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Roland Deschain

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Tutti i contenuti di Roland Deschain

  1. LautaNo (prescritti) L. Alberto (Lazio) Orsolini (Bologna) Dybala (roma) Zapata (torino)
  2. Roland Deschain

    Che allenatore vorreste sulla panchina della Juventus?

    Che Calvo sia "scheggia impazzita" che cerca di crearsi il proprio centro di potere mi pare acclarato.
  3. Roland Deschain

    Che allenatore vorreste sulla panchina della Juventus?

    Sulle dichiarazioni che ha fatto nel tempo, tipo quella sugli scudetti.
  4. Roland Deschain

    Che allenatore vorreste sulla panchina della Juventus?

    Conte non è juventino. a Lecce si sta benissimo
  5. Roland Deschain

    Che allenatore vorreste sulla panchina della Juventus?

    Conte per meno di 12 mln manco si muove. è un tuo parente, che lo chiami per nome?
  6. Roland Deschain

    Che allenatore vorreste sulla panchina della Juventus?

    Direi di sì.
  7. Roland Deschain

    Che allenatore vorreste sulla panchina della Juventus?

    Ci sono nomi impossibili nel sondaggio, tipo gasperini, klopp e zidane. Conte è bruciato, oltre a volere uno stipendio spropositato e una campagna acquisti da 200 mln. Rimangono Motta e Italiano, se la giocheranno loro due. Prima vorrei una società...
  8. Ce lo chiediamo in tanti, e penso ci diamo tutti la stessa risposta.
  9. Finalmente qualcuno apre gli occhi su costui... Quello dei colori del loro logo
  10. Calvo è uno alla montezemolo: ciò che tocca muore. Eh perché a Milano sono meglio...
  11. Roland Deschain

    Il futuro di Chiesa: cosa fare in estate?

    Vendere al primo che ci casca.
  12. Roland Deschain

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Può andar bene come inizio, è gradevole non troppo pesante
  13. Roland Deschain

    Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

    Sto seguendo una sfida lanciata dalla biblioteca del mio paese (o meglio, l'ho finita l'altro ieri ) e ne approfitto per riepilogare qualche lettura fatta in sti mesi, sperando di condividere qualcosa di utile. Ah, alla fine sono riuscito ad arrivare a 30 libri l'anno scorso I sogni non sono in discesa (S. moro): Come immaginabile, libro che parla di montagna, scalate, ma soprattutto della dimensione interiore e della sua crescita. Non mi dilungo tanto, dico che è una lettura consigliatissima per chi, come me, ritrova la pace interiore davanti alle cime e tra i boschi. Il silenzio uccide (D. Koontz) e seguenti - 5 libri : Saga thriller in 5 volumi. Bella l'idea di fondo, ovvero (SPOILER MA NEANCHE TANTO, anche perché si capisce nelle prime 50 pagine, o nel risvolto di copertina...) la presenza di una cospirazione finalizzata al controllo della mente umana, avversata dall'eroina Jane Hawk. Avvincente, anche se secondo me frettolosa nella chiusura... L'impressione è che non sapesse più come uscirne e abbia affrettato un po' la cosa. Resta comunque una lettura piacevole. Oppenheimer. Trionfo e caduta dell'inventore della bomba atomica (K. Bird, M. Sherwin): Il libro alla base del film trionfatore agli oscar. Dettagliat(issim)o, ripercorre la vita di J. R. Oppenheimer dal primo dopoguerra fino alla sua "caduta pubblica", sviscerandone la profondità psicologica e le vicende che l'hanno colpito, oltre a fornire un ritratto nient'affatto lusinghiero della politica statunitense. Meritevole, occhio è che luuuungo (siamo oltre le 700 pagine). Le lacrime del drago (D. Koontz): Storia autoconclusiva, il buon Koontz immagina l'esistenza di un malvagio demiurgo terreno capace anche di fermare il tempo, ma tutto sommato capriccioso (è un ragazzino adolescente). Giù nella valle (P. Cognetti): Storia affine a "le otto montagne", ma meno potente. Rimane comunque una lettura piacevole per chi "vive" la montagna. Le montagne rosa (M. Ossini): Classico libro di Ossini sulla montagna, stavolta è di fatto una guida generale ai luoghi da visitare. Niente di particolare Juventus. Un'ossessione italiana. (M. Zampini): Ebbene sì, ho letto ilbro di zampini. Non è un paese per vecchi (C. McCarthy): Grossa, grossa, grossissima delusione. Libro che ho trovato noiosissimo, con personaggi piatti ed una storia inverosimile. Finirlo è stata un'agonia, e per fortuna è breve. Per me McCarthy rimarrà quello de "La strada". ...che Dio perdona a tutti (Pif): Libro senza né arte né parte, letto per necessità di sfida. Storiella cittadina del confronto tra due ambienti sociali lontani e del diverso modo di vivere la religione: uno la vive per dovere e per apparenza, l'altro non ci crede ma alla fine... Vabbè, non faccio spoiler. Lettura carina da spiaggia e svago, poco più. Il grande Gatsby (F. Scott Fitzgerald): classico degli anni Venti, non mi ha fatto impazzire, come in generale tutto lo stile narrativo di quei tempi. La storia si sviluppa principalmente tramite i dialoghi tra i personaggi, tra i quali "spicca" Gatsby, e francamente non ho ancora capito perché. Dalla sinossi, dovrebbe essere un ritratto dissacrante della vacuità degli USA nel periodo del proibizionismo, ma sinceramente ho fatto fatica a coglierlo... Mi sono trascinato per finirlo, non lo consiglierei. Fiore di roccia (I. Tuti): Libro abbastanza famoso, racconta una storia ispirata alla vicenda delle portatrici carniche della prima guerra mondiale, in particolare nel paese di Timau. Amaro, inevitabilmente trattandosi di prima guerra mondiale, mescola vicende di trincea, emozioni, dinamiche sociali in un sapiente canovaccio. Per me un "must read" per chi, come me, sente le vicende della prima guerra mondiale così vicine (il piave e il monte grappa sono praticamente fuori casa mia). L'ultimo carnevale (P. Malaguti): Distopico ambientato in una Venezia sommersa e trasformata di fatto in un parco giochi, in cui resistono ancora dei gruppi che la rivorrebbero "viva". L'idea è bella, anche se secondo me avrebbe meritato uno sviluppo ancora più ampio, ma la completa comprensione del testo richiede la conoscenza del dialetto, che l'autore fa spesso usare ai protagonisti. Uomini e topi (J. Steinbeck): Non serve che mi dilunghi, il libro è famosissimo, anche se decisamente breve (poco più di 100 pagine). Amaro e disilluso, è un piccolo ritratto dell'america post depressione del '29, ampliato poi in "Furore", in cui si muovono personaggi alquanto peculiari, disposti a tutto pur di racimolare qualche soldo, col sogno di una vita migliore. Mi è piaciuto, a differenza di altri classici letti nel recente passato. Bella mia (D. Di Pietrantonio): Primo libro dell'autrice abruzzese, scritto per "elaborare il lutto del terremoto de L'aquila", come da lei stessa dichiarato. Forse la sparo grossa, ma ritrovo in lei uno stile quasi King-iano: asciutto, dritto alle emozioni e con descrizioni senza troppi fronzoli. La storia è quella di Caterina, una donna che si ritrova a fare i conti col nipote che nella tragedia ha perso la madre Olivia, sua sorella gemella, oltre a sentire il bisogno di un profondo viaggio interiore di elaborazione e crescita. Brava, la inserisco tra i miei autori italiani preferiti, forse anche per il legame che ho con l'Abruzzo e la montagna. Neverworld (M. Pessl): Romanzo young adult, richiesto dalla challenge. Non è male, per il genere letterario. La storia parla di un gruppo di ragazzi bloccati in una sorta di limbo tra la vita e la morte, nel quale dovranno compiere una scelta, per arrivare alla quale affronteranno un lungo processo di elaborazione interiore e di rivelazione di segreti prima di allora inconfessati. Spingendo la notte più in là (M. Calabresi): Il libro è una lunga confessione/riflessione del figlio del povero commissario Luigi Calabresi, ammazzato (alle spalle, da bravi vigliacchi) da lotta continua nel 1972. Personalmente mi ha lasciato una grande rabbia, perché delle famiglie delle vittime non è mai importato niente a nessuno. La morte in banca (G. Pontiggia): Libro consigliatomi da mia moglie. E' una raccolta di racconti sulla disumanizzazione e lo spaesamento dell'uomo durante il boom economico, in particolare nell'ambiente bancario e affini. Scorrevole e amaro, ennesimo contributo ad un tema che ha permeato tutto il Novecento e che tuttora è molto sentito. Da aggiungere a questi la graphic novel de L'ombra dello scorpione. @papia va bene come contributo?
  14. Uno prova a rischiare, e ovviamente fa 0 Grazie @Manfred von Richthofen per il ricordo di @*38allori*
  15. Maggiore (salernitana) Malinovskyi (genoa) De ketelaere (atalanta) Dybala (roma) LautaNo (prescritti) Ciao Mari 💓
  16. Parlare della propria depressione è un gesto di grande coraggio, così come affrontare una terapia psichiatrica prima ancora che psicologica. Stima per lui.
  17. Roland Deschain

    Ciao Marica, vivrai sempre in queste pagine e nei nostri cuori

    Marica... Che hai fatto. Questa proprio no. Quante chiacchierate, quante parole di conforto hai sempre avuto, per me e per tutti. Lasci un vuoto enorme ed incolmabile.
  18. Roland Deschain

    Perquisizioni nella sede del Milan

    Solite piazzate per far vedere che si lavora. Non succederà nulla.
  19. Non sono sorpreso. Per molti la Juve non è questione di tifo, ma di avere qualcosa per cui vantarsi.
  20. Koopmeiners (atalanta) Frendrup (genoa) Osimhen (napoli) Loftus cheek (milan) F. Anderson (Lazio)
  21. Sarri prima del covid era ormai stato ripreso dalla lazio. Altro che buonissima stagione.
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