Gianni Peccati

adesso voglio la collab: maglia juve arancione con la 10 e la scritta trump placcata oro limited edition

di solito i brasiliani allignano male alla Juve, poi ci sono le eccezioni tipo Bremer o Emerson ma sono, per l'appunto, eccezioni. se fosse per me - di base - direi no ad argentini, brasiliani e slavi perchè instabili ed inaffidabili. e no agli africani per via della coppa d'africa. con le dovute eccezioni. ma ad esempio osimhen non mi pare weah padre, ederson non mi pare kakà (al di là del ruolo), wesley difficilmente è il nuovo roberto carlos ecc.

infatti de che? non è che perchè uno è sbagliato allora l'altro è giusto o viceversa. Cr7 è arrivato a 33 anni e alle spalle aveva una squadra più debole del real e mezza bollita. e questo proprio perchè negli anni precedenti hanno fatto errori marchiani di mercato. il tutto fermo restando che anche cr7 a conti fatti è stato palesemente un errore ancora più grave. anzi, ulteriore ragione per cui l'acquisto di higuain è stato sbagliato: ha dato il là agli acquisti-champagne populisti fatti di pancia invece che con il cervello sperperando centinaia di milioni tra cartellini e stipendi. la traiettoria di quella politica iniziata con marotta e portata al suo culmine dal genio Agnelli la conosciamo tutti. lla decisione di comprare higuain è stato l'inizio della fine (non incolpo il ragazzo sia chiaro, ma chi l'ha scelto)

a me pare abbastanza palese perchè fosse un investimento sbagliato: 1. per spadroneggiare in italia non ne avevamo bisogno, vincevamo già tutto da anni senza di lui e c'era un gap incolmabile con i rivali 2. a noi interessava vincere la CL, ma il giocatore che non era più un ragazzino, aveva dimostrato palesemente più e più volte di essere troppo fragile mentalmente quando si alza la pressione psicologica (ergo ottimo per i campionati, unfit per le competizioni ad eliminazione diretta). non a caso dal real era finito al napoli... mica al bayern ad esempio 3. il tutto per la modifica cifra che conosciamo e all'età che aveva, infatti non sono più riusciti a rivenderlo il suo acquisto è stato palesemente un errore strategico. marotta si è ritrovato tra le mani il malloppo di pogbà e non sapeva come reinvestirlo saggiamente, e allora per populismo, per provincialismo, per ego personale nei confronti di DeLa e più in generale del calcio italiano ha comprato sto qui. ma non era ciò che veramente aveva bisogno lo juve in quel momento per fare un salto di qualità europeo (quella stessa estate per poco più di un terzo di quella cifra il chelsea prese kantè ad esempio)

i giovani italiani hanno comunque ancora un ordine di grandezza tale per cui, statisticamente, sono numeri più che sufficienti per tirare fuori una 40ina di calciatori da nazionale di alto livello. a seconda delle epoche, poi, ci sono state nazionali forti di paesi che hanno una frazione degli abitanti italiani: olanda, belgio, croazia, portogallo, la stessa spagna ha una decina di milioni di abitanti in meno dell'italia. ieri siamo stati presi a pallate dalla norvegia, che ha 5 milioni di abitanti, neanche un decimo dell'italia. l'anno scorso dalla svizzera, che non arriva a 9 milioni. ricordo poi che, come nazione, mentre decenni fa primeggiavamo nel calcio nel mentre facevamo schifo in atletica, nuoto e tennis. oggi è l'esatto contrario. come mai in quegli sport oggi si va bene e nel calcio facciamo schifo? eppure la popolazione da cui si estrai gli atleti è sempre quella. ergo non è questione demografica (per quanto avere una popolazione maggiore aiuti, non c'è dubbio) è questione di politiche federali (e dei club) di lungo periodo. che evidentemente non solo si sono rivelate erronee, ma mi pare che non sia stato neanche capito visto che non ci sono stati cambiamenti significativi negli ultimi anni. ...e tra l'altro se mentre invertire i trend demografici a tavolino è pressoché impossibile, e in ogni caso occorrerebbero decenni per vederne i frutti, cambiare le politiche del calcio, in teoria, si può fare con molta più facilità e vedere risultati in tempi molto più brevi.

più che dei comolli avremmo bisogno dei coduri

in realtà la proprietà è impegnata con l'atto supremo di programmazione, scegliere i dirigenti. buoni o cattivi lo vedremo col tempo. ma ad oggi non c'è nulla di più importante e strategico di ciò. il resto non è altro che una conseguenza di questa scelta. non è programmazione prendere conte che ti fa spendere e spandere per giocatori sull'orlo della bollitura ed è un allenatore che dura in media 2 anni in un club e combina nulla in europa. non è programmazione prendere il quasi 70enne gasperini, che mai ha allenato una top, a parte l'inter una quindicina di anni fa in cui è durato quanto un gatto in tangenziale.

