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Uefa Champions League • 5ª Giornata: Napoli-Qarabag 2-0, Eintracht Francoforte-Atalanta 0-3, Atletico Madrid-Inter 2-1
BornOnThe5ofMay ha risposto a Sylar 87 Discussione Cestino
Comunque il Monaco non è una brutta squadra, aggiungete che quando li incontreremo Pogba sarà al massimo della forma.. -
Di Sturaro si, Padoin anche se noi l’abbiamo conosciuto come gregario tappabuchi al Vicenza era un trequartista/esterno offensivo. Ricordo anche dei gol molto pregevoli in Serie B
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Ha anche un gran tiro
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Altri 3 parametri zero che potrebbero essere utilissimi, Ruben Neves, Oscar Mingueza terzino destro del Celta Vigo, Guehi centrale del Crystal Palace
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Bodo/Glimt-Juventus 2-3 commenti post partita
BornOnThe5ofMay ha risposto a homer75 Discussione Amarcord
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Bodo/Glimt-Juventus 2-3 commenti post partita
BornOnThe5ofMay ha risposto a homer75 Discussione Amarcord
L’80% della squadra attuale sarebbe solo discreta riserva di una Juve degna del suo blasone -
Bodo/Glimt-Juventus 2-3 commenti post partita
BornOnThe5ofMay ha risposto a homer75 Discussione Amarcord
Per me si, ma non hanno fatto vedere replay o linee tirate -
Bodo/Glimt-Juventus 2-3 commenti post partita
BornOnThe5ofMay ha risposto a homer75 Discussione Amarcord
Ogni volta che la palla si avvicina alla nostra area andiamo fuori di testa. Ma quando rientra Bremer? -
Bodo/Glimt-Juventus 2-3 commenti post partita
BornOnThe5ofMay ha risposto a homer75 Discussione Amarcord
@Ivan1 dicevamo? Chi è che porta rogna ed è del nabule??? -
Scacco matto alla Regina: la Juve sacrificata sulla scacchiera del sistema
BornOnThe5ofMay ha aggiunto una discussione in Juventus forum
Mi permetto di postare questo articolo trovato per caso sul sito “Codice Bianconero” che racchiude e in parte spiega tutta la rabbia e la frustrazione che provo (proviamo?) da anni… La Juventus vive un paradosso che non si esaurisce nei torti arbitrali o nei rigori negati. Il vero nodo è il rapporto con il sistema calcistico italiano ed europeo, un sistema percepito come ostile e capace di schiacciare chi prova a ribellarsi. La società silente e il peso del sistema Il silenzio della proprietà è diventato un marchio di fabbrica. John Elkann appare distante, più preoccupato dei propri equilibri finanziari e delle indagini Consob che della battaglia sportiva. La Juventus ha subito negli ultimi anni penalizzazioni lampo e processi compressi, come nel caso plusvalenze, dove la condanna è arrivata in tempi record e con punti di penalizzazione calcolati “a tavolino” per escludere il club dalla Champions. Questa assenza di voce non è solo un problema di immagine: diventa un fattore che incide direttamente sul campo. Senza una società pronta a difendere i propri uomini, la squadra appare fragile e demotivata. Dal silenzio alla scelta strategica Ed è qui che nasce il vero dilemma: piegarsi al sistema o combatterlo. La convinzione diffusa è che, se le battaglie legali di Agnelli e Giraudo dovessero proseguire, la Juventus rischierebbe di essere distrutta. Non importa quante sentenze favorevoli possano arrivare: se non vengono fatte valere nei confronti della FIGC, il risultato sarà sempre lo stesso. A chi non si piega, il sistema lascia solo le briciole che cadono dal tavolo. Il collegamento con la giustizia sportiva è inevitabile. Antonio Giraudo, radiato dopo Calciopoli, ha riaperto la battaglia legale chiedendo al tribunale di Roma di rimettere la questione alla Corte di Giustizia Europea (CGUE), contestando l’incompatibilità della giustizia sportiva italiana con il diritto comunitario. Parallelamente, Andrea Agnelli ha portato il suo ricorso sul caso plusvalenze davanti alla CGUE. Se queste