-
Numero contenuti
30.364 -
Iscritto
-
Ultima visita
-
Giorni con più "mi piace"
1
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Calendario
Tutti i contenuti di PINK・MoonLight ᴳᴿᴸ
-
Ma infatti secondo Me Microsoft prima e Sony nei limiti del possibile stanno facendo Shopping ora, per bloccare e tenere fuori le varie Amazon Disney Google Meta Netflix, togliendo loro piú software possibile da comprare. Per Assurdo potrebbe esserci un'Alleanza tra Sony e Microsoft.
-
Si vocifera che Sony sarebbe su Electronic Arts
-
Parte 2 Per voi sarà anche l’occasione di affacciarvi al mercato console, dopo aver maturato una notevole esperienza nell’ambito PC. Anche qui, ci spieghi le principali differenze nell’approccio ai due mercati, sia a livello commerciale che tecnico? “Portare giochi strategici su console è una sfida importante. Non ci sono molti esempi di giochi di successo in questo genere, se lo paragoniamo agli altri. È anche vero che questa mancanza di concorrenza può rappresentare una grande opportunità di catturare un pubblico nuovo. Dal punto di vista tecnico l’ostacolo principale è quello di convertire il sistema di controllo tra mouse e tastiera r joypad , ma la vera prova è quella di trasformare un comportamento di gioco che è profondamente radicato nella cultura. Il gioco strategico non è un gioco “da divano”; il nostro pubblico gioca sull’orlo della propria sedia e deve pensare alle proprie mosse guardando lo schermo (o il tabellone, la scacchiera, nel caso si tratti di uno strategico da tavolo). Proviamo a usare gli strumenti giusti per rendere le nostre esperienze di gioco più rilassanti e immediate, ma non è facile senza il rischio di snaturare il nostro prodotto”. Pensi che ci sia spazio perché questo genere così particolare, e se vogliamo di nicchia, faccia bene anche su console? “È evidente che si tratta di un genere che nasce su altre piattaforme più adatte ad una fruizione immediata. L’altro lato della medaglia è però che giochi come Mario + Rabbids, Advance Wars, ma anche XCOM 2 e Phoenix Point hanno dimostrato che il genere può catturare l’immaginazione dei giocatori meno abituati e portare un’esperienza diversa su console. Ci sono tanti spazi inesplorati e tocca ad aziende esperte come la nostra provare a sondarli, perché pochi altri possono farlo con la medesima visione e lo stesso know-how. Per esempio siamo stati tra i primissimi a sdoganare il prezzo premium per i giochi mobile e tablet: uscivamo a prezzi folli per il mercato di allora con giochi come Battle Academy e Panzer Corps, ma poi i nostri prodotti erano stabilmente tra quelli con i fatturati più alti. Ora quella stagione è finita, ma conoscere profondamente il nostro pubblico ci ha permesso di fare scelte coraggiose e premianti che spesso sono state imitate”. Restando sull’aspetto commerciale, com’è nata la collaborazione con Microsoft per l’inclusione su Xbox Game Pass e cosa vi ha spinti ad abbracciare il servizio in abbonamento? “Xbox Game Pass ha un catalogo estremamente curato. Con il termine “curato” intendo bilanciato, tra grandi produzioni e giochi indipendenti di tendenza, ma intendo anche che Microsoft mette una grande cura nel creare partnership che diano un vero e proprio valore aggiunto ai giocatori. Siamo tra i pochi publisher che possono garantire una produzione continuativa e di qualità in questo segmento e abbiamo l’ambizione di continuare a crescere in questa