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[Topic Unico] L'Angolo del Guru
lord yupa ha risposto a Surreale Magnotranquillo Discussione Cestino
Se non mi dai un riferimento preciso è difficile Ma Kelly è già stato riscattato e nemmeno la mancata qualificazione in Champions cambierebbe questa cosa -
[Topic Unico] L'Angolo del Guru
lord yupa ha risposto a Surreale Magnotranquillo Discussione Cestino
Non è vero È già stato riscattato -
Juventus Next Generation 2024/25
lord yupa ha risposto a garrison Discussione Juventus Next Gen, Youth e bianconeri in prestito
Sempre fuori casa in piazze importanti come Catania, Pescara o Padova è durissima -
Juventus Next Generation 2024/25
lord yupa ha risposto a garrison Discussione Juventus Next Gen, Youth e bianconeri in prestito
Ritmi serrati Mi piacerebbe riuscire a passare almeno questo turno Oltre non penso si riesca ad andare, poi chissà, mai porre limiti alla provvidenza -
Juventus Under 20, stagione 2024/25 (primo anno di Magnanelli)
lord yupa ha risposto a garrison Discussione Juventus Next Gen, Youth e bianconeri in prestito
Vittoria per 2-1 Play off più vicini -
Juventus Under 20, stagione 2024/25 (primo anno di Magnanelli)
lord yupa ha risposto a garrison Discussione Juventus Next Gen, Youth e bianconeri in prestito
Gol bellissimo di boufandar -
Juventus Under 20, stagione 2024/25 (primo anno di Magnanelli)
lord yupa ha risposto a garrison Discussione Juventus Next Gen, Youth e bianconeri in prestito
Mezz'ora di gioco 0-0 Radu uscito dopo un brutto scontro di gioco -
@Sylar 87 potresti liberare lo spazio di posta? Grazie
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Tutto quello che vuoi ma i dieci netti ad un ex giocatore come Pogba li abbiamo dati noi e non c'entrano intercettazioni né il COVID. Come anche i 5 esoneri in 6 anni, l'acquisto di vlahovic a 80 milioni e 12 netti di ingaggio, gli acquisti di Nico Gonzalez e Koopmeiners, la cattiva gestione dei vari Soulé, Huijsen e via dicendo. Ho come la sensazione che tra dieci anni saremo ancora qui a raccontarci che il COVID e la magistratura ci hanno segato le gambe quando a prendere le decisioni ci sono tre contabili che non sanno che forma abbia il pallone e uno di questi ci deve trovare uno sponsor da un anno intero
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Però ci sono anche i cartellini
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Hanno fatto più danni le scelte dei dirigenti rispetto a COVID e magistratura
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Juventus Next Generation 2024/25
lord yupa ha risposto a garrison Discussione Juventus Next Gen, Youth e bianconeri in prestito
Milan-Liberali, previsto un contatto per discutere di un possibile prolungamento ma lo scenario più probabile è un addio. [Matteo Moretto] Fiondarsi subito -
osimhen per me è la fine di questa juve lo dico senza giri di parole, senza mezzi termini vuol dire amare farsi del male
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Innanzitutto alcune doverose premesse: A spingermi ad aprire questa discussione non sono state le recenti delusioni di campo, non scrivo di pancia; ciò che ho voluto riportare è il riassunto di riflessioni e considerazioni sedimentate e consolidate nel corso degli ultimi anni. Ho scelto di non puntare il faro sulle questioni di campo perché penso che sia già stato detto tanto a riguardo. Quelli sotto elencati sono semplicemente i pensieri di un umile tifoso che non ha pretesa di verità assoluta, che non conosce approfonditamente le dinamiche e le decisioni societarie, ma che desidera tuttavia ragionare sulla base dei pochi elementi a disposizione e che è mosso unicamente dalla passione. Ho scritto tanto, forse troppo, quindi un ringraziamento in anticipo a chi avrà la forza di arrivare fino in fondo. Da dove iniziare? Il caso Suarez; la carta Ronaldo; lo sponsor di maglia assente da un anno; la creazione della Superlega e – a distanza di poche ore – il suo sfaldamento; l’uscita dall’ECA e il successivo reintegro. Proseguiamo ancora con le vicende grazie alle quali procure e giornali hanno trovato terreno fertile per palesare il proprio tifo e l’accanimento nei nostri confronti: