Gerry La Rana

Anche dal punto di vista fisico sembriamo una RSA. A noi non basterebbe una rosa di 40 giocatori per fare una stagione.

la peracotta League

quante fregnacce che racconta questo

vabbè ma ormai la lega italiana è una barzelletta che non fa nemmeno ridere

pazzesco che abbiano messo la linea del fuorigioco sul centrale e non sul difendente esterno

Praticamente stagione terminata. Ora lui si trova spalle al muro anche sulla questione contrattuale. Quando tiri troppo la corda rischi di pagarla.

Alla grande. Perin ne gioca 10 all'anno, Rugani anche meno, Pinsoglio é praticamente un soprammobile. Tre fuori per infortunio muscolare. Si, al caminetto di casa sua sul divano.

Se dopo tre mesi di allenamenti e a quasi un anno dall'operazione per risolvere la pubalgia siamo ancora qui a farlo giocare 10 minuti ogni due partite, significa che il problema è cronico. E mi pare abbastanza grave che non lo abbiano rilevato in fase di visite mediche pre-firma.

La parte più interessante è quella finale in cui ipotizza Yildiz punta centrale. Sono perfettamente d'accordo con questa visione che rimarrebbe molto più lucido senza dover di fatto rincorrere i terzini e scalare a centrocampo. In quel ruolo ci vedo piuttosto Openda da terzo nel 4-3-3.

Nessuno lo mette in dubbio. Quello che volevo esporre è che si è rotto male nel peggior momento possibile per uno in scadenza di contratto.

Infortunio che per lui arriva nel momento peggiore possibile. Se come pare dovesse finire sotto i ferri, la sua stagione sarebbe definitivamente compromessa e a giugno va in scadenza, senza nemmeno la vetrina dei mondiali per mettersi in mostra visto che la Serbia non è qualificata.

Yildiz falso nueve, Conceicao/Zhegrova a destra, Openda a sinistra in un bel 4-3-3. Ma se proprio devo scegliere uno dei due per giocare centravanti metto David.

Tutt'altro che un'idea peregrina. Anche io ci avevo pensato, poi il fatto che Spalletti in conferenza abbia ribadito che per lui Openda e David siano due prime punte mi ha un po' spento questa ipotesi.

Esatto, lo disse anche Giuntoli che a gennaio sarà il nostro acquisto.

Infortunio pesante che riduce ulteriormente le già poche soluzioni offensive che siamo in grado di proporre. Ora come ora o David e Openda si danno una svegliata o si rischia una deriva, specie visti gli impegni di dicembre.

Siamo ancora molto lontani da esprimere una parvenza di gioco accettabile, ma allo stesso tempo le lacune tecniche che emergono sono difficilmente superabili. L'infortunio di Vlahovic è una mazzata anche vedendo il rendimento di chi ha dietro, ma sia mai che possa aprire a nuove varianti tattiche.

Almeno si sta riuscendo a ritagliare una sua dimensione, altrimenti sarebbero stati 60 milioni buttati al vento. Questo è già un primo merito da assegnare a Spalletti.

Potenzialmente un primo rinnovo potrebbe arrivare dentro i limiti salariali attuali. E andrebbe fatto al piú presto onde evitare problematiche per il prossimo biennio sia in caso di permanenza sia se si dovesse decidere malauguratamente di cederlo.

Portiere quantomeno dignitoso con una certa autorevolezza espressa in campo e negli spogliatoi

Ha lacune evidenti che deve smussare in fretta. Sbaglia quasi sistematicamente l'ultima decisione anche quando prima ha fatto tutto benissimo. Non so quanto si possa lavorare su questo aspetto perché la freddezza e la lucidità fanno parte più del bagaglio caratteriale che tecnico.

A me le interviste di Spalletti e le sue conferenze mi hanno sempre fatto scassare dal ridere. Se proprio dobbiamo andare a rotoli almeno ci andiamo di buonumore.

Notizia pessima perchè era in condizione e fra quelli davanti è la punta centrale che dà più garanzie. Ora però le responsabilità vanno sulle spalle di David e Openda. O dimostrano qualcosa o siamo nelle grane.

Mani nei capelli per ciò che abbiamo visto negli ultimi anni

Cominciamo a battere il Pafos che non è per nulla scontato. Dopodiché l'anno scorso a 11 punti la dinamo zagabria venne eliminata, quindi può non essere sufficiente anche farne altri 5.

Non si parla solo di risultati, ma di ciò che era e ciò che rappresentava il club. Lo stile, il modo di lavorare, la disciplina, la scelta dei giocatori, la proprietà.