ULTIM’ORA: La Corte di Giustizia europea si esprime a favore della SuperLega: “Il monopolio di Uefa e Fifa va contro le leggi della UE” 

  La replica di Ceferin alla sentenza    Consideriamo la decisione come un'opportunità per migliorare alcuni regolamenti. Ma il calcio resta unito, motivo per cui tutti noi stakeholder parliamo insieme. C'è un netto contrasto tra la sintesi stampa della Corte di giustizia europea e la sentenza stessa. Il giudizio è effettivamente positivo. Mi diverte. Il sistema che presentano oggi è ancora più vicino a quello presentato nel 2021 e rifiutato da tutto il calcio. l progetto della Superlega non comprende i principi del merito sportivo. Puoi essere o non essere parte del sistema. Il progetto della Superlega presentato oggi è ancora più chiuso di quello presentato nel 2021. Lo abbiamo detto più volte e lo vogliamo ribadire: il calcio non è in vendita. Oggi abbiamo avuto l'ulteriore conferma che quello della Superlega è un progetto chiuso e non aperto. Noi non proveremo a fermarli, non lo abbiamo mai fatto. Loro possono creare quello che vogliono. Io spero che inizino il prima possibile questa competizione con due club. Io spero che sappiano cosa stanno facendo, ma non ne sono sicuro"   Ha preso la parola anche il presidente dell’ECA Al Khelaifi: “Non capisco tutto questo rumore per questa sentenza. Questo progetto Superlega esce sempre con le stesse presentazioni. Si parla di libertà, ma non c’è libertà. Ho ricevuto 50 telefonate da club diversi, c’è un valore che noi difendiamo. Noi lavoriamo per i club e i partecipanti del mondo del calcio. Siamo orgogliosi di questo progetto con la UEFA. Noi siamo orgogliosi della Champions League. Tutti noi facciamo parte del calcio e continuiamo a lavorare per ciò che possiamo cambiare nelle competizioni. Il nostro obiettivo è questo. Non cambierà niente con la decisione di oggi. Ci renderà più forti e migliori”     Occhi puntati sul Lussemburgo da dove intorno alle 9.30 arriverà la sentenza più attesa della storia del calcio sulla Superlega. Il legale di Bosman (caso che già aveva rivoluzionato il calcio) avverte "questo caso pesa 10 volte di più del mio". Intanto in Italia il presidente Gravina ha già messo le mani avanti: "Aspettiamo la sentenza, ma chi aderisce al progetto è fuori e non avrà la licenza per iscriversi al campionato".   Corrieredellosport