parlo ovviamente dei casi plusvalenze e manovra stipendi; il tempo poi ci ha confermato che quei magheggi erano un malcostume comune a praticamente tutte le società, ma noi abbiamo avuto il grandissimo merito di prestare il fianco – per non dire un’altra parte del corpo più nascosta – con intercettazioni nelle quali si sentivano i nostri dirigenti affermare “qui è peggio di calciopoli” o “la Consob la supercazzoliamo”. Nel frattempo, mentre eravamo bersagliati su tutti i fronti, ai microfoni non compariva a difenderci nessuna figura della società e l’allenatore veniva mandato in avanscoperta a gestire la comunicazione sia lato sportivo, sia lato giudiziario. Ma all'elenco si dovrebbero aggiungere anche quegli episodi che, pur non recandoci un danno effettivo in termini sportivi, economici o giudiziari, hanno tuttavia sancito una frattura insanabile nel rapporto coi tifosi; primi fra tutti la rinuncia al Ricorso di Stato per le vicende di Calciopoli o l'appoggio alla rielezione in FIGC di Gabriele Gravina, personaggio fortemente inviso all'ambiente bianconero. Ho voluto riportare soltanto i primi episodi che sono stato in grado di richiamare alla memoria, ma se ne potrebbero citare altri e siete liberi di farlo. Perché ho fatto tutto ciò? L’ho fatto per mostrare che le ultime cinque stagioni non sono state terrificanti esclusivamente sul piano sportivo, ma anzi ci hanno spinto di frequente ad interrogarci sulle effettive competenze degli uomini preposti a gestire la Juventus e a rappresentare noi tifosi. Mi riferisco in particolare alla superficialità, all’approssimazione e alla sommarietà che, di norma, non ci aspetteremmo di riscontrare neppure nella gestione della salumeria sotto casa, e che invece, per assurdo, hanno caratterizzato le scelte e le decisioni prese dalle figure apicali di una società che fattura ogni anno centinaia di milioni. Tornando indietro con la mente, credo che nel lontano 2020 nessuno di noi, nemmeno il più pessimista, tifoso o dirigente che fosse, si sarebbe aspettato un crollo così verticale. Chiamo in aiuto il cosiddetto “Titanic Effect”, un concetto che cattura molto bene quello a cui abbiamo assistito: «the thought that disaster is impossible often leads to an unthinkable disaster». Proprio come ai tempi del Titanic anche noi eravamo convinti che la Juventus, dopo nove scudetti consecutivi, fosse una corazzata invincibile, che il divario con le avversarie fosse impossibile da colmare, che chiunque fosse facilmente sostituibile, che l’auto ormai si guidasse da sola, e invece ecco che la realtà ci ha subito messo di fronte al “disastro imponderabile”. Il mio obiettivo non è puntare il dito contro qualcuno nello specifico, perché come spesso accade in questi casi è evidente che le colpe siano condivise; del resto, l’attuale management si è insediato nel gennaio del 2023, quando la nave aveva già urtato l’iceberg da un pezzo. Non intendo neppure addentrarmi in questioni tecnico-tattiche parlando degli allenatori e dei giocatori che si sono succeduti, o di moduli e formazioni. Tantomeno mi interessa fare stupidi confronti tra i risultati ottenuti in stagioni diverse perché credo che le disfatte con Benevento, Porto, Lione, Maccabi, Monza, Empoli e Atalanta (mi fermo qui perché non intendo infliggermi ulteriore dolore) certifichino che nessuno può dichiararsi esente da colpe. Ma se esistono delle responsabilità maggiori, queste sono sicuramente da ricercare in cima alla catena gerarchica… molto in cima. Chi si trova in cima, infatti, è responsabile non solo degli errori maturati dalle proprie scelte, ma anche degli errori maturati dalle scelte dei propri sottoposti. E ahinoi, in tempi recenti, di decisioni scellerate ne abbiamo viste troppe e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: dopo nove scudetti consecutivi, sono ormai cinque le stagioni in cui a febbraio siamo già fuori dai giochi. A volte sono state decisioni incomprensibili sin dall’inizio, altre sono state dei bruschi dietro-front atti a sconfessare le scelte prese dal precedente management. I giochi di potere in seno alla società e alla proprietà non hanno di certo aiutato, come anche le fazioni e le divisioni tra noi tifosi, che