disaffezionato anche chi segue 55 partite, così come, viceversa, può essere un affezionato "vecchio stampo" chi ne segue la metà (magari per ragioni di lavoro o altro), però in quelle 25 partite si lascia trasportare, coinvolgere, il suo cuore palpita e in quelle due ore è completamente concentrato sull'evento.

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
12 minuti fa, AresTest ha scritto:

 

il calcio italiano sta risalendo la china ci vorrà del tempo ma si adeguerà , e piano piano tutti quei i tifosi che vivono questo sport in maniera malata spariranno e magari i giovani sapranno fare di molto meglio

Lo spero, lo spero davvero molto, ma non ci credo assolutamente.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

io prima del covid organizzavo la mia vita sulla base delle partite della juve, e se ero a casa senza fare niente e c'era una partita in TV la guardavo volentieri. 

con le partite a porte chiuse del covid ho iniziato ad annoiarmi, nell'ultimo anno vedevo la juve solo se non avevo nulla da fare (e col cellulare in mano), da dopo la farsa ho deciso di non vedere piu' una partita in vita mia.

 

non ho + tempo di stare dietro al calcio, e semplicemente ho voglia di impiegare il mio tempo libero in attivita' a valore aggiunto!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io ormai lo riesco a seguire solo allo stadio. Saltuariamente la Juve, sono abbonato al Monza.

 

Al di fuori di ciò, in televisione non ci riesco proprio a stare attento 90 min, tolta l'atmosfera stadio il calcio ormai è di una noia mortale. Poi vabbè, partite ogni giorno, singoli turni spalmati su 3 4 giorni, var, ecc ecc.

 

Insostenibile.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 minuto fa, zebra67 ha scritto:

Disaffezione significa essere distanti da questo calcio, non riuscire ad appassionarsi ad esso, non avere più trasporto. Non è un mero discorso numerico, perché paradossalmente può essere disaffezionato anche chi segue 55 partite, così come, viceversa, può essere un affezionato "vecchio stampo" chi ne segue la metà (magari per ragioni di lavoro o altro), però in quelle 25 partite si lascia trasportare, coinvolgere, il suo cuore palpita e in quelle due ore è completamente concentrato sull'evento.

(Premetto che condivido i sentimenti sottesi al tuo messaggio perchè fanno trapelare una passione molto simile alla mia, dovuta probabilmente a vicinanza generazionale...)

Non sono d'accordo. Anzitutto, come da topic, io parlavo di appetibilità del calcio, in generale. Non specificamente di Juve. Che quindi coinvolge il tifoso, ma anche quando guarda una partita che non coinvolge la sua squadra. Di chi la guarda solo perchè quel gioco gli piace. Quante volte, da appassionato di calcio,  tu stesso hai guardato partite di un altro campionato, o di coppa quando la Juve comunque non era (o non era più, purtroppo) coinvolta? 

 

Il numero 70 era solo ripreso dal precedente utente. Non sto a fare statistiche di dettaglio. E' una evidente tendenza che ha portato il numero di partite ufficiali in stagione da x a x + y. Vedi il campionato oggi di 20 squadre. Vedi il girone iniziale di CL. Con la sua inclusione anche di squadre non campioni. Vedi il mondiale che sarà ampliato. Vedi l'intenzione di un mondiale per club. Vedi ipotesi superlega (che è bene ricordarlo, si aggiungerebbe al campionato nazionale, per come è stata ventilata, non lo sostituirebbe, in una ipotetica struttura di più partite rispetto alla CL attuale). Ecc.

 

Ma soprattutto: la quantità impatta in modo importantissimo sulla minore o maggiore affezione. Non solo la qualità specifica, che oltretutto come ho scritto ne viene direttamente influenzata. Ti faccio il classico esempio del nonno? Su quanto sembrassero più buone le lasagne mangiate solo a Natale o in una festa rispetto a quelle che (soldi e salute permettendo) ti puoi mangiare tutte le volte che ne hai voglia? Pure tre volte a settimana? Passami l'esempio grezzo, ma è per rendere il concetto. E il fatto paradossale è che tra le lasagne preparate in casa da tua nonna, magari in due giorni di preparazione, e quelle monoporzione comprate pronte al supermercato local, credo che un filino di differenza, ma proprio un filino, ci sia oggettivamente. Anche questa parte della metafora è adattabile, se mi capisci, al calcio

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Stenderei un velo pietoso sul termine "boomer", che è usato impropriamente da ormai anni da soliti ragazzetti internettari copypaster che manco sanno da dove ha origine il termine (ovvero un'accezione ironica di "baby boomer", usato su gente che baby boomer non è, in quanto la maggioranza di quelli definiti tali sono X-genner, ovvero nati una generazione dopo).

