Halo Infinite presenta Jega, lo Spartan Killer – IGN First
Jega ambisce a diventare il ‘più spaventoso e inquietante personaggio’ della storia di Halo.
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Di RYAN MCCAFFREY
Attenzione: questo articolo contiene spoiler minori su Halo Infinite. Non si tratta di dettagli sulla trama, ma se non volete sapere nulla, ma proprio nulla della campagna, meglio fermarsi qui.
In Halo Infinite vedremo Master Chief alle prese con gli Esiliati, una fazione rinnegata dei Covenant che ha assunto il controllo dell’anello Zeta Halo su cui ritroviamo il nostro Spartan nella sesta campagna di Halo. Gli Esiliati sono comandati da Atriox, l’antagonista principale di Halo Wars 2, lo spin-off strategico del 2017. Atriox, però, non è solamente il capo di un esercito che deve gestire ogni piccola cosa, non sarebbe un modo efficiente di gestire una forza armata. Ci sono molti livelli intermedi nell’organizzazione degli Esiliati, ovviamente attraverso i quali Master Chief dovrà farsi strada seminando piombo e altri proiettili, prima di poter ambire a sfidare il personaggio in cima alla piramide.
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Abbiamo già appreso qualcosa a proposito di Escharum, il guerriero secondo in comando di Atriox annunciato nella controversa demo del 2020. Ci sono però anche i cosiddetti Spartan Killer, un gruppo di guerrieri di prima scelta che sembrano determinati a porre fine al regno del “Demone”, così come lo chiamano i Covenant. Nel corso della nostra visita negli uffici di 343 Industries, abbiamo parlato con il team di Halo Infinite per capire come può essere inserita una boss fight in un gioco di Halo, e più specificamente per conoscere meglio uno di questi boss, Jega, un Elite che impugna due spade rosse, è conosciuto anche come “La Mano di Atriox” e fa parte degli Spartan Killer. Dovremmo trovarci di fronte a un fiero avversario, qualsiasi livello di difficoltà sceglieremo di impostare per il gioco. È stato mostrato brevemente nel recente trailer dedicato alla campagna, ma abbiamo appreso molti nuovi dettagli parlando con i membri del team di sviluppo.
“Una delle cose che abbiamo provato a ottenere con Jega è… creare il più spaventoso e inquietante personaggio mai visto nella serie”, spiega l’Associate Creative Director Paul Crocker. “Tutte le volte che lo incontrate… beh, lui guarda a qualsiasi cosa come se fosse una preda. Gioca con Chief come il gatto con il topo, perché è fatto così”.
Lo sceneggiatore della serie Jeff Easterling: “Volevamo costruire un personaggio che fosse qualcosa di più di un assistente di Escharum. Hanno un rapporto molto stretto: hanno combattuto insieme per molto tempo. Jega è il suo soldato più rispettato, il suo amico più stretto”.
“L’intero gruppo di Spartan Killer rappresenta il modo perfetto per mostrare il potere degli Esliati”, continua Easterling. “Non solo stanno portando avanti la causa della loro fazione, ma servono anche da ispirazione alle truppe che li seguono”.
Tornando a Jega e al suo essere inquietante, Easterling spiega: “Era uno dei membri della Silent Shadow, un’unità Covenant dedicata alle operazioni speciali”. Durante una delle sue missioni segrete, “le sue azioni lo hanno condannato allo stato in cui lo vediamo adesso, dove la sua sete di battaglia e di vendetta sorpassa anche l’orgoglio che prova verso la sua cultura”. Easterling si riferisce alle sue fattezze lacerate, al suo apparire storpiato. Come si può notare nell’immagine che apre questo articolo, non ha l’aria di uno che abbia sempre vinto le battaglie a cui ha partecipato, a dispetto della sua ferocia e della sua spietatezza. Quindi, andando contro le tradizioni e i principi Covenant, ha accettato l’installazione di un braccio e di mandibole bioniche. “Gli Esiliati rappresentano quello che i Covenant sarebbero stati se non fossero stati limitati dai dogmi”, spiega Easterling.
"È come se rappresentasse l’opposto di quello che ti aspetteresti dall’Arbiter."
“È come se rappresentasse l’opposto di quello che ti aspetteresti dall’Arbiter, che sceglierebbe sempre la via più nobile: Jega, al contrario, è devastato. Ci siamo chiesti ‘Qual è l’elemento psicologico più caratterizzante dell’Arbiter?’”, ragiona Easterling. “Voglio che i nuovi giocatori possano trovarsi alla pari con gli appassionati di lunga data, quando giocheranno Infinite. Magari arrivare alla fine ed esserne così ispirati da voler giocare gli altri giochi, o da voler scavare in profondità in altre parti di questo universo”. Al tempo stesso, però, chiarisce che “ci sono assolutamente collegamenti alle vecchie storie, ma sono aspetti non essenziali, che danno profondità e suggeriscono che c’è molto di più da scoprire di un personaggio”.
Dite tutti 'ciao' a Jega, uno degli Spartan Killer degli Esiliati.
Ora che c’è un qualche tipo di boss fight nella campagna di Halo Infinite - ne abbiamo visto un frammento nel trailer più recente, con una battaglia contro Tremonius che aveva il nome e la barra della salute sopra la testa - Chief e Jega dovranno ben affrontarsi a un certo punto, giusto? “Certo”, confessa Crocker. “C’è un confronto tra Chief e Jega”. Quando ho chiesto se sono state scritte routine di IA specifiche per questi incontri, Crocker ha nuovamente risposto in modo affermativo. “Prendi il personaggio di base e poi gli doni personalità”, ha spiegato riferendosi all’approccio filosofico del team nel realizzare quei momenti.
Per altri contenuti esclusivi su Halo Infinite, tornate giovedì per le nostre prime impressioni “hands-on” sulla campagna, scritte dopo le prime quattro ore di gioco. Inoltre, più avanti nel mese di novembre vi proporremo un’intervista approfondita con Joseph Staten, autore di lunga data nell’universo di Halo.