spesso teniamo più alle nostre idee e alle nostre convinzioni, che al bene effettivo della squadra. Per non parlare del fallimentare meccanismo delle promozioni interne; il "Principio di Peter" afferma che «In una gerarchia, ogni dipendente tende a salire di grado fino al proprio livello di incompetenza». Non credo ci siano parole migliori di queste per spiegare il perché di così tante figure inadeguate, promosse fino ai più cruciali ruoli di comando. È il caos, il caos che emerge incontrastato ogniqualvolta ci si trova davanti ad una decisione importante da prendere; il caos frutto di scissioni interne, di una totale disunità di intenti, di ruoli non ben definiti, di dirigenti che oltrepassano i confini che la propria posizione gli imporrebbe. Vi sarà senz’altro capitato, almeno una volta nella vita, di guardare un film horror e di commentare con una punta di ironia le scelte dei protagonisti quando questi sono sul punto di aprire porte che evidentemente non vanno aperte o di entrare in luoghi in cui non si dovrebbe entrare; in queste situazioni, da umili osservatori, generalmente pensiamo “Beh ma si vede lontano un miglio che è una trappola! Non saranno mica così stupidi da farlo?” e puntualmente invece lo fanno. Ebbene, qualcosa di analogo è accaduto anche a noi. Gli esempi più evidenti questa volta ce li suggerisce il calciomercato: tra acquisti poco fortunati, rinnovi immeritati e cessioni scellerate, in più di una circostanza l’esito fallimentare di alcune scelte risultava ampiamente prevedibile praticamente a tutti; a tutti fuorché a coloro che poi queste decisioni le hanno effettivamente prese. Desidero sollevare un’altra questione a me molto cara. Da anni si avverte un forte scollamento tra la società e i tifosi; e non mi riferisco solamente al tifo organizzato che protesta per il prezzo dei biglietti o per l’introduzione degli striscioni allo stadio. Io ora parlo del tifoso comune, che da un lato viene percepito alla stregua di una mucca da latte, munta per un mero ritorno economico, e che dall’altro non si sente più rappresentato da una società che non è in grado di comunicare con i suoi sostenitori. Comunicare, appunto. Oggi la comunicazione è fondamentale: comunicare con i media, con le istituzioni, con gli altri club, comunicare con i tifosi di varie fasce d’età attraverso canali differenti che coprano tutta la platea e che non devono essere solamente quelli social. Nel 2023 Mike Armstrong ha sostituito lo storico Claudio Albanese nel ruolo di Responsabile della Comunicazione, ma a distanza di sole due stagioni il canadese ha già lasciato la sua scrivania e ad oggi pare che la posizione sia ancora vacante. Chiunque sarà il sostituto prescelto avrà un fardello gigantesco sulle spalle. Dovrà ricucire il rapporto ormai sgretolato da tempo con i tifosi; dovrà fare in modo che la Juventus cominci ad essere portavoce di tutte le parti che la compongono, non solo di alcune; dovrà lavorare affinché i tifosi non si sentano più soli, abbandonati e costretti a difendersi per conto proprio ad ogni attacco portato a testa bassa da parte dei media. Per quale motivo la Juventus non si difende? Perché consente ai giornali, alle tv e alle istituzioni di imbrattare la propria immagine? È snobismo? È politica? Che cos’è? Non si rende conto di quanto sia potente la macchina del fango attivata dai tifosi avversari quando questi sono lasciati liberi di agire? Di quanto questo modus operandi sia anacronistico e gravemente nocivo per la società stessa, per i suoi azionisti, per i tifosi e in definitiva per tutti gli stakeholder della Juventus? Perché non mostra remore nell’intrattenere rapporti pubblici con quei personaggi che in passato non hanno mostrato alcun rispetto per i nostri colori? