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ilsenzasonno7

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  1. Cabal secondo me ha futuro più nei 3 dietro che da esterno. In quel ruolo si può alzare e dare appoggio alla manovra. Comunque speriamo che si rimetta come si deve...
  2. Dopo il lavoro enorme fatto da Brambilla su di lui posizionandolo a sinistra ed abbassandogli la posizione permettengìdogli così di usare la sua atleticità, giustamente lo si manda in prestito visto che sulle fasce è tornato il colpitore di bersagli umani. Neanche provato nelle amichevoli... A novembre quando Kostic sarà costretto a giocare causa infortuni, ci sarà da divertirsi (per modo di dire)...
  3. ilsenzasonno7

    Juventus - Reggiana 2-2, commenti post partita

    Partiamo dal presupposto che questa partita conta meno di zero, ci sono carichi di lavoro differenti sulle gambe, ecc. Quindi inutile parlare di schemi o del 343 (orrido per come lo imposta Tudor) piedi di corridori in cui l'unica fonte di gioco è Yildiz. Invece preoccupante invece è che nei 22 in campo di oggi più della metà dovrebbero essere ceduti (e vorrebbero molto probabilmente). L'unica cosa che per me resta imbarazzante è che Kostic continui ad essere considerato e che un Pietrelli non faccia neanche un minuto. Già auspicavo una sua convocazione per il mondiale, invece al contrario di come avviene in altre squadre si preferisce dar spazio a gente finita.
  4. Altro agente che andrebbe allontanato dai nostri assistiti. A quelli neanche neanche Milim un altro po' andrebbe ceduto... p.s. Ripensadoci bene (e subito) il polacco glielo appiopperei anche con l'utilizzo di Bartolini a nostro carico...
  5. Segna due eurogol e fa vincere uno Scudetto storico: a 14 anni è pronto a firmare per la Juventus! Il classe 2011 Deni Duka farà il grande salto: dopo aver fatto sognare il Padova vestirà la maglia bianconera Ci sono sogni destinati a non svanire all'alba. Ma che durano più del previsto, anche quando si è vigili, anche quando si guarda la realtà con gli occhi aperti, spalancati. Sì perché Deni Duka quei due gol in finale Scudetto contro la Roma probabilmente se li sogna tutt'ora. Quella domenica 25 maggio a Recanati è ancora impressa nella sua mente, come biasimarlo d'altronde. Quei due gol da fuori area, la festa conseguente e la coppa al cielo. Quando si pensava che forse, in quel momento, non sarebbe potuto accadere nulla di migliore. E a due mesi di distanza da quella storica giornata, forse qualcosa di migliore è stato recapitato a Duka: il classe 2011 diventerà un nuovo giocatore della Juventus. IL SOPRANNOME L'ingegnere. Soprannome semplice, significato di facile intuizione. Per le traiettorie che riesce a creare, per le geometrie che porta in campo. Davanti alla difesa in mediana o come mezzala, poco cambia. Alto, già con un fisico interessante per la giovane età, con doti balistiche impressionanti. Sì perché il gol che ha sbloccato la finale Scudetto contro la Roma arriva proprio dai suoi piedi: palla sporca ad uscire dall'area e botta in diagonale da lontanissimo. C'è chi lo definisce eurogol e chi lo definisce semplicemente "un gol alla Duka". Oppure il secondo, quello valido per la doppietta personale e per la vittoria del Tricolore. A tre minuti dal triplice fischio, col risultato bloccato sull'1-1: palla ad uscire, quasi fotocopia, e tiro perfetto che si insacca all'incrocio dei pali. JUVENTUS SPAZIALE Okoumassoun, Esposito, Laganà, Paesanti, Albanese e... Duka. Se non è una campagna acquisti fantascientifica questa, forse andrebbe rivisto il significato della parola. Il centrocampista classe 2011, a meno di clamorosi ribaltoni dell'ultimo minuto, lascerà quindi il Padova da Campione d'Italia. E vedrà continuare il suo sogno in una delle squadre migliori d'Italia: la Juventus. Con il bianconero cucito addosso, con il soprannome di "ingegnere" sulle spalle e con tanta voglia di dimostrare nonostante il titolo appena conquistato: Deni Duka diventerà un nuovo giocatore della Vecchia Signora. Da Sprint e Sport
  6. @papia Manca Christian Laruccia (2011), ed io non scarterei neanche Grelaud. Nell'under 17 (2023/2024) era uno dei più importanti, e quest'anno è rimasto impantanato nel gruppo abnorme composto da 2005-2006-2007...
  7. Sinceramente quest'anno mi aspetto di vedere Grelaud.
  8. Giocatori completamente diversi. Destiny ha una gamba esplosiva e ama partire largo, principalmente a sinistra. Però non è un giovane di sola corsa e strappi, diciamo che a lui piace tanto fare la giocata. Già dall'under 14 si vedeva la differenza con i coetanei della sua categoria. Nell'under 15 ha fatto faville nel trio d'attaccio con Paonessa in mezzo e lui e Corigliano a supporto. Quest'anno è stato assente per infortunio fino a novembre/primi inizi di dicembre e dopo una partita con l'under 16 è stato spostato definitivamente in under 17. Qui ci sono un po' di azioni e gol... Andando sul thread "notizie e commenti sulle catogorie under 17..." e scorrendo le pagine potrete vedere tanti dei gol fatti quest'anno...