Detto questo, considerazione abbastanza futile. Che la maggioranza dei membri del forum abbia 10, 20 o 90 anni è irrilevante. La juve ha comunque seguito intergenerazionale. Semplicemente,molte delle nuove generazioni i forum non li usano proprio, preferendo piuttosto altri mezzi di comunicazione, tra cui social come TikTok, Instagram e Discord.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
19 minuti fa, robros ha scritto:

Non sono d'accordo. Anzitutto, come da topic, io parlavo di appetibilità del calcio, in generale. Non specificamente di Juve. Che quindi coinvolge il tifoso, ma anche quando guarda una partita che non coinvolge la sua squadra. Di chi la guarda solo perchè quel gioco gli piace. Quante volte, da appassionato di calcio,  tu stesso hai guardato partite di un altro campionato, o di coppa quando la Juve comunque non era (o non era più, purtroppo) coinvolta? 

 

Ti rispondo con altrettanta franchezza. Seguivo tutte le partite della Juve, fino a un mese fa, ma non vedevo frequentemente partite che non coinvolgevano la Juve, fatte salve quella decina di partite irrinunciabili (3-4 partite di cartello del campionato e altrettante di Champions, compresa finale).
Forse è per questo che sono riuscito a non saturarmi.
 

 

19 minuti fa, robros ha scritto:

Ma soprattutto: la quantità impatta in modo importantissimo sulla minore o maggiore affezione. Non solo la qualità specifica, che oltretutto come ho scritto ne viene direttamente influenzata. Ti faccio il classico esempio del nonno? Su quanto sembrassero più buone le lasagne mangiate solo a Natale o in una festa rispetto a quelle che (soldi e salute permettendo) ti puoi mangiare tutte le volte che ne hai voglia? Pure tre volte a settimana? Passami l'esempio grezzo, ma è per rendere il concetto. E il fatto paradossale è che tra le lasagne preparate in casa da tua nonna, magari in due giorni di preparazione, e quelle monoporzione comprate pronte al supermercato local, credo che un filino di differenza, ma proprio un filino, ci sia oggettivamente. Anche questa parte della metafora è adattabile, se mi capisci, al calcio

Classico caso di esempio che spiega benissimo il concetto che vuoi trasmettermi.
Credo di aver capito perfettamente, come dovrebbe dimostrare il termine "saturazione" che ho usato poco sopra.

Ma allora se arriviamo a questi esempi estremi, perfino le 70-75 partite sono poche, perché se uno è un autentico fissato oggi ha la possibilità di vederne 100, o 150, perché le piattaforme a pagamento propongono calcio in tutte le salse. Inizi col vederti tutte le partite di serie A, poi magari fai una scrematura di quelle di Premier e di Liga, poi ti vedi almeno una gara di Champions il martedì e una il mercoledì, le Coppa Italia spalmata su più giorni, la Nazionale, e i 120 match stagionali non sono un miraggio.

Ma questa, consentimi il termine, è (o sarebbe) bulimia calcistica. Con questa frequenza, le lasagne della nonna non solo mi sembrerebbero meno buone, ma svilupperei una repulsione verso di esse.

Io parlo di un tifoso/appassionato standard. Per comodità parliamo della nostra Juve.

Venti anni fa non si parlava di disaffezione verso il calcio.  C'erano tanti campioni in serie A, le nostre squadre erano più competitive in Europa. Venti anni fa significa stagione 2002/03, quella terminata con l'ultima finale di Champions che abbiamo disputato prima delle due con Allegri (anche quella persa, tanto per cambiare...in quel caso con il Milan).

Eppure la Juve giocava lo stesso numero di partite di oggi: 38 in campionato, 13 per arrivare in finale di Champions, e altre 5-6 tra Coppa Italia e Supercoppa.

Il calo della passione non riguarda solo i fruitori bulimici del calcio inteso come spettacolo, quelli che rimanevano a casa anche per un Bayern-Borussia Dortmund di Bundesliga. 
Il calo della passione riguarda anche le partite della squadra del cuore!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
57 minuti fa, AresTest ha scritto:

Prova a guardarti qualche partita della premier

 

il calcio italiano sta risalendo la china ci vorrà del tempo ma si adeguerà , e piano piano tutti quei i tifosi che vivono questo sport in maniera malata spariranno e magari i giovani sapranno fare di molto meglio

non c'è paragone lo stesso. l'atmosfera che si viveva allora era altra roba, irripetibile.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 minuto fa, prozac ha scritto:

non c'è paragone lo stesso. l'atmosfera che si viveva allora era altra roba, irripetibile.

 

ma dipende da che punto di vista lo guardi , chiaro che quando ti avvicini a qualcosa tutto sembra + bello poi con il passare del tempo le cose cambiano non hai piu quella fame iniziale

Se invece la guardi puramente dal punto di vista calcistico non cè paragone ma al contrario , il calcio di oggi è nettamente migliore ed è inevitabile che sia cosi

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.