direzione. La collaborazione nasce su queste basi e mi auguro prosegua anche nel futuro”. In tanti si chiedono se convenga davvero a sviluppatori ed editori essere fin dal day one su Xbox Game Pass; insomma, che il fatto di essere in un abbonamento fagociti la fetta di introiti garantiti di consueto dalla vendita à la carte. In base alla tua esperienza, cosa puoi rispondere? “Non esistono numeri ufficiali, ma le ultime stime sembrano confermare l’ipotesi che prima della fine del 2021 ci saranno trenta milioni di utenti registrati a Xbox Game Pass. Non esiste in questo momento nessun’altra piattaforma in grado di garantire il raggiungimento di una così ampia platea di giocatori attivi. Essere su Game Pass significa dare ad un numero significativo di giocatori la possibilità di provare un titolo. Per giochi come i nostri, che restano vivi sugli scaffali virtuali tra i cinque e i dieci anni grazie alle espansioni, agli aggiornamenti e alle attività in-game, allargare la base giocatori al lancio è soltanto un manna dal cielo. Essere su Game Pass fin dal day one può forse danneggiare alcune produzioni con modelli di business diversi, ma non certo titoli come i nostri”. La libreria di Xbox Game Pass è ormai sterminata. Ci sono dei termini particolari per l’approdo e la permanenza nel servizio in abbonamento, di cui puoi parlare più o meno nel dettaglio? “Il modello è semplice. Per inserire un titolo a catalogo Xbox Game Pass al publisher viene riconosciuto un contributo che è diverso a seconda del potenziale di vendita del prodotto e svariati altri parametri di valutazione. Microsoft ha la capacità di dare un grande supporto ai suoi partner sia in termini di comunicazione che di visibilità sulla piattaforma, ma tocca sempre ai singoli produttori spingere clienti verso il proprio gioco e fare in modo che scelgano di lanciare quello o un altro. È un modello di business con logiche diverse che necessita di attività di comunicazione complementare a quelle del lancio premium. Essere su Game Pass è una certificazione, un attestato di successo, ma non è una garanzia che il titolo poi effettivamente venga giocato. Per continuare a farne parte è necessario mantenere i giocatori costantemente attivi e conquistare lo spazio per restare a lungo sulla piattaforma: è un esercizio nuovo che richiede un’attenzione completamente diversa”. Per finire, pensi che ci sia margine perché questo tipo di abbonamento diventi dominante in futuro, e magari arrivi anche su altre piattaforme (che siano console o store per PC)? “Siamo in una fase di grande transizione ed è impossibile capire quale modello sarà dominante in futuro. Mi auguro che tutti i modelli di business riescano a convivere, perché il servizio per abbonamento corre il rischio di escludere dal mercato un numero troppo alto di produzioni più piccole e indipendenti. Basti pensare che su Steam escono oltre diecimila titoli all’anno e che sulle piattaforme mobile il numero di giochi è di centinaia di migliaia. L’esercizio di curare un catalogo è basato sull attento bilanciamento e sull’ottimizzazione del mix: per questo è principalmente fondato sulla scelta di prodotti di sicuro successo. Il grande successo di alcuni giochi esula da scelte meramente editoriali: basti pensare ad Among Us, Valheim, Timberborn, Phasmophobia e moltissimi altri. Con un mercato interamente fondato sugli abbonamenti, avremmo corso il rischio di non giocarli mai”.