  9. Erano già uscite voci sul suo rinnovo... Rinnovo fino al 2028 e promozione in Serie C in vista, il tutto a 17 anni: la Juventus blinda il trequartista Il talento argentino si è dimostrato subito giocatore di valore e i bianconeri puntano davvero forte su di lui Un nome e una squadra da segnarsi: Francisco Martin Barido e la Juventus. In un'estate di grandi manovre e cambiamenti, il club bianconero ha trovato una certezza che fa sorridere: il giovane trequartista argentino, classe 2008, non si muoverà da Torino. La Vecchia Signora ha deciso di puntare forte su di lui, respingendo con fermezza le lusinghe di club spagnoli e portoghesi. IL TALENTO CHE INCANTA Barido non è solo un nome tra tanti nel vivaio juventino. È un potenziale crack, un diamante grezzo che la dirigenza vuole coltivare con cura. La sua visione di gioco e i colpi di classe lo hanno reso protagonista assoluto nelle categorie giovanili, tanto da guadagnarsi il paragone con Kenan Yildiz. Ma cosa rende Barido così speciale? La risposta è semplice: talento puro. Le sue prestazioni hanno già fatto parlare di sé, incantando osservatori e appassionati. Ora, però, si entra nella fase decisiva della sua carriera dopo le 7 reti in 13 partite nello scorso campionato con l'Under 17 bianconera. UN FUTURO BIANCONERO La Juventus non ha alcuna intenzione di privarsi di Barido. Il suo contratto, in scadenza tra 11 mesi, è già oggetto di trattative per un rinnovo fino al giugno 2028. Le sensazioni che filtrano sono positive: c’è fiducia reciproca e la volontà comune è quella di proseguire insieme il percorso. La strategia è chiara: il classe 2008 inizierà la nuova stagione con la Primavera guidata da Simone Padoin, ex calciatore bianconero con 5 Scudetti all'attivo che ha appreso anche tanto dell'ambiente juventino avendo fatto parte per alcuni anni dello staff di Massimiliano Allegri in prima squadra. Se tutto andrà secondo i piani, tra gennaio e febbraio il giovane argentino potrebbe fare il grande salto nella Next Gen di Massimo Brambilla. IL PIANO NEXT GEN Il progetto per Barido è ambizioso ma ben definito. La Juventus vuole costruire attorno a lui un percorso tecnico e umano che lo accompagni passo dopo passo verso l’élite del calcio. La futura promozione nella Next Gen non è solo un traguardo, ma un passaggio fondamentale per il suo sviluppo. È un processo graduale, pensato per far sbocciare il giovane «diez» nel calcio dei grandi. E mentre i club esteri tentano di sondare il terreno, la Juventus respinge ogni tentativo al mittente. UN INVESTIMENTO PER IL FUTURO Francisco Barido rappresenta dunque un investimento per il presente e per il futuro della Juventus. Il club bianconero lo vede come una delle gemme più preziose del suo vivaio e vuole coltivarlo con la stessa cura riservata ai veri diamanti grezzi. I paragoni illustri si sprecano e a Torino sognano che anche Barido possa un giorno lasciare il segno allo Stadium. Tutto dipenderà dalla sua crescita e dalla capacità del club di accompagnarlo nel modo giusto. Ma il talento, quello, non si discute. In un mondo del calcio sempre più competitivo, la Juventus ha scelto di investire su un giovane che promette di essere una delle stelle del futuro. E chissà, forse un giorno, il nome di Francisco Barido risuonerà tra i grandi del calcio mondiale. Da "Sprint e Sport"
  10. A 14 anni è il gioiello più prezioso del vivaio! La Juventus blinda il proprio baby bomber Il classe 2011 Matthew Elliot Osasenaga rinnova per due anni con la Vecchia Signora Nella vita, come nel calcio, ci sono treni che passano una sola volta. Matthew Elliot Osasenaga non solo è riuscito a salire su quello giusto, ma ha anche imparato a guidarlo. Il talento non ha bisogno di troppo tempo per brillare, ma ha bisogno del contesto giusto. E la Juventus, con il suo settore giovanile tra i più prestigiosi d’Italia, è diventata la casa perfetta per far crescere questo giovane diamante grezzo. Piccolo di statura ma enorme per impatto, Elliot ha già dimostrato che le dimensioni non contano quando si ha esplosività, velocità mentale e piedi educati. E ora il futuro si colora ancora di bianconero: rinnovo biennale, fiducia totale. FRECCIA JUVENTINA Arrivato solo due anni fa dal Cenisia, Matthew Elliot ha impiegato poco a lasciare il segno a Vinovo. Dieci reti stagionali e una presenza costante nella manovra offensiva lo rendono uno dei punti fermi della Juventus classe 2011. Il suo baricentro basso, unito a gambe esplosive e un pensiero calcistico rapido, gli permette di sgusciare via tra le maglie avversarie come una freccia impazzita. Non è solo finalizzatore, ma anche creatore di gioco, perfetto complemento di un altro giovane bomber in ascesa: Riccardo Monte. Insieme formano una coppia d'attacco che fa scintille, con movimenti coordinati e una chimica rara per la giovane età. RINNOVO CHE SA DI PROGETTO La Juventus, attenta a blindare i suoi gioielli più promettenti, ha scelto di puntare su di lui per i prossimi due anni. Un segnale chiaro: Elliot non è solo un prospetto interessante, è una vera e propria risorsa da valorizzare. Il rinnovo non è solo una firma su un contratto, ma un patto di fiducia reciproca tra club e giocatore, un impegno verso un futuro da costruire passo dopo passo, gol dopo gol. Perché se il talento è un dono, coltivarlo è una responsabilità. E la Juve sembra pronta a farlo con cura, pazienza e visione. Da "Sprint e Sport"
  11. Ogni tanto è uscito l'argomento sul bisogno o meno dell'under 18 e ne abbiamo parlato nel thread "Notizie e commenti sulle categorie Under 17, Under 15 e tutte le età". Per me questa non è una bellissima notizia per vari motivi: Con la riforma (imbarazzante) che ha trasformato la primavera in una vera e propria under 20, molti dei ragazzi che escono dall'under 17 si ritrovano a non giocare a causa dell'accumulo di giovani che si va a creare. Basta pensare che quest'anno avevamo Vacca e Ripani entrambi classe 2005 al terzo anno di primavera, e ragazzi 2007 che praticamente non hanno visto il campo, o giovani come un Leone che in Under 17 nella stagione 2023/2024 aveva ben figurato che sono stati mandati in prestito. Cosa che era avvenuta anche con Biliboc l'anno scorso. Questo discorso ti limita anche sulla possibilità di far saltare le categorie ai vari talenti che abbiamo, infatti per esempio un Corigliano invece che mandarlo in under 17 avresti avuto la possibilità di mandarlo in Under 18, perché in Under 20 c'è già da lanciare Barido. E così via dicendo per esempio con Salvai, ecc.
  12. ilsenzasonno7

