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Di solito la duttilità degli allenatori di seconde squadre e primavera è un requisito essenziale del loro lavoro. Si devono adattare a quello che è il modulo prevalentemente usato dalla prima squadra, per ovvie ragioni.

Una breve menzione per gli Hearts in Scozia. C'è da essere sorpresi? Dopo l'investimento nella squadra da parte di Tony Bloom (proprietario del Brighton e co-proprietario dell'Union Gilloise in Belgio), credo proprio di no. Il dominio delle ricchissime squadre di Glasgow potrebbe essere giunto al termine. Le risorse finanziarie dell'Heart of Midlothian non possono competere con Celtic e Rangers, ma l'intelligenza e conoscenza matematica del calcio sì. Non scordiamoci che Tony Bloom ha fatto una fortuna con le scommesse sportive e con le consulenze della StarLizard, azienda proprietaria degli algoritmi e dataset più precisi del mondo del calcio, e ha portato un approccio alla MoneyBall in tutte le squadre nelle quali ha investito. Anche chi ha imparato a lavorarci insieme e si è messo poi in proprio, come Matthew Benham di SmartOdds, ha avuto successo (in relazione alla statura del club) con il suo Brentford.

Riera del Celje o McInness degli Hearts. Mi ringrazierete dopo.

Se vuoi il Fabregas della situazione, prendi Riera del Celje.

Il Celje di Riera lo vidi per la prima volta l'anno scorso contro la Fiorentina in Conference, mi fece un'ottima impressione, e per poco non passarono il turno. L'unico problema di Riera dicono sia che gli piace giocare a poker e andare nei casinò. Ma basterebbe tenerlo sotto controllo.

Ragazzi, scusate l'intrusione. Non sono un tifoso juventino ma mi piace il calcio in generale. Io non andrei sui nomi che ho sentito, tipo Spalletti o Palladino. Prendete qualcuno di innovativo. Riera del Celje o McInness degli Hearts, per esempio. Con squadrette e giocatorucci stanno dominando i loro campionati, contro ogni pronostico. Auguri di buona scelta del nuovo allenatore.