-
, il boss di Slitherine: "Vi spiego come funziona…" In occasione dell’annuncio di oggi, Gazzetta.it ha avuto l’opportunità di parlare con Marco Minoli, socio e capo della divisione italiana di Slitherine, publisher del titolo realizzato da Black Lab Games. Minoli ha raccontato della compagnia, attiva da sempre nel genere degli strategici principalmente su PC, e svelato alcuni interessanti retroscena su come funziona Xbox Game Pass, un abbonamento così ricco che in tanti, in più di un’occasione, si sono chiesti se e quanto valga la pena portarlo avanti per Microsoft. Ci racconti un po’ la realtà Slitherine? La vostra compagnia ha la particolarità di curare il marketing internazionale direttamente dall’Italia e converrai che è una rarità. Marco Minoli: “Slitherine è un publisher di giochi strategici. Il nostro pubblico era composto principalmente da appassionati di wargames, i complessi giochi a esagoni che ricreano situazioni storiche sia a livello macro-operazionale, sia a livello tattico. Negli anni ci siamo aperti ad un pubblico molto più ampio attraverso la pubblicazione di giochi più semplici e immediati, dalla grafica di grande impatto, e attraverso l’acquisizione di importanti licenze. La sede italiana è di fatto l’ufficio marketing mondiale. Quindici anni fa, quando abbiamo dovuto decidere come strutturare la società per gli sviluppi futuri, abbiamo optato per una sorta di lavoro remoto ante-litteram e siamo cresciuti in questo modo. È un caso raro, ma siamo stati lungimiranti e questo oggi ci permette, dall’Italia, di attingere a professionalità meno influenzate dalla routine del settore e di mantenere uno sguardo fresco sul mondo dei videogiochi”. La vostra prossima uscita, Warhammer 40,000 Battlesector, è basata sulla popolarissima proprietà di Warhammer 40,000: ci spieghi le differenze principali tra il lavorare su una IP originale e su una licenza tanto nota? “Lavorare con una licenza ha indubbi vantaggi, per esempio quello di attingere ad un materiale narrativo esistente che spesso è una inesauribile fonte di spunti creativi. Qualche anno fa Games Workshop ha ribaltato il paradigma della licenza esclusiva, permettendo a più partner di lavorare contemporaneamente su progetti Warhammer. Abbiamo avuto la fortuna e la lungimiranza di entrare in partnership fin dall’inizio di questo cambiamento di rotta e Battlesector è il quarto progetto a cui lavoriamo insieme. Games Workshop ha un modello di supporto ai proprio partner licenziatari che pochi altri sono in grado di mettere in campo, sia a livello di aiuto nella fase di creazione dei giochi, sia nella parte promozionale, dando accesso ad una significativa platea di appassionati”. ESPORTS & GAMING L'INTERVISTA Xbox Game Pass, il boss di Slitherine: “Vi spiego come funziona…” Il publisher inglese svela a Gazzetta.it i retroscena del servizio in abbonamento più popolare del momento, su cui entrerà a dicembre con Warhammer 40,000: Battlesector. 15 Novembre 2021 Warhammer 40,000: Battlesector sarà disponibile anche su console PlayStation e Xbox a partire dal prossimo 2 dicembre, e dallo stesso giorno verrà fornito senza costi aggiuntivi nell’abbonamento a Xbox Game Pass di Microsoft. Le versioni incluse nell’abbonamento saranno quella per PC Windows 10 e 11, e per le piattaforme Xbox nelle case di milioni di giocatori.
-
Phil nel 2018 Ryan 2022 Stesse Parole Phil lo massacrarono per averlo detto
-
Nuovo Velivolo aggiunto in Flight Simulator Oggi siamo lieti di annunciare che l'aereo Fokker F. VII, il secondo aereo della nostra serie "Local Legends", è ora disponibile in Flight Simulator. La serie celebra la storia dell'aviazione e le uscite coincidono sempre con ogni aggiornamento mondiale. Le leggende locali sono velivoli famosi a livello locale ma potrebbero non essere così conosciuti da un pubblico mondiale. L'F.VII, prodotto dalla Fokker dei Paesi Bassi, è uno dei grandi della storia degli aerei. Ha fatto avanzare il mondo dell'aviazione durante l'età d'oro del volo degli anni '20 e '30 grazie alla sua resistenza, affidabilità, potenza e capacità di carico. Il F.VII, che prese il volo per la prima volta il 24 novembre 1924 e fu presentato al pubblico nel 1925, prestò servizio nella prima industria aerea, spostando merci, trasportando posta aerea ed esplorando. Xbox com US