ma non è vero! la vecchia dirigenza, che tutti siamo concordi che debba sloggiare, in realtà non ha ancora sloggiato ma è ancora lì. tecnicismi burocratici, ci vorrà ancora qualche giorno. la nuova dirigenza, di conseguenza, non ha potuto ancora insediarsi. e tra l'altro non è manco completa perchè al nome di comolli dovrebbe aggiungersi almeno un secondo nome. che dovrebbe essere tognozzi ma non ci sono ancora certezze. è ovvio che in un vuoto di potere come quello attuale non riesci a chiudere per un allenatore. tra l'altro un allenatore, nei fatti, lo abbiamo e siamo ancora a maggio. keep calm.

ormai è da almeno 20 anni che per una squadra di alto livello quello che realmente conta è la dimensione internazionale. il campionato nazionale alla fine serve solo in chiave qualificazione alle coppe europee, champions, ovviamente, in primis. poi, certo, vincere lo scudetto fa sempre piacere, soprattutto se non lo vinci da anni, o per sfottere l'amico di altra squadra al bar o in ufficio, ma in un'ottica di competitività strutturale non è quello il punto. in questo contesto, Conte è il numero uno, forse a livello mondiale, nel risanare sportivamente una squadra reduce da annate modeste e portarla a vincere lo scudetto in brevissimo tempo ma come ben sappiamo non è in grado di garantire adeguate performance a livello internazionale. non è neanche adatto ad assecondare un progetto di competitività strutturale per il suo club perchè è professionalmente instabile e ramingo. e a 55 non è più un pischello, è un allenatore fatto e finito. con un track record consolidato, nel bene come nel male. non c'è bisogno di conte per riuscire, non a vincere lo scudetto ma, a qualificarsi tra le prime 4. pur nella loro infinita mediocrità le ultime stagioni stanno qui a dimostrarlo. non c'è neanche bisogno di conte per vincere una champions, perchè non ne è capace, ad oggi dopo almeno una quindicina di anni che allena ad alto livello si può tranquillamente dire che non è il suo ambiente naturale. non c'è neanche bisogno di conte per rendere solida e strutturale la capacità competitiva di un club perchè al massimo in club è rimasto 3 anni (ed era proprio la Juve, altrove al max due anni) e predilige far spendere e spandere il proprio club per giocatori maturi e costosi sull'orlo della bollitura. aggiungiamoci poi l'aspetto umano e di ethos juventino, dell'allenatore-schettino che fugge ad inizio stagione (non capendoci un catzo, visto che poi la juve dopo di lui ha continuato a vincere sistematicamente per anni, in italia, e arrivando due volte in finale di champions, la prima proprio l'anno che iniziò con la sua fuga) e ti tradisce andando in posti come inter, soprattutto, e napoli. quindi, a che pro conte? l'unica ragione logica per prendere conte è lo scenario in cui lui sia, nonostante tutto, l'unico prendibile sul mercato degli allenatori con un certo standing. ma nel momento in cui lui non fosse prendibile o altri nomi buoni siano prendibili (non sta a me dirlo), il non arrivo di conte è da vivere con una serenità assoluta, se non addirittura con felicità autentica.

non avete capito, Comolli viene ad allenare

pensavo assomigliasse ad un panino

io non voglio manco conte, figuriamo oriali

basta con le minestre riscaldate. dopo allegri 2 adesso sembra arrivi conte 2. nel mezzo si legge di un ritorno della bbc in altra veste. scelte populiste figlie del non saper realmente che pesci prendere. conte sì un buon allenatore per fare bene nella provincia italica ma con limiti enormi pluricertificati a livello internazionale e nel gestire un ciclo vincente, scelta dal respiro cortissimo. basta, basta, basta! usciamo da questo loop conte-allegri-bbc che va avanti da 15 anni. andiamo avanti. con criterio. non scegliere il pseudo nome all'ultima moda, vedasi Motta, che poi risulta essere unfit per il ruolo. e col senno di poi non ci voleva un genio. non saprei fare un nome specifico. ma direi 1. niente minestre riscaldate, 2. un allenatore "nuovo" di qualità e di respiro internazionale ma con un solido cv alle spalle. per intenderci niente, pioli o mancini, per prendere quei nomi lì allora mi tengo tudor

le ore magari no, ma è improbabile che ci sarà l'anno prossimo.

ricorda la camminata leggiadra del primo giorno del secondo Pogba