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che mi pongo da tempo e che lascio anche a voi. Ed eccoci qui all’ennesima ricostruzione, all’ennesimo anno zero, all’ennesimo progetto; tutti concetti che sentiamo ripetere dovunque e da chiunque, e che diventano di volta in volta sempre più labili, indefiniti, vuoti. Da anni sentiamo la parola “progetto” usata come attenuante, come tampone per arginare un’emorragia inarrestabile, come palliativo per noi tifosi costretti ad assistere ad un’involuzione inspiegabile nel gioco, a risultati mediocri per non dire fallimentari, a giocatori non valorizzati e che riescono ad esprimersi ovunque tranne che a Torino, a cessioni illustri giustificate come sacrifici necessari sul sacro altare del bilancio e della stabilità finanziaria. I prossimi forse saranno Yildiz, Bremer, Thuram e noi allora faremo spallucce e ci consoleremo a vicenda dicendoci che tutto sommato va bene così, che in rosa non esistono nomi altrettanto appetibili e che pertanto non è proprio possibile fare diversamente. Ringraziando ancora una volta chi è riuscito a leggere fino a questo punto, vi lascio con una battuta, che è poi ciò che ha dato origine al titolo del post. Nel tempo ho letto tanti utenti affermare che Ferrero, Scanavino e Calvo sono dei fedelissimi di Exor, che hanno un curriculum invidiabile e che oggi si trovano alla Juventus per garantire una oculata gestione economica e finanziaria. E io su questo non ho di certo intenzione di mettere bocca, non avrei nemmeno le competenze per farlo. Tuttavia, parafrasando il grande Troisi, mi verrebbe da rispondere: per avere i conti in ordine mica serviva metterli a capo della Juventus, bastava metterli a capo del reparto contabilità. Un ringraziamento a Motta e un grandissimo bocca al lupo a Tudor. Un abbraccio e forza Juve sempre.
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È vero che queste analisi si fanno nei periodi di down con evidenti conoscenze a posteriori, è vero che ogni scelta va analizzata nel preciso contesto e momento in cui è stata presa. Gli errori sono parte della dimensione umana e di conseguenza sono accettabili nella gestione aziendale di una squadra; quello che non trovo accettabile è la superficialità, il caos, le dispute, le scissioni, le infinite promozioni interne e le figure che oltrepassano i propri ruoli di competenza. Questo ho criticato innanzitutto, più che gli errori commessi. Non penso di aver detto nulla di rivoluzionario, ma come già precisato, il mio obiettivo non era proferire il Verbo, era semplicemente mostrare che i desolanti risultati di campo non sono che un riflesso della debolezza in seno alla società. A spingermi a scrivere è stato il fatto che troppo spesso si parla solo di allenatori e giocatori quando invece a mio vedere il problema sta a monte.
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Notizie e commenti sulle categorie Under 17, Under 15 e tutte le età
lord yupa ha risposto a garrison Discussione Juventus Next Gen, Youth e bianconeri in prestito
Domanda rivolta a chi ha seguito Elimoghale negli ultimi due anni circa. Il ragazzino compirà 16 anni a breve (curiosamente proprio tra due giorni); a vostro avviso nella superiorità dimostrata nei confronti dei pari età, può avere inciso il precoce sviluppo fisico? -
È stata involontaria a dire il vero La citazione è a Troisi
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Credevo fosse chiaro e se non lo è stato probabilmente non mi sono spiegato adeguatamente Comunque l'ho già spiegata più avanti. É una semplice parafrasi della freddura di Troisi della quale avevo lasciato anche il video. Se il merito di Mussolini era quello di fare arrivare i treni in orario allora non serviva farlo capo del governo, sarebbe bastato farlo capostazione. Allo stesso modo, se scanavino calvo e Ferrero sono gli uomini dei conti di Elkann non serve metterli a capo della Juve, basta metterli a capo della contabilità. È una battuta ovviamente, ma è finalizzata a fare passare il messaggio per cui a mio avviso a capo della Juventus serve gente diversa, e non dei semplici contabili.
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@robros il fatto che, nonostante io non abbia praticamente mai accennato al campo di gioco, si stia parlando comunque anche di allenatori o giocatori, dimostra proprio ciò di cui parlavamo poco fa Se oggi si vuole analizzare il crollo sportivo della Juventus come una mera questione di allenatori e giocatori o di argomenti tecnico-tattici, per me si commette un grosso errore. E per questo mi premeva spostarmi dal campo da gioco e parlare di altro. Poi ognuno la vede come preferisce.