cause dovessero avere esito favorevole, potrebbero scardinare l’intero impianto della giustizia sportiva italiana. Ma proprio qui si innesta la contraddizione: la società sembra intenzionata a restare fuori dalla battaglia, lasciando ad altri il compito di combattere. Gravina, UEFA e il riavvicinamento Il silenzio della Juventus trova spiegazione anche nei rapporti con la Federazione. Gabriele Gravina, oggi vicepresidente UEFA, ha tessuto relazioni strette con Elkann per favorire il riavvicinamento del club ai vertici istituzionali. La strategia sembra chiara: non pestare i piedi, rientrare nei ranghi, sopravvivere senza conflitti. Ma questa scelta ha un prezzo altissimo: la perdita di identità. La Juventus, storicamente simbolo di forza e autonomia, appare oggi una società “inesistente”, incapace di difendere i propri colori. UEFA, Superlega e il contesto internazionale Il silenzio della Juventus non si spiega solo con i rapporti interni alla FIGC, ma si inserisce in un quadro più ampio: quello della sfida alla UEFA e del progetto Superlega. Florentino Pérez, presidente del Real Madrid, ha ribadito con forza che la Superlega non è una vittoria morale, ma uno strumento concreto per abbattere il monopolio UEFA e costruire un nuovo modello competitivo. Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea, che ha riconosciuto l’illegittimità del monopolio UEFA, Pérez ha parlato di “vittoria netta” e ha annunciato che il club è pronto a chiedere risarcimenti e ad organizzare la competizione. La sua linea è chiara: non basta vincere nei tribunali, bisogna tradurre quelle vittorie in un progetto reale, capace di cambiare il calcio europeo. E qui si apre il contrasto con la Juventus. Nell’ultimo Consiglio di Amministrazione, il presidente Gianluca Ferrero ha chiarito che non ci saranno “soldini” per la Juve, non perché non spettino, ma per non irritare il potere e mantenere rapporti distesi. Una scelta che non appare come strategia, ma come resa preventiva: allisciare il pelo al sistema, tranquillizzarlo, rinunciare a rivendicare ciò che sarebbe legittimo.Il risultato è un paradosso: mentre Pérez incalza e vuole trasformare le sentenze in azione, la Juventus si limita a sopravvivere, accettando di muoversi a compartimenti stagni, facendo ciò che viene imposto e non ciò che sarebbe giusto. Non si tratta di autonomia, ma di convenienza. Dal vertice al campo: arbitraggi e motivazione Il malessere non nasce solo dai vertici. Sul campo, la Juventus subisce un insieme di condizioni che logorano: calendari sfavorevoli, direzioni arbitrali che interrompono il gioco, media ostili che innervosiscono i calciatori, assenza di fuoriclasse capaci di sopperire a questi gap. Gli episodi sono emblematici: Vlahovic bloccato da Doveri, Locatelli fermato su una rimessa veloce, insulti razzisti tollerati. In uno stadio ostile, dove per 90 minuti si urla “*”, la motivazione diventa fragile. E senza una società pronta a difendere i propri uomini, la demoralizzazione è inevitabile. Allenatori e società: un binomio inscindibile Il dibattito sugli allenatori – Spalletti meglio di Tudor, ipotesi Guardiola – si riduce a un punto: senza una società forte, nessun tecnico può incidere. La centralità della società nei risultati è evidente: la differenza tra vincere e perdere non è solo tattica, ma politica e gestionale. Dal campo alla curva: la voce dei tifosi E quando la società tace, la comunità juventina cerca di supplire. Si invoca maggiore partecipazione, più iscritti alla Fondazione, più rumore allo stadio. Si guarda con invidia alla compattezza di altre tifoserie, mentre allo Stadium prevale un pubblico borghese e rassegnato. La rabbia cova, ma manca ancora la scintilla che trasformi la protesta in azione. La Juventus non è solo una società: è la sua storia, la sua gente, la sua memoria. Conclusione: la domanda che resta aperta La Juventus vive un paradosso: società