    Real Madrid - Juventus 1-0, commenti post partita

    Comunque lo schema di Tudor si può riassumere in: - palla a Thuram sperando che ti porti la palla strappando per 30 metri; - palla a Yildiz-Conceicao sperando che si inventino la giocata; Per il resto squadra che nasce e muore in un calcio (praticamente) posizionale.
  13. ilsenzasonno7

    Real Madrid - Juventus 1-0, commenti post partita

    Il "dai che mancano 2 minuti" simboleggia quello che rappresenta questa società in questo momento. Questa competizione dopo queste 4 partite non ci restituisce quasi nulla a livello squadra. Yildiz e poco altro. Conferma in maniera ASSOLUTA che alcuni giocatori acquistati come se uno avesse avuto le bende sugli occhi DEVONO essere ceduti. Il problema è chi sarà il folle a prendersi i vari Kelly-Koopmeiners-N.Gonzalez-Vlahovic-ecc, perché la lista è lunga. La nostra squadra manca di qualità. Poi ci sarebbe il capitolo allenatore, ma lasciamo perdere...
  14. Si erano fatte co i piedi (speciamente Xena) però diciamo che in Italia hanno avuto un po' di seguito.
  15. Esatto. L'altro giorno ne ha dette di ogni contro Pestrianni. 19 anni... Comunque la frase di prima è grave per un telecronista.
  16. trevisani. "è talmente antisportivo (riferito all'allenatore dellqa Fluminense) che dovrebbe quasi essere legalizzata la reazione". Che SCHIFOSO!
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