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Nel messaggio a cui hai risposto penso di aver argomentato abbastanza bene quella che è la mia visione. Più di questo non posso fare ma sicuramente non l'ho liquidata. Sono il primo a pensare che sia stata commessa una porcheria; la reiterazione di un qualcosa di lecito (le plusvalenze) non può diventare un illecito. Rimane a mio avviso la sensazione di perenne confusione e di caos palpabile in qualsiasi ambito si vada ad analizzare e vivisezionare la società.
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Il concetto è che c'è confusione. Non ci sono ruoli definiti. Ci sono scissioni interne. Non c'è unità di intenti. Del campo non ho parlato nemmeno una volta. Credo che tu abbia frainteso il mio concetto di "tifoso abbandonato". Non significa che la proprietà deve essere vicina fisicamente o autoctona. Significa far sentire la propria presenza attraverso una gestione della comunicazione oculata. Oggi la Juventus da un punto di vista comunicativo è la gestione dei social e basta. Ho riportato l'episodio di Allegri che compare davanti ai microfoni quando venivamo bersagliati su tutti i fronti. In quel momento non c'era nemmeno una persona della dirigenza che ci mettesse la faccia e il "porto sicuro" per molti tifosi era venire qui e parlare con altri juventini. Non penso di aver detto nulla di rivelatorio per carità. Molte sono sicuramente ovvietà. Ma spesso e volentieri quando il campo non va ci si limita a parlare di campo, di moduli, di giocatori. Siamo sempre a sputarci addosso veleno su chi sia migliore o peggiore come allenatore. Una squadra di calcio oggi non sono solo 11 ragazzini e un allenatore. Sono società che fatturano centinaia di milioni (miliardi nel caso di alcune). Il mio intento era di spostare il focus oltre il rettangolo di gioco, buttando l'occhio là dove vengono prese le decisioni più importanti. Io le ho riportate correttamente limitatamente a quella che è la mia visione della cosa, tant'è che non ho aggiunto elementi di mia fantasia o invenzione. Sono episodi dei quali ho dato la mia chiave di lettura, che poi alcuni possano essere in disaccordo è fisiologico.
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Io credo che negli ultimi anni siano stati commessi una valanga di errori, le vicende processuali, sulle quali evidentemente abbiamo punti di vista diversi, sono soltanto alcuni di questi. Questo non sposta di una virgola il fatto che per quanto mi riguarda, al netto delle questioni giudiziarie ripeto, se ci troviamo a lottare per il 4/5 posto è principalmente colpa nostra. Vero che non si può vincere in eterno ma se da 9 scudetti consecutivi ti ritrovi per 5 anni a giocarti solo l'accesso in champions diverse cose sono state fatte male
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Ma perdonami eh Ma pensi che a me freghi qualcosa delle battute ironiche o del numero di pagine che fa? O magari dei like o dei consensi? Ho scritto unicamente mosso dalla passione, nessuno mi paga e nessuno mi fa una statua per questo topic. L'ho scritto per condividere la mia opinione e per discutere con altri utenti nel merito della questione. Sono consapevole di aver scritto tanto e perciò sono anche conscio del fatto che saranno in pochi a leggerlo ma va benissimo così. La tua concezione secondo cui si scrive solo per fare tante pagine o ricevere tanti like è perversa. Forse usi internet nel modo sbagliato ma lascio a te la conclusione. Ripeto quanto ho detto: di tutte le parole ti sei appigliato alla cosa più inutile, sintomo che probabilmente non avevi nulla di costruttivo da dire. Prendo atto del fatto che non posso ringraziare Motta, grazie per il contributo. Saluti
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Se ben noti, a tutti quelli che hanno risposto nel merito, ho risposto altrettanto nel merito perchè siamo su un forum e si è qui per discutere Se la tua soglia dell'attenzione è così bassa la prossima volta ti suggerisco di passare al topic successivo senza cercare questi appigli ridicoli
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Con tutto il rispetto non credo che sia tu a dover stabilire cosa sia o non sia utile I ringraziamenti a Motta li faccio perchè comunque si è comportato in maniera professionale, non è stato sufficiente e giustamente è stato salutato. Ma se il tuo appiglio su tutto ciò che ho scritto è il ringraziamento a Motta lasciami dire che non hai molto da argomentare.