-
L'Acquisizione di Activision-Blizzard sará presa in esame dalla Federal Trade Commission (l'alternativa era il Dipartimento di Giustizia)
-
Sony acquisisce Bungie: Jim Ryan commenta l'accordo e dice di guardare oltre le console Jim Ryan, il presidente e CEO di Sony, ha commentato pubblicamente l'acquisizione di Bungie da parte della sua compagnia, esprimendo grande soddisfazione. Jim Ryan, il presidente e CEO di Sony, ha annunciato con grande soddisfazione l'acquisizione di Bungie da parte della sua compagnia e ha scelto di commentare l'affare sul PlayStation Blog, tramite una lunga lettera che chiarisce diversi punti, davvero interessanti, compreso il guardare oltre le console. Il primo punto chiarito riguarda cosa interessa in particolare a Sony di Bungie, ossia la sua capacità di sviluppare e gestire dei GaaS (game as a service): "Bungie ha creato due dei franchise più iconici del mondo dei videogiochi, Halo e Destiny, e ha una grande capacità nel dare alla comunità dell'esperienze su larga scala incredibilmente coinvolgenti, tramite dei giochi che si sviluppano ed evolvono nel tempo." Di base Ryan ha confermato che l'acquisizione di Bungie è mirata proprio a far arrivare alla comunità PlayStation dei giochi servizi forti. Ma in un passaggio successivo, il discorso si fa ancora più chiarificatore, perché Ryan parla dell'ambizione di Sony di portare la piattaforma PlayStation oltre le console: "I successi di Bungie nella pubblicazione multipiattaforma e nel giochi live service ci aiuteranno a realizzare le nostre ambizioni di portare PlayStation oltre le console e di far crescere il nostro pubblico potenziale." Quindi Ryan ha ribadito che Bungie "rimarrà indipendente e multipiattaforma, avrà libertà creativa e i suoi successi nello sviluppo e nel lancio di franchise di grande successo nel genere degli sparatutto fantascientifici saranno complementari al portfolio di proprietà intellettuali di Sony." Come se non lo si fosse ormai capito, Ryan ha continuato a specificare che Bungie svilupperà e aiuterà a sviluppare diversi live service per e con i PlayStation Studios e che potrebbe anche curare giochi di altre IP PlayStation, visto che ormai fa parte della famiglia. Non so se vi rendete conto della portata della Cosa Sony che si butta sui Live Service e parla di multipiattaforma Roba da far nevicare rosso nel Sahara ad Agosto! 😱 Tutto l'opposto di quella che è sempre stata la filosofia Sony Questi per me mollano le console e diventano Publisher multipiattaforma io leggo così le Parole di Ryan. Che poi è quello che sta facendo Phil da tipo il 2013-14 Sony parte solo adesso....una decina di anni dopo
-
Sarah Bond ama i Platform Xbox La Casa dei Platform Sarah è Leader del Marketing Xbox UK
-
Pare che Bungie si fosse offerta a Microsoft chiedendo meno soldi di quanto pagato da Sony. Magari Microsoft si è ricordata i Rifiuti di Bungie alle sue precedenti proposte ma poi con Wolfenstein Doom Prey Call Of Duty ed Halo Xbox è la Casa degli FPS Oggi non serviva piú Bungie, visto anche che molti ex dipendenti della Bungie dei primi Halo sono ora in 343 Industries. Secondo Reuters Sony si presenta con il coltello quando gli altri hanno un Arsenale Devastante così viene commentata la mossa Bungie I Mercati non hanno reagito molto bene all'acquisizione di Bungie. Reuters ha fatto un articolo chiamato " Sony ha portato un coltello alla guerra mondiale con armi da fuoco dei videogiochi" reuter s com/markets/ asia/ sony-brings-knife-global-video-games- gunfight-2022-01-19/
-
Lo avrebbe fatto comunque 😊 Phil è un Gentleman......infatti Aaron Greenberg è piú vicino alle mie corde
-
A sorpresa si e credo potrebbero essercene altre...