silente, tifosi divisi, squadra demotivata. Il vero nodo non è il rigore negato, ma la scelta strategica: piegarsi al sistema o combatterlo. Le battaglie legali di Agnelli e Giraudo potrebbero scardinare l’impianto della giustizia sportiva, ma la società sembra intenzionata a restare fuori, accettando solo le briciole.La Superlega poteva essere un’occasione di riscatto, ma la Juventus ha scelto di non combattere. E allora la domanda resta: rivogliamo la Juventus che onori la Sua Storia e la propria Dignità, la Juventus antesignana e visionaria, autonoma e combattiva, capace di sfidare i poteri e di dettare il futuro del calcio, oppure ci accontentiamo di una Juventus integrata nel sistema, buona e silente e ciononostante, in Italia ed in Europa, costantemente bistrattata, ridotta a comprimaria e mai protagonista?- 141 risposte
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Scacco matto alla Regina: la Juve sacrificata sulla scacchiera del sistema
BornOnThe5ofMay ha risposto a BornOnThe5ofMay Discussione Juventus forum
Li incassa, ma mica muove denaro in Italia. Noi siamo la società trainante nel nostro sistema, sempre avanti, primo stadio di proprietà, prima u23 in C, vagonate di denaro speso nel calcio femminile. Eppure.. -
Scacco matto alla Regina: la Juve sacrificata sulla scacchiera del sistema
BornOnThe5ofMay ha risposto a BornOnThe5ofMay Discussione Juventus forum
Invece l’inda cosa muove a livello economico in Italia? (Ndrangheta a parte) -
Scacco matto alla Regina: la Juve sacrificata sulla scacchiera del sistema
BornOnThe5ofMay ha risposto a BornOnThe5ofMay Discussione Juventus forum
Quindi, lasciando stare il lato sportivo, ossia arbitri & co., mi stai dicendo che dal punto di vista della giustizia sportiva, non c’è alcuna anomalia nella disparità di trattamento di fattispecie identiche nei confronti della Juventus? -
Scacco matto alla Regina: la Juve sacrificata sulla scacchiera del sistema
BornOnThe5ofMay ha risposto a BornOnThe5ofMay Discussione Juventus forum
Comprendo perfettamente, ma purtroppo siamo in una situazione completamente diversa da quella del Real. Ti hanno dimostrato con due inchieste farlocche e anni di arbitraggi chimici quanto è facile distruggerti. Andare allo scontro non farebbe che allungare il nostro purgatorio a tempo indeterminato, perché non abbiamo minimamente la forza, sportiva e politica di reggere l’urto -
Scacco matto alla Regina: la Juve sacrificata sulla scacchiera del sistema
BornOnThe5ofMay ha risposto a BornOnThe5ofMay Discussione Juventus forum
Infatti il nostro sistema sta marcendo…perché a chi lo amministra interessano solo la poltrona e i 30 denari del bandito sloveno -
Scacco matto alla Regina: la Juve sacrificata sulla scacchiera del sistema
BornOnThe5ofMay ha risposto a BornOnThe5ofMay Discussione Juventus forum
Tu dici che una contestazione dei tifosi smuoverebbe gli austeri sabaudi dai loro scranni? Mah… -
(Gds) "Test con la Juventus Next Gen alla Continassa, la squadra di Spalletti ha vinto 2-1"
BornOnThe5ofMay ha risposto a Vs News Discussione Juventus forum
Non è dato saperlo -
(Gds) "Alla Continassa iniziate le prove della difesa a 4, resta da capire il modulo: 4-3-3 e 4-3-1-2 in ballo"
BornOnThe5ofMay ha risposto a Vs News Discussione Juventus forum
E Del Piero all’età di Yildiz in che ruolo giocava??? -
Juventus - Torino 0-0, commenti post partita
BornOnThe5ofMay ha risposto a homer75 Discussione Juventus forum
Che occasione sprecata -
Bastoni sei tu?
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Bastoni sei tu?
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Credevo ci servisse un centrocampista. Ce ne servono almeno due
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Secondo me M spoiler, non è milan
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Come la disperazione di Gila..
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Locatelli errori orrendi