-
La Risposta al senso dell'operazione la da ZhugeEx noto analista vicino a Sony Secondo cui Sony ha fatto il 25% del fatturato con Fortnite e Genshin Impact, gli serviva un Team per Potenziare questo tipo di esperienza free to play e microtransazioni da poter pubblicare ovunque. Parole di Daniel Ahmad Letta così mi viene da pensare che: A) Le Famose Esclusive Cinematografiche sono troppo costose e rendono poco. B) Sony potrebbe mollare le console e diventare Publisher multipiattaforma. Ma questo è solo il mio pensiero. Phil intanto da Signore qual'ê si congratula con Sony
-
Se come dicono resta indipendente non ne capisco il senso
-
-
Sondaggio sul miglior servizio online
-
The Rock reciterà nel film di Call of Duty secondo un nuovo report The Rock, nome d'arte di Dwayne Johnson, reciterà nel film basato su Call of Duty di Activision. Questo è quanto rivela un nuovo report. Secondo un nuovo report, Dwayne Johnson - meglio noto come The Rock - sarà parte di un film basato su Call of Duty, la serie di sparatutto di Activision Blizzard (Che è di Microsoft ) Vediamo i dettagli sulla questione. Sappiamo già che The Rock farà parte di un nuovo film basato su un videogioco. L'attore ha rivelato la cosa ufficialmente e ha detto che è "uno dei più Grandi e Ca**uti" Non ha però rivelato di che IP si tratti. I fan hanno detto la propria e hanno subito immaginato l'uomo nei panni di Kratos di God of War, ma - secondo il report di Giant Freakin Robot - The Rock reciterà in un film di Call of Duty. Una scena di Call of Duty: Modern Warfare Non è dato sapere quale sia la trama del film di Call of Duty. Il primo gioco racconta della Seconda Guerra Mondiale, ma i successivi giochi hanno puntato anche ad ambientazioni più moderne e sono anche andati nel futuro. In poche parole, ci sono molteplici possibilità. Inoltre, il report afferma che The Rock sarà parte di questo nuovo film di Call of Duty, ma il suo ruolo non è ancora stato confermato. L'attore, sulla base di quanto detto in un'intervista, è certo della propria posizione nel film, ma pare che in realtà ancora non vi sia un accordo definitivo. Johnson ha però già affermato che l'annuncio dovrebbe arrivare entro l'anno. Per il momento, ricordiamo, questi sono solo rumor e nulla più. Dovremo attendere una conferma ufficiale da parte di The Rock, di Activision o dei produttori del film. Voi cosa ne pensate? Vedreste bene The Rock in un film dedicato a Call of Duty? Io vi ricordo che The Rock è Partner Xbox da Sempre
-
È Ufficiale! Major League Baseball The Show titolo First Party PlayStation è nel Game Pass anche con il nuovo capitolo 2022 Home Run
-
-
Per me non c'è Forbidden West che Tenga! I ♥️ Bethesda 😎
-
Halo, la serie TV: Cortana fa discutere, i fan chiedono modifiche al design Come previsto, la rappresentazione di Cortana nella serie TV di Halo non sembra aver convinto i fan, che stanno chiedendo di apportare delle modifiche. La serie TV di Halo, presentata ieri sera con il primo video, sta facendo discutere per il design di Cortana, giudicato dai fan troppo distante rispetto ai giochi e decisamente migliorabile. Nel trailer della serie tv l'immagine di Cortana si vede solo per pochi istanti, ma tanto è bastato agli utenti (e a diversi addetti ai lavori) per storcere il naso rispetto alle scelte compiute dalla produzione. Come riportato, nello show live action Cortana è interpretata dalla sua voce storica Jen Taylor ma non ha l'aspetto in stile ologramma azzurro che ben conosciamo. Sui social si stanno dunque diffondendo richieste sulla falsariga di quanto accaduto con Sonic il film (a ragionissima tanro per Sonic quanto per Cortana) visto che in questo caso in effetti si tratterebbe di apportare poche correzioni. La sensazione generale è che la Cortana vista nella serie TV di Halo sia troppo umana rispetto a ciò che dovrebbe essere un'intelligenza artificiale: una scelta che, appunto, molti non hanno apprezzato. Anche io la vorrei piú simile al gioco
-
Patch Next Gen di CP 2077
-
Elon Musk Lovva Halo
-
Demo DX 12 Xbox Series X/S
-